Foglio delle Campane di Rogoredo

  Comunicazione  di Formazione Religiosa.

 

foglio domenicale 

ANNO XXXIII  domenica 9-11-2014 -  Cristo Re
 
 La comunità educante 9
 

Giornata Diocesana Caritas

PANE E PAROLA

“Voi stessi date loro da mangiare” Mc 6,37

 Messaggio del Cardinale Arcivescovo

Carissimi,
               un cordiale saluto a ciascuno di voi, responsabili e volontari impegnati nelle Caritas della nostra Chiesa ambrosiana.
Il prossimo 9 novembre, nella solennità del Signore Gesù Cristo Re dell’universo, celebreremo la Giornata Diocesana Caritas: sarà un’altra occasione per soffermarci sulle tematiche legate alla campagna contro la fame nel mondo lanciata da Caritas Internationalis e a Expo 2015.
Sull’evento di Expo, come già anticipato, tornerò più diffusamente in occasione del prossimo discorso di Sant’Ambrogio. È utile qui sottolineare che si tratta di un evento provvidenziale che nasce al di fuori della Chiesa, ma che come Chiesa siamo chiamati ad abitare. Expo 2015 si pone come una moderna agorà, una piazza nella quale documentare la portata universale della visione cristiana a proposito del cibo, del nutrire, della società, dell’umano.
Per questo è importante essere presenti, per poter dire – con il linguaggio adeguato e comprensibile ad ogni uomo – la nostra concezione di umanesimo. Non presenteremo soluzioni tecnocratiche alle formidabili sfide che l’umanità di oggi deve affrontare per sfamare e dissetare in modo dignitoso ogni uomo e ogni donna. Con forza diremo che il dovere di offrire cibo a tutti si giustifica per il fatto che non possiamo non riconoscerci appartenenti ad “una sola famiglia umana” come recita il titolo della Campagna lanciata da Caritas Internationalis nel dicembre dello scorso anno. Questi temi non potranno restare confinati all’interno del sito di Expo, ma dovranno diventare oggetto di riflessione nelle nostre parrocchie e nelle aggregazioni di fedeli che intercettano quotidianamente il disagio alimentare di tanti nostri fratelli.
 
Come ho già avuto modo di dire a Seveso in occasione del convegno Diocesano delle Caritas decanali, è importante far crescere il nesso tra carità e cultura. Dobbiamo lasciarci interrogare dalle esperienze di disagio e fatica dei nostri fratelli, facendo emergere le domande che esse ci pongono. In questo modo potremo imparare a coniugare azione, intelligenza e creatività, a imitazione dei grandi santi della carità.
Questo domanda però un atteggiamento fondamentale: quello della disponibilità al cambiamento. È ciò che chiede Gesù al giovane ricco (cfr. Lc 18, 18-23).

Non tanto “fare” delle cose ma essere disposti a cambiare il nostro modo di “essere” e quindi di rapportarci con gli altri, con i beni. Ogni nostra azione deve poter esprimere la nostra appartenenza alla Chiesa ed essere segno tangibile dell’amore del Signore Gesù per ogni uomo e donna. Riemerge quindi con forza il compito educativo della Caritas. Fin dai suoi inizi la sua prevalente funzione pedagogica è stata bene evidenziata dal Beato Paolo VI: «Al di sopra di questo aspetto puramente materiale della vostra attività emerge la sua prevalente funzione pedagogica, il suo aspetto spirituale che non si misura con cifre e bilanci, ma con la capacità che essa ha di sensibilizzare le chiese locali e i singoli fedeli al senso e al dovere della carità in forme consone ai bisogni e ai tempi» (Discorso alle Caritas diocesane, 28 settembre 1972). In questo compito non facile ci sostiene Gesù Eucaristia. Nella Nota pastorale sulla comunità educante ho ricordato che: «La Domenica, cioè il giorno del Signore che soprattutto nell’Eucaristia manifesta l’imponenza di Dio nella vita delle persone e dell’intera famiglia umana, è naturalmente la prima e fondante espressione di quest’unica comunità di cui ogni articolazione vive. … Il Dies Domini costituisce il paradigma della vita della comunità che ama, lavora, soffre, riposa… col Signore al centro e a partire dal rapporto con Lui». La mensa eucaristica non nutre solo la nostra vita, ma trasforma le nostre relazioni: ci aiuta a crescere nello stile di una vita donata, capace di farsi pane per altri, una vita salvata dall’egoismo che la renderebbe sterile. Mi piace allora concludere questo Messaggio con l’augurio che durante questo anno pastorale la vostra azione favorisca la crescita di tutta la Chiesa diocesana come “comunità educante” alla carità, superando ogni tentazione alla delega che impedisce di assumere le proprie responsabilità e rende settoriale l’azione ecclesiale. La lotta contro la fame e le sue innumerevoli sfaccettature non ha bisogno solo di figure carismatiche o di politici lungimiranti, ma soprattutto di ogni singolo cristiano e cittadino appassionato del bene comune e del futuro dell’umanità. 

