Comunicazione  di Formazione Religiosa. 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

 
               ANNO XXXII  domenica 2-2-2014 - Presentazione del Signore al tempio      
 

 

36ma  GIORNATA DELLA VITA

Messaggio dei Vescovi

Italiani

«Generare futuro»

 

 “I figli sono la pupilla dei nostri occhi… Che ne sarà di noi se non ci prendiamo cura dei nostri occhi? Come potremo andare avanti . Così Papa Francesco all’apertura della XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù ha illuminato ed esortato tutti  alla custodia della vita, ricordando che generare ha in sé il germe del futuro. Il figlio si protende verso il domani fin dal grembo materno, accompagnato dalla scelta provvida e consapevole di un uomo e di una donna che si fanno collaboratori del Creatore. La nascita spalanca l’orizzonte verso passi ulteriori che disegneranno il suo futuro, quello dei suoi genitori e della società che lo circonda, nella quale egli è chiamato ad offrire un contributo originale. Questo percorso mette in evidenza “il nesso stretto tra educare e generare: la relazione educativa si innesta nell’atto generativo e nell’esperienza dell’essere figli" nella consapevolezza che “il bambino impara a vivere guardando ai genitori e agli adulti" 

 

Questo percorso mette in evidenza “il nesso stretto tra educare e generare: la relazione educativa si innesta nell’atto generativo e nell’esperienza dell’essere figli”, nella consapevolezza che “il bambino impara a vivere guardando ai genitori e agli adulti”. Ogni figlio è volto del “Signore amante della vita” (Sap 11,26), dono per la famiglia e per la società. Generare la vita è generare il futuro anche e soprattutto oggi, nel tempo della crisi; da essa si può uscire mettendo i genitori nella condizione di realizzare le loro scelte e i loro progetti.

La testimonianza di giovani sposi e i dati che emergono da inchieste recenti indicano ancora un grande desiderio di generare, che resta mortificato per la carenza di adeguate politiche familiari, per la pressione fiscale e una cultura diffidente verso la vita. Favorire questa aspirazione (valutata nella percentuale di 2,2 figli per donna sull’attuale 1,3 di tasso di natalità) porterebbe a invertire la tendenza negativa della natalità, e soprattutto ad arricchirci del contributo unico dei figli, autentico bene sociale oltre che segno fecondo dell’amore sponsale.

La società tutta è chiamata a interrogarsi e a decidere quale modello di civiltà e quale cultura intende promuovere, a cominciare da quella palestra decisiva per le nuove generazioni che è la scuola. Per porre i mattoni del futuro siamo sollecitati ad andare verso le periferie esistenziali della società, sostenendo donne, uomini e comunità che si impegnino, come afferma Papa Francesco, per un’autentica “cultura dell’incontro”.

 

Educando al dialogo trale generazioni potremo unire in modo fecondo la speranza e le fatiche dei giovani con la saggezza, l’esperienza di vita e la tenacia degli anziani. La cultura dell’incontro è indispensabile per coltivare il valore della vita in tutte le sue fasi: dal concepimento alla nascita, educando e rigenerando di giorno in giorno, accompagnando la crescita verso l’età adulta e anziana fino al suo naturale termine, e superare così la cultura dello “scarto”. Si tratta di accogliere con stupore la vita, il mistero che la abita, la sua forza sorgiva, come realtà che sorregge tutte le altre, che è data e si impone da sé e pertanto non può essere soggetta all’arbitrio dell’uomo.

L’alleanza per la vita è capace di suscitare ancora autentico progresso per la nostra società, anche da un punto di vista materiale. Infatti il ricorso all’aborto priva ogni anno il nostro Paese anche dell’apporto prezioso di tanti nuovi uomini e donne. Se lamentiamo l’emorragia di energie positive che vive il nostro Paese con l’emigrazione forzata di persone – spesso giovani – dotate di preparazione e professionalità eccellenti, dobbiamo ancor più deplorare il mancato contributo di coloro ai quali è stato impedito di nascere. Ancora oggi, nascere non è una prospettiva sicura per chi ha ricevuto, con il concepimento, il dono della vita. È davvero preoccupante considerare come in Italia l’aspettativa di vita media di un essere umano cali vistosamente se lo consideriamo non alla nascita, ma al concepimento.

