Comunicazione  di Formazione Religiosa. 

Campane       Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

           ANNO XXXIII  domenica 7-9-2014 -  II Dopo iI Martirio di S.Giovanni Battista       

      

Un nuovo anno pastorale : la comunità educante

Riprende, dopo la consueta pausa estiva, la pubblicazione del nostro foglio delle campane di Rogoredo. E’ un piccolo strumento di comunicazione tra la parrocchia e i fedeli , che vorrebbe  offrire, oltre alle semplici informazioni su fatti e appuntamenti della vita della comunità cristiana, anche qualche  spunto ed occasione di riflessione e di approfondimento   personale per chi legge, a partire da articoli e documenti che presentino il magistero della chiesa, del papa e del vescovo o pensieri e giudizi su fatti e avvenimenti significativi del tempo in cui viviamo.

In questo primo numero del 2014-15 vorrei brevemente presentare il cammino dell’anno che ci attende e nel quale la nostra parrocchia compie  i  sui primi 100 anni di vita.

Nell’ anno 2015, ricorre infatti il centenario della costituzione della nostra parrocchia, eretta con decreto arcivescovile dal card. Andrea Carlo Ferrari il 3 luglio del 1915, in piena prima guerra mondiale. La toponomastica delle vie storiche di Rogoredo segnerà per sempre questo intreccio tra la nascente parrocchia, il quartiere e la “grande guerra” con i suoi lutti e le sue sofferenze . 

Se ricordate, già nell’anno 2011 avevamo ricordato i 100 anni dell’apertura al culto della nostra chiesa, ma l’attuale ricorrenza assume un significato  ancor più di rilievo, perché la parrocchia ( e non la chiesa di soli muri ) è realtà fatta di volti e persone che incontra “ il mondo “ entro il quale  è inserita come soggetto anche giuridico e di valenza sociale , ma prima di tutto come “ casa di Dio tra le case degli uomini”, fatta di gente chiamata a  condividere “ le gioie e i dolori le fatiche  e le speranze “ di tutti i fratelli in umanità, riconoscendo così quale sia la Speranza – il Signore Gesù risorto e vivo -  che le da forza ed energia sempre nuove per andare avanti.

Si vorrebbe evitare che la ricorrenza fosse solo “celebrativa”, ma invece occasione per un vero rilancio della vita della comunità anche con qualche scelta o gesto particolare da pensare insieme a tutti i collaboratori, nell’orizzonte della “carità che testimonia la fede”. Naturalmente i momenti “celebrativi” doverosi ci saranno e vedremo di curarli al meglio anche grazie ad alcune “presenze” autorevoli e significative.  Un’apposita commissione (sempre aperta a chi volesse farne parte) già nel corso dell’anno 2013-2014, ha messo a fuoco alcune idee e proposte di cui avevamo dato già qualche anticipazione.  Scorrendo il calendario si potranno trovare indicati i momenti più significativi di questa ricorrenza, che avrà il suo inizio ufficiale con la Festa della Sacra Famiglia 2015 e si concluderà con la visita del Cardinale Arcivescovo già da Lui fissata per la domenica 7 novembre 2015 alle ore 10.30 (salvo imprevisti).

Nel cordiale e intenso colloquio che ho avuto con l’ Arcivescovo lo scorso mese di giugno, egli stesso mi ha ribadito quanto tenga particolarmente ad incontrare la comunità cristiana proprio la dove essa vive la centralità del mistero di Cristo vivo e presente, che la anima, la consola, la sprona costantemente ad essere fedele al suo compito “ evangelizzatore” lungo gli anni e i secoli della storia.

