Comunicazione  di Formazione Religiosa. 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

 
                ANNO XXX  domenica 1-4-2012 - Delle Palme   
 

 

La settimana santa ambrosiana

 

In queste poche righe, vorrei esprimere tutta la ricchezza e la bellezza che ci offre la preghiera e la liturgia della Settimana Santa  ambrosiana,  in tempi dove  la gente sembra smarrita e  affannata più che mai dalle contingenze storiche e dunque ancor più urgenti preziose e vere per noi risuonano le parole del vangelo “ Venite in disparte con me e riposatevi un poco…, venite a me voi tutti che siete stanchi ed oppressi ed io vi darò ristoro… Questi santi giorni possono essere per tutti noi  una grande occasione di ristoro e rigenerazione a cui non mancare .
Negli antichi documenti della liturgia ambrosiana la settimana santa è chiamata  curiosamente settimana «autentica», quasi a voler dire che è la «vera» settimana dell’anno  liturgico, la settimana eminente fra tutte le altre, proprio perché in essa il credente è chiamato a ripercorrere il mistero pasquale di Cristo che per la mia , la tua ,  la nostra salvezza soffre, muore e risorge. Le celebrazioni liturgiche della settimana santa non sono la semplice ripresentazione a modo di cronaca  di quanto è avvenuto nella prima settimana santa di duemila anni fa. E non sono neppure il ricordo psicologico e nostalgico di fatti irrimediabilmente  chiusi  nel passato, senza che abbiano orami a che fare con il nostro presente che abbiano attinenza alcuna con il nostro presente. Attraverso la celebrazione liturgica, infatti, gli eventi commemorati (la passione, morte e risurrezione del Signore) si rendono presenti nell’oggi e la loro efficacia  si fa per noi  attuale . E così i credenti sono chiamati ogni volta a fare l’ esperienza della redenzione,  partecipando ai sacramenti che trovano nella Pasqua di Cristo la loro sorgente viva . Protagonista unico e assoluto della settimana santa è Cristo Signore. Ma chi ne  celebra la commemorazione liturgica, per attingere alle sorgenti della salvezza, è la sua  Chiesa cioè noi  tutti,  comunità dei credenti in Cristo.
Proviamo allora ad entrare   nella Settimana Santa  per cogliere alcuni aspetti che possano aiutarci a viverla meglio per vivere meglio la nostra esistenza quotidiana .
La settimana si apre con il   Sabato "in traditione Symboli" . Pur non facendone parte in senso stretto, l'ultimo sabato di Quaresima già introduce nell'atmosfera  della Settimana Santa. Il colore liturgico infatti è già il rosso. E' il giorno in cui sin dai tempi di S. Ambrogio veniva consegnato ai catecumeni il Simbolo della  Fede cioè il Credo affinché potessero impararlo a memoria.La Liturgia è totalmente focalizzata sul tema della trasmissione della fede nella Chiesa,  emblematicamente rappresentato dal rito della consegna del Simbolo. Segue poi la Domenica delle Palme È la domenica che apre la Settimana Autentica. La tradizione ambrosiana prevede due celebrazioni eucaristiche: la Messa per la benedizione delle Palme, solitamente congiunta alla processione. La liturgia della parola ricorda l'ingresso del Signore in Gerusalemme, la visione  profetica di Zaccaria e l'inno della lettera ai Colossesi dedicato a Cristo, Capo della Chiesa e primogenito dei risorti. Nella Messa senza processione si legge invece il Vangelo della cena di Betania, svoltasi il sesto giorno prima della Pasqua, accompagnato dalla lettura del quarto cantico del servo del Signore di Isaia e l'invito della lettera agli Ebrei a tenere fisso lo sguardo su Colui che si sottopose alla Croce. Seguono poi i  primi tre giorni feriali che preparano alla celebrazione degli ultimi  tre decisivi giorni. Il Giovedì al mattino nel Duomo si celebra la Messa crismale, che il Vescovo concelebra con i presbiteri e durante la  quale consacra il Sacro Crisma e benedice gli altri Olii. E' considerata una delle principali manifestazioni della pienezza del sacerdozio del Vescovo, un segno della stretta unione con lui di tutti i sacerdoti  e di tutta  la Chiesa locale , corpo di Cristo, organicamente strutturato, che nei vari ministeri e  carismi esprime, tutta la ricchezza dei dono di  grazia dello Spirito Santo .
Inizia la sera del Giovedì  il Sacro TRIDUO PASQUALE Forse non tutti sanno che la Pasqua inizia la sera del Giovedì santo con la celebrazione dell’Eucaristia “ tra i vesperi”. C'è una profonda unità nelle principali celebrazioni del Triduo, caratterizzata da una sguardo contemplativo su tutto il Mistero” pasquale = passione mote e risurrezione di Gesù -  e sulle sue drammatiche sequenze. E’ necessario mettere in particolare rilievo la Lettura  continua del Vangelo di Matteo (Matteo 26,17-28,7 ).
