A differenza delle opere di misericordia corporale, dove (di solito, se non sempre) chi è chiamato a dare da mangiare in genere non è affamato e chi patisce la fame non è in condizioni di poter dare da mangiare agli altri, nel caso delle opere di misericordia spirituale chi agisce e chi è fatto soggetto dell’azione non sono facilmente distinguibili. Anzi non andrebbero distinti affatto, perché di queste "opere" siamo tutti nello stesso tempo “operatori” ma anche “destinatari”. E' bene che ciascuno si consideri al tempo stesso "istruttore" e "ignorante", saggio consigliere e dubbioso, paladino della giustizia e peccatore, capace di consolare e desideroso di consolazione, chiamato a perdonare le offese e a sua volta offensore, deciso ad aver pazienza e sempre sul punto di farla perdere ad altri fratelli , intercessore a favore di tutti presso Dio e bisognoso della preghiera fraterna di tutti. Solo mantenendoci in quest'ottica a sua volta “ misericordiosa” messa così al riparo da ogni rischio di farisaica “superbia”, possiamo sperare di intraprendere un esame fruttuoso delle "opere di misericordia spirituale ". Le elenchiamo qui di seguito nella formulazione tradizionale: Consigliare i dubbiosi - Insegnare agli ignoranti - Ammonire i peccatori - Consolare gli afflitti - Perdonare le offese - Sopportare pazientemente e persone moleste - Pregare Dio per i vivi e per i morti.
1) CONSIGLIARE I DUBBIOSI
Le esitazioni, le perplessità, le titubanze sono all’ordine del giorno nella nostra vita di umani; tanto siamo perspicaci nelle valutazioni e nell'analisi, tanto più ci sperimentiamo insicuri nelle decisioni. Chi non riflette o si ritiene presuntuosamente troppo sicuro di se in genere sa subito che cosa fare …e in generale sbaglia. D'altra parte vivere significa agire, e agire significa superare le incertezze. Sicché talvolta un parere sensato dato a un amico, che lo aiuti a decidersi per il meglio, rappresenta spesso un regalo davvero prezioso. I pareri però è meglio darli quando vengono richiesti, se no, servono solo a guastare delle amicizie. E anche quando si è interpellati, è opportuno (se lo si può fare senza andare contro coscienza) offrire i consigli che il richiedente si aspetta di ricevere, diversamente egli si convincerà di non essere stato capito o avrà qualche dubbio sulla saggezza del consigliere. Ma quando si tratta delle questioni fondamentali dell'esistenza, il superamento del dubbio è un'esigenza intrinseca alla funzione salvifica della verità. E' grande carità ricordare questo principio nel tempo in cui siamo collocati a vivere. Noi stiamo dentro una società che sembra quasi esaltare il dubbio rispetto a qualche certezza: secondo qualcuno dubitare sarebbe segno di una mente libera e aperta, mentre le certezze (e in particolare le certezze che riguardano la fede) esprimerebbero dogmatismo, intolleranza, chiusura mentale e mancanza di capacità di dialogo. Se però si fa un po' di attenzione al linguaggio comune , non è difficile rendersi conto che quanti imputano per es. ai credenti, un‘ eccesiva sicurezza circa le loro convinzioni, hanno sempre essi stessi delle convinzioni che ritengono indiscutibili e “non negoziabili”. Sicché ci si accorge che non si tratta tanto di una critica ragionata delle certezze come tali, quanto del rischio di non tollerare le certezze altrui. Abbiamo una sola vita da vivere: è indispensabile, per non rischiare di sciuparla, rinvenire dei punti fermi in mezzo alla varietà e alla volubilità delle opinioni e Gesù, che pure accoglieva tutti nella loro diversità di pensiero e di convincimenti, sapeva sempre porre la questione della verità in maniera da portare il suo interlocutore a vederla con i suoi stessi occhi e non a presupporla in maniera “ dottrinale o dogmatica” o peggio perché indotto a forza da Gesù stesso. Il saper offrire da parte dei credenti all'uomo disorientato del nostro tempo, una base di certezze che gli consentano di non “ naufragare “ nel mare del nulla- pensiero è la seconda grande misericordia a cui è chiamata la Chiesa oggi… con umiltà , senza arroganza ma anche con serenità e fidandosi di quel che gli ha “rivelato” il Suo Signore.
