Comunicazione  di Formazione Religiosa.

 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

 
                 ANNO XXXII  domenica 19-1-2014 - II domenica dopo l'Epifania       
 
 

 

Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani

 

In occasione dell’annuale settimana di preghiera per l'unita dei cristiani, pubblichiamo il testo di presentazione del tema  per l’anno 2014 firmato dai membri del consiglio ecumenico delle chiese italiane.

 Cristo non può essere diviso! (I Cor 1, 1-17)

1 "Cristo non può essere diviso!" E questa la forte afferma­zione dell'apostolo Paolo che í fratelli e le sorelle canadesi pongono alla nostra riflessione per la preghiera comune di quest'anno. E un ammonimento che riceviamo, compren­dendolo innanzitutto nel contesto in cui l'apostolo lo pronun­cia: quello di una comunità che ha bisogno di ritrovare l'es­senziale della propria fede. Tutto l'epistolario ai Corinzi ne è una testimonianza: a chi ricerca i carismi più eclatanti, Paolo ricorda che l'amore è la via della perfezione (Prima lettera ai Corinzi 13); a chi si crede forte nella fede, Paolo proclama un Signore che è forte nella debolezza (Seconda lettera ai Corinzi 12); alla ricerca della saggezza umana, contrappone la pazzia di Dio (Prima lettera ai Corinzi 1). A chi vuole rag­giungere le più alte vette della spiritualità, Paolo ricorda che lo Spirito del Signore agisce con potenza laddove un qual­siasi credente afferma con le parole ed i fatti che Gesù è il Signore (Prima lettera ai Corinzi 12). Questo è l'essenziale della fede, il suo cuore profondo dove tutti i cristiani possono trovare la loro unica fonte: è Cristo stesso che è stato crocifis­so per noi e nel nome del quale veniamo battezzati.

2 A Corinto la chiesa era dilaniata da gruppi contrapposti. C'era chi dichiarava: "`Io sono di Paolo'; un altro: `Io di Apollo'; un terzo: 'Io sono di Pietro'; e un quarto: "Io sono di Cristo—. In questa sequenza è proprio l'ultima affermazione che più ci interpella: utilizzare Cristo per sancire le nostre di-visioni. Questo si è spesso verificato nella storia del cristianesimo, laddove la ricerca della fedeltà all'evangelo di Cristo, per le varie tradizioni cristiane, invece di creare un patrimo­nio comune ha suscitato scomuniche e conflitti. Divisi nel nome di Cristo: questo è il paradosso e lo scandalo della no­stra vita cristiana.  Il nostro impegno è di mettere in discussione questa logica. Sentiamo quindi fortemente nostro uno dei cinque imperativi ecumenici enunciati nel documento congiunto cattolico-luterano Dal conflitto alla comunione : "abbiamo bisogno dell'esperienza, dell'incoraggiamento e della critica recipro­ca" per

giungere a una conoscenza più profonda di Cristo. Cristo infatti non viene più a farsi crocifiggere: è venuto, una volta per tutte, per la nostra salvezza, ma tocca a noi ora prendere il posto di Cristo sulla croce e, crocifiggendo le no­stre passioni e la nostra mentalità mondana, sacrificarci per realizzare la volontà di Dio: "che tutti siano una cosa sola" (Giovanni 17, 21).

