Comunicazione  di Formazione Religiosa. 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

 
                ANNO XXXI  domenica 20-1-2013  II dopo Epifania

 

La festa della Famiglia...nell'anno della Fede 

Mentre la nostra comunità si prepara a vivere , come ogni anno , la festa della Sacra Famiglia , ci sembra giusto arricchire la riflessione di ciascuno con alcuni autorevoli considerazioni sul tema : la famiglia e la fede . In questo numero del foglio delle campane, diamo spazio  al pensiero sulla famiglia  del nostro Arcivescovo così come esposto nella lettera  Pastorale  2012-2013 :” Alla scoperta del Dio vicino “.
 
La fede in famiglia
 
a) I giorni del VII Incontro mondiale delle Famiglie hanno fatto risplendere la bellezza della vita familiare che la grazia del matrimonio rende possibile, nella fedeltà, nella fecondità, nel senso di responsabilità per l’educazione dei figli e per la costruzione di una società dal volto umano. 
La famiglia è la prima scuola della fede: per gli sposi, anzitutto, chiamati a sostenersi vicendevolmente nell’affascinante strada della santità; per i figli generati alla vita dall’amore del padre e della madre e dalla loro testimonianza introdotti al suo significato ed educati a vivere la passione per tutta la realtà; per i nonni testimoni della fecondità della storia delle generazioni. 
 
b) Anche la vita di famiglia però, come quella del singolo, nel cammino della fede è messa alla prova, è tentata. La tentazione della reticenza sulle ragioni del vivere e sulle responsabilità che vi sono connesse, forse per uno smarrimento della generazione adulta, forse per una falsa idea di libertà, mette alla prova la fede.La tentazione di ridurre la pratica religiosa a una pratica individualistica che rende addirittura imbarazzante pregare insieme, richiamarsi gli appuntamenti proposti dalla comunità cristiana, e prima di tutto quello della Messa domenicale, mette alla prova la fede. La tentazione della rassegnazione a un modello di convivenza esile, precario, sospeso all’emozione passionale e alla provvisorietà dei sentimenti, l’afasia che non sa esprimere la bellezza di un amore casto, di un fidanzamento serio, di un matrimonio cristiano, mette alla prova la fede. La tentazione di rinunciare ad un serio impegno educativo concedendosi facilmente alle mode, ai luoghi comuni, alle strategie e agli opportunismi del quotidiano, mette alla prova la fede.

 c) L’Anno della fede si presenta come una straordinaria occasione di grazia per tutte le famiglie chiamate ad intensificare o a ritrovare la via della preghiera che invoca: «Credo; aiuta la nostra incredulità» (cfr. Mc 9,24). La fede nel Dio vicino avvolge di luce la vita quotidiana e incoraggia a percorrere le vie della riconciliazione che sa perseverare nella fedeltà anche attraverso le fatiche, le incomprensioni, gli errori, i peccati. Gli sposi che si amano e perseverano nell’amarsi, sperimentano la vita buona del Vangelo e, attraverso la loro testimonianza, svolgono l’irrinunciabile compito educativo, tanto prezioso quanto difficile, soprattutto oggi. Il coinvolgimento dei genitori negli itinerari di iniziazione cristiana che si stanno definendo ed attuando nelle parrocchie della Diocesi è un dovere che si rivela prezioso, perché il giogo del Signore è soave e il suo peso leggero (cfr. Mt11,30): proprio la responsabilità della fede dei figli e della loro introduzione alla vita cristiana può essere occasione di rinascita della propria. 

In molti modi la comunità cristiana si mostra attenta alla storia concreta di molte famiglie segnate da difficoltà, da incomprensioni e da divisioni, da legami abbandonati e costruiti con altri, con tutti i dolorosi contraccolpi che essi provocano soprattutto sui più piccoli e sui più deboli: la Chiesa testimonia che Dio è vicino a tutti, anche a chi ha il cuore ferito e, attraverso le tante forme di partecipazione e di coinvolgimento, invita tutti a sentirsi a casa nella Chiesa, al di là di ogni pretesa e pregiudizio. In particolare «i divorziati risposati, nonostante la loro situazione, continuano ad appartenere alla Chiesa, che li segue con speciale attenzione, nel desiderio che coltivino, per quanto possibile, uno stile cristiano di vita attraverso 1) la partecipazione alla santa Messa, pur senza ricevere la Comunione, 2) l’ascolto della Parola di Dio, 3) l’Adorazione eucaristica, 4) la preghiera, 5) la partecipazione alla vita comunitaria, 6) il dialogo confidente con un sacerdote o un maestro di vita spirituale, 7) la dedizione alla carità vissuta, 8) le opere di penitenza, 9) l’impegno educativo verso i figli».