Le diverse sequenze del racconto di Matteo sono il punto di riferimento per le diverse celebrazioni dei tre giorni. La prima è la Celebrazione vespertina "nella Cena del Signore". La celebrazione introduttiva al Triduo è la più delicata: farne una esclusiva commemorazione dell’istituzione dell’Eucaristia è certamente riduttivo. Il cuore della celebrazione non è neanche la lavanda dei piedi, che trova il suo luogo ideale o all’inizio della celebrazione serale, o nel pomeriggio in un’apposita celebrazione . E’ noto  che S. Ambrogio compiva la lavanda dei piedi, non il giovedì santo, ma la notte di Pasqua e che erano i nuovi battezzati i soggetti di questo rito. Il Vescovo, nella notte più importante dell’anno, lavava i piedi ai più piccoli, agli ultimi arrivati alla Chiesa!
L’obiettivo vero è il primo tratto della Passione del Signore, da vivere come contemplazione del dono che il Signore Gesù ha fatto di se stesso, non senza mestizia per le congiure e i tradimenti di cui è fatto oggetto. La messa "in cena Domini" secondo la liturgia ambrosiana si caratterizza in effetti come primo atto commemorativo della Passione del Signore, contesto storico nel quale trova giusta collocazione anche il ricordo della istituzione dell'eucaristia.
Il brano evangelico propone la prima sezione della passione secondo Matteo, dall'ultima cena al rinnegamento di Pietro, quando il gallo canta e sta ormai spuntando il nuovo  giorno. Entriamo così nel Venerdì Santo dove  sarebbero  previsti due momenti liturgici:
La celebrazione della Passione del Signore, caratterizzata da tre momenti forti:
L'annuncio della Morte del Signore con la lettura della seconda parte della Passione secondo Matteo dal punto in cui era stata interrotta la sera precedente.
L'adorazione della Croce che  viene portata solennemente su un cuscino verso l'altare maggiore: per tre volte la croce viene innalzata, mentre si canta  "Ecce lignum Crucis in quo salus mundi pependit" (= ecco il legno della croce, al quale fu appeso il salvatore del mondo) e per tre volte tutti si inginocchiano davanti a essa in adorazione. Nuovamente la Croce, dopo essere stata deposta sui gradini dell'altare, viene adorata con tre genuflessioni e con un bacio di venerazione all'immagine del crocifisso.La preghiera universale  in cui solennemente si prega per le necessità della Chiesa e del Mondo.Il nuovo lezionario ha introdotto anche una celebrazione vespertina "nella deposizione del Signore" da vivere nelle ore serali. Essa si centra sul brano evangelica di Matteo 27, 57-61. Questa celebrazione si pone come momento liturgico con cui proficuamente concludere eventuali momenti di preghiera comunitaria alla sera del Venerdì. Il Sabato Santo La tradizione ambrosiana prevede al mattino  una liturgia della parola della quale si legge il Vangelo dell'invio delle guardie al Sepolcro. Tutto tace ed è silenzio nelle chiese, quasi a creare una tensione e un attesa verso la grande unica irripetibile notte della Veglia Pasquale. Caratterizzata dalla benedizione del fuoco nuovo, dall'accensione del Cero pasquale, dal canto del Preconio da parte del Diacono o Sacerdote, da sei letture dell’antico testamento intercalate da salmelli ed orazioni, dal triplice annuncio della Resurrezione, da tre letture neotestamentarie (Atti, lettera ai Romani e Vangelo di Matteo), e dalle liturgie battesimali a cui segue la liturgia Eucaristica e la benedizione finale la grande Veglia pasquale è e rimane la madre di tutte le liturgie e le preghiere cristiane . Chi non la vivesse solo perché “ è troppo lunga “, si interroghi sinceramente e profondamente...
Dopo l'ultima lettura veterotestamentaria, chi presiede la Veglia , canta per tre volte e in tono sempre più alto, dai tre lati dell'altare, l'annuncio della Risurrezione: "Cristus Dominus resurrexit!", a cui i fedeli rispondono acclamando "Deo gratias!". Il triplice "Cristus Dominus resurrexit" , esclusivo della tradizione milanese, trova un interessante parallelo nell'analoga proclamazione con cui anche nella liturgia bizantina si annuncia la risurrezione di Cristo: è un uso antichissimo che risale alla liturgia di Gerusalemme del secolo V-VI e che  attualmente il solo rito ambrosiano conserva fra le liturgie occidentali. Il canto che annuncia la vittoria della Vita sulla Morte viene di solito accompagnato con il suono dell’organo ,  il canto dell’Alleluia e il fragore dei “campanelli ”  sembra quasi gridare la gioia immensa prodotta da questo evento nella storia dell’universo intero. 
Si apre così la Domenica di Pasqua "nella Resurrezione del Signore".

