Foglio delle Campane
Comunicazione Informativa e di Formazione Religiosa.
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Foglio delle Campane di Rogoredo
foglio domenicale
ANNO XXX domenica 23-10-2011 - I dopo la Dedicazione del Duomo -
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Giornata Missoniaria mondiale
messaggio del Santo Padre Benedetto XVI
BENEDICTUS PP. XVI
“La Bibbia in pillole” Curiosità bibliche a cura di D. Di Donato Oggi, Domenica , 23 Ottobre, durante la liturgia della Messa, leggeremo 1Corinzi 1, 17-24 .Il questo brano , al versetto 19 leggiamo un richiamo al profeta Isaia 29,14 : "perciò eccomi continuerò ad operare meraviglie e prodigi con queto popolo; perirà la sapienza dei suoi sapienti e si eclisserà l'intelligenza dei suoi intelligenti". Nel brano di Isaia, Dio annuncia che salverà il suo popolo,dall'assedio del re assiro Sennacherib nel 700 a.C.(2Re 1-9,35) in modo inaspettato dai calcoli umani (la peste nell'acccampamento del nemico) . Paolo, citando il profeta, polemizza con i filosofi di Corinto, ribadendo che la sapienza dei filosofi non salva senza la fede in Cristo e che la salvezza è und ono che ci viene elargito per Grazia. |
Domenica 23/10 =
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Foglio delle Campane di Rogoredo
foglio domenicale
ANNO XXX domenica 16-10-2011 - Dedicazione della Cattedrale -
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Oggi il rinnovo dei Consigli Pastorali
La commissione che si occupa di seguire le elezioni renderà noti poi i nomi degli eletti, che verranno ufficialmente presentati alla comunità in una delle prossime domeniche . Tra i compiti del neoeletto consiglio pastorale ci sarà innanzitutto una rilettura del lavoro fatto dal precedente consiglio e soprattutto la verifica e l’aggiornamento del progetto pastorale parrocchiale alla luce delle indicazioni del nostro nuovo arcivescovo. Gli impegni che il nuovo consiglio dovrà affrontare e le attenzioni a cui dovrà far riferimento sono ben delineate nello strumento di lavoro per i consigli pastorali che verrà offerto ad ogni membro eletto all’inizio del suo mandato e che vorremmo brevemente presentare qui di seguito perchè tutti ne siate comunque al corrente .
Il consiglio pastorale ha come compiti fondamentali l’elaborazione, l’aggiornamento e l’applicazione del progetto pastorale parrocchiale (cf. cost. 143, § 3). Tale progetto attua per la concreta parrocchia o comunità pastorale le linee del piano pastorale diocesano, rappresentato da quanto stabilito nel Sinodo 47° e come precisato dai programmi diocesani annuali.
Anche a livello parrocchiale o di comunità pastorale sarà compito del consiglio pastorale stabilire ogni anno un programma concreto di azione pastorale, dedicando a questo lavoro già le ultime sessioni dell’anno pastorale che si sta per chiudere. Restano evidentemente di competenza del consiglio tutte le altre questioni pastorali, non esclusi i problemi pubblici e sociali della comunità, la cui trattazione e soluzione appaiono necessarie per la vita della parrocchia o della comunità pastorale. Si avrà cura, però, che le decisioni assunte siano sempre collocate all’interno del programma parrocchiale annuale.
Sarà preoccupazione del consiglio tenere costantemente presente la comunione con il decanato, così che le decisioni prese per la parrocchia o per la comunità pastorale si inseriscano organicamente negli orientamenti decanali, in particolare quelli assunti nell’ambito del consiglio pastorale decanale...
Le questioni economiche sono di competenza del consiglio per gli affari economici (cf. can. 537), sebbene si iscrivono negli orientamenti tracciati dal consiglio pastorale, cui compete formulare un parere previo in ordine: all’assunzione delle scelte di natura economica con un forte rilievo pastorale, alla determinazione di quali siano i beni necessari alla vita futura della comunità e alla decisione di alienare beni che fossero di aggravio per la loro gestione (cost. 148 § 2, lettera c).
Il CPP e il CAEP dovranno stabilire di comune accordo la quota percentuale delle entrate del bilancio parrocchiale da destinare ad attività caritative, a prescindere da quanto raccolto con entrate straordinarie (cost. 331). Analogamente CPCP e CAECP stabiliranno la percentuale del bilancio che ogni parrocchia deve destinare ad attività caritative (sempre a prescindere da quanto raccolto con entrate straordinarie), tenendo tuttavia conto della diversa realtà di ogni singola parrocchia. CPP e CPCP dovranno favorire un rapporto attivo con il consiglio pastorale diocesano, diffondendo tra i consiglieri i documenti trasmessi dallo stesso. Quando richiesti, affronteranno con grande cura le tematiche proposte a livello diocesano per la riflessione e la decisione dei CPP e dei CPCP...
Il consiglio pastorale è un organo decisionale. Non sono di competenza del consiglio pastorale i compiti direttamente di carattere esecutivo e organizzativo. Tali compiti spettano agli organismi e alle commissioni competenti, anche coordinati tra loro. Al consiglio pastorale tocca individuare, promuovere, indirizzare, animare, coordinare e verificare tali realtà, che dovranno essere adeguatamente rappresentate nel consiglio pastorale (cf. cost. 149, § 1).
Nell’ambito della programmazione delle proprie attività il consiglio deve prevedere anche momenti di preghiera e di riflessione, soprattutto di carattere ecclesiologico. Il consiglio in quanto tale, però, non è ambito di preghiera, di celebrazioni, di catechesi, ma deve mantenere la propria natura di soggetto responsabile delle deliberazioni pastorali della comunità. Evidentemente i membri del consiglio dovrebbero essere i primi a partecipare alle celebrazioni liturgiche e alle iniziative catechetiche e formative della comunità parrocchiale”...
È del tutto evidente che CPP e CPCP non sostituiscono, abolendoli, i diversi fenomeni associativi presenti e operanti nella parrocchia, ma li valorizzano, li stimolano e li coordinano, così che ciascuno tenda, secondo i propri specifici carismi, al bene dell'intera comunità “…
I visitatori delle famiglie dei battezzandi
La nostra parrocchia, già da alcuni anni, ha istituito, nel cammino di preparazione dei genitori che chiedono il Battesimo per il loro figli, la visita di una coppia di laici che, incontrando in casa i genitori stessi, li aiuti a riscoprire il senso del Battesimo collocato all’interno del cammino della comunità cristiana e non semplicemente inteso come un gesto sacramentale “ privato “ e chiuso entro l’ambito della famiglia stessa. Se, come si legge nel Catechismo della Chiesa Cattolica, mediante il Battesimo... “siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione” … occorre che tutto questo si realizzi a partire dal concreto incontro con qualcuno che già fa parte di quella famiglia più grande che è la comunità cristiana .
Ora, rispetto a quel che accade purtroppo in tante parrocchie, dove la mortalità è più alta della natalità per cui i battesimi sono pochi e i funerali tanti ,da noi si assiste, grazie anche all’apporto del nuovo quartiere di Santa Giulia , ad un incremento dei battesimi notevole.
Ma le coppie che svolgono la missione dell’incontro con i genitori dei battezzandi, sono più o meno quelle che già lo facevano quando i numeri erano circa la metà degli attuali . DUNQUE : ci auguriamo di poter trovare nuove coppie cristiane disponibili a questo prezioso servizio missionario che oggi diventa sempre più necessario per accompagnare la ricerca di Gesù nella vita della gente della nostra parrocchia. Per offrire la disponibilità contattate i sacerdoti .
“La Bibbia in pillole” Curiosità bibliche a cura di D. Di Donato Oggi, Domenica , 16 Ottobre, durante la liturgia della Messa, leggiamo Matteo 21, 10-17 .Il questo brano , al versetto 15 è scritto : ‘Ma i sommi sacerdoti e gli scribi, vedendo le meraviglie che faceva e i fanciulli che acclamavano nel tempio: «Osanna al figlio di Davide»’ Durante la settimana della “Festa delle Tende” (Festa di Sukkoth) che si celebrava ogni anno, in ricordo dei quarant’anni vissuti nel deserto dopo l’uscita dall’Egitto, durante alcune processioni ,chiamate appunto “hoshannot”, il popolo soleva ripetere a modo di ritornello: “Osanna, salvaci o Signore, noi ti supplichiamo”. All’invocazione i sacerdoti rispondevano: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore” (Sal 117,2-26). Il termine ‘osanna’ deriva dall’ebraico ‘hoshiana’ , che è formato da yascia “donami salute” + na “ora, in questo momento” Anche il nome di Gesù ( Yehoshua ) = Yahweh salva , deriva dalla stessa radice. |
IL NOSTRO CORO PARROCCHIALE CERCA NUOVE VOCI
LE PROVE SI TENGONO OGNI MARTEDI SERA ALLE ORE 21.00 IN CHIESA.
