Foglio delle Campane

Comunicazione Informativa e di Formazione Religiosa.
 

Comunicazione  di Formazione Religiosa. 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

 
                ANNO XXXI  domenica 4-11-2012  II dopo la
Dedicazione della chiesa cattedrale
 

 

L'anno della Fede -1-

 

 

Così come indicato espressamente nella lettera pastorale   dal nostro arcivescovo, vogliamo prestare attenzione all’insegnamento del Papa pubblicando sul nostro foglio delle campane le catechesi dedicate all’anno  della fede che il Santo Padre propone ogni settimana nelle udienze del mercoledì. Iniziamo da oggi con quelle di ottobre , in particolare la prima parte della catechesi tenuta  mercoledì 17.
 
Cari fratelli e sorelle, oggi vorrei introdurre il nuovo ciclo di catechesi, che si sviluppa lungo tutto l’Anno della fede appena iniziato e che interrompe - per questo periodo – il ciclo dedicato alla scuola della preghiera. Con la Lettera apostolica Porta Fidei ho indetto questo Anno speciale, proprio perché la Chiesa rinnovi l’entusiasmo di credere in Gesù Cristo, unico salvatore del mondo, ravvivi la gioia di camminare sulla via che ci ha indicato, e testimoni in modo concreto la forza trasformante della fede.
La ricorrenza dei cinquant’anni dall’apertura del Concilio Vaticano II è un’occasione importante per ritornare a Dio, per approfondire e vivere con maggiore coraggio la propria fede, per rafforzare l’appartenenza alla Chiesa, «maestra di umanità», che, attraverso l’annuncio della Parola, la celebrazione dei Sacramenti e le opere della carità ci guida ad incontrare e conoscere Cristo, vero Dio e vero uomo. Si tratta dell’incontro non con un’idea o con un progetto di vita, ma con una Persona viva che trasforma in profondità noi stessi, rivelandoci la nostra vera identità di figli di Dio. L’incontro con Cristo rinnova i nostri rapporti umani, orientandoli, di giorno in giorno, a maggiore solidarietà e fraternità, nella logica dell’amore. Avere fede nel Signore non è un fatto che interessa solamente la nostra intelligenza, l’area del sapere intellettuale, ma è un cambiamento che coinvolge la vita, tutto noi stessi: sentimento, cuore, intelligenza, volontà, corporeità, emozioni, relazioni umane. Con la fede cambia veramente tutto in noi e per noi, e si rivela con chiarezza il nostro destino futuro, la verità della nostra vocazione dentro la storia, il senso della vita, il gusto di essere pellegrini verso la Patria celeste. Ma - ci chiediamo - la fede è veramente la forza trasformante nella nostra vita, nella mia vita? Oppure è solo uno degli elementi che fanno parte dell’esistenza, senza essere quello determinante che la coinvolge totalmente?
Con le catechesi di quest’Anno della fede vorremmo fare un cammino per rafforzare o ritrovare la gioia della fede, comprendendo che essa non è qualcosa di estraneo, di staccato dalla vita concreta, ma ne è l’anima. La fede in un Dio che è amore, e che si è fatto vicino all’uomo incarnandosi e donando se stesso sulla croce per salvarci e riaprirci le porte del Cielo, indica in modo luminoso che solo nell’amore consiste la pienezza dell’uomo. Oggi è necessario ribadirlo con chiarezza, mentre le trasformazioni culturali in atto mostrano spessotante forme di barbarie, che passano sotto il segno di «conquiste di civiltà»: la fede afferma che non c’è vera umanità se non nei luoghi, nei gesti, nei tempi e nelle forme in cui l’uomo è animato dall’amore che viene da Dio, si esprime come dono, si manifesta in relazioni ricche di amore, di compassione, di attenzione e di servizio disinteressato verso l’altro. Dove c’è dominio, possesso, sfruttamento, mercificazione dell’altro per il proprio egoismo, dove c’è l’arroganza dell’io chiuso in se stesso, l’uomo viene impoverito, degradato, sfigurato. La fede cristiana, operosa nella carità e forte nella speranza, non limita, ma umanizza la vita, anzi la rende pienamente umana. La fede è accogliere questo messaggio trasformante nella nostra vita, è accogliere la rivelazione di Dio, che ci fa conoscere chi Egli è, come agisce, quali sono i suoi progetti per noi. Certo, il mistero di Dio resta sempre oltre i nostri concetti e la nostra ragione, i nostri riti e le nostre preghiere. Tuttavia, con la rivelazione è Dio stesso che si autocomunica, si racconta, si rende accessibile. E noi siamo resi capaci di ascoltare la sua Parola e di ricevere la sua verità. Ecco allora la meraviglia della fede: Dio, nel suo amore, crea in noi – attraverso l’opera dello Spirito Santo – le condizioni adeguate perché possiamo riconoscere la sua Parola. Dio stesso, nella sua volontà di manifestarsi, di entrare in contatto con noi, di farsi presente nella nostra storia, ci rende capaci di ascoltarlo e di accoglierlo. San Paolo lo esprime con gioia e riconoscenza così: «Ringraziamo Dio continuamente, perché, avendo ricevuto da noi la parola divina della predicazione, l’avete accolta non quale parola di uomini, ma, come è veramente, quale parola di Dio, che opera in voi che credete» (1 Ts 2,13). Dio si è rivelato con parole e opere in tutta una lunga storia di amicizia con l’uomo, che culmina nell’Incarnazione del Figlio di Dio e nel suo Mistero di Morte e Risurrezione. Dio non solo si è rivelato nella storia di un popolo, non solo ha parlato per mezzo dei Profeti, ma ha varcato il suo Cielo per entrare nella terra degli uomini come uomo, perché potessimo incontrarlo e ascoltarlo. E da Gerusalemme l’annuncio del Vangelo della salvezza si è diffuso fino ai confini della terra. La Chiesa, nata dal costato di Cristo, è divenuta portatrice di una nuova solida speranza: Gesù di Nazaret, crocifisso e risorto, salvatore del mondo, che siede alla destra del Padre ed è il giudice dei vivi e dei morti. Questo è il kerigma, l’annuncio centrale e dirompente della fede. Ma sin dagli inizi si pose il problema della «regola della fede», ossia della fedeltà dei credenti alla verità del Vangelo, nella quale restare saldi, alla verità salvifica su Dio e sull’uomo da custodire e trasmettere. San Paolo scrive: «Ricevete la salvezza, se mantenete [il vangelo] in quella forma in cui ve l’ho annunciato. Altrimenti avreste creduto invano» (1 Cor 15,2).       Segue

 

 

 

Novembre  : mese dei santi , dei defunti … della speranza

  l mese di novembre si caratterizza per il forte riferimento ai temi  della Santità e della Morte intesa in senso cristiano come passaggio e compimento della nostra esistenza di credenti in Cristo, il “ primogenito dei risorti “ . La celebrazione comunitaria della festa ei Santi e della commemorazione di tutti i  Defunti, diventano per ciascuno di noi occasione preziosa per rivitalizzare la nostra fede  nella risurrezione e nella vita eterna, meta e premio della nostra esistenza  terrena. In una società ormai eccessivamente  proiettata su un “oggi senza domani“, diventa essenziale e decisivo per noi sentire come  “l’oggi “, spesso segnato da fatiche  limiti e peccati personali e sociali, trovi la sua consistenza e la sua ragion d’essere e il suo senso più autentico in quel “ domani  “ che il Signore Gesù  ha già inaugurato per noi nella sua Pasqua . Non a caso, proprio in questo stesso mese di novembre , la liturgia ambrosiana , introducendoci al tempo  dell’Avvento , propone di leggere alcuni testi della scrittura che ci parlano dei tempi ultimi, di quel “ domani della vita  eterna “ che l’oggi della fede già ci anticipa. Il gesto della visita natalizia alle famiglie, in particolare in questo anno della fede, vorrebbe essere una piccola ma significativa possibilità per annunciare Cristo risorto nostra speranza  a tutti gli uomini e le donne che abitano accanto a noi e che con noi condividono la vita di ogni giorno, a qualsiasi popolo, religione o pensiero appartengano. L’annuncio della fede infatti è per tutti ,   e la capacità di stupore  e di gioia che il mistero dell’Incarnazione, Morte e Risurrezione di Gesù porta con se,  non va esaurendosi né potrà mai esaurirsi, essendo l’annuncio più straordinario, unico nel suo genere e sconvolgente che la storia del mondo ha conosciuto, che il cuore dell’uomo desiderava e ancora desidera ascoltare poiché, come disse un girono l’apostolo Pietro solo Gesù  il Signore ha Parole di Vita Eterna .

 

                              Don Marco

 Visita Natalizia alle Famiglie 2012

 

 Ecco di seguito l’elenco delle vie che saranno visitate in questo anno  per il Natale.

 

 

Benedizione Natalizia anno 2012

 

Via del Futurismo                                                     555

Via Pizzolpasso                                                        50

Via Manzù                                                               164

Via Cassinari                                                           570

Via Severini                                                            143

Via Melotti                                                               173

Via Cascella                                                           232

Via Savinio                                                               16

Via Rogoredo                                                          355

Via Monte Piana                                                      136

Via Monte Peralba                                                     37

Via Toffetti                                                                73

Via Pallia                                                                  46

Via Cassinis                                                            73

Via Orwell                                                               21

Via Lacaita                                                               32

Totale                                                                  2676

 

Orari Benedizione Natalizia 2012

 

Don Marco Lunedì -Venerdì                18.30-20.30

 

Don Andrea

 Lunedì-venerdì                  18.30-20.30

 Martedì                            19.00-20.30

 

Suore         Lunedì-venerdì                 17.00-18.30                       

 

 

Inizio benedizioni  Lunedì 5 Novembre

 

 

I negozi  e le attività commerciali verranno benedetti il 17 e il 20 Dicembre in mattinata.

 

 

    Per le persone ammalate che lo richiedono, i sacerdoti o le suore passeranno comunque per la visita Natalizia , la comunione e la confessione anche se abitassero nelle vie che visiteremo il prossimo anno .

 

 Lente di ingrandimento : dalla Caritas decanale

 

 INSIEME SI PUO’

…….ABBIAMO BISOGNO DI TE….

 PENSACI,

ANCHE TU UN DOMANI POTRESTI AVER BISOGNO DI NOI!

 

COS’E’ INSIEME SI PUO’: UN PROGETTO PROMOSSO DALLA CARITAS DECANALE CHE REALIZZA UN AIUTO PER LE PERSONE ANZIANE SOLE. DA GENNAIO A OTTOBRE ABBIAMO SVOLTO PIU’ DI 150 ACCOMPAGNAMENTI.
 
COSA TI CHIEDE INSIEME SI PUO’: TI RENDERAI DISPONIBILE, QUANDO PUOI, PER ACCOMPAGNARE DELLE PERSONE ANZIANE IN OSPEDALE, DAL MEDICO, IN FARMACIA, IN AMBULATORIO...
 
COME FAI AD ADERIRE AD INSIEME SI PUO’: CHIAMA LA SEGRETERIA, AL NUMERO 02533306 AL LUNEDI’ E MERCOLEDI’ 9,00-12,00, LASCIA I TUOI RECAPITI, VERRAI RICHIAMATO PER UN COLLOQUIO
 
CHIAMACI ABBIAMO BISOGNO DI TE………..
...PENSACI, ANCHE TU UN DOMANI POTRESTI AVER BISOGNO DI NOI!

 

  “La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 

 Domenica, 4 Novembre, durante la Messa, leggeremo Luca 14, 15-24 .

 

In questo brano , al versetto 23, leggiamo: “Va' fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare” . Il verbo greco qui usato è anankàzō, e descrive le varie forme di costrizione, esterna e interiore, alle quali l’uomo è esposto. Nel Nuovo Testamento il suo sostantivo (anànkē) appare 17 volte, il verbo anankàzō 9 volte, prevalentemente nel linguaggio paolino ( i discepoli di Emmaus ‘costrinsero’ Gesù ad entrare)  . Sulle orme di sant’Agostino, la frase (tradotta in latino: compelle entrare) fu adoperata per costringere con la forza gli eretici a tornare nella Chiesa.

 

 

 

 
CALENDARIO SETTIMANALE 
 

   Domenica 4/11.

Ore 10.15 S. Messa con la partecipazione Gruppo Combattenti e Reduci, Sez. Rogoredo.
 
Lunedì 5/11.
Inizio benedizioni Natalizie
Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas.
Ore 21.00 Corale.
 
Martedì 6/11.
ore 21.00 C.P.P.
 
Mercoledì 7/11.
Ore 21.00 Cenacolo (invito a tutti i catechisti).
 
Giovedì 8/11.
ore 21.00 Corso Biblico c/o Parrocchia Madonna di Fatima.
 
Venerdì 9/11.
Ore 14.30 Pulizia chiesa 1° turno.
Ore 15.00 Terza età.
 
Sabato 10/11.
Ore 9.00 Lavori utili in Oratorio.
 
Ore 9.30–10.30 Centro d’ascolto Caritas.
Ore 16.00 Incontro genitori battesimi dell’11 e 25 Novembre 2012.
Ore 16.30 Confessioni 4° corso.
 
