Comunicazione  di Formazione Religiosa. 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

 
                ANNO XXXI  domenica 7-4-2013  Domenica  in Albis

 

Tempo diPasqua...nell'anno della Fede 

 

Nell’ultima parte del nostro anno pastorale, prima delle vacanza estive, vorremmo dedicare un ampio spazio del nostro settimanale ( come avevamo fatto già per le catechesi e gli interventi di Papa Benedetto XVI ) alla pubblicazione dei principali  interventi del Santo Padre Papa Francesco , così da far conoscere a tutti il suo magistero nell’anno della fede .

In questo numero riproponiamo  la catechesi tenuta mercoledì scorso alla presenza di 10.000 pellegrini ambrosiani ( più della metà ragazzi di 14 anni compresi in nostri di Rogoredo con don Andrea e gli educatori ) radunati a Roma con il nostro Arcivescovo .   Cari fratelli e sorelle, buongiorno, Oggi riprendiamo le Catechesi del’Anno della fede. Nel Credo ripetiamo questa espressione: «Il terzo giorno è risuscitato secondo le Scritture». E’ proprio l’evento che stiamo celebrando: la Risurrezione di Gesù, centro del messaggio cristiano, risuonato fin dagli inizi e trasmesso perché giunga fino a noi. San Paolo scrive ai cristiani di Corinto: «A voi… ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto; cioè che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture, e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici» (1Cor 15,3-5). Questa breve confessione di fedeannuncia proprio il Mistero Pasquale, con le prime apparizioni del Risorto a Pietro e ai Dodici: la Morte e la Risurrezione di Gesù sono proprio il cuore della nostra speranza. Senza questa fede nella morte e nella risurrezione di Gesù la nostra speranza sarà debole, ma non sarà neppure speranza, e proprio la morte e la risurrezione di Gesù sono il cuore della nostra speranza. L’Apostolo afferma: «Se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati» (v. 17). Purtroppo, spesso si è cercato di oscurare la fede nella Risurrezione di Gesù, e anche fra gli stessi credenti si sono insinuati dubbi. Un po’ quella fede “all’acqua di rose”, come diciamo noi; non è la fede forte. E questo per superficialità, a volte per indifferenza, occupati da mille cose che si ritengono più importanti della fede, oppure per una visione solo orizzontale della vita. Ma è proprio la Risurrezione che ci apre alla speranza più grande, perché apre la nostra vita e la vita del mondo al futuro eterno di Dio, alla felicità piena, alla certezza che il male, il peccato, la morte possono essere vinti. E questo porta a vivere con più fiducia le realtà quotidiane, affrontarle con coraggio e con impegno. La Risurrezione di Cristo illumina con una luce nuova queste realtà quotidiane. La Risurrezione di Cristo è la nostra forza! Ma come ci è stata trasmessa la verità di fede della Risurrezione di Cristo? Ci sono due tipi di testimonianze nel Nuovo Testamento: alcune sono nella forma di professione di fede, cioè di formule sintetiche che indicano il centro della fede; altre invece sono nella forma di racconto dell’evento della Risurrezione e dei fatti legati ad esso. La prima: la forma della professione di fede, adesempio, è quella che abbiamo appena ascoltato, oppure quella della Lettera ai Romani in cui san Paolo scrive: «Se con la tua bocca proclamerai: “Gesù è il Signore!”, e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo» (10,9). Fin dai primi passi della Chiesa è ben salda e chiara la fede nel Mistero di Morte e Risurrezione di Gesù. Oggi, però, vorrei soffermarmi sulla seconda, sulle testimonianze nella forma di racconto, che troviamo nei Vangeli. Anzitutto notiamo che le prime testimoni di questo evento furono le donne. All’alba, esse si recano al sepolcro per ungere il corpo di Gesù, e trovano il primo segno: la tomba vuota (cfr Mc 16,1). Segue poi l’incontro con un Messaggero di Dio che annuncia: Gesù di Nazaret, il Crocifisso, non è qui, è risorto (cfr vv. 5-6). Le donne