Comunicazione  di Formazione Religiosa. 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo
foglio domenicale
 
ANNO XXXII  domenica 8-12-2013  IV Domenica di Avvento

Speciale Sinodo sulla Famiglia 2013-14 

 

Nelle prossime settimane i consigli pastorali, i gruppi familiari e le diverse realtà ecclesiali  di tutte le comunità parrocchiali e diocesane   saranno chiamate a confrontarsi sulle questioni proposte per la preparazione al Sinodo dei vescovi  sulla famiglia voluto da Papa Francesco per il 2014-2015 . Qui di seguito pubblichiamo  lo strumento di lavoro con cui si introducono le” domande”  stesse e che offriamo a tutta la comunità per un lavoro anche personale di riflessione . E’ possibile far pervenire osservazioni personali entro e non oltre il 18 dicembre al  parroco, via mail,  così che si possano integrare con il lavoro previsto a livello decanale e diocesano .
I - Il Sinodo: famiglia ed evangelizzazione
La missione di predicare il Vangelo a ogni creatura è stata affidata direttamente dal Signore ai suoi discepoli e di essa la Chiesa è portatrice nella storia. Nel tempo che stiamo vivendo l’evidente crisi sociale e spirituale diventa una sfida pastorale, che interpella la missione evangelizzatrice della Chiesa per la famiglia, nucleo vitale della società e della comunità ecclesiale.
Proporre il Vangelo sulla famiglia in questo contesto risulta quanto mai urgente e necessario. L’importanza del tema emerge dal fatto che il Santo Padre ha deciso di stabilire per il Sinodo dei Vescovi un itinerario di lavoro in due tappe: la prima, l’Assemblea Generale Straordinaria del 2014, volto a precisare lo “status quaestionis” e a raccogliere testimonianze e proposte dei Vescovi per annunciare e vivere credibilmente il Vangelo per la famiglia; la seconda, l’Assemblea Generale Ordinaria del 2015, per cercare linee operative per la pastorale della persona umana e della famiglia.
Si profilano oggi problematiche inedite fino a pochi anni fa, dalla diffusione delle coppie di fatto, che non accedono al matrimonio e a volte ne escludono l’idea, alle unioni fra persone dello stesso sesso, cui non di rado è consentita l’adozione di figli. Fra le numerose nuove situazioni che
richiedono l’attenzione e l’impegno pastorale della Chiesa basterà ricordare: matrimoni misti o inter-religiosi; famiglia monoparentale; poligamia; matrimoni combinati con la conseguente problematica della dote, a volte intesa come prezzo di acquisto della donna; sistema delle caste; cultura del non-impegno e della presupposta instabilità del vincolo; forme di femminismo ostile alla Chiesa; fenomeni migratori e riformulazione dell’idea stessa di famiglia; pluralismo relativista nella concezione del matrimonio; influenza dei media sulla cultura popolare nella comprensione delle nozze e della vita familiare; tendenze di pensiero sottese a proposte legislative che svalutano la permanenza e la fedeltà del patto matrimoniale; diffondersi del fenomeno delle madri surrogate (utero in affitto); nuove interpretazioni dei diritti umani. Ma soprattutto in ambito più strettamente ecclesiale, indebolime to o abbandono della fede nella sacramentalità del matrimonio e nel potere terapeutico della penitenza sacramentale. Da tutto questo si comprende quanto urgente sia che l’attenzione dell’episcopato mondiale “cum et sub Petro” si rivolga a queste sfide. Se ad esempio si pensa al solo fatto che nell’attuale contesto molti ragazzi e giovani, nati da matrimoni irregolari, potranno non vedere mai i loro genitori accostarsi ai sacramenti, si comprende quanto urgenti siano le sfide poste all’evangelizzazione dalla situazione attuale, peraltro diffusa in ogni parte del “villaggio globale”. Questa realtà ha una singolare rispondenza nella vasta accoglienza che sta avendo ai nostri giorni l’insegnamento sulla misericordia divina e sulla tenerezza nei confronti delle persone ferite, nelle periferie geografiche ed esistenziali: le attese che ne conseguono circa le scelte pastorali riguardo alla famiglia sono amplissime. Una riflessione del Sinodo dei Vescovi su questi temi appare perciò tanto necessaria e urgente, quanto doverosa come espressione di carità dei Pastori nei confronti di quanti sono a loro affidati e dell’intera famiglia umana.