PER PARTECIPARE OCCORRE PRESENTARSI ALLE PROVE…NUMEROSI ...
Percorsi di Vita Cristiana : alla ricerca del Cristo
E' spesso difficile ritrovare il filo della propria vita dopo tanti anni e tante esperienze. Ci riuniamo in parrocchia per discutere e confrontarci alla luce del Vangelo Ogni Giovedì a partire dal 20 ottobre 2011 fino al 15 dicembre 2011 - 19:45 Happy Hour - 20-20:45 Discussione
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CALENDARIO SETTIMANALE
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Foglio delle Campane di Rogoredo
foglio domenicale
ANNO XXX domenica 9-10-2011 - VI dopo Il Martirio di S.Giovanni -
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Verso il rinnovo dei Consigli Pastorali
La liturgia della scorsa domenica ci presentava, attraverso le letture, l’originalità del messaggio e dello stile cristiano utile spunto per la riflessione in preparazione al rinnovo dei consigli pastorali . Lo faceva attraverso la somma di due testi dell’Antico Testamento. Il primo che riguarda la relazione con Dio ( verticale) ed è desunto dal celebre passo del Deuteronomio dello Shemà (Dt6) che costituisce la prima lettura ed è ancora oggi la più cara preghiera della pietà ebraica. “Ascolta”! nel senso biblico di gioiosa e spontanea adesione, di ascolto entusiasta e filiale obbedienza alla proposta principale di Dio, cioè la fede e l’amore in Lui e nella sua realtà unica: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze”. È una professione di fede in un solo Dio: una fede che impegna tutta la realtà dell’uomo. Non solo “ascolta”, ma “ guardati dal dimenticare il Signore” che ti ha dato la vita. Noi uomini siamo facili a dimenticarci dei doni ricevuti da Dio e ad attribuirli ad altre cause, quasi ad altri dei! La seconda proposta, rivolta verso il prossimo,( orizzontale ) ed è tratta dal libro del Levitico (19,18): “Amerai il prossimo come te stesso”. L’amore per Dio e quello per il prossimo sono accordati insieme : “il secondo è simile”, cioè è importante come il primo; anche se non identico è necessario quanto il primo. A prima vista nella risposta di Gesù può sembrare che egli si allinei alla discussione spesso maniacale del giudaismo ufficiale che cercava di classificare i 613 precetti estratti e catalogati della Bibbia, riducendoli solo a due. In realtà l’atteggiamento di Gesù è radicalmente diverso e scardina ogni forma di legalismo. Infatti non vuole presentare due precetti fondamentali, ma piuttosto offrire la prospettiva di fondo con cui vivere l’intera Legge e dare l’atmosfera in cui ogni gesto, ogni risposta religiosa e umana debba essere collocata… Per Cristo dimensione verticale (Dio) e orizzontale (prossimo) sono inestricabili, si incrociano e costituiscono l’”essere” cristiano totale e genuino. . L’amore non è una semplificazione delle prescrizioni e dei comandamenti, ma è l’architrave che ricapitola e sostiene tutto l’agire cristiano che così cessa di essere una serie di obblighi e doveri estrinseci e diventa invece espressione di una scelta interiore e globale. Di tutto questo ha bisogno la nostra Chiesa oggi: laici impegnati che siano il lievito delle loro comunità. Rinnovare i consigli pastorali ed economici della parrocchia o della comunità pastorale vuol dire aggregare laici che amano la loro comunità cristiana e desiderano farla camminare sempre più sullo stile della comunione-collaborazione e corresponsabilità per una Chiesa più vera e autentica. Oggi più che mai servono uomini e donne che hanno il coraggio di trasmettere quello che hanno a loro volta ricevuto: di essere un popolo che “Ascolta!” e vive di conseguenza. Uomini e donne che hanno il dono del “Consiglio”, molto importante per fare scelte adeguate... ; laici che si sentano protagonisti nel prossimo decennio nell’ “Educare alla vita buona del Vangelo” che significa in primo luogo farci discepoli del Signore Gesù, il Maestro che non cessa di educare a una umanità nuova e piena. Egli parla sempre all’intelligenza e scalda il cuore di coloro che si aprono a lui e accolgono la compagnia dei fratelli per fare esperienza della bellezza del Vangelo... Annunciare Cristo, vero Dio e vero uomo, significa portare a pienezza l’umanità e quindi seminare cultura e civiltà. In conclusione potremmo dire che la Chiesa oggi ha bisogno di uomini e donne che testimonino e aiutino le loro comunità a testimoniare che l’anima del cristianesimo non è nella legge e neppure nel culto fine a se stesso, ma nell’amore. Un amore che ha anzitutto una dimensione verticale: “Amerai il Signore tuo Dio”. Un amore che coinvolge cuore, mente, anima, forze, cioè la vita intera e non un segmento di essa. Un amore che si traduce anche in conoscenza adeguata della sua Parola e del Magistero della Chiesa che aiuta ad incarnare questa Parola nel vissuto del quotidiano di ogni uomo. Un amore che ha una dimensione orizzontale: “Amerai il prossimo come te stesso”, cioè in modo completo, spontaneo ed istintivo come ameresti te stesso. Un amore concreto, capace di far trasparire la profondità, la larghezza e la lunghezza del cuore di Cristo, verso ogni uomo che bussa alla porta delle nostre comunità. Un amore che ha anche una sua meta: deve irradiarsi nella vita della Chiesa e del mondo e soprattutto deve emanare dall’Eucaristia e ad essa convergere per essere un amore veramente missionario. Un amore che oltrepassa le mura delle nostre sacrestie e raggiunga il cuore di ogni uomo che ricerca Dio.
Gruppo III Età - Riparte alla "Grande"
Il gruppo III età di Rogoredo, dopo la positiva ripresa dello scorso anno, ripropone a tutti gli amici i suoi incontri nei seguenti giorni dell’anno :
14 ottobre Preghiera + catechesi + video gita a Ivrea + merenda
11 novembre Preghiera + catechesi + tombolata + merenda
25 novembre Preghiera + catechesi + incontro con il medico + merenda
6-11 dicembre Mercatini di Natale a Vienna anche per III età… chi può…
23 dicembre S. Messa e auguri di Natale con rinfresco in oratorio
10 febbraio S. Messa di Lourdes + merenda in oratorio
24 febbraio Carnevale per la III età + ballando con Pinuccio + merenda
? marzo Ritiro di quaresima decanale con pranzo
30 marzo Preghiera + catechesi + tombolata + merenda
5-7 aprile Celebrazioni Triduo Pasquale per III età ( nel pomeriggio )
27 aprile Pellegrinaggio in un santuario mariano
10 maggio Messa dell’ammalato + apertura del Festone
Gli incontri sono : Il VENERDI sempre dalle ore 15.00 alle 16.30 , in palestra .
Il gruppo III età vuole essere un momento di incontro , di fraternità e di crescita spirituale per chi avverte la giovinezza del cuore come la vera giovinezza della vita, anche se ha più dei canonici 60 anni .. . VI ASPETTIAMO NUEMROSI/E .
“La Bibbia in pillole” Curiosità bibliche a cura di D. Di Donato Oggi, Domenica 9 Ottobre, durante la liturgia della Messa, leggiamo Giobbe 1:13-21 . Il questo brano , al versetto 21 leggiamo: ‘Nudo uscii dal seno di mia madre, e nudo vi ritornerò. Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore!’ L’autore cita due proverbi e una benedizione . La prima è una affermazione presa dalla saggezza popolare e presente anche in Siracide 40,1 (Una sorte penosa è disposta per ogni uomo, un giogo pesante grava sui figli di Adamo, dal giorno della loro nascita dal grembo materno al giorno del loro ritorno alla madre comune.) . Anche la seconda frase è una affermazione dichiarativa, presente anch’essa in Siracide 11,14 (‘Bene e male, vita e morte, povertà e ricchezza, tutto proviene dal Signore’) . Ma la cosa più interessante si presenta con la benedizione, che non è altro che una formula liturgica, presente identica nel Salmo 113 : ‘Sia benedetto il nome del Signore, ora e sempre’ . Ma c’è una differenza voluta e notevole: il Salmo aggiunge ‘ora e sempre’ , Giobbe questo non lo dice, infatti non benedirà Dio a lungo. Davanti alla perdita di tutto, Giobbe è annichilito e non sa cosa dire, rispondendo con formule stereotipe e prese a prestito dalla tradizione.