sono spinte dall’amore e sanno accogliere questo annuncio con fede: credono, e subito lo trasmettono, non lo tengono per sé, lo trasmettono. La gioia di sapere che Gesù è vivo, la speranza che riempie il cuore, non si possono contenere. Questo dovrebbe avvenire anche nella nostra vita. Sentiamo la gioia di essere cristiani! Noi crediamo in un Risorto che ha vinto il male e la morte! Abbiamo il coraggio di “uscire” per portare questa gioia e questa luce in tutti i luoghi della nostra vita! La Risurrezione di Cristo è la nostra più grande certezza; è il tesoro più prezioso! Come non condividere con gli altri questo tesoro, questa certezza? Non è soltanto per noi, è per trasmetterla, per darla agli altri, condividerla con gli altri. E' proprio la nostra testimonianza. Un altro elemento. Nelle professioni di fede del Nuovo Testamento, come testimoni della Risurrezione vengono ricordati solamente uomini, gli Apostoli, ma non le donne. Questo perché, secondo la Legge giudaica di quel tempo, le donne e i bambini non potevano rendere una testimonianza affidabile, credibile. Nei Vangeli, invece, le donne hanno un ruolo primario, fondamentale. Qui possiamo cogliere un elemento a favore della storicità della Risurrezione: se fosse un fatto inventato, nel contesto di quel tempo non sarebbe stato legato alla testimonianza delle donne. Gli evangelisti invece narrano semplicemente ciò che è avvenuto: sono le donne le prime testimoni. Questo dice che Dio non sceglie secondo i criteri umani: i primi testimoni della nascita di Gesù sono i pastori, gente semplice e umile; le prime testimoni della Risurrezione sono le donne. E questo è bello. E questo è un po’ la missione delle donne: delle mamme, delle donne! Dare testimonianza ai figli, ai nipotini, che Gesù è vivo, è il vivente, è risorto. Mamme e donne, avanti con questa testimonianza! Per Dio conta il cuore, quanto siamo aperti a Lui, se siamo come i bambini che si fidano. Ma questo ci fa riflettere anche su come le donne, nella Chiesa e nel cammino di fede, abbiano avuto e abbiano anche oggi un ruolo particolare nell’aprire le porte al Signore, nel seguirlo e nel comunicare il suo Volto, perché lo sguardo di fede ha sempre bisogno dello sguardo semplice e profondo dell’amore. Gli Apostoli e i discepoli fanno più fatica a credere. Le donne no. Pietro corre al sepolcro, ma si ferma alla tomba vuota; Tommaso deve toccare con le sue mani le ferite del corpo di Gesù. Anche nel nostro cammino di fede è importante sapere e sentire che Dio ci ama, non aver paura di amarlo: la fede si professa con la bocca e con il cuore, con la parola e con l’amore. Dopo le apparizioni alle donne, ne seguono altre: Gesù si rende presente in modo nuovo: è il Crocifisso, ma il suo corpo è glorioso; non è tornato alla vita terrena, bensì in una condizione nuova. All’inizio non lo riconoscono, e solo attraverso le sue parole e i suoi gesti gli occhi si aprono: l’incontro con il Risorto trasforma, dà una nuova forza alla fede, un fondamento incrollabile. Anche per noi ci sono tanti segni in cui il Risorto si fa riconoscere: la Sacra Scrittura, l’Eucaristia, gli altri Sacramenti, la carità, quei gesti di amore che portano un raggio del Risorto. Lasciamoci illuminare dalla Risurrezione di Cristo, lasciamoci trasformare dalla sua forza, perché anche attraverso di noi nel mondo i segni di morte lascino il posto ai segni di vita. Ho visto che ci sono tanti giovani nella piazza. Eccoli! A voi dico: portate avanti questa certezza: il Signore è vivo e cammina a fianco a noi nella vita. Questa è la vostra missione! Portate avanti questa speranza. Siate ancorati a questa speranza: questa àncora che è nel cielo; tenete forte la corda, siate ancorati e portate avanti la speranza. Voi, testimoni di Gesù, portate avanti la testimonianza che Gesù è vivo e questo ci darà speranza, darà speranza a questo mondo un po’ invecchiato per le guerre, per il male, per il peccato.  Avanti giovani!