Nell’esprimere a ciascuno di voi il mio ringraziamento, vi esorto a vivere con sempre maggiore consapevolezza questo compito educativo ed essere così attori protagonisti del nuovo umanesimo.

 Vi saluto e vi benedico

+ Angelo Card. Scola  Arcivescovo

 

LA CARITAS PARROCCHIALE si presenta 

 

 Forse non tutti sanno che...

 
Già, la Caritas parrocchiale spesso è una realtà poco conosciuta o intesa semplicemente come l’ ennesimo ente erogatore di servizi ( magari di soldi...) sempre inadeguati  e insufficienti rispetto ai bisogni ...ma pochi sanno che la Caritas parrocchiale c’è in primo luogo  per educare ogni parrocchiano alla “Carità” intesa in senso evangelico .
Come si legge nei documenti fondativi della Caritas italiana  : “Presi da mille emergenze si può esser tentati di dimenticare che il compito primario è quello di educare. Educare è pensare il cammino di crescita della comunità cristiana all'interno di un articolato processo che tenga conto della complessità delle persone, del loro vivere sociale, delle non sempre facili proposte comunitarie. Di qui la necessità di:
  • - uno stile progettuale che aiuta a superare sia la logica dell'emergenza che quella dei programmi a tavolino, pronti per l'uso;
  • - una progettualità che passi attraverso: l'analisi attenta della realtà; l'intelligente coinvolgimento delle risorse personali, comunitarie e istituzionali (dalla vicina di casa all'assistente sociale, dal catechista al sindaco, dal volontario all'imprenditore...);
  • - la costruzione di reti di comunicazione e solidarietà all'interno di un chiaro orizzonte educativo; l'individuazione di luoghi di verifica personali e comunitari”.
Ecco il  lavoro della Caritas che oggi è sempre più faticoso perché “ siamo sempre di meno e sempre più soli ” : ma tutta la comunità deve fare “ caritas” e non vale la delega MAI !
 
Ricordiamo qui comunque i nostri “ luoghi “ di servizio e di incontro a cui va aggiunto  il momento formativo comune mensile con don Marco.  
 
IL CENTRO DI ASCOLTO CARITAS
 
Che cos’è il Centro di Ascolto?
E’ uno strumento pastorale; un luogo dove si realizza un servizio mediante il quale la comunità cristiana vive la dimensione dell'ascolto e della testimonianza della carità; un punto di riferimento per le persone in difficoltà in cui i loro bisogni trovano ascolto e considerazione; un punto di osservazione privilegiato per la conoscenza delle situazioni di emarginazione presenti sul territorio.
 Quali funzioni e compiti svolge?
Il Centro di ascolto fa dell’ ASCOLTO il suo MODO PROPRIO di SERVIZIO. Il suo “fare” prevalente è l’ascolto, cuore della relazione di aiuto, dove chi ascolta e chi è ascoltato vengono coinvolti, con ruoli diversi, in un progetto che, ricercando le soluzioni più idonee, punta a un processo di liberazione della persona dal bisogno.
 
Il Centro di Ascolto quindi:
si fa carico delle persone in difficoltà orientandole verso una rilettura delle reali esigenze e ricercando le soluzioni e i servizi più adeguati presenti sul territorio; fornire consulenze e informazioni per persone e famiglie; Aiutare  la trasmissione di domande e richieste agli enti competenti.
Il nostro Centro di Ascolto è attivo  nei seguenti giorni:
 
LUNEDI’   dalle ore 17,00 alle 18,00
SABATO   dalle ore  9,30  alle 10,30
 
LA SAN VINCENZO PARROCCHIALE
e il GUARDAROBA
 
Che cos’è la san Vincenzo ?
E’ una “ conferenza “ di fedeli  fondata nel XIX secolo da Federico Ozanam  in Francia, per  rispondere ai bisogni e alle povertà del suo tempo .
Oggi la San Vincenzo con il Guardaroba aiuta : ascoltando le richieste dei residenti italiani e stranieri, fornendo periodicamente pacchi alimentari, vestiario, biancheria  famiglieche attraversano momenti di difficoltà, per mancanza di lavoro o di salute,  intervenendo eccezionalmente a livello economico, in casi molto gravi e per un periodo limitato ;
procurando occasioni di compagnia, amicizia, speranza e soluzione di piccoli problemi quotidiani .
 