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Percorsi di Vita Cristiana : alla ricerca del Cristo
E' spesso difficile ritrovare il filo della propria vita dopo tanti anni e tante esperienze. Ci riuniamo in parrocchia per discutere e confrontarci alla luce del Vangelo Ogni Giovedì a partire dal 20 ottobre 2011 fino al 15 dicembre 2011 - 19:45 Happy Hour - 20-20:45 Discussione
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CALENDARIO SETTIMANALE
Lunedì 10/10 =
Martedì 11/10=
Mercoledì 12/10 =
Giovedì 13/10 =
Venerdì 14/10 =
Sabato 15/10=
Domenica 16/10 =
SUFFRAGI
Lunedì 10 / 10 = Ore 8,30 Anna e Laura, Mafalda-Attilio-Anna- Giovanni – ore 18.00 Facchinetti Maria Pia e Giuseppina – Spadaro Emanuele.
Mercoledì 12 / 10= Ore 18.00 Bonizzoni Angela in Briaschi.
Giovedì 13 / 10 = Ore 18.00 Angelo Tondini e Fam. Cremonesi e Zucca.
Venerdì 14 / 10 = Ore18.00 Muia Giuseppe.
Sabato 15 / 10= Ore 8,30 Ferrari e Brunetti, Cremonesi Adele e Maurizio.
Con il sacramento del ‘Battesimo’ entrano a fare parte della grande famiglia di Dio la ‘Chiesa’ : Ramondetta Riccardo, Cadillo Ayerbe Gabriele, Piemontese Enrico, Satriano Giulia, Colombo Matteo.
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Foglio delle Campane di Rogoredo
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ANNO XXX domenica 2-10-2011 - V dopo Il Martirio di S.Giovanni -
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Ottobre mese Missionario
Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi” (Gv 20,21). Il tema missionario scelto per celebrare l’85ª Giornata missionaria mondiale “Testimoni di Dio” è un’occasione per ritornare a vivere con gioia e rinnovato impegno la propria vocazione cristiana: annunciare l’Amore di Dio per testimoniare in modo credibile la vita buona del Vangelo È questo il servizio più prezioso che la Chiesa può rendere all’umanità e ad ogni singola persona alla ricerca delle ragioni profonde per vivere in pienezza la propria esistenza. Si apre con queste parole il messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Missionaria Mondiale 2011, che sarà celebrata il 23 ottobre col titolo “Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi” (Gv 20,21). Il Papa attribuisce all’impegno missionario un particolare valore. Scrive infatti che “l’incessante annuncio del Vangelo (...) vivifica anche la Chiesa, il suo fervore, il suo spirito apostolico, rinnova i suoi metodi pastorali perché siano sempre più appropriati alle nuove situazioni - anche quelle che richiedono una nuova evangelizzazione”. Indica poi che “destinatari dell’annuncio del Vangelo sono tutti i popoli” e che “questa è la grazia e la vocazione propria della Chiesa, la sua identità più profonda. Essa esiste per evangelizzare”. L’importanza e l’urgenza della missione costituiscono per Benedetto XVI un punto centrale del mandato che la Chiesa ha ricevuto. Dopo aver ricordato che “l’attenzione e la cooperazione all’opera evangelizzatrice della Chiesa nel mondo non possono essere limitate ad alcuni momenti e occasioni particolari”, Benedetto XVI sottolinea la complessità dell’ “evangelizzazione globale” oggi. “Si tratta – scrive - di sostenere istituzioni necessarie per stabilire e consolidare la Chiesa mediante i catechisti, i seminari, i sacerdoti; e anche di dare il proprio contributo al miglioramento delle condizioni di vita delle persone in Paesi nei quali più gravi sono i fenomeni di povertà, malnutrizione soprattutto infantile, malattie, carenza di servizi sanitari e per l'istruzione. Anche questo rientra nella missione della Chiesa”. Nella conclusione il Papa afferma che “attraverso la partecipazione corresponsabile alla missione della Chiesa, il cristiano diventa costruttore della comunione, della pace e della solidarietà.
Oggi pomeriggio, ad Ivrea, vivremo un momento di intensa preghiera e di festa, uniti alle nostre suore che vedranno beatificata la loro fondatrice, Madre Antonia Maria Verna. In queste poche righe vorremmo presentare la figura di madre Antonia a tutti coloro che non la conoscono ma che conoscono il frutto del suo apostolato grazie alla presenza quasi ventennale delle sue suore nella nostra parrocchia . Antonia Maria nacque il 12 giugno 1773 nella borgata di Pasquaro, frazione di Rivarolo Canavese, vicino ad Ivrea in Piemonte, da una umile famiglia contadina. La sua infanzia trascorse nella serenità della vita familiare: i genitori, con una vita esemplare per semplicità e operosità, di fede, la educarono al gusto della preghiera e le inculcarono uno zelo attivo per la vita di parrocchia; presto la fanciulla rivelò un animo generoso, una intelligenza vivace, un carattere aperto, un cuore tenero e compassionevole. Fin dalla più giovane età, Antonia Maria, che amabilmente accudiva una piccola schiera di bimbi, a lei affidati dalle mamme impegnate nel duro lavoro dei campi, pensò di dedicarsi all’ educazione delle fanciulle e alla cura degli ammalati, con l’unico scopo di orientarli a Dio. All’età di quindici anni emise il voto di verginità e da quel momento nacque in lei la ispirazione alla fondazione di una Congregazione religiosa. Guidata dallo Spirito Santo, la giovane Antonia Maria seppe leggere con perspicacia i segni dei tempi, che, soprattutto in quel difficile momento storico, andavano modificando profondamente i costumi religiosi e morali della società contemporanea e individuò la causa di tante aberrazioni nella mancanza di istruzione e nella palese ignoranza. Trasferitasi da Pasquaro a Rivarolo, nei primi anni del 1800, unì a sé un piccolo gruppo di giovani donne che condividevano il suo ideale e i suoi propositi. Risale al 1806 la prima domanda di autorizzazione per un «Ritiro» di Figlie della Carità sotto la protezione della Concezione della Beatissima Vergine Maria. Fu questo il titolo della Madre di Dio che la Fondatrice venerò in modo singolare, predilesse e volle additare alle sue figlie come fonte ispiratrice per partecipare alla «carità salvatrice di Cristo». Iniziava, così, una lunga e penosa storia che rivelò in Antonia Maria una generosa disponibilità al volere di Dio, inoltre un profondo spirito di fede e di preghiera, una granitica costanza nel ricominciare la sua opera dopo ogni delusione. Infatti, solo dopo molteplici traversie e 22 anni di contrasti e di lotte, ella riuscì ad ottenere le Regie Patenti che riconoscevano il suo Istituto religioso, era il 7 marzo 1828. L’ Istituto con il nome di «Sorelle della Carità sotto il titolo della Santissima Concezione della Beata Vergine Maria» fu approvato il 27 novembre 1835 dal Vescovo di Ivrea. La fisionomia spirituale della Serva di Dio, crebbe di giorno in giorno verso una piena maturità, con la generosa offerta di se stessa al Signore nella preghiera, svolgendo i suoi compiti con grande serenità e dolcezza. Nel 1837 due suore, che avevano ricevuto l’ incarico di aprire un asilo infantile in Rivarolo, furono inviate da Madre Antonia a Milano per apprendere il nuovo metodo pedagogico di Ferrante Aporti. Infatti, il 17 luglio dello stesso anno, sorse nel Ritiro delle Suore il primo asilo infantile del Piemonte. La Fondatrice consacrò gli ultimi anni della sua vita all’ assistenza dei bambini, all’ educazione delle fanciulle, sempre disponibile a sostituire le sorelle, impegnate nell’apostolato esterno presso gli infermi e i poveri. Con la sua presenza umile e amorosa seppe vivificare con l’esempio e con la parola, la sua comunità . Lasciò così una testimonianza sincera e coerente di vita religiosa. La tradizione ci dice che negli ultimi giorni della sua vita Madre Antonia avrebbe fatto distruggere gli scritti che potevano riguardarla. Chiedeva a Dio di non permettere che rimanesse memoria alcuna di lei dopo la morte. Arrivano a noi, sempre dalla tradizione, le ultime parole che ha pronunciato davanti alle dodici suore, a una novizia e due postulanti che le chiedevano di lasciare loro qualche prezioso ricordo: Questi, comunemente detti i tre ricordi, sono il fondamento della spiritualità delle Suore di Carità dell’Immacolata Concezione d’Ivrea. In virtù della diffusa fama di santità, che andava spontaneamente crescendo presso il popolo di Dio, il Capitolo Generale delle Suore di Carità dell’Immacolata, nella seduta del 10 agosto 1911, decise di iniziare la ricerca della documentazione storica riguardante la Fondatrice, al fine di avviare il processo del processo di canonizzazione che di fatto oggi si conclude con la sua beatificazione.