 

   cura di don Marco

 

MERCOLEDI 10 APRILE alle ore 21.00  - Sala Conferenze

Incontro per i partecipanti alla Gita Pellegrinaggio  a Treviri e Strasburgo

PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA E NOTIZIE UTILI .

SALDO DELLE RETTE MANCANTI

 

  

                              

 “La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 

Domenica, 7 Aprile, durante la Messa , leggeremo Giovanni  20,19-31

Al versetto 24 , leggiamo :” Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici” . Entra in scena Tommaso (in ebraico 'gemello', didumos in greco) la cui incredulità e marcata da due espressioni molto forti:

• balo: ripetuto due volte, questo verbo e qualcosa di più del semplice 'mettere' la mano o il dito: alla lettera in greco è ‘tuffare.'

• ou me pisteuso: non un semplice 'io non credo' ma 'io non ci credero', rafforzato dalla doppia negazione e dal tempo futuro. A tutto questo risponde Gesu, offrendosi di soddisfare tutte le condizioni poste da Tommaso, ripetendo le sue stesse parole: vedere le mani, mettervi il dito, mettere la mano nel fianco; contrapponendo al 'non credero' di Tommaso il 'non essere incredulo, ma credente'  Ne consegue la piu grande confessione di fede in Gesu che troviamo negli Evangeli: “ho kurios mou kai ho theos mou, Mio Signore e mio Dio!”. Unica volta in tutti i Vangeli .

 

 
 

 

 

CALENDARIO

 

Domenica 7/4.

Chiusura iscrizioni Pellegrinaggio a Fatima-Lisbona; ore 18.00 S. Messa e Battesimi (1° turno).

 

Lunedì 8 /4.

ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas; ore 21.00 Corale: contralti e bassi.

 

Martedì 9/4.

ore 21.00 C.P.P./5; ore 21.00 Corale solo soprani e tenori.

 

Mercoledì 10/4.

ore 9.00-10,30 guardaroba Caritas; ore 17.00 S. Vincenzo; ore 21.00 Incontro presentazione gita a Strasburgo e saldi.

 

Venerdì 12/4.

ore 15.00 Terza Età;

ore 21.00 Incontro animatori gruppi del Vangelo (per maggio).

 

Sabato 13/4.

Ore 16.00 Incontro gruppo famiglie; ore 16,30 confessioni 3° corso.

 

Domenica 15/4.

Ore 17,30 Vespri e adorazione; ore 18.00 S. Messa. Presiede e predica Mons. Ennio Apeciti postulatore diocesano

delle Cause dei Santi .

 

SUFFRAGI

 

Lunedì 8/4.

Ore 18.00 Gagliardi Teresa;

 

Mercoledi10/4.

Ore 18.00 Cassola Elvio e Anna; Giovanna e Alberto Milanesi; Angelo e Rosa Mancini.

 

Giovedì 11/4

Ore 8,30 Coniugi Berti e Coniugi Battaglia.

ARCHIVIO

 

Con il Sacramento del Battesimo entrano a fare parte della ‘Chiesa di Gesù’: La Fortezza Alessandro; Quarta Andrea; Pappalepore Lorenzo; Romiti Matteo; Zanardi Dalila.

 E’ tornato alla “Casa del Padre” : Parlato Raffaele anni 72.

 

OFFERTE

 

Da Comune di Milano per lavori straordinari salvataggio  fondamenta  oratorio   € 72.000,00;

€ 50,00 per Oratorio; € 215,00 offerta per Oratorio; N.N. alla Madonna per una promessa fatta€ 50,00.