Consiglio Pastorale

CONVOCAZIONE DEI CONSIGLI (CCP e CDO) e dei REFERENTI PARR.

 

 

Carissimi,  vi ricordiamo che Martedi 4/09/2018 alle ore 21.00,  ci riuniremo per la prima seduta congiunta 2018-19 dei consigli parrocchiali e dei referenti (sala Conferenze )  con il seguente ordine del giorno :

 

  • Preghiera d’inizio

 

  • Introduzione di don Marco

 

  • Sguardo al calendario , note e osservazioni dei partecipanti…

 

  • Diaconato di Ale. Maraschi

 

  • Varie ed eventuali ( lavori fatti, debiti da pagare ecc…)

                   

Rinnovando  a ciascuno di voi il nostro  più sincero ringraziamento per la collaborazione fraterna alla crescita della nostra comunità vi auguriamo buon cammino pastorale/di vita insieme .

 

                                                      Don Marco e Don Daniele, diac. Daniele e le Suore.

CONVOCAZIONE DEI CONSIGLI (CCP e CDO) e dei REFERENTI PARR.



Carissimi,  vi ricordiamo che Lunedi 15/01/2018 alle ore 21.00,  ci riuniremo per la seduta congiunta dei consigli parrocchiali (sala Conferenze )  con il seguente ordine del giorno :

Preghiera d’inizio
 
  • Verifica della prima parte del cammino  pastorale di questi primi mesi – soprattutto Avvento e Natale  - anche alla luce di quanto ci eravamo proposti  (Vedi anche Papa e Arciv.)
  • Il sinodo minore sui migranti e le migrazioni 
  • Festa della S. Famiglia 2018
  • Uno sguardo al possibile cammino di quaresima  proposte e suggerimenti
  • Varie ed eventuali

 Come sempre  rinnoviamo  il nostro  più sincero ringraziamento per la collaborazione fraterna alla crescita della nostra comunità e auguriamo a tutti un buon anno nuovo.

                                                              Don Marco e Don Daniele, Daniele e le Suore.


P.S. Alleghiamo bozza calendari di febbraio e marzo da verificare, integrare ecc…

 

FEBBRAIO 2018

 

1 G

   

2 V

Presentaz. del Signore

ore 17.30: I venerdì del mese: adorazione e coroncina

ore 18.00: Benedizione delle candele e S. Messa solenne

3 S

S. Biagio

ore 8.30 Benedizione della gola nella S. Messa

ore 16.00: Incontro genitori dei Battesimi del 4 febbraio

ore 21.00 Spettacolo Teatrale rassegna Areoplanini di carta

4 D

Penultima dopo Epifania

Giornata per la Vita

ore 9.00: 5° incontro fidanzati

ore 10.30: Domenica insieme PreAdo

ore 15.00: Formazione decanale catechiste /3

ore 15.30: Battesimi

5 L

 

ore 21.00: Incontro CPP, CDO e coordinamento parrocchiale per programmare la Quaresima

6 M

   

7 M

 

ore 9.00 – 10.30: Guardaroba caritas

ore 21.00: Cenacolo

8 G

   

9 V

 

ore 21.00: Equipe gruppo famiglie (per marzo)

10 S

 

ore 10.00: Catechesi 2ªel /6

11 D

Ultima dopo

l’Epifania

Giornata mondiale del malato

ore 9.00: 6° incontro fidanzati

ore 15.00: S. Messa e Benedizione di Lourdes per 3ª età e malati

ore 21.00: Incontro Animatori gruppi del Vangelo (per marzo/ aprile)

12 L

 

Don Daniele assente per la due-giorni di PG zonale

13 M

 

Don Daniele assente per la due-giorni di PG zonale

14 M

 

ore 21.00: Cenacolo ultima sera

15 G

 

ore 15.30: S. Messa alla GECRA

16 V

 

ore 15.00: Incontro 3ªetà – (Carnevale insieme)

ore 21.00 Concerto

17 S

 

ore 15.30: Festa di Carnevale

18 D

I di Quaresima

ore 9.00: 7° incontro fidanzati

19 L

 

SETTIMANA DI SPIRITALITÀ ?

ore 21.00: celebrazione penitenziale di inizio Quaresima

20 M

 

SETTIMANA DI SPIRITALITÀ ?

21 M

 

SETTIMANA DI SPIRITALITÀ ?

22 G

 

ore 18.00: S. Messa defunti della Parrocchia

SETTIMANA DI SPIRITALITÀ ?

23 V

 

SETTIMANA DI SPIRITALITÀ ?

ore 8.30 e 18.00: Via Crucis per tutti (3ªel)

ore 21.00 VIA CRUCIS animata e Meditazione - QUARESIMALE

24 S

 

ore 10.00: Catechesi 2ªel /7 (via crucis)

ore 16.00: Incontro gruppo famiglie

25 D

II di Quaresima

ore 9.00: 8° incontro fidanzati

ore 10.15: Domenica insieme 3ªel e consegna del Padre Nostro

26 L

   

27 M

 

Incontro zonale con l’ Arcivescovo

28 M

   

 

MARZO 2018

 

1 G

 

ore 21.00: Scuola della Parola decanale

2 V

 

ore 8.30 e 18.00: Via Crucis per tutti (4ªel)

ore 21.00 VIA CRUCIS animata e Meditazione - QUARESIMALE

3 S

 

ore 19.00: 9° incontro fidanzati – conclusione

4 D

III di Quaresima

ore 10.15: Domenica insieme 4ªel

5 L

   

6 M

   

7 M

   

8 G

 

ore 21.00: Equipe fidanzati per verifica corso

9 V

 

Ritiro decanale giovani

RITIRO DECANALE TERZA ETA’ A SANTA RITA

ore 8.30 e 18.00: Via Crucis per tutti (5ªel)

ore 21.00 VIA CRUCIS animata e Meditazione - QUARESIMALE

10 S

 

Ritiro decanale giovani

11 D

IV di Quaresima

Ritiro decanale giovani  

ore 21.00: Incontro formativo volontari della salute

12 L

   

13 M

 

ore 21.00 CAEP/3 ( Bilancio)

14 M

   

15 G

 

ore 21.00: Scuola della Parola decanale

ore 21.00: Animatori gruppi del Vangelo (per Aprile)

16 V

 

ore 8.30 e 18.00: Via Crucis per tutti (1ªmd)

ore 21.00 VIA CRUCIS animata e Meditazione - QUARESIMALE

17 S

 

ore 9.45 -12.00: LABORATORIO PASTORALE DECANALE

ore 16.00: Incontro gruppo famiglie

18 D

V di Quaresima

ore 10.15: Domenica insieme 5ªel

19 L

   

20 M

 

ore 21.00: Gruppo missionario parrocchiale

21 M

 

ore 17.00: Confessioni 1ªmd

22 G

 

ore 15.30: S. Messa GECRA

ore 17.00: Confessioni 5ªel

ore 18.00: S. Messa defunti della Parrocchia

ore 21.00: Equipe gruppo famiglie (per aprile e finale anno)

23 V

 

ore 15.00: Incontro 3ªetà - Speciale “24 ore il Signore”

ore 17.00: Confessioni 4ªel

ore 18.30: Confessioni PreAdo

ore 8.30 e 18.00: Via Crucis per tutti (PreAdo)

ore 21.00 Concerto di Pasqua – mediazione musicale

24 S

 

ore 10.00: Catechesi 2ªel /8

ore 16.00: Incontro genitori Battesimi del 31/3 e 2 - 15 - 29/4

ore 20.45: Veglia in Duomo per giovani

25 D

LE PALME

ore 10.00: Benedizione degli ulivi, processione e S. Messa

ore 15.30: GIOCHI DELL’UOVO in Oratorio

26 L

 

ore 21.00: Celebrazione penitenziale comunitaria

27 M

   

28 M

 

ore 18.30: Via crucis notturna adolescenti e giovani

29 Giovedì santo

Nel triduo pasquale sono sospese le S. Messe delle 8.30 e 18.00

ore 8.15: Lodi mattutine - Orario confessioni: 16.00 – 19.00

ore 15.00: Accoglienza dei Santi Oli e Lavanda dei piedi

ore 18.00: S. Messa a San Martino

ore 21.00: S. Messa in Coena Domini – Adorazione notturna

30 Venerdì santo

O rario confessioni: 9.00 – 12.00 e 16.00 – 19.00

ore 8.15: Lodi mattutine

ore 15.00: Celebrazione della Passione e Morte del Signore

ore 18.00: Via Crucis a S. Martino – seguono confessioni

ore 21.00: Celebrazione della Deposizione del Signore

31 Sabato santo

Orario confessioni: 9.00 – 12.00 e 15.00 – 19.00

ore 8.15: Lodi mattutine

ore 21.00: Veglia pasquale di Risurrezione  (ed eventuali battesimi)

 

CONVOCAZIONE CPP per il 16 ottobre 2017
 
ODG
 
-  conosceremo meglio il diacono, 
-  presenteremo / faremo una verifica dell'avvio delle attività di cui siete referenti
-  daremo uno sguardo al prossimo periodo che comprende l'Avvento / Natale 
 
Grazie a tutti del lavoro condiviso

Eusebio don Marco

Parr. Sacra Famiglia  -  Rogoredo Mi

 

Allegato 1

Carissimi referenti parrocchiali, nel ricordarvi già da ora l'incontro plenario del prossimo 16 ottobre ore 21.00
 
dove :
 
- conosceremo meglio il diacono
- si presenterà il nuovo responsabile del Meglio dopo insieme.
- presenteremo / faremo una verifica dell'avvio delle attività di cui siete referenti
-  daremo uno sguardo al prossimo periodo che comprende l'avvento / natale  
 
 
VI ALLEGO QUI :
 
- il calendario di ottobre da verificare prima della stampa definitiva. CIASCUNO LO GUARDI E VEDA SE SI RITROVA , se manca qualcosa, 
  se ci sono doppioni  ecc... 
- l'elenco definitivo aggiornato dei referenti che sarà presentato sul Foglio Campane alla comunità nelle prox settimane.
 
Per incontrarvi tutti e incontrare le diverse realtà che seguite c'è voluto un mese giusto...adesso : BUON CAMMINO INSIEME.
 
P.S:  Per il 2 ottobre occorre formare una piccola delegazione che venga con me in Curia alle 15.00 ad accogliere il diacono ( due/ tre ado e  giovani qualche adulto)   Fatemi avere i nomi entro il 30/09 ... per la sicurezza.

      

Grazie della vs. pazienza per la mia inadeguatezza...

 

Eusebio don Marco

Parr. Sacra Famiglia  -  Rogoredo Mi

 

OTTOBRE 2017

1 D

V dopo
il Martirio

ore 10.30: FESTA DI APERTURA - mandato alla comunità educante Saluto a don Andrea (vedi volantino a parte)

2 L

 

ore 15.00 in curia : destinazione diaconi novelli

ore 17.30 Esposizione, Vesperi  e chiusura giornate eucaristiche – S. Messa e accoglienza del nuovo diacono

ore 21.00 Incontro genitori Ado

3 M

   

4 M

 

ore 21.00: Ripresa Cenacolo in cappellina

5 G

   

6 V

 

ore 15.00: Incontro 3ªetà (presentazione programma annuale)

ore 17.30: 1° venerdì del mese: Adorazione, S. Messa e benedizione

7 S

 

“EduCare” zonale per gli educatori (a Ognissanti)

ore 16.00: Incontro genitori Battesimi 8 e 22 ottobre

ore 20.45: Redditio Symboli 19enni in Duomo

8 D

VI dopo
il Martirio

ore 15.30: Battesimi (1° turno)

Riprende da oggi l’ orario invernale delle Sante Messe festive

9 L

 

Da oggi OGNI SETTIMANA :

8.15 Lodi e Liturgia della Parola

Inizio di tutte le catechesi  -  I incontro Ado

10 M

 

8.15 Lodi e Liturgia della Parola

ore 21.00: Incontro di preghiera dei gruppi del Vangelo di inizio anno

11 M

 

ore 8.15 Lodi e S .Messa

ore 21.00: Cenacolo – Equipe Edu. Ado.

12 G

 

ore 8.15 Lodi e S .Messa

I incontro gruppo giovani

13 V

 

ore 8.15 Lodi e S .Messa

ore 15.30: S. Messa GECRA

I Incontro preado

ore 21.00: Concerto

14 S

 

Messa solo alle 18.00  ogni sabato (con intenzioni per i defunti)

ore 15.30: Ritiro per la Professione di fede

ore 16.00: Primo incontro gruppo famiglie

ore 21.00: Proiezione fotografie delle vacanze estive

15 D

Dedicazione

Cattedrale

ore 11.30: Professione di fede dei nuovi adolescenti (1ªsup)

16 L

 

ore 21.00: Incontro CPP /CDO e Coordinamento pastorale con il nuovo Diacono ( Verifica periodo e programmazione Avvento 2017)

17 M

 

ore 21.00: Gruppo missionario parrocchiale

18 M

 

ore 21.00: Cenacolo

19 G

 

ore 21.00: Equipe gruppo famiglie (per novembre e dicembre)

20 V

 

ore 15.00: Incontro 3ªetà

ore 21.00: Incontro Animatori dei gruppi del Vangelo (per novembre)

Equipe 18-19 enni

21 S

 

ore 10.00: Sabato insieme 2ªel /1

ore 11.00 -12.30 : Incontro coord. centro ascolto Caritas

Pellegrinaggio decanale Mariano ( v . volantino)

ore 20.00: Veglia missionaria

22 D

I dopo la Dedicazione

Giornata missionaria mondiale diocesana

ore 15.30: Battesimi (2° turno)   (Equipe edu. decanato a Ognissanti)

ore 15.30: Tombola e castagne – Serata incontro giovani

23 L

   

24 M

 

Inizio MEGLIO DOPO INSIEME

ore 18.00: S. Messa defunti della Parrocchia

25 M

 

ore 21.00: Cenacolo

26 G

 

ore 20.00: Emmaus decanale giovani

27 V

 

ore 21.00 : iniziativa cult. musicale Mun 4 ???

28 S

 

ore 9.45-12.00: LABORATORIO PASTAROLE DECANALE

29 D

II dopo la
Dedicazione

ore 16.00 Spettacolo Teatrale rassegna Areoplanini di carta

30 L

 

ore 21.00 Corso animatori parr.( palestra ?)