 Testi riveduti a cura di don Marco

 

 A TUTTI VOI  E

ALLE VOSTRE FAMIGLIE

AUGURIAMO

UNA SERENA E SANTA PASQUA DEL SIGNORE

da don Marco, don Andrea ,Daniele

Suor Ornella, Suor Carla e suor Giuseppina

 e la redazione del Foglio delle Campane 

 

 CALENDARIO SETTIMANALE 

Domenica 1/4 DELLE PALME
Ore 10.00 Ritrovo in palestra dell’oratorio benedizione ulivi e processione in chiesa S. Messa.
Ore 15,30 giochi dell’uovo in oratorio
Ore 18.00 presentazione vacanza estiva.

Lunedì 2/4
Ore17.00 Centro d’ascolto Caritas.Ore 21.00 Celebrazione penitenziale e confessioni comunitarie.
 
Martedì 3/4
Ore17.00 confessioni 4°corso Ore 18.00 confessioni PreAdo
Ore 21.00 Concerto di Pasqua.
 
Mercoledì 4/4
Ore14,30 pulizia chiesa 1°T. Ore 17.00 confessioni 2° corso
Ore 18,45 via Crucis serale Ado e giovani c/o Sacro Morte di Orta (NO).
 
 
Giovedì Santo 5/4.
Ore 8,15 Lodi (è sospesa la S. Messa delle 8,30 e 18.00)
Ore 15.00 Accoglienza degli Olii e lavanda dei piedi ragazzi e anziani-
Confessioni dalle 16.00-19.00
Ore 18.00 S. Messa a S. Martino.
Ore 21.00 S. Messa in “Coena Domini”.
 
Venerdì Santo 6/4.
Ore 8,15 Lodi.
Confessioni dalle 9.00  12.00 e dalle 15.00 -19.00.
Ore 15.00 Via Crucis e Adorazione della Croce per bambini, ragazzi e anziani
Ore 18.00 Via crucis a S. Martino e confessioni
Ore 21.00 Celebrazione solenne della Passione e Morte del Signore
 
Sabato Santo 7/4.
Ore 8,15 Lodi.
Ore 9,30 visita agli “Scuroli” per PreAdo-
Confessioni dalle 9.00 alle 12.00 -15.00 alle 19.00
Ore 21.00 Veglia Pasquale e Messa di Risurrezione di Gesù.
 
Domenica di Pasqua 8/4. 
S. Messe ore 8.00-10,15 -11,30 e 18.00.
Ore 9,00 a S. Martino
 
Lunedì dell’Angelo 7/4.
S. Messe , 10,30 e 18.00
Ore 9.00 a S. Martino

 SUFFRAGI
Lunedì 2/4
Ore 8,30 Monica, Ore 18.00 Maria Boffelli, Bertoluzza Remo, Ferrario Ermano e Daniela Vidali.
 
Martedì 3/4
Ore 18.00 Luciana, Angelo e Enrica Freschi.
 
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