Sacramenti e Liturgia

RITI DI INTRODUZIONE
 
Sac.     Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tutti     Amen.
 
Sac.     Il Signore che guida i nostri cuori nell’amore e nella pazienza di Cristo sia con tutti voi.
Tutti     E con il tuo spirito.
MEMORIALE DEL BATTESIMO
 
Sac.     Fratelli ci siamo riuniti con gioia nella casa del Signore nel giorno in cui …... e …… intendono formare la loro famiglia. In quest’ora di particolare grazia siamo loro vicini con l’affetto, con l’amicizia e la preghiera fraterna. Ascoltiamo insieme con loro la Parola che Dio oggi ci rivolge.
In unione con la Santa Chiesa supplichiamo Dio Padre, per Cristo Signore nostro, perché benedica questi suoi figli che stanno per celebrare il loro matrimonio, li accolga nel suo amore e li costituisca in unità.
Facciamo ora memoria del Battesimo, nel quale siamo rinati a vita nuova.
Divenuti figli nel Figlio, riconosciamo con gratitudine il dono ricevuto, per rimanere fedeli all’amore a cui siamo stati chiamati.
Sac.     Padre, nel Battesimo del tuo Figlio Gesù al fiume Giordano hai rivelato al mondo l’amore sponsale per il tuo popolo.
Tutti     Noi ti lodiamo e ti rendiamo grazie.
Sac.     Cristo Gesù, dal tuo costato aperto sulla Croce hai generato la Chiesa, tua diletta sposa.
Tutti     Noi ti lodiamo e ti rendiamo grazie.
Sac.     Spirito Santo, potenza del Padre e del Figlio, oggi fai risplendere in …….. e …….. la veste nuziale della Chiesa.
Tutti     Noi ti lodiamo e ti rendiamo grazie.
Sac.     Dio onnipotente, origine e fonte della vita, che ci hai rigenerati nell’acqua con la potenza del tuo Spirito, ravviva in noi la grazia del Battesimo, e concedi a …….. e …….. un cuore libero e una fede ardente perché, purificati nell’intimo, accolgano il dono del Matrimonio, nuova via della loro santificazione.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti     Amen
Il sacerdote segna se stesso con l’acqua benedetta poi asperge gli sposi e i fedeli.
Quindi il sacerdote intona il “Gloria” – (in Avvento e Quaresima si omette).
Sac.     Gloria a Dio nell’alto dei cieli,
Tutti     e pace in terra agli uomini di buona volontà.  Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa.  Signore Dio, Re del Cielo, Dio Padre onnipotente.  Signore, Figlio unigenito Gesù Cristo, Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi; Tu che togli i peccati del mondo accogli la nostra supplica; tu che siedi alla destra del Padre, abbi pietà di noi.  Perché tu solo il santo, tu solo il Signore, tu solo l’Altissimo, Gesù Cristo, con lo Spirito Santo: nella Gloria di Padre. Amen.
Sac.     Preghiamo.
O Dio, che nel grande mistero del tuo amore hai consacrato il patto coniugale come simbolo di unione di Cristo con la Chiesa, concedi a questi sposi di esprimere nella vita il sacramento che celebrano nella fede.
Per Gesù Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio, che vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Tutti     Amen.
Liturgia della Parola
PRIMA LETTURA
Lett.     Lettura del libro della Genesi                (Gen 2,18-24)
           
Il Signore Dio disse: «Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fargli un aiuto che gli corrisponda». Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma l'uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolto all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. Allora l'uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne. La si chiamerà donna perché dall'uomo è stata tolta». Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno un’unica carne.
Parola di Dio.
Tutti     Rendiamo grazie a Dio.

   SALMO RESPONSORIALE          (Sal. 127)
Lett.     Ripetiamo insieme: Sarà benedetto chi teme il Signore
Tutti     Sarà benedetto chi teme il Signore
Lett.     Beato l'uomo che teme il Signore
e cammina nelle sue vie. 
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.
Tutti     Sarà benedetto chi teme il Signore
Lett.     La tua sposa come vite feconda
nell'intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d'ulivo
intorno alla tua mensa. 
Tutti     Sarà benedetto chi teme il Signore
Lett.     Ecco come è benedetto l'uomo
che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
per tutti i giorni della tua vita.
Possa tu vedere i figli dei tuoi figli!
Pace su Israele!
Tutti     Sarà benedetto chi teme il Signore
 
SECONDA LETTURA
Lett.     Lettera di San Paolo Apostolo agli Efesini        (5,2. 21-33)
Fratelli, camminate nella carità, nel modo in cui anche  Cristo ci ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore.
Nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; il marito infatti è il capo della moglie, come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro  mariti in tutto.
E voi, mariti, amate le vostre mogli come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola col lavacro dell’acqua  mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza  macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata.  Così anche i mariti hanno il dovere di amare mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso.  Nessuno, infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, poiché noi siamo membra del suo corpo.
Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne.
Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a cristo e alla Chiesa!  Così anche voi: ciascuno da parte sua ami la propria moglie come se stesso e la moglie sia rispettosa verso il marito.
Parola di Dio.
Tutti     Rendiamo grazie a Dio
ANTIFONA AL VANGELO
           
