Comunicazione  di Formazione Religiosa. 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

 
                ANNO XXXI  domenica 9-12-2012  IV di Avvento

 

L'A'nno della Fede 5

 

 

Anno della fede

Catechesi del Santo Padre

Mercoledi 31 ottobre 2012 -  Parte II

 La Chiesa, dunque, fin dagli inizi è il luogo della fede, il luogo della trasmissione della fede, il luogo in cui, per il Battesimo, si è immersi nel Mistero Pasquale della Morte e Risurrezione di Cristo, che ci libera dalla prigionia del peccato, ci dona la libertà di figli e ci introduce nella comunione col Dio Trinitario. Al tempo stesso, siamo immersi nella comunione con gli altri fratelli e sorelle di fede, con l’intero Corpo di Cristo, tirati fuori dal nostro isolamento. Il Concilio Ecumenico Vaticano II lo ricorda: «Dio volle salvare e santificare gli uomini non individualmente e senza alcun legame fra loro, ma volle costituire di loro un popolo, che Lo riconoscesse nella verità e fedelmente Lo servisse» (Cost. dogm. Lumen gentium, 9). Richiamando ancora la liturgia del Battesimo, notiamo che, a conclusione delle promesse in cui esprimiamo la rinuncia al male e ripetiamo «credo» alle verità della fede, il celebrante dichiara: «Questa è la nostra fede, questa è la fede della Chiesa e noi ci gloriamo di professarla in Cristo Gesù nostro Signore». La fede è virtù teologale, donata da Dio, ma trasmessa dalla Chiesa lungo la storia. Lo stesso san Paolo, scrivendo ai Corinzi, afferma di aver comunicato loro il Vangelo che a sua volta anche lui aveva ricevuto (cfr 1 Cor 15,3).
Vi è un’ininterrotta catena di vita della Chiesa, di annuncio della Parola di Dio, di celebrazione dei Sacramenti, che giunge fino a noi e che chiamiamo Tradizione. Essa ci dà la garanzia che ciò in cui crediamo è il messaggio originario di Cristo, predicato dagli Apostoli. Il nucleo dell’annuncio primordiale è l’evento della Morte e Risurrezione del Signore, da cui scaturisce tutto il patrimonio della fede. Dice il Concilio: «La predicazione apostolica, che è espressa in modo speciale nei libri ispirati, doveva essere consegnata con successione continua fino alla fine dei tempi» Cost. dogm. Dei Verbum, 8). In tal modo, se la Sacra Scrittura contiene la Parola di Dio, la Tradizione della Chiesa la conserva e la trasmette fedelmente, perché gli uomini di ogni epoca possano accedere alle sue immense risorse e arricchirsi dei suoi tesori di grazia. Così la Chiesa «nella sua dottrina, nella sua vita e nel suo culto trasmette a tutte le generazioni tutto ciò che essa è, tutto ciò che essa crede» (ibidem).
Vorrei, infine, sottolineare che è nella comunità ecclesiale che la fede personale cresce e matura. E’ interessante osservare come nel Nuovo Testamento la parola «santi» designa i cristiani nel loro insieme, e certamente non tutti avevano le qualità per essere dichiarati santi dalla Chiesa. Che cosa si voleva indicare, allora, con questo termine? Il fatto che coloro che avevano e vivevano la fede in Cristo risorto erano chiamati a diventare un punto di riferimento per tutti gli altri, mettendoli così in contatto con la Persona e con il Messaggio di Gesù, che rivela il volto del Dio vivente. E questo vale anche per noi: un cristiano che si lascia guidare e plasmare man mano dalla fede della Chiesa, nonostante le sue debolezze, i suoi limiti e le sue difficoltà, diventa come una finestra aperta alla luce del Dio vivente, che riceve questa luce e la trasmette al mondo. Il Beato Giovanni Paolo II nell’Enciclica Redemptoris missio affermava che «la missione rinnova la Chiesa, rinvigorisce la fede e l’identità cristiana, dà nuovo entusiasmo e nuove motivazioni. La fede si rafforza donandola!» (n. 2).
La tendenza, oggi diffusa, a relegare la fede nella sfera del privato contraddice quindi la sua stessa natura. Abbiamo bisogno della Chiesa per avere conferma della nostra fede e per fare esperienza dei doni di Dio: la sua Parola, i Sacramenti, il sostegno della grazia e la testimonianza dell’amore. Così il nostro «io» nel «noi» della Chiesa potrà percepirsi, ad un tempo, destinatario e protagonista di un evento che lo supera: l’esperienza della comunione con Dio, che fonda la comunione tra gli uomini. In un mondo in cui l’individualismo sembra regolare i rapporti fra le persone, rendendole sempre più fragili, la fede ci chiama ad essere Popolo di Dio, ad essere Chiesa, portatori dell’amore e della comunione di Dio per tutto il genere umano (cfr Cost. past. Gaudium et spes, 1).
 