Domenica 11/11.
Ore 9.00 S. Messa solenne a San Martino.
Ore 10.00 Domenica insieme, 2° corso.
Ore 18.00 S. Messa e Battesimo.
 
SUFFRAGI
 
Lunedì 5/11.
Ore 18.00 Defunti inquilini Via Monte Piana, 12 – Baioni Gaspare.
 
Martedì 6/11.
Ore 18.00 Defunti inquilini Via Rogoredo, 19.
 
Mercoledì 7/11.
Ore 8.30 Sebastianelli Elena – Benedetto e Maria Luisa.
Ore 18.00 Salvotelli Stefano – Defunti condomini Via Medea, 10-11-15.
 
Giovedì 8/11.
Ore 8.30 Fam. Troiano – Raffaele, Pasquale, Francesco e Melina.
Ore 18.00 Attilio e Elisa – Naimo Denetrio – Domenica e Pitasi Anna.
 
Sabato 10/11.
Ore 8.30
Mario Bardizza – De Fabiani Marino.
 
OFFERTE
 
Defunti Via Monte Popera 16/48: euro 190.00.

 

 

 

 

 

Comunicazione  di Formazione Religiosa. 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

 
                ANNO XXXI  domenica 28-10-2012  I dopo la
Dedicazione della chiesa cattedrale
 

 

Introducendoci all'anno della Fede -7-

 

 

Riprendiamo qui il testo dell’ Omelia del santo Padre all’apertura dell’ Anno della fede. Piazza San Piretro - 11 ottobre 2012

  Venerati Fratelli, cari fratelli e sorelle!

Con grande gioia oggi, a 50 anni dall’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, diamo inizio all’Anno della fede. Sono lieto di rivolgere il mio saluto a tutti voi, in particolare a Sua Santità Bartolomeo I, Patriarca di Costantinopoli, e a Sua Grazia Rowan Williams, Arcivescovo di Canterbury. Un pensiero speciale ai Patriarchi e agli Arcivescovi Maggiori delle Chiese Orientali Cattoliche, e ai Presidenti delle Conferenze Episcopali. Per fare memoria del Concilio, che alcuni di noi qui presenti – che saluto con particolare affetto - hanno avuto la grazia di vivere in prima persona, questa celebrazione è stata arricchita di alcuni segni specifici: la processione iniziale, che ha voluto richiamare quella memorabile dei Padri conciliari quando entrarono solennemente in questa Basilica; l’intronizzazione dell’Evangeliario, copia di quello utilizzato durante il Concilio; la consegna dei sette Messaggi finali del Concilio e quella del Catechismo della Chiesa Cattolica, che farò al termine, prima della Benedizione. Questi segni non ci fanno solo ricordare, ma ci offrono anche la prospettiva per andare oltre la commemorazione. Ci invitano ad entrare più profondamente nel movimento spirituale che ha caratterizzato il Vaticano II, per farlo nostro e portarlo avanti nel suo vero senso. E questo senso è stato ed è tuttora la fede in Cristo, la fede apostolica, animata dalla spinta interiore a comunicare Cristo ad ogni uomo e a tutti gli uomini nel pellegrinare della Chiesa sulle vie della storia.   L’Anno della fede che oggi inauguriamo è legato coerentemente a tutto il cammino della Chiesa negli ultimi 50 anni: dal Concilio, attraverso il Magistero del Servo di Dio Paolo VI, il quale indisse un «Anno della fede» nel 1967, fino al Grande Giubileo del 2000, con il quale il Beato Giovanni Paolo II ha riproposto all’intera umanità Gesù Cristo quale unico Salvatore, ieri, oggi e sempre. Tra questi due Pontefici, Paolo VI e Giovanni Paolo II, c’è stata una profonda e piena convergenza proprio su Cristo quale centro del cosmo e della storia, e sull’ansia apostolica di annunciarlo al mondo. Gesù è il centro della fede cristiana. Il cristiano crede in Dio mediante Gesù Cristo, che ne ha rivelato il volto. Egli è il compimento delle Scritture e il loro interprete definitivo. Gesù Cristo non è soltanto oggetto della fede, ma, come dice la Lettera agli Ebrei, è «colui che dà origine alla fede e la porta a compimento» (12,2)... Il Concilio Vaticano II non ha voluto mettere a tema la fede in un documento specifico. E tuttavia, esso è stato interamente animato dalla consapevolezza e dal desiderio di doversi, per così dire, immergere nuovamente nel mistero cristiano, per poterlo riproporre efficacemente all’uomo contemporaneo. Al riguardo, così si esprimeva il Servo di Dio Paolo VI due anni dopo la conclusione dell’Assise conciliare: «Se il Concilio non tratta espressamente della fede, ne parla ad ogni pagina, ne riconosce il carattere vitale e soprannaturale, la suppone integra e forte, e costruisce su di essa le sue dottrine. Basterebbe ricordare [alcune] affermazioni conciliari (…) per rendersi conto dell’essenziale importanza che il Concilio, coerente con la tradizione dottrinale della Chiesa, attribuisce alla fede, alla vera fede, quella che ha per sorgente Cristo e per canale il magistero della Chiesa» (Catechesi nell’Udienza generale dell’8 marzo 1967). Così Paolo VI nel '67. Ma dobbiamo ora risalire a colui che convocò il Concilio Vaticano II e che lo inaugurò: il Beato Giovanni XXIII. Nel Discorso di apertura, egli presentò il fine principale del Concilio in questi termini: «Questo massimamente riguarda il Concilio Ecumenico: che il sacro deposito della dottrina cristiana sia custodito ed insegnato in forma più efficace. (…) Lo scopo principale di questo Concilio non è, quindi, la discussione di questo o quel tema della dottrina… Per questo non occorreva un Concilio… E’ necessario che questa dottrina certa ed immutabile, che deve essere fedelmente rispettata, sia approfondita e presentata in modo che risponda alle esigenze del nostro tempo» (AAS 54 [1962], 790.791-792). Così Papa Giovanni nell'inaugurazione del Concilio. Alla luce di queste parole, si comprende quello che io stesso allora ho avuto modo di sperimentare: durante il Concilio vi era una tensione commovente nei confronti del comune compito di far risplendere la verità e la bellezza della fede nell’oggi del nostro tempo, senza sacrificarla alle esigenze del presente né tenerla legata al passato: nella fede risuona l’eterno presente di Dio, che trascende il tempo e tuttavia può essere accolto da noi solamente nel nostro irripetibile oggi. Perciò ritengo che la cosa più importante, specialmente in una ricorrenza significativa come l’attuale, sia ravvivare in tutta la Chiesa quella positiva tensione, quell’anelito a riannunciare Cristo all’uomo contemporaneo. Ma affinché questa spinta interiore alla nuova evangelizzazione non rimanga soltanto ideale e non pecchi di confusione, occorre che essa si appoggi ad una base concreta e precisa, e questa base sono i documenti del Concilio Vaticano II, nei quali essa ha trovato espressione. Per questo ho più volte insistito sulla necessità di ritornare, per così dire, alla «lettera» del Concilio – cioè ai suoi testi – per trovarne l’autentico spirito, e ho ripetuto che la vera eredità del Vaticano I…Se oggi la Chiesa propone un nuovo Anno della fede e la nuova evangelizzazione, non è per onorare una ricorrenza, ma perché ce n’è bisogno, ancor più che 50 anni fa! E la risposta da dare a questo bisogno è la stessa voluta dai Papi e dai Padri del Concilio e contenuta nei suoi documenti. Anche l’iniziativa di creare un Pontificio Consiglio destinato alla promozione della nuova evangelizzazione, che ringrazio dello speciale impegno per l’Anno della fede, rientra in questa prospettiva. In questi decenni è avanzata una «desertificazione» spirituale. Che cosa significasse una vita, un mondo senza Dio, al tempo del Concilio lo si poteva già sapere da alcune pagine tragiche della storia, ma ora purtroppo lo vediamo ogni giorno intorno a noi. E’ il vuoto che si è diffuso. Ma è proprio a partire dall’esperienza di questo deserto, da questo vuoto che possiamo nuovamente scoprire la gioia di credere, la sua importanza vitale per noi uomini e donne. Nel deserto si riscopre il valore di ciò che è essenziale per vivere; così nel mondo contemporaneo sono innumerevoli i segni, spesso espressi in forma implicita o negativa, della sete di Dio, del senso ultimo della vita.   E nel deserto c’è  bisogno soprattutto di persone di fede che, con la loro stessa vita, indicano la via verso la Terra promessa e così tengono desta la speranza. La fede vissuta apre il cuore alla Grazia di Dio che libera dal pessimismo. Oggi più che mai evangelizzare vuol dire testimoniare una vita nuova, trasformata da Dio, e così indicare la strada. La prima Lettura ci ha parlato della sapienza del viaggiatore (cfr Sir 34,9-13): il viaggio è metafora della vita, e il sapiente viaggiatore è colui che ha appreso l’arte di vivere e la può condividere con i fratelli – come avviene ai pellegrini lungo il Cammino di Santiago, o sulle altre Vie che non a caso sono tornate in auge in questi anni. Come mai tante persone oggi sentono il bisogno di fare questi cammini? Non è forse perché qui trovano, o almeno intuiscono il senso del nostro essere al mondo? Ecco allora come possiamo raffigurare questo Anno della fede: un pellegrinaggio nei deserti del mondo contemporaneo, in cui portare con sé solo ciò che è essenziale: non bastone, né sacca, né pane, né denaro, non due tuniche – come dice il Signore agli Apostoli inviandoli in missione (cfr Lc 9,3), ma il Vangelo e la fede della Chiesa, di cui i documenti del Concilio Ecumenico Vaticano II sono luminosa espressione, come pure lo è il Catechismo della Chiesa Cattolica, pubblicato 20 anni or sono. Venerati e cari Fratelli, l’11 ottobre 1962 si celebrava la festa di Maria Santissima Madre di Dio. A Lei affidiamo l’Anno della fede, come ho fatto una settimana fa recandomi pellegrino a Loreto. La Vergine Maria brilli sempre come stella sul cammino della nuova evangelizzazione. Ci aiuti a mettere in pratica l’esortazione dell’apostolo Paolo: «La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda… E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie per mezzo di Lui a Dio Padre» (Col 3,16-17). Amen.

 
 Benedetto XVI
 
 
 

 GIORNATA MISSONARIA MONDIALE

 

 DAL MESSAGGIO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI

“Gli uomini che attendono Cristo sono ancora in numero immenso”, affermava il beato Giovanni Paolo II nell’Enciclica Redemptoris missio. “Non possiamo restarcene tranquilli, pensando ai milioni di nostri fratelli e sorelle, anch’essi redenti dal sangue di Cristo, che vivono ignari dell’amore di Dio”. Come si esprimeva anche il Servo di Dio Paolo VI nell’Esortazione apostolica Evangelii nuntiandi, “non è per la Chiesa un contributo facoltativo: è il dovere che le incombe per mandato del Signore Gesù, affinché gli uomini possano credere ed essere salvati. Sì, questo messaggio è necessario. È unico. È insostituibile” . Abbiamo bisogno quindi di riprendere lo stesso slancio apostolico delle prime comunità cristiane, che, piccole e indifese, furono capaci, con l’annuncio e la testimonianza, di diffondere il Vangelo in tutto il mondo allora conosciuto. Questo esige, anzitutto, una rinnovata adesione di fede personale e comunitaria al Vangelo di Gesù Cristo. Uno degli ostacoli allo slancio dell’evangelizzazione, infatti, è la crisi di fede, non solo del mondo occidentale, ma di gran parte dell’umanità, che pure ha fame e sete di Dio e deve essere invitata e condotta al pane di vita e all’acqua viva, come la Samaritana che si reca al pozzo di Giacobbe e dialoga con Cristo. Come racconta l’Evangelista Giovanni, la vicenda di questa donna è particolarmente significativa (cfr Gv 4,1-30): incontra Gesù, che le chiede da bere, ma poi le parla di un’acqua nuova, capace di spegnere la sete per sempre. La donna all’inizio non capisce, rimane a livello materiale, ma lentamente è condotta dal Signore a compiere un cammino di fede che la porta a riconoscerlo come il Messia. E a questo proposito sant’Agostino afferma: “dopo aver accolto nel cuore Cristo Signore, che altro avrebbe potuto fare [questa donna] se non abbandonare l’anfora e correre ad annunziare la buona novella?” La fede in Dio, in questo disegno di amore realizzato in Cristo, è anzitutto un dono e un mistero da accogliere nel cuore e nella vita e di cui ringraziare sempre il Signore. Ma la fede è un dono che ci è dato perché sia condiviso; è un talento ricevuto perché porti frutto; è una luce che non deve rimanere nascosta, ma illuminare tutta la casa. E’ il dono più importante che ci è stato fatto nella nostra esistenza e che non possiamo tenere per noi stessi.

A cura del Gruppo Missionario

 

 

    

  “La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 

 Domenica, 28 Ottobre, durante la Messa, leggeremo Marco 16,14-20 .