3. Come i nostri fratelli e le nostre sorelle canadesi fanno no-tare, il brano della Prima lettera ai Corinzi "richiama l'atten­zione sul modo in cui possiamo valorizzare e ricevere i doni degli altri anche ora, nel nostro stato di divisione". L'intera epistola mostra chiaramente un conflitto in atto, con l'auto­rità dell'apostolo e della sua predicazione pesantemente contestate. Tuttavia, all'inizio della Lettera Paolo afferma "io ringrazio sempre il mio Dio per voi". Non è solo una forma­lità, ma un sincero riconoscimento della ricchezza spirituale dei Corinzi, i quali non mancano di alcun dono. Riconosce-re i doni degli altri, anche di coloro con i quali si è in conflit­to, significa prima di tutto riconoscere l'opera di Chi quei doni ha elargito, cioè Dio stesso. Inoltre Paolo riconosce ai Corinzi di essere pienamente Chiesa di Cristo e ricorda loro il legame che li unisce a tutti coloro che proclamano lo stesso Signore in ogni luogo. Non si è infatti Chiesa da soli, ma nella comunione di tutti coloro che confessano il nome di Gesù. Riconoscere i doni gli uni degli altri significa per noi oggi innanzitutto, riconoscere í doni della grazia elargiti con generosità all'intero popolo di Dio, pur nelle sue diversità. Doni che edificano la Chiesa e la abilitano a servire il mondo. Seguendo anche in questo caso l'invito del documento Dal conflitto alla comunione, l'impegno ecumenico è di essere aiutati dalla forza del vangelo di Cristo per il nostro tempo, "testimoniare insieme la grazia di Dio nella predicazione e nel servizio verso il mondo" sia in ambito liturgico che sociale. Grazia che libera, che ci fa volgere lo sguardo verso í minimi e gli ultimi, ci rende consapevoli delle nostre responsabilità nella salvaguardia del creato. Grazia per la quale possiamo fare nostra l'invocazione che ha contraddistinto l'assemblea 2013 del Consiglio Ecumenico delle Chiese: "Dio della vita, guidaci verso la giustizia e la pace".

4. Accogliamo dunque con riconoscenza il lavoro delle no­stre sorelle e dei nostri fratelli canadesi. Nelle pagine di intro­duzione al materiale omíletíco essi descrivono le grandi diversità che arricchiscono il loro paese: diversi popoli, diver­se lingue, diverse religioni, diversi ambienti geografici. Accogliamo le domande che essi propongono per ogni sezio­ne del testo della Prima lettera ai Corinzi, pensando alla si­tuazione specifica del nostro paese e alle nostre diversità, troppo spesso misconosciute e non valorizzate. Pensiamo per esempio all'arrivo di migranti da ogni parte del mondo e, soprattutto, da quel sud del mondo nel quale oggi vive la maggioranza dei cristiani. Pensiamo alle chiese di migranti che si formano sul nostro territorio. Pensiamo alla presenza di altre religioni giunte ad allargare i nostri confini culturali perfino spirituali. Pensiamo all'esigenza di libertà e di dialogo che una società multiculturale sempre più richiede. Sia anche questo l'orizzonte ecumenico della nostra ricerca dì unità, rafforzata dalla nostra continua e fervida preghiera di fraternità.

Per la Chiesa Cattolica + Mansueto BianchiVescovo di Pistoia

Presidente, Commissione Episcopale per l'Ecumenismo e il Dialogo della CEI

 

Per la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia Pastore Massimo Aquilante

Presidente

Per la Sacra Arcidíocesi Ortodossa d'Italia e Malta ed Esarcato per l'Europa Meridionale

 Metropolita Gennardios

Arcivescovo Ortodosso d 'Italia e Malta ed Esarca per l'Europa Meridionale (Patriarcato Ecumenico)

 

 Speciale : FESTA DELLA FAMIGLIA  2014
 

 “ EDUCARE IN SPIRITO DI FAMIGLIA “

 Programma

Mercoledì 22 gennaio ore 21.00

INCONTRO DI RIFLESSIONE  E DIBATTITO  con don Luigi Galli

sul tema :  Permesso, Grazie, Perdono … in famiglia

- in sala conferenze -

Sono invitate  tutte le famiglie dei gruppi parrocchiali , i fidanzati del corso 2014 e chi desidera...

