Comunicazione  di Formazione Religiosa. 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

 
                ANNO XXXI  domenica 5-5-2013  VI Domenica  di Pasqua

 

Tempo di Pasqua...nell'anno della Fede 5

 

 

Catechesi  del Santo Padre Francesco

di Mercoledì  1 maggio 2013

Cari fratelli e sorelle,
buongiorno. Oggi, primo maggio, celebriamo san Giuseppe lavoratore e iniziamo il mese tradizionalmente dedicato alla Madonna. In questo nostro incontro, vorrei soffermarmi allora su queste due figure così importanti nella vita di Gesù, della Chiesa e nella nostra vita, con due brevi pensieri: il primo sul lavoro, il secondo sulla contemplazione di Gesù.
1. Nel Vangelo di san Matteo, in uno dei momenti in cui Gesù ritorna al suo paese, a Nazaret, e parla nella sinagoga, viene sottolineato lo stupore dei suoi paesani per la sua sapienza, e la domanda che si pongono: «Non è costui il figlio del falegname?» (13,55). Gesù entra nella nostra storia, viene in mezzo a noi, nascendo da Maria per opera di Dio, ma con la presenza di san Giuseppe, il padre legale che lo custodisce e gli insegna anche il suo lavoro. Gesù nasce e vive in una famiglia, nella santa Famiglia, imparando da san Giuseppe il mestiere del falegname, nella bottega di Nazaret, condividendo con lui l’impegno, la fatica, la soddisfazione e anche le difficoltà di ogni giorno.
 

 

Questo ci richiama alla dignità e all’importanza del lavoro. Il libro della Genesi narra che Dio creò l’uomo e la donna affidando loro il compito di riempire la terra e soggiogarla, che non significa sfruttarla, ma coltivarla e custodirla, averne cura con la propria opera (cfr Gen 1,28; 2,15). Il lavoro fa parte del piano di amore di Dio; noi siamo chiamati a coltivare e custodire tutti i beni della creazione e in questo modo partecipiamo all’opera della creazione! Il lavoro è un elemento fondamentale per la dignità di una persona. Il lavoro, per usare un’immagine, ci “unge” di dignità, ci riempie di dignità; ci rende simili a Dio, che ha lavorato e lavora, agisce sempre (cfr Gv 5,17);dà la capacità di mantenere se stessi, la propria famiglia, di contribuire alla crescita della propria Nazione. E qui penso alle difficoltà che, in vari Paesi, incontra oggi il mondo del lavoro e dell’impresa; penso a quanti, e non solo giovani, sono disoccupati, molte volte a causa di una concezione economicista della società, che cerca il profitto egoista, al di fuori dei parametri della giustizia sociale. Desidero rivolgere a tutti l’invito alla solidarietà, e ai Responsabili della cosa pubblica l’incoraggiamento a fare ogni sforzo per dare nuovo slancio all’occupazione; questo significa preoccuparsi per la dignità della persona; ma soprattutto vorrei dire di non perdere la speranza; anche san Giuseppe ha avuto momenti difficili, ma non ha mai perso la fiducia e ha saputo superarli, nella certezza che Dio non ci abbandona. E poi vorrei rivolgermi in particolare a voi ragazzi e ragazze a voi giovani: impegnatevi nel vostro dovere quotidiano, nello studio, nel lavoro, nei rapporti di amicizia, nell’aiuto verso gli altri; il vostro avvenire dipende anche da come sapete vivere questi preziosi anni della vita. Non abbiate paura dell’impegno, del sacrificio e non guardate con paura al futuro; mantenete viva la speranza: c’è sempre una luce all’orizzonte. Aggiungo una parola su un’altra particolare situazione di lavoro che mi preoccupa: mi riferisco a quello che potremmo definire come il “lavoro schiavo”, il lavoro che schiavizza. Quante persone, in tutto il mondo, sono vittime di questo tipo di schiavitù, in cui è la persona che serve il lavoro, mentre deve essere il lavoro ad offrire un servizio alle persone perché abbiano dignità. Chiedo ai fratelli e sorelle nella fede e a tutti gli uomini e donne di buona volontà una decisa scelta contro la tratta delle persone, all’interno della quale figura il “lavoro schiavo”.