II - La Chiesa e il vangelo sulla famiglia
La buona novella dell’amore divino va proclamata a quanti vivono questa fondamentale esperienza umana personale, di coppia e di comunione aperta al dono dei figli, che è la comunità familiare. La dottrina della fede sul matrimonio va presentata in modo comunicativo ed efficace, perché essa sia in grado di raggiungere i cuori e di trasformarli secondo la volontà di Dio manifestata in Cristo Gesù. Circa il richiamo delle fonti bibliche su matrimonio e famiglia, in questa sede si riportano solo i riferimenti essenziali. Così pure per i documenti del Magistero sembra opportuno limitarsi ai documenti del Magistero universale della Chiesa, integrandoli con alcuni testi del Pontificio Consiglio della Famiglia e rimandando ai Vescovi partecipanti al Sinodo il compito di dar voce ai documenti dei loro rispettivi organismi episcopali.
In ogni tempo e nelle più diverse culture non è mai mancato né l’insegnamento chiaro dei pastori né la testimonianza concreta dei credenti, uomini e donne, che in circostanze molto differenti hanno vissuto il Vangelo sulla famiglia come un dono incommensurabile per la vita loro e dei loro figli. L’impegno per il prossimo Sinodo Straordinario è mosso e sostenuto dal desiderio di comunicare a tutti, con incisività maggiore, questo messaggio, sperando così che «il tesoro della rivelazione, affidato alla Chiesa, riempia sempre più il cuore degli uomini» (DV 26).
Il progetto di Dio Creatore e Redentore
La bellezza del messaggio biblico sulla famiglia ha la sua radice nella creazione dell’uomo e della donna fatti entrambi a immagine e somiglianza di Dio (cf. Gen 1,24-31; 2, 4b-25). Legati da un vincolo sacramentale indissolubile, gli sposi vivono la bellezza dell’amore, della paternità, della maternità e della dignità suprema di partecipare così alla opera creatrice di Dio.
Nel dono del frutto della loro unione assumono la responsabilità della crescita e dell’educazione di altre persone per il futuro del genere umano. Attraverso la procreazione l’uomo e la donna compiono nella fede la vocazione all’essere collaboratori di Dio nella custodia del creato e nella crescita della famiglia umana.
Il Beato Giovanni Paolo II ha commentato quest’aspetto nella Familiaris Consortio: «Dio ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza (cf. Gen 1,26s): chiamandolo all’esistenza per amore, l’ha chiamato nellstesso tempo all’amore. Dio è amore (1Gv 4,8) e vive in se stesso un mistero di comunione personale d’amore. Creandola a sua immagine e continuamente conservandola nell’essere, Dio iscrive nell’umanità dell’uomo e della donna la vocazione, e quindi la capacità e la responsabilità dell’amore e della comunione (cf. Gaudium et Spes, 12). L’amore è, pertanto, la fondamentale e nativa vocazione di ogni essere umano» (FC, n. 11).
Questo progetto di Dio creatore, che il peccato originale ha sconvolto (cf. Gn 3, 1-24), si è manifestato nella storia attraverso le vicende del popolo eletto fino alla pienezza dei tempi, allorché, con l’incarnazione il Figlio di Dio non solo confermò la volontà divina di salvezza, ma con la
redenzione offrì la grazia di obbedire a questa medesima volontà. Il Figlio di Dio, Verbo fatto carne (cf. Gv 1,14) nel grembo della Vergine Madre è vissuto e cresciuto nella famiglia di Nazaret, e ha partecipato alle nozze di Cana di cui ha arricchito la festa con il primo dei suoi “segni” (cf. Gv 2,1-11). Egli ha accettato con gioia l’accoglienza familiare dei suoi primi discepoli (cf. Mc 1,29-31; 2,13-17) e ha consolato il lutto della famiglia dei suoi amici a Betania (cf. Lc 10,38-42; Gv 11,1-44). Gesù Cristo ha ristabilito la bellezza del matrimonio riproponendo il progetto unitario di Dio, che era stato abbandonato per la durezza del cuore umano persino all’interno della tradizione del popolo di Israele (cf. Mt 5,31-32; 19.3-12; Mc 10,1-12; Lc 16,18). Tornando all’origine Gesù ha insegnato l’unità e la fedeltà degli sposi, rifiutando il ripudio e l’adulterio. Proprio attraverso la straordinaria bellezza dell’amore umano – già celebrata con accenti ispirati nel Cantico dei Cantici, e del legame sponsale richiesto e difeso da Profeti come Osea (cf. Os 1,2-3,3) e Malachia (cf. Ml 2,13-16) –, Gesù ha affermato l’originaria dignità dell’amore.