Alleluja    (solo in Quaresima: Gloria e lode a Te Signore Gesù)
Cristo ha amato la Chiesa
e ha dato se stesso per lei;
è grande questo mistero
Alleluja    (solo in Quaresima: Gloria e lode a Te Signore Gesù)
 
VANGELO
Sac.     Il Signore sia con voi.
Tutti     E con il tuo Spirito
Sac.     Lettura dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 2,1-11)
Tutti     Gloria a Te, o Signore
Sac.     In quel tempo, ci fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c'era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». E Gesù rispose:  «Donna Che cosa vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora».  Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta ai centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d'acqua le anfore»; e le riempirono fino all'orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato l'acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto - il quale  non sapeva di dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l'acqua - chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora». Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
Parola del Signore.
Tutti     Lode a te, o Cristo.
OMELIA DEL SACERDOTE
ANTIFONA DOPO IL VANGELO
 
Tutti     Il Dio d’Israele vi unisca e sia con voi,
egli che già vi ha amato come figli.
Ora, o Signore, fa’ che ti benediciamo ogni giorno
con fede e riconoscenza.
 
LITURGIA DEL MATRIMONIO
 Sac.     Carissimi ….…. e …….., siete venuti insieme nella casa del Padre, perché il vostro amore riceva il Suo sigillo e la Sua consacrazione davanti al ministro della Chiesa e davanti alla comunità.
Voi siete già consacrati mediante il Battesimo: ora Cristo vi benedice e vi rafforza con il sacramento nuziale, perché vi amiate l'un l'altro con amore fedele e inesauribile e assumiate responsabilmente i doveri del matrimonio.
Pertanto vi chiedo di esprimere davanti alla Chiesa le vostre intenzioni.
Sac.     ... e .... siete venuti a contrarre il matrimonio, senza alcuna costrizione, in piena libertà e consapevoli del significato della vostra decisione?
Sposi   Si.
Sac.     Siete disposti, seguendo la via del matrimonio, ad amarvi e onorarvi l'un l'altro per tutta la vita?
Sposi   Si.
Sac.     Siete disposti ad accogliere con amore i figli che Dio vorrà donarvi e ad educarli secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa?
Sposi   Si
 
CONSENSO
 
Sac.     Se dunque è vostra intenzione di unirvi in matrimonio, datevi la mano destra ed esprimete davanti a Dio e alla sua Chiesa il vostro consenso.
A.        Io, ... , accolgo te, ..., come mia sposa.
Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.
B.        Io, ..., accolgo te, ...., come mio sposo.
Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.
Sac.     Il Signore onnipotente e misericordioso confermi il consenso che avete manifestato davanti alla Chiesa e vi ricolmi della sua benedizione.
L'uomo non osi separare, ciò che Dio unisce.
Tutti     Amen.
BENEDIZIONE E CONSEGNA DEGLI ANELLI
Sac.     Il Signore benedica (+) questi anelli che vi donate scambievolmente in segno di amore e di fedeltà. Per Cristo nostro Signore.
Tutti     Amen
A.        …….., ricevi questo anello,
segno del mio amore e della mia fedeltà.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
B.        …….., ricevi questo anello,
segno del mio amore e della mia fedeltà.
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
 
PREGHIERA DEI FEDELI
Lett.     Per .... e ...., perché il sigillo che si pongono vicendevolmente oggi li mantenga sempre uniti nei momenti sereni e in quelli difficoltosi della vita.
Per questo Ti preghiamo.
Tutti     Ascoltaci  Signore
Lett.     Perché .... e ..... sappiano sempre parlarsi e comportarsi con reciproca sincerità e rispetto.
Per questo Ti preghiamo.
Tutti     Ascoltaci  Signore
Lett.     Per tutti gli sposi qui presenti, perché Dio rinnovi in loro la grazia del matrimonio e porti a compimento il disegno di amore e di vita che hanno intrapreso.
Per questo Ti preghiamo.
Tutti     Ascoltaci  Signore
Lett.     (intenzioni particolari)
Per questo Ti preghiamo.
Tutti     Ascoltaci  Signore
INVOCAZIONI DEI SANTI
Sac.     Ora, in comunione con la Chiesa del cielo, invochiamo l’intercessione dei santi perché i nostri fratelli ……... e ……..   custodiscano nella fedeltà il loro vincolo coniugale.
Santa Maria, Madre di Dio                  prega per noi
Santa Maria, Madre della Chiesa         prega per noi
Santa Maria, Regina della Famiglia       prega per noi
San Giuseppe, Sposo di Maria             prega per noi
Santi Angeli di Dio,                              pregate per noi
Santi Gioacchino e Anna,                     pregate per noi
Santi Zaccaria e Elisabetta                    pregate per noi
San Giovanni Battista                           prega per noi
Santi Pietro e Paolo                             pregate per noi
Santi Apostoli ed Evangelisti                 pregate per noi
Santi Martiri di Cristo                           pregate per noi
Santi Aquila e Priscilla                          pregate per noi
Santi Mario e Marta                             pregate per noi
San Paolino,                                        prega per noi
Santa Brigida                                       prega per noi
Santa Rita                                            prega per noi
Santa Francesca Romana                     prega per noi
San Tommaso Moro                            prega per noi
Santa Giovanna Beretta Molla              prega per noi
San Tommaso Beckett                         prega per noi
Santa Elisabetta                                   prega per noi
Sant’Ambrogio                                    prega per noi
San Carlo                                            prega per noi
Santa ……                                          prega per noi
San …….                                            prega per noi
Santi Nereo e Achilleo                         prega per noi
Santi e Sante tutte                                pregate per noi
Sac.     Effondi Signore, su ... e ...., lo spirito del tuo amore, perché diventino un cuore solo e un’anima sola: nulla separi questi sposi che hai unito, e, ricolmati della tua benedizione, nulla li affligga.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti     Amen
SCAMBIO DELLA PACE
Sac.     Secondo l'ammonimento del Signore, prima di presentare i nostri doni all'altare, scambiamoci un segno di pace.
 
