foglio domenicale
ANNO XXX domenica 13-5-2012 - VI di Pasqua
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Tempo di Risurrezione 5
Entriamo dunque nel vivo del racconto di Solovev. Egli previde che, dopo alcune grandi guerre che avrebbero sconvolto il secolo che iniziava, i popoli, persuasi dei gravi danni derivati dalle loro rivalità, avrebbero dato origine a quelli che lui chiama gli “Stati Uniti d'Europa”. Già questa previsione si mostrerà quanto mai profetica… Egli scrive al presente anche se sta raccontando di eventi futuri… : «Ma... i problemi della vita e della morte, del destino finale del mondo e dell'uomo, resi più complicati e intricati da una valanga di ricerche e di scoperte nuove nel campo fisiologico e psicologico, rimangono come per l'addietro senza soluzione. Viene in luce soltanto un unico risultato importante, ma di carattere negativo: il completo fallimento del materialismo teoretico ». Già : noi contemporanei di eventi nei quali si mostra ormai evidente la problematicità di intendere la realtà solo dal punto di vista materialistico, rimaniamo esterrefatti della previsione di Solovev, fatta 112 anni or sono . Ma egli aggiunge che il crollo delle strutture culturali ed economiche non comporterà per es. l'estendersi e l'irrobustirsi della fede. Al contrario, l'incredulità sarà ancor più dilagante. Sicché, alla fine si profilerà per la civiltà europea del xxi secolo, una situazione che potremmo definire di vuoto. Ed è proprio in questa situazione di “vuoto” che, nella visone di Solovev, emerge e si afferma la presenza e l'azione dell' “Anticristo”. La figura che Soloviev immagina ha delle caratteristiche ben precise.
Nel racconto, questo personaggio viene prima eletto Presidente degli Stati Uniti d'Europa, poi è acclamato imperatore romano, si impadronisce del mondo intero, e alla fine si impone anche alla vita e all'organizzazione di tutte le Chiese. Quello che , a mio giudizio, impressiona di più però, sono le caratteristiche della personalità attribuite dal filosofo russo a questo personaggio. Ma di esse avremo modo di dire nel prossimo articolo…sempre sperando che vogliate seguire il filo rosso di questa serie di interventi che chiedono la pazienza di essere letti passo passo …
- continua -
CONOSCERE IL MAGISTERO DI BENEDETTO XVI
La Pasqua del Signore . Catechesi del mercoledì dell’ottava di Pasqua
II parte—conclusione
Cari amici, anche oggi il Risorto entra nelle nostre case e nei nostri cuori, nonostante a volte le porte siano chiuse. Entra donando gioia e pace, vita e speranza, doni di cui abbiamo bisogno per la nostra rinascita umana e spirituale. Solo Lui può ribaltare quelle pietre sepolcrali che l’uomo spesso pone sui propri sentimenti, sulle proprie relazioni, sui propri comportamenti; pietre che sanciscono la morte: divisioni, inimicizie, rancori, invidie, diffidenze, indifferenze. Solo Lui, il Vivente, può dare senso all’esistenza e far riprendere il cammino a chi è stanco e triste, sfiduciato e privo di speranza. È quanto hanno sperimentato i due discepoli che il giorno di Pasqua erano in cammino da Gerusalemme verso Emmaus (cfr Lc 24,13-35). Essi parlano di Gesù, ma il loro «volto triste» (cfr v. 17) esprime le speranze deluse, l’incertezza e la malinconia. Avevano lasciato il loro paese per seguire Gesù con i suoi amici, e avevano scoperto una nuova realtà, in cui il perdono e l’amore non erano più solo parole, ma toccavano concretamente l’esistenza. Gesù di Nazaret aveva reso tutto nuovo, aveva trasformato la loro vita. Ma ora Lui era morto e tutto sembrava finito.
