Dal fato di essere suoi discepoli   abbiamo preso il nome di Cristiani e cristiana è detta la storia  e la cultura che nei secoli ha trovato le sue radici nell’insegnamento di Gesù e il suo motore nell’entusiasmo per la vita in tutte le sue forme e manifestazioni, portato proprio dall’ annuncio stesso della risurrezione e dalle prospettive di novità aperte dal Vangelo 2000 anni orsono.    

Questa sera / oggi ci facciamo gli auguri di buon anno nella logica appena espressa e cioè, Buon Anno cristiano, buon Anno del Signore 2017. Già perché  per noi cristiani il tempo  è un dono del Signore, un regalo  prezioso da custodire, da non sciupare e per cui dire ogni ora, ogni giorno e ogni anno grazie, non solo con un Te Deum  ma con tutta la nostra vita. Non vorrei fare qui un bilancio dell’anno trascorso ne pronostici per l’anno che verrà come è spesso d’uso in questa circostanza, ma piuttosto affidare alla preghiera, il grazie per l’anno che si chiude e l’augurio per un Anno nuovo che abbia i tratti del tempo in cui Dio C’è e dimora non solo nelle chiese, ma nelle nostre esistenze, nelle nostre case, nei nostri luoghi di studio e di lavoro proprio grazie a ciascuno di noi, alla nostra azione, alla nostra presenza attiva, al nostro stile, alla qualità umana del nostro agire e soprattutto alla nostra capacità di essere portatori di pace e misericordiosi gli uni verso gli altri come Dio Padre lo è con ogni suo figlio.Ecco dunque la riflessione quasi in forma di  preghiera  che vorrei consegnarvi:

Attorno a noi l'insicurezza del lavoro e del reddito tolgono la speranza di un futuro dignitoso.

Le guerre e le violenze ci fanno vivere con angoscia il presente.

Il terremoto, gli annegati nel Mediterraneo  e le migliaia di giovani profughi innocenti e le vittime della guerra in medio oriente e del terrorismo internazionale, inducono molti a negare l'esistenza di un qualsiasi Dio... 

La risposta che il Padre ci dà è molto concreta:  manda il Figlio a diventare uomo come noi, a lottare con noi, a soffrire e morire per noi, per ribadire che la vicenda umana, così travagliata per le forze del male, è una ferita al Suo cuore che raccoglie tutto il dolore del mondo.

La vittoria di Cristo Risorto sul male e sulla morte riapra l'orizzonte della speranza, sostenga il nostro coraggio ci dia la forza di vivere lottando contro ogni forma di male, alimenti la nostra fede nel decidere  di vivere amando come Cristo perché crediamo nella Sua e nostra Risurrezione.

Ci auguriamo di non aver ridotto ancora una volta il Natale di Cristo solo a pranzi, musiche e frenetico acquisto di oggetti.

Ci auguriamo, già fin da oggi, primo giorno di un nuovo anno, di prendere con noi, nel nostro cuore, il Bambino Gesù,

avvolgendolo di ringraziamenti e di lodi, lasciandoci sempre più  affascinare da Lui.

Ci auguriamo che, incontrando le persone, sappiamo far loro sentire, con gesti di amore e di perdono  che il Signore è con noi e con loro.

Solo così potremo protegge Lui, noi e tutti i nostri i fratelli in umanità  dagli Erodi del nostro tempo, costruttori di  una società materializzata che vorrebbe far sparire per sempre questo bambino dalla faccia della terra.

Ci auguriamo di saper ascoltare e fare nostre le parole di Papa Francesco nel suo messaggio per la giornata della pace quando dice : “Nel 2017, impegniamoci, con la preghiera e con l’azione, a diventare persone che hanno bandito dal loro cuore, dalle loro parole e dai loro gesti la violenza, e a costruire comunità nonviolente, che si prendono cura della casa comune”.

Come  l’incertezza del  futuro e la durezza della vita non hanno intimidito Maria e non hanno scoraggiato Giuseppe, perché essi hanno intuito che con loro c’era l'Emanuele, il “Dio con noi”, ci auguriamo,  di  saper riconoscerLo a nostra volta   presente nel nostro cuore e nel mistero della sua chiesa,  di saperlo accogliere come guida e sostegno della nostra esistenza, perchè  Lui  è l'unica autentica stella che possiamo e dobbiamo seguire per trovare la pace . Amen

                                                     Buon 2017 - d. Marco