Grazie per l’attenzione.
 Benedetto XVI
 
 

LENTE D’INGRANDIMENTO : La neonata "Commissione Culturale"

 

 

Martedì prossimo 11 Dicembre alle 21.00 in oratorio,
 
 ci ritroviamo per la presentazione della proposta 
per l’istituzione di una   Commissione Culturale della parrocchia e della sua prima iniziativa riguardante l’Anno Costantiniano e  le diverse
celebrazioni  ad esso correlate.
Siete tutti invitati, in particolare chi volesse partecipare al lavoro della commissione .
 

PRESENTAZIONE

Nella lettera pastorale "Alla scoperta del Dio vicino" il cardinale indica al punto 12.4 tra i quattro ambiti di speciale cura "la fede per il bene della società plurale" e ci assegna il compito di proporre la vita buona del Vangelo in tutti gli ambiti dell'umana esistenza senza pretendere un'egemonia ma con il dovere della testimonianza.

Nelle righe seguenti individua poi le prove che la fede sta attraversando in tale ambito: tollerare il dualismo tra fede e vita; restare muti di fronte alle grandi questioni del nostro tempo (sessualità, matrimonio e famiglia, economia,, giustizia e politica); ridurre la fede cristiana a religione civile (onestà, amore generico verso gli altri, ecc..) e accettare la tentazione della diaspora; e annuncia poi che si darà importanza all'anniversario dell'editto di Costantino del 313, proponendo una riflessione sulla "rilevanza pubblica della religione e sul bene per l'intera società di una comunità cristiana viva, unita, disponibile a farsi protagonista nel tessuto secondo la sua specifica vocazione e secondo un'idea di società democratica che anche i cristiani hanno contribuito a costruire e devono contribuire a rinnovare".
 
Questi sono gli obiettivi che il Cardinale assegna alla mostra su Costantino.
a) Sul piano storico, riappropriarsi degli eventi di un passato che ha inciso profondamente sul piano dell’ethos e della coscienza pubblica dell’Occidente cristiano;
b) sul piano iconografico, offrire la possibilità di frequentare quei repertori simbolici (immagini, manufatti, creazioni artistiche) che hanno nutrito per secoli la memoria europea;

c) sul piano ecumenico, un fecondo incontro con le Chiese d’Oriente, interessate alla figura affascinante di Costantino e con legami particolari con la Chiesa di Sant’Ambrogio, e, allo stesso tempo, il dialogo con le altre confessioni e comunità cristiane, per la rivisitazione critica di questa nuova epoca della storia della fede e della Chiesa;

d) sul piano storico-civile, infine, si potrà sollecitare il dibattito pubblico a ripensare la figura di una “nuova laicità” come consegna di un nuovo modo di vivere i rapporti con e tra le religioni nell’odierno contesto multiculturale e interreligioso, riconoscendo il contenuto positivo della libertà religiosa nella individuazione e nella costruzione del bene dell’uomo e della società: la libertà religiosa non è una concessione dello Stato, ma una delle realtà che ne fonda la legittimità democratica.
La nostra proposta si articola in generale in tre momenti:
1) incontri  per proporre il testo della lettera soprattutto in quella parte in cui si occupa di cultura e per raccogliere in modo sistematico le testimonianze e le domande che ne scaturiscono presenti tra di noi.
2) Elaborazione testi di sintesi degli incontri che saranno utilizzati come base per gli eventuali incontri (2) con testimoni in Rogoredo e comunque per il rapporto con il livello centrale.
3) Partecipazione come parrocchia alle celebrazioni dell'anniversario (giornate di Sant'Ambrogio) e ripresa in loco (a Rogoredo) dei temi e dei contenuti usciti. 
4) Accompagnamento alla mostra su Costantino (consultazione catalogo) e organizzazione di visite guidate a gruppi.
 