L’insegnamento della Chiesa sulla famiglia 
Anche nella comunità cristiana primitiva la famiglia apparve come la «Chiesa domestica» (cf. CCC,1655): Nei cosiddetti “codici familiari” delle Lettere apostoliche neotestamentarie, la grande famiglia del mondo antico è identificata come il luogo della solidarietà più profonda tra mogli e mariti, tra genitori e figli, tra ricchi e poveri (cf. Ef 5,21-6,9; Col 3,18-4,1; 1Tm 2,8-15; Tt 2,1-10; 1Pt 2,13-3,7; cf. inoltre anche la Lettera a Filemone). In particolare, la Lettera agli Efesini ha individuato nell’amore nuziale tra l’uomo e la donna «il mistero grande», che rende presente nel mondo l’amore di Cristo e della Chiesa (cf. Ef 5,31-32). Nel corso dei secoli, soprattutto nell’epoca moderna fino ai nostri giorni, la Chiesa non ha fatto mancare un suo costante e crescente insegnamento sulla famiglia e sul matrimonio che la fonda. Una delle espressioni più alte è stata proposta dal Concilio Ecumenico Vaticano II, nella Costituzione pastorale Gaudium et Spes, che trattando alcuni dei problemi più urgenti dedica un intero capitolo alla promozione della dignità del matrimonio e della famiglia, come appare nella descrizione del suo valore per la costituzione della società: «la famiglia, nella quale le diverse generazioni si incontrano e si aiutano vicendevolmente a raggiungere una saggezza umana più completa e ad armonizzare i diritti della persona con le altre esigenze della vita sociale, è veramente il fondamento della società» (GS 52). Di speciale intensità è l’appello a una spiritualità cristocentrica per gli sposi credenti: «i coniugi stessi, creati ad immagine del Dio vivente e muniti d un’autentica dignità personale, siano uniti da un uguale mutuo affetto, dallo stesso modo di sentire, da comune santità, così che, seguendo Cristo principio di vita nelle gioie e nei sacrifici della loro vocazione, attraverso il loro amore fedele possano diventare testimoni di quel mistero di amore che il Signore ha rivelato al mondo con la sua morte e la sua risurrezione» (GS 52). Anche i Successori di Pietro dopo il Concilio Vaticano II hanno arricchito con il loro Magistero la dottrina sul matrimonio e sulla famiglia, in particolare Paolo VI con la Enciclica Humanae vitae, che offre specifici insegnamenti di principio e di prassi. Successivamente il Papa Giovanni Paolo II nella Esortazione Apostolica Familiaris consortio volle insistere nel proporre il disegno divino circa la verità originaria dell’amore sponsale e della famiglia…La recente Enciclica di Papa Francesco, Lumen Fidei, parla della famiglia nel suo legame con la fede che rivela «quanto possono essere saldi i vincoli tra gli uomini quando Dio si rende presente in mezzo ad essi» (LF 50). «Il primo ambito in cui la fede illumina la città degli uomini si trova nella famiglia. Penso anzitutto all’unione stabile dell’uomo e della donna nel matrimonio. Essa nasce dal loro amore, segno e presenza dell’amore di Dio, dal riconoscimento e dall’accettazione della bontà della differenza sessuale, per cui i coniugi possono unirsi in una sola carne (cf. Gn 2,24) e sono capaci di generare una nuova vita, manifestazione della bontà del Creatore, della sua saggezza e del suo disegno di amore. Fondati su quest’amore, uomo e donna possono promettersi l’amore mutuo con un gesto che coinvolge tutta la vita e che ricorda tanti tratti della fede. Promettere un amore che sia per sempre è possibile quando si scopre un disegno più grande dei propri progetti, che ci sostiene e ci permette di donare l’intero futuro alla persona amata» (LF 52). «La fede non è un rifugio per gente senza coraggio, ma la dilatazione della vita. Essa fa scoprire una grande chiamata, la vocazione all’amore, e assicura che quest’amore è affidabile, che vale la pena di consegnarsi ad esso, perché il suo fondamento si trova nella fedeltà di Dio, più forte di ogni nostra fragilità» (LF 53).