LITURGIA EUCARISTICA
PRESENTAZIONE DEI DONI
Sac.     Benedetto sei tu, Signore, Dio dell’universo: dalla tua bontà  abbiamo ricevuto questo pane, frutto della terra e del lavoro dell’uomo; lo presentiamo a te perché diventi per noi cibo di vita eterna.
Tutti     Benedetto nei secoli il Signore.
Sac.     Benedetto sei tu, Signore, Dio dell’universo: dalla tua bontà abbiamo ricevuto questo vino, frutto della vite e del lavoro dell’uomo; lo presentiamo a te perché diventi per noi bevanda di salvezza.
Tutti     Benedetto nei secoli il Signore.
ORAZIONE SUI DONI
Sac.     Accogli, o Padre, i doni per il sacrificio che consacra l'alleanza nuziale; guida e custodisci questa nuova famiglia che tu stesso hai costituito nel tuo sacramento.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti     Amen
PREGHIERA EUCARISTICA
 
Sac.     Il Signore sia con voi.
Tutti     E con il tuo Spirito.
Sac.     In alto i nostri cuori.
Tutti     Sono rivolti al Signore.
Sac.     Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
Tutti     È cosa buona e giusta.
Sac.     È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza, rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo, a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Tu hai dato alla comunità coniugale la dolce legge dell'amore e il vincolo indissolubile della pace perché l'unione casta e feconda degli sposi accresca il numero dei tuoi figli. Con disegno mirabile hai disposto, o Padre, che la nascita di nuove creature allieti l'umana famiglia e la loro rinascita in Cristo edifichi la tua Chiesa. Per questo mistero di salvezza nell'amore, insieme con gli angeli e coi santi, cantiamo l'inno della tua gloria.
Tutti     Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna nell’ alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome de Signore. Osanna nell’alto dei cieli!


CANONE EUCARISTICO
 Sac.     Padre veramente santo, fonte di ogni santità, santifica questi doni con l’effusione del tuo Spirito perché diventino per noi il corpo e + il sangue di Gesù Cristo, nostro Signore.
Egli offrendosi liberamente alla sua passione, prese il pane e rese grazie, lo spezzò, lo disse ai suoi discepoli e disse:
PRENDETE E MANGIATENE TUTTI,
QUESTO E’ IL MIO CORPO OFFERTO
IN SACRIFICIO PER VOI.
Dopo la cena, allo stesso modo, prese il calice e rese grazie,
lo diede ai suoi discepoli  e disse

PRENDETE E BEVETENE TUTTI:
QUESTO E’ IL CALICE DEL MIO SANGUE
PER LA NUOVE ED ETERNA ALLEANZA,
VERSATO PER VOI E PER TUTTI,
IN REMISSIONE DEI PECCATI.  
FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.
Sac.     Mistero della fede !
Tutti     Annunciamo la tua morte, Signore,
            proclamiamo la tua resurrezione,
            nell’attesa della tua venuta.
Sac.     Celebrando il memoriale della morte e risurrezione del tuo figlio, ti offriamo, o Padre, il pane della vita e il calice della salvezza, e ti rendiamo grazie per averci ammessi alla tua presenza a compiere il servizio sacerdotale.
Ti preghiamo umilmente: per la comunione al corpo e al sangue di Cristo, lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo.
Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta la terra: rendila perfetta nell’amore in unione con il nostro Papa Benedetto, il nostro Vescovo Dionigi e tutto l’ordine sacerdotale.
Accompagna, o Padre, con il tuo amore sulla strada della vita questa nuova famiglia, che è nata in Cristo dal tuo provvido amore; serbala sempre fedele alla grazia del Sacramento, donale la gioia di una esistenza feconda e fa che crescendo nella santità edifichi la tua Chiesa.
Ricordati dei nostri fratelli che si sono addormentati nella speranza della resurrezione, e di tutti i defunti che si affidano alla tua clemenza: ammettili a godere della luce del tuo volto.
Di noi tutti abbi misericordia: donaci di aver parte alla vita eterna, insieme con la beata vergine Maria, con gli apostoli, con Sant’Ambrogio, con i nostri protettori Nereo e Achilleo e tutti i santi, che in ogni tempo ti furono graditi: e in Gesù Cristo tuo figlio canteremo la tua gloria.
Per Cristo, con Cristo ed in Cristo / a te, Dio Padre onnipotente, /
nell’unità dello Spirito Santo,/ ogni onore e gloria
per tutti i secoli dei secoli.    
Tutti     AMEN !
ANTIFONA ALLO SPEZZARE DEL PANE
Tutti     Questo è un grande sacramento
            È il mistero di Cristo e della Chiesa.
Sac.     Guidati dallo Spirito di Gesù e formati al suo divino insegnamento osiamo dire:
Tutti     Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male.
 