31 M

   

ELENCO DEI REFERENTI / COORDINATORI dei servizi parrocchiali

  1. Segreteria parrocchiale : Laura Abbondi
  2. Past. Battesimale : Diacono Sommariva Daniele
  3. Past. della salute : Dott. Lucio Macchi
  4. Gruppi del vangelo/ catechesi biblica adulti : Roberto Fedele e Danilo Di Donato
  5. Commissione cultura: Silvio Restelli e Stefania Ragusa
  6. Commissione liturgia : Serafina Napodano e Lilia Contro
  7. Sacrestia e decoro/pulizia chiesa : Luigi Suzzani e suor Carla
  8. Animazione musicale : Mario Legnazzi e Michele D’Alonzo
  9. Servizi Caritativi parr. : Andrea Baldo  
  10. Gruppo missionario: Cong. Mombrini
  11. 3ª età : Acinni Margherita
  12. Pastorale familiare e fidanzati : Fam Bonù e Fam Casella
  13. Comunità San Martino: Rosalia Viafora Converti
  14. Oratorio: diacono e Suor Rosanna
  15. Bar: Marco Brosoli
  16. Doposcuola “Meglio dopo Insieme” : un educatore da Sesto S.G.
  17. Catechesi e catechiste: Maria Quagliardi
  18. Peado: Anna Maisto
  19. Ado: Valeria Dieci e Mattia Terranova
  20. 18/19enni: Samuel Federici
  21. Giovani: Luca Roberti e Silvana
  22. Chierichetti: Martina Galeazzi e  Delia Converti ( S. Martino )  
  23. Coretti: Katia Susino e Rossella Pandolfi
  24. Palestra e sport: Antonio Rinaldi e Mariella
  25. Teatro e Attività Polisala: Aldo Dell’acqua / Monica Allevi
  26. Concerti: Raffaele Bertolini
  27. Sito web e Servizi informatici: Tony Ficara e Alessio Dieci
  28. Servizi tecnici: Pandolfi Claudio e Luca Bertelli

 

ALLEGATO 2


MARIO DELPINI

Arcivescovo di Milano

«Vieni, ti mostrerò la sposa dell’Agnello»


Lettera alla Diocesi per l’anno pastorale 2017-2018


Indicazioni di priorità pastorali

Fratelli, sorelle,
    desidero ancora salutarvi, benedirvi, ringraziarvi per le attenzioni, la cordialità, la preghiera che hanno
accompagnato l’inizio del mio ministero in questa santa Chiesa Ambrosiana.
Vi raggiungo solo ora con queste indicazioni pastorali per l’anno che già si è avviato. Immagino che
l’appassionata diligenza e l’efficienza organizzativa che caratterizzano le nostre comunità abbiano già
determinato i temi e i calendari, programmato interventi e iniziative. Mi presento quindi con discrezione
e rispetto, ma invito a considerare le indicazioni che offro come un punto di riferimento che può anche
richiedere qualche semplificazione dei calendari e qualche concentrazione più evidente sulle priorità
indicate. Dobbiamo infatti coltivare la persuasione che la comunione ecclesiale diventa più evidente e
convincente se si esprime in una coralità che condivide linguaggi, che accoglie l’invito alle convocazioni
diocesane, che propizia convergenze della pluriformità di esperienze ecclesiali e di sensibilità differenti
in una fraterna unità.


1. In primo luogo alzare lo sguardo e contemplare la sposa dell’Agnello
Uno dei sette angeli, che hanno le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli, che potrebbe risultare una figura
minacciosa da far paura nell’aspettativa di una storia tribolata, invita invece ad alzare lo sguardo verso
la città santa, Gerusalemme che scende dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio.
Stento a identificarmi con uno dei sette angeli, però oso anch’io invitare a trovare il tempo e a propiziare
le condizioni per contemplare l’opera di Dio che presenta la Gerusalemme nuova, come una sposa adorna per
il suo sposo.
Invito quindi a condividere la visione del veggente dell’Apocalisse, leggendo, pregando, interrogando le
pagine finali di questo libro ispirato, esuberante di immagini e fecondo di consolazione, in particolare il
testo di Apocalisse 21,1-22,5.


1 E vidi un cielo nuovo e una terra nuova: il cielo e la terra
di prima infatti erano scomparsi e il mare non c’era più.

2 E vidi anche la città santa, la Gerusalemme nuova, scendere
dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per
il suo sposo.

3 Udii allora una voce potente, che veniva dal
trono e diceva:
«Ecco la tenda di Dio con gli uomini!
Egli abiterà con loro
ed essi saranno suoi popoli
ed egli sarà il Dio con loro, il loro Dio.

4 E asciugherà ogni lacrima dai loro occhi
e non vi sarà più la morte
né lutto né lamento né affanno,
perché le cose di prima sono passate».

5 E Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove
tutte le cose». E soggiunse: «Scrivi, perché queste parole
sono certe e vere».

6 E mi disse:
«Ecco, sono compiute!
Io sono l’Alfa e l’Omèga,
il Principio e la Fine.
A colui che ha sete
io darò gratuitamente da bere
alla fonte dell’acqua della vita.

7 Chi sarà vincitore erediterà questi beni;
io sarò suo Dio ed egli sarà mio figlio.

8 Ma per i vili e gli increduli, gli abietti e gli omicidi, gli
immorali, i maghi, gli idolatri e per tutti i mentitori è riservato
lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. Questa è la
seconda morte».

9 Poi venne uno dei sette angeli, che hanno le sette coppe
piene degli ultimi sette flagelli, e mi parlò: «Vieni, ti mostrerò
la promessa sposa, la sposa dell’Agnello».

10 L’angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi
mostrò la città santa, Gerusalemme, che scende dal cielo,
da Dio, risplendente della gloria di Dio.

11 Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra
di diaspro cristallino.

12 È cinta da grandi e alte mura con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e
nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d’Israele.

13 A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno
tre porte e a occidente tre porte.

14 Le mura della città poggianosu dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi
dei dodici apostoli dell’Agnello.
15 Colui che mi parlava aveva come misura una canna d’oro
per misurare la città, le sue porte e le sue mura.

16 La città è a forma di quadrato: la sua lunghezza è uguale alla
larghezza. L’angelo misurò la città con la canna: sono dodicimila
stadi; la lunghezza, la larghezza e l’altezza sono uguali.

17 Ne misurò anche le mura: sono alte centoquarantaquattro
braccia, secondo la misura in uso tra gli uomini
adoperata dall’angelo.

18 Le mura sono costruite con diaspro
e la città è di oro puro, simile a terso cristallo.

19 I basamenti delle mura della città sono adorni di ogni specie
di pietre preziose. Il primo basamento è di diaspro, il secondo
di zaffìro, il terzo di calcedònio, il quarto di smeraldo,

20 il quinto di sardònice, il sesto di cornalina, il settimo di
crisòlito, l’ottavo di berillo, il nono di topazio, il decimo di
crisopazio, l’undicesimo di giacinto, il dodicesimo di ametista.

21 E le dodici porte sono dodici perle; ciascuna porta
era formata da una sola perla. E la piazza della città è di
oro puro, come cristallo trasparente.

22 In essa non vidi alcun tempio: il Signore Dio, l’Onnipotente, e l’Agnello
sono il suo tempio.

23 La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna:
la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l’Agnello.

24 Le nazioni cammineranno alla sua luce, e i re della terra a lei porteranno il loro splendore.

25 Le sue porte non si chiuderanno mai durante il giorno,
perché non vi sarà più notte.

26 E porteranno a lei la gloria e l’onore delle nazioni.

27 Non entrerà in essa nulla d’impuro, né chi commette orrori o falsità,
ma solo quelli che sono scritti nel libro della vita dell’Agnello.

1E mi mostrò poi un fiume d’acqua viva, limpido come
cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello.

2 In mezzo alla piazza della città, e da una parte e dall’altra del
fiume, si trova un albero di vita che dà frutti dodici volte
all’anno, portando frutto ogni mese; le foglie dell’albero servono
a guarire le nazioni.

3E non vi sarà più maledizione. Nella città vi sarà il trono di Dio e dell’Agnello:
i suoi servi lo adoreranno;

4vedranno il suo volto e porteranno il suo nome sulla fronte.

5Non vi sarà più notte, e non avranno più bisogno
di luce di lampada né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà.
E regneranno nei secoli dei secoli. 

Non offro una esegesi puntuale né una lectio che ne raccolga tutte le suggestioni, invito però a sostare
su questo testo e forse il tempo di Avvento può essere propizio a una “sosta contemplativa” che percorra
il testo e ascolti la voce potente che viene dal cielo e condivida l’emozione e l’esultanza del veggente.L’apparire della Gerusalemme nuova è certo un invito a contemplare la Chiesa che vive nella storia, ma insieme
sospira il compimento nella nuova creazione e professa la certezza di essere bella e santa solo per
grazia di Dio e solo per la vocazione alla santità che l’ha radunata.
Mi limito a segnalare alcuni spunti che mi sembrano particolarmente opportuni.
La sicurezza della città è garantita dalle grandi e alte mura che hanno dodici porte, porte intitolate alle tribù
dei figli di Israele e fondate sui dodici basamenti, che recano i nomi degli apostoli dell’Agnello. L’immagine
può introdurre a contemplare quale sicurezza offra il fondarsi sulla testimonianza apostolica e sulla
tradizione del popolo santo di Dio, tanto che si può accogliere chi viene da ogni parte, da oriente e da occidente,
dal settentrione e dal mezzogiorno. La città santa è immagine della cattolicità della Chiesa che può accogliere tutti, perché le sue fondamenta sono solide.
Le porte non si chiuderanno mai durante il giorno, perché non vi sarà più notte. Le porte sempre aperte in una
storia che non conosce le tenebre della notte indicano che l’attrattiva esercitata dalla luce dell’Agnello
incoraggia il cammino delle nazioni. Tutti i popoli, tutti gli uomini, riconoscono nella città un punto di
riferimento verso cui orientarsi, una città dove è desiderabile abitare.
Ogni specie di pietre preziose adorna i basamenti delle mura della città. L’elenco preciso delle pietre che
arricchiscono i basamenti delle mura, come già arricchivano il pettorale del sommo sacerdote (cfr.
Es 39,10ss) offre all’ammirazione del veggente le ricchezze pluriformi che convergono in un unico
capolavoro di bellezza. La pluriformità nell’unità è dunque una condizione per la solidità e la bellezza
delle mura.
Non vi sarà più la morte né lutto né lamento ne affanno: la sposa è regina della pace e madre della consolazione.
La premurosa misericordia del Dio con loro finalmente asciuga le lacrime, cura le ferite, allevia il
peso degli affanni e dichiara sconfitta la morte.
Egli sarà il Dio con loro, il loro Dio: tutto quanto la visionerivela di bello, consolante, rassicurante trova
nella presenza di Dio e dell’Agnello il suo principio.
Non si tratta di impresa umana, non di efficienza organizzativa,non di un esercizio di potere, non di un
regolamento né di una disciplina, non di una tradizione.
Tutto ciò che dà forma alla città è ben accolto e valorizzato: porteranno a lei la gloria e l’onore delle nazioni.
Ma tutto è possibile perché Dio abita nella città: vi sarà il trono di Dio e dell’Agnello. La città che si costruisce
senza Dio è la Babilonia, la grande, destinata alla rovina: guai, guai, città immensa, di cui si arricchirono
quanti avevano navi sul mare: in un’ora sola fu ridotta a un deserto (cfr. Ap 18,2.19). La città dove abitano coloro
che contemplano il volto di Dio e portano il suo nome sulla fronte è invece la città santa dove regneranno
nei secoli dei secoli.

2. Pietre preziose raccolte nella città santa 

Alla contemplazione dell’opera di Dio deve ispirarsi il
nostro cammino di Chiesa nel tempo. Il rischio di lasciare la contemplazione circoscritta a un tempo che sta
fuori dal tempo del vissuto quotidiano e in un luogo che è separato, come un recinto sacro, dagli ambienti della
vita ordinaria continua a insidiare i discepoli di Gesù.
È un rischio denunciato e contrastato da decenni dagli arcivescovi che hanno guidato la nostra Chiesa
e che ricordiamo con gratitudine e venerazione.
È un rischio che anch’io vorrei denunciare e contrastare, chiedendo a tutti di appassionarsi alla vocazione
a essere pietre vive di una Chiesa che sia un segno della Gerusalemme nuova e che l’Agnello va costruendo
purificandola con il suo sangue.
La vita cristiana infatti non è percorso solitario, non l’iniziativa personale, ma il convergere nella città.
L’edificazione della città è l’opera di Dio che convoca tutti e accoglie ciascuno.
Il tema teologico, pastorale, antropologico, poetico e procedurale della sinodalità è la sfida che vogliamo
raccogliere.
La proposta della Formazione Permanente del Clero1 offre materiale e propone incontri che potrebbero
consentire di assumere in concreto uno stile sinodale.
Non è bene inflazionare uno slogan, ma è doveroso declinare un’attenzione che deve dare forma a tutta
la vita della Chiesa, perché sia profezia della città santa.
La sinodalità infatti è opera dello Spirito che dei molti fa una cosa sola. Ci si deve però domandare:
quale docilità allo Spirito, quali attitudini virtuose, quali esercizi ascetici rendono praticabile l’esercizio
della sinodalità a uomini e donne tentati da individualismo, protagonismo, inerzia, rassegnazione,
mutismo, confusione? Insomma si deve raccogliere un richiamo alla conversione.
La sinodalità è una disciplina dell’agire pastorale.
Ci si deve domandare: quale metodo, quali procedure, quali forme istituzionali rendono praticabile
l’esercizio di un discernimento e di un agire sinodale a comunità tentate di delegare, di sottrarsi a
1 Cfr. Camminavano insieme. La sfida della sinodalità, Centro Ambrosiano, Milano 2017.
responsabilità, di preferire il lamento all’impegno, di essere impazienti e insofferenti, di dividersi in fazioni
e di isolarsi in aggregazioni autoreferenziali?
Insomma, si devono intraprendere percorsi di formazione, per tutti: clero, consacrati e laici.
La tradizione recente ha dato vita a diversi strumenti nati dall’intenzione di promuovere processi
di discernimento e di decisione condivisi. Si deve riconoscere che non di rado la traduzione pratica di
queste intenzioni non è stata soddisfacente e in alcuni casi è stata fallimentare. Non si può evitare di
interpretare le vicende vissute, almeno per non ricadere negli stessi errori e per non ostinarsi in percorsi
senza esito. Forse i laici hanno preferito la delega e la lamentela all’assunzione di responsabilità e a percorsi
adeguati di formazione? Forse i preti hanno esercitato il loro magistero in modo personalistico
e autoritario temendo la corresponsabilità dei laici?
Forse la complessità delle procedure si è rivelata così faticosa da scoraggiarne la pratica? Mi riferisco
in particolare ai Consigli pastorali, specie ai Consigli pastorali decanali.
In ogni caso se non si vuole che “sinodalità” rimanga uno slogan ripetuto per moda e disatteso per scoraggiamento
è necessario immaginare a livello di parrocchia, di comunità pastorali, di decanato e di
Diocesi la serietà della riflessione, la pazienza della pratica ordinaria, l’onestà della verifica.
In prospettiva che cosa si può consigliare al Vescovo perché questa proposta formativa e questa pratica
ordinaria possa diventare uno stile che caratterizzi questi anni?