All’improvviso, però, non ci sono più due, ma tre persone che camminano. Gesù si accosta ai due discepoli e cammina con loro, ma essi sono incapaci di riconoscerlo. Certo, hanno sentito le voci sulla sua risurrezione, infatti gli riferiscono: «Alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; si sono recate al mattino alla tomba e, non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo» (vv. 22-23). Eppure tutto questo non era stato sufficiente a convincerli, poiché «lui non l’hanno visto» (v. 24). Allora Gesù, con pazienza, «cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui» (v. 27). Il Risorto spiega ai discepoli la Sacra Scrittura, offrendo la chiave di lettura fondamentale di essa, cioè Lui stesso e il suo Mistero pasquale: a Lui le Scritture rendono testimonianza (cfr Gv5,39-47). Il senso di tutto, della Legge, dei Profeti e dei Salmi, improvvisamente si apre e diventa chiaro davanti ai loro occhi. Gesù aveva aperto loro la mente all’intelligenza delle Scritture (cfr Lc24,45).
Intanto, erano giunti al villaggio, probabilmente alla casa di uno dei due. Il forestiero viandante fa «come se dovesse andare più lontano» (v. 28), ma poi si ferma poiché gli chiedono con ardore: «Resta con noi» (v. 29). Anche noi sempre di nuovo dobbiamo dire al Signore con ardore: “Resta con noi”. «Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro» (v. 30). Il richiamo ai gesti compiuti da Gesù nell’Ultima Cena è evidente. «Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero» (v. 31). La presenza di Gesù, dapprima con le parole, poi con il gesto dello spezzare il pane, rende possibile ai discepoli il riconoscerLo, ed essi possono sentire in modo nuovo quanto avevano già provato camminando con Lui: «Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?» (v. 32). Questo episodio ci indica due «luoghi» privilegiati dove possiamo incontrare il Risorto che trasforma la nostra vita: l’ascolto dellain comunione con Cristo, e lo spezzare il Pane; due «luoghi» profondamente uniti tra loro poiché «Parola ed Eucaristia si appartengono così intimamente da non poter essere comprese l’una senza l’altra: la Parola di Dio si fa carne sacramentale nell’evento eucaristico» (Esort. ap. postsin. Verbum Domini, 54-55).
Dopo questo incontro, i due discepoli «partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: “Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!”». (vv. 33-34). A Gerusalemme essi ascoltano la notizia della risurrezione di Gesù e, a loro volta, raccontano la propria esperienza, infiammata d’amore per il Risorto, che ha loro aperto il cuore ad una gioia incontenibile. Sono stati - come dice san Pietro - «rigenerati a una speranza viva dalla risurrezione di Cristo dai morti» (cfr 1Pt l,3). Rinasce infatti in loro l’entusiasmo della fede, l’amore per la comunità, il bisogno di comunicare la buona notizia. Il Maestro è risorto e con Lui tutta la vita risorge; testimoniare questo evento diventa per essi una insopprimibile necessità.
Cari amici, il Tempo pasquale sia per tutti noi l’occasione propizia per riscoprire con gioia ed entusiasmo le sorgenti della fede, la presenza del Risorto tra di noi. Si tratta di compiere lo stesso itinerario che Gesù fece fare ai due discepoli di Emmaus, attraverso la riscoperta della Parola di Dio e dell’Eucaristia, cioè andare col Signore e lasciarsi aprire gli occhi al vero senso della Scrittura e alla sua presenza nello spezzare il pane. Il culmine di questo cammino, allora come oggi, è la Comunione eucaristica: nella Comunione Gesù ci nutre con il suo Corpo e il suo Sangue, per essere presente nella nostra vita, per renderci nuovi, animati dalla potenza dello Spirito Santo.
In conclusione, l’esperienza dei discepoli ci invita a riflettere sul senso della Pasqua per noi. Lasciamoci incontrare da Gesù risorto! Lui, vivo e vero, è sempre presente in mezzo a noi; cammina con noi per guidare la nostra vita, per aprire i nostri occhi. Abbiamo fiducia nel Risorto che ha il potere di dare la vita, di farci rinascere come figli di Dio, capaci di credere e di amare. La fede in Lui trasforma la nostra vita: la libera dalla paura, le dà ferma speranza, la rende animata da ciò che dona pieno senso all’esistenza, l’amore di Dio. Grazie.
