Foglio delle Campane di Rogoredo
Comunicazione di Formazione Religiosa
 
foglio domenicale
 

 

TEMPO DI AVVENTO 2016 e chiusura del giubileo 2

Oggi il  Santo Padre Francesco chiuderà solennemente il Giubileo straordinario della Misericordia da lui fortemente voluto anche per il “ clima sociale e culturale di sempre maggiore conflittualità e incomprensione che determina oggi le relazioni tra i singoli , tra gruppi e addirittura tra razze e nazionalità diverse.

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Il sogno del dopo-guerra di un mondo più unito e capace di costruire reali collaborazioni che sapessero salvaguardare le differenze e nello stesso tempo valorizzare le comuni risorse, sembra infrangersi sotto i colpi di una crisi culturale che poi si è fatta economica, sociale e personale, che forse ha dei precedenti simili nella prima metà del novecento, quando una profonda crisi culturale accompagnata dalla grande depressione degli anni 20 contribuì alle svolte totalitarie con tuto il carico di violenze che ne derivarono e che ben conosciamo.

Papa Francesco, ha voluto offrire una via, una strada di “salvezza” dentro questo mare in agitazione, che è la strada di salvezza offertaci in primo luogo e sempre dalla provvidenza: la strada della “Misericordia” dono di Dio per noi, ma anche compito quotidiano di ciascuno per “abbellire” il  mondo e custodirlo dalle possibili derive  del male. Credo non a casa prima di questo documento, era stata pubblicata  l’ Enciclica “Laudato Sii “,  messa da parte un po’ troppo in fretta e non più ripresa anche dai grandi media forse perché quel che il Papa diceva in questo scritto ha dato fastidio a tanti. Anche in questa enciclica si indicava  la medesima via di “ salvezza” che passa attraverso le “opere di misericordia” vissute in relazione all’intera creazione. Scriveva il Papa : “La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune, comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare. Il Creatore non ci abbandona, non fa mai marcia indietro nel suo progetto di amore, non si pente di averci creato (altro modo per dire la sua misericordia ndr.). L’umanità ha ancora la capacità di collaborare per costruire la nostra casa comune... Meritano una gratitudine speciale quanti lottano con vigore per risolvere le drammatiche conseguenze del degrado ambientale nella vita dei più poveri del mondo. I giovani esigono da noi un cambiamento. Essi si domandano com’è possibile che si pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e alle sofferenze degli esclusi”.

L’anno  della misericordia dunque estende all’intera creazione l’idea del l’’agire “misericordioso” che l’uomo dovrebbe imparare alla scuola dal Suo Signore e Creatore, il quale  non cessa di usare misericordia con noi suoi figli e in modo pieno e compiuto lo ha dimostrato, per tutti gli uomini, in Gesù suo Figlio.  

Scriveva sempre il Papa per l’indizione dell’Anno Santo : “Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth. Il Padre, « ricco di misericordia » (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mosè come « Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà » (Es 34,6), non ha cessato di far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina. Nella « pienezza del tempo » (Gal 4,4), quando tutto era disposto secondo il suo piano di salvezza, Egli mandò suo Figlio nato dalla Vergine Maria per rivelare a noi in modo definitivo il suo amore. Chi vede Lui vede il Padre (cfr Gv 14,9). Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona[1] rivela la misericordia di Dio “.

Alla Scuola di Gesù ci mettiamo ogni domenica  partecipando all’Eucaristia ( e magari perché non anche in qualche giorno feriale !!!),  e quando ci mettiamo in ascolto della Parola di Dio ( di proposte per questo ce ne sono diverse...ma spesso disertate dai più!!!) o ogni volta che entriamo in comunione d’amore con lui nella preghiera ( sempre meno gente però vive momenti di preghiera oltre la sola Messa domenicale!!!), e ancora  quando  agiamo come Lui nel nostro quotidiano, magari sostenendo e collaborando personalmente nelle tante opere/forme di carità possibili (di cui si vede però la “sofferenza” per mancanza di forze sul campo). Quello che Papa Francesco desiderava e che l’Anno della Misericordia ci “stanasse”  dalla nostra inerzia religioso-social-culturale per aprirci ad un “azione” capace di “ smuovere” questo nostro invecchiato e egoistico occidente ormai bollato come “post-cristiano” dalla cultura contemporanea,  riscomprendo quanto il Signore Dio si sia dato e si dia da fare “per noi uomini e per la nostra salvezza”.