 E proprio alla parola autorevole del nostro Cardinale, vorrei affidare la chiusura di questa breve presentazione, facendo riferimento a quanto da lui scritto circa questo “cuore” della vita di una parrocchia che è l’Eucaristia della domenica, nella  nota pastorale per l’anno 2014-2015 dal titolo “La comunità educante”. Scrive il Vescovo: “La domenica, cioè il giorno del Signore che soprattutto nell’eucaristia manifesta l’imponenza di Dio nella vita delle persone e dell’intera famiglia umana, è naturalmente la prima e fondante espressione di quest’unica comunità di cui ogni articolazione vive… Il Dies Domini costituisce il paradigma della vita della comunità che ama, lavora, soffre, riposa… col Signore al centro e a partire dal rapporto con lui. Vivere insieme la domenica potrà essere una scuola privilegiata per imparare la natura e lo stile di una “comunità educante” (Card. Angelo Scola).

don Marco

  SPECIALE: Omelia dell’ Arcivescovo nel II anniversario della Morte del Card. Martini

1 Un destino di gioia

«Io creo Gerusalemme per la gioia, e il suo popolo per il gaudio. Io esulterò di Gerusalemme, godrò del mio popolo» (Lettura, Is 65,18-19a). Non solo il Padre destina ogni uomo e l’intero suo popolo alla gioia, ma è Lui stesso, per primo, a provare gioia per la sua creatura, a godere per il suo popolo. Lo scambio d’amore tra le Persone della Trinità si dilata ad abbracciare l’uomo e tutta la famiglia umana.

Questa sera facciamo memoria viva del Card. Carlo Maria Martini, nel vincolo di comunione con il Beato Card. Ildefonso Schuster, la cui figura abbiamo ricordato ieri. L’affermazione del profeta: «Io esulterò di Gerusalemme», richiama il legame del tutto speciale con Gerusalemme del Cardinale Martini. Là egli si è stabilito, al termine del suo ministero milanese, «per pregare e per studiare» fino a quando la malattia glielo ha permesso.

2 Sottrarsi alla relazione con Dio spezza l’io

Cosa dice a noi la commemorazione di questi due Arcivescovi passati all’altra riva, la dimensione del definitivo compimento? Ci richiama al dato che finché siamo nella carne e nella storia, la lama della nostra libertà può recidere l’alleanza che Dio ha stretto con noi. Ma, rifiutando di appartenerGli, l’uomo si nega l’esperienza della gioia e del gaudio. Lo esprime la tremenda opposizione che Isaia stabilisce tra il piccolo resto di coloro che rimangono fedeli al Signore e coloro che vi si ribellano: «I miei servi mangeranno e voi avrete fame; ... berranno e voi avrete sete; i miei servi giubileranno per la gioia del cuore, voi griderete per il dolore del cuore, urlerete per lo spirito affranto [il verbo latino frangere dice un io spezzato; il venir meno di un io, che si spezza]» (Lettura, Is 65,13a -14).

3 Gesù ci ha resi luce nel Signore

E tuttavia la dura parola del profeta non è l’ultima parola. «Ecco… io creo nuovi cieli e nuova terra» (Lettura, Is 65,17a).

Gesù è venuto per salvarci, per ricondurci al Padre. È sceso nell’abisso del peccato e della morte, ha attraversato fino in fondo le nostre tenebre per farci figli della luce. Non dobbiamo aspettare di diventare figli in forza dei nostri meriti, lo siamo. «Un tempo infatti eravate tenebra, ora siete luce nel Signore» (Epistola, Ef 5,8a). La grazia del Battesimo trasforma in profondità la persona: «I miei servi saranno chiamati con un altro nome» (Lettura, Is 65,15b), ed il suo agire: «Comportatevi perciò come figli della luce» (Epistola, Ef 5,8b).