Servizi svolti in parrocchia :
· ora di ascolto 
· raccolta alimentari e indumenti in
          buono stato
· distribuzione mensile pacchi alimentari
· distribuzione mensile guardaroba per viandanti
· preparazione sacchettini-pasto per viandanti
______________________
 
Chi volesse dare una disponibilità per questi e altri servizi, in forma totalmente gratuita, contatti i sacerdoti ,e la segreteria o venga a farci visita presso al sede di Via Monte Peralba 13
 

 

 

 

“La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 

Domenica  9 Novembre, durante la Messa, leggeremo  Giovanni 18, 33-37

In questo brano , al versetto 33 , leggiamo “Sei tu il re dei Giudei?”. La localizzazione più verosimile è il Palazzo di Erode, che Pilato (stando a Giuseppe Flavio) preferiva alla più spartana Torre Antonia, ove stazionava la guarnigione. Il titolo «re dei Giudei» (ho basileus tôn Ioudaiôn) è molto spregiativo. Il titolo onorifico sarebbe stato «re di Israele» (Gv 1,49; 12,13). Sulla bocca di Pilato, anche la parola «giudei» (che solitamente per Giovanni indica coloro che abitano a Gerusalemme e in Giudea) , diventa spregiativa, sottolineando la differenza razziale e religiosa. Per Pilato, poco poteva valere la determinazione religiosa di «Messia»; ai suoi occhi poteva essere solo un problema politico.

 

 

CALENDARIO
 

 Domenica 9/11

Ore 9.30 Meeting Pre-Ado Decanale

ore 10.15 S. Messa con la partecipazione ex Combattenti e Reduci

ore 11.30 Battesimo

ore 16.00 Spettacolo in Oratorio “Clown Pimpa”

ore 21.00 Incontro giovani Decanale Terra Santa

Lunedì 10/11

Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas

ore 21.00 Corale

Martedì 11/11

Ore 21.00 Incontro per notizie Gita d’Avvento e saldo rette mancanti

Mercoledì 12/11

Ore 9.00-10.30 Guardaroba Caritas

ore 17.00 S. Vincenzo

ore 21.00 Cenacolo in Cappellina

Giovedì 13/11

Ore 17.00 e 21.00 Corso Biblico Decanale c/o Parrocchia Madonna di Fatima

Venerdì 14/11

Ore 15.30 S. Messa Gecra

ore 21.00 Animatori Gruppo del Vangelo (per DicEmbre e Gennaio)

Sabato 15/11

Ore 9.30-10.30 Centro D’Ascolto Caritas

ore 15.30 Incontro Gruppo Famiglie

ore 15.30 Preparazione nuovi Chierichetti / 2

ore 16.30 Confessioni 3° Corso

ore 21.00 Lettura continua del Vangelo (Decanale) c/o Abbazia di Chiaravalle

Domenica 16/11

Ore 10.15 Domenica Insieme, 2° Corso

ore 11.30 S. Messa donatori del Sangue Istituto Tumori Milano

ore 15.45 “Vieni a prendere un caffè” Cantare Milano in Parrocchia

 SUFFRAGI

Lunedì 10/11

ore 18.00 Mario Bardizza

Martedì 11/11

ore 18.00 Emanuele Spadaro

Mercoledì 12/11

ore 18.00 Francesco

Giovedì 13/11

ore 18.00 Carla Bressani

Venerdì 14/11

18.00 Testini Cecilia;  Mianulli Angela

OFFERTE

 Condomini Via Medea 10-11-15 in memoria dei propri defunti: euro 225. Per funerali: euro 200 + 100

 ARCHIVIO

 Sono tornati alla Casa del Padre: Pedrini Pietro Luigi, anni 48; Olivieri Edmondo, anni 80; Paolazzi Bernardina, anni 82

 S.O.S. Caritas:

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