a cura di don Marco
ELEZIONI DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
Domenica 16 ottobre,in tutte le parrocchie della diocesi, si terranno le elezioni per formare i nuovi consigli pastorali, che rimarranno in carica per i prossimi quattro anni. In queste settimane ci stiamo preparando a vivere questo momento soprattutto cercando di comprendere il senso dell'esistenza nelle nostre comunità del consiglio pastorale stesso ( vedi articoli dei numeri precedenti ) e il valore che assume il consigliare dentro una chiesa che vede sempre più protagonisti della sua vita e della sua azione tanti laici , uomini e donna, giovani e meno giovani, italiani ma anche provenienti da altri paesi . Domenica prossima dedicheremo un altro spazio di riflessione a questo tema. Oggi invece vorremmo dare qualche indicazione più di ordine pratico per lo svolgimento delle elezioni e per aiutare chi , magari ancora un po’ incerto o titubante, nonostante gli inviti rivolti a tutta la comunità ma anche ad alcune persone precise, ancora non ha deciso se dare la propria disponibilità . In termini pratici il consiglio pastorale si incontra cinque o sei volte all’anno, una sera, con un ordine del giorno che comprende la rilettura dei fatti e delle proposte vissute nella comunità durante il mese precedente e uno sguardo al mese o al periodo pastorale successivo. Si prende poi in considerazione una precisa tematica approfondendola alla luce di interventi autorevoli del magistero e della riflessione teologica e pastorale . Si affrontano una serie di problematiche di ordine pratico e si valutano le decisioni da prendere per la conduzione della parrocchia. C’è sempre uno spazio per l’ascolto di situazioni particolari , di proposte e di suggerimenti che posano allargare sempre più e meglio l’ orizzonte della proposta cristiana fatta dalla comunità locale.
Per quanto riguarda le prossime elezioni ricordiamo che:
Il giorno 6 si ritrova la commissione elettorale.
Il giorno 9 saranno esposti i nomi dei candidati .
Il giorno 16, dopo la comunione alle diverse sante messe si voterà .
“La Bibbia in pillole” Curiosità bibliche a cura di D. Di Donato Domenica scorsa, durante la liturgia della Messa, abbiamo letto Isaia 63:19-64:10 . Il questo brano , al versetto 4 leggiamo: ‘Tu vai incontro a quanti praticano la giustizia e si ricordano delle tue vie.’ Il termine ebraico che noi traduciamo con 'giustizia' (sedaqah) , è carico di due significati, dai quali poi derivano connotazioni differenti a seconda dei contesti. Da un lato, esso designa una relazione non primaria con la norma etica o giuridica, ma con la comunità: indica un atteggiamento fedele, leale e costruttivo nei confronti della comunità e non tanto obbedienza a una norma. Dall'altro, la giustizia biblica indica anche una condizione ottimale della comunità, uno stato di salute comunitaria, per cui il singolo si trova a vivere entro una rete di relazioni pubbliche ottimali. Sembra quindi che il termine 'sedaqah ' ,possa essere reso in italiano, come già proposto da più studiosi, con "fedele/leale con la comunità" o con "solidarietà con la comunità". Si tratta perciò di un concetto che è sempre connesso con l'idea di relazioni sociali armoniose che danno origine a un benessere, a un "ordine" comunitario. L'essere giusto non è misurato da una norma astratta e assoluta, ma dalla esigenza concreta di comunione con Dio e con gli uomini. |
Occorre necessariamente integrare con nuove forze i turni più sguarniti di persone. La chiesa è un bene comune: aiutateci a tenerla pulita e ordinata perchè sia veramente casa accogliente per tutti. L'impegno è un turno al mese
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CALENDARIO SETTIMANALE
Domenica 2 / 10 = Beatificazione Madre Antonia Maria Verna a Ivrea. Ore 10,45 partenza in Bus per Ivrea.
Lunedì 3 / 10 = Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas – ore 21.00 Inizio catechesi adolescenti .– ore 21.00 Corale.
Martedì 4 / 10= Ore 21.00 CDO/1.
Mercoledì 5 / 10 = Ore 21.00 Ripresa Cenacolo in cappellina.
Giovedì 6 / 10 = Ore 21.00 inizio catechesi giovani – Commissione elettorale CPP.
Venerdì 7 / 10 = Ore 14,30 pulizia chiesa 1° turno – ore 17.00 Adorazione per le vocazioni, 1° venerdì del mese – ore 20,45 Redditio Symboli in Duomo – ore 21.00 Incontro Equipe visitatori battesimi inizio anno.
Sabato 8 / 10= Ore 9.00 lavori in Oratorio – ore 16.00 Incontro genitori Battesimi del 9 e 23/10 – ore 18.00 s. Messa solenne in onore della Beata Antonia Maria Verna.
Domenica 9 / 10 = Ore 10,15 s. Messa e Professione di fede – ore 11,30 s. Messa e Battesimi ( 1° turno).
SUFFRAGI
Lunedì 3 / 10 = Ore 8,30 Mauricio Felicita – ore 18.00 Bertolotti Maria Tina.
Martedì 4 / 10 = Ore 8,30 Giovanni e Teresa Seregni. Fiorina Spada – Teresa Sarti – Vittorio e Marina Cazzaniga – ore 18.00 Russi francesco – Pasquale Troiano e Francesco.
Mercoledì 5 / 10= Ore 18.00 Gasparini Franco.
Giovedì 6 / 10 = Ore 18.00 Dott. Amedeo Crippa – Filipello Sabrina e Mantovani Rosetta.
Venerdì 7 / 10 = Ore 18.00 Fruner Tullio e Franceschi Palma.
OFFERTE
Per Maria Ausiliatrice €30,00; per battesimi €150,00. Per memoria € 200,00.
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Foglio delle Campane di Rogoredo
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ANNO XXX domenica 25-9-2011 - IV dopo Il Martirio di S.Giovanni -
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Festa di Apertura
Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo”... Maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra”… Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona... sesto giorno…
Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto… Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando”».(cfr. Genesi 1, 26-2, 3)
Il VII Incontro Mondiale delle Famiglie di Milano 2012 con il Papa (dal 30 maggio al 3 giugno 2012) impegna anche gli oratori in un cammino di preparazione che si concluderà con l’accoglienza delle famiglie provenienti da ogni parte del mondo per celebrare insieme le giornate che avranno come tema: «La famiglia: il lavoro e la festa».
Dio, dinnanzi a ciò «che aveva fatto creando» (Gn 2, 3b) è stato capace di fermarsi e di meravigliarsi, partecipando alla sua creazione quasi ricreandosi nella contemplazione del suo lavoro. Quando siamo capaci di provare ancora lo stupore per il creato, per una vita vissuta, condivisa e donata, siamo in sintonia con il Creatore, che ancora mostra la sua immagine nella festa.
Anche i nostri ragazzi possano essere educati a guardare alle dimensioni del lavoro e della festa, come «ambiti» da vivere da subito. Il lavoro ci parla di impegno, di sacrificio, di responsabilità, da far fatica, ma anche di creatività, di ingegno, di obiettivi e mete da realizzare. La festa ci parla di gioia, di fraternità, di amicizia e anche di resurrezione, di Messa domenicale, di memoria delle cose belle della nostra storia per cui ringraziare.
Così in oratorio, come in famiglia, i più giovani, insieme ai genitori e agli educatori più grandi, si esercitano a mettere in pratica le dimensioni del dono e della gratuità, le stesse che ricreano le condizioni di un «mondo» voluto e creato da Dio per essere come Lui.
CREANDO E RICREANDO, è lo slogan di quest'anno, dove il lavoro è visto come accoglienza e prolungamento dell’azione di Dio Creatore ("creando") e la festa è segno della meraviglia rigenerante di Dio dinnanzi alla bellezza della vita ("ricreando").
“Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”, con queste parole Papa Benedetto XVI ha chiamato a Madrid i giovani di tutto il mondo.