BENEDIZIONE NUZIALE
Sac.     Fratelli e sorelle, invochiamo con fiducia il Signore, perché effonda la sua grazia e la sua benedizione su questi sposi che celebrano in cristo il loro Matrimonio: egli che li ha uniti nel patto santo per la comunione al corpo e al sangue di Cristo li confermi nel reciproco amore.
Sac.     O Dio, con la tua onnipotenza hai creato dal nulla tutte le cose e nell’ordine primordiale dell’universo hai formato l’uomo e la donna a tua immagine, donandoli l’uno all’altro come sostegno inseparabile, perché siano non più due, ma una sola carne; così hai insegnato che non è mai lecito separare ciò che tu hai costituito in unità.
O Dio, in un mistero così grande hai consacrato l’unione degli sposi e hai reso il patto coniugale Sacramento di Cristo e della Chiesa.
O Dio, in te la donna e l’uomo si uniscono, e la prima comunità umana, la famiglia, riceve in dono quella benedizione che nulla poté cancellare, né il peccato originale né le acque del diluvio.
Guarda ora con bontà questi tuoi figli che, uniti nel vincolo del matrimonio, chiedono l’aiuto della tua benedizione: effondi su di loro la grazia dello Spirito santo perché, con la forza del tuo amore diffuso nei loro cuori, rimangano fedeli al patto coniugale.
In questa tua figlia ....., dimori il dono dell’amore e della pace e sappia imitare le donne sante lodate dalla Scrittura. ...., suo sposo, viva con lei in piena comunione, la riconosca partecipe dello stesso dono di grazia, la onori come uguale nella dignità, la ami sempre con quell’amore con il quale Cristo ha amato la sua Chiesa
Ti preghiamo, Signore, affinché questi tuoi figli rimangano uniti nella fede e nell’obbedienza dei tuoi comandamenti; fedeli a un solo amore siano esemplari per integrità di vita; sostenuti dalla forza del Vangelo diano a tutti buona testimonianza a Cristo.
Sia feconda la loro unione, diventino genitori saggi e forti e insieme possano vedere i figli dei loro figli. E dopo una vita lunga e serena giungano alla beatitudine eterna del regno dei cieli. Per Cristo nostro Signore.
Tutti     Amen
 
RITI DI COMUNIONE
 
Sac.     Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli:  "Vi lascio la pace, vi do la mia pace",  non guardare ai nostri peccati,  ma alla fede della tua Chiesa,  e donale unita e pace secondo la tua volontà.  Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Tutti     Amen.
Sac.     La pace e la comunione del Signore nostro Gesù Cristo siano sempre con voi.
Tutti     E con il tuo spirito
Sac.     Beati gli invitati alla cena del Signore. Ecco l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.
Tutti     O Signore, non son degno di partecipare alla tua mensa: ma dì soltanto una parola e io sarò salvato.
ANTIFONA ALLO COMUNIONE
Tutti     Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei
            e si è preparato una sposa santa e immacolata.

ORAZIONE DOPO LA COMUNIONE
Sac      Preghiamo
O Dio, per questo sacrificio di salvezza accompagna con la tua provvidenza la nuova famiglia che hai consacrato; fa' che ... e .... , uniti nel vincolo santo e saziati con l'unico Pane di vita, vivano concordi nella tua pace.
Per Cristo nostro Signore.
Tutti     Amen
 
RITI DI CONCLUSIONE
Sac.     Il Signore sia con voi.
Tutti     E con il tuo spirito. Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
Sac.     Iddio, nostro Padre, vi conservi uniti nell'amore; la pace di Cristo abiti in voi e rimanga sempre nella vostra casa.
Tutti     Amen.
Sac.     Abbiate benedizione nei figli, conforto dagli amici, vera pace con tutti.
Tutti     Amen.
Sac.     Siate nel mondo testimoni della carità di Cristo, sappiate riconoscere Dio nei poveri e nei sofferenti perché essi vi accolgano un giorno nella casa del Padre.
Tutti     Amen.
Sac.     E su voi tutti, che avete partecipato a questa liturgia nuziale, scenda la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
Tutti     Amen.
Sac.     Andiamo in pace.
Tutti     Nel nome di Cristo.
 
