Comunicazione di Formazione Religiosa.
Foglio delle Campane di Rogoredo
foglio domenicale con speciale Saluto alla comunità da parte di Suor Giuseppina clicca su Leggi Tutto
ANNO XXXIII domenica 12-10-2014 - VI Dopo iI Martirio di S.Giovanni BattistaAANNO |
La comunità educante 5
In tutta la diocesi si celebra oggi la giornata parrocchiale dell’Azione Cattolica, storica realtà educante a servizio della chiesa locale che il nostro Arcivescovo chiede di rilanciare con coraggio in tutte le parrocchie . Il tema della giornata 2014 è : LAICI DI AC: CRISTIANI CON GIOIA ANCHE NEI GIORNI FERIALI .
MESSAGGI DEL PAPA AL SINODO STRARDINARIO della FAMIGLIA
Riportiamo qui alcuni passaggi degli interventi di papa Francesco in apertura al Sinodo sulla famiglia.
“ Allo Spirito Santo, per i padri sinodali, chiediamo, innanzitutto, il dono dell’ascolto: ascolto di Dio, fino a sentire con Lui il grido del popolo; ascolto del popolo, fino a respirarvi la volontà a cui Dio ci chiama. Accanto all’ascolto, invochiamo la disponibilità a un confronto sincero, aperto e fraterno, che ci porti a farci carico con responsabilità pastorale degli interrogativi che questo cambiamento d’epoca porta con sé. Lasciamo che si riversino nel nostro cuore, senza mai perdere la pace, ma con la serena fiducia che a suo tempo non mancherà il Signore di ricondurre a unità. La storia della Chiesa - lo sappiamo - non ci racconta forse di tante situazioni analoghe, che i nostri padri hanno saputo superare con ostinata pazienza e creatività? … Il segreto sta in uno sguardo: ed è il terzo dono che imploriamo con la nostra preghiera. Perché, se davvero intendiamo verificare il nostro passo sul terreno delle sfide contemporanee, la condizione decisiva è mantenere fisso lo sguardo su Gesù Cristo, sostare nella contemplazione e nell’adorazione del suo volto. Se assumeremo il suo modo di pensare, di vivere e di relazionarsi, non faticheremo a tradurre il lavoro sinodale in indicazioni e percorsi per la pastorale della persona e della famiglia. Infatti, ogni volta che torniamo alla fonte dell’esperienza cristiana si aprono strade nuove e possibilità impensate… A questo punto tre cose: il nostro ascolto e il nostro confronto sulla famiglia, amata con lo sguardo di Cristo, diventeranno un’occasione provvidenziale con cui rinnovare - sull’esempio di San Francesco - la Chiesa e la società. Con la gioia del Vangelo ritroveremo il passo di una Chiesa riconciliata e misericordiosa, povera e amica dei poveri; una Chiesa in grado di “vincere con pazienza e amore le afflizioni e le difficoltà che le vengono sia da dentro che da fuori” (Conc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm. sulla Chiesa Lumen gentium, 8)… Possa soffiare il Vento della Pentecoste sui lavori sinodali, sulla Chiesa, sull’umanità intera. Sciolga i nodi che impediscono alle persone di incontrarsi, sani le ferite che sanguinano, tanto, riaccenda la speranza; c’è tanta gente senza speranza! Ci conceda quella carità creativa che consente di amare come Gesù ha amato. E il nostro annuncio ritroverà la vivacità e il dinamismo dei primi missionari del Vangelo. Anche noi, nel Sinodo dei Vescovi, siamo chiamati a lavorare per la vigna del Signore. Le Assemblee sinodali non servono per discutere idee belle e originali, o per vedere chi è più intelligente, servono per coltivare e custodire meglio la vigna del Signore, per cooperare al suo sogno, al suo progetto d’amore sul suo popolo. In questo caso, il Signore ci chiede di prenderci cura della famiglia, che fin dalle origini è parte integrante del suo disegno d’amore per l’umanità… Noi siamo tutti peccatori e anche per noi ci può essere la tentazione di “impadronirci” della vigna, a causa della cupidigia che non manca mai in noi esseri umani. Il sogno di Dio si scontra sempre con l’ipocrisia di alcuni suoi servitori. Noi possiamo “frustrare” il sogno di Dio se non ci lasciamo guidare dallo Spirito Santo. Lo Spirito ci dona la saggezza che va oltre la scienza, per lavorare generosamente con vera libertà e umile creatività…
Fratelli Sinodali, per coltivare e custodire bene la vigna, bisogna che i nostri cuori e le nostre menti siano custoditi in Gesù Cristo dalla «pace di Dio che supera ogni intelligenza», (Fil 4,7). Così i nostri pensieri e i nostri progetti saranno conformi al sogno di Dio: formarsi un popolo santo che gli appartenga e che produca i frutti del Regno di Dio (cfr Mt 21,43)… Una condizione generale di base è questa: parlare chiaro. Nessuno dica: "Questo non si può dire; penserà di me così o così...". Bisogna dire tutto ciò che si sente con parresia. Dopo l'ultimo Concistoro (febbraio 2014), nel quale si è parlato della famiglia, un Cardinale mi ha scritto dicendo: peccato che alcuni Cardinali non hanno avuto il coraggio di dire alcune cose per rispetto del Papa, ritenendo forse che il Papa pensasse qualcosa di diverso. Questo non va bene, questo non è sinodalità, perché bisogna dire tutto quello che nel Signore si sente di dover dire: senza rispetto umano, senza pavidità. E, al tempo stesso, si deve ascoltare con umiltà e accogliere con cuore aperto quello che dicono i fratelli. Con questi due atteggiamenti si esercita la sinodalità...
Papa Francesco
UNO SPECIALE SALUTO DA SUOR GIUSEPPINA
“La Bibbia in pillole”
curiosità bibliche a cura di D. Di Donato
Domenica 12 Ottobre, durante la Messa, leggeremo Matteo 13, 3-23
In questo brano , al versetto 8 , leggiamo “cadde sul terreno buono e diede frutto: il cento, il sessanta, il trenta per uno”. La fruttuosità, in Palestina, si misurava in sacchi : per un sacco di semi gettati, si ottenevano al massimo 14-15 sacchi di raccolto. La triplice infruttuosità è controbilanciata, e in modo sovrabbondante , dalla triplice fruttuosità del terreno adatto. Il pessimismo iniziale cede il posto alle prospettive più rosee sulla sorte della predicazione evangelica. Matteo ha invertito l'ordine ascendente di Marco, dando così maggior risalto all'insolita resa. Il 100 è il numero della benedizione plenaria, come avvenne a Isacco quando seminò a Gerar (Gen 26,12). Nei numeri simbolici troviamo: 100 (multiplo di 5 e di 50) la pienezza, 60, altra forma di pienezza (5 x 12) e 30 , ennesima forma di pienezza (3 x 10).
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