Comunicazione  di Formazione Religiosa.

 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

 
                 ANNO XXX  domenica 15-1-2012 - II Domenica dopo l'Epinania   
 

 

 

 Incontro Mondiale delle Famiglie

 

Oggi, nella nostra parrocchia , viviamo una giornata speciale di sensibilizzazione e raccolta delle disponibilità per ospitare le famiglie che verranno, da diverse parti del pianeta, qui a Milano per il prossimo incontro mondiale delle famiglie dal 28 maggio al 3 giugno 2012.
Di cosa si tratta ? Ecco alcune notizie essenziali.  
Monsignor Erminio De Scalzi, presidente della Fondazione Milano Famiglia 2012, lancia un appello ai milanesi perché aprano le porte delle loro case ai partecipanti all’Incontro mondiale delle famiglie (dal 30 maggio al 3 giugno 2012), stimati in circa un milione. «Basta anche un divano...», ha detto monsignor De Scalzi nel corso dell’incontro svoltosi stamane alla Casa della Carità. «Mancano meno di 200 giorni - ha sottolineato ancora De Scalzi -. L’evento riguarderà tutti, italiani e non, credenti e non credenti, cristiani e appartenenti ad altre religioni».
Servono 100 mila famiglie che diano ospitalità alle persone provenienti da altre parti d’Italia e da tutto il mondo. L’organizzazione vuole garantire a tutti un luogo per soggiornare gratuitamente, in modo da favorire anche chi proviene da Paesi meno ricchi. «Cerchiamo famiglie che accolgano altre famiglie - ha detto De Scalzi -. Serve un’ospitalità fisica e un’ospitalità del cuore. Chi offrirà accoglienza finirà per lasciarsi interpellare dagli stili di vita personali e familiari diversi dai nostri e anche per riscoprire virtù familiari come la semplicità e la sobrietà andate perdute da noi in Europa». Ha aggiunto monsignor De Scalzi: «Milano è una città con tanti abitanti senza casa e tante case senza abitanti, mi piacerebbe che l’Incontro mondiale delle famiglie diventasse occasione per aprire queste case».
Il termine per dare disponibilità all’accoglienza è fissato per il 31 marzo, ha spiegato don Luca Violoni, segretario generale della Fondazione Milano Famiglie 2012. Si può segnalare la disponibilità a ospitare scrivendo ll’indirizzo:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
«Meglio rivolgersi al proprio parroco - ha spiegato don Luca  -, che ci girerà i nominativi delle persone / famiglie disponibili Poi noi li contatteremo direttamente». Da monsignor De Scalzi, a questo proposito, una raccomandazione precisa: «Accogliete solo le famiglie che vi mandiamo e che hanno la nostra certificazione». Una mail a cui scrivere per dare la disponibilità ad accogliere è stata attivata anche dal Comune di Milano
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
L’amministrazione fin dai primi giorni del proprio insediamento si è messa al servizio della Fondazione Milano famiglie 2012 e del Prefetto, che è il commissario straordinario per l’evento, affinché la complessa macchina organizzativa sia in grado di accogliere il grande numero di persone previste. Ora rilanciamo l’appello alla città perché si apra alle famiglie che arriveranno». Per quanto riguarda il Parco Nord nei pressi dell’aeroporto di Bresso - area in cui si svolgeranno le celebrazioni presiedute dal Papa -, il vicesindaco ha assicurato che «sarà pronta la linea 5 della metropolitana. Stiamo lavorando con Milano ristorazione per la fornitura dei pasti». Tra le iniziative annunciate dal vicesindaco vi è anche la messa a disposizione delle strutture delle Scuole dell’infanzia per l’animazione e l’accoglienza e l’attivazione di tutor che possano assistere gli anziani soli nel mettere a disposizione le loro case.
A gennaio sono in programma 8 serate in diverse città della diocesi di Milano per sensibilizzare all’accoglienza e chiarire le modalità di partecipazione.
____________________
 