3. La continuità di alcune insistenze 

La conclusione della “visita pastorale feriale” ha indicato
tre priorità che devono essere comuni a tutte le comunità della Diocesi e passi da compiere che
sono stati ritenuti urgenti e promettenti per ogni comunità.
Quest’anno deve essere il tempo propizio per perseguire le priorità indicate e il passo da compiere
deciso da ogni singola comunità.

4. Le priorità da perseguire

 Il testo della lettera di riconsegna che molte comunità hanno ricevuto indica con una certa precisione e
perentorietà le priorità da perseguire:

4.1. La comunità dei discepoli del Signore vive del rapporto con il Signore (cfr. Ap 21,22ss: il tempio
non è un edificio, ma la comunione con il Signore Dio e l’Agnello; la sua luce è la gloria di Dio e la sua
lampada è l’Agnello). Si potrebbe dire che è una comunità che nasce dall’Eucaristia e che vive un clima di
preghiera fedele e fiduciosa, nella persuasione che senza il Signore non possiamo fare nulla.
La priorità deve essere quindi la cura per la celebrazione della Messa domenicale: deve essere un appuntamento
desiderato, preparato, celebrato con gioia e dignità: quindi è necessario che ci sia un gruppo liturgico che
anima la liturgia, un’educazione al canto liturgico, una formazione dei ministranti e di tutti coloro che prestano
un servizio nella celebrazione.
In questi anni, a cura del Servizio per la Pastorale Liturgica, sono state proposte attenzioni ai diversi
momenti della celebrazione eucaristica per tradurre le buone intenzioni in uno stile celebrativo praticato,
nella certezza che la liturgia è una azione che dà forma alla fede, che insegna a pregare, che rende docili
allo Spirito proprio nel suo essere compiuta. Queste indicazioni sono ora raccolte su chiesadimilano.it e
possono essere utilmente proposte durante l’anno in modo organico. La cura perché il celebrante e tutti
i fedeli sappiano praticare quell’attenzione che rende significativi le parole e i silenzi, i canti e i gesti, il
tempo e lo spazio dell’azione liturgica è condizione indispensabile perché il celebrare sia alimento per il
vivere.
La cura per la celebrazione non si riduce alla cura per un adeguato svolgimento del rito, ma deve soprattutto
propiziare che la grazia del mistero celebrato trasfiguri la vita dei fedeli e si irradi nella vita ordinaria
con i suoi frutti irrinunciabili: in particolare devono risplendere la gioia e la comunione che fanno
dei molti un cuore solo e un’anima sola. Benedetto XVI nell’esortazione apostolica Sacramentum Caritatis
parlava a questo proposito di «forma eucaristica» di tutta l’esistenza cristiana (SCa 70-83) e della realtà del
sacramento dell’Eucarestia che consiste nella «unità dei fedeli nella comunione ecclesiale» (SCa 15).
Deve essere favorita anche la preghiera feriale, promuovendo la partecipazione alla santa Messa, la
preghiera della Liturgia delle Ore, l’adorazione eucaristica, la preghiera del rosario, le devozioni popolari.
Le pubblicazioni proposte dalla Diocesi (in particolare per il rito ambrosiano La Tenda, e la Diurna
Laus) offrono un aiuto prezioso per vivere quotidianamente la preghiera liturgica. È poi opportuno
che la chiesa rimanga aperta, per quanto possibile. Per fare questo è necessario che la comunità esprima
persone volontarie affidabili e convinte per fare in modo che la gente possa entrare in chiesa durante
il giorno e per animare la preghiera della comunità anche in assenza del prete (per esempio rinnovando
il gruppo dell’Apostolato della preghiera).
 

4.2. La comunità dei discepoli del Signore è il contesto in cui ciascuno riconosce che la sua vita è una
grazia, una vocazione, una missione. Ogni proposta pastorale deve avere come obiettivo l’aiuto perché
ciascuno trovi la sua vocazione e la viva nelle forme che lo Spirito suggerisce, quindi nella pluralità
delle forme associative e dei percorsi personali. In particolare la Pastorale giovanile deve essere scuola
di preghiera e percorso vocazionale. La scelta dei diversi stati di vita deve essere accompagnata con
sapienza e autorevolezza dagli adulti della comunità, così da favorire le decisioni definitive per la vita
matrimoniale o le forme di speciale consacrazione.
La comunità degli adulti infatti deve pensarsi come comunità educante.
La preparazione, lo svolgimento, la recezione del Sinodo dei Vescovi, convocato da papa Francesco
sul tema I giovani, la fede e il discernimento vocazionale impegna tutta la comunità a confrontarsi con gli
argomenti proposti, a partecipare alle occasioni per condividere pensieri, problematiche, proposte, ad
aderire alle iniziative che accompagnano l’evento.
Per questo invito tutti ad accogliere le proposte elaborate dal servizio diocesano per la Pastorale
giovanile.
Mi immagino che potrebbe essere opportuno promuovere qualche momento diocesano per proporre
ai giovani disponibili forme ordinarie di discernimento vocazionale e stili praticabili di testimonianza
che rendano i giovani apostoli per i loro coetanei. È importante anche il coinvolgimento in questi processi
di persone appartenenti ai diversi stati di vita (sposati, presbiteri e diaconi, consacrati) che mostrino
la bellezza di una vita adulta nella fede.


4.3. La comunità dei discepoli del Signore è presente nel contesto in cui vive come il sale della terra,
la luce del mondo, il lievito che fa fermentare tutta la pasta. Nella complessità del nostro tempo coloro che
condividono la mentalità e i sentimenti di Cristo hanno la responsabilità di testimoniare come la fede diventi
cultura, proponga una vita buona, desiderabile per tutti, promettente per il futuro del Paese e dell’Europa.
Nella conversazione quotidiana, nell’uso saggio degli strumenti di comunicazione della comunità
(stampa parrocchiale, «Avvenire» con «Milano 7», «Il Segno», Radio Marconi, chiesadimilano.it, ChiesaTV,
centri culturali, sale della comunità, social, ecc.) i discepoli del Signore condividono, argomentano,
approfondiscono quella visione dell’uomo e della donna, del mondo e della vita che si ispira al Vangelo,
che si lascia istruire dal magistero della Chiesa e dalla ricerca personale. Le parrocchie formino persone
capaci di progettare, realizzare adeguatamente strumenti di comunicazione per la comunità e di
tenere alta l’attenzione su questo ambito.
I cristiani non possono sottrarsi al compito di praticare abitualmente il discernimento in una metropoli
che deve raccogliere la sfida di declinare in modo nuovo il tesoro della tradizione ambrosiana.
Gli ambiti di questa declinazione sono quelli della generazione (famiglia, figli, nonni), della solidarietà
(logica di inclusione, a partire dalle tante periferie che le nostre società generano), dell’ecologia integrale
(legando dentro il concetto della cura ambiente e uomo, mondo e società, produzione e risposta ai
bisogni), del dialogo (come incontro e reciproca contaminazione,
secondo la logica del meticciato, tra culture, religioni), del primato della trascendenza
(per non perdere la radice mistica che ogni religione richiama, senza la quale non c’è fondamento al
legame sociale, al vivere insieme, come ricorda l’esortazione apostolica di papa Francesco Evangelii
Gaudium), della sinergia tra i vari soggetti, secondo la logica della pluriformità nell’unità, che in questo
caso è anche la logica della sussidiarietà.
L’avvicinarsi di consultazioni importanti per le istituzioni politiche e amministrative offre una occasione
per riflettere, confrontarsi, esprimersi sugli aspetti istituzionali della società civile (Referendum
per l’autonomia) e sulla situazione e prospettive politiche del Paese (elezioni politiche, regionali e nazionali).

5. Il passo da compiere 

Nella conclusione della visita pastorale feriale si è
chiesto ad ogni comunità di formulare un passo da compiere come frutto di un discernimento che ha interpretato
la situazione e ha individuato una urgenza o una priorità. In diversi casi il “passo da compiere”
è riconducibile alle priorità raccomandate a livello diocesano, in alcuni casi l’indicazione è stata per un
adempimento preciso per corrispondere a un bisogno concreto, in altri il discernimento rimane ancora
da compiere o da precisare. Incoraggio ogni comunità a interrogarsi sul cammino che sta compiendo e
a individuare quei passi che si rivelano promettenti, entro il quadro delle priorità diocesane.


Conclusione
In conclusione, fratelli e sorelle, vi consegno queste indicazioni pastorali nella fiducia che in questo anno
pastorale si sviluppino un confronto e una verifica critica sia a livello delle istituzioni territoriali – cioè
le parrocchie, le comunità pastorali, i decanati – sia a livello delle associazioni e dei movimenti, sia a livello
centrale, negli uffici di curia.
Mentre mi affido alla vostra preghiera, invoco da tutti l’aiuto perché lo Spirito di Dio, che dimora in ognuno
e che parla per bocca di tutti, ispiri le decisioni.
Esprimo l’intenzione di essere presente per quanto possibile nel territorio della vasta Arcidiocesi, anche
per valutare la recezione delle priorità indicate e dei passi decisi.
L’intercessione dei santi vescovi milanesi, di tutti i santi delle nostre terre, di san Francesco d’Assisi renda
il nostro cammino lieto, fecondo e, per quanto possibile, non troppo faticoso.


Per tutti invoco ogni benedizione di Dio Mario Delpini
Arcivescovo di Milano
Milano, festa di san Francesco d’Assisi, 4 ottobre 2017


Indice
1. In primo luogo alzare lo sguardo
e contemplare la sposa dell’Agnello 6
2. Pietre preziose raccolte nella città santa 15
3. La continuità di alcune insistenze 18
4. Le priorità da perseguire 19
5. Il passo da compiere 25
Conclusioni 26

Finito di stampare nel mese di ottobre 2017 da Boniardi Grafiche – Milano

Consiglio Pastorale Parrocchiale  

MARTEDI 5 settembre 2017 ore 21.00

Ordine del giorno
 
  • - Anno pastorale 2017-18 e calendario

    - Il coordinamento servizi  (Si veda la mail qui di seguito )

    - Festa apertura Oratori e saluto a don Andrea

    - Varie  ed eventuali
     

Eusebio don Marco

Parr. Sacra Famiglia  -  Rogoredo Mi

     Allegato 1

Carissimo /a . 
                 Nella mail che ricevi, troverai il calendario del prossimo anno e (ultima pagina del calendario)  l'elenco dei referenti coordiantori parrochiali dei quali ti troverai a far parte per il sevizio che già svolgi in parrocchia. 
Sarai di riferimento per tutti coloro che con te condividono questo stesso servizio e per il coordinamento dell'attività parrocchiale nel suo insieme, a partire da questo anno, così come auspicato nelle assemblee parrocchiali e nei CPP degli anni scorsi.
Torverai anche in allegato, la "Regola di vita della comunità", consegna autorevole e frutto dell'Anno Santo e del cammino dello scorso anno, da cui vorremmo ripartire insieme ( oltre che dalle indicazioni che ci verranno date dal nuovo Arcivescovo).

Se tu avessi obbiezioni sulla scelta della tua persona parlane con don Marco ( e/o don Andrea per oratorio e catechesi ) 
prima dell' incontro di tutti i referenti  che sarà martedi 5 ore 21.00 con CDO e CPP

Molti  sono già anche membri dei due consigli per cui vi è falicitato il lavoro e sgravato l'onere di  incontri moltiplicati.

Nella speranza di un fruttuoso lavoro condiviso in un anno certamente più impegnativo per il cammino della nostra comunità,
accompagnando sempre don Andrea con affetto e con la preghiera,  nell' attesa del nuovo diacono, vi auguro (auguriamo) 
buon anno pastorale e ogni bene nel Signore.

P.S: se trovate errori o incongruenze nel calendario ( soprattutto di settembre per ora) segnalatele a questa mail.

Grazie
  
don Marco, don Andrea , Daniele e le Suore 

Parr. Sacra Famiglia  -  Rogoredo Mi

 

Allegato 2

Punti essenziali della Misericordia et Misera per definire una regola di vita del cristiano/Comunità   

Oggi  ci dedichiamo espressamente alla rilettura dei punti più significativi della lettera apostolica “Misericordia et misera” per mettere in evidenza quelli che dovrebbero diventare per ciascuno di noi e per la nostra comunità cristiana gli elementi  costitutivi di una regola di vita che ci aiuti a realizzare il vangelo della misericordia nella nostra quotidianità.