Dal nostro Decanato Vigentino abbiamo risposto in 58 all’appello; di cui 16 da Rogoredo. Giovani dai 17 ai 27 anni che si sono fidati dell’invito, potendo solo immaginare cosa potesse essere una GMG!Nei primi 4 giorni abbiamo vissuto il gemellaggio con la diocesi di Palma di Mallorca: preghiera, visita dell’isola, incontro con la comunità e ...mare! Poi Madrid: catechesi dei vescovi, visita della città e le grandi celebrazioni con l’Arcivescovo e poi con il Santo Padre.Dopo la veglia e la S. Messa nella grande spianata dell’aeroporto di Cuatro Vientos, un ultimo giorno a Barcellona, per poi riprendere il volo verso Milano.Difficile descrivere il vissuto di quei giorni; forse la forma di alcuni “pensieri” può lasciare qualche suggestione.
Una parola raccoglie tutto: gracias!
Quando qualcuno mi chiede cos'è stata la GMG, faccio fatica a rispondere...le sensazioni provate sono state tante e indescrivibili, ma soltanto vivendole se ne comprende l'immensità. Cercando di trovare una risposta al vissuto di quei giorni si può dare una valutazione che quello visto, fatto e condiviso a Madrid in poco tempo è riportato all'ennesima potenza rispetto al quotidiano...la fede, l'amicizia, la fatica, la sofferenza, la gioia, l'amore...sentimenti che viviamo tutti i giorni...
Alessandro C.
GMG 2011 un’esperienza indimenticabile, con momenti di entusiasmo e di riflessione allo stesso tempo. Ho avuto l’impressione di essere stata catapultata in un altro mondo per 13 giorni, un mondo dove anche solo un saluto diventa espressione di fratellanza e apprezzamento. Mondiale dimostrazione di fede… “Esta es la joventud del Papa!”
Carolina
11-23 agosto 2011, Palma di Mallorca, Madrid, Barcelona.
Mare, parchi, danze, giochi, canti, risate, DIVERTIMENTO… moltissimo divertimento! Un'esperienza fantastica, unica, 13 giorni di sorrisi, molte risate, si scherzava sempre, ed è stato così bello!
Palestre, zaini, metropolitane, cappelli, treni, buoni pasto, bandiere, GENTE... tanta gente! 2 milioni di persone, gente di tutto il mondo. Erano francesi, canadesi, tedeschi, italiani, venivano dal Brasile, dalla Malesia, dal Perù, dalla Colombia… ed erano uniti, per ascoltare le parole di Papa Benedetto XVI.
Chiese, preghiere, croci, ascolto, comunione, l' aeroporto Quatro Vientos, urli di gioia e silenzio, DIO... solo Lui il motivo del nostro viaggio, la meta da raggiungere, il piano da realizzare, la felicità negli occhi di 2 milioni di persone, "radicate e fondate in Cristo, salde nella fede".
Settembre 2011, Milano. FELICI di Madrid... aspettando Rio de Janeiro!
Francesca
Un esperienza indimenticabile...di quelle che ti lasciano un ricordo indelebile nella memoria...e un segno profondo nella vita...
Sara
GMG: Palma di Maiorca – Madrid – Barcellona.
3 lettere, 3 mete, 1000 emozioni. Sono stati 13 giorni unici ed indimenticabili, da una parte all’insegna del divertimento, della festa, dell’allegria, dei canti sul treno e in mezzo alla strada, delle nuove conoscenze… Dall’altra del caldo, della stanchezza, dello spirito di adattamento! Ma nonostante questo, l’emozione più grande è stata vedere quei 2 milioni di ragazzi, venuti da tutto il mondo, in silenzio, sotto la pioggia, uniti dalla stessa fede, quella per Gesù Cristo!
Valeria
Oggi l’ingresso del nuovo Arcivescovo...
Come tutti sappiamo, lo scorso 28 giugno papa Benedetto XVI ha accolto la rinuncia all’ufficio di Arcivescovo di Milano presentata dal cardinale Dionigi Tettamanzi e ha nominato nuovo Arcivescovo di Milano il cardinale Angelo Scola, che dalla “presa di possesso” dello scorso 9 settembre è a tutti gli effetti il nuovo Pastore della Chiesa ambrosiana. L’ingresso ufficiale in Diocesi del nuovo Arcivescovo che avverrà domenica 25 settembre, comprenderà tre momenti: 1. Il tradizionale ingresso con tappa a S. Eustorgio alle 16 e l’ingresso in Duomo alle 17. 2. L’incontro con quattro significative realtà sociali: martedì 27 settembre il mondo della “fragilità”; giovedì 29 settembre il mondo della cultura; martedì 4 ottobre il mondo della finanza, dell’economia e del lavoro; giovedì 6 ottobre il mondo della politica.
3. La presenza del cardinale Scola nelle sette Zone pastorali della Diocesi per un’intera giornata per incontrare sacerdoti, consacrati, fedeli, operatori pastorali. Le date previste sono: 12 ottobre zona III (Lecco); 13 ottobre zona II (Varese); 18 ottobre zona IV (Rho); 20 ottobre zona VI (Melegnano); 25 ottobre zona V (Monza); 27 ottobre zona VII (Sesto San Giovanni); 8 novembre zona I (Milano). Il nuovo Arcivescovo incontrerà i giovani nella Redditio symboli di venerdì 7 ottobre.
Il cardinale Scola ha espresso la sua decisione di confermare per un anno (fino al 28 giugno 2012) il Consiglio presbiterale e il Consiglio pastorale diocesano, il Vicario generale e i Vicari episcopali. Il prossimo giovedì santo (5 aprile 2012) si riserva di far conoscere le sue decisioni circa i Vicari, permettendo così agli eventuali nuovi nominati un periodo di introduzione al proprio compito. Il Consiglio pastorale e il Consiglio presbiterale diocesano avranno un primo incontro con il nuovo Arcivescovo, rispettivamente, sabato 5 novembre e lunedì 7 novembre.
Per il percorso pastorale del prossimo anno, il nuovo Arcivescovo conferma il tema proposto dal Santo Padre “La famiglia: il lavoro e la festa - Verso Milano 2012” e già introdotto in diversa maniera nei percorsi pastorali delle singole parrocchie, associazioni e movimenti. La nostra comunità si unirà alla preghiera e alla celebrazione dell’ingresso, sia con la possibilità di partecipare ai riti solenni in Duomo, sia nella preghiera di adorazione a conclusione della giornate eucaristiche parrocchiali di domenica alle ore 17.00.
“La Bibbia in pillole” Curiosità bibliche a cura di D. Di Donato
Sono presenti due termini ebraici: qeren (corno) che rappresenta la potenza e nēr (lampada) che simboleggia la casa (anche intesa come casato). Nel Nuovo Testamento questi 2 termini sono presenti solo nel Benedictus di Luca 1,68-79 al versetto 69:“Ha suscitato per noi una salvezza potente nella casa di Davide, suo servo”. I termini greci utilizzati traducono esattamente qeren e nēr. .
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Chi intendesse candidarsi per il Consiglio Pastorale, prenda contatto direttamente con don Marco o don Andrea entro il 2 ottobre.
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CALENDARIO SETTIMANALE
Domenica 25/9 = Festa di apertura Oratorio.Ore 10,15 S. Messae ‘Mandato’ – vedi locandina – ore 15,30 Battesimi (2° turno)– ore 17.00 chiusuragiornate Eucaristiche.
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Foglio delle Campane di Rogoredo
foglio domenicale
ANNO XXX domenica 18-9-2011 - III dopo Il Martirio di S.Giovanni -
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Verso il rinnovo dei Consigli Pastorali
Il prossimo 16 ottobre tutte le comunità parrocchiali e le comunità pastorali saranno chiamate a rinnovare i propri consigli pastorali e degli affari economici in carica dal 2006 . Ovviamente anche la nostra comunità è chiamata a questo impegno sul cui significato rimando alla lettera del cardinale Tettamanzi pubblicata in seconda pagina .Della medesima letterà riprendo qui la parte conclusiva dove il card. Tettamanzi precisa: “ Stabilisco per il prossimo 16 ottobre 2011, si svolgano le elezioni in ogni parrocchia e in ogni comunità pastorale per la costituzione dei nuovi consigli pastorali parrocchiali e di comunità pastorale. Da quella data fino alla I domenica di Avvento (13 novembre 2011) intercorre il periodo utile per la costituzione e per la presentazione ai fedeli dei consigli pastorali e dei consigli per gli affari economici rinnovati. “. Per i più interessati ad approfondire la materia, è possibile vedere il testo del Direttorio per il rinnovo dei consigli che si trova nel Sito della diocesi . Mi sembra tuttavia utile riprendere qui almeno alcuni passaggio che si trovano al N 3 del direttorio stesso, così da dare qualche spunto in più a coloro che volessero candidarsi per questo prezioso servizio. Nella scelta dei candidati e nella loro sensibilizzazione si sottolinei che la finalità del consiglio pastorale non è quella di mettere a confronto tra loro le rappresentanze di tutte le componenti della parrocchia, ma di promuovere il bene comune dell’intera comunità parrocchiale, suscitando la partecipazione delle persone maggiormente sensibili per esperienza, formazione e vita comunitaria. Occorre poi favorire particolare una significativa rappresentanza della componente giovanile, valorizzare adeguatamente l’apporto delle donne e la disponibilità a candidarsi da parte di coppie di sposi, soprattutto in giovane età. Si dovrà favorire ordinariamente la partecipazione ai CPP o al CPCP dei fedeli di lingua straniera ormai numerosi nelle nostre comunità, eletti o designati direttamente dal parroco “.