 

In questo brano , al versetto 19, leggiamo: “ Il Signore Gesù dunque, dopo aver loro parlato, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.”  . Il verbo greco utilizzato (anelêmfthê) è in forma passiva , e indica una sorta di ‘rapimento’. E’ una forma verbale molto rara nelle scritture, ed è lo stesso verbo usato per il ‘rapimento’ in cielo del profeta Elia (2Re, 2-11). Sedere “alla destra” era un privilegio di tipo regale e , nel mondo semitico, era simbolo di felicità e prosperità ( il figlio di Giacobbe, Beniamino, significa: “Figlio della destra” ) 

 
CALENDARIO SETTIMANALE 
 
Domenica 28/10.
Giornata Missionaria mondiale.
Ore 10.00 Domenica insieme 1° Turno
 
Lunedì 29/10.
Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas.
Ore 21.00 Corale.
 
Mercoledì 31/10.
Ore 21.00 Cenacolo (invito al gruppo Missionario).
 
Giovedì 1/11.
Tutti i Santi.
 
Venerdì 2/11.
Commemorazione dei defunti.
Orario S. Messe: ore 8.00, 18.00 e 21.00 (Solenne).
ore 9.00 San Martino.
 
Sabato 3/11.
Ore 16.00 Confessioni 3° corso.
 
 Domenica 4/11.
Ore 10.15 S. Messa: commemorazione Combattenti e Reduci.
 
SUFFRAGI
 
Lunedì 29/10.
Ore 18.00
Scalcucci Carlo – Marocchi Leonello – Casacci Anna – De Palo Olinda
 
Martedì 30/10.
Ore 18.00
Fam. Pizzocri e Fam. Maggioni – Mattinzoli Giacomo
 
Mercoledì 31/10.
Ore 18.00
Rainoldi Anna – Rosa e Gianni – Ernesto e Famiglia.
 
 
ARCHIVIO
 
E’ tornata alla casa del Padre: Bassi Giuseppina, anni 88.
 
E’ rinato nel Sacramento del Battesimo:
Roberto Pavia, battezzato domenica 21/10/2012.
 
OFFERTE
 
Dal Gruppo Combattenti e Reduci, Sez. Rogoredo: euro 80.00Condominio Via Rogoredo 39, per Messa defunti: euro 100.00
Per una promessa: euro 50.00
 

Comunicazione  di Formazione Religiosa. 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

 
                ANNO XXXI  domenica 21-10-2012 Dedicazione della chiesa cattedrale
 

 

Introducendoci all'anno della Fede -6-

 

 

Concludiamo la pubblicazione della lettera “Porta Fidei” di Papa Bendetto XVI per l’ANNO  DELLA FEDE .
 
“ In questo tempo terremo fisso lo sguardo su Gesù Cristo, “colui che dà origine alla fede e la porta a compimento” (Eb 12,2): in lui trova compimento ogni travaglio ed anelito del cuore umano. La gioia dell’amore, la risposta al dramma della sofferenza e del dolore, la forza del perdono davanti all’offesa ricevuta e la vittoria della vita dinanzi al vuoto della morte, tutto trova compimento nel mistero della sua Incarnazione, del suo farsi uomo, del condividere con noi la debolezza umana per trasformarla con la potenza della sua Risurrezione. In lui, morto e risorto per la nostra salvezza, trovano piena luce gli esempi di fede che hanno segnato questi duemila anni della nostra storia di salvezza.
Per fede Maria accolse la parola dell’Angelo e credette all’annuncio che sarebbe divenuta Madre di Dio nell’obbedienza della sua dedizione (cfr Lc 1,38). Visitando Elisabetta innalzò il suo canto di lode all’Altissimo per le meraviglie che compiva in quanti si affidano a Lui (cfr Lc 1,46-55). Con gioia e trepidazione diede alla luce il suo unico Figlio, mantenendo intatta la verginità (cfr Lc 2,6-7). Confidando in Giuseppe suo sposo, portò Gesù in Egitto per salvarlo dalla persecuzione di Erode (cfr Mt 2,13-15). Con la stessa fede seguì il Signore nella sua predicazione e rimase con Lui fin sul Golgota (cfr Gv 19,25-27). Con fede Maria assaporò i frutti della risurrezione di Gesù e, custodendo ogni ricordo nel suo cuore (cfr Lc 2,19.51), lo trasmise ai Dodici riuniti con lei nel Cenacolo per ricevere lo Spirito Santo (cfr At 1,14; 2,1-4).
Per fede gli Apostoli lasciarono ogni cosa per seguire il Maestro (cfr Mc 10,28). Credettero alle parole con le quali annunciava il Regno di Dio presente e realizzato nella sua persona (cfr Lc 11,20). Vissero in comunione di vita con Gesù che li istruiva con il suo insegnamento, lasciando loro una nuova regola di vita con la quale sarebbero stati riconosciuti come suoi discepoli dopo la sua morte (cfr Gv 13,34-35). Per fede andarono nel mondo intero, seguendo il mandato di portare il Vangelo ad ogni creatura (cfr Mc 16,15) e, senza alcun timore, annunciarono a tutti la gioia della risurrezione di cui furono fedeli testimoni.
Per fede i discepoli formarono la prima comunità raccolta intorno all’insegnamento degli Apostoli, nella preghiera, nella celebrazione dell’Eucaristia, mettendo in comune quanto possedevano per sovvenire alle necessità dei fratelli .
 
 Per fede i martiri donarono la loro vita, per testimoniare la verità del Vangelo che li aveva trasformati e resi capaci di giungere fino al dono più grande dell’amore con il perdono dei propri persecutori.
 
Per fede uomini e donne hanno consacrato la loro vita a Cristo, lasciando ogni cosa per vivere in semplicità evangelica l’obbedienza, la povertà e la castità, segni concreti dell’attesa del Signore che non tarda a venire. Per fede tanti cristiani hanno promosso un’azione a favore della giustizia per rendere concreta la parola del Signore, venuto ad annunciare la liberazione dall’oppressione e un anno di grazia per tutti (cfr Lc 4,18-19).
Per fede, nel corso dei secoli, uomini e donne di tutte le età, il cui nome è scritto nel Libro della vita (cfr Ap 7,9; 13,8), hanno confessato la bellezza di seguire il Signore Gesù là dove venivano chiamati a dare testimonianza del loro essere cristiani: nella famiglia, nella professione, nella vita pubblica, nell’esercizio dei carismi e ministeri ai quali furono chiamati.
Per fede viviamo anche noi: per il riconoscimento vivo del Signore Gesù, presente nella nostra esistenza e nella storia.
14. L’Anno della fede sarà anche un’occasione propizia per intensificare la testimonianza della carità. Ricorda san Paolo: “Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità!” (1Cor 13,13). Con parole ancora più forti - che da sempre impegnano i cristiani - l’apostolo Giacomo affermava: “A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere? Quella fede può forse salvarlo? Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa serve? Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta. Al contrario uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede»” (Gc 2,14-18).
La fede senza la carità non porta frutto e la carità senza la fede sarebbe un sentimento in balia costante del dubbio. Fede e carità si esigono a vicenda, così che l’una permette all’altra di attuare il suo cammino. Non pochi cristiani, infatti, dedicano la loro vita con amore a chi è solo, emarginato o escluso come a colui che è il primo verso cui andare e il più importante da sostenere, perché proprio in lui si riflette il volto stesso di Cristo. Grazie alla fede possiamo riconoscere in quanti chiedono il nostro amore il volto del Signore risorto. “Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Mt 25,40): queste sue parole sono un monito da non dimenticare ed un invito perenne a ridonare quell’amore con cui Egli si prende cura di noi. E’ la fede che permette di riconoscere Cristo ed è il suo stesso amore che spinge a soccorrerlo ogni volta che si fa nostro prossimo nel cammino della vita. Sostenuti dalla fede, guardiamo con speranza al nostro impegno nel mondo, in attesa di “nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia” (2Pt 3,13; cfr Ap 21,1).
15. Giunto ormai al termine della sua vita, l’apostolo Paolo chiede al discepolo Timoteo di “cercare la fede” (cfr 2Tm 2,22) con la stessa costanza di quando era ragazzo (cfr 2Tm 3,15). Sentiamo questo invito rivolto a ciascuno di noi, perché nessuno diventi pigro nella fede. Essa è compagna di vita che permette di percepire con sguardo sempre nuovo le meraviglie che Dio compie per noi. Intenta a cogliere i segni dei tempi nell’oggi della storia, la fede impegna ognuno di noi a diventare segno vivo della presenza del Risorto nel mondo. Ciò di cui il mondo oggi ha particolarmente bisogno è la testimonianza credibile di quanti, illuminati nella mente e nel cuore dalla Parola del Signore, sono capaci di aprire il cuore e la mente di tanti al desiderio di Dio e della vita vera, quella che non ha fine.
“La Parola del Signore corra e sia glorificata” (2Ts 3,1): possa questo Anno della fede rendere sempre più saldo il rapporto con Cristo Signore, poiché solo in Lui vi è la certezza per guardare al futuro e la garanzia di un amore autentico e duraturo. Le parole dell’apostolo Pietro gettano un ultimo
 
 squarcio di luce sulla fede: “Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro – destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco – torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. Voi lo amate, pur senza averlo visto e ora, senza vederlo, credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa, mentre raggiungete la mèta della vostra fede: la salvezza delle anime” (1Pt 1,6-9). La vita dei cristiani conosce l’esperienza della gioia e quella della sofferenza. Quanti Santi hanno vissuto la solitudine! Quanti credenti, anche ai nostri giorni, sono provati dal silenzio di Dio mentre vorrebbero ascoltare la sua voce consolante! Le prove della vita, mentre consentono di comprendere il mistero della Croce e di partecipare alle sofferenze di Cristo (cfr Col 1,24), sono preludio alla gioia e alla speranza cui la fede conduce: “quando sono debole, è allora che sono forte” (2Cor 12,10). Noi crediamo con ferma certezza che il Signore Gesù ha sconfitto il male e la morte. Con questa sicura fiducia ci affidiamo a Lui: Egli, presente in mezzo a noi, vince il potere del maligno (cfr Lc 11,20) e la Chiesa, comunità visibile della sua misericordia, permane in Lui come segno della riconciliazione definitiva con il Padre.
 
Affidiamo alla Madre di Dio, proclamata “beata” perché “ha creduto” (Lc 1,45), questo tempo di grazia.
 Dato a Roma, presso San Pietro, l’11 ottobre dell’Anno 2011, settimo di Pontificato.
Benedetto XVI
 
  

  “La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 

 

Domenica, 21 Ottobre, durante la Messa, leggeremo Giovanni 10:22-30 .

In questo brano , al versetto 10, leggiamo: “In quel tempo ebbe luogo in Gerusalemme la festa della Dedicazione”  La festa qui accennata, non è quella del tempio di Salomone (festa dei “Tabernacoli”) , né quella della dedica del tempio ricostruito da Zorobabele, che si celebrava a febbraio. Fu Giuda Maccabeo che istituì questa festa nel nono mese (Kisleu), per ricordare la sconfitta dei Siri (164 a.C.), la riedificazione dell'altare (e la sua purificazione) che Antioco IV Epifane aveva contaminato, sacrificando una scrofa sull'altare. Si chiamava "hanuka" , ma veniva detta "Festa dei lumi" ,per le grandi luminarie con la quali veniva celebrata 

 

 
CALENDARIO SETTIMANALE 
 
Domenica 21/10.
 
Ore 10,15 S. Messa e Professione di Fede
ore 15,30 Castagnata e Tombolata
ore 15,30 Battesimi 2°Turno
ore 17,30 Vespri e Adorazione
 
Lunedì 22/10
Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas; o
ore  21.00 Corale.
 
Martedì 23/10.
Ore 21.00 Incontro Caritas, Liturgia, Catechesi Missioni per l’Avvento.
 
Mercoledì 24/10.
Ore 18.00 S. Messa per tutti i defunti della Parrocchia
ore  21.00  Cenacolo
invito a Gruppo 3a Età
 
Venerdì 26/10 .
Ore 15,00 Incontro Gruppo 3a Età
ore 21,00 Equipe famiglie
 
Sabato 27/10.
Ore 9.30 Centro d’Ascolto Caritas. Veglia Missionaria
 
Domenica 28/10. Giornata Missionaria Mondiale.
Ore 10,00 “Domenica insieme 1° Corso”
 
SUFFRAGI
 
Lunedì 21/10.
Ore 18.00
Francavilla Nastasia e Carbone Francesco.
 
Martedì 23/10.
Ore 18.00
Napadona-Turnu, Vezzù Mafalda, Greco Giovanni.
 
Mercoledì 24/10.
Ore 18.00 S. Messa per tutti i defunti della Parrocchia
 
 
Giovedì 25/10
Ore 18.00 Condominio Via Monte Popera 16/48 Orazio. Bardizza Mario, Facchini Angela, Saggese Pietro, Sidoli Amabile,Corti Luciano, Calò Giuseppa.
 
Venerdì 26/10
Ore 8,30 Santino Luigi e Cesarina
 
Sabato 27/19
Ore 8,30  Verri Liliana
 
ARCHIVIO.
 