Come ormai abbiamo più volte detto, Misericordia et misera - il titolo della lettera - è formato da due parole che sant’Agostino utilizza nel suo commento al vangelo di Giovanni per raccontare l’incontro tra Gesù e l’adultera (cfr Gv 8,1-11). Questo insegnamento di Gesù  viene a illuminare la conclusione del Giubileo Straordinario della Misericordia, ma anche ad indicare il cammino che siamo chiamati a percorrere nel prossimo futuro.  Scrive il Papa : “Questa pagina del Vangelo può a buon diritto essere assunta come icona di quanto abbiamo celebrato nell’Anno Santo, un tempo ricco di misericordia, la quale chiede di essere ancora celebrata e vissuta nelle nostre comunità. La misericordia, infatti, non può essere una parentesi nella vita della Chiesa, ma costituisce la sua stessa esistenza, che rende manifesta e tangibile la verità profonda del Vangelo… Tutto si rivela nella misericordia; tutto si risolve nell’amore misericordioso del Padre… Il perdono è il segno più visibile dell’amore del Padre, che Gesù ha voluto rivelare in tutta la sua vita... Per cui niente di quanto un peccatore pentito pone dinanzi alla misericordia di Dio può rimanere senza l’abbraccio del suo perdono. È per questo motivo che nessuno di noi può porre condizioni alla misericordia; essa rimane sempre un atto di gratuità del Padre celeste, un amore incondizionato e immeritato. Non possiamo, pertanto, correre il rischio di opporci alla piena libertà dell’amore con cui Dio entra nella vita di ogni persona” .

Concluso l’anno del Giubileo, è tempo di guardare avanti e di comprendere come continuare con fedeltà, gioia ed entusiasmo a sperimentare la ricchezza della misericordia  divina facendo nostre alcune attenzioni concrete che rappresentano  gli elementi costitutivi della possibile regola di vita del singolo e della comunità.

―   In primo luogo siamo chiamati a celebrare la misericordia. Dice il papa : “Quanta ricchezza è presente nella preghiera della Chiesa quando invoca Dio come Padre misericordioso! Nella liturgia, la misericordia non solo viene ripetutamente evocata, ma realmente ricevuta e vissuta.  Naturalmente al centro vi è ’Eucaristia. “Dall’inizio alla fine della celebrazione eucaristica, la misericordia ritorna più volte nel dialogo tra l’assemblea orante e il cuore del Padre, che gioisce quando può effondere il suo amore misericordioso.  Ma in tutta la vita sacramentale la misericordia ci viene donata in abbondanza. Non è affatto senza significato che la Chiesa abbia voluto fare esplicitamente il richiamo alla misericordia nella formula dei due sacramenti chiamati “di guarigione”, cioè la Riconciliazione e l’Unzione dei malati. La formula di assoluzione dice: «Dio, Padre di misericordia, che ha riconciliato a sé il mondo nella morte e risurrezione del suo Figlio, e ha effuso lo Spirito Santo per la remissione dei peccati, ti conceda, mediante il ministero della Chiesa, il perdono e la pace» e quella dell’Unzione recita: «Per questa santa Unzione e la sua piissima misericordia ti aiuti il Signore con la grazia dello Spirito Santo»

Una altro aspetto decisivo richiamato dal Papa è l’Ascolto della Parola di Dio in particolare la domenica. Essa  proclamata nella comunità cristiana perché il giorno del Signore sia illuminato dalla luce che promana dal mistero pasquale. Nella liturgia della Parola  sembra di assistere a un vero dialogo tra Dio e il suo popolo. Particolare attenzione va data all’omelia e alla sua preparazione da parte dei ministri ordinati  ( v. anche Evangelii Gaudium )Ma più ampiamente la Bibbia - che è il grande racconto che narra le meraviglie della misericordia di Dio - deve essere sempre più letta e pregata  dai singoli nella comunità .”Sarebbe opportuno scrive il Papa che in una domenica dell’Anno liturgico, potesse rinnovare l’impegno per la diffusione, la conoscenza e l’approfondimento della Sacra Scrittura: una domenica dedicata interamente alla Parola di Dio, per comprendere l’inesauribile ricchezza che proviene da quel dialogo costante di Dio con il suo popolo”.

Come già durante tutto il cammino dell’anno giubilare il papa richiama ancora alla decisività del sacramento della riconciliazione : “La celebrazione della misericordia avviene in modo del tutto particolare con il Sacramento della Riconciliazione. È questo il momento in cui sentiamo l’abbraccio del Padre che viene incontro per restituirci la grazia di essere di nuovo suoi figli. ..la grazia, tuttavia, ci precede sempre, e assume il volto della misericordia che si rende efficace nella riconciliazione e nel perdono. Dio fa comprendere il suo immenso amore proprio davanti al nostro essere peccatori. La grazia è più forte, e supera ogni possibile resistenza, perché l’amore tutto vince” .

La conseguenza desiderata della celebrazione della riconciliazione è quella che potremmo chiamare uno stile di riconciliazione e misericordia nella vita dei cristiani oggi veramente sempre meno presente visto che non ci si perdona più nulla ma, anzi si alimentano rancori e faide di vario genere anche nelle nostre comunità e famiglie cattoliche. Bello qui il passaggio del Papa ;” Solo Dio perdona i peccati, ma chiede anche a noi di essere pronti al perdono verso gli altri, così come Lui perdona i nostri: «Rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori» (Mt 6,12). Quanta tristezza quando rimaniamo chiusi in noi stessi e incapaci di perdonare! Prendono il sopravvento il rancore, la rabbia, la vendetta, rendendo la vita infelice e vanificando l’impegno gioioso per la misericordia”.  In una regola di vita cristiana il Sacramento della Riconciliazione deve sempre trovare un posto centrale; per questo si richiede ai sacerdoti che mettano la loro vita a servizio del «ministero della riconciliazione» (2 Cor 5,18) in modo tale che, mentre a nessuno sinceramente pentito è impedito di accedere all’amore del Padre che attende il suo ritorno, a tutti è offerta la possibilità di sperimentare la forza liberatrice del perdono.

E qui troviamo quel passaggio che ha catalizzato l’attenzione di tutti, complice la solita stampa con il suo metodo  un po’ mordi e fuggi  che non aiuta in generale a comprendere mai la profondità dei problemi e delle questioni . SI tratta della questione della scomunica per l’aborto. Scrive il Papa : “ In forza di questa esigenza, perché nessun ostacolo si interponga tra la richiesta di riconciliazione e il perdono di Dio, concedo d’ora innanzi a tutti i sacerdoti( non più solo i parroci e i superiori e i cappellani dei santuari o degli ospedali ecc…), in forza del loro ministero - cioè per il fatto stesso di essere preti validamente ordinati - la facoltà di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto. Quanto avevo concesso limitatamente al periodo giubilare viene ora esteso nel tempo, nonostante qualsiasi cosa in contrario. Ed è costretto a precisare l’ovvio : “ Vorrei ribadire con tutte le mie forze che l’aborto è un grave peccato, perché pone fine a una vita innocente”, ma aggiungendo un dato di sapienza pastorale e di finezza teologica altissima: “Con altrettanta forza, tuttavia, posso e devo affermare che non esiste alcun peccato che la misericordia di Dio non possa raggiungere e distruggere quando trova un cuore pentito che chiede di riconciliarsi con il Padre. Ogni sacerdote, pertanto, si faccia guida, sostegno e conforto nell’accompagnare i penitenti in questo cammino di speciale riconciliazione”. 

Ricorda poi a tutti un’attenzione che non può mancare in nessuna regola di vita personale o comunitaria perché fu ed è attenzione privilegiata di Gesù nel suo ministero : “ La misericordia possiede anche il volto della consolazione. La sua misericordia si esprime anche nella vicinanza, nell’affetto e nel sostegno che tanti fratelli e sorelle possono offrire quando sopraggiungono i giorni della tristezza e dell’afflizione. Asciugare le lacrime è un’azione concreta che spezza il cerchio di solitudine in cui spesso veniamo rinchiusi. Il Papa ha in mente i malati, i sofferenti e gli afflitti di ogni genere . Cosa fare ?  Scrive : ” A volte, anche il silenzio potrà essere di grande aiuto; perché a volte non ci sono parole per dare risposta agli interrogativi di chi soffre. Alla mancanza della parola, tuttavia, può supplire la compassione di chi è presente, vicino, ama e tende la mano”.  In questo contesto : “Particolare rilevanza riveste il momento della morte. La Chiesa ha sempre vissuto questo passaggio drammatico alla luce della risurrezione di Gesù Cristo, che ha aperto la strada per la certezza della vita futura. Noi viviamo l’esperienza delle esequie come preghiera carica di speranza per l’anima del defunto e per dare consolazione a quanti soffrono il distacco dalla persona amata.

Infine , nell’ultima parte Papa Francesco  ci ricorda che occorre saper dare spazio alla fantasia della misericordia per dare vita a tante nuove opere, frutto della grazia. …le opere di misericordia corporale e spirituale costituiscono fino ai nostri giorni la verifica della grande e positiva incidenza della misericordia come valore sociale. Essa infatti spinge a rimboccarsi le maniche per restituire dignità a milioni di persone che sono nostri fratelli e sorelle, chiamati con noi a costruire una «città affidabile». Poniamo , dunque, ogni sforzo per dare forme concrete alla carità e al tempo stesso intelligenza alle opere di misericordia. Quest’ultima possiede un’azione inclusiva, per questo tende ad allargarsi a macchia d’olio e non conosce limiti. E in questo senso siamo chiamati a dare volto nuovo alle opere di misericordia che conosciamo da sempre. La misericordia, infatti, eccede; va sempre oltre, è feconda”. Così il Papa suggerisce alcune attenzioni che vanno necessariamente  concretizzate per evitare di fare teoria della misericordia : ”Siamo chiamati a far crescere una cultura della misericordia, basata sulla riscoperta dell’incontro con gli altri: una cultura in cui nessuno guarda all’altro con indifferenza né gira lo sguardo quando vede la sofferenza dei fratelli. Le opere di misericordia sono “artigianali”: nessuna di esse è uguale all’altra; le nostre mani possono modellarle in mille modi, e anche se unico è Dio che le ispira e unica la “materia” di cui sono fatte, cioè la misericordia stessa, ciascuna acquista una forma diversa. La tentazione di fare la “teoria della misericordia” si supera nella misura in cui questa si fa vita quotidiana di partecipazione e condivisione.

A questo proposito ricorda che:  alla luce del “Giubileo delle persone socialmente escluse”, mentre in tutte le cattedrali e nei santuari del mondo si chiudevano le Porte della Misericordia, ha compreso  che, come ulteriore segno concreto dell’ Anno Santo straordinario, si doveva  celebrare in tutta la Chiesa, nella ricorrenza della XXXIII Domenica del Tempo Ordinario - per noi la I di Avvento - la Giornata mondiale dei poveri.

A conclusione di questa regola di vita del cristiano operatore di misericordia il Papa affida i propositi di ciascuno e di tutti a Maria affinché su tutti  noi “rimangono sempre rivolti gli occhi misericordiosi della Santa Madre di Dio. Lei è la prima che apre la strada e ci accompagna nella testimonianza dell’amore. La Madre della Misericordia raccoglie tutti sotto la protezione del suo manto, come spesso l’arte l’ha voluta rappresentare. Confidiamo nel suo materno aiuto e seguiamo la sua perenne indicazione a guardare a Gesù, volto raggiante della misericordia di Dio” .

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Messaggio GM   poveri 2017

 

  1. «Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità» (1 Gv 3,18). Queste parole dell’apostolo Giovanni esprimono un imperativo da cui nessun cristiano può prescindere. La serietà con cui il “discepolo amato” trasmette fino ai nostri giorni il comando di Gesù è resa ancora più accentuata per l’opposizione che rileva tra le parole vuote che spesso sono sulla nostra bocca e i fatti concreti con i quali siamo invece chiamati a misurarci. L’amore non ammette alibi: chi intende amare come Gesù ha amato, deve fare proprio il suo esempio; soprattutto quando si è chiamati ad amare i poveri. Il modo di amare del Figlio di Dio, d’altronde, è ben conosciuto, e Giovanni lo ricorda a chiare lettere. Esso si fonda su due colonne portanti: Dio ha amato per primo (cfr 1 Gv 4,10.19); e ha amato dando tutto sé stesso, anche la propria vita (cfr 1 Gv 3,16). Un tale amore non può rimanere senza risposta. Pur essendo donato in maniera unilaterale, senza richiedere cioè nulla in cambio, esso tuttavia accende talmente il cuore che chiunque si sente portato a ricambiarlo nonostante i propri limiti e peccati. E questo è possibile se la grazia di Dio, la sua carità misericordiosa viene accolta, per quanto possibile, nel nostro cuore, così da muovere la nostra volontà e anche i nostri affetti all’amore per Dio stesso e per il prossimo. In tal modo la misericordia che sgorga, per così dire, dal cuore della Trinità può arrivare a mettere in movimento la nostra vita e generare compassione e opere di misericordia per i fratelli e le sorelle che si trovano in necessità.

 

  1. «Questo povero grida e il Signore lo ascolta» (Sal 34,7). Da sempre la Chiesa ha compreso l’importanza di un tale grido. Possediamo una grande testimonianza fin dalle prime pagine degli Atti degli Apostoli, là dove Pietro chiede di scegliere sette uomini «pieni di Spirito e di sapienza» (6,3) perché assumessero il servizio dell’assistenza ai poveri. È certamente questo uno dei primi segni con i quali la comunità cristiana si presentò sulla scena del mondo: il servizio ai più poveri. Tutto ciò le era possibile perché aveva compreso che la vita dei discepoli di Gesù doveva esprimersi in una fraternità e solidarietà tali, da corrispondere all’insegnamento principale del Maestro che aveva proclamato i poveri beati ed eredi del Regno dei cieli (cfr Mt 5,3). «Vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno» (At 2,45). Questa espressione mostra con evidenza la viva preoccupazione dei primi cristiani. L’evangelista Luca, l’autore sacro che più di ogni altro ha dato spazio alla misericordia, non fa nessuna retorica quando descrive la prassi di condivisione della prima comunità. Al contrario, raccontandola intende parlare ai credenti di ogni generazione, e quindi anche a noi, per sostenerci nella testimonianza e provocare la nostra azione a favore dei più bisognosi. Lo stesso insegnamento viene dato con altrettanta convinzione dall’apostolo Giacomo, che, nella sua Lettera, usa espressioni forti ed incisive: «Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi del mondo, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo amano? Voi invece avete disonorato il povero! Non sono forse i ricchi che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali? [...] A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere? Quella fede può forse salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: “Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi”, ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta» (2,5-6.14-17).