Don Marco
CALENDARIO SETTIMANALE
Domenica 18 / 9 = Corso Decanale educatori/3 – ore 18.00 s. Messa e Battesimi (1° turno) – ore 21.00 Diapositive vacanza estiva.
Lunedì 19 / 9 = Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas – Inizio corso palestra adulti – ore 17,30 Confessioni PreAdo e Ado – ore 18,30 Incontro genitori 3° corso – ore 21.00 Corale.
Martedì 20 /9= Ore 17.00 Confessioni 4° corso –ore 18,30 Incontro genitori 4° corso – ore 21.00 CPP/1 per elezioni nuovo consiglio.
Mercoledì 21 / 9 = Ore 17.00 s. Vincenzo – ore 18,30 Incontro genitori 2° corso – ore 21.00 Pulizia chiesa 3° turno – ore 21.00 Incontro animatori liturgico-musicali parrocchiali.
Giovedì 22 / 9 = Ore 15,30 apertura giornate Eucaristiche – ore 18,30 2° incontro genitori 1° corso – ore 21.00 Esercizi Spirituali parrocchiali.
Venerdì 23 / 9 = Ore 16,30 Adorazione – Giornate Eucaristiche – ore 17.00 Confessioni 3° corso – ore 21.00 Esercizi Spirituali parrocchiali.
Sabato 24 / 9= Ore 16,30 Adorazione – Giornate Eucaristiche – ore 20,45 Spettacolo ragazzi in palestra.
Domenica 25 / 9 = Ore 10,15 s. Messa – Festa di Apertura dell’Oratorio e “Mandato a catechiste ed educatori” – ore 15,30 Battesimi (2° turno) – ore 17.00 Chiusura giornate Eucaristiche.
SUFFRAGI
Lunedì 19 / 9 = Ore 8.30 Marzola Ezio e Fam. – ore 18.00 Bertolotti Mariatina.
Martedì 20 / 9 = Ore 8,30 Margarita Quijandria Ramos – ore 18.00 Sulsenti Giovanni. Beltrami Giuseppina e Pisati Giuseppe.
Mercoledì 21 / 9 = Ore18.00 Fam. Senni-Novelli.
Giovedì 22 / 9 = Ore 18.00 Fam. Molina-Perversi-Vergnaghi. Sartori Maria e Fam., Fam. Viganò – Guaita Luigi – Dottor Pasetti e Fam.
Venerdì 23 / 9 = Ore 8,30 Leonarda Buongiorno – ore 18.00 Orlando Anna – Picco Amoris.
Sabato 24/9= Ore 8,30 Scotti Luciano e Stolf Pietro.
ARCHIVIO
Con il Sacramento del ‘Matrimonio’ hanno formato una nuova famiglia: Sabatino Giancarlo e Grassi Valeria.
Con il sacramento del Battesimo entrano a fare parte della grande famiglia di Dio la ‘Chiesa’: Romè Sofia e Jimenez Davila Dayana.; Baseggio Francesco 48; Sutera Pietra 79.
APPELLO / RICHIESTA di AIUTO : Necessitano persone per integrare i volontari che già si impegnano per la pulizia della chiesa. Chi fosse disponibile dia il nome in segreteria . L’impegno è per una volta al mese . Speriamo in una buona risposta.
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Foglio delle Campane di Rogoredo
foglio domenicale
ANNO XXX domenica 11-9-2011 - II dopo Il Martirio di S.Giovanni -
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30 anni di Foglio delle campane
Don Marco
Chi è il nuovo Arcivescovo ?
Il cardinale Angelo Scola è nato a Malgrate (Lecco) il 7 novembre 1941, da Carlo (1903-1996) camionista e da Regina Colombo (1901-1992) casalinga. È il minore di due figli (il fratello Pietro è morto nel 1983). Ha ricevuto la prima educazione cristiana nella parrocchia di San Leonardo e ha partecipato all'Azione Cattolica (Aspiranti e Giac). È stato presidente della Gioventù Studentesca di Lecco. Studente in filosofia all'Università Cattolica del Sacro Cuore, è diventato prima vicepresidente e poi presidente della Fuci dell'Arcidiocesi di Milano (1965-1967). Ha conseguito il dottorato in Filosofia con Gustavo Bontadini. È stato ordinato sacerdote il 18 luglio 1970 nella diocesi di Teramo. Ha conseguito il dottorato in Teologia a Friburgo (Svizzera). Negli stessi anni e fino alla sua nomina episcopale è stato tra i responsabili di Comunione e Liberazione. Ha collaborato alla fondazione della Rivista InternazionaleCommunio. Nel 1982 è stato nominato professore di Antropologia Teologica al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, presso la Pontificia Università Lateranense. È stato Consultore della Congregazione per la Dottrina della Fede. Eletto Vescovo di Grosseto il 20 luglio 1991, ha ricevuto l'ordinazione episcopale dal cardinale Bernardin Gantin, nell'Arcibasilica Liberiana di Santa Maria Maggiore in Roma, il 21 settembre 1991. Ha svolto il suo ministero pastorale a Grosseto dal settembre 1991 al settembre 1995, riaprendo il Seminario, fondando la Scuola Media e il Liceo Diocesani, e dando impulso al rinnovamento dell’iniziazione cristiana e della catechesi. Nel luglio del 1995 è stato nominato dal Santo Padre Rettore della Pontificia Università Lateranense e due mesi dopo Preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia. Il 5 gennaio 2002 è stato nominato Patriarca di Venezia. Il 3 marzo successivo ha fatto il suo ingresso in diocesi accolto dal Patriarca emerito, il cardinale Marco Cè. Il 9 aprile 2002 è stato eletto presidente della Conferenza Episcopale Triveneta. Creato Cardinale del Titolo dei Ss. Apostoli da Giovanni Paolo II nel Concistoro del 21 ottobre 2003. Autore di taluni volumi e numerosi articoli teologici e pastorali, ha partecipato tre volte all’Assemblea del Sinodo dei Vescovi: la prima in qualità di esperto (1987), la seconda come Relatore Generale sul tema “L'Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa” (2005) e la terza come Padre Sinodale (2008).
Come Patriarca di Venezia si è impegnato nella Visita Pastorale (2004-2011) - conclusa dal Santo Padre l’8 maggio scorso - caratterizzata da quattro scopi: rigenerare il popolo cristiano, educare al pensiero di Cristo e alla capillare azione di carità e condivisione, essere testimoni in tutti gli ambienti dell’umana esistenza. A partire dal 2005 ha guidato regolarmente una Scuola di metodo di vita cristiana per trecento responsabili di parrocchie e aggregazioni di fedeli. Ha prestato particolare attenzione all’iniziazione cristiana, impegnandosi nella valorizzazione dei patronati oratori. Ha dato vita allo Studium Generale Marcianum (Facoltà di Diritto Canonico, Scuole e Liceo della Fondazione Giovanni Paolo I...) e alla Fondazione Internazionale Oasis. È membro della Congregazione per il Clero e di quella per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti; del Comitato di Presidenza del Pontificio Consiglio per la Famiglia e di quello per i Laici; membro del Pontificio Consiglio per la Cultura e di quello per la Promozione della Nuova Evangelizzazione.
Notizie in breve della settimana
Lunedì 12 / 9 = Inizio orario invernale s. Messe feriali: ore 8,30 e 18.00.
Mercoledì 14 / 9 = Dalle ore 9.00 alle 10,30 Guardaroba Caritas – ore 21.00 Corso decanale educatori/2.