Qui sta l’origine dell’ansia pastorale del Card. Martini che lo portava ad ascoltare tutti in modo “criticamente” aperto, anche le resistenze, le fatiche e perfino i tratti di confusione che talora ci portiamo dentro. Significativa in questo senso è una sua riflessione che illumina il sacrificio eucaristico che stiamo celebrando: «Nella Messa Gesù ci raggiunge con la sua Pasqua e, se ne prendiamo seriamente coscienza, pone in noi ogni volta il dinamismo dell’amore, la forza di quella carità che è riverbero dell’essere stesso di Dio. Perché l’Eucaristia ci accoglie dalle oscure regioni della nostra lontananza spirituale, ci unisce a Gesù e agli uomini e ci sospinge con Gesù e con gli uomini verso il Padre; è come un sole che attira a sé l’umanità e con essa cammina per raggiungere un termine misterioso, ma certissimo» (Carlo Maria Martini, Ritrovare se stessi, Piemme 1996). Dio si prende cura di noi. Gli insistenti richiami di Papa Francesco ci urgono ad essere testimoni nelle nostre comunità, nelle nostre città e paesi. In questi giorni in cui riprendiamo la nostra vita ordinaria vogliamo vivere la testimonianza cristiana nell’ottica della “confessio fidei” che l’8 maggio scorso abbiamo compiuto, portando il Sacro Chiodo negli ambienti della sofferenza, dell’emarginazione, dell’immigrazione, del lavoro, della cultura ed infine in Piazza del Duomo. A significare che il campo della vita cristiana è il mondo.

4. «Paure e speranze di una città”

Ci sta a cuore ogni uomo ed ogni donna della nostra Milano e di tutte le terre ambrosiane. Sappiamo che per imparare ad amare tutti dobbiamo incominciare dall’amare, con fedeltà oggettiva, quanti la Provvidenza ci mette vicini. Per questo la testimonianza di fede non può non implicare il contributo dei cristiani all’edificazione della vita buona nella città degli uomini. Voglio citare in proposito il discorso del Cardinal Carlo Maria Martini al Comune di Milano del 28 giugno 2002, “Paure e speranze di una città”. Vi si trova un’importante ed assai attuale affermazione: «…“Scegliersi l’ospite è un avvilire l’ospitalità” diceva Sant’Ambrogio… Il magnanimo ospitante non teme il diverso, perché è forte della propria identità. Il vero problema è che le nostre città, al di là delle accelerazioni indotte da fatti contingenti, non sono più sicure della propria identità e del proprio ruolo umanizzatore…». Bisogna guardare la città «come opportunità e non solo come difficoltà…».  Ovviamente l’identità solidale cui il Cardinale fa riferimento non è da intendere in modo statico, inevitabilmente difensivo e, alla lunga, incapace di affrontare il nuovo. Essa identifica piuttosto un processo nel quale la tradizione è concepita come un’esperienza in continua crescita. Fondata su saldi presupposti essa è sempre aperta al nuovo, non è invenzione, ma sempre recezione, drammatica ma feconda, della trama di circostanze e di rapporti di cui è intessuta la storia. Così il richiamo del Cardinale incontra anche oggi l’istanza profonda della città ormai metropolitana e, quindi, delle terre lombarde. E l’urgenza di nuovo umanesimo, cioè ricerca di senso, capace di tenere in unità il molteplice a partire dalle diverse visioni del mondo che anche a Milano ormai si incrociano.  Nella pratica di una familiare convivenza donne e uomini, soggetti personali e sociali sono chiamati ad edificare culture vivibili che non rinuncino però alla cultura. Senza tensione all’unità le culture restano frammenti di un puzzle che non si lascia comporre e non rivela il suo disegno intero.

I cristiani hanno ricevuto, per puro dono, l’anelito all’unità che valorizza la pluriformità. Il Vangelo della Messa di oggi indica il punto di partenza di questa indomita ricerca: la domanda di Erode – «Chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?» (Vangelo, Lc 9,9b). È la domanda fondamentale per ogni uomo che si imbatta, direttamente o indirettamente, con la persona di Gesù.

5«E cercava di vederlo»

Dice il Vangelo che Erode «cercava di vederlo» (Vangelo, Lc 9,9b). È la stessa espressione che San Luca usa per Zaccheo. Ma la curiositas dei due non è la stessa. Quella di Erode è falsificata, alla radice, dal terrore di perdere il potere. Non è apertura all’altro, ma accanita difesa di sé. A noi la scelta.