 

  1. Ci sono stati momenti, tuttavia, in cui i cristiani non hanno ascoltato fino in fondo questo appello, lasciandosi contagiare dalla mentalità mondana. Ma lo Spirito Santo non ha mancato di richiamarli a tenere fisso lo sguardo sull’essenziale. Ha fatto sorgere, infatti, uomini e donne che in diversi modi hanno offerto la loro vita a servizio dei poveri. Quante pagine di storia, in questi duemila anni, sono state scritte da cristiani che, in tutta semplicità e umiltà, e con la generosa fantasia della carità, hanno servito i loro fratelli più poveri! Tra tutti spicca l’esempio di Francesco d’Assisi, che è stato seguito da numerosi altri uomini e donne santi nel corso dei secoli. Egli non si accontentò di abbracciare e dare l’elemosina ai lebbrosi, ma decise di andare a Gubbio per stare insieme con loro. Lui stesso vide in questo incontro la svolta della sua conversione: «Quando ero nei peccati mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi, e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da loro, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza di animo e di corpo» (Test 1-3: FF 110). Questa testimonianza manifesta la forza trasformatrice della carità e lo stile di vita dei cristiani. Non pensiamo ai poveri solo come destinatari di una buona pratica di volontariato da fare una volta alla settimana, o tanto meno di gesti estemporanei di buona volontà per mettere in pace la coscienza. Queste esperienze, pur valide e utili a sensibilizzare alle necessità di tanti fratelli e alle ingiustizie che spesso ne sono causa, dovrebbero introdurre ad un vero incontro con i poveri e dare luogo ad una condivisione che diventi stile di vita. Infatti, la preghiera, il cammino del discepolato e la conversione trovano nella carità che si fa condivisione la verifica della loro autenticità evangelica. E da questo modo di vivere derivano gioia e serenità d’animo, perché si tocca con mano la carne di Cristo. Se vogliamo incontrare realmente Cristo, è necessario che ne tocchiamo il corpo in quello piagato dei poveri, come riscontro della comunione sacramentale ricevuta nell’Eucaristia. Il Corpo di Cristo, spezzato nella sacra liturgia, si lascia ritrovare dalla carità condivisa nei volti e nelle persone dei fratelli e delle sorelle più deboli. Sempre attuali risuonano le parole del santo vescovo Crisostomo: «Se volete onorare il corpo di Cristo, non disdegnatelo quando è nudo; non onorate il Cristo eucaristico con paramenti di seta, mentre fuori del tempio trascurate quest’altro Cristo che è afflitto dal freddo e dalla nudità» (Hom. in Matthaeum, 50, 3: PG 58).

Siamo chiamati, pertanto, a tendere la mano ai poveri, a incontrarli, guardarli negli occhi, abbracciarli, per far sentire loro il calore dell’amore che spezza il cerchio della solitudine. La loro mano tesa verso di noi è anche un invito ad uscire dalle nostre certezze e comodità, e a riconoscere il valore che la povertà in sé stessa costituisce.

 

  1. Non dimentichiamo che per i discepoli di Cristo la povertà è anzitutto una vocazione a seguire Gesù povero. È un cammino dietro a Lui e con Lui, un cammino che conduce alla beatitudine del Regno dei cieli (cfr Mt 5,3; Lc 6,20). Povertà significa un cuore umile che sa accogliere la propria condizione di creatura limitata e peccatrice per superare la tentazione di onnipotenza, che illude di essere immortali. La povertà è un atteggiamento del cuore che impedisce di pensare al denaro, alla carriera, al lusso come obiettivo di vita e condizione per la felicità. E’ la povertà, piuttosto, che crea le condizioni per assumere liberamente le responsabilità personali e sociali, nonostante i propri limiti, confidando nella vicinanza di Dio e sostenuti dalla sua grazia. La povertà, così intesa, è il metro che permette di valutare l’uso corretto dei beni materiali, e anche di vivere in modo non egoistico e possessivo i legami e gli affetti (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 25-45). Facciamo nostro, pertanto, l’esempio di san Francesco, testimone della genuina povertà. Egli, proprio perché teneva fissi gli occhi su Cristo, seppe riconoscerlo e servirlo nei poveri. Se, pertanto, desideriamo offrire il nostro contributo efficace per il cambiamento della storia, generando vero sviluppo, è necessario che ascoltiamo il grido dei poveri e ci impegniamo a sollevarli dalla loro condizione di emarginazione. Nello stesso tempo, ai poveri che vivono nelle nostre città e nelle nostre comunità ricordo di non perdere il senso della povertà evangelica che portano impresso nella loro vita.
  1. Conosciamo la grande difficoltà che emerge nel mondo contemporaneo di poter identificare in maniera chiara la povertà. Eppure, essa ci interpella ogni giorno con i suoi mille volti segnati dal dolore, dall’emarginazione, dal sopruso, dalla violenza, dalle torture e dalla prigionia, dalla guerra, dalla privazione della libertà e della dignità, dall’ignoranza e dall’analfabetismo, dall’emergenza sanitaria e dalla mancanza di lavoro, dalle tratte e dalle schiavitù, dall’esilio e dalla miseria, dalla migrazione forzata. La povertà ha il volto di donne, di uomini e di bambini sfruttati per vili interessi, calpestati dalle logiche perverse del potere e del denaro. Quale elenco impietoso e mai completo si è costretti a comporre dinanzi alla povertà frutto dell’ingiustizia sociale, della miseria morale, dell’avidità di pochi e dell’indifferenza generalizzata! Ai nostri giorni, purtroppo, mentre emerge sempre più la ricchezza sfacciata che si accumula nelle mani di pochi privilegiati, e spesso si accompagna all’illegalità e allo sfruttamento offensivo della dignità umana, fa scandalo l’estendersi della povertà a grandi settori della società in tutto il mondo. Dinanzi a questo scenario, non si può restare inerti e tanto meno rassegnati. Alla povertà che inibisce lo spirito di iniziativa di tanti giovani, impedendo loro di trovare un lavoro; alla povertà che anestetizza il senso di responsabilità inducendo a preferire la delega e la ricerca di favoritismi; alla povertà che avvelena i pozzi della partecipazione e restringe gli spazi della professionalità umiliando così il merito di chi lavora e produce; a tutto questo occorre rispondere con una nuova visione della vita e della società. Tutti questi poveri – come amava dire il Beato Paolo VI – appartengono alla Chiesa per «diritto evangelico» (Discorso di apertura della II sessione del Concilio Ecumenico Vaticano II, 29 settembre 1963) e obbligano all’opzione fondamentale per loro. Benedette, pertanto, le mani che si aprono ad accogliere i poveri e a soccorrerli: sono mani che portano speranza. Benedette le mani che superano ogni barriera di cultura, di religione e di nazionalità versando olio di consolazione sulle piaghe dell’umanità. Benedette le mani che si aprono senza chiedere nulla in cambio, senza “se”, senza “però” e senza “forse”: sono mani che fanno scendere sui fratelli la benedizione di Dio.
  1. Al termine del Giubileo della Misericordia ho voluto offrire alla Chiesa la Giornata Mondiale dei Poveri, perché in tutto il mondo le comunità cristiane diventino sempre più e meglio segno concreto della carità di Cristo per gli ultimi e i più bisognosi. Alle altre Giornate mondiali istituite dai miei Predecessori, che sono ormai una tradizione nella vita delle nostre comunità, desidero che si aggiunga questa, che apporta al loro insieme un elemento di completamento squisitamente evangelico, cioè la predilezione di Gesù per i poveri. Invito la Chiesa intera e gli uomini e le donne di buona volontà a tenere fisso lo sguardo, in questo giorno, su quanti tendono le loro mani gridando aiuto e chiedendo la nostra solidarietà. Sono nostri fratelli e sorelle, creati e amati dall’unico Padre celeste. Questa Giornata intende stimolare in primo luogo i credenti perché reagiscano alla cultura dello scarto e dello spreco, facendo propria la cultura dell’incontro. Al tempo stesso l’invito è rivolto a tutti, indipendentemente dall’appartenenza religiosa, perché si aprano alla condivisione con i poveri in ogni forma di solidarietà, come segno concreto di fratellanza. Dio ha creato il cielo e la terra per tutti; sono gli uomini, purtroppo, che hanno innalzato confini, mura e recinti, tradendo il dono originario destinato all’umanità senza alcuna esclusione.

 

  1. Desidero che le comunità cristiane, nella settimana precedente la Giornata Mondiale dei Poveri, che quest’anno sarà il 19 novembre, XXXIII domenica del Tempo Ordinario, si impegnino a creare tanti momenti di incontro e di amicizia, di solidarietà e di aiuto concreto. Potranno poi invitare i poveri e i volontari a partecipare insieme all’Eucaristia di questa domenica, in modo tale che risulti ancora più autentica la celebrazione della Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo, la domenica successiva. La regalità di Cristo, infatti, emerge in tutto il suo significato proprio sul Golgota, quando l’Innocente inchiodato sulla croce, povero, nudo e privo di tutto, incarna e rivela la pienezza dell’amore di Dio. Il suo abbandonarsi completamente al Padre, mentre esprime la sua povertà totale, rende evidente la potenza di questo Amore, che lo risuscita a vita nuova nel giorno di Pasqua. In questa domenica, se nel nostro quartiere vivono dei poveri che cercano protezione e aiuto, avviciniamoci a loro: sarà un momento propizio per incontrare il Dio che cerchiamo. Secondo l’insegnamento delle Scritture (cfr Gen 18,3-5; Eb 13,2), accogliamoli come ospiti privilegiati alla nostra mensa; potranno essere dei maestri che ci aiutano a vivere la fede in maniera più coerente. Con la loro fiducia e disponibilità ad accettare aiuto, ci mostrano in modo sobrio, e spesso gioioso, quanto sia decisivo vivere dell’essenziale e abbandonarci alla provvidenza del Padre.

 

  1. A fondamento delle tante iniziative concrete che si potranno realizzare in questa Giornata ci sia sempre la preghiera. Non dimentichiamo che il Padre nostro è la preghiera dei poveri. La richiesta del pane, infatti, esprime l’affidamento a Dio per i bisogni primari della nostra vita. Quanto Gesù ci ha insegnato con questa preghiera esprime e raccoglie il grido di chi soffre per la precarietà dell’esistenza e per la mancanza del necessario. Ai discepoli che chiedevano a Gesù di insegnare loro a pregare, Egli ha risposto con le parole dei poveri che si rivolgono all’unico Padre in cui tutti si riconoscono come fratelli. Il Padre nostro è una preghiera che si esprime al plurale: il pane che si chiede è “nostro”, e ciò comporta condivisione, partecipazione e responsabilità comune. In questa preghiera tutti riconosciamo l’esigenza di superare ogni forma di egoismo per accedere alla gioia dell’accoglienza reciproca.

 

  1. Chiedo ai confratelli vescovi, ai sacerdoti, ai diaconi – che per vocazione hanno la missione del sostegno ai poveri –, alle persone consacrate, alle associazioni, ai movimenti e al vasto mondo del volontariato di impegnarsi perché con questa Giornata Mondiale dei Poveri si instauri una tradizione che sia contributo concreto all’evangelizzazione nel mondo contemporaneo.

Questa nuova Giornata Mondiale, pertanto, diventi un richiamo forte alla nostra coscienza credente affinché siamo sempre più convinti che condividere con i poveri ci permette di comprendere il Vangelo nella sua verità più profonda. I poveri non sono un problema: sono una risorsa a cui attingere per accogliere e vivere l’essenza del Vangelo.

 

Dal Vaticano, 13 giugno 2017

Memoria di Sant’Antonio di Padova

Allegato 3

CALENDARIO PASTORALE PARROCCHIALE 2017 – 2018

“E incominciarono a far festa”  (Lc 15,24)


 

INTRODUZIONE

 

Carissimi tutti, eccoci all’inizio di un nuovo anno pastorale, il nono tra voi come parroco, il primo dopo otto anni di servizio condiviso, senza il nostro don Andrea, chiamato dalla diocesi come accompagnatore dei novelli sacerdoti, compito affasciante e complesso vista la temperie culturale e religiosa che sta vivendo la Chiesa e la società in occidente.

Ma il Signore non manca di avere cura di noi, soprattutto quando a noi sembra proprio il contrario. Saper riconoscere questa verità è il segreto perché la vita si trasformi in una festa proprio quando avremmo tutti i motivi per non voler né gioire né ringraziare…

Ecco il dono di un nuovo “fratello nella fede” che sta per diventare sacerdote, un giovane come tanti giovani, che porta dentro un desiderio di vita piena e degna di essere vissuta, una passione che lo spinge a servire Dio e i Fratelli, suscitata dallo Spirito del Signore risorto che “continua a mandare operai nella sua messe”. Con lui vogliamo cominciare a fare di nuovo festa insieme, perché la gioia e l’entusiasmo del Vangelo vincano ogni tristezza rianimandoci da inerzie e pessimismi.

Il motto dei candidati 2018 – E INCOMINCIARONO A FAR FESTA - diventerà allora il motto e il programma di vita della nostra comunità in questo nuovo anno pastorale, nel quale vivremo anche la festa di Prima Messa del nostro diacono e futuro sacerdote, in comunione con la sua parrocchia di origine e tutta la chiesa diocesana.

Il motto dei candidati si richiama alla parabola del Padre misericordioso e dunque ci riporta decisamente al cammino fatto nell’anno della misericordia nonché alla necessità di far diventare “regola per la vita” della nostra comunità e di noi singoli fedeli che la componiamo, le indicazioni lasciate da Papa Francesco nella lettera di chiusura dell’anno giubilare “Misericordia et misera”, che riprenderemo puntualmente insieme agli altri suoi insegnamenti e a quanto ci indicherà il nuovo Arcivescovo … Già, perché motivo di festa e di gioia è anche la nomina del nuovo Arcivescovo Mons. Mario Delpini, che prenderà la guida della chiesa milanese dopo il Card. Scola, che ringraziamo e che accompagniamo nella preghiera in questa sua stagione di meritato riposo.

Faremo naturalmente festa anche al nostro Don Andrea che vogliamo salutare come si deve, nella occasione dell’apertura dell’anno oratoriano, l’ultima domenica di settembre. A tale fine terminate le vacanze, la prima settimana di settembre ci ritroveremo con tutte le persone disponibili, per preparare insieme e al meglio questa giornata.

