Foglio delle Campane di Rogoredo
Comunicazione  di Formazione Religiosa
 
foglio domenicale 
 

Occasioni dell’anno centenario : l’ Assemblea parrocchiale

 

Tra le occasioni preziose che l’anno centenario della nostra parrocchia ci dà la possibilità di vivere, occupa un posto di grande rilievo la prossima assemblea Parrocchiale di sabato 3 ottobre. Infatti , accanto ai momenti celebrativi, di preghiera e di festa  che già abbiamo vissuto nei mesi da gennaio a giugno e che vivremo anche in ottobre e novembre con il pellegrinaggio a Caravaggio, gli esercizi spirituali, le giornate eucaristiche e soprattutto la visita del Cardinale Arcivescovo l’8 novembre,   abbiamo voluto proporre a tutti  un momento di ascolto e di confronto sulla vita della comunità che ha come titolo sintetico : “Parrocchia come stai? Parrocchia dove vai ?… per continuare a camminare insieme“. 

 

Un’ apposito gruppo preparatorio,  costituito da alcuni  membri del Consiglio Pastorale e delle diverse commissioni e gruppi parrocchiali, sta lavorando in questo mese  con grande impegno e cura per preparare l’assemblea e soprattutto lo strumento di lavoro e di confronto che servirà per la discussione nei “gruppi di  scambio”, che verranno costituiti nell’ambito dell’assemblea stessa,  per dare a tutti la possibilità di intervenire sulle diverse questioni in campo. L’assemblea durerà dalle ore  9 alle ore 17.00 di Sabato 3 ed è aperta  a tutti . Naturalmente sono fortemente invitati i membri dei gruppi, delle commissioni parrocchiali, delle diverse attività culturali e di animazione sportiva  che vivono e si incontrano in parrocchia. Pranzeremo insieme portando ciascuno qualcosa da casa, perché il momento assembleare più significativo spesso è costituito dallo scambio informale che avviene nelle pause, soprattutto la “pausa pranzo”. Coordinerà i lavori dell’assemblea don Andrea coadiuvato dalla commissione preparatoria.

L’obbiettivo di questo momento, che riteniamo veramente prezioso per la vita della nostra comunità e quindi dei singoli suoi membri e di tutti coloro che vi si riferiscono, comprende certamente aspetti diversi che possiamo così riassumere: vuole essere occasione per un discernimento della vita della parrocchia, vero e sincero “ senza peli sulla lingua “ - direbbe Papa Francesco - che ci aiuti a far emergere le contraddizioni e le fatiche che ci sono nella nostra comunità ma anche le positività  e i doni di grazia che il Signore non ha mai smesso di regalarci in questi 100 anni di vita.  Diventa però anche – come dice il titolo – l’occasione per fare il punto su dove siamo e verso dove andiamo per verificare se quel che facciamo c’entra con il vangelo e il suo annuncio, se quel che viviamo ci aiuta a “ diventare Santi”   o se dobbiamo “tagliare“  ciò che  forse ci fa solo fare più fatica, impegnandoci in mille attività e proposte che poi non riusciamo nemmeno più a seguire e a vivere in maniera bella, serena e qualificata. Dunque : da dove veniamo, a che punto siamo e verso dove andiamo! 

L’obbiettivo dell’assemblea vorrebbe di fatto rispondere alla provocazione lanciata alle parrocchie da Papa Francesco nella sua esortazione “Evangelii Gaudium“ al n 28 : ”La parrocchia non è una struttura caduca; proprio perché ha una grande plasticità, può assumere forme molto diverse che richiedono la docilità e la creatività missionaria del pastore e della comunità. Sebbene certamente non sia l’unica istituzione evangelizzatrice, se è capace di riformarsi e adattarsi costantemente, continuerà ad essere «la Chiesa stessa che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie». Questo suppone che realmente stia in contatto con le famiglie e con la vita del popolo e non diventi una struttura prolissa separata dalla gente o un gruppo di eletti che guardano a se stessi. La parrocchia è presenza ecclesiale nel territorio, ambito dell’ascolto della Parola, della crescita della vita cristiana, del dialogo, dell’annuncio, della carità generosa, dell’adorazione e della celebrazione. Attraverso tutte le sue attività, la parrocchia incoraggia e forma i suoi membri perché siano agenti dell’evangelizzazione. È comunità di comunità, santuario dove gli assetati vanno a bere per continuare a camminare, e centro di costante invio missionario. Però dobbiamo riconoscere che l’appello alla revisione e al rinnovamento delle parrocchie non ha ancora dato sufficienti frutti perché siano ancora più vicine alla gente, e siano ambiti di comunione viva e di partecipazione, e si orientino completamente verso la missione “.  Alle parole del Papa  fa seguito anche   il richiamo del  nostro Arcivescovo - che sarà tra noi per la solenne chiusura dell’anno centenario  l’8 novembre alle ore 10.30 - nella lettera pastorale di quest’anno al Cap . IV punto 3 “…Parrocchie, comunità pastorali, con la loro varietà di oratori e gruppi, associazioni e movimenti sono i luoghi imprescindibili di educazione ad una fede che incida nella vita quotidiana  del  popolo. Vigilino perciò per evitare  di ridursi a realtà a margine dell’esistenza e dei suoi problemi “.                           Spronati da questi autorevoli richiami ci auguriamo che l’assemblea parrocchiale possa essere un momento di verifica significativa , di  sguardo profetico   e di decisioni concerete per rendere ancora più efficace e evangelica  la nostra azione pastorale.  Vi attendiamo   numerosissimi.                                                    