Con il Sacramento del Battesimo entrano a far parte della Chiesa:
Coppola Cristian,Di Donato Viola ed Elena, Mason Sofia e Selamawit
 
E’ tornata alla ‘Casa del Padre’ Bravin Maria anni 85.
 
Si sono uniti nel Sacramento del Matrimonio Gal Virgil e Stote Carmen Madalina
 
SOS  CARITAS
 
Necessitano:1 carozzina, 2 passeggini, scarpe donna sportive, scarpe uomo dal N° 41 al 43, giubbotti bimbo/ragazzi dai 2 ai 14 anni, lenzuola, salvietteGrazie
 

 

 

 

 

 

 

Comunicazione  di Formazione Religiosa. 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

 
                ANNO XXXI  domenica 14-10-2012 VII dopo il Martirio di S.Giovanni Battista  
 

 

Introducendoci all'anno della Fede -5-

 

 

Proseguiamo la pubblicazione della lettera “Porta Fidei” di Papa Bendetto XVI per l’ANNO  DELLA FEDE .
 
11. Per accedere a una conoscenza sistematica dei contenuti della fede, tutti possono trovare nel Catechismo della Chiesa Cattolica un sussidio prezioso ed indispensabile. Esso costituisce uno dei frutti più importanti del Concilio Vaticano II. Nella Costituzione Apostolica Fidei depositum, non a caso firmata nella ricorrenza del trentesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, il Beato Giovanni Paolo II scriveva: “Questo Catechismo apporterà un contributo molto importante a quell’opera di rinnovamento dell’intera vita ecclesiale… Io lo riconosco come uno strumento valido e legittimo al servizio della comunione ecclesiale e come una norma sicura per l’insegnamento della fede”.
E’ proprio in questo orizzonte che l’Anno della fede dovrà esprimere un corale impegno per la riscoperta e lo studio dei contenuti fondamentali della fede che trovano nel Catechismo della Chiesa Cattolica la loro sintesi sistematica e organica. Qui, infatti, emerge la ricchezza di insegnamento che la Chiesa ha accolto, custodito ed offerto nei suoi duemila anni di storia. Dalla Sacra Scrittura ai Padri della Chiesa, dai Maestri di teologia ai Santi che hanno attraversato i secoli, il Catechismo offre una memoria permanente dei tanti modi in cui la Chiesa ha meditato sulla fede e prodotto progresso nella dottrina per dare certezza ai credenti nella loro vita di fede.
Nella sua stessa struttura, il Catechismo della Chiesa Cattolica presenta lo sviluppo della fede fino a toccare i grandi temi della vita quotidiana. Pagina dopo pagina si scopre che quanto viene presentato non è una teoria, ma l’incontro con una Persona che vive nella Chiesa. Alla professione di fede, infatti, segue la spiegazione della vita sacramentale, nella quale Cristo è presente, operante e continua a costruire la sua Chiesa. Senza la liturgia e i Sacramenti, la professione di fede non avrebbe efficacia, perché mancherebbe della grazia che sostiene la testimonianza dei cristiani. Alla stessa stregua, l’insegnamento del Catechismo sulla vita morale acquista tutto il suo significato se posto in relazione con la fede
 12. In questo Anno, pertanto, il Catechismo della Chiesa Cattolica potrà essere un vero strumento a sostegno della fede, soprattutto per quanti hanno a cuore la formazione dei cristiani, così determinante nel nostro contesto culturale. A tale scopo, ho invitato la Congregazione per la Dottrina della Fede, in accordo con i competenti Dicasteri della Santa Sede, a redigere una Nota, con cui offrire alla Chiesa ed ai credenti alcune indicazioni per vivere quest’Anno della fede nei modi più efficaci ed appropriati, al servizio del credere e dell’evangelizzare.
 
La fede, infatti, si trova ad essere sottoposta più che nel passato a una serie di interrogativi che provengono da una mutata mentalità che, particolarmente oggi, riduce l’ambito delle certezze razionali a quello delle conquiste scientifiche e tecnologiche. La Chiesa tuttavia non ha mai avuto timore di mostrare come tra fede e autentica scienza non vi possa essere alcun conflitto perché ambedue, anche se per vie diverse, tendono alla verità [22].
13. Sarà decisivo nel corso di questo Anno ripercorrere la storia della nostra fede, la quale vede il mistero insondabile dell’intreccio tra santità e peccato. Mentre la prima evidenzia il grande apporto che uomini e donne hanno offerto alla crescita ed allo sviluppo della comunità con la testimonianza della loro vita, il secondo deve provocare in ognuno una sincera e permanente opera di conversione per sperimentare la misericordia del Padre che a tutti va incontro.

 Segue

 

 

Lente di ingrandimento :  i gruppi del vangelo nell’anno della fede 

 Da almeno 25 anni , se non di più , la nostra parrocchia conosce una proposta di lettura della Parola di Dio e di scambio nella fede a partire da Essa,  che va sotto il nome di “ Gruppi del vangelo” . Attualmente sono  6  e si ritrovano nelle case o in parrocchia .  Sono certamente gruppi aperti a tutti coloro che desiderano mettersi “ alla scuola della Parola di Dio ” per aiutarsi reciprocamente a vivere—come dice il nostro arcivescovo - la vita buona  del Vangelo .  La scorsa settimana abbiamo dato inizio alla proposta di quest’anno introducendo il tema con un momento di preghiera comune per tutti i partecipanti  ai diversi gruppi .  Il cammino di quest’anno si colloca all’interno della proposta dell’anno della fede e, riprendendo una espressione del Vangelo di Marco cara al nostro cardinale, vuole aiutare tutti a dire con sempre più verità e coscienza  : “Credo Signore, aiutami nella mia incredulità”. Insieme dunque, leggeremo alcune pagine dell’evangelista Marco per comprendere sempre meglio chi è Gesù  e dunque  vivere con più autenticità il nostro essere suoi discepoli.
 
Al cuore del racconto di Marco infatti stanno la rivelazione e la scoperta dell' identità di Gesù. La domanda a cui l'evangelista vuole rispondere non è solo «Chi è Gesù?» ma anche «Chi è il discepolo?» Infatti, Marco non si limita a rivelare a poco a poco il mistero cristiano; egli si preoccupa parallelamente di condurre il lettore a scoprire le proprie paure, la propria ignoranza, le proprie resistenze. L'uomo vede i gesti di Gesù e sente le sue parole, ma fatica a comprendere. Per lasciarsi illuminare dal Vangelo, ai discepoli è chiesto anzitutto di seguire Gesù, fino all'epilogo sconcertante del Calvario. Potremmo perciò leggere idealmente questo Vangelo come un itinerario che comprende varie tappe, in cui si mescolano oscurità e luce. Tutto è centrato sull'identità di Gesù, ma non si è mai sicuri delle proprie acquisizioni, così che il lettore deve interrogarsi in continuazione. La preghiera che potrà sgorgare dal nostro cuore sarà simile a quella del padre del figlio epilettico: «Credo, aiuta la mia incredulità» (Mc 9, 24).
Ci auguriamo che il lavoro dei nostri gruppi apra sempre più cuori e menti  ad un incontro fecondo con il Signore e la sua Parola. Interrogarsi insieme, esortarsi a vicenda, senza dare mai per scontata la comprensione del mistero di Cristo, che è sempre più grande di ogni nostra parola e della capacità di comprendere.
Vi aspettiamo. Venite e vedrete. 
 
 
 PROPOSTE DI CONDIVISIONE ITINERANTE

Parrocchia Sacra Famiglia in Rogoredo 

In collaborazione con :
DA CAPO REISEN-VERMITTLUNGEN-VERANSTALTUNGEN
MICHAEL KHUEN-BELASI
A-6136 Pill Nr. 6 * Austria
30 novembre - 3 dicembre 2012  
Gita di Avvento e visita a Praga

Presentazione                                                         

Dopo la bella ed interessante esperienza di Vienna 2011  , eccoci a riproprorre per quest’anno, un’ occasione di condivisione  e di  crescita spirituale e culturale  a PRAGA . dove ci prepareremo al Natale,  visitando anche il celebre Santuario del Gesù Bambino . 

 PROGRAMMA di massima

 30.11. Partenza ore 5.30 da Rogoredo ( 5.45 da Fatima ) con pranzo  in ristorante  durante il viaggio.  Arrivo in serata a  Praga . Cena in htl e pernottamento.

 STRUTTURA:  HOTEL DORINT a Praga - Sito internet: http://dorinthoteldongiovanni.praguehotels.it/index_it.html

1.12. Prima colazione e visita guidata alla Città Vecchia - il Quartiere Ebraico - il Ponte Carlo. Pranzo libero – Proseguimento visita guidata - Rientro in HTL cena e pernottamento                     

2.12  Prima colazione Borgo del Castello, Quartiere piccolo.  ( S. Messa domencale, se possibile presso il santuario del Bambin Gesù ) Pranzo e tempo  libero - Proseguimento visita guidata - Rientro in HTL cena e pernottamento                     

3.12 Colazione e partenza dall’HTL – Viaggio di rientro con Pranzo in ristorante durante il percorso.  

 

COSTO  PREZZI validi per un gruppo di 50 persone:  Euro 370,00

SERVIZI inclusi:

03 pernottamenti con colazione e cena a buffet

Pranzi in ristorante al viaggio di andata e ritorno inc.  bevanda

Guida a Praga giornata intera x 2 giorni

Pullman GT ditta ROVARIS con due autisti + pedaggi autstradali  + parcheggi

ESCLUSI: mance e ingressi non previsti.

 

ISCRIZIONI : IN SEGRETRIA parrocchiale versando la caparra di EURO 100 entro il 30/10

                                                           Saldo entro e non oltre il 20 novembre   

 

  

  “La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 

 Domenica, 14 Ottobre, durante la Messa, leggeremo Matteo 13, 24-43 .

In questo brano , al versetto 33, leggiamo: “Il regno dei cieli è simile al lievito che una donna prende e nasconde in tre misure di farina, finché la pasta sia tutta lievitata” . La ‘misura’ veniva utilizzata come capacità dei solidi ( = 11.7 litri) . Quindi la quantità di farina impastata (circa 28 Kg) è esagerata,  per far risaltare meglio il concetto. La piccola quantità di lievito fermenta con potenza tutta la farina. Riprende Gn 18:6, dove Sara prepara il pane per i tre personaggi che visitano Abramo: Prendi subito tre misure di fior di farina, impastala e fa' delle focacce.
 
 
CALENDARIO SETTIMANALE 
 
Lunedì 15/10.
Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas;
ore 21.00 Corale.
 
Mercoledì 17/10.
Ore 21.00 Cenacolo invito ad educatori Oratorio.
 
Giovedì 18/10.
Ore 19.00 Inizio incontro “Primo annuncio agli adulti”;
ore 20.00 scuola della Parola giovani a Rogoredo.
 
Venerdì 19/10 .
Ore 21.00 Incontro animatori gruppi del Vangelo (per novembre).
 
Sabato 20/10.
Uscita decanale chierichetti;
ore 16.00 incontro gruppo famiglie, cena insieme.
 
Domenica 21/10.
Ore 10,15 S. Messa e Professione di fede; ore 15,30 castagnata e tombolata in Oratorio;
ore 15,30 Battesimi 2°Turno
ore 17,30 Vespri e adorazione; ore 18.00 S. Messa.
 
SUFFRAGI
 
Lunedì 15/10.
Ore 18.00 Ignazio Romano, Muia Giuseppe.
 
Martedì 16/10.
Ore 18.00 Bressani Isacco, Dagnoni Alfredo e Daglio Teresa, Luciana.
 
 
Mercoledì 17/10.
Ore 18.00 Fiora Dante e Antonietta; Nina Brambilla; Pedrini Dino.
 
Giovedì 18/10.
Ore 18.00 Fam. Marchesi e Ambrogio; Fam. Bucciarelli, Piero e Fam.; Catalano Raffaele.

 

 

 

 

 

 

Comunicazione  di Formazione Religiosa. 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

 
                ANNO XXXI  domenica 7-10-2012 VI dopo il Martirio di S.Giovanni Battista  
 

 

Introducendoci all'anno della Fede -4-

 

 

Proseguiamo la pubblicazione della lettera “Porta Fidei” di Papa Bendetto XVI per l’ANNO  DELLA FEDE .
 
8. In questa felice ricorrenza, intendo invitare i Confratelli Vescovi di tutto l’orbe perché si uniscano al Successore di Pietro, nel tempo di grazia spirituale che il Signore ci offre, per fare memoria del dono prezioso della fede. Vorremmo celebrare questo Anno in maniera degna e feconda. Dovrà intensificarsi la riflessione sulla fede per aiutare tutti i credenti in Cristo a rendere più consapevole ed a rinvigorire la loro adesione al Vangelo, soprattutto in un momento di profondo cambiamento come quello che l’umanità sta vivendo.
 Avremo l’opportunità di confessare la fede nel Signore Risorto nelle nostre Cattedrali e nelle chiese di tutto il mondo; nelle nostre case e presso le nostre famiglie, perché ognuno senta forte l’esigenza di conoscere meglio e di trasmettere alle generazioni future la fede di sempre. Le comunità religiose come quelle parrocchiali, e tutte le realtà ecclesiali antiche e nuove, troveranno il modo, in questo Anno, per rendere pubblica professione del Credo.
 
