Foglio delle Campane di Rogoredo

  Comunicazione  di Formazione Religiosa.

 

foglio domenicale 

ANNO XXXIII  domenica 30-11-2014 -  III di Avvento
 
 La comunità educante : AVVENTO  3
 
Proseguendo il nostro itinerario di Avvento del Cenacolo del mercoledì dal titolo “ Ci hai dato un Pane dal Cielo ...per nutrire la nostra fame”, ci siamo soffermati, la scorsa settimana  a riflettere sul tema: la fame nel mondo contemporaneo. Ecco il testo della meditazione.
“ Se avete voglia di mangiare, non dite: «Ho fame». Ma pensate ai 400 milioni di giovani che oggi non potranno mangiare. Perché nel mondo metà della gioventù ha fame. Se siete raffreddati, non dite : «Dio mio, come sono malato». Ma pensate a tutti quelli che soffrono, agli 800 milioni di esseri umani che non hanno mai visto un medico. 
E specialmente, oggi, ai 15 milioni di lebbrosi che il mondo ha maledetto e 12 milioni dei quali si trovano senza cure, senza soccorsi, senza amore. Il loro delitto? Sono malati. D'una malattia che oggi è conosciuta come estremamente poco contagiosa e perfettamente guaribile. Ma questa malattia si chiama la lebbra. Essa causa ancora oggi vergogna e paura. Grazie alla scienza, la malattia scompare. Ma la vergogna persiste. E la paura -la vera lebbra - continua la sua opera di termite...  Davanti alla miseria, all'ingiustizia, alla viltà, non rinunciate mai, non venite a compromessi, non battete mai in ritirata. Lottate, combattete. Partite all'assalto! Impedite ai responsabili di dormire! Voi che siete il domani, pretendete la felicità per gli altri, costruite la felicità degli altri. Il mondo ha fame di grano e di tenerezza”.
Così scriveva negli anni 50 Raoul Follereau ai giovani di quell’occidente post bellico ai quali sembrava aprirsi davanti il paradiso del benessere e di un boom economico senza più limiti  Alla domanda che costituisce il tema di queste nostre riflessioni del Cenacolo d’Avvento e in particolare la riflessione di questa sera dedicata proprio a : “ Di che cosa ha fame oggi l’umanità ? Quali sono le vere necessità dei miliardi di uomini e donne che vivono, soffrono, muoiono su questa nostra terra?  Follereau rispondeva allora – ma vale oggi e sempre : di grano e di tenerezza. Non si possono mai separare queste due esigenze pena mancare la risposta giusta alla domanda più decisiva della storia .
Fame di grano certo : soprattutto e ancora dall’emisfero Sud del mondo dove  spesso viene zittito o soffocato, ascoltiamo il grido di una umanità che esige e invoca  grano  per vivere. Un giornalista ha scritto :  L’umanità oggi si trascina nella stanchezza, in una decadenza segnata da gravi incertezze. Ci interpella l’Africa con il cumulo di povertà, di malattie endemiche, di violenze, di esodi e di guerre. Non meno drammatica è la situazione dell’immenso continente asiatico, dove ci sono masse che vivono sotto il livello di povertà. Anche l’America Latina, nonostante le ricchezze e potenzialità accresciutesi con al globalizzazione , soffre ancora di miseria e disuguaglianze, di ingiustizia e corruzione. Ma oggi assistiamo ad una imprevedibile novità , che solo vent’anni fa nessuno avrebbe mai ritenuto possibile: negli stessi Paesi ricchi dell’Occidente molti uomini e donne manca di pane,  hanno perduto la fiducia nel futuro e la mancanza di speranza sta minando nel profondo la loro stessa volontà  di vivere per cui dilaga la violenza e la disperazione  anche la dove sembrava di stare ad un passo dal Paradiso…
Fame di tenerezza : Esprimeva al  massimo grado il senso di questa fame la poetessa milanese Alda Merini in una sua composizione intitolata proprio “Fame di tenerezza” e diceva :
Abbiamo fame di tenerezza / in un mondo dove tutto abbonda / siamo poveri di questo sentimento/ che è come una carezza per il nostro cuore / abbiamo bisogno di questi piccoli gesti che ci fanno stare bene /la tenerezza è un amore disinteressato e generoso, / che non chiede nient’altro che essere compreso e apprezzato. (Alda Merini)