2. Accenno al secondo pensiero: nel silenzio dell’agire quotidiano, san Giuseppe, insieme a Maria, hanno un solo centro comune di attenzione: Gesù. Essi accompagnano e custodiscono, con impegno e tenerezza, la crescita del Figlio di Dio fatto uomo per noi, riflettendo su tutto ciò che accadeva. Nei Vangeli, san Luca sottolinea due volte l’atteggiamento di Maria, che è anche quello di san Giuseppe: «Custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» (2,19.51). Per ascoltare il Signore, bisogna imparare a contemplarlo, a percepire la sua presenza costante nella nostra vita; bisogna fermarsi a dialogare con Lui, dargli spazio con la preghiera. Ognuno di noi, anche voi ragazzi, ragazze e giovani, così numerosi questa mattina, dovrebbe chiedersi: quale spazio do al Signore? Mi fermo a dialogare con Lui? Fin da quando eravamo piccoli, i nostri genitori ci hanno abituati ad iniziare e a terminare la giornata con una preghiera, per educarci a sentire che l’amicizia e l’amore di Dio ci accompagnano. Ricordiamoci di più del Signore nelle nostre giornate! E in questo mese di maggio, vorrei richiamare all’importanza e alla bellezza della preghiera del santo Rosario. Recitando l'Ave Maria, noi siamo condotti a contemplare i misteri di Gesù, a riflettere cioè sui momenti centrali della sua vita, perché, come per Maria e per san Giuseppe, Egli sia il centro dei nostri pensieri, delle nostre attenzioni e delle nostre azioni. Sarebbe bello se, soprattutto in questo mese di maggio, si recitasse assieme in famiglia, con gli amici, in Parrocchia, il santo Rosario o qualche preghiera a Gesù e alla Vergine Maria! La preghiera fatta assieme è un momento prezioso per rendere ancora più salda la vita familiare, l’amicizia! Impariamo a pregare di più in famiglia e come famiglia!

Cari fratelli e sorelle, chiediamo a san Giuseppe e alla Vergine Maria che ci insegnino ad essere fedeli ai nostri impegni quotidiani, a vivere la nostra fede nelle azioni di ogni giorno e a dare più spazio al Signore nella nostra vita, a fermarci per contemplare il suo volto. Grazie.                 

 

 

 SPECIALE PRIME S. COMUNIONI  2013    -   5   e   12   MAGGIO

Amenta Marco
Arcamone Aida
Barbareschi Giacomo
Barbieri Giulia
Bassani Davide
Bertolini Antonio
Bigaroli Michael
Bilotti Davide
Binacchi Tecla
Borghi Andrea
Cannon Isabel
Caponeri Pietro
Casciaro Arianna Leon
Colapinto Giulia
Coluccia Gaia
De Chiara Daniele
De Rosa Elena
Delli Rocili Giorgia
Di Clemente Danilo
Esposito Federico
Exconde Jean Kyla
Fischetto Giorgia
Fogliani Silvia
Fucilli Lucia
Fumagalli Maria Novella
Galeazzi Matteo
Garcia P. Paoletta L.
Gioffredi Syria Andrea
Grassmann Fabio Maria
Grassmann Paolo Maria
Grimaldi Sara
Joachin Lianora
La Rosa Nicolo'
Lagravinese Luca
Leotta Andrea
Macchi Valeria
Maggioni Federico
Maggioni Gaia
Maisto Stefano
Malabanan Leomar
Maldifassi Andrea
 
Mangiarotti Alice
Mansour Omar
Mariani Emanuele
Marrone Marika
Martini Alessandra
Mazza Jacopo
Mazzucco Andrea
Medano Alice
Meloni Chiara
Mengotti Filippo
Mercuri Noemi
Moneta Alessandro
Motta Allessandro
Nicolotti Simone
Noci Tommaso
Parlabene Luca
Parlabene Manuel
Pasti Viviana
Pinturo Samuele
Plasencia Mireille C.
Poli Matteo
Prosio Laura
Puga Stefano
Ricco Lorenzo
Rinaldi Rebecca
Rodriguez Perez J. Luis
Romano Federico
Romero Rivera Michela
Rossi Simone
Salvadeo Simone
Sangiovanni Marika
Sanseverino Martina
Schincaglia Aurora
Simighini Tommaso
Singuaroli Pietro
Tekeste Tsehaye Marta
Troisi Sebastiano
Ulliana Elisa
Vasto Andrea Nicolo'
Zani Alessandro
 