9. Desideriamo che questo Anno susciti in ogni credente l’aspirazione a confessare la fede in pienezza e con rinnovata convinzione, con fiducia e speranza. Sarà un'occasione propizia anche per intensificare la celebrazione della fede nella liturgia, e in particolare nell’Eucaristia, che è “il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e insieme la fonte da cui promana tutta la sua energia” [14]. Nel contempo, auspichiamo che la testimonianza di vita dei credenti cresca nella sua credibilità. Riscoprire i contenuti della fede professata, celebrata, vissuta e pregata [15], e riflettere sullo stesso atto con cui si crede, è un impegno che ogni credente deve fare proprio, soprattutto in questo Anno.
 Non a caso, nei primi secoli i cristiani erano tenuti ad imparare a memoria il Credo. Questo serviva loro come preghiera quotidiana per non dimenticare l’impegno assunto con il Battesimo. Con parole dense di significato, lo ricorda sant’Agostino quando, in un’Omelia sulla redditio symboli,  la  consegna del Credo, dice: “Il simbolo del santo mistero che avete ricevuto tutti insieme e che oggi avete reso uno per uno, sono le parole su cui è costruita con saldezza la fede della madre Chiesa sopra il fondamento stabile che è Cristo Signore. Voi dunque lo avete ricevuto e reso, ma nella mente e nel cuore lo dovete tenere sempre presente, lo dovete ripetere nei vostri letti, ripensarlo nelle piazze e non scordarlo durante i pasti: e anche quando dormite con il corpo, dovete vegliare in esso con il cuore” . 
 
10. Vorrei, a questo punto, delineare un percorso che aiuti a comprendere in modo più profondo non solo i contenuti della fede, ma insieme a questi anche l’atto con cui decidiamo di affidarci totalmente a Dio, in piena libertà. Esiste, infatti, un’unità profonda tra l’atto con cui si crede e i contenuti a cui diamo il nostro assenso. L’apostolo Paolo permette di entrare all’interno di questa realtà quando scrive: “Con il cuore … si crede … e con la bocca si fa la professione di fede” (Rm 10,10). Il cuore indica che il primo atto con cui si viene alla fede è dono di Dio e azione della grazia che agisce e trasforma la persona fin nel suo intimo. 
 
L’esempio di Lidia è quanto mai eloquente in proposito. Racconta san Luca che Paolo, mentre si trovava a Filippi, andò di sabato per annunciare il Vangelo ad alcune donne; tra esse vi era Lidia e il “Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di Paolo” (At 16,14). Il senso racchiuso nell’espressione è importante. San Luca insegna che la conoscenza dei contenuti da credere non è sufficiente se poi il cuore, autentico sacrario della persona, non è aperto dalla grazia che consente di avere occhi per guardare in profondità e comprendere che quanto è stato annunciato è la Parola di Dio.
Professare con la bocca, a sua volta, indica che la fede implica una testimonianza ed un impegno pubblici. Il cristiano non può mai pensare che credere sia un fatto privato. La fede è decidere di stare con il Signore per vivere con Lui. E questo “stare con Lui” introduce alla comprensione delle ragioni per cui si crede. La fede, proprio perché è atto della libertà, esige anche la responsabilità sociale di ciò che si crede. La Chiesa nel giorno di Pentecoste mostra con tutta evidenza questa dimensione pubblica del credere e dell’annunciare senza timore la propria fede ad ogni persona. È il dono dello Spirito Santo che abilita alla missione e fortifica la nostra testimonianza, rendendola franca e coraggiosa.  
 
La stessa professione della fede è un atto personale ed insieme comunitario. E’ la Chiesa, infatti, il primo soggetto della fede. Nella fede della Comunità cristiana ognuno riceve il Battesimo, segno efficace dell’ingresso nel popolo dei credenti per ottenere la salvezza. Come attesta il Catechismo della Chiesa Cattolica: “«Io credo»; è la fede della Chiesa professata personalmente da ogni credente, soprattutto al momento del Battesimo. «Noi crediamo» è la fede della Chiesa confessata dai Vescovi riuniti in Concilio, o più generalmente, dall’assemblea liturgica dei fedeli. «Io credo»: è anche la Chiesa nostra Madre, che risponde a Dio con la sua fede e che ci insegna a dire «Io credo», «Noi crediamo»” .  Come si può osservare, la conoscenza dei contenuti di fede è essenziale per dare il proprio assenso, cioè per aderire pienamente con l’intelligenza e la volontà a quanto viene proposto dalla Chiesa. La conoscenza della fede introduce alla totalità del mistero salvifico rivelato da Dio.
 
L’assenso che viene prestato implica quindi che, quando si crede, si accetta liberamente tutto il mistero della fede, perché garante della sua verità è Dio stesso che si rivela e permette di conoscere il suo mistero di amore .  D’altra parte, non possiamo dimenticare che nel nostro contesto culturale tante persone, pur non riconoscendo in sé il dono della fede, sono comunque in una sincera ricerca del senso ultimo e della verità definitiva sulla loro esistenza e sul mondo. Questa ricerca è un autentico “preambolo” alla fede, perché muove le persone sulla strada che conduce al mistero di Dio. La stessa ragione dell’uomo, infatti, porta insita l’esigenza di “ciò che vale e permane sempre” [19]. Tale esigenza costituisce un invito permanente, inscritto indelebilmente nel cuore umano, a mettersi in cammino per trovare Colui che non cercheremmo se non ci fosse già venuto incontro [20]. Proprio a questo incontro la fede ci invita e ci apre in pienezza.

 Segue

 

 

Lente di ingrandimento : il fondo famiglia lavoro

 Sotto questo titolo, vorremmo raccogliere una serie di articoli che riguardino temi di attualità o specifiche proposte che la comunità parrocchiale vive e vorrebbe far meglio conoscere e approfondire a tutti i fedeli. In questo numero vorremmo presentare quel che sta avvenendo in diocesi, a partire dalla  nuova forma che  assumerà il fondo Famiglia Lavoro . Riportiamo un’ intervista al presidente Luciano Gualzetti.

 

«Tra maggio e giugno abbiamo già contattato i Decanati, ritrovando tutte le persone disponibili che hanno così l’intenzione di portare avanti la fase due del FFL. Abbiamo già ricevuto risposte di una quarantina di Decanati che ci hanno detto che il Distretto c’è, indicando i loro riferimenti. Questa rete per noi è strategica».
Quali sono gli strumenti che userete?
Oltre all’erogazione a fondo perduto, la formazione mirata e il microcredito come già annunciato nei mesi scorsi. Ciascuno di questi deve essere tradotto a livello locale: la formazione deve essere ragionata e avviata, territorio per territorio, a seconda che ci siano le condizioni di nuovi posti di lavoro e quindi di qualifiche che devono essere rilanciate con corsi veri e propri. Insieme alle Acli stiamo ragionando su quali possono essere le attività lavorative che possono dare speranza a un inserimento concreto, prendendo i contatti anche con imprese, piccole ditte, artigiani e commercianti. Quindi ogni territorio si sta muovendo in modo diverso e laddove ci sono concrete
occasioni di lavoro allora si può costruire un percorso che può essere un corso o il tirocinio o entrambi. Questi corsi sono retribuiti: la persona che per due o tre mesi li frequenta ha comunque un reddito per poter sopravvivere.
Si attiverà anche il microcredito...“ Sì, anche se in questo caso l’approccio è diverso. Il microcredito è il classico supporto per l’avvio di attività economiche ed è stato quantificato in 10 mila euro. Si integra con altre forme che la Diocesi ha già attivato come il “prestito della speranza” o quelli della Fondazione San Bernardino e di altre fondazioni. Però devono essere chiari i criteri per evitare di aggravare la situazione. Perché se si concede un prestito a una persona che è già indebitata o che non ha proprio nessuna capacità di restituzione né presente, né futura, non la si aiuta perché così si indebita ancora di più.
Insomma l’obiettivo è unico: il lavoro… Infatti, il punto decisivo è mettere a disposizione strumenti in modo mirato, perché la soluzione è proprio ritrovare il lavoro. Sono strumenti utili se servono a questo scopo: il microcredito per riavviare un’attività lavorativa, la formazione per dare speranza concreta riqualificandosi per trovare un nuovo posto. Altrimenti rimane l’erogazione a fondo perduto, che è una boccata d’ossigeno, ma non è ciò che vogliamo in modo principale. L’ultimostrumento (cassa mutualistica o fondo mutualistico) è allo studio.
L’esperienza del Fondo però ha seminato molto, facendo fiorire molte iniziative collaterali… È così: le realtà sul territorio si sono attivate. La grande ricchezza del Fondo è che quando i Distretti hanno smesso di operare a luglio 2011, hanno però continuato ad andare avanti a promuovere fondi locali e aiuti per questa particolare forma di povertà o di impoverimento dovuto alla crisi, alla perdita di lavoro, anche con soluzioni non solo economiche. A partire da quelle relazionali: famiglie che ne aiutano altre, famiglie tutor, Gruppi di acquisto solidali ecc….
La Diocesi si è mossa in anticipo proprio su un terreno affrontato dal Papa e del cardinale Scola durante Family 2012...
Esatto, questa esperienza può essere vista come la modalità migliore per rilanciare e per sottolineare quello che il Papa ha detto e che poi il cardinale Scola ha ripreso durante Family 2012: il Fondo come possibilità per tradurre l’esortazione a promuovere gemellaggi tra parrocchie e tra famiglie. Una delle idee è appunto questa: rilanciare e provocare nelle comunità cristiane la moltiplicazione di soluzioni che possono essere sì economiche - e il Fondo farà la sua parte - ma soprattutto relazionali. Lo spirito iniziale del Fondo era che doveva essere integrativo a forme di aiuto
del territorio.
 

 

  

  “La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 

 

Domenica, 7 Ottobre, durante la Messa, leggeremo Matteo 20, 1-16 .

In questo brano , al versetto 11, leggiamo: “Perciò, nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa” .  In greco “egogguzon kata tou oikodespotou”  , dal verbo gongùzo: unica attestazione in Matteo di un verbo di profonda risonanza teologica: è il termine per eccellenza che designa il mormorare contro il piano di Dio da parte di Israele nel deserto. Infatti (Esodo 17,3)  : In quel luogo il popolo soffriva la sete per mancanza di acqua; il popolo mormorava (gongùzo) contro Mosè e disse…” . Il verbo assume lo stesso grave significato in Numeri 14,17 “Fino a quando sopporterò questa malvagia comunità che mormora contro di me?”

 

 
CALENDARIO SETTIMANALE 
 
Domenica 7/10.
Ore 11,30 S. Messa e Battesimi.
 
Lunedì 8 /10.
INIZIO di TUTTE LE CATECHESI. Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas; ore 21.00 Corale.
 
Martedì 9 /10.
Inizio doposcuola; ore 21.00 Direttivo Rogoredo Vivere.
 
Mercoledì 10 /10.
Ore 9.00 – 10,30 Guardaroba Caritas; ore 17.00 S. Vincenzo;
ore 21.00  Cenacolo invito a CPP–CAEP–CDO.
 
Giovedì 11/10.
Ore 15.00 Terza Età; ore 21.00 Incontro di preghiera gruppi del Vangelo.
 
Venerdì 12/10 .
2 giorni famiglie ad Assisi (13 e 14).
 
Sabato 13/10.
Ore 9.30 Centro d’Ascolto Caritas.
 
SUFFRAGI
 
Lunedì 8/10. Ore 18.00 Gasparini Franco.
 
Martedì 9/10. Ore 18.00 Bice Garganico.
 
Mercoledì 10/10. Ore 18.00 Beltrami Giuseppina e Pisati Giuseppe.
 
Giovedì 11/10. Ore 18.00 Cremonesi e Zucca.
 
ARCHIVIO.
 
Con il Sacramento del Battesimo entrano nella famiglia di Gesù: Carbone Melissa –Cirillo – Salvagnini Davide.
E’ tornata alla ‘Casa del Padre’ De Palo Olinda Rosaria anni 45.
 
RINGRAZIAMENTI
 
A tutti coloro che hanno preparato al festa per suor Ornella e suor Rosanna e a chi ha preparato e animate le giornate Eucaristiche.
A tutti quelli che hanno rifatto, stampato e impaginato i nuovi libretti dei canti.
 