Fame di Pane e fame di tenerezza … come rispondere a questi due  bisogni che in realtà sono due facce di uno stesso desiderio connaturato nell’uomo  e che non può essere soddisfatto se manca l’ uno o l’altro di questi due termini polari ? Sempre nel sul libro scritto in vista di EXPO 2015 dal titolo “Cosa nutre la Vita” , il Cardinale afferma a questo proposito :”  Che la risposta a questi due essenziali e inseparabili bisogni umani, necessiti più di un‘ alta qualità delle relazioni che della sola quantità di beni disponibili,  lo vediamo dai modi con cui l’uomo cerca di rispondervi: «Del bisogno di cibarsi l’uomo fa un’arte culinaria, del bisogno di vestirsi fa uno stile d’abbigliamento e di relazione sociale, del bisogno di ripararsi fa un sapere architettonico e un modo di trasformazione dell’ambiente… ecc. Questo rivela che l’uomo, in rapporto a specifiche situazioni di bisogno, non risponde mai solo con reazioni preordinate, ma è sempre, in qualche misura, teso al “superamento”, al “progetto”, sia mediante il lavoro, sia mediante l’attribuzione di significati culturali a ciò che egli stesso compie». Come a dire che nell’uomo il bisogno tracima sempre, in un modo o nell’altro, in quello che il cardinale chiama il  “desiderio”. Questa parola latina contiene in se il termine “stelle – sideris“ da cui per es. spazio siderale  e dunque ci rimanda al cielo , meglio ancora  ci rimanda a qualcosa che Viene dal cielo “ de – sideris ” dalle stelle, dall’infinito, che nella simbologia biblica è il Luogo di Dio . Da questa infinità divina è venuto a noi il Pane che sfama il nostro desiderio di tenerezza e ci educa a sfamarci a vicenda di grano e di tenerezza. Giustamente il cardinale fa notare che il desiderio  è molto più del solo bisogno, è grano e tenerezza insieme potremmo dire «Il proprio dell’uomo – scrive il cardinale - si manifesta come facoltà di porsi, col desiderio appunto, al di là dell’ordine stesso dei bisogni, puntando a una condizione in cui tra l’essere nel bisogno e l’elaborazione dei bisogni vi sia un’ideale armonia e non un contrasto.  Ciò che muove l’uomo (e solo l’uomo) nell’affrontare i suoi bisogni è l’ideale, , cioè la tensione a vivere la sua vita in modo equilibrato, integrato, giusto, pacifico ». Potremmo dire una vita “ che sa già di cielo”. Si comprende qui meglio anche il senso dell’espressione evangelica : « Non di solo pane vivrà l’uomo” (Lc 4,4). Ma di cosa allora? La risposta di Gesù è la sua Eucaristia, cioè il dono totale di sé: “Prendete, mangiate: questo è il mio corpo” (Mt 26,26). Il pane che l’uomo desidera è Dio stesso che si offre in dono contemporaneamente come pane fisico  e tenerezza,  e invita ciascuno di  noi, che di questo pane  e di questa tenerezza ci nutriamo,  a fare la stessa cosa con la nostra vita e dentro la vita di ogni giorno come scriveva Alda Merini definendo la tenerezza “ un amore disinteressato e generoso”.  Questa è la strada indicata da Gesù per far si che l’umanità possa essere definitivamente saziata. Scrive ancora il cardinale Scola : “I cristiani, partecipando ogni domenica all’Eucaristia, sono introdotti nella logica del dono come legge della vita. L’esistenza umana acquista allora una forma eucaristica”…  La conseguenza sociale, politica, economica  di tutto questo è che noi cristiani siamo introdotti dall’Eucaristia nella logica del dono come legge della vita, e cioè non ci preoccupiamo semplicemente di dare risposte materiali a bisogni materiali, ma di far diventare, attraverso il dono di sé, ogni interazione umana una vera relazione che da “grano e tenerezza” insieme...
Tutto ciò si può realizzare  solo se si entra nella logica di un nuovo stile di vita che permetta di superare l’individualismo con le sue conseguenze politico-economiche e ambientali distruttive che ne derivano e che sono sotto gli occhi di tutti. Concludo ancora con una volta con un pensiero del cardinale che scrive : “ I cristiani debbono avere il coraggio di riproporre ai loro simili, credenti e non credenti, lo stile di vita di Cristo, ovvero lo stile della “creatura nuova in Cristo”. Con la testimonianza e l’educazione, rispettando la libertà. E avendo sempre presente che i nuovi stili di vita o sono integrali, o sono una truffa; devono riferirsi a «tutti gli aspetti dell’umana esistenza: a partire da quelli costitutivi dell’io, anche quelli legati alla sfera degli affetti e, quindi, del matrimonio e della vita, che chiede di essere rispettata dal concepimento fino al termine naturale, per giungere, passando dal lavoro e dal riposo, alle componenti che hanno a che fare con la fragilità e il dolore, con la giustizia, con il conflitto sociale, con la pace, col sistema economico e con il rapporto col cosmo. (…) Non si è uomini compiuti se si lavora per la sostenibilità, per il bilancio di giustizia, per le banche etiche, per il bilancio sociale delle imprese e dei comuni ma anche e nello stesso tempo non si protegge,  la vita più debole e più indifesa o non si promuovono i corpi intermedi – autentiche ricchezze della società civile – a cominciare dalla famiglia».  Ancora una volta “grano e tenerezza” insieme.
  