                                      Don Marco

 

100 anni di cammino insieme : storia e memoria

Riprendiamo in questo numero il racconto della storia della nostra parrocchia fermandoci questa volta su una figura che avevamo presentato questa estate in un numero speciale di Luglio e che vorremmo far conoscere a tutta la comunità anche in concomitanza con una iniziativa che si svolgerà oggi pomeriggio presso Santa Giulia, nell’ambito delle proposte di EXPO 2015 e legata alla figura di Madre Francesca Saverio Cabrini apostola  dei migranti .  Si tratta della storia di una donna in cammino verso la santità, Madre ATTILIA FORCATO che visse la sua infanzia e giovinezza  proprio qui a Rogoredo frequentando, quasi 100 anni fa,  la nascente parrocchia, così come si  leggere nella sua biografia  tratta dal Libro “ LA VIA STRETTA : memoria di Madre Attilia Forcato “, ed. Missionarie del Sacro Cuore di Gesù, Milano 2010. La vicenda  che ci interessa ha inizio per la nostra comunità quando la famiglia Forcato, rimasta in  condizioni economiche difficili a causa della grave malattia del papà Giuseppe, reduce della  guerra del 15-18, dovette trasferirsi a Milano….  “ La famiglia Forcato,  era composta dalla mamma, Maria, da due nonne e sei figli.  Trovarono alloggio in una piccola struttura adiacente ad un grande palazzo, ex Caserma di soldati, con un grande cortile che veniva chiamato «Corte del Cairo». Intanto, nel 1923, Rogoredo veniva a far parte del Comune di Milano. Don Rigamonti fu il parroco che seguì la giovane Luce Forcato nella decisione della sua vocazione e l'aiutò ad entrare nell'Istituto delle Missionarie. Quando la famiglia Forcato giunse a Milano, Luce era ancora piccola, ma si rivelò subito una bimba studiosa, allegra, generosa. Sapeva scherzare, amava i bambini e gli animali e sognava di aiutare le persone in difficoltà, di andare in Paesi lontani, quelli più emarginati e bisognosi.  Fin da bambina cercò Dio e praticò la virtù come dice lei stessa:  "Fin da piccola ho sentito la chiamata di Gesù, la mia virtù è cresciuta fra le mortificazioni volontarie, nessuno me ne imponeva e d'altra parte non capivo ancora il valore delle involontarie, come l'accettazione della povertà e della soggezione. Ora penso che non siano cambiate le condizioni della virtù cioè che ci vuole la mortificazione per alimentarla e accrescerla fino alla santità... Ma qui in Religione vedo che le mortificazioni sono tante e quasi del tutto sufficienti al mio scopo, purché io le sappia tesorizzare... Quelle volontarie aiutano a mantenere il fervore nel santificare quelle che la Provvidenza manda nella vita quotidiana” . (14 Settembre 1952). E più tardi: "Dio è stato il primo a prendere posto nel mio cuore. Avevo undici anni quando sentivo le dolci sue attrattive e la voce sua avvincente che mi chiamava ad intime conversazioni davanti al Tabernacolo. Quante mortificazioni ho fatto per piacere a Lui.." (Marzo 1962 - Libretto 1962 B). Luce crebbe dedita alla scuola, alla Chiesa e all'Oratorio senza però potersi considerare una "bigotta". Manteneva sempre il suo fare gentile, affettuoso, cordiale. Dalle testimonianze raccolte si osserva che attirava le confidenze delle giovani, sapeva ascoltare e cercava di consigliare lasciando quelle che l'avvicinavano con un bacio e un segno di croce. Tutti capivano che era diversa dal comune delle ragazze, ma nessuno pensava che si facesse religiosa. Era molto affabile, gioiosa, allegra e disponibile. La cognata, moglie del fratello Angelo, Angela Ferrari, oggi novantenne, ricorda ancora l'affetto che riceveva da Luce: «Forse perché avevo perso la mamma a due anni, quando ero malata, mi tranquillizzava, mi faceva trovare dei bigliettini carini per farmi capire che lei c'era qualora volessi parlarle..». I fratelli trovarono lavoro presso le «Acciaierie Radaelli», la