Al termine della Celebrazione, prima di sottoscrivere l’Atto di Matrimo­nio, a norma della Notificazione della Congregazione per i Sacramenti del 3 giugno 1985, in applicazione all’articolo 8, comma primo, del­l’Accordo che apporta modificazioni al Concordato lateranense tra la Santa Sede e lo Stato Italiano, il sacerdote celebrante dice:
Carissimi .... e ....., avete celebrato il sacramento del Matri­monio manifestando il vostro consenso dinanzi a me ed ai testimoni. Oltre la grazia divina e gli effetti stabiliti dai sacri Canoni, il vostro Matrimonio produce anche gli effetti civili secondo le leggi dello Stato.
Vi do quindi lettura degli articoli del Codice civile riguar­danti i diritti e i doveri dei coniugi che voi siete tenuti a rispettare ed osservare:
Art. 143: Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri. Dal matrimo­nio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione.
Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professio­nale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia.
Art. 144: I coniugi concordano tra loro l’indirizzo della vita familiare e fissano la residenza della famiglia secondo le esi­genze di entrambi e quelle preminenti della famiglia stessa. A ciascuno dei coniugi spetta il potere di attuare l’indirizzo concordato.
Art. 147: Il matrimonio impone ad ambedue i coniugi l’ob­bligo di mantenere, istruire ed educare la prole tenendo conto delle capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspi­razioni dei figli.
 

 

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<< Il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: “ Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno  una sola carne”. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto>>.   (Mt 19, 4-5)
 
  • È opportuno presentarsi al Parroco almeno sei mesi prima della data prevista per le nozze.

  • In Parrocchia si organizza annualmente un corso per i fidanzati,  nel periodo  (febbraio-marzo).

Matrimonio - Rito

 

 

Confessione - Esame di coscienza per bambini

in preparazione al sacramento della RIcociliazione

  • Ringrazio Dio di ciò che sono e di quello che ho? Dico le preghiere alla sera e alla mattina?
  • Ho ascoltato e messo in pratica gli insegnamenti di Gesù?
  • Desidero incontrarlo a Messa la domenica e a catechismo?  
  • Ho detto parolacce?
  • Voglio bene ai fratelli, ai compagni di scuola, di catechismo e agli amici?
  • Ho fatto con gioia il mio dovere a casa e a scuola?
  • I miei gesti verso gli altri esprimono aiuto, pace, benevolenza? O sono stato  capriccioso e pretenzioso in casa e a scuola?
  • Ho fatto preferenze tra gli amici e ho escluso qualcuno?
     
  • Ho ubbidito alle persone adulte, in particolare ai miei genitori e agli insegnanti? Ho risposto male?
  • Sono sincero e leale? O dico bugie?
  • Cerco di essere buono e generoso verso i miei amici?
  • Ho chiesto scusa quando ho fatto del male a qualcuno? Ho litigato con qualcuno?
  • Ho perdonato chi mi aveva offeso?
  • Ho prestato volentieri le mie cose?
  • Sono stato invidioso delle cose degli altri?
  • Ho danneggiato la natura?
  • Ho rovinato o preso le cose degli altri senza permesso?
Confessione - Esame di coscienza per adulti

in preparazione al sacramento della RIcociliazione

  • Da quanto tempo non mi confesso?
  • Ho compiuto la penitenza che il confessore mi aveva dato?
  • Ho taciuto coscientemente per vergogna qualche peccato in una Confessione precedente?
  • Ho fatto la Comunione in peccato mortale?
  • Ho rispettato il digiuno eucaristico di almeno un'ora?
  • Provo dolore dei miei peccati e mi propongo di lottare per non commetterli più?
     

Primo comandamento: "non avrai altro Dio fuori di me"

  • Prendo Dio sul serio?
  • Cerco di amarlo sopra tutte le cose e con tutto il mio cuore?
  • Dico ogni giorni le preghiere del mattino e della sera?
  • Tratto Dio come Padre?
  • Cerco di confessarmi spesso, non per abitudine, ma per imparare ad essere un buon figlio di Dio?
  • Ricevo la santa Comunione con rispetto, con amore, con gratitudine e cercando di non distrarmi?
  • Ho sopportato con pazienza i dolori e le prove della vita?
  • Negli ambienti dove vivo ( in famiglia, nell'ambiente di lavoro, ecc.) mi sforzo di essere un vero cristiano con l'esempio e con la parola?
  • Ho negato qualche verità di fede, o ne ho dubitato deliberatamente?
  • Ho avuto pensieri o parole contrari alla Chiesa?
  • Ho evitato di prendere posizione esplicita in presenza di attacchi alla Fede cristiana e alla Chiesa?


Secondo comandamento: "non nominare il nome di Dio invano"

  • Ho nominato con rispetto il nome di Dio, della Madonna, dei Santi?
  • Evito le parolacce, le imprecazioni, gli insulti e tutte quelle parole che offendono Dio e gli altri, e che danno scandalo?
  • Ho bestemmiato?
  • Ho giurato il falso o con leggerezza?
  • Ho tralasciato di compiere qualche promessa o qualche voto?
     