La comunità si presenta : il GRUPPO DI ANIMAZIONE LITURGICA

 Il gruppo liturgico si presenta: siamo un piccolo gruppo (tre) che si ritrova per pregare, leggere e meditare la Parola di Dio della liturgia domenicale e festiva.
Tutte le attività che andiamo a descrivere sono svolte in autonomia ma sottoposte al vaglio e approvazione dei sacerdoti della Parrocchia, in collaborazione con le altre realtà essenziali al buon funzionamento delle celebrazioni quali: il sacrestano, Mario  per la Corale, Rossella, Cristina, Eleonora e Katia per il coro dell’oratorio, che tanto è cresciuto in questi ultimi anni, Matteo e il gruppo chierichetti,  le catechiste, la Caritas, S. Vincenzo, ecc.…
Tutte le domeniche: dobbiamo predisporre il foglio ‘Introduzione generale alla Liturgia, canti in armonia con le letture del giorno, preghiere dei fedeli ad hoc nelle situazioni particolari ad esempio ritiri bambini, vacanze oratorio, comunioni e cresime, nascite, matrimoni, defunti della settimana, da leggere la domenica.
Ogni trimestre circa, predisporre un foglio turni delle persone coinvolte a vario titolo nelle celebrazioni quali: voci guida, lettori, consegnare il programma a tutti e gestire tutte le variazioni, assenze, sostituzioni, al fine di non far mancare mai la presenza dei laici predisposti al servizio della S. Messa. A questo proposito è in atto dal mese di settembre un nuovo modulo di turnazione di voci guida che sembra cominci a dare i suoi frutti. Per quanto riguarda i lettori invece ...sono quasi sempre da rincorrere. Occorre più disponibilità a sostituire gli assenti, in caso non si trovi un sostituto...
Inoltre dobbiamo assicurare la presenza almeno di una persona alle celebrazioni feriali come ad esempio i funerali, messe per i defunti, battesimi e matrimoni.
Nei tempi “Forti“ dell’Anno liturgico :
(Avvento, Festa della Famiglia, Quaresima, Inizio Anno Pastorale, mese di Maggio... ) ci si trova con i sacerdoti per predisporre, preparare, modificare tutto il materiale necessario alle celebrazioni speciali ad esempio: libretti Triduo Pasquale, Veglia di Natale ecc. ecc.. preparando ad hoc preghiere e gesti per l’animazione liturgica.
Più in generale siamo chiamati ad essere a disposizione della comunità e quindi dei sacerdoti e delle religiose per il buon andamento di tutte le funzioni religiose.
Sarebbe auspicabile riuscire ad avere nuove persone all’interno del gruppo per diversi motivi:  per quanto ovvio, una più larga partecipazione al gruppo liturgico genera una maggiore ricchezza di idee e di contenuti ai gesti predisposti.
In questa ottica vorremo sensibilizzare la comunità circa l’importanza per ognuno e per tutti, di dedicare qualche ora del proprio tempo a questo “servizio” che attraverso la preghiera, prima degli incontri, la lettura sistematica della ‘Parola, la riflessione successiva, arricchisce grandemente chi lo presta.
Grazie dell’ascolto.             
 Il Gruppo Liturgico
 