SPECIALE CARITAS
 
Il centro di ascolto Caritas riceve il lunedì dalle ore 17.00 alle 18.00, il sabato mattina dalle 9.30 alle 10.30. Due volte al mese , o su prenotazione, c’è la possibilità d’avere la presenza di un Consulente legale -  Tel.Caritas 02/51621707
 
OFFERTE
 
Per lavori straordinari Euro 2000 - per i lavori in oratorio Euro 1000
Da Fondazione Cariplo  per lavori in Oratorio Euro 15.000

 

 

 

Comunicazione  di Formazione Religiosa. 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

 
                ANNO XXXI  domenica 30-9-2012 V dopo il Martirio di S.Giovanni Battista  
 

 

Introducendoci all'anno della Fede -3-

 

 

Prosegue la pubblicazione della lettera apostolica “Porta Fidei” di Papa Benedetto XVI

5. ... Ho ritenuto che far iniziare l’Anno della fede in coincidenza con il cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II possa essere un’occasione propizia per comprendere che i testi lasciati in eredità dai Padri conciliari, secondo le parole del beato Giovanni Paolo II, “non perdono il loro valore né il loro smalto. È necessario che essi vengano letti in maniera appropriata, che vengano conosciuti e assimilati come testi qualificati e normativi del Magistero, all'interno della Tradizione della Chiesa … Sento più che mai il dovere di additare il Concilio, come la grande grazia di cui la Chiesa ha beneficiato nel secolo XX: in esso ci è offerta una sicura bussola per orientarci nel cammino del secolo che si apre”. Io pure intendo ribadire con forza quanto ebbi ad affermare a proposito del Concilio pochi mesi dopo la mia elezione a Successore di Pietro: “se lo leggiamo e recepiamo guidati da una giusta ermeneutica, esso può essere e diventare sempre di più una grande forza per il sempre necessario rinnovamento della Chiesa” .

6. Il rinnovamento della Chiesa passa anche attraverso la testimonianza offerta dalla vita dei credenti: con la loro stessa esistenza nel mondo i cristiani sono infatti chiamati a far risplendere la Parola di verità che il Signore Gesù ci ha lasciato. Proprio il Concilio, nella Costituzione dogmatica Lumen gentium, affermava: “Mentre Cristo, «santo, innocente, senza macchia» (Eb 7,26), non conobbe il peccato (cfr 2Cor 5,21) e venne solo allo scopo di espiare i peccati del popolo (cfr Eb 2,17), la Chiesa, che comprende nel suo seno peccatori ed è perciò santa e insieme sempre bisognosa di purificazione, avanza continuamente per il cammino della penitenza e del rinnovamento. La Chiesa «prosegue il suo pellegrinaggio fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio», annunziando la passione e la morte del Signore fino a che egli venga (cfr 1Cor 11,26). Dalla virtù del Signore risuscitato trae la forza per vincere con pazienza e amore le afflizioni e le difficoltà, che le vengono sia dal di dentro che dal di fuori, e per svelare in mezzo al mondo, con fedeltà anche se non perfettamente, il mistero di lui, fino a che alla fine dei tempi esso sarà manifestato nella pienezza della luce” . L’Anno della fede, in questa prospettiva, è un invito ad un’autentica e rinnovata conversione al Signore, unico Salvatore del mondo. Nel mistero della sua morte e risurrezione, Dio ha rivelato in pienezza l’Amore che salva e chiama gli uomini alla conversione di vita mediante la remissione dei peccati (cfr At 5,31). Per l’apostolo Paolo, questo Amore introduce l’uomo ad una nuova vita: “Per mezzo del battesimo siamo stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una nuova vita” (Rm 6,4). Grazie alla fede, questa vita nuova plasma tutta l’esistenza umana sulla radicale novità della risurrezione. Nella misura della sua libera disponibilità, i pensieri e gli affetti, la mentalità e il comportamento dell’uomo vengono lentamente purificati e trasformati, in un cammino mai compiutamente terminato in questa vita. La “fede che si rende operosa per mezzo della carità” (Gal 5,6) diventa un nuovo criterio di intelligenza e di azione che cambia tutta la vita dell’uomo (cfr Rm 12,2; Col 3,9-10; Ef 4,20-29; 2Cor 5,17).

 
7. “Caritas Christi urget nos” (2Cor 5,14): è l’amore di Cristo che colma i nostri cuori e ci spinge ad evangelizzare. Egli, oggi come allora, ci invia per le strade del mondo per proclamare il suo Vangelo a tutti i popoli della terra (cfr Mt 28,19). Con il suo amore, Gesù Cristo attira a sé gli uomini di ogni generazione: in ogni tempo Egli convoca la Chiesa affidandole l’annuncio del Vangelo, con un mandato che è sempre nuovo. Per questo anche oggi è necessario un più convinto impegno ecclesiale a favore di una nuova evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo nel comunicare la fede. Nella quotidiana riscoperta del suo amore attinge forza e vigore l’impegno missionario dei credenti che non può mai venire meno. La fede, infatti, cresce quando è vissuta come esperienza di un amore ricevuto e quando viene comunicata come esperienza di grazia e di gioia. Essa rende fecondi, perché allarga il cuore nella speranza e consente di offrire una testimonianza capace di generare: apre, infatti, il cuore e la mente di quanti ascoltano ad accogliere l’invito del Signore di aderire alla sua Parola per diventare suoi discepoli. I credenti, attesta sant’Agostino, “si fortificano credendo” [12]. Il santo Vescovo di Ippona aveva buone ragioni per esprimersi in questo modo. Come sappiamo, la sua vita fu una ricerca continua della bellezza della fede fino a quando il suo cuore non trovò riposo in Dio [13]. I suoi numerosi scritti, nei quali vengono spiegate l’importanza del credere e la verità della fede, permangono fino ai nostri giorni come un patrimonio di ricchezza ineguagliabile e consentono ancora a tante persone in ricerca di Dio di trovare il giusto percorso per accedere alla “porta della fede”.
Solo credendo, quindi, la fede cresce e si rafforza; non c’è altra possibilità per possedere certezza sulla propria vita se non abbandonarsi, in un crescendo continuo, nelle mani di un amore che si sperimenta sempre più grande perché ha la sua origine in Dio.
 
Segue
 

Il mese del Rosario e delle Missioni

Il Mese di ottobre è tradizionalmente dedicato alla Madonna del Rosario di cui ricorre l’annale memoria il giorno 7 ottobre e ad una particolare sensibilizzazione delle comunità cristiane alla vita e all’opera delle missioni cattoliche nel mondo .

Siamo allora invitati come singoli a vivere riscoprire la preghiera del Rosario soprattutto in famiglia . La nostra comunità lo recita abitualmente ogni giorno alle ore 17.30 in comunione di preghiera e intenzioni con tutta la Chiesa universale e, in questo mese,  particolarmente pensando ai missionari e alle missionarie che operano nei diversi continenti . Vorremmo soprattutto affidare alla cura materna di Maria i nostri missionari rogoredesi, soprattutto padre Eufrasio Clerici che sta vivendo un momento di malattia abbastanza seria.

Il gruppo missionario darà  indicazioni più precise per vivere l’annuale giornata missionaria mondiale.

 

  

 

FESTA DI APERTURA DELL’ ORATORIO

 

Riportiamo qui il messaggio del nostro arcivescovo in occasione della festa di Apertura degli Oratori

Carissimi,
tutti noi abbiamo ancora gli occhi ed il cuore pieni della gioia dell’incontro con il Papa allo Stadio di San Siro. È stata veramente una grande festa in cui il Santo Padre ha voluto condividere il nostro cammino e confermarci nella Fede. In quell’occasione egli ha detto parole importanti, che faccio mie e vi rilancio: «Cari amici, voi siete fortunati perché nelle vostre parrocchie ci sono gli oratori, un grande dono della Diocesi di Milano. L’oratorio, come dice la parola, è un luogo dove si prega, ma anche dove si sta insieme
nella gioia della fede, si fa catechesi, si gioca, si organizzano attività di servizio e di altro genere, si impara a vivere, direi. Siate frequentatori assidui del vostro oratorio, per maturare sempre più nella conoscenza e nella sequela del Signore».

Così il Papa incoraggia ogni nostro oratorio a diventare sempre più una “porta della fede”, un luogo e un’esperienza capace di introdurre in una vita piena. L’oratorio è chiamato ad essere un luogo educativo privilegiato per scoprire la bellezza della fede e la sua convenienza per la vita concreta, fin dai primi
anni della nostra vita. Perché questo possa accadere è necessario curare e guidare sempre di più la vita e l’opera degli educatori nei nostri oratori. Essi sono anzitutto collaboratori della grazia di Dio e proprio per questo sono chiamati a vivere in prima persona il dono della fede nella comunità.
Per tanti ragazzi l’oratorio costituisce anche ben di più di una porta, arrivando a diventare una vera e propria “casa della fede”. In esso, infatti, si impara a credere condividendo la fede con gli altri e dandole concretezza. Sappiamo bene che nessuno crede da solo
: si crede tutti insieme, come Chiesa del Signore, e insieme si cammina. Gli adulti e i giovani aiuteranno i ragazzi a crescere nella fede; i ragazzi aiuteranno gli adulti e i giovani a mantenere viva la freschezza della loro fede. All’inizio di questo nuovo anno, vorrei rivolgere a tutti l’invito ad osare il “salto della fede”, con serenità e serietà. Chi crede si affida e lo fa sulla base della presenza viva di Gesù Risorto in mezzo a noi: Egli è sempre fedele.
Di cuore invoco su tutti voi che in vario modo vivete l’esperienza dell’oratorio
la benedizione del Signore.


+
Angelo card. Scola
Arcivescovo di Milano

 ___________

 Saluto ufficiale a Suor Ornella e accoglienza di Suor Rosanna

 

Sulla scia dei pensieri del nostro Cardinale e nel contesto di questo giorno di festa vogliamo  ringraziare ancora una volta Suor Ornella , che oggi salutiamo ufficialmente come comunità , per il tanto bene fatto e per le energie che ha speso in questi anni, proprio per il nostro oratorio, per i ragazzi e le ragazze che la ricorderanno sempre con affetto e che certamente hanno ricevuto da Lei una buona testimonianza di vita spesa per il Signore e per i fratelli  . L’eredità di suor Ornella viene oggi raccolta per grazia ( visti i tempi di penuria vocazionale) da Suor Rosanna, che abbiamo già avuto modo di conoscere e di apprezzare in queste settimane e di cui è apparso subito il carattere mite  ma deciso, umile e forte . A lei il nostro più sincero benvenuto e la promessa di sostenerla con l’ affetto e con la preghiera nel suo servizio tra noi .  Come scriveva il nostro Cardinale  “Chi crede si affida e lo fa sulla base della presenza viva di Gesù Risorto in mezzo a noi: Egli è sempre fedele. Sai così per Suor Ornella nel suo nuovo incarico , per suo Rosanna qui a Rogoredo e per ciascuno di noi chiamato a dare , soprattutto ai più piccoli e ai più giovani una sincera testimonianza di fede e di amore per Signore vivo e presente .

 

  “La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 

Domenica, 30 settembre, durante la Messa, leggeremo Deuteronomio 6, 1- 9 .

In questo brano , al versetto 4, leggiamo: “Ascolta, Israele: Il SIGNORE è  il nostro Dio, il  SIGNORE è uno “ . Questa frase dà il nome alla preghiera fondamentale di ogni israelita :lo Shemà Israel. Siccome contiene il sacro nome di Dio, non pronunciabile, essa viene letta: Shema' Ysrael, Ado-nai Eloheinu, Ado-nai ehad, e viene pronunciata coprendosi gli occhi.
Lo Shemà deve essere letto e non recitato a memoria per non incorrere nel minimo errore di pronuncia; lo Shemà non può essere recitato in luogo non pulito o sconveniente, e neppure in presenza di un morto;  non ci si deve interrompere durante la lettura, né parlare o gesticolare con altre persone.  Ancora oggi, ogni pio Israelita, lo deve recitare una volta al giorno.
  
 
CALENDARIO SETTIMANALE 
 
Domenica 30/9.
FESTA DI APERTURA DELL’ORATORIO. .
Ore 10,15 S. Messa e “MANDATO”;
ore 17.00 chiusura giornate Eucaristiche;
ore 21.00 Diapositive vacanza estiva e saluto a suor Ornella.
 
Lunedì 1 /10.
INIZIO CORSI PALESTRA.
Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas;
ore 21.00 Corale;
ore 21.00 Inizio catechesi adolescenti.
 
Martedì 2 /10.
Ore 18,30 Incontro genitori Pre Ado;
 ore 21.00 CDO/1.
 
Mercoledì 3 /10.
Ore 21.00 Ripresa ‘Cenacolo’, in cappellina.
 
Giovedì 4/10.
Ore 21.00 Inizio catechesi giovani;
ore 21.00 Incontro equipe visitatori battesimi inizio
anno.
 
Venerdì 5/10
.Ore 14,30 pulizia chiesa 1° turno;
ore 15,30 S.Messa Gecra;
ore 18.00 1° venerdì del
mese: adorazione e possibilità di confessioni.
 
Sabato 6/10.
Ore 9.30 Lavori in Oratorio/2;
ore 9,30 – 10,30 Centro d’Ascolto  Caritas;
ore 16,00 incontro genitori Battesimi del 7 e 21 ottobre.
 
Domenica 7/10.
Ore 11,30 Battesimi (1° turno)
 
SUFFRAGI
 
Lunedì 1/10.
Ore 18.00 Ivana Dordoni.
 
 
Mercoledì 3/10.
 Ore 8,30 Felicitas – Toribio; Juan Carlos – Carmena.
 
Giovedì 4/10.
Ore 18.00 Russi Francesco.
 
Sabato 6/10.
Ore 8,30 Reina.
 
ARCHIVIO.
 
