“Abbiate fede in Me”...
perché non fidarsi è bene
MA FIDARSI E’ MEGLIO !
La settimana santa ci riporta ogni anno al centro e al cuore della nostra fede, ci fa rivivere i fatti che hanno originato la nostra speranza di credenti in Cristo e che, oggi e sempre, rappresentano la leva decisiva per sollevare il nostro cuore e il cuore delle nostre comunità dalle pesantezze che lo affliggono. Scrive un biblista contemporaneo in riferimento proprio agli avvenimenti della Pasqua:
" La comunità di Gesù per prima deve assolutamente credere nella risurrezione, anche se il suo cammino continua ad essere quello di Gerusalemme, verso la Croce. Se si appanna la fede nella risurrezione, la Chiesa e i suoi singoli fedeli, corre grandi rischi, in primo luogo la perdita di speranza e, quindi, la conseguente rassegnazione, l'impazienza di vedere già ora il Regno di Dio realizzarsi e la ricerca di mezzi mondani ritenuti più efficaci della strada percorsa da Gesù “. Che questa Fede – fiducia, nel Signore risorto e nella nostra risurrezione come compimento delle promesse di vita piena che portiamo nel cuore, è evidentemente in crisi, lo abbiamo ampiamente detto nel corso di questa quaresima andando alla ricerca delle “ragioni della sfiducia” che segnano la nostra attuale condizione di vita in occidente. Eppure… Il Signore è veramente risorto, dicevano gli apostoli e soprattutto San Paolo, che era un tenace avversario di questo annuncio, arriverà a scrivere: ”Vi ho trasmesso, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto e cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me “. Ma noi ci fidiamo ancora di Paolo e di tutti questi testimoni ?
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Settimana Santa 2015
dal 29 marzo al 5 aprile
Domenica delle Palme ore 10.00 partendo dalla Palestra dell’oratorio:
BENEDIZIONE DEGLI ULIVI E PROCESSIONE in Chiesa - S. Messa solenne
Lunedi santo ore18.15 CONFESSIONI PreAdo
ore 21.00 CELEBRAZIONE PENITENZIALE
Martedi santo ore 17.00 CONFESSIONI 4° corso
ore 21.00 CONCERTO di PASQUA: la Passone di Gesù
Orchestra e Coro dell’Assunta in Vigentino
Mercoledi santo ore 17.00 CONFESSIONI 2° corso
ore 18.15 Via Crucis per Ado e Giovani (fuori città)
SACRO TRIDUO PASQUALE
Pieni di fiducia preferiamo abitare presso il Signore
Giovedi santo CONFESSIONI dalle 16.00 alle 19.00
ore 8.15 LODI CELEBRATE
(Sono sospese le S. Messe delle 8.30 e delle 18.00)
ore 15.00 PREPARAZIONE DELL’ULTIMA CENA e RITO DELLA LAVANDA DEI PIEDI
ore 18.00 S. MESSA a S. Martino
ore 21.00 S. MESSA “IN COENA DOMINI” Compieta - Adorazione notturna
Venerdi santo CONFESSIONI dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.30 alle 19.00
ore 8.15 LODI CELEBRATE
(Sono sospese le S. Messe delle 8.30 e delle 18.00)
ore 15.00 CELEBRAZIONE SOLENNE DELLA PASSIONE E MORTE DEL SIGNORE
Ore 18.00 VIA CRUCIS a S. Martino e Confessioni
ore 21.00 CELEBRAZIONE DELLA DEPOSIZIONE DEL SIGNORE
Sabato santo CONFESSIONI dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00
ore 8.15 LODI CELEBRATE
(Sono sospese le S. Messe delle 8.30 e delle 18.00)
ore 21.00 VEGLIA PASQUALE E S. MESSADI RESURREZIONE
PASQUA ore 9.00 a S. Martino - 10.15 - 11.30 - 18.00
S. MESSE DELLA RESURREZIONE DEL SIGNORE
Lunedì dell'Angelo S. Messe ore 9.00 a S. Martino - ore 10.30 e 18.00
Buona Pasqua a tutti dai sacerdoti, dal diacono e dalle suore
“La Bibbia in pillole”
curiosità bibliche a cura di D. Di Donato
Domenica, 29 Marzo, durante la Messa, leggeremo Giovanni 11,55 – 12,11 . In questo brano , al versetto 3 , leggiamo: “Maria prese trecento grammi di profumo” (Greco: Mariam labousa litran murou nardou). Litran ovvero “libra”, una misura per liquidi o semisolidi. La libbra romana equivale a 327,168 grammi ed è divisa in 12 once di 27,264 grammi. È ripresa anche in Gv 19,39.
Nardou : è l’essenza del profumo e nel NT è ricordato solo qui e nel racconto parallelo di Mc 14,3. Il nome deriva dall’indo-iraniano narda, ovvero il nardo siriaco, il più pregiato che dovrebbe derivare dalla nardostachys grandiflora. Il suo rizoma, che si trova sottoterra, può essere schiacciato e distillato in un olio essenziale intensamente aromatico, denso, detto olio di nardo, usato come profumo. Era una delle undici essenze utilizzate per l’incenso del tempio di Gerusalemme. In particolare, è il profumo per l’incontro d’amore con il re (Ct 1,12 e 4,13-14)
CALENDARIO
Vedi pagina vedi sopra
SUFFRAGI
30/3 Lunedì
Ore 18.00 Folegnani Clinio e Calossi Elido
31/3 Martedì
Ore 18.00 Mercandelli Rosina
1/4 Mercoledì
Ore 18.00 Pasquale
ARCHIVIO
Ha fatto ritorno alla casa del Padre celeste: Mecagni Luca di anni 45
Ha ricevuto il Battesimo: Carbone Diego Maria
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