Fin da subito gli auguriamo ogni bene e un ministero fecondo anche per il nuovo e delicato incarico a lui affidato mentre ci uniamo alla preghiera di tutta la diocesi per i candidati 2018 con le loro stesse parole…




PREGHIERA DEI CANDIDATI 2018

 

Padre di misericordia
tu non hai abbandonato l’uomo in potere della morte,
ma hai mandato il tuo unico Figlio come Salvatore.
Agli uomini egli annunciò la Parola di salvezza:
quanti la accolsero furono pieni di gioia
E COMINCIARONO A FAR FESTA.
Effondi il tuo Spirito su questi tuoi figli
perché, come servi liberi e fedeli,
cantino al mondo
la tenerezza del tuo amore.
Maria, causa della nostra letizia,
sostenga il loro ministero
perché siano testimoni contagiosi
della gioia senza fine del Vangelo.
Amen.

SETTEMBRE 2017

1 V

 

ore 15.30: Incontro di preparazione del Minigrest (animatori e volontari)

ore 17.30: 1° venerdì del mese: adorazione, S. Messa, benedizione

2 S

 

Ritiro educatori e catechiste

3 D

I dopo
il Martirio

Ritiro educatori

4 L

 

Minigrest

5 M

 

Minigrest

ore 21.00 ore 21.00: CPP / CDO e COORDINATORI : varie anno nuovo - organizzazione della festa di apertura dell’Oratorio e saluto a don Andrea

6 M

 

Minigrest

ore 21.00: Commissione culturale parrocchiale (programmazione)

7 G

 

Minigrest

ore 21.00: Equipe gruppo famiglie (programmazione)

8 V

 

Minigrest

ore 21.00: Saluto al Card. Scola in Duomo

9 S

 

ore 16.00: Incontro genitori battesimi del 10 e 24 settembre

10

II dopo il Martirio

ore 15.30: Battesimi (1° turno)

11 L

Esaltazione
S. Croce

ore 15.00 o 20.45: 4 giorni catechisti dicesana /1

12 M

 

ore 18.30: Incontro genitori 2ªel /1

ore 21.00: direttivo Primavera 2005

13 M

 

ore 15.00 o 20.45: 4 giorni catechisti dicesana /2

14 G

 

ore 19.00: Equipe decanali PreAdo, Ado, 18-19enni e Gio

ore 21.00: Incontro animatori dei gruppi del Vangelo (programmazione)

15 V

 

Pellegrinaggio annuale a Lourdes

16 S

 

Pellegrinaggio annuale a Lourdes

17 D

III dopo

il Martirio

Pellegrinaggio annuale a Lourdes

Giornata diocesana per il Seminario

18 L

 

Pellegrinaggio annuale a Lourdes

ore 15.00 o 20.45: 4 giorni catechisti dicesana /3

ore 18.30: Incontro genitori 3ªel

19 M

 

ore 18.30: Incontro genitori 2ªel /2

ore 21.00: CAEP inizio anno

20 M

 

ore 15.00 o 20.45: 4 giorni catechisti dicesana /4

ore 18.30: Incontro genitori 1ªmd

21 G

 

ore 18.30: Incontro genitori 5ªel

ore 21.00: Gruppo visitatori dei battezzandi (programmazione)

22 V

 

ore 18.00: S. Messa per tutti i defunti

ore 18.30: Incontro genitori 4ªel

ore 21.00: Equipe gruppo famiglie (per ottobre)

23 S

 

ore 10.30-12.00 Incontro caritas Unitario di inizio anno

24 D

IV dopo
il Martirio

Ingresso del nuovo Arcivescovo

ore 15.30 Battesimi (2° turno)

25 L

 

Inizio iscrizioni catechesi (dalla 3ªel alla 1ªmd) fino a sabato

Inizio corsi palestra

ore 18.30: Incontro genitori PreAdo (2ª-3ªmd)

26 M

 

ore 18.30: Incontro genitori 2ªel /3

ore 21.00: Coordinamento Pastorale parrocchiale della salute (programmazione)

27 M

 

ore 17.00: Confessioni 1ªmd

ore 21.00: Gruppo missionario parrocchiale

28 G

 

GIORNATE EUCARISTICHE

ore 21.00: Concerto-meditazione con inaugurazione ufficiale dell’organo

29 V

 

GIORNATE EUCARISTICHE

ore 17.00: Confessioni 5ªel

ore 21.00: Meditazione di Mons. Carlo Faccendini Vicario Episcopale per la Città di Milano

30 S

 

ORDINAZIONI DIACONALI IN DUOMO

GIORNATE EUCARISTICHE – (16.00-18.00 con Messa e chiusura)

ore 21.00 Spettacolo teatrale ?



___________




ATTENZIONE



L’ORARIO INVERNALE delle SANTE MESSE FERIALI E FESTIVE

sarà ripristinato da  domenica 8 ottobre con le seguenti modalità:

 

  1. Messe feriali

 

Lunedi e martedi                       ore  8.30: Liturgia della Parola e Comunione Eucaristica

Mercoledi, giovedi e venerdi : ore  8.30: S. Messa

 

Tutti i giorni :                            ore 18.00: S. Messa

 

  1. Messe festive:                      ore 18.00 (sabato);

                                                  ore 9.00 (S. Martino);

                                                  ore 10.15 – 11.30 e ore 18.00

 

__________

 

ORARIO ORATORIO:

ore 16.00 – 19.00 (lunedì-venerdì)

ore 15.00 – 19.00 (sabato e domenica)

 

ORARI SEGRETRIA PARROCCHIALE

Ore 16.00 - 18.30 (lunedì martedì mercoledì e venerdì )

Ore 16.15 - 19.00 (giovedì)

Ore 10.00 - 12.00 (sabato)                                                    OTTOBRE 2017

1 D

V dopo
il Martirio

ore 10.30: FESTA DI APERTURA - mandato alla comunità educante Saluto a don Andrea (vedi volantino a parte)

2 L

 

Destinazione diaconi novelli

INIZIO ORARIO INVERNALE SANTE MESSE

3 M

   

4 M

 

ore 21.00: Ripresa Cenacolo in cappellina

5 G

   

6 V

 

ore 15.00: Incontro 3ªetà (presentazione programma annuale)

ore 17.30: 1° venerdì del mese: Adorazione, S. Messa e benedizione

7 S

 

“EduCare” zonale per gli educatori (a Ognissanti)

ore 16.00: Incontro genitori Battesimi 8 e 22 ottobre

ore 20.45: Redditio Symboli 19enni in Duomo

ore 21.00: Replica Spettacolo ?

8 D

VI dopo
il Martirio

ore 15.30: Battesimi (1° turno)

9 L

 

Inizio di tutte le catechesi

10 M

   

11 M

 

ore 21.00: Cenacolo

12 G

 

ore 21.00: Incontro di preghiera dei gruppi del Vangelo di inizio anno

13 V

 

ore 15.30: S. Messa GECRA

ore 21.00: Concerto

14 S

 

ore 15.30: Ritiro per la Professione di fede

ore 16.00: Primo incontro gruppo famiglie

ore 21.00: Proiezione fotografie delle vacanze estive

15 D

Dedicazione chiesa

Cattedrale

ore 11.30: Professione di fede dei nuovi adolescenti (1ªsup)

16 L

 

ore 21.00: Incontro CPP /CDO e Coordinamento pastorale con il nuovo Diacono (programmazione Avvento 2017)

17 M

 

Inizio MEGLIO DOPO INSIEME ???

18 M

 

ore 21.00: Cenacolo

19 G

 

ore 21.00: Equipe gruppo famiglie (per novembre e dicembre)

20 V

 

ore 15.00: Incontro 3ªetà

ore 21.00: Incontro Animatori dei gruppi del Vangelo (per novembre)

21 S

 

ore 10.00: Sabato insieme 2ªel /1

ore 20.00: Veglia missionaria

22 D

I dopo la Dedicazione

Giornata missionaria mondiale

ore 15.30: Battesimi (2° turno)

ore 15.30: Tombola e castagne

23 L

   

24 M

 

ore 18.00: S. Messa defunti della Parrocchia

25 M

 

ore 21.00: Cenacolo

26 G

 

ore 20.00: Emmaus decanale giovani

27 V

 

ore 21.00 : iniziativa cult. musicale Mun 4 ???

28 S

 

ore 9.45-12.00: LABORATORIO PASTAROLE DECANALE

29 D

II dopo la
Dedicazione

ore 16.00 Spettacolo Teatrale rassegna Areoplanini di carta

30 L

   

31 M

   

NOVEMBRE 2017

1 M

Tutti i Santi

Orario S. Messe: 9.00 a S. Martino - 10.30 - 18.00 in parrocchia

Ritiro PreAdo

2 G

Commem.
tutti i defunti

Orario S. Messe: 9.00 a S. Martino - 10.30 - 18.00 - 21.00 in parrocchia

Ritiro PreAdo

3 V

 

ore 17.30: 1° venerdì del mese: adorazione, S. Messa, benedizione

4 S

 

ore 16.00: Meeting PreAdo decanale

ore 16.00: Incontro genitori Battesimi del 5 e 19 novembre

5 D

Cristo Re

ore 10.30: Domenica insieme 1ªmd

ore 11.30: Commemorazione Combattenti e Reduci

ore 15.30: Battesimi (1° turno)

6 L

 

Inizio benedizioni natalizie

7 M

   

8 M

 

ore 21.00: Cenacolo

9 G

 

ore 21.00: Animatori dei gruppi del Vangelo (per dic. e gen.)

10 V

 

ore 15.00: Incontro 3ªetà

ore 17.00 e 21.00: Corso biblico decanale

11 S

 

ore 10.00: Catechesi 2ªel /2

12 D

I d’Avvento

ore 11.30: S. Messa Donatori di sangue dell’Istituto dei Tumori

13 L

 

ore 20.45: Esercizi spirituali giovani a Sant’Ambrogio DICEMBRE 2017

1V

 

ore 17.30: 1° venerdì del mese: adorazione, S. Messa, benedizione

ore 17.00 e 21.00: Corso biblico decanale

2 S

 

ore 15.30: Formazione nuovi chierichetti /3

Gita di Avvento

3 D

IV d’Avvento

Gita di Avvento

4 L

 

Gita di Avvento

5 M

 

Gita di Avvento

6 M

 

Gita di Avvento

7 G

S. Ambrogio

Vita comune gruppo famiglie

ore 18.00 Messa prefestiva

8 V

Immacolata

Vita comune gruppo famiglie

orario S. Messe: 9.00 a S. Martino - 10.30 - 18.00 in parrocchia

9 S

 

Vita comune gruppo famiglie

Ritiro Ado con Ognissanti

ore 16.00: Incontro genitori Battesimi 10 - 26 dicembre 6-7 gennaio

10 D

V d’Avvento

Vita comune gruppo famiglie

Ritiro Ado con Ognissanti

ore 15.30: Battesimi

11 L

   

12 M

   

13 M

 

ore 21.00: Incontro caritas unitario

14 G

   

15 V

 

ore 15.00: Incontro 3ª età: S. Messa e auguri di Natale

ore 21.00: Concerto di Natale

16 S

 

ore 10.00: Catechesi 2ªel /4

ore 15.30: Formazione nuovi chierichetti /4

ore 16.00: Incontro gruppo famiglie

17 D

VI d’Avvento

ore 10.15: Domenica insieme 5ªel e vestizione nuovi chierichetti

ore 15.30: Giochi sotto l’albero

18 L

 

ore 17.00: Novena di Natale

ore 21.00: Celebrazione penitenziale comunitaria prenatalizia

19 M

 

ore 17.00: Novena di Natale

20 M

 

ore 17.00: Novena di Natale e confessioni 1ªmd

21 G

 

ore 17.00: Novena di Natale e confessioni 5ªel

ore 21.00: Scuola della Parola decanale con confessioni

22 V

 

ore 17.00: Novena di Natale e confessioni PreAdo

ore 15.30: S. Messa di Natale per la GECRA

ore 18.00: S. Messa defunti della Parrocchia

23 S

 

Orari confessioni ore 16.30-18.00

24 D

Domenica Prenatalizia

Orari confessioni ore 16.00-19.00 e 22.00-23.15

ore 17.30: S. Messa per i bambini in attesa della Notte Santa

ore 23.30: Veglia e S. Messa solenne di Natale

25 L

S. NATALE

Orario S. Messe: 10.30; 18.00 e 9.00 S. Martino

26 M

S. Stefano

Orario S. Messe: 10.30 con Battesimi; 18.00 e 9.00 S. Martino

27 M

   

28 G

   

29 V

   

30 S

   

31 D

Ottava di Natale

Orario S. Messe: 10.30; 18.00 e 9.00 S. Martino

ore 18.00 S: MESSA SOLENNE e TE DEUM

 

GENNAIO 2018

1 L

   

2 M

 

Vacanza invernale decanale (ado, 18-19enni e giovani)

3 M

 

Vacanza invernale decanale (ado, 18-19enni e giovani)

4 G

 

Vacanza invernale decanale (ado, 18-19enni e giovani)

5 V

 

Vacanza invernale decanale (ado, 18-19enni e giovani)

6 S

Epifania

Orario S. Messe: 10.30 -18.00 e 9.00 S. Martino

Vacanza invernale decanale (ado, 18-19enni e giovani)

7 D

Battesimo del Signore

ore 15.30: Battesimi

8 L

 

diacono assente per la due-giorni di PG decanale

9 M

 

diacono assente per la due-giorni di PG decanale

ore 21.00: Equipe fidanzati /2

10 M

 

ore 21.00: Ripresa Cenacolo

11 G

 

ore 21.00: Laboratorio decanale giovani

ore 21.00: Equipe gruppo famiglie (per febbraio)

12 V

 

ore 15.30: S. Messa GECRA

ore 21.00: 1° incontro fidanzati

13 S

 

ore 10.00: Sabato insieme 2ªel /5

14 D

II dopo l’Epifania

ore 9.00: 2° incontro fidanzati

ore 10.15: Domenica insieme 1ªmd

ore 15.00: Formazione decanale catechiste /1

ore 16.00 Spettacolo Teatrale rassegna Areoplanini di carta

15 L

 

ore 21.00: Incontro CPP/ CDO e coordinatori  parrocchiali aperto a tutti per organizzazione Mese e  Festa di Maggio.

