GIORNATA PER LA VITA
SOLIDALI PER LA VITA
100 anni di cammino insieme : storia e memoria 1
Con il presente numero, introduciamo la pubblicazione di una serie di articoli dedicati alla storia della nostra parrocchia in occasione dei cento anni dalla sua istituzione. Come dice il titolo di questa rassegna, ripercorrere la storia di una comunità, significa ritornare con la memoria a fatti, volti e situazioni che ne hanno disegnato indelebilmente la fisionomia, consegnando a tutti coloro che sarebbero venuti dopo, una straordinaria eredità spirituale, di fede e di umanità che sarebbe grave non conoscere e ancor più grave dimenticare. Dovendo scrivere, settimana per settimana queste note “di storia e di memoria”, ci siamo lasciati guidare da alcune precedenti pubblicazioni, come il libro “Rogoredo storia di una comunità” a cura dell’allora parroco don Giovanni Marelli, da cui abbiamo attinto buona parte del materiale che ritroverete, ma anche dai cosiddetti “ Cronicon “, dei veri e propri “diari” che i parroci erano tenuti ( e ancora lo sarebbero ndr.) a redigere come cronache della vita della parrocchia. A dire il vero, si trovano ““Cronicon” scritti fino al 1978 , anno in cui il parroco don Giovanni Villa fu colpito da ictus cerebrale . Successivamente si preferì affidare la cronaca della vita della parrocchia ai cosiddetti “ bollettini parrocchiali o fogli settimanali “ come ancora è in uso. Forse per il fatto che i “Cronicon “ spesso raccoglievano più i giudizi e “ le emozioni” personali del parroco stesso, che non l’ampiezza di ciò che la comunità viveva anche in relazione alla vita del quartiere, della diocesi e dell’intera chiesa universale. Resta il fatto che la lettura dei Cronicon, in genere riservata solo ai parroci successori e non accessibile ad altre persone se non per particolari studi storici, costituisce un’ affascinante quanto pacificante esperienza, in particolare per il parroco in carica, che prende atto della verità delle parole scritte nel libro biblico del Qoelet:”Niente di nuovo sotto il sole“, soprattutto per quanto riguarda per es. la penuria di risorse economiche sempre endemica in una parrocchia di periferia come la nostra , o le voci di quartiere e i giudizi della gente sul tal prete o il tal collaboratore, il tal parente del parroco o la tal vicenda di vita dell’oratorio… Di tutto questo qualcosa diremo e qualcosa lasceremo al giudizio del buon Dio !
Non ci resta ora che augurarvi, settimana per settimana, buona lettura . d. M.
Sintesi del Messaggio del Papa sulla Famiglia
In un contesto di grande e «approfondita riflessione ecclesiale» e di «un processo sinodale» che culminerà nel prossimo ottobre con il Sinodo ordinario, Papa Francesco ha indicato la famiglia come «punto di riferimento» anche per la 49ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali
Non è la prima volta che il tema della Giornata viene dedicato alla famiglia: era già avvenuto nel 1969 con Paolo VI e per ben quattro volte con Giovanni Paolo II (1979, 1980, 1994 e 2004). Dunque la scelta del tema si rinnova, ma con una prospettiva nuova che emerge già dal titolo: «Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore». Un approccio, quindi, decisamente antropologico. Del resto, spiega il Pontefice, «la famiglia è il primo luogo dove impariamo a comunicare. Tornare a questo momento originario ci può aiutare sia a rendere la comunicazione più autentica e umana, sia a guardare la famiglia da un nuovo punto di vista».
La prima scuola
A fare da sfondo, come nel 2014, è un’icona evangelica: la visita di Maria a Elisabetta. «Questo episodio - afferma Francesco - ci mostra la comunicazione come un dialogo che s’intreccia con il linguaggio del corpo». Al saluto di Maria, infatti, il bambino sussulta nel grembo di Elisabetta. «Il grembo che ci ospita - sottolinea il Pontefice - è la prima “scuola” di comunicazione». E «anche dopo essere venuti al mondo restiamo in un certo senso in un “grembo”, che è la famiglia. Un grembo fatto di persone diverse, in relazione». È qui che si comprende quel «circuito virtuoso» - «possiamo dare perché abbiamo ricevuto» - che «sta al cuore della capacità della famiglia di comunicarsi e di comunicare». In famiglia, inoltre, s’impara «la dimensione religiosa della comunicazione, che nel cristianesimo è tutta impregnata di amore». Ancora: nella famiglia si capisce «che cosa è veramente la comunicazione come scoperta e costruzione di prossimità». Sia all’interno, sia all’esterno dei rapporti familiari. Il verbo “visitare” dell’icona evangelica, infatti, «comporta aprire le porte»: «Anche la famiglia è viva se respira aprendosi oltre se stessa, e le famiglie che fanno questo possono dare conforto e speranza alle famiglie più ferite e far crescere la Chiesa».
