Foglio delle Campane di Rogoredo
Comunicazione  di Formazione Religiosa
 
foglio domenicale 
 
 
  

GIORNATA PER LA VITA e GIORNATA DEL MALATO 2016

Proseguendo l’itinerario delle    “Giornate diocesane”, Domenica 7 febbraio si celebra la 38a Giornata per la vita e Mercoledì 11 febbraio la 24a Giornata Mondiale del Malato. Nell’anno giubilare che invita a riprendere il tema delle opere di misericordia, la proposta del Servizio diocesano per la famiglia è quella di sottolineare in questa occasione l’opera di misericordia «Vestire gli ignudi», valendosi anche delle riflessioni contenute nel messaggio dei Vescovi italiani per la Giornata della Vita, dal titolo «La misericordia fa fiorire la vita». Il tema del «far fiorire la vita» va inteso come riferito a tutte le stagioni dell’esistenza, dal concepimento al termina naturale.

 

Anche «Vestire gli ignudi» può essere considerato in modo più ampio e spaziare dalla preoccupazione di procurare indumenti per proteggere dal freddo a una attenzione fatta più di ascolto e conforto. Per l’adeguata celebrazione della Giornata, oltre a segnalare il convegno di Anania sul tema dell’accoglienza in programma il 6 febbraio a Milano, vengono suggeriti alcuni gesti concreti a tutela della vita. Tra questi la nostra parrocchia a scelto di collaborare con il CAV diocesano per la raccolta di alimenti e vestiti per neonati coma da volantino dato la scorsa settimana.

Il prossimo 11 febbraio vivremo invece la Giornata Mondiale del Malato in comunione di preghiera con Papa Francesco. Fu istituita da S. Giovanni Paolo II, con molteplici finalità tra le quali:

  • sensibilizzare il popolo di Dio alla necessità di assicurare la migliore assistenza agli infermi;
  • coinvolgere in maniera particolare le comunità cristiane nella pastorale sanitaria;
  • richiamare l'importanza della formazione e della crescita spirituale e morale di chi si accosta al malato. Il tema della GMM 2016 è: affidarsi a Gesù misericordioso come Maria: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela” (Gv 2,5). Per questa giornata il Papa ha scritto uno speciale messaggio ( lo trovate in fondo alla chiesa insieme al foglio delle Campane).

La nostra parrocchia, oltre al servizio di Visita e Comunione Eucaristica ai malati, coordinato da Suor Angelica, (che qui ringraziamo pubblicamente per il suo silenzioso e quotidiano impegno) coadiuvata da 6 ministri straordinari dell’Eucaristia, da qualche anno propone un cammino di formazione e coordinamento dei diversi volontari o operatori sanitari  presenti in parrocchia. Il  giorno 11/2 ore 15.00 celebrazione per tutti i malati .

 A cura di  Don Marco

 

Festa della Famiglia 

 

 

LENTE DINGRANDIMENTO : LA FAMIGLIA E IL SUO FUTURO

Riprendiamo in questo secondo articolo dedicato al tema della Famiglia e del suo futuro, alcuni passaggi dell’ampio intervento del Cardinale Socla tenuto sabato scorso ai Fidanzati in Sant’Ambrogio. E’ possibile leggerlo integralmente sul sito della Diocesi e sul nostro sito parrocchiale

Il momento che viviamo questo pomeriggio è da comprendersi come un vero incontro tra l’Arcivescovo e le famiglie della Diocesi, come momento esemplare di  uno stile che desidero si diffonda sempre di più nelle nostre comunità: uno scambio semplice e concreto tra il Pastore e i fedeli sulla vita familiare nella sua quotidianità, che cerchiamo di condividere e di leggere con gli occhi della fede.In questo incontro desidero raccontarvi innanzitutto il recente Sinodo dell’ottobre scorso per l’evento che è stato in se stesso e per sottolineare gli elementi rilevanti emersi, in attesa delle indicazioni puntuali della esortazione apostolica postsinodale che il Papa ha già detto di voler scrivere, ed anche per considerare le esperienze significative di vicinanza alle famiglie che sono già in atto nella nostra Diocesi… Quali conseguenze  dal lavoro del sinodo per le nostre comunità ?                    