Giovedì 15 / 9 = Ore 15,30 s. Messa Gecra – ore 18,30 1° incontro genitori 1° corso catechesi – ore 21.00 Incontro animatori gruppi del Vangelo.
Venerdì 16 / 9 = Ore 15.00 Incontro responsabili e aiutanti 3ª età per programma – ore 21.00 Equipe gruppo famiglie - pulizia chiesa 2° turno.
Sabato 17 / 9= Ore 9.00 lavori in Oratorio – ore 15.00 Ritiro catechiste – ore 16.00 Incontro genitori Battesimi del 18 e 25 /9 – Inaugurazione Mostra Avoss per anno famiglia.
Domenica 18 / 9 = Inizio orario invernale s. Messe festive: 8.00 - 10,15 – 11.30 e 18.00; ore 9.00 a S.Martino. Corso decanale educatori/3 – ore 18.00 s. Messa e Battesimi 1° turno – ore 21.00 Diapositive vacanza estiva.
S.O.S Caritas
Necessitano: lenzuola singole e matrimoniali, salviette, letto a castello, letto matrimoniale. Grazie!
SUFFRAGI
Lunedì 12 / 9 = Ore 8.30 Carelli Angelo – ore 18.00 Pilenga Oreste e Mariangela. Lomibardi Germana- Bortolotti Maria Tina.
Martedì 13 / 9 = Ore 18.00 Spadaro Emanuele.
Mercoledì 14 / 9 = Ore 18.00 Ghilardi Francesco e Prevosti Angela.
Giovedì 15 / 9 = Ore (.30 Zappa Colomba e Renato – ore 18.00 Orlando Francesco.
Venerdì 16 / 9 = Ore 18.00 Eusebio Massimo – Carlo, Ermelinda e Leonardo.
ARCHIVIO
Con il Sacramento del ‘Matrimonio’ hanno formato una nuova famiglia: Hernandez Manuel e Serpente Maria – Romiti Alessio e Massaro Elena – Pavia Fabio e Cassisi Miriam – Nicolini Paolo e Sperandeo Paola – Mainardi Davide e Schiavone Elena – Sabatini Andrea e Paladino Elisa.
Con il sacramento del Battesimo entrano a fare parte della grande famiglia di Dio la ‘Chiesa’: Antico Alessio – Carrano Ylenia – Gatti Samuele – Guglielmo Federico – Lauro Andrea – Zerbelloni Elia – Meroni Elisa – Scavone Glauco.
Sono tornati alla ‘Casa del Padre’ : Bonizzoni Angela anni 81; Mattaini Sergio 48; Campagnoli Luigi 89; Grossi Olga 100; Ghilardi francesco 83; Foresti Angelo 99; Baseggio Francesco 48; Sutera Pietra 79.
17 S |
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Ore 17.00 Inaugurazione Mostra Avoss Benedizione e visita guidata Ore 17.30 Recita del Rosario della Famiglia Ore 18.00 Santa Messa di vigilia |
18 D |
III dopo S.Giovanni
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S. Messe festive ore 17.15 S. Rosario della famiglia e lettura brani di meditazione Orari visita mostra : 8 - 12.30 e 15.30 -19.00 ogni giorno |
19 L |
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ore 17.30: Confessioni PreAdo e Ado e visita giudata mostra ore 17.15 S. Rosario della famiglia e S. Messa |
20 M |
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ore 17.00: Confessioni 4° corso e visita giudata mostra ore 17.15 S. Rosario della famiglia e S. Messa |
21 M |
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ore 17.15 S. Rosario della famiglia e S. Messa |
22 G |
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ore 15.30: S. Messa e Apertura Giornate eucaristiche Adorazione – S. Rosario – S, Messa ore 21.00 Esercizi spirituali parrocchiali : Tema : la Famiglia e il Lavoro Predicherà un padre missionario di Rho La meditazione è inserita in un momento di Adorazione comunitaria |
23 V |
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ore 16.30: Adorazione - Giornate eucaristiche ore 17.00 : Confessioni 3° corso – visita dei ragazz\i alla mostra ore 17.30 : S. Rosario della famiglia. ore 18.00 : S. Messa in particolare per i defunti della Parrocchia . ore 21.00 : Esercizi spirituali parrocchiali : Tema : La Famiglia e la Festa Predicherà un padre missionario di Rho La meditazione è inserita in un momento di Adorazione comunitaria |
24 S |
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ore 16.30 : Adorazione - Giornate eucaristiche – S. Confessioni ore 17.30 : S. Rosario della famiglia e S. Messa ore 20.45 : Spettacolo teatrale dei ragazzi in palestra proposto a a tutte le famiglie della comunità . |
25 D |
IV dopo S.Giovanni |
ore 10,15: FESTA DI APERTURA DELL’ORATORIO e “mandato” alle catechiste e agli educatori ore 15.30 : Celebrazione dei Battesimi ore 17.00: Esposizione – Adorazione e chiusura Giornate Euc. Chiusura della mostra
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17 S |
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Ore 17.00 Inaugurazione Mostra Avoss Benedizione e visita guidata Ore 17.30 Recita del Rosario della Famiglia Ore 18.00 Santa Messa di vigilia |
18 D |
III dopo S.Giovanni
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S. Messe festive ore 17.15 S. Rosario della famiglia e lettura brani di meditazione Orari visita mostra : 8 - 12.30 e 15.30 -19.00 ogni giorno |
19 L |
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ore 17.30: Confessioni PreAdo e Ado e visita giudata mostra ore 17.15 S. Rosario della famiglia e S. Messa |
20 M |
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Foglio delle Campane di Rogoredo
foglio domenicale
ANNO XXIX domenica 3-7-2011 - II dopo Pentecoste -
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Edizione straordinaria delle Campane di Rogoredo
Benedetto colui che viene nel nome del Signore
Pubblichiamo i testi ufficiali che la diocesi ha diffuso in occasione della nomina ad Arcivescovo di Milano del cardinale Angelo Scola, già patriarca di Venezia.
messaggio alla diocesi del cardinale Dionigi tettamanzi
Carissimi fedeli dell’Arcidiocesi ambrosiana,
in data odierna il Santo Padre Benedetto XVI ha accettato la mia rinuncia all’ufficio di Arcivescovo di Milano, presentata più di due anni fa al compiersi del mio settantacinquesimo anno di età, e ha nominato nuovo Arcivescovo di Milano Sua Eminenza il Cardinale Angelo Scola, finora Patriarca di Venezia.Desidero anzitutto esprimere il mio filiale ringraziamento al Santo Padre per i due anni di proroga nell’impegnativo incarico di Arcivescovo di Milano: un tempo che mi ha permesso di portare a compimento la Visita pastorale decanale, di far maturare – con il contributo di tutti e in particolare dei confratelli sacerdoti – alcuni cammini di rinnovamento intrapresi dalla Chiesa ambrosiana e di avviare la preparazione al VII Incontro Mondiale delle Famiglie del 2012.
Ora con serenità di cuore e con spirito di fede, che so condivisi dall’intera comunità diocesana, sono lieto di trasmettere il testimone della guida pastorale di questa splendida Chiesa al carissimo confratello Cardinale Angelo Scola. Egli è conosciuto da molti di noi anche perché originario della nostra Arcidiocesi: è nato a Malgrate (Lecco) il 7 novembre 1941. Ordinato sacerdote nel 1970, ha conseguito il Dottorato in Filosofia all’Università Cattolica di Milano e in Teologia a Friburgo in Svizzera. Ha insegnato Antropologia Teologica al Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia della Pontificia Università Lateranense. Il 20 luglio 1991 viene nominato Vescovo di Grosseto, dove esercita il suo ministero fino al 14 settembre1995, quando il Santo Padre gli affida l’incarico di Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense a Roma e quello di Preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia. Il 5 gennaio 2002 è nominato da Giovanni Paolo II Patriarca di Venezia. Negli anni successivi viene scelto come membro di diverse Congregazioni della Santa Sede. In particolare è Relatore Generale per la XI Assemblea Generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi dell’ottobre 2005 sul tema “L’Eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa”. Dal gennaio di quest’anno è membro del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Non posso dimenticare la notevole attività scientifica del Cardinale Angelo Scola, che lo ha portato a pubblicare diversi volumi e a offrire numerosi contributi per riviste specializzate e per opere collettive.