sorella, Maria Giuseppina, andò a vivere da sola per studiare canto e divenne poi un apprezzato contralto e mezzo soprano debuttando al teatro Petruzzelli di Bari. Luce, divenuta Suora, parlava di questa sua sorella con affetto, anche perché, pur nella vita movimentata di una cantante, la sorella non tralasciò mai i contatti con la famiglia. Date le precarie condizioni economiche, ogni membro della famiglia Forcato cercava di contribuire con la propria parte al suo sostentamento, perciò anche Luce e la sorella Ermida, ancora giovanissime, trovarono lavoro presso il calzaturificio «Polli». Qui la giovane Luce venne apprezzata e amata, ma il suo cuore e il suo desiderio erano altrove. Appena poteva frequentava la Parrocchia. Dalla storia della Parrocchia si sa che la vita parrocchiale andava sempre più intensificandosi con celebrazioni, ricorrenze, consacrazioni. Certamente sarà rimasto particolarmente impresso alla giovane Luce, la grande festa per l'inaugurazione della Chiesa parrocchiale nel 1931, le visite del Card. Idelfonso Schuster, l'arrivo del concerto di campane e, soprattutto, le solenni funzioni religiose. Luce aveva molte amiche, ma non si legava a nessuna in particolare. Questo suo istintivo atteggiamento ad essere imparziale, a non favorire nel suo cuore preferenze, era già un segno della sua futura spiritualità che privilegiava il primato di Dio nella sua vita e nel suo cuore. Intanto presso la Ditta "Radaelli" veniva aperta una Biblioteca e Luce vi va spesso a leggere libri. La sua passione per la lettura viene ricordata dalla sorella di suo cognato (marito di Ermida). Questa Signora, Candia Archetti, racconta che quando era ora di mangiare, Luce e Giuseppina si sbrigavano, per correre, l'una a leggere, l'altra a suonare il pianoforte. Il gusto per la lettura si rivelerà successivamente fondamentale negli anni di studio che porterà avanti agevolmente, non solo, ma con grande capacità di scrivere. In famiglia c'era già una Religiosa, era la zia Patrizia, sorella del papà di Luce. Di questa Suora, Sr. Attilia conserverà sempre una fotografia e, manterrà rapporti e corrispondenza. I suoi fratelli si fidanzarono ed anche la sorella Ermida. Luce accolse con affetto l'allargarsi della famiglia, mentre lei si manteneva schiva dai complementi dei giovanotti e si dedicava al discernimento della sua vocazio ne seguita da Don Rigamonti. Il buon sacerdote annotava: «Questa ragazza più di ogni cosa al mondo, desidera di essere missionaria...». La sua entrata in convento lasciò un grande vuoto in famiglia e presso tutte le persone che la conobbero. La nipote, Vanda, ribadisce che loro avevano una grande ammirazione per la zia Luce. La stessa predilezione per lei l'aveva il papà che l'adorava. La mamma di Vanda diceva: «La zia Luce era troppo bella e intelligente per vivere come noi nella mediocrità, era la "sorellina", papà l'adorava...io ero quasi gelosa.. Il 19 Marzo 1940, Luce entrava a Milano, in Corso Porta Romana, 105, presso le Suore Missionarie del Sacro Cuore fondate da Santa Francesca Saverio Cabrini che in quel momento era ancora Beata. Felice di coronare il suo sogno, Luce s'immerse nella nuova vita, disposta a perdere tutto per essere tutta di Dio. Imparò rapidamente a capire che la via regale per raggiungere la santità era la pratica delle virtù dell'umiltà e dell'obbedienza, nell'adesione fiduciosa alla volontà di Dio. E così fu per tutta la sua vita di missionaria del Sacro Cuore, crescita in quei di Rogoredo dove , nonostante la vita di periferia e le sue vicissitudini , il Signore ha fatto e ancora fa fiorire semi di santità e di vita vera a servizio della Chiesa e dei fratelli, soprattutto i malati, i poveri, i migranti e i piccoli di ogni tempo. Madre Attilia Luce Forcato, morirà “da santa “ a Roma il 23 settembre del 1963 a causa di una malattia dolorosa e incurabile.

