Sacramenti e Liturgia
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È opportuno presentarsi al Parroco almeno sei mesi prima della data prevista per le nozze.
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In Parrocchia si organizza annualmente un corso per i fidanzati, nel periodo (febbraio-marzo).
- L'iscrizione al corso per fidanzati ri riceve presso Segreteria Parrocchiale
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Confessione - Esame di coscienza per bambini |
in preparazione al sacramento della RIcociliazione
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Confessione - Esame di coscienza per adulti |
in preparazione al sacramento della RIcociliazione
- Da quanto tempo non mi confesso?
- Ho compiuto la penitenza che il confessore mi aveva dato?
- Ho taciuto coscientemente per vergogna qualche peccato in una Confessione precedente?
- Ho fatto la Comunione in peccato mortale?
- Ho rispettato il digiuno eucaristico di almeno un'ora?
- Provo dolore dei miei peccati e mi propongo di lottare per non commetterli più?
Primo comandamento: "non avrai altro Dio fuori di me"
- Prendo Dio sul serio?
- Cerco di amarlo sopra tutte le cose e con tutto il mio cuore?
- Dico ogni giorni le preghiere del mattino e della sera?
- Tratto Dio come Padre?
- Cerco di confessarmi spesso, non per abitudine, ma per imparare ad essere un buon figlio di Dio?
- Ricevo la santa Comunione con rispetto, con amore, con gratitudine e cercando di non distrarmi?
- Ho sopportato con pazienza i dolori e le prove della vita?
- Negli ambienti dove vivo ( in famiglia, nell'ambiente di lavoro, ecc.) mi sforzo di essere un vero cristiano con l'esempio e con la parola?
- Ho negato qualche verità di fede, o ne ho dubitato deliberatamente?
- Ho avuto pensieri o parole contrari alla Chiesa?
- Ho evitato di prendere posizione esplicita in presenza di attacchi alla Fede cristiana e alla Chiesa?
Secondo comandamento: "non nominare il nome di Dio invano"
- Ho nominato con rispetto il nome di Dio, della Madonna, dei Santi?
- Evito le parolacce, le imprecazioni, gli insulti e tutte quelle parole che offendono Dio e gli altri, e che danno scandalo?
- Ho bestemmiato?
- Ho giurato il falso o con leggerezza?
- Ho tralasciato di compiere qualche promessa o qualche voto?
Terzo comandamento: "ricordati di santificare le feste"
- Vado sempre a Messa la domenica e le altre feste prescritte, tranne in caso di malattia?
- Ho ostacolato altri (coniuge, figli, amici, collaboratori, compagni di lavoro) a partecipare alla santa Messa?
- Non ho fatto ciò che potevo per far partecipare i miei famigliari, soprattutto i miei figli, alla santa Messa e alla vita della Chiesa?
- Sono arrivato alla santa Messa in ritardo? Mi sono distratto? Ho fatto distrarre gli altri?
Quarto comandamento: "onora il padre e la madre"
- Coltivo l'affetto e la cura per i genitori, soprattutto se anziani? Li rispetto?
- Obbedisco ai miei genitori e superiori?
- Ho trattato con delicatezza le persone della mia famiglia?
- Ho reso al mio coniuge amore e dedizione nel percorrere insieme la via della vocazione matrimoniale?
- Ho litigato con il mio coniuge?
- Ho avuto comprensione del mio coniuge nei momenti di inquietudine, evitando di riprenderlo, contraddirlo o discutere con lui davanti ai figli?
- Ho dedicato al mio coniuge e ai figli tutto il tempo e l'attenzione necessari?
- Ho dato loro cattivo esempio, non compiendo io stesso i doveri religiosi, famigliari o professionali?
- Ho corretto con affetto e con fermezza i loro difetti o sorvolo su di essi per comodità?
- Li ho minacciati o maltrattati con parole o azioni?
- Ho trascurato di aiutarli a compiere i loro doveri (verso Dio, verso i famigliari, verso i compagni e glim insegnanti)?
- Ho dedicato con allegria tutto il tempo necessario alla famiglia?
- Potendo farlo, ho tralasciato di aiutare le persone che mi sono più vicine (i famigliari, i parenti) nelle loro necessità spirituali e materiali?
- Voglio sempre il bene degli altri, mai il male, e mi do da fare, in ciò che posso, per realizzarlo?
- Vivo nell’invidia, in costante “gara” con gli altri per essere il migliore?
- Parlo sempre di me stesso e cerco di mettermi sempre al centro dell’attenzione?
- Sono gentile, disponibile, rispettoso, soprattutto nei confronti di chi è più debole e indifeso?
- Cerco sempre un tornaconto personale nei “favori” che faccio?
- Mi arrabbio per nulla? Scarico la mia tensione sugli altri, rispondendo male?
- Mi dispiace che gli altri siano più bravi di me? Sono invidioso?
- Sono vendicativo quando subisco un torto?
- Vivo con ottimismo, pensando “in positivo”, o sono subito pronto a vedere il lato peggiore delle cose e degli altri?
- Mi prendo carico dei piccoli problemi, delle tristezze, dei “guai” dei miei amici? O lascio con indifferenza che si arrangino da soli?