Con il Sacramento del Matrimonio hanno formato una nuova famiglia: Sindoni Andrea e
Denaro Concetta;
Cassinari Paolo e Maneti Alessandra.
 
Sono tornati alla ‘Casa del Padre’
Corti Pandaro anni 90 e Rolla Laura anni 51.

 

 

Comunicazione  di Formazione Religiosa. 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

 
                ANNO XXXI  domenica 23-9-2012 - IV dopo il Martirio di S.Giovanni Battista  
 

 

Introducendoci all'anno della Fede -2-

 

 

Proseguiamo la pubblicazione della Lettera di Benedetto XVI con la quale il Santo Padre ha invitato la chiesa tutta ad accogliere  e vivere il 2012-2013 come l’ Anno della Fede
 
3. Non possiamo accettare che il sale diventi insipido e la luce sia tenuta nascosta (cfr Mt 5,13-16). Anche l’uomo di oggi può sentire di nuovo il bisogno di recarsi come la samaritana al pozzo per ascoltare Gesù, che invita a credere in Lui e ad attingere alla sua sorgente, zampillante di acqua viva (cfr Gv 4,14). Dobbiamo ritrovare il gusto di nutrirci della Parola di Dio, trasmessa dalla Chiesa in modo fedele, e del Pane della vita, offerti a sostegno di quanti sono suoi discepoli (cfr Gv 6,51). L’insegnamento di Gesù, infatti, risuona ancora ai nostri giorni con la stessa forza: “Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la via eterna” (Gv 6,27). L’interrogativo posto da quanti lo ascoltavano è lo stesso anche per noi oggi: “Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?” (Gv 6,28). Conosciamo la risposta di Gesù: “Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato” (Gv 6,29). Credere in Gesù Cristo, dunque, è la via per poter giungere in modo definitivo alla salvezza.
 
4. Alla luce di tutto questo ho deciso di indire un Anno della fede. Esso avrà inizio l’11 ottobre 2012, nel cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, e terminerà nella solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo, il 24 novembre 2013. Nella data dell’11 ottobre 2012, ricorreranno anche i vent’anni dalla pubblicazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, testo promulgato dal mio Predecessore, il Beato Papa Giovanni Paolo II, allo scopo di illustrare a tutti i fedeli la forza e la bellezza della fede. Questo documento, autentico frutto del Concilio Vaticano II, fu auspicato dal Sinodo Straordinario dei Vescovi del 1985 come strumento al servizio della catechesi e venne realizzato mediante la collaborazione di tutto l’Episcopato della Chiesa cattolica. E proprio l’Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi è stata da me convocata, nel mese di ottobre del 2012, sul tema de La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana. Sarà quella un’occasione propizia per introdurre l’intera compagine ecclesiale ad un tempo di particolare riflessione e riscoperta della fede. Non è la prima volta che la Chiesa è chiamata a celebrare un Anno della fede. Il mio venerato Predecessore il Servo di Dio Paolo VI ne indisse uno simile nel 1967, per fare memoria del martirio degli Apostoli Pietro e Paolo nel diciannovesimo centenario della loro testimonianza suprema. Lo pensò come un momento solenne perché in tutta la Chiesa vi fosse “un'autentica e sincera professione della medesima fede”; egli, inoltre, volle che questa venisse confermata in maniera “individuale e collettiva, libera e cosciente, interiore ed esteriore, umile e franca”. Pensava che in tal modo la Chiesa intera potesse riprendere “esatta coscienza della sua fede, per ravvivarla, per purificarla, per confermarla, per confessarla”. I grandi sconvolgimenti che si verificarono in quell’Anno, resero ancora più evidente la necessità di una simile celebrazione. Essa si concluse con la Professione di fede del Popolo di Dio, per attestare quanto i contenuti essenziali che da secoli costituiscono il patrimonio di tutti i credenti hanno bisogno di essere confermati, compresi e approfonditi in maniera sempre nuova al fine di dare testimonianza coerente in condizioni storiche diverse dal passato.
  (segue nel prossimo numero)

Introducendoci all’ Anno della fede: la proposta del Cardinale 

  Accanto alla lettera del Papa, vogliamo proporvi anche una sintesi   degli orientamenti pastorali offerti dal nostro Arcivescovo alla diocesi di Milano come attuazione  per la nostra chiesa locale della proposta dell’itinerario dell’Anno della Fede .
 
«Se Dio è vicino si sprigiona, irresistibile, la gioia della festa». Così    afferma il cardinale Scola nella lettera pastorale Alla scoperta del Dio vicino. Si tratta di una riflessione sul cammino di quest’anno che punta all’essenziale, nel solco tracciato da Benedetto XVI con l’Anno della fede: l’Arcivescovo lo fa partendo dal grande dono del VII Incontro mondiale delle famiglie con la visita del Santo Padre a Milano...
«Nell’Anno della fede le nostre comunità dovranno concentrarsi sull’essenziale - sottolinea - : il rapporto con Gesù che consente l’accesso alla Comunione trinitaria e rende partecipi della Vita divina. Come ogni profonda relazione amorosa il dono della fede chiede i linguaggi della gratitudine piuttosto che quelli del puro dovere, decisione di dedicare tempo alla conoscenza e alla contemplazione più che proliferazione di iniziative, silenzio più che moltiplicazione di parole, l’irresistibile comunicazione di un’esperienza di pienezza che contagia la società più che l’affannosa ricerca del consenso. In una parola: testimonianza più che militanza».
 
Il dono della fede
La lettera è divisa in tre capitoli. Nel primo, “il dono della fede “, l’Arcivescovo ripercorre il cammino compiuto dalla Chiesa ambrosiana negli ultimi decenni, recuperandone il patrimonio «inestimabile» di fede e si inserisce su questo percorso, in un tempo in cui è forte la necessità della nuova evangelizzazione. Anche superando difficoltà e freni. «Sarà di grande utilità, lo ripeto, rileggere la storia recente della nostra Chiesa diocesana e trarne motivo di riflessione per ringraziare il Signore di tanti doni, per chiedere perdono di occasioni perdute e di complicazioni, tensioni, ferite causate da protagonismo e ottusità, soprattutto per diventare più saggi e più attenti a quanto lo Spirito suggerisce per il presente». L’arcivescovo indica poi quali siano i pilastri portanti della comunità cristiana nel solco del 47° Sinodo diocesano e alla luce dell’insegnamento del Concilio e del Catechismo della Chiesa cattolica.
 
La vita nella fede
Il secondo capitolo è dedicato a La vita nella fede. Qui il Cardinale non si sottrae dal sottolineare le tentazioni e i peccati che mettono a dura prova la fede. In particolare nei quattro ambiti che quest’anno avranno una speciale cura pastorale: famiglia («prima scuola della fede» con un’attenzione a quelle segnate da difficoltà, «a chi ha il cuore ferito»); giovani (che invita a non avere paura della verità, «immaginata come limitazione della libertà», e propone loro «un percorso impegnativo denominato “Varcare la soglia”»); ministri ordinati e consacrati («è davvero impressionante il bene operato» da loro ogni giorno, ma devono superare la tentazione dello scoraggiamento ed evitare «consolazioni compensative, addirittura trasgressive, nell’attaccamento a persone e cose»); l’ambito della società plurale «i cristiani sono presenti nella storia come l’anima del mondo, sentono la responsabilità di proporre la vita buona del Vangelo in tutti gli ambiti dell’umana esistenza. Non pretendono una egemonia e non possono sottrarsi al dovere della testimonianza», per «contribuire a rinnovare» la società democratica.
Tappe del cammino comune
 
Capitolo finale, le Tappe del cammino comune, con le proposte di alcuni momenti da condividere: «Invito tutti a partecipare agli appuntamenti diocesani, secondo le proprie possibilità... ciò che è comune deve prevalere su ciò che è particolare, perché sia visibile la comunione nella pluriformità. Il tutto deve brillare in ogni frammento».

  

LE GIORNATE EUCARISTICHE e GLI ESERCIZI SPIRITUALI 2012

 

Tema e Programma

 

 “Questa vita nella carne la vivo nella fede del Figlio di Dio che mi ha amato e ha dato se stesso per me”

 

Giovedì  27              

Ore 15.30       S. Messa e apertura delle giornate eucaristiche.  Esposizione e adorazione personale

Ore  17.30       Recita del Rosario 

Ore  18.00       S. Messa 

Ore 21.00       Esercizi Spirituali con  Adorazione e meditazione

                          Le meditazioni saranno proposta  da don Fabio Ercoli prete novello 2012

 Venerdi  28         

Ore   8.15          Lodi celebrate e  S. Messa

Ore 16.30         Esposizione  - adorazione personale

Ore 17.30         Recita del Rosario

Ore 18.00         Vesperi e Adorazione predicata dal  diacono Sig. Daniele Sommariva 

Ore 21.00         Esercizi Spirituali con  Adorazione e meditazione

                       

Sabato   29           

Ore   8.15        Lodi celebrate e  S. Messa

Ore 16.30        Esposizione  - adorazione personale. -  S. Confessioni

Ore 17.30        Recita del Rosario  

Ore 18.00        S. Messa vigiliare della domenica

 

 

Domenica 30       

                            FESTA DI APERTURA DELL’ ORATORIO

  SALUTO A SR. ORNELLA e ACCOGLIENZA DI SR. ROSANNA

 

Ore 10.15      S. Messa solenne e Mandato a catechiste  – educatori

                        Saluto a Suor Ornella, accoglienza di Suor Rosanna

A seguire balli e canti  in Oratorio

 

Ore 12.30 Pranzo di condivisione in Oratorio (ognuno porti qualcosa da condividere: primo, secondo, contorno, dolce, bibite). Non occorre prenotarsi

 

Ore 15.00    Animazione e giochi in Oratorio

per bambini e ragazzi dai 4 ai 14 anni!

 

Ore 17.00     Esposizione eucaristica, adorazione comunitaria e benedizione eucaristica a chiusura delle Giornate Eucaristiche.

 

Ore 21.00     Serata proiezione diapositive della Vacanza Estiva dell’Oratorio e ancora festa per Suor Ornella

 

  “La Bibbia in pillole”

  “La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 

Domenica, 23 settembre, durante la Messa, leggeremo Giovanni 6, 41-51. In questo brano, al versetto 31, leggiamo: “Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo" (in greco:  egô dôsô hê sarx mou estin huper tês tou kosmou zôês) . In greco ‘carne’(sarx) è con l'articolo, che la sottolinea tale per eccellenza. Questa sconvolgente affermazione è anche il ricordo della formula eucaristica aramaica, dove si legge «carne» (e non «corpo», come sarà quella usata nella comunità giovannea).
In questa formula risuona, assieme al tema sacramentale, anche quello della incarnazione (Gv 1,14) e addirittura quello della passione nella preposizione «per» (huper) che ha carattere sacrificale ed è molto arcaica.

 

CALENDARIO SETTIMANALE 

Domenica 23/9.

Ore 15,30 Battesimi (2° turno).

 

Lunedì 24 /9.

INIZIO ISCRIZIONI CATECHISMO.

Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas;

ore 18.00 S. Messa defunti della Parrocchia;

ore 21.00 Corale;

ore 21.00 Coordinamento Pastorale Parrocchiale della Salute.

 

Martedì 25 /9.

Ore 17.00 Confessioni 4° corso; 

ore 21.00 CAEP.

 

Mercoledì 26 /9.

Ore 17.00 Confessioni 3° corso;

ore 21.00 Incontro Caritas Unitario.

 

Giovedì 27/9.

Ore 15,30 APERTURA GIORNATE EUCARISTICHE.

Ore 18,30 3° incontro genitori 1° corso;

ore 21.00 Esercizi Spirituali Parrocchiali, in chiesa.

 

Venerdì 28/9.

Ore 15,00 Incontro Terza Età (presentazione programma 2012/2013);

ore 16,30 Adorazione;

ore 18.00 Vespri e adorazione predicata;

ore 21.00 Esercizi Spirituali Parrocchiali, in chiesa .

 

Sabato 29/9.

Ore 9.30 – 10,30 Centro d’Ascolto Caritas;

ore 16,30 Adorazione;

ore 17.00 Confessioni Pre-Ado e Ado.

 

Domenica 30/9.

FESTA APERTURA ORATORIO (vedi programma).

Ore 10,15 S. Messa e “mandato” ai catechisti;

ore 17.00 chiusura giornate eucaristiche;

ore 21.00 Diapositive vacanze estiva e saluto a Sr. Ornella

 

SUFFRAGI

Lunedì 24/9.
Ore 18.00 Defunti della Parrocchia.
 
Martedì 25/9.
Ore 18.00 Orlando Anna.
 
Mercoledì 26/0.
Ore 18.00 Daniele e Mario.
 
Giovedì 27/9.
Ore 18.00 Rainoldi Anna.
 
Sabato 29/9.
Ore 8,30 Ivano.

 

ARCHIVIO:
 
Con il Sacramento del Battesimo entra a fare parte della Chiesa di Gesù: Bergamaschi Lucilla; Scaccia Luca; Di Fonzo Matteo e Branchiecella Gabriele.
 E’ tornata alla ‘Casa del Padre’ Corbetta Osvalda anni 89.