 
 AVEVO FAME… in collaborazione con la San Vincenzo Parrocchiale

 

In questo AVVENTO , in collaborazione con la San Vincenzo parrocchiale, per far fronte al crescente bisogno di alimenti per i poveri, porteremo ogni settimana un alimento specifico che sarà raccolto alle Sante Messe durante l’OFFERTORIO, in cesti appositi messi, sui gradini dell’ALTARE.

 Per la prossima domenica  7 dicembre  siamo invitati a portare lo ZUCCHERO

 

“La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 

 Domenica  30 Novembre, durante la Messa, leggeremo  Isaia 51, 1-6. In questo brano , al versetto 1 , leggiamo Ascoltatemi, voi che siete in cerca di giustizia, voi che cercate il Signore; guardate alla roccia da cui siete stati tagliati”. Vi sono due imperativi in questi versetti iniziali: “šīmeû ʾēlaj” (ascoltatemi) e “habbîû” (guardate). La memoria del passato (guardare) diventa il motivo fondante della speranza per il futuro. JHWH agisce con giustizia: è per questo motivo che quanti cercano la giustizia sono anche «ricercatori di JHWH», perché cercare JHWH è rimanere in relazione con Lui (ascoltare). Il riferimento alla “roccia” è da intendersi riguardo alla sterilità di Sara e alla vecchiaia di Abramo: estrarre un figlio da loro, equivale ad estrarlo dalla roccia.

  

 
CALENDARIO
 
30/11 D III d’Avvento
Gita parrocchiale di Avvento

1 /12 Lunedì
Gita parrocchiale di Avvento.
Ore 17.30 Centro d’Ascolto Caritas

2/12 Martedì
ore 21.00: Incontro Caritas unitario

3/12 Mercoledì
ore 21.00: Cenacolo di Avvento: S. Messa – omelia e adorazione

4/12 Giovedì
ore 17.00 e 21.00: Corso biblico decanale c/o Madonna di Fatima

5/12 Venerdì
Ore 14,30 Pulizia della Chiesa 1 Turno
ore 17.30: 1° venerdì del mese: adorazione, S. Messa, benedizione, Vita Comune gruppo Famiglie 

6/12 Sabato  Liturgia di S. Ambrogio Anticipata ad oggi
Vita Comune gruppo Famiglie .
Ore 9,30-10,30 Centro d’Ascolto Caritas

7/12 Domenica  IV d’Avvento
Vita Comune gruppo Famiglie

 SUFFRAGI

1/12 Lunedì
Ore 18.00 Naimo Demetrio e Domenica; Pitasi Anna
 
2/12 Martedì
Ore 18.00 Paolazzi Dina
 
4/12 Giovedì
Ore 18.00 Marianna
 
6/12 Sabato
Ore 8.30 Carlo e Angela e familiari Defunti
 ARCHIVIO

E’ ritornata alla casa del Padre : Guidotti Maria  Antonia di anni 68
 
 S,O.S Caritas
 
Necessitano :
1 Passeggino
1 Girello
1 Passeggino Gemellare
Mobili  cucina
2 Letti singoli e mobili cameretta
Grazie