Per approfondire ...
 Mancano ormai meno di 200 giorni all’inizio del VII Incontro mondiale delle famiglie: fervono i preparativi e molto è già stato fatto. Pronte da tempo sono le Catechesi che ormai stanno iniziando il loro itinerario nelle parrocchie e nei gruppi familiari. Decisi sono i luoghi d’incontro e il programma del Convegno teologico-pastorale, con tutto il corteo dei laboratori pomeridiani che animeranno molti luoghi della città di Milano e le città più vicine. La Fondazione ha predisposto la modulistica per le iscrizioni, la segnalazione di chi si rende disponibile come volontario e, infine, anche per chi vuole ospitare le molte famiglie che giungeranno a Milano un po’ da ogni dove. Ora quest’opera di preparazione aspetta solo noi per far diventare realtà l’Incontro. Noi famiglie, parrocchie, associazioni, gruppi, movimenti...
Ciascuno secondo le sue possibilità e disponibilità. E in questo cammino d’accoglienza l’ospitalità avrà una parte rilevante, poiché arriveranno persone in carne e ossa che vorranno vivere tutto o in parte questa grande occasione di festa e riflessione sulla famiglia. Non si tratterà solo, beninteso, di offrire un letto e un tetto, questi saranno essenziali, ma soprattutto di offrire il nostro vivo desiderio di incontrare storie ed esperienze concrete, di farci ospitali e accoglienti così come da sempre ci è raccomandato dall’intero messaggio biblico. Abramo per primo accolse una parola e un invito e si mise in cammino, poi nell’arco della sua vita non smise di farsi ospitale con i tre misteriosi stranieri, con la stessa Parola di Dio anche quando drammatica... Maria e Giuseppe iniziano la loro storia insieme all’insegna dell’accoglienza, di un figlio misterioso l’una, di una moglie «in condizione sconveniente» l’altro. E dalla loro splendida apertura deriverà per noi tutti e per l’umanità intera quel messaggio di vita e di salvezza che ancora oggi ci sostiene. L’accoglienza è all’origine di tutte le cose che contano, se può apparire un rischio, è certamente accettabile. Siamo al mondo grazie a qualcuno che ha corso il rischio rischio di ospitarci nella sua carne, nei suoi desideri, nella sua immaginazione, siamo cresciuti grazie ai mille gesti di accoglienza e di ascolto che qualcuno ci ha riservato, rispondendo ai nostri bisogni, alle nostre domande, al nostro desiderio di amore e di considerazione. A nostra volta abbiamo imparato che farci accoglienti è condizione necessaria perché la nostra vita riceva, dall’incontro con l’altro, quel nutrimento che vince l’inedia e il grigiore. segnalato eventi culturali ed ecclesiali.
Accogliere significa mettersi in gioco, far spazio all’altro in noi, è occasione di dinamismo nelle nostre vite di sposi, genitori, sacerdoti, nelle nostre vite di comunità cristiane che rischiano il tran-tran tanto rassicurante quanto tedioso ed evangelicamente improduttivo. Perché l’altro che si affaccia al nostro cuore, alla nostra porta, alla nostra chiesa, lo possiamo tenere a distanza, pur garantendo un galante interloquire in nome della carità cristiana, o possiamo accoglierlo in noi e fargli spazio così da poter sperimentare la sorprendente dialettica del dare e del ricevere. Cosa faticosa certo, che può scombinare il nostro quieto vivere, può mettere in crisi i nostri luoghi comuni e le nostre "sane" abitudini, ma se adotteremo occhi curiosi e benevoli potrà costituire occasione di rinnovamento delle nostre stesse vite. Tanto più che essere accoglienti può riservarci sorprese inedite che mai hanno trovato spazio nemmeno nei nostri desideri come si legge nella Lettera agli Ebrei 13,2: «Non dimenticate l’ospitalità, perché alcuni, praticandola, hanno ospitato senza saperlo degli angeli». Che questo Incontro sia occasione per noi di aprire le nostre case, invitare con gioia famiglie lontane, escogitare i modi più fantasiosi per rendere possibile l’accoglienza. Perché non mandare i nostri figli grandicelli a casa di un qualche amico per quei 5 giorni così che la loro stanza possa essere occupata da una famiglia? Festa grande per loro e per noi. Perché non offrire ai nostri anziani spesso soli un bel soggiorno al mare così che la loro casa sia luogo di accoglienza? Con stile ovviamente perché tanti "angeli" possano riempire le nostre case e la nostra Diocesi in un momento unico e da non sprecare per crescere grazie all’apertura e all’incontro.
«Mancano poco meno di 200 giorni: dobbiamo fare entrare “negli occhi e nel cuore” delle nostre comunità ecclesiali questo evento che si avvicina. È una sfida interessante ed entusiasmante». È molto soddisfatto monsignor Erminio De Scalzi, vescovo ausiliare, delegato dall’Arcivescovo per il VII Incontro mondiale delle famiglie. Benedetto XVI, parlando giovedì al Pontificio Consiglio per la famiglia, ha infatti lanciato la nuova fase in vista di questo evento così significativo non solo per la Chiesa ambrosiana. È dunque il tempo di preparazione sia per i contenuti, sia per l’accoglienza. Si prevede infatti l’arrivo di un milione di persone che dovranno essere ospitate. Un’occasione unica di comunione universale 
 