 

OFFERTE:

Per una promessa a Maria Ausiliatrice € 50,00.

 

Comunicazione  di Formazione Religiosa. 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

 
                ANNO XXXI  domenica 16-9-2012 - III dopo il Martirio di S.Giovanni Battista  
 

 

Introducendoci all'anno della Fede

 

 

Nei numeri di settembre del nostro “Foglio delle Campane”, cercheremo di darvi la possibilità di comprendere e approfondire  il senso e i contenuti del cammino dell’anno della fede così come ci sono stati offerti dal santo Padre, che lo ha indetto a 50 anni dal Concilio Vaticano II, e dal nostro arcivescovo . In questo primo articolo presentiamo una prima parte della Lettera di Benedetto XVI con la quale il Santo Padre ha invitato la chiesa tutta ad accogliere  e vivere il 2012-2012 come Anno della Fede .

 

Scrive il Papa:

1. La “porta della fede” (cfr At 14,27) che introduce alla vita di comunione con Dio e permette l’ingresso nella sua Chiesa è sempre aperta per noi. E’ possibile oltrepassare quella soglia quando la Parola di Dio viene annunciata e il cuore si lascia plasmare dalla grazia che trasforma. Attraversare quella porta comporta immettersi in un cammino che dura tutta la vita. Esso inizia con il Battesimo (cfr Rm 6, 4), mediante il quale possiamo chiamare Dio con il nome di Padre, e si conclude con il passaggio attraverso la morte alla vita eterna, frutto della risurrezione del Signore Gesù che, con il dono dello Spirito Santo, ha voluto coinvolgere nella sua stessa gloria quanti credono in Lui (cfr Gv 17,22). Professare la fede nella Trinità – Padre, Figlio e Spirito Santo – equivale a credere in un solo Dio che è Amore (cfr 1Gv 4,8): il Padre, che nella pienezza del tempo ha inviato suo Figlio per la nostra salvezza; Gesù Cristo, che nel mistero della sua morte e risurrezione ha redento il mondo; lo Spirito Santo, che conduce la Chiesa attraverso i secoli nell’attesa del ritorno glorioso del Signore.
 
2. Fin dall’inizio del mio ministero come Successore di Pietro ho ricordato l’esigenza di riscoprire il cammino della fede per mettere in luce con sempre maggiore evidenza la gioia ed il rinnovato entusiasmo dell’incontro con Cristo. Nell’Omelia della santa Messa per l’inizio del pontificato dicevo: “La Chiesa nel suo insieme, ed i Pastori in essa, come Cristo devono mettersi in cammino, per condurre gli uomini fuori dal deserto, verso il luogo della vita, verso l’amicizia con il Figlio di Dio, verso Colui che ci dona la vita, la vita in pienezza” [1]. Capita ormai non di rado che i cristiani si diano maggior preoccupazione per le conseguenze sociali, culturali e politiche del loro impegno, continuando a pensare alla fede come un presupposto ovvio del vivere comune. In effetti, questo presupposto non solo non è più tale, ma spesso viene perfino negato [2]. Mentre nel passato era possibile riconoscere un tessuto culturale unitario, largamente accolto nel suo richiamo ai contenuti della fede e ai valori da essa ispirati, oggi non sembra più essere così in grandi settori della società, a motivo di una profonda crisi di fede che ha toccato molte persone.

 ( segue )

 

 

IL PELLEGRINAGGIO A LOURDES come  inizio del’ ANNO DELLA FEDE 

 
Affidiamo alla Madre di Dio, proclamata “beata” perché “ha creduto”, questo tempo di grazia». L’esortazione finale del Motu proprio Porta fidei - col quale Benedetto XVI indice l’Anno della Fede, con inizio a ottobre 2012 - fa da sfondo tematico al pellegrinaggio diocesano a Lourdes che il cardinale Angelo Scola presiederà dal 17 al 19 settembre.
A un anno dall’ingresso in Milano del nuovo Pastore, grati per aver ospitato il VII Incontro mondiale delle famiglie con la presenza del Santo Padre, i fedeli ambrosiani si recheranno al santuario francese invocando, anche attraverso Maria, il dono della fede: confermata, rinnovata o accesa di bel nuovo.
A tal proposito, continua il Papa nel documento citato, «sarà quella un’occasione propizia per introdurre l’intera compagine ecclesiale ad un tempo di particolare riflessione e riscoperta della fede». E proprio questo la Diocesi di Milano intende fare all’inizio dell’anno pastorale, in questo mese di settembre, deponendo il proprio cammino di chiesa ai piedi della Vergine affinché ne scaturiscano occasioni di grazia .
Le preparazione al pellegrinaggio potrà attuarsi attraverso la preghiera molto familiare e popolare del Rosario, incrociando così pure il tema dell’anno proposto a Lourdes per il 2012: «Recitare il Rosario»; dopo quello di «Fare il Segno della Croce con Bernardetta» (2010) e «Pregare il Padre Nostro» (2011).
Del resto, proprio il cardinale Scola, durante l’omelia della scorsa Solennità dell’Immacolata, aveva riflettuto sul rapporto tra fede e Rosario: «Per imparare la libertà, per fare nostre le strade della santità cristiana, tanti santi, ma anche i nostri padri ci hanno insegnato la tenace fedeltà alla recita quotidiana del Santo Rosario. Sgranare i chicchi della corona mentre si cammina, si lavora, in casa o in chiesa; abituarsi a raccomandare ogni bisogno proprio e altrui al Signore tramite Sua Madre; affidare noi stessi, i bisognosi, i nostri cari defunti alla potente intercessione della Vergine, rifugio dei peccatori e ausilio dei cristiani... è alla portata di tutti. (...) E la ripetizione delle Ave Maria non è pura ripetitività ma, come chiarisce bene l’etimo del verbo latino re-petere, esprime il bisogno tipico dell’amore di mendicare continuamente la presenza dell’Amato. Il Rosario educa la nostra libertà, in modo fedele e concreto, alla posizione più umana che ci sia: la supplica». 
 
Il programma dettagliato del pellegrinaggio diocesano  è già stato reso pubblico e sarà possibile seguire alcune celebrazioni tramite la TV sel santuario e TV 2000.  L’agenzia Duomo Viaggi (tel. 02.72599370) coordina la parte tecnica - in sinergia con le agenzie del territorio che tradizionalmente organizzano viaggi di fede - e l’Oftal, l’Unitalsi e il Cvs.
Per la nostra comunità le iscrizioni sono state raccolte dal Sig. Legnazzi   coinvolgeranno i malati come nella tradizione del CVS.
 
Il parroco don Marco sarà a poi a Lourdes con una piccola delegazioni di adulti e ragazzi (chierichetti)  che    incontrerà, nella cattedrale di Bayonne, il vescovo Mons. Marc Aillet che avevamo ospitato in parrocchia per l’incontro mondiale con il Santo Padre nello scorso mese di Giugno . Un gesto di fraternità e amicizia che unisce la nostra  parrocchia di periferia con la storia di una grande diocesi della Francia del Sud.
A tutti i partecipanti il nostro augurio di buon pellegrinaggio e l’invito ad affidare a Maria Vergine   i  tanti bisognosi , i malati, le famiglie e tutta la nostra parrocchia .
 
 
La redazione
 

LE GIORNATE EUCARISTICHE e GLI ESERCIZI SPIRITUALI 2012

Già da questa domenica iniziamo a ricordare a tutta la comunità, a tutte le realtà che la compongono, alle diverse fase di età , una preziosa occasione di preghiera e di riflessione che ogni anno proponiamo all’inizio del percorso pastorale proprio per aiutare tutti a meglio comprendere e vivere il tema indicato dalla diocesi e della chiesa universale all’attenzione dei fedeli e non solo . Ci ha educati  in questo metodo  il compianto Card. Martini che , fin dall’inizio del suo ministero di Vescovo a Milano , ogni anno propose alla diocesi un tema pastorale sempre introdotto da una “lettera“ che lo presentava a partire da una immagine biblica, ne sviluppava sapientemente i contenuti , ne esplicitava  i risvolti concreti e le possibili applicazioni pratiche .

Il tema di quest’ anno come sapete è “ LA FEDE “ . Di seguito trovate il programma con orari e momenti per tutta la comunità . Ci aiuterà a riflettere e pregare con la proposta della predicazione serale , un giovane prete novello di quest’anno, Don Fabio Ercoli .  

 “Questa vita nella carne la vivo nella fede del Figlio di Dio che mi ha amato e ha dato se stesso per me”

 

Giovedì  27              

Ore 15.30       S. Messa e apertura delle giornate eucaristiche.  Esposizione e adorazione personale

Ore  17.30       Recita del Rosario 

Ore  18.00       S. Messa 

Ore 21.00       Esercizi Spirituali con  Adorazione e meditazione

                          Le meditazioni saranno proposta  da don Fabio Ercoli prete novello 2012

 Venerdi  28         

Ore   8.15          Lodi celebrate e  S. Messa

Ore 16.30         Esposizione  - adorazione personale

Ore 17.00         Confessioni per il 3 corso di catechismo

Ore 17.30         Recita del Rosario

Ore 18.00         Adorazione predicata dal  diacono Sig. Daniele Sommariva 

Ore 21.00         Esercizi Spirituali con  Adorazione e meditazione

                       

Sabato   29           

Ore   8.15        Lodi celebrate e  S. Messa

Ore 16.30        Esposizione  - adorazione personale. -  S. Confessioni

Ore 17.30        Recita del Rosario  

Ore 18.00        S. Messa vigiliare della domenica

 

Domenica 30   FESTA DI APERTURA DELL’ ORATORIO    

Ore 10.15      S. Messa solenne e Mandato a catechiste  – educatori

                        Saluto a Suor Ornella Segue rinfresco in oratorio - balli e canti

Ore 15.00       Animazione pomeriggio in Oratorio

Ore 17.00       Esposizione – Adorazione comunitaria – S. Benedizione a chiusura delle Giornate Eucaristiche.

Ore 21.15       Serata proiezione diapositive Vacanza Estiva Ragazzi/e 2012

  

 

 “La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 

Domenica, 16 Settembre, durante la Messa, leggeremo Giovanni 3:1-13

In questo brano , al versetto 6, leggiamo ‘Quel che è nato dalla carne è carne e quel che è nato dallo Spirito è Spirito.  . L’incontro tra Gesù e Nicodemo deve essere inquadrato nella serie di tre incontri : Nicodemo, il capo dei giudei (3, 1-21); la Samaritana, l’eretica (4, 1-42); e il funzionario regio, il pagano (4, 46-54). Cristo utilizza un’analogia che contiene anche un gioco di parole: sia in aramaico che in greco la stessa parola (pneuma) significa “spirito”, “alito” e “vento”. (tou pneumatos pneuma estin). In pratica: molte cose si conoscono ma non si sanno spiegare, si conoscono unicamente attraverso i loro effetti
 

CALENDARIO SETTIMANALE 

 
Domenica 16/9.
Inizio orario invernale S. Messe festive: 8.00 – 10,15 – 11,30 – 18.00 – 9.00 a S. Martino;ore 18.00 S. Messa e Battesimo.

Lunedì 17 /9.
Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas.

Martedì 18 /9.
Ore 18,30 Incontro genitori 4° corso (1ª media); ore 20,45 Corso zonale educatori.

Mercoledì 19 /9.
Ore 18,30 Incontro genitori 2° corso (4ª elementare).

Giovedì 20/9.
Ore 18.30 Secondo incontro genitori 1° corso (3ª elementare).

Venerdì 21/9 .
Ore 15,30 S. Messa Gecra; ore 18.00 Liturgia della Parola; ore 18,30 Incontro genitori
3° corso (5ª elementare); ore 21.00 Equipe gruppo famiglie.

Sabato 22/9.
Ore 9.30 – 10,30 Centro d’Ascolto Caritas; ore 15.00 Ritiro catechiste/i.

Domenica 23/9. Ore 15,30 Battesimi (2° turno).Ultima Domenica di orario estivo S. Messe. Ritiro educatori parrocchiale.
 

SUFFRAGI

Lunedì 17/9.
 
Ore 18.00 Luciana, Gelmini Maria e Giambruni Pietro.
 
Martedì 18/9.
Ore 18.00 Picco Amoris.

Mercoledì 19/9.
Ore 8,30 Margarita Quijandria; ore 18.00 Franceschi Palma e Fruner Tullio.

Giovedì 20/9.
Ore 18.00 Fam. Molina – Perversi – Vergnaghi; Viganò – Marzaroli – Sartori Maria e Fam; Guaita Luigi.

Venerdì 21/9.
Ore 8,30 Morandi Luisa.

Sabato 22/9.
Ore 8,30 Per Gesù Crocifisso; Pietro e Leonarda.Ore 8,30 Carlos Quijandrìa Ore 18.00 Eusebio Massimo
 

ARCHIVIO.


Con il Sacramento del Battesimo entrano a fare parte della Chiesa di Gesù:
Manso Ferreira Riccardo.
 

 

 

Sottocategorie

La sezione contiene le pubblicazioni del Foglio delle Campane relative alle settimane precedenti quella corrente.