Quinto comandamento: "non uccidere"
- Mi rendo conto che la vita umana è un valore primario e assoluto, un grande dono che Dio ha fatto all'uomo, e che pertanto va preservata e difesa, in ogni sua forma, dal concepimento fino alla naturale estinzione? Diffondo intorno a me questa consapevolezza?
- Sono convinto e testimonio apertamente che l'aborto è un gravissimo delitto contro l'uomo e contro Dio?
- Sono stato presuntuoso e superbo, e ho preteso di affermare tanto me stesso, da disprezzare gli altri e preferirmi ad essi?
- Ho fatto qualcosa, per imprudenza o peggio per malizia, che abbia nuociuto alla vita fisica, morale o spirituale del prossimo?
- Ho dato scandalo ad altri con il mio comportamento?
- Covo rancori? Invidie? Mi sono adirato? Ho perdonato le offese ricevute?
- Ho recato danno alla mia e altrui vita, mettendola in pericolo con leggerezza (per esempio non osservando le regole della circolazione stradale)?
- Ho recato danno alla mia salute, ad esempio mangiando o bevendo più del ragionevole o assumendo sostanze stupefacenti?
Sesto e nono comandamento: "non commettere atti impuri. Non desiderare la donna d'altri"
- Mi sono soffermato volontariamente in pensieri e desideri poco puliti? Ho guardato, letto o parlato di cose disoneste?
- Ho commesso qualche azione poco pulita con me stesso o con altri?
- Sono consapevole che la responsabilità di un atto deriva anche dall'averne posto volontariamente le premesse, tanto più in questo campo dove non esiste materia lieve?
- Evito con decisione di mettermi volontariamente nell'occasione prossima di peccare, sapendo che così facendo tento Dio e commetto già un peccato?
- Ho usato indebitamente del matrimonio, assumendo farmaci o usando strumenti contraccettivi per evitare la procreazione tranne in caso di necessità terapeutica? Ho indotto il coniuge o altre persone a fare altrettanto?
- Ho mancato alla fedeltà coniugale con pensieri o con opere? Mantengo amicizie che sono occasione abituale di peccato e di infedeltà?
- Vedo nel coniuge una presenza da amare e servire o un oggetto da possedere?
- Rispetto il legame ed aiuto la fedeltà delle altre coppie?
- Vivo castamente il fidanzamento?
Settimo e decimo comandamento: "non rubare. Non desiderare la roba d'altri"
- Ho sottratto oggetti o denato altrui?
- Per quanto dipende da me, difendo gli oppressi e aiuto i bisognosi? Oppure tratto con sufficienza o con durezza il mio prossimo, specialmente i poveri, i deboli, i vecchi, gli emarginati, gli immigrati?
- Sono giusto, impegnato, onesto nel lavoro, volonteroso di prestare il mio servizio per il bene comune?
- Mi prendo a cuore il bene e la prosperità della comunità umana in cui vivo, o mi curo soltanto dei miei interessi personali?
- Ho prestato il mio appoggio a programmi di azione sociale e politica immorali e anticristiani?
- Retribuisco con giustizia il lavoro degli altri? Compio i miei doveri sociali (tasse, ecc.)?
- Nelle relazioni economiche ho posto in essere inganni, raggiri, corruzioni?
- Ho lavorato con serietà, guadagnandomi la retribuzione che ricevo?
- Tollero abusi o ingiustizie a cui assisto? Mi lascio portare dal favoritismo?
Ottavo comandamento: "non dire falsa testimonianza"
- Ho detto cose non rispondenti a verità? Mento abitualmente giustificandomi dicendo che sono cose di poca importanza?
- Ho divulgato senza necessità difetti gravi di altre persone?
- Ho aperto o letto corrispondenza o altri scritti che l'interessato non voleva far conoscere? Ho ascoltato abusivamente conversazioni senza la volontà di chi le faceva?
- Ho calunniato attribuendo agli altri ciò che non era vero?
- Ho parlato male degli altri, persone o istituzioni, con la mormorazione del "si dice" o "mi hanno raccontato" come unico fondamento?
- Sono pienamente sincero con il sacerdote nella Confessione?
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IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA E DELLA RICONCILIAZIONE
1485 La sera di pasqua, il Signore Gesù si mostrò ai suoi Apostoli e disse loro: « Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi » (Gv 20,22-23).
1486 Il perdono dei peccati commessi dopo il Battesimo è accordato mediante un sacramento apposito chiamato sacramento della Conversione, della Confessione, della Penitenza o della Riconciliazione.
1487 Colui che pecca ferisce l'onore di Dio e il suo amore, la propria dignità di uomo chiamato ad essere figlio di Dio e la salute spirituale della Chiesa di cui ogni cristiano deve essere una pietra viva.
1488 Agli occhi della fede, nessun male è più grave del peccato, e niente ha conseguenze peggiori per gli stessi peccatori, per la Chiesa e per il mondo intero.
1489 Ritornare alla comunione con Dio dopo averla perduta a causa del peccato, è un movimento nato dalla grazia di Dio ricco di misericordia e sollecito della salvezza degli uomini. Bisogna chiedere questo dono prezioso per sé e per gli altri.