2) INSEGNARE AGLI IGNORANTI
“Ignorante” non vuol dire senza cultura e senza erudizione. Ignorante è chi non conosce proprio le cose che più dovrebbe conoscere, e può essere anche un professore universitario o un celebre scrittore. Si evoca qui la strana condizione dell'uomo, e specialmente dell'uomo di oggi, che sa tutto tranne le cose che dovrebbe sapere, che conduce a termine le indagini più complicate ed è muto davanti alle domande fondamentali e più semplici, che è in grado di andare a raccogliere i sassi della luna e non è in grado di custodire e salvaguardare la casa comune che è la terra. Ignorare è anche non riconoscere quale sia il significato del nostro stesso vivere; ignorare quale sia il destino che alla fine ci aspetta; ignorare se la nostra venuta all'esistenza abbia come premessa e come ragione un disegno d'amore oppure una casualità cieca: questa è la “notte” che implora oggettivamente di essere rischiarata. Il primo e più grande atto di carità che possa essere compiuto verso l'uomo è quello di dirgli chi è, così come ha fatto Gesù che “rivela l’uomo all’uomo”, come diceva San Giovanni Paolo II . Gesù ci istruì circa la nostra autentica identità e ha consegnato la medesima missione alla sua Chiesa. Questa è la prima misericordia che la Chiesa esercita - deve esercitare - nei confronti della famiglia umana: l'annuncio instancabile della verità sull’uomo così come il Signore Gesù ce l’ha rivelata. La salvezza nostra e dei nostri fratelli non sarà soltanto il frutto della nostra affabile capacità di ascolto e di dialogo (cosa importante però e da non trascurare mai ), ma della verità del vangelo proclamata senza scolorimenti e senza indebite riduzioni. Gesù ha connesso il dono della sua carne e del suo sangue con l'accoglienza della sua parola, anche di quella più difficile da accettare come è per es. l’insegnamento sulla misericordia e il perdono. Il discorso eucaristico di Cafarnao provoca, più di ogni altro nel Vangelo, il rifiuto di molti: "Questo linguaggio è duro; chi può intenderlo?" (Gv 6,60). Ma il Signore non ritiene che in questo campo si possano dare sconti agevolanti: "Forse anche voi volete andarvene? Gli rispose Simon Pietro: Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna, e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio" (Gv 6, 67-69).
( a cura di don Marco )
QUARESIMA 2016 - ANNO della MISERICORDIA
IN COMUNIONE DI PREGHIERA CON PAPA FRANCESCO
E LA CITTA’ DI MILANO
Vi aspettiamo in Chiesa Venerdì 4 Marzo 2016
dalle h 21:00 alle 24.00 per
LUCE NELLA NOTTE
All’interno della “24h ore per il Signore” con i ragazzi di Nuovi Orizzonti
Non abbiate paura!
L’iniziativa “24 ore per il Signore”, da celebrarsi nel venerdì e sabato che precedono la IV domenica di Quaresima, è da incrementare nelle Diocesi. Tante persone si stanno riavvicinando al sacramento della Riconciliazione e tra questi molti giovani, che in tale esperienza ritrovano spesso il cammino per ritornare al Signore, per vivere un momento di intensa preghiera e riscoprire il senso della propria vita. Poniamo di nuovo al centro con convinzione il sacramento della Riconciliazione, perché permette di toccare con mano la grandezza della misericordia. Sarà per ogni penitente fonte di vera pace interiore.
Papa Francesco
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Quaresima 2016
MISERICORDIOSI COME IL PADRE
Mini-pellegrinaggio alla Porta Santa diocesana dell’Istituto don Gnocchi—Via Capecelatro
Andremo con i mezzi - ritrovo ore 14.30 in piazza
SABATO 5 MARZO pomeriggio
Per anziani e persone che hanno difficoltà a camminare, è necessario dare adesione in segreteria per provvedere al trasporto in pulmino o auto entro GIOVEDI 3 MARZO 2015
28/2 Domenica III di Quaresima
29/2 Lunedì
ore21.00 Corale
1/3 Martedì
Ore 21.00 Equipe Fidanzati (verifica)
2/3 Mercoledì
ore 7.30: S. Messa nel tempo di Quaresima
ore 21.00: Incontro caritas unitario
3/3 Giovedì
ore 21.00: Animatori gruppi del Vangelo (per Marzo e Aprile )
4/3 Venerdì
14.30 Pulizia della Chiesa 1° Turno
“24 ore per il Signore”
Scuola Parola dec. giovani
ore 8.30 e 18.00: Via Crucis per tutti (1amd) – ore 19.30: Cena povera
ore 21.00: QUARESIMALE
5/3 Sabato
“24 ore per il Signore”
ore 10.00: Catechesi 1° anno (2ael) /6
ore 14.30: pellegrinaggio al Santuario don Gnocchi (Porta Santa)
6/3 Domenica IV di Quaresima
ore 10.00: Domenica insieme 3° corso (5ael) e candidatura alla Cresima
SUFFRAGI
29/2 Lunedì
ore 18.00 Durelli Alfredo; Ferdinando e Lucia
1/3 Martedì
ore 18.00 Barbieri Felice
24/2 Mercoledì
ore 18.00 Fam. Ceriani e Colombo
3/3 Giovedì
ore 18.00 Mazzacca Domenico e Vittorio; Enrico e Giovanni
ARCHIVIO
Hanno fatto ritorno alla casa del Padre celeste: Tabanelli Tiziana di anni 65
OFFERTE
Per funerale €100; offerta N.N. €250.