 Eucaristia.jpg

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Signore, donaci ogni giorno il Pane della tua Parola

e dell’Eucaristia

 

 

 “La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 

Domenica, 5 Maggio, durante la Messa , leggeremo Giovanni  16, 12-22

Al versetto 13 , leggiamo :” quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità”. Nel Vangelo di Giovanni, lo Spirito viene chiamato in due modi :
ho paraklêtos’ , dal verbo greco parakalea, che nella forma attiva significa esortare, consolare, parlare a nome di , e nella forma di aggettivo passivo stà per ‘avvocato ’ ;
pneuma tês alêtheias’ : dal greco alatheia (verità) che, per il quarto Vangelo, designa la rivelazione portata da Gesù, e addirittura la sua stessa persona (vedi Gv 8,31).
Merita una particolare attenzione il verbo ‘hodêgêsei ‘ , che è composto del nome ‘strada, hodos’ e del verbo ‘conduco, agâ’, e significa: condurre per la strada tenendo per mano.

 

   

 
 
 

  CALENDARIO

 

 Domenica 5/5.
Ore 11,30 Prime Comunioni (1° turno).
 
Lunedì 6 /5.
Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas; ore 21.00 Corale; Inizio serate “Rosario di condominio” (nelle case o nei cortili).
 
Mercoledì 8/5.
Ore 20,45 Rosario per tutti nel cortile di via Rogoredo 27; ore 21,15 Incontro Caritas unitario.
 
Giovedì 9/5. Ascensione.
Ore 21.00 Veglia Decanale Caritas c/o Parr. Ognissanti animata dalla pastorale giovanile, aperta a tutti i volontari Caritas.
 
Venerdì 10/5.
Ore 14,00 Pellegrinaggio decanale Terza Età a Sotto il Monte; ore 20,45 Rosario con il Cardinale in Duomo.
 
Sabato 11/5.
Raccolta sacchi CARITAS (vedi articolo); ore 9.30 Ritiro comunicandi (2° turno); ore 16.00 Incontro genitori battesimi per il 12 e 26 maggio.
 
Domenica 12/5.
Ore 11,30 Prime Comunioni (2° turno); ore 18.00 Battesimi (1° turno).

 

SUFFRAGI

 

Lunedì 6/5.  Ore 18.00 Rosa Martuscelli e Quirino Malandrino.

Martedì 7/5. Ore 18.00 Gelmini Maria.

Giovedì 9/5Ore 18.00 Prevosti Angela e Ghilardi Francesco.

 

OFFERTE.

Per funerale Fam. Mainardi €150,00.

 

ARCHIVIO.

  Sono tornati alla ‘Casa del Padre’: Briscaru Dumitru anni 58 e Mainardi Alberto anni 63.

 

AVVISO

ROSARI NEI CORTILI del mercoledì  e ROSARI “ DI CASEGGIATO del Lunedi

 

 RACCOLTA CARITAS DIOCESANA INDUMENTI

 

Come tutti gli anni la Caritas Diocesana organizza la raccolta di indumenti, scarpe e borse .

La raccolta si farà sabato 11 maggio. Per il corretto svolgimento occorre seguire scrupolosamente le seguenti indicazioni:

 1) Ritirare i sacchi gialli in fondo alla chiesa utilizzabili per sè o da distribuire nel proprio caseggiato;
 
2) Attenzione: Riempire i sacchi gialli solo con indumenti usati, scarpe e borse
 
3) Quando? I sacchi andranno consegnati dalle ore 18.00 alle 22.00 di venerdì 10 maggio e nella mattinata di sabato 11 entro le ore 10,30;
 
4) Dove? I sacchi vanno deposti dentro il cancello d’entrata (oratorio), presso l’ingresso della Sacrestia;
 
5) Sabato 11 mattina un camion provvederà a caricare il materiale raccolto e farlo pervenire al Centro di raccolta Caritas decanale;

 Grazie