I limiti, il perdono, i nuovi media
Nel messaggio il Pontefice non tralascia «i limiti». Non c’è «la famiglia perfetta - ammette -, ma non bisogna avere paura dell’imperfezione, della fragilità, nemmeno dei conflitti; bisogna imparare ad affrontarli in maniera costruttiva. Per questo la famiglia in cui, con i propri limiti e peccati, ci si vuole bene, diventa una scuola di perdono». Anche questo, aggiunge, «è una dinamica di comunicazione». A proposito di «limiti e comunicazione», Francesco ricorda «le famiglie con figli segnati da una o più disabilità» che «hanno tanto da insegnarci». Nel mondo attuale, poi, «dove così spesso si maledice, si parla male, si semina zizzania, s’inquina con le chiacchiere il nostro ambiente umano, la famiglia può essere una scuola di comunicazione come benedizione» per «testimoniare che il bene è sempre possibile». Un altro nodo critico è rappresentato dai nuovi media - «irrinunciabili soprattutto per i più giovani» - i quali «possono sia ostacolare che aiutare la comunicazione in famiglia e tra famiglie». Anche qui, ricorda il Papa, «i genitori sono i primi educatori. Ma non vanno lasciati soli; la comunità cristiana è chiamata ad affiancarli perché sappiano insegnare ai figli a vivere nell’ambiente comunicativo secondo i criteri della dignità della persona umana e del bene comune».
La sfida del raccontare
In definitiva, per il Santo Padre, «la sfida» odierna consiste nel «reimparare a raccontare, non semplicemente a produrre e consumare informazione». Al riguardo, papa Francesco critica la rappresentazione della famiglia che molto spesso emerge dai media. Anzitutto, precisa, «la famiglia non è un oggetto sul quale si comunicano delle opinioni o un terreno sul quale combattere battaglie ideologiche, ma un ambiente in cui si impara a comunicare nella prossimità e un soggetto che comunica». La famiglia «continua a essere una grande risorsa, e non solo un problema o un’istituzione in crisi». Invece, «i media tendono a volte a presentare la famiglia come se fosse un modello astratto da accettare o rifiutare, da difendere o attaccare», più che «una realtà concreta da vivere; o come se fosse un’ideologia di qualcuno contro qualcun altro, invece che il luogo dove tutti impariamo che cosa significa comunicare nell’amore ricevuto e donato». Ecco, allora, che «raccontare significa comprendere che le nostre vite sono intrecciate in una trama unitaria, che le voci sono molteplici e ciascuna è insostituibile». La famiglia al centro, dunque... Con la consapevolezza che «la famiglia più bella, protagonista e non problema, è quella che sa comunicare, partendo dalla testimonianza, la bellezza e la ricchezza del rapporto tra uomo e donna, e di quello tra genitori e figli».
Dal Sito della diocesi
CALENDARIO
1/2 Domenica - Giornata per la Vita
ore 9.00 5° Incontro Fidanzati
ore 15.00 Corso decanale Catechisti
2/2 Lunedì - Presentazione del Signore
ore 18.00 S.Messa e Benedizione delle Candele.
Ore 21.00 Corale.
3/2 Martedi - S.Biagio
ore 8.30 e 18.00 S.Messa e Benedizione delle gole.
ore 21.00 Riunione CdO/3
4/2 Mercoledì
ore 21.00 Cenacolo in cappelina.
5/2 Giovedì
ore 21.00: Lectio Divina decanale adulti - a Rogoredo (cappellina) .
6/2 Venerdì
ore 17.30: Adorazione S. Messa e Benedizoine.
Ore 14.30 Pulizia della Chiesa 1°T
7/2 Sabato
ore 16.00 Incontro genitori dei Battezandi del 8 e 15 febbraio
ore 16,30 Confessioni 3° corso
8/2 Domenica
ore 9.00 5° Incontro Fidanzati
ore 15.00 Corso decanale Catechisti
ore 15.30 Battesimi 1° T.
ore 15.45 “Vieni a prendere un caffe” Salute e Malattia
ore 16.00 Spettacolo teatrale per famiglie “I giallastri. Speriamo che cambi il tempo”
SUFFRAGI
2/2 Lunedì
ore 18.00 Fam, Rampani e Granola, Ferrari Mario e Daniele.
3/2 Martedì
ore 18.00 Gandini Giuseppe, Galeazzi Giuseppe.
4/2 Mercoledì
ore 18.00 Rosignoli Dina, Orlando, Mauro,
Scagliosi Sandro e Laura
6/2 Venerdì
ore 18.00 Marisa Caroli Zambarbieri.