Scriveva ancora il Papa : ”Presso la croce, Maria insieme a Giovanni, il discepolo dell’amore, è testimone delle parole di perdono che escono dalle labbra di Gesù. Il perdono supremo offerto a chi lo ha crocifisso ci mostra fin dove può arrivare la misericordia di Dio. Maria attesta che la misericordia del Figlio di Dio non conosce confini e raggiunge tutti senza escludere nessuno... Viviamo allora un Anno Santo straordinario, per gustare nella vita di ogni giorno la misericordia che da sempre il Padre estende verso di noi. In questo Giubileo lasciamoci sorprendere da Dio. Lui non si stanca mai di spalancare la porta del suo cuore per ripetere che ci ama e vuole condividere con noi la sua vita. La Chiesa sente in maniera forte l’urgenza di annunciare la misericordia di Dio. La sua vita è autentica e credibile quando fa della misericordia il suo annuncio convinto. Essa sa che il suo primo compito, soprattutto in un momento come il nostro colmo di grandi speranze e forti contraddizioni, è quello di introdurre tutti nel grande mistero della misericordia di Dio, contemplando il volto di Cristo. La Chiesa è chiamata per prima ad essere testimone veritiera della misericordia professandola e vivendola come il centro della Rivelazione di Gesù Cristo. Dal cuore della Trinità, dall’intimo più profondo del mistero di Dio, sgorga e scorre senza sosta il grande fiume della misericordia. Questa fonte non potrà mai esaurirsi, per quanti siano quelli che vi si accostano. Ogni volta che ognuno ne avrà bisogno, potrà accedere ad essa, perché la misericordia di Dio è senza fine. Tanto è imperscrutabile la profondità del mistero che racchiude, tanto è inesauribile la ricchezza che da essa proviene. In questo Anno Giubilare la Chiesa si faccia eco della Parola di Dio che risuona forte e convincente come una parola e un gesto di perdono, di sostegno, di aiuto, di amore. Non si stanchi mai di offrire misericordia e sia sempre paziente nel confortare e perdonare. La Chiesa si faccia voce di ogni uomo e ogni donna e ripeta con fiducia e senza sosta: « Ricordati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre » (Sal 25,6).

Quanto di ciò che  Papa Francesco ci ha suggerito con questi pensieri e con la proposta dell’Anno Santo,  si realizzerà concretamente non  solo per l’”Opera dello Spirito Santo” - che è certa e sicura - ma anche  a partire dal nostro accogliere quest’Opera e di conseguenza dal nostro agire in piena libertà “ animati” dalla medesima azione dello Spirito e confidando sempre nella sua misericordia.

 

                                       A cura di Don Marco 

 

CHIUSURA DEL GIUBILEO: intervista al Card. Bagnasco

 

Vi riproponiamo alcune parti di una intervista rilasciata dal Card. Bagnasco  in occasione della chiusura del Giubileo della misericordia .

Eminenza, cos’abbiamo imparato in questo Giubileo?

Il Giubileo non è una storia che si chiude e si archivia, ma l’inizio di un nuovo viaggio. Al di là dell’indubbio successo di un’iniziativa che ha portato a Roma oltre 20 milioni di pellegrini e che sul territorio ha visto una capillare mobilitazione della Chiesa a ogni livello, un bilancio più interiore di questo Anno andrà tracciato senza fretta, pregando e riflettendo. L’esperienza che abbiamo vissuto è stata intensa, un viaggio dentro la misericordia divina, dono e invito a rigenerare nella sua luce le nostre relazioni personali e gli stessi legami sociali. Trovo in questo primo frutto il segno inconfondibile della grandezza e della luminosità dell’intuizione del Santo Padre.

Cos’ha voluto dirci il Papa con il Giubileo?
Il Santo Padre l’ha voluto sulla scorta della profonda persuasione che solo alla scuola della misericordia - comandamento e cuore stesso di Dio - il nostro mondo può ritrovare la speranza e percorrere la via della pace. Senza misericordia ci si affida a una giustizia solo formale che non rende ragione dei bisogni più profondi dell’uomo e, tutt’al più, dà a ciascuno il suo senza tenere conto della sete di comprensione, amicizia e perdono che c’è nel cuore di ogni persona. Il Giubileo della misericordia ci ha davvero insegnato a guardare le persone e le cose comprendendole più a fondo. E ci è risultato chiaro che questo ci avvicina alla verità molto più dell’indifferenza o del rancore.

Alla luce dell’esperienza realizzata sin qui, a cosa è servito  un Anno Santo dedicato alla misericordia?

Le parole della fede - redenzione, peccato, grazia, croce, misericordia, perdono, cielo ... - sono parole antiche, che hanno attraversato i secoli illuminando generazioni, ispirando i santi e sostenendo i martiri. Queste parole sono giunte fino a noi e ci chiedono di custodirle come care, di non barattarle con niente, di non tradirle. Ecco: il Giubileo ci ha fatto riscoprire la bellezza concreta e affascinante di queste parole che oggi rischiano di svuotarsi nella nebbia liquida del pensiero: l’ Anno giubilare ci ha spinti a chiederci se Dio c’entra ancora con la nostra vita oppure, insensibilmente, è diventando come un sopramobile che arreda la quotidianità. È arrivato il momento di dare una risposta. …

Ma qual è oggi la sfida che attende i credenti che simbolicamente escono dalla porta giubilare verso il mondo?