  1. a) Proporre integralmente la bellezza del mistero nuziale. Da tutta la riflessione sinodale deriva un compito evidente per la pastorale e per la riflessione teologica. Infatti occorre uscire definitivamente non solo dalla erronea e sterile dicotomia tra pastorale e dottrina, che tanti equivoci provoca nel dibattito a proposito di questi temi, ma bisogna anche abbandonare definitivamente una visione ultimamente dualista e giustappositiva tra la comprensione naturale del matrimonio e la sua visione nel disegno di Dio come sacramento Si tratta di proporre integralmente, mediante la testimonianza e la comunicazione di ragioni adeguate e persuasive, la bellezza del mistero nuziale, iscritto nella nostra esperienza elementare, nell’intreccio insuperabile tra differenza sessuale, dono e fecondità, e che trova nell’amore trinitario, comunicatoci in Cristo, il suo fondamento ultimo. Infatti la dimensione creaturale del matrimonio è assunta e compresa nel matrimonio come sacramento. “Il dono eucaristico di Cristo alla Sua Chiesa, infatti, è ben più che il modello della reciproca donazione tra gli sposi. È il  fondamento effettivo del loro reciproco scegliersi per sempre: «Il sacrificio eucaristico è la condizione definitiva in cui si iscrive il consenso matrimoniale. Consente alla decisione degli sposi di accogliere l’appello di Cristo Sposo come origine della loro stessa decisione. Per questa ragione è possibile affermare che quando marito e moglie si scambiano il reciproco consenso lo fanno in Cristo. Ciò che li costituisce in comunità di vita e di amore coniugale possiede, pertanto, una forma eucaristica. (...) Il sacramento non è primariamente un aiuto soprannaturale donato alla coppia per vivere l’istituto naturale del matrimonio, ma ne è il fondamento e la condizione” (Articolo  Regno 2015).  Solo in questo modo sarà possibile rispondere al vero dramma in atto nella Chiesa e nella società, che è quello della  cultura del provvisorio, per usare l’espressione di papa Francesco, e sostenere la libertà, in particolare dei giovani, a prendere decisioni che impegnino tutta la vita. Occorre  ritrovare  il  fascino  di  questa relazione che  il  mistero  di  Cristo ha  assunto, purificato e portato a compimento.                                           
  2. b) Educarsi al pensiero e ai sentimenti di Cristo nella famiglia. Concludo riprendendo quanto ho accennato nella introduzione, raccomandando quello che da molti mesi sto indicando ai sacerdoti della Diocesi: promuovere sul territorio pratiche concrete di condivisione nelle e tra le famiglie, partendo dai problemi concreti che si devono affrontare nella vita quotidiana. Infatti, “Parlare di famiglia come soggetto di evangelizzazione non significa anzitutto coinvolgerne i membri, magari singolarmente, come attori di iniziative in parrocchia o nelle aggregazioni di fedeli, anche in gruppi familiari, ma mobilitare “la famiglia in quanto famiglia” (genitori, figli, nonni, parenti) alla testimonianza evangelica attraverso gli aspetti normali e costitutivi della sua vita quotidiana... Significa, poi, dilatare con naturalezza, attraverso momenti di condivisione e convivialità, questa ricchezza di vita a quanti la Provvidenza manda quotidianamente al nostro incontro, perché cresca la fraternità tra persone e famiglie. Nelle famiglie cristiane simili esperienze sono già in atto. Si pensi per esempio alle modalità di accompagnamento e di aiuto vicendevole in situazioni di solitudine, di malattia, e di lutto, e a quelle di accoglienza (ospitalità, affido, adozione, integrazione degli immigrati...) che vedono la famiglia in quanto tale protagonista e testimone della carità ecclesiale”. L’esperienza del Sinodo e l’approfondimento del principio della famiglia in quanto famiglia come soggetto di evangelizzazione mi fa ribadire l’urgenza di quanto ho affermato nella Lettera pastorale a questo proposito. Il metodo che da qui emerge è quello accennato suggestivamente dall’intervento in Aula sinodale da Monsignor Frățilă, Vescovo di Bucarest dei romeni, che ha parlato del martirio come esperienza creativa, che nella famiglia vuol dire martirio - cioè testimonianza - della pazienza. Guardiamo a ciò che in famiglia si vive ogni giorno: gli imprevisti e le malattie, lievi o pesanti, la novità e laroutine, la gioia e le ferite tra marito e moglie, le tensioni con i figli che crescono, le difficoltà economiche, la sconvolgente visita della morte, i rapporti di vicinato, facili o difficili, l'emarginazione e la povertà che spesso affliggono il quartiere dove abitiamo, i problemi con i colleghi di lavoro o i compagni di scuola, la confusione generata da un modo strumentale di affrontare le problematiche del nostro tempo. Noi siamo chiamati ad attraversare ogni situazione certi dell’amore che Gesù ci dona e che Maria Santissima, con i Santi, ci aiutano a vivere, "piegando" a nostro vantaggio anche le situazioni più sfavorevoli. Le relazioni familiari diventeranno così, quasi spontaneamente, trasparenti della bellezza e della speranza che Gesù è venuto a portare nel mondo (II lettera dal Sinodo). Pensiamo perciò alla famiglia anche come luogo dell’accoglienza gratuita e della misericordia che rigenera a vita nuova. La famiglia è il grande luogo in cui si impara il perdono reciproco, paziente e tenace. Questo anno della misericordia voluto da papa Francesco ci aiuti a superare le incomprensione e le ferite nell’ambito familiare attraverso perdono e riconciliazione.

