TEMPO DI QUARESIMA , tempo di FIDUCIA 5
“Abbiate fede in Me”...
perché non fidarsi è bene
MA FIDARSI E’ MEGLIO !
Entriamo ormai nell’ultima parte del cammino quaresimale. Tra poco rivivremo ancora una volta questo mistero d’amore che proprio nel dono gratuito di se operato da Gesù sconfigge la morte, perché “a-more ”, anche nella sua etiomologia, significa “assenza di morte” e quindi presenza della Vita. La vita sgorga dall’amore, dipende dall’amore è custodita dall’amore e l’amore per sua natura è dono. La morte subentra quando manca la vita e cioè quando viene meno la capacità di amare, sia per la morte biologica del corpo ma anche e molto prima, per il soffocamento egoistico dell’amore stesso nei nostri cuori. Ma Gesù ha vinto tutto questo con il dono di Se ridandoci la VITA ...anche dopo la morte !
don Marco
100 anni di cammino insieme : storia e memoria 5
Torna , dopo qualche numero mancato, la nostra storia della Parrocchia riletta in occasione del centenario. Avevamo lasciato il parroco don Rigamonti alle prese con il riconoscimento della parrocchia come “ prepositura “ nell’anno 1923 . Dal 12 luglio 1920 fino al 1978 , i parroci e i vicari che si sono succeduti, hanno lasciato tutti un vivo ricordo personale degli avvenimenti nei quali furono coinvolti ( anche emotivamente ) attraverso il cosiddetto “Cronicon”, cioè la cronistoria della parrocchia così come la vedeva il “parroco” del momento dal suo punto di vista , quindi con annotazioni e considerazioni personali che chiedono di essere custodite con una certa riservatezza. Nella prima pagina del primo Cronicon, si legge quanto accaduto il 1 agosto del 1920, quando, ancora solo vicario arcivescovile, Don Rigamonti fece il suo discorso inaugurale al “popolo” di Rogoredo .
“ Per la prima volta don Rigamonti ha parlato al popolo illustrando il suo programma . L’impressione fu buona ed il popolo di Rogoredo crede d’aver avuto un Pastore ( in maiuscolo nell originale ndr.) che ripari i disordini compiuti negli antecedenti mesi, onde provocare la rinuncia del ex Parroco Don Lodovico Gasparoli. Dopo le funzioni vespertine, nel salone dell’asilo, venne data dai Giovani Cattolici una breve accademia ( una specie di breve rappresentazione teatrale ndr.) in onore del nuovo Pastore. Il lavoro di riordinamento è compiuto tosto dal nuovo vicario con prudenza , fermezza ed amore . Il popolo si è a lui completamente unito . Le funzioni religiose sono frequentatissime ed ai Sacramenti si accostano con vero spirito di fede molti fedeli. Sua Emi. Il Card. Ferrari si è complimentato per le nuove che a lui giungono da quel di Rogoredo, donando Lire 2000 per le riparazioni sempre occorrenti alla chiesa”.
Cambiano i tempi ma i problemi son sempre quelli. Occorre però dire che, don Rigamonti seppe rianimare i suoi parrocchiani soprattutto concentrando sulla cura della liturgica e della qualità della vita spirituale la sua azione pastorale, così da ottenere, come naturale ricaduta, una partecipazione e una cura più viva e attenta anche degli altri aspetti della vita comunitaria , “ economia “ compresa !
dM.
Quaresimali 2015 : EDUCARE CHE PASSIONEIn ascolto di alcuni amici preti che ci hanno aiutato a crescere “fidandoci di Dio”.
Venerdì 27 Marzo ore 21.00 : VIA CRUCIS di introduzione alla Settimana Santa e riflessione proposta da Don Gian Luca Pisati sacerdote nativo di Rogoredo . I testi sono tratti da Evangelii gaudium .
L’IMPEGNO COMUNITARIO SETTIMANALE :
Esercizi di fiducia “ per tutte le età”
V SETTIMANA: Mi fido della Parola di Dio , mi fido della parola di Gesù e della sua promessa di vita e mi domando quanto questa Parola genera in me nuova fiducia come è accaduto a Marta e Maria davanti alla morte del loro fratello Lazzaro .
“La Bibbia in pillole”curiosità bibliche a cura di D. Di Donato
Domenica, 22 Marzo, durante la Messa, leggeremo Giovanni 11, 1-53 . In questo brano , al versetto 25 , leggiamo: “io sono la risurrezione e la vita.”(ego eimi he anastasis kai he zoe)
Folgorante l’autorivelazione di Gesù. Qui c'è l'”io sono” con cui Dio si rivela a Mose ( Es 3,14) , accompagnato da due concetti chiave che l'escatologia giudaica riservava all'ultimo giorno: la risurrezione per la vita eterna, come Marta stessa ha dichiarato al v.24 (citando 2 Mac 7,9: “il re dell'universo, dopo che saremo morti per le sue leggi, ci risuscitera (anastèsei) a vita ( zoès) nuova ed eterna”). Gesù ora riprende questi termini e li applica all'”io sono”. Tutto questo non è per l'ultimo giorno soltanto, ma già al tempo presente, tutto questo non è un avvenimento soltanto, ma una persona: questa è la novità sconvolgente di Gesù.
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