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2 giugno Festa delle Testimonianze e 3 giugno S.Messa con il Papa
Per partecipare ad uno o entrambi gli eventi, è necessario richiedere il PASS gratuito ed individuale indispensabile per l’Accesso all’aeroporto di Bresso. Ecco la modalità di richiesta del PASS
- Scrivi allindirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
- Vieni in ufficio parrocchiale tel: 02.514135 (Lunedi-Venerdi dalle 15-18)
- Al banchetto al termine delle S.Messe del 5/6 e 12/13 maggio
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“La Bibbia in pillole”
curiosità bibliche a cura di D. Di Donato
Domenica, 13 Maggio, durante la Messa, leggeremo Giovanni 15, 26 – 16, 4.
In questo brano , al versetto 26, leggiamo “Ma quando sarà venuto il Consolatore” . Il greco presenta in termine “ho paraklêtos” . Nell’ambiente greco, il paraklêtos, rappresentava un termine giuridico per colui che prendeva le parti di qualcuno in un processo, un patrocinante. Quindi, più che un “consolatore” ( traduzione errata ) il termine assomiglia più all’ebraico “go’el “, che significa redentore, riscattatore. Non a caso nella lettera di Giovanni troviamo “noi abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto”
CALENDARIO SETTIMANALE
Domenica 13/5.
Ore 11.00 “S. Messa delle genti” c/o campo sportivo ‘Rogoredo 84’;
ore 15.00 Tornei in Oratorio e animazione per i piccoli;ore 21.00 serata musicale.
Lunedì 14 /5.
Ore 17.00 Centro d’ascolto Caritas ; ore 20,45 Serata “Rosario di condominio”; ore 21.00 Corale.
Martedì 15/5.
Ore 21.00 Serata di riflessione “Lavoro e festa”.
Mercoledì 16 /5.
Ore 9.00-10,30 Guardaroba Caritas; ore 17.00 S. Vincenzo; ore 20,45 Preghiera del Rosario a S. Giulia.
Giovedì 17/5.
Ore 17.00 “Il gioco dimenticato” laboratorio per bimbi dai 6 a 10 anni. E’ aperta la tavola calda dalle 18.00 alle 22.00; Ore 21.00 “Fuori Pista” Teatro di strada per bambini e famiglie.
Venerdì 18/5.
Ore 21.00 Concerto con orchestra, in chiesa.
Sabato 19/5.
Ore 14,30 Caritas Decanale c/o Parr. Medaglia Miracolosa; ore 16.00 Incontro genitori Battesimi del 20 e 27/5; ore 21.00 Festival canoro, tavola calda dalle 18.00 alle 22.00.
Domenica 20/5.
Ore 10,15 S. Messa Solenne – Stands degli Hobbisti; ore 12,30 Pranzo comunitario (prenotazione entro il 17/5); ore 15.00 giochi in Oratorio; ore 21.00 Serata danzante e estrazioni dei premi Lotteria. Tavola calda dalle 16.00 alle 23.00.
PER TUTTA LA DURATA DEL FESTONE E’ ALLESTITA NEI LOCALI DELL’ORATORIO LA PESCA DI BENEFICIENZA E LA MOSTRA FOTOGRAFICA “ I NOSTRI PELLEGRINAGGI A LOURDES CON IL CVS”.
SUFFRAGI
Lunedì 14/5.
Ore 18.00 Beretta Regina Consonni.
Mercoledì 16/5.
Ore 8,30 Mantovani Angela e Zoncada Domenico; ore 18.00 Luciana.
OFFERTE.
Offerte per funerali €250,00+150,00; per Matrimonio €300,00.
ARCHIVIO
Con il sacramento del Matrimonio hanno formato una nuova famiglia: Margionti Eros e Elena Romagnoli.
**Sono tornati alla ‘Casa del Padre’ Dossena Giuseppa anni 79 e Gelmini Maria anni 92.
RINGRZIAMENTI
Alla ditta “ Aromi e Profumi“ di Limonta per i prodotti ortofrutticoli che sempre gentilmente offre per l’oratorio e la parrocchia anche in occasione del Festone 2012.