In estrema sintesi, i lavori sinodali mi hanno confortato nella linea che ho indicato alla Diocesi sull’urgenza di educarci al pensiero di Cristo. Come ho scritto nella Lettera pastorale, questo non può che avere come soggetto principale la famiglia in quanto famiglia. Anche gli altri soggetti come il presbiterio, la vita consacrata devono assumere all’interno dei propri processi di riforma questa attenzione costitutiva alla realtà della famiglia e prepararsi adeguatamente per accompagnare tali realtà nella pastorale ordinaria della Chiesa.

Nella famiglia impariamo ad educarci al pensiero e ai sentimenti di Cristo; si impara lo sguardo con cui Gesù stesso ha vissuto la Santa Famiglia di Nazareth e ha parlato della famiglia: come ha ricordato nel celeberrimo discorso il beato Paolo VI: « La casa di Nazareth è la scuola dove si è iniziati a comprendere la vita di Gesù, cioè la scuola del Vangelo. Qui si impara ad osservare, ad ascoltare, a meditare, a penetrare il significato così profondo e così misterioso di questa manifestazione del Figlio di Dio tanto semplice, umile e bella. Forse anche impariamo, quasi senza accorgercene, ad imitare (...). Qui comprendiamo il modo di vivere in famiglia. Nazareth ci ricordi cos’è la famiglia, cos’è la comunione di amore, la sua bellezza austera e semplice, il suo carattere sacro ed inviolabile; ci faccia vedere com’è dolce ed insostituibile l’educazione in famiglia, ci insegni la sua funzione naturale nell’ordine sociale.

                                     + Angelo Card. Scola 

 

DOMENICA 7  FEBBRAIO 2016

In occasione della Giornata per la Vita nello spirito dell’ Enciclica Laudato Sii il pittore Pino Balzaretti presenta :

 “ LA CREAZIONE”

“In principio Dio creò il cielo e la terra …. e lo Spirito di Dio aleggiava sulla terra.”

Così inizia la “Genesi”, e mi piace pensare che un giorno lo Spirito “aleggiò” sulla testa di Pino Balzaretti e gli infuse l’idea del racconto della Creazione.

L’artista non è Michelangelo, o Doré, o Chagall, ma ha la stessa sensibilità e spiritualità; in più, da grande appassionato di musica (canta anche nel coro della chiesa francescana di S.Angelo), sa trasferire sulla tela le emozioni musicali.

Il suo percorso artistico inizia negli anni ’70, attraversando tutti i generi, dal figurativo, al cubismo fino all’astratto; entra far parte del Centro Artistico Culturale Milanese, gruppo storico di viale Lucania.  Dall ’80 espone a mostre personali e collettive, ha allestito per molti anni il presepe nella nostra parrocchia e le sue statue hanno affiancato, con pari dignità, la natività di Capodimonte, il recente presepe, 3° classificato al concorso presepi “Città di Milano”. 

