Comunicazione  di Formazione Religiosa. 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo
foglio domenicale
 
   ANNO XXXI  domenica 2-6-2013  Domenica  II dopo Pentecoste
 
 
Un anno insieme...nell'anno della Fede 6
 
Sembrava ieri e siamo già alla fine dell’anno pastorale che, per una curiosa coincidenza , segue l’andamento dell’anno
scolastico,  e quindi del tempo estivo di vacanza , più che non le scadenze dell’anno civile.
Anche se la vita della comunità cristiana certamente continua ( e quella dell’oratorio si fa ancora più intensa e impegnativa tra Grest e Vacanze sulle dolomiti...), i mesi da giugno a settembre hanno sempre un po’ il sapore della “ pausa “ che non deve essere intesa come un tempo di “ sospensione della vita”, bensì come una preziosa occasione per “ riappropriarsi del significato di quel che si è vissuto, perché i ritmi frenetici dell’ esistenza  di oggi rischiano di “ rubare “ ciò che più conta, ciò che è indispensabile per l’uomo e cioè il senso di quel che ci accade , di quel che condividiamo nel bene e nel male . 
Ecco allora che la “ vacanza “ ( anche quella del nostro foglietto settimanale ), si presenta come momento propizio per rileggere il tratto di cammino che abbiamo percorso in un anno ( magari  anche riprendendo qualche articolo o qualche riflessione  proposta dal “ foglio “ , che ci ha particolarmente colpito e aiutato ).
Decisiva certamente è stata la proposta di Papa Benedetto XVI di vivere un anno dedicato alla “ fede  non solo in occasione certo del cinquantesimo dell’apertura del Concilio Vaticano II ma soprattutto “per mettere in luce con sempre maggiore evidenza la gioia ed il rinnovato entusiasmo dell’incontro con Cristo “. Così, a partire dagli esercizi di Settembre 2012 predicati dal novello prete Don Fabio, abbiamo vissuto la riscoperta delle quattro Costituzioni del Concilio in Avvento , il significato del CREDO  in quaresima e, nelle “ Domeniche della Fede “, il fondamentale rapporto tra Parola di Dio ( domenicale ) e la nostra pratica  della fede che non va limitata al “ venire a Messa la domenica “ ma che si realizza piuttosto in uno stile di vita che “ prende forma dall’Eucaristia domenicale “   plasmando così  le scelte e gli orientamenti pratici della vita quotidiana di ciascuno ad imitazione di Gesù e della sapienza del suo Vangelo . Questo solo per ricordare i momenti più intensi della proposta comunitaria di quest’anno.
Proviamo ad interrogarci su cosa rimane in noi del cammino fatto, su come esso ci ha aiutato a credere di più e con più convinzione, quali scelte ci ha ispirato e ci ispira , in particolar mondo come singoli ma anche come comunità cristiana . E proviamo ad esprimere nella preghiera il nostro grazie per i doni del Signore  cche sono certamente stati molti di più di quelli che abbiamo la coscienza di aver ricevuto, uno tra tutti e non da poco , la grande testimonianza di umiltà e fede di Papa Benedetto e la gioia per l’elezione di papa Francesco .
E proprio  a  Papa  Francesco e alle sue catechesi, abbiamo voluto dare  nell’ ultima parte di questo anno, ampio spazio. Sono certo che molti  hanno così potuto trarre insegnamenti preziosi per la vita e non pochi spunti da riprendere magari nella preghiera persona delle prossime settimane estive . A tutti auguro una buona estate anche a nome di tutta la redazione del foglio che ringrazio sempre di cuore e i cui nomi vorrei citare qui almeno una volta :  per  la segreteria : Daniela e Laura ; per le notizie della settimana : Serafina  e Lilia ; per la stampa Tony ; per la pillola biblica settimanale : Danilo ; per la cura  degli articoli del magistero del Papa o del Vescovo : Silvio ; per la piegatura Enrica , Giulia  e le  amiche della “III età “.
 
            Buone Vacanze a tutti
                      Don Marco 
 

P.S. Buone vacanze anche da Don Andrea, il diacono e le Suore.

- In giugno le notizie si troveranno sul foglio informativo a cura dell’oratorio .                