 Card. A. Scola Arciv. 

 

  
 

 

Note del Consiglio Episcopale Milanese in vista delle elezioni 2013

  

All’avvio della campagna elettorale che precede le elezioni del Consiglio Regionale Lombardo e del Parlamento della Repubblica italiana, il Consiglio Episcopale della Diocesi di Milano offriva alcune indicazioni per vivere questo avvenimento di democrazia  e civiltà con responsabilità e attenzione. Ma forse non tutti possono aver letto, tramite internet o altri media, queste “note”, per cui , doverosamente, le riproponiamo anche sul  nostro foglio settimanale.

1. Come spiega Papa Benedetto XVI nell’enciclica Caritas in Veritate, «la Chiesa non pretende minimamente d’intromettersi nella politica degli Stati. Ha però una missione di verità da compiere, in ogni tempo ed evenienza, per una società a misura dell’uomo, della sua dignità, della sua vocazione» (n. 9). Di fronte alla tentazione molto diffusa del disimpegno e del disinteresse sui temi del bene comune e delle scelte che lo realizzano e governano, è necessaria e urgente l’opera educativa delle comunità cristiane affinché solleciti tutti alla partecipazione attiva e responsabile a questi appuntamenti elettorali attraverso: un’adeguata informazione su programmi e candidati, l’esercizio del proprio voto, l’impegno attivo di un numero sempre maggiore di laici cristiani nell’attività amministrativa e politica. A nessuno deve sfuggire l’importanza dell’esercizio del diritto-dovere del voto responsabilmente espresso: con esso si concorre a determinare l’indirizzo politico del proprio Stato e della propria realtà locale. Per questo motivo il Consiglio Episcopale si augura che il confronto tra le parti sia sereno e leale, si svolga su programmi ben articolati, in modo che gli elettori siano messi nella condizione di compiere la scelta che giudicano più valida.

2. In un momento in cui il perdurare della crisi economica sta generando paure e insicurezze che rendono più fragile il legame tra i cittadini, occorre che la politica sappia elaborare risposte all’altezza della situazione, capaci non soltanto di farci uscire dal periodo di difficoltà, ma di migliorarci. Un clima di fiducia sarà realizzabile se insieme si lavorerà per salvaguardare dall’erosione dell’individualismo le questioni etiche rilevanti, promuovendo i valori ispirati alla retta ragione e al Vangelo. Per questo i cattolici faranno riferimento ai principi irrinunciabili dell’insegnamento del Magistero della Chiesa sulla famiglia, aperta alla vita, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, sul rispetto per la vita dal suo concepimento al termine naturale, sulla libertà religiosa, sul diritto alla libertà di educazione dei genitori per i propri figli, sulla tutela sociale dei minori e delle vittime delle moderne forme di schiavitù, sullo sviluppo di un’economia che sia al servizio della persona e del bene comune, sulla giustizia sociale, sul ruolo da riconoscere ai principi di solidarietà e di sussidiarietà, sulla pace come valore supremo a cui tendere. Su ognuno di questi punti sarà importante lavorare per costruire un consenso il più possibile condiviso e diffuso. Tutti i candidati, a maggior ragione i cattolici, si impegnino per ridare fiducia al Paese e ai suoi abitanti, presentando programmi e proposte realmente tese a costruire il bene comune: non prevalga la tentazione del disfattismo. Dai cattolici in particolare ci si attende l’impegno per rafforzare la credibilità di un impegno speso al servizio della politica: siano esemplari per rigore morale, attenzione alla gente, spirito di servizio, professionalità, capacità non solo di rifiutare ogni forma di corruzione ma anche di anteporre il bene comune ai propri anche legittimi interessi di parte.