Presentato nel 2009, questo ciclo, composto da 9 tele, è stato ora donato alla nostra comunità. Con umiltà ma aderenza al testo biblico ha affrontato l’arduo tema: da vero artista, radicato alla terra, ha saputo dare ali alla fantasia, per raccontare con la Bellezza dell’arte la più straordinaria Storia concepita dall’ingegno umano, la più alta e perfetta opera della Creazione.

Alle ore 16 presso la sala conferenze

 

“La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 

Domenica, 7 Febbraio, durante la Messa, leggeremo Luca 19,1-10

Al versetto 8  leggiamo :” “Io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto”. La conversione di un uomo di denaro. Zaccheo rimane un uomo di denaro nel cuore stesso della sua conversione: non paga con parole, ma con cifre.

La decisione di Zaccheo va ben al di là di quanto la prassi richiedeva: per quanto riguarda una buona elargizione in elemosina, i rabbini dell’epoca suggerivano un quinto delle rendite. Anche l’eventuale frode (vedi Lc 3,14 per i soldati che avrebbero potuto commettere lo stesso peccato di estorsione) nei propositi di Zaccheo è ricompensata con il quadruplo, mentre il normale risarcimento era la somma frodata cui si consigliava di aggiungere un quinto del suo valore. Il quadruplo era richiesto solo nel caso di furto di animali (Es 22,1: ). 

 
 CALENDARIO

 7/2 Domenica ultima dopo l’Epifania   Giornata per la Vita

ore 9.00: 6° Incontro. fidanzati

ore 15.30: Battesimi

ore 15.30: Pallav. U14

ore 16.00: La creazione, presentazione delle opere di Pino Balzaretti.

ore 21.00: Incontro formativo operatori e volontari della salute.

 

8/2 Lunedì

ore 21.00 Corale 

9/2 Martedì

ore 21.00: CPP 

10/2 Mercoledì

Ore 9.00 – 10.30 Guardaroba caritas

ore 17.00: San Vincenzo –

ore 21.00: Cenacolo ultima sera 

11/2 Giovedì  Giornata mondiale del malato

ore 15.00: S. Messa e Benedizione di Lourdes per 3 età e anziani

ore 21.00: Equipe gruppo famiglie (per marzo) 

12/2 Venerdì

Uscita decanale 2amedia

ore 21.00: Concerto 

13/2 Sabato

ore 15.30: Festa di Carnevale 

14/2 Domenica I di Quaresima

SETTIMANA DELLA MISERICORDIA

ore 9.00: 7° incontro fidanzati

ore 16.00: “Vieni a prendere un caffè con noi”: Giubileo Misericordia

SUFFRAGI

 8/2 Lunedì

ore 18.00 Colombo Luigi e Modesto; Fam Gramola e Rampani 

11/2 Giovedì

 ore 8,30 Ceccarelli Luciano 

12/2 Venerdì

ore 18.00 Salin Aldo e def.Fam.; Meazzi Angelo

ARCHIVIO

Hanno ricevuto il sacramento del Battesimo: WarnakulaSooriya Perera  Kevin e Shane. Bilotta Matilde

 

OFFERTE

Per anniversari matrimonio Euro 400,00( anche in ricordo del 50 di matrimonio di Rosangela e Angelo Valsecchi recentemente scomparso).Euro 100.00 Ass.A.N.P.I. Rogoredo E

 

AVVISO

Il giorno 11 febbraio si celebra la giornata mondiale del malato . Alle ore 15.00 S. Messa e benedizione nello stile di  Lourdes per tutti , in particolare malati e terza età. Al termine piccolo rinfresco in oratorio. Se qualcuno ha bisogno di essere accompagnato lo segnali per tempo telefonando  in segreteria.

 

COMUNICAZIONE

Per il pellegrinaggio di Quaresima a Cipro sulle orme di San Paolo,  ci sono ancora due o tre posti. Se qualcuno ancora fosse interessato si rivolga al più presto in segreteria. L’itinerario è di grande significato religioso e culturale e di grande attualità. Inoltre non ci sono problemi particolari di sicurezza segnalati dalle autorità competenti.  Inoltre gli iscritti devono segnalare in segreteria entro il 14 febbraio a) nazionalità; b) numero di carta di identità o passaporto; c) data di nascita;
d) luogo di nascita.  se l’hanno già fatto .