Come risulta anche solo da queste brevi note biografiche, il nuovo Arcivescovo è un uomo di grande cultura, di molteplice esperienza, di forte passione ecclesiale. Per questo – ne sono certo – egli saprà guidare con sapienza ed efficacia la nostra Arcidiocesi nel suo ordinario cammino pastorale e nelle impegnative scadenze di carattere internazionale dei prossimi anni: il VII Incontro Mondiale delle Famiglie con l’attesa visita del Santo Padre a Milano, il millesettecentesimo anniversario dell’ “Editto di Milano” e nel 2015 l’Expo.
La Chiesa ambrosiana, che si prepara nella preghiera ad accogliere il nuovo Arcivescovo, per grazia di Dio è ricca di tradizioni di fede, di operosità evangelica, di impegno caritativo, di santità popolare, come testimonia anche la triplice recentissima beatificazione. Una Chiesa che in questi anni si è impegnata ad annunciare Cristo Risorto con percorsi pastorali e spirituali di rinnovamento, nella fedeltà alla sua grande tradizione storica e nel desiderio di assumere un volto più missionario: a livello liturgico, nei cammini di “trasmissione della fede”, di educazione e cultura al servizio della società, di riorganizzazione territoriale, di pastorale familiare e giovanile, di apertura ad gentes, di difesa dei deboli, di accoglienza degli immigrati. Una Chiesa che non teme di affrontare le difficoltà e le sfide del nostro tempo, a cominciare dalla diffusa secolarizzazione e dal calo delle vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata, perché confida con piena speranza nel suo Maestro e Signore. Una Chiesa che, forte di una tradizione non solo di fedeltà ma di vero amore per il suo pastore – e vi sono grato per l’esperienza che ne ho potuto fare in questi nove anni! –, vuole accogliere il nuovo Arcivescovo come inviato del Signore, come novello Ambrogio e Carlo.
I tempi di cambiamento chiedono a tutti una forte docilità, un senso di pieno abbandono nelle mani del Signore: lo avverto in prima persona, ma è così anche per il nuovo Arcivescovo che viene e per voi, carissimi fedeli e comunità che vi preparate ad accoglierlo. Viviamo questa stagione come una provvidenziale occasione di consegna di noi stessi a Dio Padre, di sequela libera e radicale al Cristo, di affidamento all’imprevedibile e smisurata forza rinnovatrice dello Spirito. Super omnia caritas: al di sopra di tutto sia la carità, che viene da Dio e diviene comunione fraterna e obbedienza amorosa, a guidarci in questo passaggio, insieme alla convinzione, piena di gioia pasquale, che davvero è “benedetto colui che viene nel nome del Signore”!
Per quanto mi riguarda, desidero rimanere in questa Diocesi, nella quale sono nato e cresciuto e che ho cercato di servire per molti anni, dapprima come sacerdote e ultimamente come Arcivescovo, andando a risiedere nella Villa Sacro Cuore di Triuggio. Assicuro che non verranno meno il mio affetto, il mio costante pensiero, la mia fedele preghiera per tutti, a cominciare dal nuovo Arcivescovo.
Affido il passaggio della responsabilità pastorale di questa nostra amata Chiesa all’intercessione di sant’Ambrogio, nostro padre nella fede, di san Carlo Borromeo nel quarto centenario della canonizzazione, di santa Gianna Beretta Molla e dei molti Beati, che in questi anni ho avuto la gioia di vedere riconosciuti come nostri modelli e intercessori e, soprattutto, all’intercessione materna della cara Madonnina che dall’alto del Duomo tutti protegge e benedice.
+ Dionigi card. Tettamanzi
Saluto a Milano del nuovo Arcivescovo Card. Angelo Scola
Al carissimo confratello nell’episcopato Card. Dionigi,
a tutti i fedeli della Chiesa ambrosiana,
a tutti gli abitanti dell’Arcidiocesi di Milano,
Mi preme accompagnare la decisione del Santo Padre di nominarmi Arcivescovo di Milano con un primo affettuoso saluto.
Voi comprenderete quanto la notizia, che mi è stata comunicata qualche giorno fa, trovi il mio cuore ancora oggi in un certo travaglio. Lasciare Venezia dopo quasi dieci anni domanda sacrificio. D’altro canto la Chiesa di Milano è la mia Chiesa madre. In essa sono nato e sono stato simultaneamente svezzato alla vita e alla fede.
L’obbedienza è l’appiglio sicuro per la serena certezza di questo passo a cui sono chiamato. Attraverso il Papa Benedetto XVI l’obbedienza mia e Vostra è a Cristo Gesù. Per Lui e solo per Lui io sono mandato a Voi. E comunicare la bellezza, la verità e la bontà di Gesù Risorto è l’unico scopo dell’esistenza della Chiesa e del ministero dei suoi pastori. Infatti, la ragion d’essere della Chiesa, popolo di Dio in cammino, è lasciar risplendere sul suo volto Gesù Cristo, Luce delle genti. Quel Volto crocifisso che, secondo la profonda espressione di San Carlo, «faceva trasparire l’immensa luminosità della divina bontà, l’abbagliante splendore della giustizia, l’indicibile bellezza della misericordia, l’amore ardentissimo per gli uomini tutti» (Omelia del 16 marzo 1584). Gesù Risorto accompagna veramente il cristiano nella vita di ogni giorno e il Crocifisso è oggettivamente speranza affidabile per ogni uomo e ogni donna.
In questo momento chiedo a Voi tutti, ai Vescovi ausiliari, ai presbiteri, ai diaconi, ai consacrati e alle consacrate, ai fedeli laici l’accoglienza della fede e la carità della preghiera. Lo chiedo in particolare alle famiglie, anche in vista del VII Incontro mondiale.
Vi assicuro che il mio cuore ha già fatto spazio a tutti e a ciascuno.
Sono preso a servizio di una Chiesa che lo Spirito ha arricchito di preziosi e variegati tesori di vita cristiana dall’origine fino ai nostri giorni. Lo abbiamo visto, pieni di gratitudine, anche nelle beatificazioni di domenica scorsa. Mi impegno a svolgere questo servizio favorendo la pluriformità nell’unità. Sono consapevole dell’importanza della Chiesa ambrosiana per gli sviluppi dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso.
Questo mio saluto si rivolge anche a tutti gli uomini e le donne che vivono le molte realtà civili della Diocesi di Milano, ed in modo particolare alle Autorità costituite di ogni ordine e grado: «L’uomo è la via della Chiesa, e Cristo è la via dell’uomo» (Benedetto XVI, Omelia nella beatificazione di Giovanni Paolo II, 1.05.2011).
Vengo a Voi con animo aperto e sentimenti di simpatia e oso sperare da parte Vostra atteggiamenti analoghi verso di me.
Chiedo al Signore di potermi inserire, con umile e realistica fiducia, nella lunga catena degli Arcivescovi che si sono spesi per la nostra Chiesa. Come non citarne qui almeno taluni che ci hanno preceduto all’altra riva? Ambrogio, Carlo, Federigo, il card. Ferrari, Pio XI, il card. Tosi, il card. Schüster, Paolo VI e il card. Colombo.
Ho bisogno di Voi, di tutti Voi, del Vostro aiuto, ma soprattutto, in questo momento, del Vostro affetto.
Chiedo in particolare la preghiera dei bambini, degli anziani, degli ammalati, dei più poveri ed emarginati. Lo scambio d’amore con loro, ne sono certo, è ancor oggi prezioso alimento per l’operosità dei mondi che hanno fatto e fanno grande Milano: dalla scuola all’università, dal lavoro all’economia, alla politica, al mondo della comunicazione e dell’editoria, alla cultura, all’arte, alla magnanima condivisione sociale…
Un augurio particolare voglio rivolgere alle migliaia e migliaia di persone che sono impegnate negli oratori feriali, nei campi-scuola, nelle vacanze guidate, e in special modo ai giovani che si preparano alla Giornata mondiale della Gioventù di Madrid.
Domando una preghiera speciale alle comunità monastiche.
Nel porgere a Voi tutti questo primo saluto, voglio dire il mio intenso affetto collegiale ai Cardinali Carlo Maria Martini e Dionigi Tettamanzi.
Non voglio concludere queste righe senza esprimere fin da ora la mia gratitudine a tutti i sacerdoti, primi collaboratori del Vescovo, di cui ben conosco l’ambrosiana, diuturna dedizione ecclesiale e la capillare disponibilità verso gli uomini e le donne del vasto territorio diocesano.
Mi affido all’intercessione della Madonnina che, dall’alto del Duomo, protegge il popolo ambrosiano.
In attesa di incontrarVi, nel Signore Vi benedico
+ Angelo Card. Scola
Arcivescovo eletto di Milano
Venezia, 28 giugno 2011
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