16 M

 

ore 21.00: Incontro formativo operatori e volontari della salute

17 M

 

Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani (18-25 gennaio)

18 G

 

ore 21.00: Laboratorio decanale giovani

ore 21.00: Incontro Animatori dei gruppi del Vangelo (per febbraio)

19 V

   

20 S

 

Uscita chierichetti decanale

21 D

III dopo l’Epifania

Uscita chierichetti decanale

ore 9.00: 3° incontro fidanzati

ore 15.00: Formazione decanale catechiste /2

22 L

   

23 M

 

ore 21.00: CAEP

24 M

 

ore 18.00: S. Messa defunti Parrocchia

ore 21.00: Cenacolo

25 G

 

ore 21.00: Gruppo missionario parrocchiale

26 V

   

27 S

 

ore 9.45 -12.00: LABORATORIO PASTORALE DECANALE

ore 16.00: Incontro comune gruppo famiglie – cammino fidanzati

28 D

Santa Famiglia

ore 10.15: Premiazione del Concorso Presepi

ore 11.30: FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA E ANNIVERSARI DI MATRIMONIO

29 L

 

ore 17.00: S. Messa di don Bosco e S. Agnese - Festa Oratorio

ore 18.00: S. Messa sospesa

30 M

   

31 M

   

FEBBRAIO 2018

1 G

 

ore 21.00: Cenacolo

2 V

Presentaz. del Signore

ore 18.00: Benedizione delle candele e S. Messa solenne

3 S

S. Biagio

ore 8.30 Benedizione della gola nella S. Messa

ore 16.00: Incontro genitori dei Battesimi del 4 febbraio

ore 21.00 Spettacolo Teatrale rassegna Areoplanini di carta

4 D

Penultima dopo Epifania

Giornata per la Vita

ore 9.00: 5° incontro fidanzati

ore 10.30: Domenica insieme PreAdo

ore 15.00: Formazione decanale catechiste /3

ore 15.30: Battesimi

5 L

 

ore 21.00: Incontro CPP, CDO e coordinamento parrocchiale per programmare la Quaresima

6 M

   

7 M

 

ore 9.00 – 10.30: Guardaroba caritas

ore 17.00: San Vincenzo

ore 21.00: Cenacolo

8 G

   

9 V

 

ore 21.00: Equipe gruppo famiglie (per marzo)

10 S

 

ore 10.00: Catechesi 2ªel /6

11 D

Ultima dopo

l’Epifania

ore 9.00: 6° incontro fidanzati

Giornata mondiale del malato

ore 15.00: S. Messa e Benedizione di Lourdes per 3ª età e malati

12 L

 

don … assente per la due-giorni di PG zonale

13 M

 

don … assente per la due-giorni di PG zonale

14 M

 

ore 21.00: Cenacolo ultima sera

15 G

 

ore 21.00: Incontro Animatori gruppi del Vangelo (per marzo/ aprile)

16 V

 

ore 15.30: S. Messa alla GECRA

ore 21.00 Concerto

17 S

 

ore 15.30: Festa di Carnevale

18 D

I di Quaresima

ore 9.00: 7° incontro fidanzati

19 L

 

SETTIMANA DI SPIRITALITÀ ?

ore 21.00: celebrazione penitenziale di inizio Quaresima

20 M

 

SETTIMANA DI SPIRITALITÀ ?

21 M

 

SETTIMANA DI SPIRITALITÀ ?

22 G

 

ore 18.00: S. Messa defunti della Parrocchia

SETTIMANA DI SPIRITALITÀ ?

23 V

 

SETTIMANA DI SPIRITALITÀ ?

ore 8.30 e 18.00: Via Crucis per tutti (3ªel)

ore 21.00 VIA CRUCIS animata e Meditazione - QUARESIMALE

24 S

 

ore 10.00: Catechesi 2ªel /7 (via crucis)

ore 16.00: Incontro gruppo famiglie

25 D

II di Quaresima

ore 9.00: 8° incontro fidanzati

ore 10.15: Domenica insieme 3ªel e consegna del Padre Nostro

26 L

   

27 M

   

28 M

   

 

MARZO 2018

1 G

 

ore 21.00: Scuola della Parola decanale

2 V

 

ore 8.30 e 18.00: Via Crucis per tutti (4ªel)

ore 21.00 VIA CRUCIS animata e Meditazione - QUARESIMALE

3 S

 

ore 19.00: 9° incontro fidanzati – conclusione

4 D

III di Quaresima

ore 10.15: Domenica insieme 4ªel

5 L

   

6 M

   

7 M

   

8 G

 

ore 21.00: Equipe fidanzati per verifica corso

9 V

 

Ritiro decanale giovani

ore 15.00: Incontro 3ªetà

ore 8.30 e 18.00: Via Crucis per tutti (5ªel)

ore 21.00 VIA CRUCIS animata e Meditazione - QUARESIMALE

10 S

 

Ritiro decanale giovani

11 D

IV di

Quaresima

Ritiro decanale giovani

12 L

   

13 M

 

ore 21.00: Incontro formativo operatori e volontari della salute

14 M

   

15 G

 

ore 21.00: Scuola della Parola decanale

ore 21.00: Animatori gruppi del Vangelo (per Aprile)

16 V

 

ore 8.30 e 18.00: Via Crucis per tutti (1ªmd)

ore 21.00 VIA CRUCIS animata e Meditazione - QUARESIMALE

17 S

 

ore 9.45 -12.00: LABORATORIO PASTORALE DECANALE

ore 16.00: Incontro gruppo famiglie

18 D

V di

Quaresima

ore 10.15: Domenica insieme 5ªel

19 L

   

20 M

 

ore 21.00: Gruppo missionario parrocchiale

21 M

 

ore 17.00: Confessioni 1ªmd

22 G

 

ore 15.30: S. Messa GECRA

ore 17.00: Confessioni 5ªel

ore 18.00: S. Messa defunti della Parrocchia

23 V

 

ore 15.00: Incontro 3ªetà - Speciale “24 ore il Signore”

ore 17.00: Confessioni 4ªel

ore 18.30: Confessioni PreAdo

ore 8.30 e 18.00: Via Crucis per tutti (PreAdo)

ore 21.00 Concerto di Pasqua – mediazione musicale

24 S

 

ore 10.00: Catechesi 2ªel /8

ore 16.00: Incontro genitori Battesimi del 31/3 e 2 - 15 - 29/4

ore 20.45: Veglia in Duomo per giovani

25 D

LE PALME

ore 10.00: Benedizione degli ulivi, processione e S. Messa

ore 15.30: GIOCHI DELL’UOVO in Oratorio

26 L

 

ore 21.00: Celebrazione penitenziale comunitaria

27 M

   

28 M

 

ore 18.30: Via crucis notturna adolescenti e giovani

29 Giovedì santo

Nel triduo pasquale sono sospese le S. Messe delle 8.30 e 18.00

ore 8.15: Lodi mattutine - Orario confessioni: 16.00 – 19.00

ore 15.00: Accoglienza dei Santi Oli e Lavanda dei piedi

ore 18.00: S. Messa a San Martino

ore 21.00: S. Messa in Coena Domini – Adorazione notturna

30 Venerdì santo

Orario confessioni: 9.00 – 12.00 e 16.00 – 19.00

ore 8.15: Lodi mattutine

ore 15.00: Celebrazione della Passione e Morte del Signore

ore 18.00: Via Crucis a S. Martino – seguono confessioni

ore 21.00: Celebrazione della Deposizione del Signore

31 Sabato santo

Orario confessioni: 9.00 – 12.00 e 15.00 – 19.00

ore 8.15: Lodi mattutine

ore 21.00: Veglia pasquale di Risurrezione  (ed eventuali battesimi)

 

APRILE 2018

1 D

S. PASQUA

Orario S. Messe: 10.30 - 18.00 e 9.00 a S. Martino

2 L

Dell’Angelo

Orario S. Messe: 9.00 a S. Martino,10.30 con Battesimi e 18.00

Pellegrinaggio decanale a Roma 3ªmd

3 M

 

Pellegrinaggio decanale a Roma 3ªmd

4 M

 

Pellegrinaggio decanale a Roma 3ªmd

5 G

 

Lectio Divina decanale per tutti (promossa dall’AC)

6 V

 

ore 15.00: Incontro 3ª età

7 S

 

ore 10.00: Catechesi 2ªel /9 (consegna del Vangelo)

ore 16.00: Incontro gruppo famiglie

8 D

II di

PASQUA



9 L

 

Pellegrinaggio di Pasqua a Malta e Gozo

10 M

   

11 M

   

12 G

 

Lectio Divina decanale per tutti (promossa dall’AC)

13 V

 

Pellegrinaggio di Pasqua a Malta e Gozo

14 S

 

Due-giorni decanale 2ªmd

15 D

III di

PASQUA

Due-giorni decanale 2ªmd

ore 15.30: Battesimi

16 L

 

ore 21.00: II Incontro CPP / CDO / ccordinatori aperto a tutti per organizzazione prossima Festa di Maggio 2018

17 M

   

18 M

 

ore 15.00-18.00: Ritiro Cresimandi

19 G

 

Lectio Divina decanale per tutti (promossa dall’AC)

20 V

 

ore 15.30: S. Messa GECRA

ore 21.00: Animatori gruppi del Vangelo (per Maggio)

21 S

 

ore 9.45 -12.00: LABORATORIO PASTORALE DECANALE

ore 15.30: S. CRESIMA (1° turno) – Mons. Di Tolve ?

22 D

IV di

PASQUA

ore 15.30: S. CRESIMA (2° turno) – Mons. Di Tolve ?

23 L

 

ore 18.00: S. Messa defunti della parrocchia

24 M

 

Camminata decanale 18-19enni

25 M

San Marco

Camminata decanale 18-19enni

26 G

 

Lectio Divina decanale per tutti (promossa dall’AC)

27 V

 

ore 15.00: Incontro 3ª età

28 S

 

Pellegrinaggio decanale Ado

29 D

V di

PASQUA

Pellegrinaggio decanale Ado

ore 15.30: Battesimi

30 L

 

Pellegrinaggio decanale Ado

MAGGIO 2018

Mese mariano e Festa di Maria Ausiliatrice

1 M

 

Pellegrinaggio decanale Ado

ore 21.00: Gruppo missionario

2 M

 

Pellegrinaggio decanale 3ª età

ore 20.45: Rosario per tutti nei cortili

3 G

 

ore 20.00: Emmaus decanale giovani

ore 21.00: Gruppo missionario parrocchiale

4 V

 

ore 17.30: 1° venerdì del mese: adorazione, S. Messa, benedizione

ore 20.45: Rosario per tutti nei cortili

5 S

 

ore 9.30: Ritiro Prima Comunione (1° turno)

ore 16.00: Incontro genitori battesimi per 7 e 21 maggio

6 D

VI di Pasqua

ore 11.30: PRIME COMUNIONI (1° turno)

ore 15.30: Incontro personale coi catechisti 3ªel

ore 15.30: Battesimi (1° turno)

7 L

 

ore 20.45: Rosario per tutti nel cortile

8 M

   

9 M

 

ore 20.45: Rosario per tutti nel cortile

10 G

Ascensione

 

11 V

 

ore 19.00: Meeting PreAdo (fotografie 2ªmd e Roma)

ore 20.45: Rosario per tutti nel cortile

12 S

 

ore 9.30: Ritiro Prima Comunione (2° turno)

ore 21.00: Spettacolo teatrale

13 D

VII di

Pasqua

ore 11.30: PRIME COMUNIONI (2° turno)

14 L

 

ore 20.45: Rosario per tutti nei cortili

15 M

 

Serata fine catechesi 2ªel e 3ªel

16 M

 

ore 20.45: Rosario per tutti nei cortili

17 G

 

ore 15.30: S. Messa dei malati e Unzione degli Infermi (in palestra)

Serata fine catechesi 4ªel - 5ªel

18 V

 

ore 15.30: S. Messa e unzione degli infermi alla Gecra

ore 21.00: Concerto del festone

19 S

 

ore 21.00: Replica spettacolo teatrale

20 D

Pentecoste

ore 11.00: Messa solenne delle genti al campo Rogoredo ’ 84

ore 15.30: Battesimi (2° turno)

21 L

 

ore 20.45: Rosario per tutti nei cortili

22 M

   

23 M

 

ore 20.45: Rosario per tutti nei cortili

24 M

Maria Ausiliatrice

ore 18.00: S. Messa distinta in chiesa grande

ore 20.45: Processione mariana

25 V

 

ore 20.45: Rosario per tutti nel cortile

26 S

 

ore 18.30: Serata finale per 1ªmd e PreAdo

27 D

SS. Trinità

ore 11.30: Messa Solenne del festone

28 L

 

ore 21.00: S. Messa defunti della Parrocchia e concelebrazione dei preti nativi o di ministero

29 M

   

30 M

 

ore 20.45: Rosario chiusura del mese mariano a San Martino

31 G

C. Domini

ore 20.00: Processione cittadina con il Cardinale

GIUGNO 2018

1 V

 

ore 17.30: 1° venerdì del Mese: Adorazione - S. Messa – Benedizione

2 S

 

ore 16.00: Incontro genitori dei Battesimi del 3 e 30 giugno

3 D

II dopo pentecoste

ore 15.30: Battesimi (1° turno)

4 L

 

ore 21.00: verifica mese e festa di Maggio

5 M

 

ore 21.00: Incontro formativo operatori salute ( fine anno)

6 M

 

ore 21.00: Commissione Culturale parrocchiale (verifica)

7 G

 

ore 21.00: Incontro di preghiera dei gruppi del Vangelo

8 V

 

ore 15.30: S. Messa GECRA

ore 18.00: Incontro decanale animatori

9 S

 

Ordinazione presbiterale di don … in Duomo

10 D

III dopo pentecoste

Prima S. Messa di don … nella sua parrocchia di origine

11 L

 

INIZIO GREST RAGAZZI

12 M

   

13 M

   

14 G

   