 

 

“La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche a cura di D. Di Donato

Domenica, 27 Settembre, durante la Messa, leggeremo Deuteronomio 6, 1-9.

In questo brano , al versetto 4, leggiamo: “Ascolta, Israele: YHWH nostro Dio, unico è YHWH”. E’ il famoso ‘Shemà Israel’ (Ascolta Israele) preghiera che ogni Ebreo recita tutt’oggi ogni giorno. Non è un banale invito ad ascoltare. È la chiamata originaria, l’espressione della coscienza di essere stati chiamati ad essere Israele: coloro che ascoltano si riconoscono in Israele e ad Israele è rivolto l’invito di mettersi in atteggiamento di ascolto e di obbedienza. “Yhwh hĕlōhênû Yhwh hehād” (Yhwh è il nostro Dio, Yhwh l’unico) La verità soggiacente a questa espressione è che quel JHWH che è Dio, è di fatto l’unico Dio. Da questa affermazione, circa l’unicità di Dio, consegue l’imperativo:

«Tu dunque amerai quest’unico Dio in modo totalizzante».

 

CALENDARIO

27/9 Domenica  V dopo il Martirio

Inizio orario invernale S. Messe festive: ore 9.00 (S. Martino); ore 10.15; 11.30 e 18.00

ore 10.15: FESTA DI APERTURA e mandato alla comunità educante

ore 15.30: Battesimi (2° turno) /

ore 15.30: Giochi in oratorio

ore 20.45: Spettacolo teatrale “Non ti Pago

 

28/9 Lunedì  Inizio corsi palestra re21.00 Corale

 

29/9 Martedìore 21.00: Gruppo preparatorio per l’assemblea parrocchiale / Scout ,

 

30/9 Mercoledì 

ore 21.00: Ripresa Cenacolo in cappellina

 

1/10 Giovedì 

ore 18.30: Incontro genitori 1° corso (3ª el) /3

ore 21.00: Incontro equipe visitatori battesimi (inizio anno)

 

2/10 VenerdìOre 14.30 Pulizia della Chiesa I Turno

ore 15.00: Incontro 3ªetà (presentazione programma annuale)

ore 17.30: 1° venerdì del mese: Adorazione, S. Messa e benedizione

ore 18.30: Incontro genitori Preado

ore 20.45: Proiezione delle fotografie delle vacanze estive

 

3/10 Sabato ASSEMBLEA PARROCCHIALE GENERALE (tutto il giorno)

ore 21.00: Serata di meditazione musicale con don Marco Rapelli in apertura del sinodo sulla famiglia

 

4/10 Domenica VI dopo il Martirio

ore 11.30: S. Messa solenne a chiusura dell’assemblea parrocchiale del centenario e per l’apertura del Sinodo sulla famiglia

ore 19.00: Cena e foto del pellegrinaggio giovani in TerraSanta

 

SUFFRAGI

28/9 Lunedì

ore18.00 Daniele e Mario Ferrari

 

29/9 Martedì

ore18.00 Francavilla Anastasia e Francesco Carbone

 

30/9 Mercoledì

ore18.00 Elide Tomaselli

 

1/10 Giovedì

ore 8.30 Fam.Russo e Pinzello

ore18.00 Ivana Dordoni; Leonardi Francesco

 

2/10 Venerdì

ore18.00 Fam.Sabadini; Portugalli; Gruppi

 

3/10 Sabato

Ore 8.30 Laviano Giulia

 

ARCHIVIO

 

Hanno fatto ritorno alla casa del Padre celeste: Morfeo Pasquale anni 87; Magnanesi Grazia anni 84.

Hanno ricevuto il Sacramento del Battesimo: Mainardi Alberto;Pascarella Anita

 

 

In occasione del Centenario della Parrocchia sono stati realizzati dei piccoli ricordi: 

Biro e Calamite, che è possibile ritirare presso l’ufficio parrocchiale lasciando un offerta a sostegno delle spese straordinarie. Grazie