La nostra società ha bisogno oggi di solidarietà rinnovata, di uomini e donne che la abitino con responsabilità e siano messi in condizione di svolgere il loro compito di padri e madri, impegnati a superare l’attuale crisi demografica e, con essa, tutte le forme di esclusione. Una esclusione che tocca in particolare chi è ammalato e anziano, magari con il ricorso a forme mascherate di eutanasia. Vengono meno così il senso dell’umano e la capacità del farsi carico che stanno a fondamento della società. “È il custodire la gente, l’aver cura di tutti, di ogni persona, con amore, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore. È l’aver cura l’uno dell’altro nella famiglia: i coniugi si custodiscono reciprocamente, poi come genitori si prendono cura dei figli, e col tempo anche i figli diventano custodi dei genitori”.

Come un giorno si è stati accolti e accompagnati alla vita dai genitori, che rendono presente la più ampia comunità umana, così nella fase finale la famiglia e la comunità umana accompagnano chi è “rivestito di debolezza” (Eb 5,2), ammalato, anziano, non autosufficiente, non solo restituendo quanto dovuto, ma facendo unità attorno alla persona ora fragile, bisognosa, affidata alle cure e alle mani provvide degli altri.

Generare futuro è tenere ben ferma e alta questa relazione di amore e di sostegno, indispensabile per prospettare una comunità umana ancora unita e in crescita, consapevoli che “un popolo che non si prende cura degli anziani e dei bambini e dei giovani non ha futuro, perché maltratta la memoria e la promessa”.

CONSIGLIO PERMANENTE DELLA CEI

 

 

 TRADIZIONALE VENDITA DELLE PRIMULE PER LA GIORNATA DELLA VITA

Come ormai tradizione consolidata, anche quest’anno il Gruppo famiglie della Parrocchia si impegna ad organizzare la vendita delle PRIMULE per la GIORNATA della Vita.

La destinazione dei fondi raccolti andrà a sostegno di due diverse proposte:

A. Per un sostegno al consultorio familiare  interdecanale Gianna Beretta Molla di Via Boifava

B. Per un sostegno al Fondo Famiglia - Lavoro parrocchiale. 

 

 

L’URNA di Don Bosco a Milano 

 L’Urna di San Giovanni Bosco, che dal 2009 sta percorrendo tutto il mondo, farà tappa a Milano al termine della Settimana dell’educazione 2014, dal 31 gennaio al 4 febbraio. Saranno giorni intensi in cui la diocesi ambrosiana si metterà in preghiera davanti al «padre e maestro della gioventù».  La tappa nella nostra diocesi è senz’altro una delle più rilevanti, innanzitutto perché si tratta di un «ritorno»: Don Bosco fece visita a Milano la prima volta nel 1850 per confrontarsi con la realtà degli oratori ambrosiani; era all’inizio della sua opera al servizio dei giovani. Venne spesso a Milano, fino al 1886 (due anni prima della sua morte), intessendo legami e amicizie con diversi sacerdoti impegnati negli oratori, ma anche con gli Arcivescovi di Milano Romilli e Nazari di Calabiana. Questo ritorno assume per gli educatori di oggi un richiamo a rinnovare il proprio impegno con uno stile che sia «tipicamente oratoriano» e con una forma che richiami il senso di comunità e lo «spirito di famiglia». Per i ragazzi e gli adolescenti sarà l’occasione di conoscere e celebrare un sacerdote che ha «consumato» la sua vita per loro e confrontarsi con la sua «spiritualità» semplice e gioiosa. Per tutte le persone che l’hanno avuto e tuttora lo hanno come «riferimento», è l’incontro con un «amico» che continua a «lavorare» per il bene di tutti i giovani e per chi si «spende» per i ragazzi in spirito di servizio.