15 V

   

16 S

 

ore 10.00: Incontro Caritas (di fine anno)

17 D

IV dopo Pentecoste

ore 10.30: Prima S. Messa a Rogoredo di don…

18 L

   

19 M

 

ore 21.00: CPP, CDO e CAEP e coordinamento parrocchiale

20 M

   

21 G

   

22 V

 

Tre giorni di convivenza del gruppo famiglie

23 S

Natività di S. Gio. Battista

Tre giorni di convivenza del gruppo famiglie

24 D

V dopo Pentecoste

Tre giorni di convivenza del gruppo famiglie

25 L

   

26 M

   

27 M

   

28 G

 

ore 21.00: Equipe gruppo famiglie fine anno

29 V

   

30 S

 

ore 16.00: Incontro genitori dei Battesimi del 22 luglio

ore 18.00: Battesimi (2° turno)

 

LUGLIO 2018

1 D

VI dopo Pentecoste

Inizio Vacanza Estiva 1° turno

2 L

   

3 M

   

4 M

   

5 G

   

6 V

   

7 S

   

8 D

VII dopo Pentecoste

 

9 L

   

10 M

   

11 M

 

Cambio turno Vacanza Estiva

12 G

   

13 V

   

14 S

   

15 D

VIII dopo Pentecoste

 

16 L

   

17 M

   

18 M

   

19 G

   

20 V

   

21 S

 

Fine Vacanza Estiva 2° turno

22 D

IX dopo Pentecoste

ore 18.00: Battesimi

23 L

   

24 M

 

ore 18.00: S. Messa defunti della Parrocchia

25 M

   

26 G

   

27 V

   

28 S

   

29 D

X dopo Pentecoste

 

30 L

   

31 M

   















EPILOGO DATE SACRAMENTI

BATTESIMI 2017 - 2018

 

Sab    9 Set ore 16.00: Incontro genitori battesimi del 10 e 24 settembre

Dom 10 Set ore 15.30  Battesimi (1° turno)

Dom 24 Set ore 15.30  Battesimi (2° turno)

Sab    7  Ott ore 16.00: Incontro genitori Battesimi 8 e 22 ottobre

Dom   8 Ott ore 15.30: Battesimi (1° turno)

Dom 22 Ott ore 15.30: Battesimi (2° turno)

Sab    4 Nov ore 16.00: Incontro genitori Battesimi del 5 e 19 novembre

Dom   5 Nov ore 15.30: Battesimi (1° turno)

Dom 19 Nov ore 15.30: Battesimi (2° turno)

Sab    9  Dic ore 16.00: Incontro genitori Battesimi 10- 26 dicembre e 7 gennaio

Dom 10 Dic ore 15.30: Battesimi

Mar   26 Dic ore 10.30: Battesimi

Dom   7 Gen ore 15.30: Battesimi

Sab     3 Feb ore 16.00: Incontro genitori dei Battesimi del 4 febbraio

Dom   4 Feb ore 15.30: Battesimi

Sab   24 Mar ore 16.00: Incontro genitori Battesimi del 31/3 - 2 e 15 e 29  aprile

Sab   31 Mar  ore 21.00: Eventuali Battesimi nella veglia pasquale

Lun     2 Apr ore 10.30: Battesimi

Dom  15 Apr ore 15.30: Battesimi

Dom  29 Apr ore 15.30: Battesimi

Sab     6 Mag ore 16.00: Incontro genitori battesimi per 7 e 20 maggio

Dom   7 Mag ore 15.30: Battesimi (1° turno)

Dom  20 Mag ore 15.30: Battesimi (2° turno)

Sab     2 Giu ore 16.00: Incontro genitori dei Battesimi del 4 e 25 giugno

Dom    3 Giu ore 15.30: Battesimi (1° turno)

Sab   30 Giu ore 18.00: Battesimi (2

Sab    30 Giu   ore 16.00: Incontro genitori dei Battesimi del 22 luglio

Dom   22 Lug ore 18.00: Battesimi  



I CONFESSIONE

Dom 26 Nov ore 14.30

I COMUNIONI

Dom 6 e 13 Mag ore 11.00

  1. CRESIME

Sab 21 e Dom 22  Aprile ore 15.30 (anche adulti)



ELENCO DEI REFERENTI / COORDINATORI dei servizi parrocchiali

 

  1. Segreteria parrocchiale : Laura Abbondi
  2. Past. Battesimale : Diacono Sommariva Daniele
  3. Past. della salute : Dott. Lucio Macchi
  4. Gruppi del vangelo/ catechesi biblica adulti : Roberto Fedele e Danilo Di Donato
  5. Commissione cultura: Silvio Restelli e Stefania Ragusa
  6. Commissione liturgia : Serafina Napodano e Lilia Contro
  7. Sacrestia e decoro/pulizia chiesa : Luigi Suzzani e suor Carla
  8. Animazione musicale : Mario Legnazzi e Michele D’Alonzo
  9. Servizi Caritativi parr. : Andrea Baldo  
  10. Gruppo missionario: Cong. Mombrini
  11. 3ª età : Acinni Margherita
  12. Pastorale familiare e fidanzati : Fam Bonù e Fam Casella
  13. Comunità San Martino: Rosalia Viafora Converti
  14. Oratorio: diacono e Suor Rosanna
  15. Bar: Marco Brosoli
  16. Doposcuola “Meglio dopo Insieme” : da definire
  17. Catechesi e catechiste: Maria Quagliardi
  18. Peado: Anna Maisto
  19. Ado: Valeria Dieci e Mattia Terranova
  20. 18/19enni: Samuel Federici
  21. Giovani: Luca Roberti e Silvana
  22. Chierichetti: Martina Galeazzi e  Delia Converti ( S. Martino )  
  23. Coretti: Katia Susino e Rossella Pandolfi
  24. Palestra e sport: Antonio Rinaldi e Mariella
  25. Teatro e Attività Polisala: Aldo Dell’acqua / Monica Allevi
  26. Concerti: Raffaele Bertolini
  27. Sito web e Servizi informatici: Tony Ficara e Alessio Dieci
  28. Servizi tecnici: Pandolfi Claudio e Luca Bertelli (?)

CONVOCAZIONE DEL CPP / CDO / CAEP di GIUGNO 2017

Carissimi,  vi ricordiamo che Martedì 13/06/2017 alle ore 21.00,  ci riuniremo per la seduta congiunta di fine anno pastorale (sala Conferenze ) con  CPP/ CDO/ CAEP e con il seguente ordine del giorno :

  • Preghiera d’inizio
  • Verifica dell’anno pastorale alla luce di quanto ci eravamo proposti a settembre

( vedere calendario / ass. parrocchiale/ documenti Vescovo e Papa …)

  • Note dopo l’incontro generale della Caritas parrocchiale : quali attenzioni  e suggerimenti per dare respiro evangelico e futuro sostenibile alla  Carità nella nostra parrocchia.
  • Uno sguardo di verifica sulla  proposta educativa dell’oratorio per il 2016-17 e sul cammino del “Passo dopo Passo insieme”
  • Il lavoro fatto dal Caep in questo anno e la situazione economica futura  
  • Varie ed eventuali

 

Come sempre  rinnoviamo  il nostro  più sincero ringraziamento per la collaborazione fraterna alla crescita della nostra comunità e auguriamo a tutti buona estate.

 

 

Don Marco e Don Andrea, Daniele e le Suore.

 


 

Consiglio Pastorale Parrocchiale  - 2 Maggio 2017

Presenti: don  Marco Eusebio, don  Andrea Regolani, suor Rosanna Campello, Andrea Baldo, Diego Bonù, Antonella Borrometi, Antonio Contro, Franco Della Janna, Danilo Di Donato, Roberto Fedele, Livia Malesani, Enzo Mapelli, Elena Marni, Annamaria Zambarbieri.

Ordine del giorno

  1. Preghiera d’inizio
  2. Revisione del tempo di Quaresima e post-visita PAPALE
  3. Mese di Maggio e Festone 2017 Bilancio 2016 (a cura del CAEP) e bilancio economico della Parrocchia.
  4. Varie ed eventuali.

 

  1. Preghiera d'inizio.

 Nella discussione, è stato modificato l'ordine del giorno con cui trattare i diversi punti.

 1)Preghiera d’inizio.  2) Mese di Maggio e Festone 2017 Bilancio 2016 (a cura del CAEP) e bilancio economico della Parrocchia.  3)Revisione del tempo di Quaresima e post-visita PAPALE.   4) Varie ed eventuali

  1. Tema del mese di Maggio: "Una generazione narra all'altra."

Su questo tema si declineranno gli appuntamenti del 5 e del 12 Maggio.

Altri appuntamenti di maggio:

  • Sabato 13, in Duomo: testimonianze/musical e Rosario con il Cardinale.
  • Mercoledì 17, Centenario di Fatima: ore 15.45 Messa per la terza età; alle 21.00 per tutti, entrambe presso la parrocchia di Fatima.
  • Mercoledì 24, processione Mariana alle 20.45 con partenza dalle case di via Orwell, come gesto di attenzione verso questa zona del quartiere che negli ultimi tempi sta vivendo momenti difficili.

Siamo tutti invitati ad esserci. 

        Bilancio 2016 al 31/12, preparato dal CAEP.

Viene presentato il bilancio dello scorso anno, e si sottolinea che la situazione si è già evoluta, essendo ora a maggio. Il CAEP deve dare ancora uno sguardo per definire come presentare al meglio il bilancio alla comunità. Risulta, infatti, un avanzo di gestione ma va ben chiarito che si tratta di soldi che servono per pagare almeno una parte dei lavori della facciata.

 

  1. Sguardo sul tempo di Quaresima.

Quest'anno i Quaresimali sono stati presentati con una formala nuova. Il bilancio che ne è emerso è positivo. E' stata buona la partecipazione dei giovani, così come valido è stato il lavoro a piccolo gruppi: facilitava la conoscenza e l'apertura e aiutava a fare comunità. Positivo anche l'essere stati nei tempi. Quali le criticità? Sebbene ci sia stato un calo graduale delle presenze (da una cinquantina a una trentina), chi ha partecipato, ha partecipato bene; non è stata rilevata fatica.

Per il prossimo anno si può eventualmente pensare di alternare le modalità per venire incontro a tutti. In ogni caso è ribadita l'importanza del rispetto degli orari.

L'ultimo appuntamento con la Via Crucis gestita dai laici è stato molto partecipato; belli i testi preparati.

A proposito della "settimana della Spiritualità", la partecipazione dei bambini alla preghiera del mattino è stata maggiore di altre volte. Bisogna riconoscere l'ottimo lavoro fatto per questo dalle catechisti/i.

Anche in Quaresima, come è stato in Avvento, le celebrazioni penitenziali sono state due, una all'inizio e una alla fine del periodo. Tra chi si confessava, c'erano diversi giovani-adulti che non lo facevano da tanto, così come persone che riprendevano in mano il loro cammino.

E' stato sottolineato come particolarmente positivo anche il momento delle Lodi nella Settimana Autentica.

Con gratitudine è' stata riconosciuta la grande disponibilità e il grande lavoro fatto dai nostri sacerdoti e dalle suore in questo periodo. Non a caso un detto dice "è meglio essere un asinello in una masseria che un prete nella Settimana Santa".

E' stato presentato un testo ripreso dal documento del Consiglio Presbiteriale Diocesano, relativo alla visita di Papa Francesco a Milano.

Così come la visita Pastorale del nostro arcivescovo ci ha portato ad individuare tre momenti di "comunione" per tutti (assemblea di inizio anno; Settimana della Spiritualità; festa di Maggio), così il Papa ci ha suggerito dei passi da fare insieme.

  • attenzione allo stile: la visita è partita dalla periferia per arrivare al centro. Quali passi siamo chiamati a fare per avere uno stile così?
  • La stola e l'icona di Maria: quali spunti possiamo trarre da questi due doni offerti al Papa?
  • Dal discorso del Papa in Duomo:
    • il tema della gioia dell'evangelizzazione
    • passare da una Pastorale di conservazione all'azione.
    • capacità dello Spirito di tenere insieme le diversità.
  • Sinodo dei giovani: è coinvolta la diocesi con un questionario da compilare per "fotografare" la situazione. Ciascun giovane inoltre può esprimere il suo pensiero sul sito del sinodo. C'è un po' di perplessità per il poco tempo a disposizione; il tutto va fatto entro il 30 giugno.
  • Sfide: ben vengono le provocazione
  • Discernimento

Alla luce di questi spunti, l'intenzione è quella di arrivare a giugno riprendendone alcuni.

Inoltre il Consiglio Pastorale Diocesano sta elaborando un altro testo. Qualora fosse pronto per giungo, ci verrà girato.
Sono emerse alcune riflessioni.
Il tema della gioia dell'evangelizzazione, convive con  un sentimento di tristezza dei "bei tempi andati".
Dobbiamo farci più attenti alle novità; nella comunità c'è inerzia.
L'aspetto positivo è che la nostra comunità si è svecchiata con l'allargarsi del quartiere.
Potremmo approfondire il tema dell'ecumenismo.
A proposito del discernimento, dovremmo essere più chiari nelle proposte. Si fanno tante proposte, ma poi chi le porta avanti? Ci vuole senso della realtà. Si dovrebbero portare avanti solo iniziative per le quali chi le propone, si impegna concretamente anche per il futuro.

Una sfida che oggi si evidenzia maggiormente è la separazione tra la fede celebrata e la carità vissuta. Noi "celebriamo la fede"; nonostante tutte le difficoltà  non mancano catechesi, momenti di formazione. Ma poi manca l'attenzione caritativa ai fratelli. Le emergenze, le periferie esistenziali sono sempre più evidenti; ci si rende conto delle difficoltà che ci sono. Dovremmo lavorare con la Caritas parrocchiale per far fronte a queste sfide, a partire "dal celebrare". Non sono due cose diverse. E' un'emergenza evangelica; dovrebbe essere naturale ma purtroppo non è così. Questo tema sarà ripreso molto probabilmente aprendo l'incontro Caritas del 21 giugno. l prossimo CPP è il 13 giugno e tra i temi all'ordine del giorno avrà il doposcuola.

  1. Varie ed eventuali

Ore 23.05, l'assemblea finisce.