   Don Marco 

 

 
“La Bibbia in pillole”
Curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato

 Domenica, 15 Gennaio, durante la Messa, leggeremo Giovanni 2,1-11

In questo brano , al versetto 10, leggiamo “tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono” .  Questo episodio è una catechesi costruita su Isaia 25, 6-10 e presenta la missione del Messia nel suo compito di ridare vigore e gioia alla fede di Israele, ormai spenta e priva di gioia.  In particolare, bisogna ritenere che Giovanni presenta Gesù come colui che offre ora il banchetto atteso fino a questo giorno, e leggere il racconto dello sposalizio di Cana, come la storia del banchetto offerto ai piccoli e agli oppressi . Il segno di Cana è il “principio” dei segni di Gesù. Il termine usato da Gv è seméia, segni. Il termine, che ricorre 17 volte nel IV Vangelo, fa parte della terminologia religiosa biblica per indicare l’attività rivelatrice e salvifica di Dio a favore del suo popolo. 

 

 

 CALENDARIO

 Domenica 15/1. Ore 9.00 2° incontro fidanzati – ore 10,15 ‘Domenica Insieme’ PreAdo – Domenica informativa I.M.F.

 

Lunedì 16/1. Ore 17.00 Centro d’ascolto Caritas – ore 21.00 Corale.

Martedì 17/1.  Giornata per il dialogo con gli Ebrei.

Mercoledì 18/1. Settimana di preghiera per l’Unità dei cristiani (fino al 25)  Ore 21.00 ‘Cenacolo’, invito a operatori della carità.

Giovedì 19/1.  Ore 21.00 Scuola della Parola decanale giovani.

Venerdì 20/1.  Ore 21.00 Equipe Gruppo famiglie.

Sabato 21/1.   Ore 16,30 Confessioni 4° corso, ore 19,30 cena missionaria.

Domenica 22/1. Ore 9.00 3° incontro fidanzati – ore 9,00-15,30 ospitalità CVS zona 1 Milano – CVS giovani a Fatima.

 

SUFFRAGI

Lunedì 16/1.   Ore 18.00 Luciana, Tito Tragella e familiari.

Martedì 17/1.  Ore 18.00 Gaeta Gustavo.

Mercoledì 18/1 Ore 18.00 Casana Valentino e Nella.

Giovedì 19/1.   Ore 18.00 Fragola Michele, Giuseppe, Luigi e Bressi Franceschina.

Venerdì 20/1.  Ore 8,30 Suore – ore 18.00 Lucia Santini.

 

ATTENZIONE: per il pellegrinaggio in GIORDANIA E LUOGHI SANTI è necessario dare l’iscrizione in segreteria entro il 20 gennaio, versando la caparra di EURO 390,00 Il saldo si deve versare  entro il 20 febbraio . Controllare la validità dei PASSAPORTI .

 

 

OFFERTE.

Gruppo famiglie per Capodanno 135,00; offerta per funerale 100,00; per funerale 50,00; offerte da S. Martino 20,00; offerta per S. Messa 150,00 e 100,00; per la Parrocchia 300,00.

ARCHIVIO.

Sono tornati alla ‘Casa del Padre’: De Stefano Paolo anni 57 e Negri Primina Francesca anni 72

IMPORTANTE

Incontro in preparazione al FAMILY DAY 2012 con don Luca Violoni  mercoledì 18 gennaio alle ore 21.00 presso la parrocchia di S. Michele Arc. e S. Rita: ingresso in via dei Cinquecento 1a (cancello oratorio – salone Cristo Re)  Sarebbe opportuna la presenza dei sacerdoti , dei membri  della commissione pastorale familiare,  di tutte le famiglie interessate all’accoglienza e di coloro che desiderano diventare volontari al servizio dell’evento…