Terzo comandamento: "ricordati di santificare le feste"

  • Vado sempre a Messa la domenica e le altre feste prescritte, tranne in caso di malattia?
  • Ho ostacolato altri (coniuge, figli, amici, collaboratori, compagni di lavoro) a partecipare alla santa Messa?
  • Non ho fatto ciò che potevo per far partecipare i miei famigliari, soprattutto i miei figli, alla santa Messa e alla vita della Chiesa?
  • Sono arrivato alla santa Messa in ritardo? Mi sono distratto? Ho fatto distrarre gli altri?
     

Quarto comandamento: "onora il padre e la madre"

  • Coltivo l'affetto e la cura per i genitori, soprattutto se anziani? Li rispetto?
  • Obbedisco ai miei genitori e superiori?
  • Ho trattato con delicatezza le persone della mia famiglia?
  • Ho reso al mio coniuge amore e dedizione nel percorrere insieme la via della vocazione matrimoniale?
  • Ho litigato con il mio coniuge?
  • Ho avuto comprensione del mio coniuge nei momenti di inquietudine, evitando di riprenderlo, contraddirlo o discutere con lui davanti ai figli?
  • Ho dedicato al mio coniuge e ai figli tutto il tempo e l'attenzione necessari?
  • Ho dato loro cattivo esempio, non compiendo io stesso i doveri religiosi, famigliari o professionali?
  • Ho corretto con affetto e con fermezza i loro difetti o sorvolo su di essi per comodità?
  • Li ho minacciati o maltrattati con parole o azioni?
  • Ho trascurato di aiutarli a compiere i loro doveri (verso Dio, verso i famigliari, verso i compagni e glim insegnanti)?
  • Ho dedicato con allegria tutto il tempo necessario alla famiglia?
  • Potendo farlo, ho tralasciato di aiutare le persone che mi sono più vicine (i famigliari, i parenti) nelle loro necessità spirituali e materiali?
  • Voglio sempre il bene degli altri, mai il male, e mi do da fare, in ciò che posso, per realizzarlo?
  • Vivo nell’invidia, in costante “gara” con gli altri per essere il migliore?
  • Parlo sempre di me stesso e cerco di mettermi sempre al centro dell’attenzione?
  • Sono gentile, disponibile, rispettoso, soprattutto nei confronti di chi è più debole e indifeso?
  • Cerco sempre un tornaconto personale nei “favori” che faccio?
  • Mi arrabbio per nulla? Scarico la mia tensione sugli altri, rispondendo male?
  • Mi dispiace che gli altri siano più bravi di me? Sono invidioso?
  • Sono vendicativo quando subisco un torto?
  • Vivo con ottimismo, pensando “in positivo”, o sono subito pronto a vedere il lato peggiore delle cose e degli altri?
  • Mi prendo carico dei piccoli problemi, delle tristezze, dei “guai” dei miei amici? O lascio con indifferenza che si arrangino da soli?
     

Quinto comandamento: "non uccidere"

  • Mi rendo conto che la vita umana è un valore primario e assoluto, un grande dono che Dio ha fatto all'uomo, e che pertanto va preservata e difesa, in ogni sua forma, dal concepimento fino alla naturale estinzione? Diffondo intorno a me questa consapevolezza?
  • Sono convinto e testimonio apertamente che l'aborto è un gravissimo delitto contro l'uomo e contro Dio?
  • Sono stato presuntuoso e superbo, e ho preteso di affermare tanto me stesso, da disprezzare gli altri e preferirmi ad essi?
  • Ho fatto qualcosa, per imprudenza o peggio per malizia, che abbia nuociuto alla vita fisica, morale o spirituale del prossimo?
  • Ho dato scandalo ad altri con il mio comportamento?
  • Covo rancori? Invidie? Mi sono adirato? Ho perdonato le offese ricevute?
  • Ho recato danno alla mia e altrui vita, mettendola in pericolo con leggerezza (per esempio non osservando le regole della circolazione stradale)?
  • Ho recato danno alla mia salute, ad esempio mangiando o bevendo più del ragionevole o assumendo sostanze stupefacenti?
     

Sesto e nono comandamento: "non commettere atti impuri. Non desiderare la donna d'altri"

  • Mi sono soffermato volontariamente in pensieri e desideri poco puliti? Ho guardato, letto o parlato di cose disoneste?
  • Ho commesso qualche azione poco pulita con me stesso o con altri?
  • Sono consapevole che la responsabilità di un atto deriva anche dall'averne posto volontariamente le premesse, tanto più in questo campo dove non esiste materia lieve?
  • Evito con decisione di mettermi volontariamente nell'occasione prossima di peccare, sapendo che così facendo tento Dio e commetto già un peccato?
  • Ho usato indebitamente del matrimonio, assumendo farmaci o usando strumenti contraccettivi per evitare la procreazione tranne in caso di necessità terapeutica? Ho indotto il coniuge o altre persone a fare altrettanto?
  • Ho mancato alla fedeltà coniugale con pensieri o con opere? Mantengo amicizie che sono occasione abituale di peccato e di infedeltà?
  • Vedo nel coniuge una presenza da amare e servire o un oggetto da possedere?
  • Rispetto il legame ed aiuto la fedeltà delle altre coppie?
  • Vivo castamente il fidanzamento?
     