  

 

 


 

NOTIZIE DELLA NOSTRA  SUOR GIUSEPPINA

Molti parrocchiani, giustamente preoccupati per la salute della nostra suor Giuseppina,  ci chiedono un aggiornamento ufficiale. Dopo l’intervento per riparare la frattura del femore, a seguito di una caduta accidentale  in casa lo scorso  venerdì 16 novembre, terminato il periodo di degenza  postoperatoria  a San Donato , è stata trasferita presso la clinica Capitanio  per un periodo di riabilitazione e fisioterapia . A lei in nostri più affettuosi auguri di pronta guarigione e di rapido ritorno tra noi .

 

   “La Bibbia in pillole”

 

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 

 Domenica, 9 Dicembre, durante la Messa, leggeremo Luca 19, 28-38 .

In questo brano , al versetto 30, leggiamo: “troverete un puledro legato, su cui non è mai salito nessuno” . Tutto l’episodio ha una forte componente simbolica/messianica. L’asinello allude al testo di Zc 9,9, che descrive il re/Messia non violento. Non è mai esistito prima in Israele un capo che compisse questa profezia (‘che nessuno ha ancora montato’); è una denuncia della storia passata, sempre caratterizzata dalla violenza e dal dominio. I discepoli hanno capito e associano la profezia a Gesù (‘portarono l’asinello’)  

 

 
CALENDARIO SETTIMANALE 
 
Domenica 9/12 IV DOMENICA DI AVVENTO.
 
Lunedì 10 /12.
Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas; ore 21.00. Corale
 
Martedì 11/12.
Ore 21.00 Incontro commissione culturale aperto a tutti.
 
Mercoledì 12 /12.
Ore 9.00 – 10,30 guardaroba Caritas; ore 17.00 S. Vincenzo; ore 21.00 Cenacolo di Avvento, in cappellina ( ultimo incontro).
 
Giovedì 13/12.
 Ore 20.00 Scuola della Parola Decanato giovani c/o Parr. Fatima; ore 21.00 Animatori
 gruppi del Vangelo per gennaio.
 
Venerdì 14 /12 .
Ore 15,30 S. Messa c/o Casa di riposo GECRA; ore 18.00 Liturgia della Parola e comunione Eucaristica; ore 21.00 Equipe Fidanzati.
 
Sabato15 /12.
Ore 9.00 Lavori in Oratorio; ore 9,30-10,30 Centro d’Ascolto Caritas; ore 14,30 Caritas Decanale qui; ore 21.00 Spettacolo Teatrale in palestra, replica.
 
Domenica 16/12. V DOMENICA DI AVVENTO.
 
Ore 15,30 Giochi sotto l’albero in Oratorio; ore 17,30 Vespri e adorazione; ore 18.00 S. Messa; presieduta da sua Ecc. Mons. Carlo Ghidelli.
ore 20.00 CVS giovani, dalle 21.00 aperta a Comm. Sanità parrocchiale.
 
SUFFRAGI
 
Lunedì 10/12.
Ore 18.00 Lanati Carlo, Tomellini Delmo e Caroli Bianca.
 
 
Martedì 11/12.
Ore 18.00 Colombo Antonio e Orsola.
 
Mercoledì 12/12.
 Ore 18.00 Bressi Franceschina e Fragola Giuseppe.
 
Giovedì 13 /12.
 Ore 8,30 Luciana. Ore 18.00 Walter e Francesco Dordoni.
 
 
OFFERTE
 
Per la parrocchia offerta 100,00 + 20,00.  NN per opere parrocchiali 500 ; per battesimi 200 ; per matrimonio 100 ;