                                              Card. Angelo Scola

 

 

 “Nota del Servizio Liturgico Parrocchiale”

 

Con la prima settimana di settembre inizia la sperimentazione delle voci guida con un gruppo di supporto (come definito nell'ultimo inconro formativo sulla liturgia).

Invitiamo anche tuttte le persone pressenti alle ante Messe, che a vario titolo possono contribuire alla buona riuscita della celebrazione (ad esempio: sostenere la Voce guida, con il canto, lettori, musicisti, ecc. ...) ad avvicinarsi alla Voce Guida per dare il proprio contributo. Ringraziamo tutti coloro che si prestano per una Liturgia preparata, partecipata e vissuta.

INOLTRE RICORDIAMO CHE, DOPO UN CONGRUO TEMPO DI RIFLESSIONE CONDIVISA SULLA REALE NECESSITA' PASTORALE DELLA S.MESSA FESTIVA DELLE ORE 8.00 , SI E' DECISO DI SOSPENDERLA DEFINITIVAMENTE.

 

 

CALENDARIO SETTIMANALE

 

Domenica 7/9

Ritiro Educatori; Ultima domenica orario estivo S.Messe 

Lunedì 8/9

Inizio orario feriale invernale S.Messe 8.30 e 18.00.

Mini Grest 9.30-17.30.

Rinnovo iscrizioni palestra17.00-18.00

Ore 17,00 Centro di Ascolto Caritas

Martedì 9/9

Mini Grest 9.30-17.30. Gita

Ore 21.00 CPP/1 

Mercoledì 10/9

Mini Grest 9.30-17.30.

Ore 21.00 Comm. Culturale Parrocchiale (programmazione) 

Giovedì 11/9

Ore 21.00 Incontro animatori gruppi del Vangelo (programmazione). 

Venerdì 12/9

Pellegrinaggio Lourdes 

Sabato 13/9

Ore 16.00 Incontro genitori Battesimi del 14 e 21/9 

Domenica 14/9

Orario invernale S.Messe Festive ore 9.00 (S.Martino)  ore 10.15 -11.30 -18.00 in parrocchia.

Ore 11.30 Battesimi (1° Turno) 

SUFFRAGI 

Lunedì 8/9

Ore18.00 Fam Cassarin 

Martedì 9/9

Ore18.00 Virginia Lorè (ved. Strada) 

Mercoledì 10/9

Ore 18.00 Quaini Cesare 

Venerdì 12/9

Ore 18.00 Fam. Rui Boldarino

 

OFFERTE

Per la Madonna 50.00 

ARCHIVIO

Hanno formato una nuova famiglia con il Sacramento del matrimonio  Tarullo Fabio e Pedico Silvia.

E’ entrato a far parte della Chiesa con il sacramento del Battesimo: Colella Nicolò. 

Dal 27/6 al 2/9 Sono tornati alla casa del Padre :

Cazzaniga Vincenzo anni 78, Saggese Biagio anni 53, Testini Cecilia anni 91, Tosi Fernanda anni 88, Forte Rosa anni 62, Mailli Diva anni 75, Quaini Angela anni 89, Brunelli Teresa anni 91, Bombelli Stefania anni 61, Bertoletti Elvira anni 93, Frassi Giuseppina anni 90. Airaghi Lidia anni 96, Milani Vilma anni 73, Merchesi Ines anni 84, Volpi Adolfo anni 83, Stoppa Pierina anni 99, Zaccheo Angela anni 92, Lombardi Iolanda anni 77 

VARIE

Auguri Vivissimi dalla Comunità parrocchiale per gli anniversari di matrimoni dei Coniugi;

 

Pisati ; Canfalonieri  50°; Pesce 40° 

Si ringraziano sentitamente:

Azienda Limonta di S.Martino per la frutta e verdura offerte per la vacanza estiva dei ragazzi. 

La Farmacia Pennaglia per i farmaci.