Settimo e decimo comandamento: "non rubare. Non desiderare la roba d'altri"

  • Ho sottratto oggetti o denato altrui?
  • Per quanto dipende da me, difendo gli oppressi e aiuto i bisognosi? Oppure tratto con sufficienza o con durezza il mio prossimo, specialmente i poveri, i deboli, i vecchi, gli emarginati, gli immigrati?
  • Sono giusto, impegnato, onesto nel lavoro, volonteroso di prestare il mio servizio per il bene comune?
  • Mi prendo a cuore il bene e la prosperità della comunità umana in cui vivo, o mi curo soltanto dei miei interessi personali?
  • Ho prestato il mio appoggio a programmi di azione sociale e politica immorali e anticristiani?
  • Retribuisco con giustizia il lavoro degli altri? Compio i miei doveri sociali (tasse, ecc.)?
  • Nelle relazioni economiche ho posto in essere inganni, raggiri, corruzioni?
  • Ho lavorato con serietà, guadagnandomi la retribuzione che ricevo?
  • Tollero abusi o ingiustizie a cui assisto? Mi lascio portare dal favoritismo?
     

Ottavo comandamento: "non dire falsa testimonianza"

  • Ho detto cose non rispondenti a verità? Mento abitualmente giustificandomi dicendo che sono cose di poca importanza?
  • Ho divulgato senza necessità difetti gravi di altre persone?
  • Ho aperto o letto corrispondenza o altri scritti che l'interessato non voleva far conoscere? Ho ascoltato abusivamente conversazioni senza la volontà di chi le faceva?
  • Ho calunniato attribuendo agli altri ciò che non era vero?
  • Ho parlato male degli altri, persone o istituzioni, con la mormorazione del "si dice" o "mi hanno raccontato" come unico fondamento?
  • Sono pienamente sincero con il sacerdote nella Confessione?

 

IL SACRAMENTO DELLA PENITENZA E DELLA RICONCILIAZIONE

 
dal Catechismo della Chiesa Cattolica
 
In Sintesi

1485 La sera di pasqua, il Signore Gesù si mostrò ai suoi Apostoli e disse loro: « Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi » (Gv 20,22-23).

1486 Il perdono dei peccati commessi dopo il Battesimo è accordato mediante un sacramento apposito chiamato sacramento della Conversione, della Confessione, della Penitenza o della Riconciliazione.

1487 Colui che pecca ferisce l'onore di Dio e il suo amore, la propria dignità di uomo chiamato ad essere figlio di Dio e la salute spirituale della Chiesa di cui ogni cristiano deve essere una pietra viva.

1488 Agli occhi della fede, nessun male è più grave del peccato, e niente ha conseguenze peggiori per gli stessi peccatori, per la Chiesa e per il mondo intero.

1489 Ritornare alla comunione con Dio dopo averla perduta a causa del peccato, è un movimento nato dalla grazia di Dio ricco di misericordia e sollecito della salvezza degli uomini. Bisogna chiedere questo dono prezioso per sé e per gli altri.

1490 Il cammino di ritorno a Dio, chiamato conversione e pentimento, implica un dolore e una repulsione per i peccati commessi, e il fermo proposito di non peccare più in avvenire. La conversione riguarda dunque il passato e il futuro; essa si nutre della speranza nella misericordia divina.

1491 Il sacramento della Penitenza è costituito dall'insieme dei tre atti compiuti dal penitente e dall'assoluzione da parte del sacerdote. Gli atti del penitente sono: il pentimento, la confessione o manifestazione dei peccati al sacerdote e il proposito di compiere la soddisfazione e le opere di soddisfazione.

1492 Il pentimento (chiamato anche contrizione) deve essere ispirato da motivi dettati dalla fede. Se il pentimento nasce dall'amore di carità verso Dio, lo si dice « perfetto »; se è fondato su altri motivi, lo si chiama « imperfetto ».

1493 Colui che vuole ottenere la riconciliazione con Dio e con la Chiesa deve confessare al sacerdote tutti i peccati gravi che ancora non ha confessato e di cui si ricorda dopo aver accuratamente esaminato la propria coscienza. Sebbene non sia in sé necessaria, la confessione delle colpe veniali è tuttavia vivamente raccomandata dalla Chiesa.

1494 Il confessore propone al penitente il compimento di certi atti di « soddisfazione » o di « penitenza », al fine di riparare il danno causato dal peccato e ristabilire gli atteggiamenti consoni al discepolo di Cristo.

1495 Soltanto i sacerdoti che hanno ricevuto dall'autorità della Chiesa la facoltà di assolvere possono perdonare i peccati nel nome di Cristo.