Sulla fragilità estrema, talora drammatica e angosciante, cui questo clima culturale predominante consegna le persone, il messaggio giubilare della misericordia ci consegna grandi scoperte interiori e umane: un patrimonio forse invisibile, ma che sono certo non tarderà a mostrare i suoi primi effetti di umanizzazione della società e di rilancio missionario nell’azione della Chiesa. Annunciano già questa primavera promessa le tante opere di misericordia fattiva che restano un po’ dovunque nelle nostre diocesi come eredità permanente del Giubileo. Per questo dico che l’Anno Santo finisce, ma in realtà il suo messaggio continua a chiamarci.

 

       ( da Avvenire di Sabato 12 novembre )

 

PROPOSTE D’AVVENTO

 

  • Lunedi 21 ore 21.00 : Celebrazione comunitaria della penitenza “di Avvento”
  • Durante l’Avvento, le Sante Messe ogni mercoledì sono alle ore 7.30 e 18.00.

 

 

“La Bibbia in pillole”                                                                       

curiosità bibliche a cura di D. Di Donato

Domenica, 20 Novembre, durante la Messa, leggeremo Romani 15, 1-13 .

In questo brano , al versetto 4, leggiamo: “Tutto ciò che è stato scritto prima di noi, è stato scritto per nostra istruzione”. Il v.4 esplicita un principio molto ampio, che giustifica l’uso esortativo della Scrittura. Tutta la Scrittura è infatti insegnamento preannunziato, una didaskalian (greco: insegnamento) che mostrerà tutta la sua forza soprattutto nelle Lettere pastorali. Richiamando l’insegnamento già rabbinico, Paolo dice che la Scrittura è indirizzata all’insegnamento (in ebraico lilmad ). Proprio da qui può fondarsi quella speranza di cui abbiamo bisogno, per crescere e mantenerci nella fede. Vi è un concentrato di vocabolario paolino in questi versetti che ci invita a leggere tutto l’esperienza di Paolo come un “calco” dell’esperienza stessa di Gesù.

 

 

CALENDARIO

 

 
20/11 Domenica   II AVVENTO
ore 10.00: Domenica insieme 2° anno (3ael)
ore 15.00  Festival decanale delle corali parrocchiali
ore 15.30: Battesimi (2° turno)
ore 17.30: Coroncina della Divina Misericordia
ore 21.00: Incontro operatori/volontari della salute
 
21/11 Lunedì
ore 21.00: Celebrazione Penitenziale comunitaria d’inizio Avvento
 
22/11 Martedì
ore 21.00: Gruppo missionario parrocchiale
 
23/11 Mercoledì
ore 21.00: Cenacolo  e confessioni
 
24/11  Giovedì Gita parrocchiale di Avvento
ore 18.00: S. Messa defunti della Parrocchia
 
25/11  Venerdì
Ore 15.30 S.Messa alla Gecra
ore 21.00: Corso biblico decanale (a Fatima)
 
26/11  Sabato
ore 15.30: Preparazione nuovi chierichetti /2
 
27/11 Domenica   III AVVENTO

 

SUFFRAGI
 
21/11 Lunedì
ore 8.30 Nostro Teresa
ore 18.00 Mariella Guidotti; Salvatore Ossino; Giuseppa Raita
 
 
22/11 Martedì
ore 8.30 Anime del Purgatorio
ore 18.00 Perrotta Maria, Eugenio, Luca e Francesco; Rafael Ruiz Rojas.
 
23/11 Mercoledì
ore 7.30 Casiraghi Angela
ore 18.00 Simighini Monica; Rutigliano Luigi; Emanuele Spadaro
 
24/11  Giovedì
ore 8.30 Seta Luca
 
25/11  Venerdì
ore 18.00 Liturgia della Parola
 
26/11  Sabato
ore 8.30 Crippa Orsola; Milesi Amabile  e Paganoni Nicodemo
 
ARCHIVIO
 
Ha fatto ritorno alla casa del Padre celeste: Sanapo Pietro di anni 62
Hanno ricevuto il Sacramento dell Battesimo: Putignano Lorenzo; Restelli Anna Silvia
 
 
OFFERTE
 
N.N facciata della Chiesa €500,00 Gruppo Donatori sangue €150,00 e in memoria di Angelo Valsecchi €100,00