 

                         Commissione  preparatoria
al Sinodo
       sulla Famiglia

 

 

    ATTENZIONI SPECIALI per l’AVVENTO  2013

 

 In collaborazione con la San Vincenzo, per far fronte al crescente bisogno di alimenti per i poveri,   porteremo ogni settimana un alimento specifico che sarà raccolto alle Sante Messe durante l’OFFERTORIO in cesti appositi messi sull’ ALTARE.

Per la terza domenica 15/12,  siamo invitati a portare :

CAFFE'

  

“La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 

Domenica  8 Dicembre, durante la Messa, leggeremo Mt 21,1-9
In questo brano , al versetto 1, leggiamo “giunsero a Betfage, presso il monte degli Ulivi”  Gesù da Gerico (20,29) si avvicina a Gerusalemme; ora si arresta sul Monte degli Olivi, nel piccolo abitato di Betfage (Bet paggè : casa dei fichi immaturi) Secondo i Profeti, il Signore stesso sarebbe venuto su questo monte, in un giorno terribile di sola luce, di raccolta del popolo, di fuga delle nazioni sconfitte (Zac 14,4); questa venuta avrebbe fatto scaturire Acque vive da Gerusalemme (Zac 14,8). L’inizio della redenzione d'Israele, tra «segni» irresistibili (Zac 14) sarebbe avvenuto con la Manifestazione del Signore, che si sarebbe reso visibile all'universo, venendo «con tutti i santi suoi» (Zac 14,5). Questo monte era stato testimone del fatto tragico che fu la rivolta di Assalonne contro il padre Davide (2 Sam 15,30).
 
 
 
   CALENDARIO 
 
Domenica 8/12  IV di AVVENTO
Ore 10,15 ‘Domenica Insieme 3° corso’;
Ore 15,15 AC assemblea elettiva decanale a S. Rita.
 
Lunedì 9/12  IMMACOLATA
Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas; ore 21.00 Corale.
 
Martedì 10/12
Ore 21.00 C.P.P. straordinario per Sinodo Famiglia.
 
Mercoledì 11 /12
Ore 9.00–10,30 guardaroba Caritas;
Ore 17.00 S. Vincenzo;
Ore 21.00 Cenacolo di Avvento, in cappellina: S. Messa, omelia e adorazione.
 
Giovedì 12/12
Ore 21.00 Animatori gruppi del Vangelo (x gennaio).
 
Venerdì 13/12
Ore 15,30 S. Messa Gecra; ore 21.00 Equipe Fidanzati/1.
 
Sabato 14/12.
Ore 9,30-10,30 Centro d’Ascolto Caritas
Ore 15,30 Preparazione nuovi chierichetti
Ore 16.00 Incontro genitori Battesimi del 15 e 26 dicembre e 6 gennaio;
Ore 21,00 Concerto di Natale in chiesa.
 
Domenica 15/12 V di AVVENTO
Ore 10,15 ‘Domenica Insieme’ 4° Corso e vestizione nuovi chierichetti;
Ore 15,30 Battesimi;
Ore 17.00 Vesperi della IIIª domenica del  mese.
 
SUFFRAGI
 
Lunedì 9/12
Ore 8,30 Pasquale Troiano e Alfonso; ore 18.00 Trapanelli Luigi.
 
Martedì 10/12
Ore 18.00 Colombo Antonio e Orsola.
 
Giovedì 12/12
Ore 18.00 Walter e Francesco Dordoni – Francesco – Gasparini Franco.
 
Venerdì 13/12
Ore 18.00 Emiliano e Pietro – Lucia-Carlo e Eugenio.
 
 
ARCHIVIO
 
 
E’tornato alla ‘Casa del Padre’ Villa Angelo anni 76.
 
 
Guardaroba CARITAS.
 
ATTENZIONE!!!!!!:
Non ritiriamo abbigliamento estivo sino a nuovo avviso.
Chi desidera può mettere gli indumenti nel contenitore giallo a lato chiesa. Grazie