1496 Gli effetti spirituali del sacramento della Penitenza sono:

— la riconciliazione con Dio mediante la quale il penitente ricupera la grazia;
— la riconciliazione con la Chiesa;
— la remissione della pena eterna meritata a causa dei peccati mortali;
— la remissione, almeno in parte, delle pene temporali, conseguenze del peccato;
— la pace e la serenità della coscienza, e la consolazione spirituale;
— l'accrescimento delle forze spirituali per il combattimento cristiano.

1497 La confessione individuale e completa dei peccati gravi seguita dall'assoluzione rimane l'unico mezzo ordinario per la riconciliazione con Dio e con la Chiesa.

1498 Mediante le indulgenze i fedeli possono ottenere per se stessi, e anche per le anime del purgatorio, la remissione delle pene temporali, conseguenze dei peccati.

Testo completo Il sacramento della Riconciliazione

Confessarsi perchè?

+ Bruno Forte, Arcivescovo di Chiesti -Vasto   ci aiuta a riflettere su questa domanda

 
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavanoConfessione1.png i discepoli per timore dei giudei,  venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: “ Pace a voi!”.
 Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: “ Pace a voi! Come il padre ha mandato me, anch’io mando voi”. Detto questo, soffiò e disse loro:” Ricevete lo Spirito Spanto. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati”. ( Gv 20, 19-23)

E' possibile confessarsi in chiesa il sabato pomeriggio dalle ore 16,00.

I sacerdoti sono anche a disposizione, compatibilmente ad altri impegni, durante le celebrazioni eucaristiche.

Un sabato al mese vengono celebrate le confessioni per i gruppi di catechismo dei vari corsi.

Nei periodi di Avvento e Quaresima  sono predisposte delle serate penitenziali comunitarie nelle quali sono a disposizioni più sacerdoti per la confessione personale

Di seguito riportiamo i link per un aiuto che può meglio preparare al Sacramento della Riconciliazione

 Mentre stava compiendosi il giorno dalla Pentecoste, (gli apostoli) si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo.(At 2,1-3)

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La celebrazione del Sacramento della Confermazione (Nota della CEI)

  • I bambini ricevono la Cresima a conclusione di uno specifico percorso catechetico di iniziazione cristiana:

  In armonia con quanto la Chiesa di Milano afferma nel Sinodo diocesano 47° e seguendo i catechismi CEI, l’Oratorio ha elaborato un itinerario d’iniziazione cristiana, per il quale è stato preparato, oltre al testo di catechismo, un ampio materiale integrativo organizzato in sussidi, schede, audiovisivi per agevolare la preparazione dei ragazzi.


  •   III Elementare - Dio Padre, fede in Gesù Cristo, sacramento del Battesimo
  •   IV Elementare - I sacramenti del Perdono e dell'Eucaristia
  •   V Elementare - Il mistero della storia della salvezza
  •   I Media - Il sacramento della Cresima

I giovani e gli adulti che desiderano ricevere la Cresima devono prepararsi con un corso che si svolge in Parrocchia nei mesi di marzo-aprile.

 All’atto dell’iscrizione, da farsi presso la Segreteria Parrocchiale, verranno comunicati le date e gli orari degli incontri e della Cresima stessa.

 

 

Eucaristia.jpg eucaristia1_150x150.jpgPoi prese il pane, rese grazie, lo spezzo e lo diede loro dicendo: “ Questo e il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me”. E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: “ Questo calice è la eanza nel mio sangue, che è versato per voi ”. Quando venne l’ora, il Signore Gesù prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse loro: “ ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, perchè io vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio”. (Lc 22,14-16; 19-20)

 

La consuetudine della Chiesa afferma la necessità che ognuno esamini molto a fondo se stesso, affinché chi sia conscio di essere in peccato grave non celebri la Messa né comunichi al Corpo del Signore senza avere premesso la Confessione sacramentale.


L’atto penitenziale collocato all’inizio della Messa, ha lo scopo di disporre i partecipanti perché siano in grado di celebrare degnamente i santi misteri; tuttavia, «è privo dell’efficacia del sacramento della Penitenza» e, per quanto concerne la remissione dei peccati gravi, non si può ritenere un sostituto del sacramento della Confessione.

  • Per prepararsi in modo conveniente a ricevere questo Sacramento, i fedeli osserveranno il digiuno prescritto nella misura di almeno un'ora prima della celebrazione.
  • L'atteggiamento del corpo (gesti, abiti) esprimerà il rispetto, la solennità, la gioia di questo momento in cui Cristo diventa nostro ospite.
  • I fedeli si comunicano in ginocchio o in piedi. Quando però si comunicano stando in piedi, si raccomanda che, prima di ricevere il Sacramento, facciano debita riverenza.
  • Benché ogni fedele abbia sempre il diritto di ricevere, a sua scelta, la santa Comunione in bocca, se un comunicando, nelle regioni in cui la Conferenza dei Vescovi, con la conferma da parte della Sede Apostolica, lo abbia permesso, vuole ricevere il Sacramento sulla mano, gli sia distribuita la sacra ostia

 

 

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