1490 Il cammino di ritorno a Dio, chiamato conversione e pentimento, implica un dolore e una repulsione per i peccati commessi, e il fermo proposito di non peccare più in avvenire. La conversione riguarda dunque il passato e il futuro; essa si nutre della speranza nella misericordia divina.
1491 Il sacramento della Penitenza è costituito dall'insieme dei tre atti compiuti dal penitente e dall'assoluzione da parte del sacerdote. Gli atti del penitente sono: il pentimento, la confessione o manifestazione dei peccati al sacerdote e il proposito di compiere la soddisfazione e le opere di soddisfazione.
1492 Il pentimento (chiamato anche contrizione) deve essere ispirato da motivi dettati dalla fede. Se il pentimento nasce dall'amore di carità verso Dio, lo si dice « perfetto »; se è fondato su altri motivi, lo si chiama « imperfetto ».
1493 Colui che vuole ottenere la riconciliazione con Dio e con la Chiesa deve confessare al sacerdote tutti i peccati gravi che ancora non ha confessato e di cui si ricorda dopo aver accuratamente esaminato la propria coscienza. Sebbene non sia in sé necessaria, la confessione delle colpe veniali è tuttavia vivamente raccomandata dalla Chiesa.
1494 Il confessore propone al penitente il compimento di certi atti di « soddisfazione » o di « penitenza », al fine di riparare il danno causato dal peccato e ristabilire gli atteggiamenti consoni al discepolo di Cristo.
1495 Soltanto i sacerdoti che hanno ricevuto dall'autorità della Chiesa la facoltà di assolvere possono perdonare i peccati nel nome di Cristo.
1496 Gli effetti spirituali del sacramento della Penitenza sono:
— la riconciliazione con Dio mediante la quale il penitente ricupera la grazia;
— la riconciliazione con la Chiesa;
— la remissione della pena eterna meritata a causa dei peccati mortali;
— la remissione, almeno in parte, delle pene temporali, conseguenze del peccato;
— la pace e la serenità della coscienza, e la consolazione spirituale;
— l'accrescimento delle forze spirituali per il combattimento cristiano.
1497 La confessione individuale e completa dei peccati gravi seguita dall'assoluzione rimane l'unico mezzo ordinario per la riconciliazione con Dio e con la Chiesa.
1498 Mediante le indulgenze i fedeli possono ottenere per se stessi, e anche per le anime del purgatorio, la remissione delle pene temporali, conseguenze dei peccati.
Testo completo Il sacramento della Riconciliazione
Confessarsi perchè?
+ Bruno Forte, Arcivescovo di Chiesti -Vasto ci aiuta a riflettere su questa domanda
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E' possibile confessarsi in chiesa il sabato pomeriggio dalle ore 16,00.
I sacerdoti sono anche a disposizione, compatibilmente ad altri impegni, durante le celebrazioni eucaristiche.
Un sabato al mese vengono celebrate le confessioni per i gruppi di catechismo dei vari corsi.
Nei periodi di Avvento e Quaresima sono predisposte delle serate penitenziali comunitarie nelle quali sono a disposizioni più sacerdoti per la confessione personale
Di seguito riportiamo i link per un aiuto che può meglio preparare al Sacramento della Riconciliazione
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Mentre stava compiendosi il giorno dalla Pentecoste, (gli apostoli) si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo.(At 2,1-3)
La celebrazione del Sacramento della Confermazione (Nota della CEI)
- I bambini ricevono la Cresima a conclusione di uno specifico percorso catechetico di iniziazione cristiana:
In armonia con quanto la Chiesa di Milano afferma nel Sinodo diocesano 47° e seguendo i catechismi CEI, l’Oratorio ha elaborato un itinerario d’iniziazione cristiana, per il quale è stato preparato, oltre al testo di catechismo, un ampio materiale integrativo organizzato in sussidi, schede, audiovisivi per agevolare la preparazione dei ragazzi.
- III Elementare - Dio Padre, fede in Gesù Cristo, sacramento del Battesimo
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IV Elementare - I sacramenti del Perdono e dell'Eucaristia
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V Elementare - Il mistero della storia della salvezza
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I Media - Il sacramento della Cresima
I giovani e gli adulti che desiderano ricevere la Cresima devono prepararsi con un corso che si svolge in Parrocchia nei mesi di marzo-aprile.
All’atto dell’iscrizione, da farsi presso la Segreteria Parrocchiale, verranno comunicati le date e gli orari degli incontri e della Cresima stessa.
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Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzo e lo diede loro dicendo: “ Questo e il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me”. E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: “ Questo calice è la eanza nel mio sangue, che è versato per voi ”. Quando venne l’ora, il Signore Gesù prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse loro: “ ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, perchè io vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio”. (Lc 22,14-16; 19-20)
La consuetudine della Chiesa afferma la necessità che ognuno esamini molto a fondo se stesso, affinché chi sia conscio di essere in peccato grave non celebri la Messa né comunichi al Corpo del Signore senza avere premesso la Confessione sacramentale.
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