 

Ecco il programma :

Ragazzi degli oratori e delle scuole, nel Duomo di Milano:                                         
Martedì, 4 febbraio a partire dalle ore 10.00 (ragazzi delle scuole)                          
Martedì, 4 febbraio dalle ore 16.00 alle ore 18.30 (ragazzi degli oratori)
Adolescenti a «Una notte con Don Bosco», in Duomo:                                                             
Sabato, 1 febbraio dalle ore 19.30 alle ore 23.30
Giovani, nella Basilica di Sant’Agostino a MIlano:                                                          
Domenica, 2 febbraio alle ore 16.00
Catechisti e catechiste, nel Duomo di Milano:       
Sabato, 1 febbraio alle ore 14.00.
Educatori, in Duomo e in Sant’Ambrogio:                                                                      
Martedì, 4 febbraio dalle ore 20.00 alle ore 22.00.

IN PARTICOLARE :  CELEBRAZIONE CON L’ARCIVESCOVO
Martedì, 4 febbraio alle ore 21.00, nella Basilica di Sant’Ambrogio a Milano l’Arcivescovo di Milano, Cardinale Angelo Scola, presiederà la concelebrazione eucaristica con i presbiteri impegnati nella pastorale giovanile e le comunità educanti della Diocesi.
La celebrazione eucaristica sarà preceduta dalla Fiaccolata degli educatori con don Bosco dal Duomo a Sant’Ambrogio (partenza ore 20.00).
Il ritrovo qui in parrocchia  per chi intende partecipare è alle  19.15

 

 

  

 “La Bibbia in pillole”
 
curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 
  
Domenica  2 Febbraio, durante la Messa, leggeremo Lc 2,22-40

In questo brano , al versetto 36 , leggiamo “C'era anche una profetessa Anna, figlia di Fanuele della tribù di Aser", anche Anna come Simeone appartiene ai poveri di JHWH, che attendono la manifestazione del Messia. Anche i nomi che la riguardano, sembrano avere una valenza simbolica: Hanna= colei colei che ha ricevuto grazia. Fahnuel=volto di Dio:Has'er= fortunata.

Anche la sua età 84(7x12 corrisponde al numero delle tribù x il numero del compimento) ha un valore altamente simbolico. Inoltre appartiene alla piccola tribù quella di Aser: segno che i più piccoli e fragili, sono più disposti a riconoscere in Gesù il Salvatore. Luca aggiunge l'episodio di Anna per dare valore legale alla testimonianza su Gesù, o forse per aggiungere una figura femminile accanto a quella di Simeone.  

 

  
 
 
  CALENDARIO
 
Domenica 2/2    GIORNATA PER LA VITA
Ore 9.00 5° incontro fidanzati; ore 10.00 ritrovo in palestra, processione con le candele e S. Messa.
VENDITA PRIMULE.
 
Lunedì 3/2.
Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas;
ore 21.00 Corale.
 
Mercoledì 5/2.
Ore 21.00 ‘Cenacolo’ in cappellina.
 
Venerdì 7/2.
Ore 14,30 pulizia chiesa 1° turno;
ore 15,30 S.Messa c/o Gecra;
ore 17,30 1° venerdì del mese: adorazione, S. Messa e benedizione
  
Sabato 8 /2.
Ore 9,30 Centro d’Ascolto Caritas;
ore 16.00 Incontro genitori Battesimi del 9 e 23 febbraio;
ore 16,30 Confessioni 4° corso;
ore 21.00 gruppo del vangelo c/o Mocciola 02515160;
ore 21.00 Concerto in chiesa.
 
Domenica 9/2.
Ore 9.00 6° incontro fidanzati; ore 15,30 Battesimi (1° turno).
 
ore 21.00 Incontro Operatori e Volontari PASTORALE della SALUTE con Mons.Vittorio Madè
 
 
SUFFRAGI
 
Lunedì 3/2.
Ore 18.00 Gandini Giuseppe e Galeazzi Giuseppe.
 
Martedì 4/2.
Ore 18.00 Liliana e Antonio Fucilli; Laura e Sandro Scagliosi; Visintin Alvise.
 
Mercoledì 5/2.
Ore 8,30 Virginia e Ercole.
 
Giovedì 6/2.
Ore 18.00 Marisa Caroli Zambarbieri.
 
Venerdì 7/2.
Ore 18.00 Colombo Luigi e Modesto; Teresa.
 
Sabato 8 / 2.
Ore 8,30 Ojan Mario, Franco, Alfrida e Francesco.
 
OFFERTE
 
 
Per una promessa offro €50,00.Per Anniversario €100,00