3. Per evitare strumentalizzazioni il Consiglio Episcopale ricorda a tutti le disposizioni diocesane più volte ribadite in base alle quali le parrocchie, le scuole cattoliche e di ispirazione cristiana, le associazioni e i movimenti ecclesiali, non devono mettere sedi e strutture a disposizione delle iniziative di singoli partiti o formazioni politiche, e invita anche i consacrati ad attenersi a tali indicazioni. Si vigili per evitare che le attività pastorali vengano strumentalizzate a fini elettorali: durante questo periodo, è prudente non programmare iniziative che coinvolgano persone candidate o già impegnate a livello politico. Sulla base di quanto stabilito nei direttori diocesani, gli appartenenti a organismi ecclesiali, a maggior ragione se occupano cariche di rilievo, qualora intendano mettersi a disposizione del bene comune candidandosi alle elezioni sono da considerarsi sospesi dai predetti organismi e lasceranno il proprio incarico in caso di elezione avvenuta. Ogni persona che riveste e mantiene compiti o ruoli di responsabilità nelle istituzioni e negli organismi ecclesiali è invitata ad astenersi rigorosamente da ogni coinvolgimento elettorale con qualsiasi schieramento politico. In particolare, sulla base dei criteri stabiliti nella normativa canonica e offerti nei ripetuti interventi dell’episcopato italiano, ai presbiteri è richiesta l’astensione da qualsiasi forma di propaganda elettorale e di attività nei partiti e movimenti politici. Analoghi criteri prudenziali sono offerti all’attenta valutazione di diaconi e consacrati.

                                       Il CEM

 

    “La Bibbia in pillole”

 curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 

Domenica, 20 gennaio, durante la Messa, leggeremo Ester 5,1-5 e Giovanni 2,1-11

Al versetto 5 di Giovanni , leggiamo :” Fate tutto quel che vi dirà”. Nelle Nozze di Cana, viene rappresentata una prefigurazione della Resurrezione e dei suoi affetti salvifici. Il vero sposo (Gesù) rivitalizza la stanca alleanza (“non hanno vino”) che si trascina senza gioia. L’enorme quantità di vino (circa 600 litri) rappresenta la sovrabbondante grazia della ‘nuova’ alleanza. Anche a Cana, come nel racconto di Ester, una misteriosa ‘donna’ (non viene nominata Maria) da inizio al cambiamento , con una grande azione di fede. 

 

 
CALENDARIO SETTIMANALE 
 

 

Domenica 20/1

Ore 9.00 3° Incontro fidanzati; ore 17,30 Vespri e Benedizione Eucaristica; ore 18.00 S.Messa; ore 20.00 CVS pizza a seguire incontro ore 21.00.

 Lunedì 21 /1

Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas; ore 21.00 Corale; ore 21.00 Gruppo del Vangelo in Parrocchia (Sr. Carla).

 Martedì 22/1

 Ore 21.00 C.D.O/3.

 Mercoledì 23 /1

Ore 21.00 Incontro di riflessione per Festa della Famiglia con Don Luigi Galli.

 

Giovedì 24/1

Ore 18.00 S. Messa per tutti i defunti della Parrocchia; ore 20,45 Incontro Diocesano giovani con il Cardinale; ore 21.00 Caritas incontro unitario.

Venerdì 25 /1

Ore 21.00 4° incontro fidanzati.

 Sabato 26/1

Ritiro CPP decanali alla Medaglia Miracolosa con il V.E.Z.; ore 9,30-10,30 Centro d’Ascolto Caritas; ore 16,30 confessioni PreAdo e Ado.

 Domenica 27/1

FESTA DELLA SACRA FAMIGLIA.

Ore 10,15 S. Messa e premiazione concorso Presepi; ore 11,30 S. Messa solenne e

Anniversari di Matrimonio; ore 16.00 Spettacolo teatrale in palestra.

 

SUFFRAGI

 

Lunedì 21/1

Ore 18.00 Caterina.

 Martedì 22/1

 Ore 8,30 Fam. Moroni; ore 18.00 Buonsanti Giacomina.

 Mercoledì 23/1

Ore 18.00 Zanghì Antonio.

 Giovedì 24/1

 Ore 18.00 defunti della Parrocchia.

 Sabato 26/1

 Ore 8,30 Molteni Carolina.

 ARCHIVIO.

Sono tornate alla ‘Casa del Padre’ Martinelli Zina anni 84 e Schettino Maria anni 90.

 

OFFERTE

 Per funerali 100,00+100,00.

 

VARIE

S.O.S. Caritas, necessitano: coperte, lenzuola, salviette.