 

Domenica 26 gennaio

FESTA LITURGICA DELLA SACRA FAMIGLIA

ore 10.15 : S. Messa dei ragazzi e Premiazione Concorso Presepi 2014

ore 11.30 : S: MESSA SOLENNE e ricordo degli ANNIVERSARI

Seguirà un aperitivo presso il bar dell’Oratorio per tutti voi e i vostri amici.

 

 

ore 16.00, in palestra dell’oratorio ,

Spettacolo preparato dai ragazzi/ e dell’oratorio dal titolo  :

“FAVOLE … NELLA FAVOLA”

Regia di Felice Coppola

Seguirà la tradizionale “merenda insieme”  per i presenti allo spettacolo

SIETE TUTTI ATTESI NUMEROSISSIMI SEMPRE !!!

 

N.B.  Le coppie di sposi che nel 2014 festeggiano i 5,10,15,20 ecc; anni di matrimonio sono invitate a segnalare il loro nominativo presso la segreteria parrocchiale dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 18.00, oppure chiamando 02514135 sempre negli stessi orari
  
 “La Bibbia in pillole
 
curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 
  
Domenica  19 Gennaio, durante la Messa, leggeremo Gv 2,1-11
In questo brano , al versetto 4 , leggiamo “Che ho da fare con te, o donna?” . Questa espressione semitica, che per noi suona come  imbarazzante, poiché le prime parole sembrano dure e scostanti, si trova abbondantemente nell'AT (Gdc 11,12; 2 Sam 16,10; 19,23; 1 Re 17,18, ecc…). La frase ( letteralmente “ti emoi kai soi, gunai ":  “che cosa a me e a te, o donna?")  in semitico significa semplicemente: «È esistito mai alcunché di contrasto tra me e te?». Gesù la chiama con il titolo nobile di Gunai, Donna, Signora, e questo rimanda subito alla Croce, dove ancora una volta risuona 
 
 
  CALENDARIO
 
Domenica 19/1.
Ore 9.00 3° Incontro fidanzati; Ore 10,15 ‘Domenica insieme’ PreAdo.
 
Lunedì 20/1.
Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas; Ore 21.00 Corale.
 
Martedì 21/1.
Ore 21.00 C.D.O/3.
 
Mercoledì 22 /1.
Ore 21.00 Incontro di riflessione per le famiglie e i fidanzati.
 
Giovedì 23/1.
Ore 10,30 gruppo del Vangelo c/o bar oratorio con Lucrezia testo: Isaia 41, 1-16; Isaia 42, 1-12. . Ore 21.00 Lectio Divina Decanale adulti (in cappellina).
 
Venerdì 24/1.
Ore 18.00 s. Messa defunti della Parrocchia; ore 21.00 1° Incontro per Festone di maggio
 
Sabato 25 /1.
Ore 9,30-10,30 Centro d’Ascolto Caritas; Ore 16,30 confessioni PreAdo-Ado-giovani.
 
Domenica 26/1. FESTA SACRA FAMIGLIA.
Ore 10,15 S. Messa e premiazione concorso presepi;
ore 11,30 S. Messa e Festa Anniversari di matrimonio, segue aperitivo in Oratorio
ore 16.00 spettacolo teatrale ragazzi per le famiglie.
 
 
 
SUFFRAGI
 
Lunedì 20/1.
Ore 18.00 Zucchi Ennio.
 
Martedì 21/1.
Ore 8,30 Carmen Costingo e famiglia; ore 18.00 Figaroli Franco.
 
Mercoledì 22/1.
Ore 8,30 Fam. Moroni; ore 18.00 Fam. Giordani.
 
Giovedì 23/1.
Ore 18.00 Orlandini Innocente.
 
Venerdì 24/1.
Ore 18.00 S. Messa defunti della Parrocchia.
 
OFFERTE
 
N.N. per fondo famiglie 100,00.
 
VARIE. S.O.S. CARITAS
 
 Necessitano: coperte, lenzuola, giacconi donna e uomo, jeans uomo.