 

Lente d’ingrandimento : un pensiero sui  fatti di  Niguarda

 

 Abbiamo  ritenuto potesse essere utile e significativo riprendere qui un articolo apparso sul sito della Diocesi di Milano a firma del Prof. Mauro Magatti , sociologo  dell’Università Cattolica di Milano, sui recenti dolorosi fatti che hanno coinvolto il quartiere  Niguarda .

 

 Non ci sono parole per commentare il terribile episodio di violenza che ha visto come protagonista Kabobo, il giovane ghanese, 31 anni, che ha ucciso, agli albori di un giorno di maggio, tre persone del tutto innocenti, casualmente finite sotto il tiro del piccone trasformatosi, nelle mani omicide, in un terribile strumento di morte. È con questo spirito che ho accettato la richiesta di scrivere un pezzo su questo episodio. Che richiede, prima di tutto, il silenzio e la preghiera. Nella mia mente e nel mio cuore questa vicenda fa risuonare tre urli. Tre urli di dolore che chiedono perché.

Il primo urlo è quello delle tre vittime che, senza nemmeno avere il tempo di rendersene conto, hanno visto distrutte le loro vite. Ci siamo tutti immedesimati in questi tre uomini e nelle loro famiglie. Come non sentirsi vicini a chi, nella tranquillità di un gesto quotidiano - portare fuori il cane, scendere per prendere il caffè - si trova travolto da una violenza inaudita? Sentiamo forte l’urlo di queste vite spezzate. Un urlo che provoca un brivido lungo la schiena dell’intera opinione pubblica: siamo dunque esposti a tutto? Possibile che la violenza riesca a penetrare anche nei meandri più intimi delle nostre giornate e dei nostri quartieri? A tale domanda si può rispondere chiedendo più sicurezza o individuando negli extracomunitari il capro espiatorio del nostro dolore. Ma a me pare che quanto è successo ci ricordi che nessuno è mai fino in fondo padrone della sua vita. Che siamo e rimaniamo fragili. Ed esposti all’altro. Una condizione che possiamo arrivare a maledire fino a spingerci a rinchiuderci in noi stessi o a cercare di stare alla larga da tutti. Ma sarebbe vita questa?

Il secondo urlo è quello del carnefice. Nessun dolore, nessuna sofferenza può, in nessun modo, giustificare il suo gesto. C’è una sproporzione incolmabile tra la sofferenza che pure affliggeva quest’uomo e il male che ha inflitto a coloro che ha colpito. Se accettassimo per buona l’idea che chi sta male è giustificato nel momento in cui scarica la sua rabbia contro altri, le nostre città diventerebbero una giungla. Ciò però non deve impedirci di vedere il tunnel nel quale la vita di Kabobo si è a poco a poco rinchiusa. Fino a non lasciar più vedere alcuna luce. Immigrato, senza lavoro, in attesa di una decisione sul suo futuro. Una vita sospesa tra un passato irrimediabile e un futuro ignoto. Senza un presente. Di fatto abbandonato a se stesso, privo di interlocutori umani e istituzionali. Pensando al ragazzo ghanese che si aggira di primo mattino per le periferie di Milano mi viene da pensare al disperato e assurdo tentativo di farsi ascoltare da qualcuno. E proprio perché il suo urlo di dolore non era stato raccolto da nessuno, ecco la decisione di trovare un modo, il più terribile, per farsi ascoltare. Da tutti. Come spesso succede nella società contemporanea, la follia, il dolore estremo trovano nell’atto violento massima visibilità. Tutti ci siamo accorti di Kabobo, dopo che nessuno sembrava accorgersi di lui. È inaccettabile che in un Paese civile - quale l’Italia pretende di essere - ci siano migliaia di persone come Kabobo che rimangono sospese sul nulla a causa di lungaggini burocratiche e dell’inefficienza del sistema giudiziario.

Il terzo urlo è di coloro che sono scampati alla violenza, ma non hanno avuto la prontezza per lanciare l’allarme. Avendo visto come è finita quella tragica mattina anche loro hanno urlato per essersi rinserrati nelle loro case, disinteressandosi di quello che avrebbe potuto accadere. È che invece è accaduto. L’abitudine a sentirci responsabili di quanto accade attorno a noi l’abbiamo dimenticata da un pezzo. Il bene comune è, così, quotidianamente negato. Come se a contare fosse solo il nostro tornaconto personale. Di scarso senso civico, dunque, si può e si deve parlare. Ma c’è forse anche dell’altro: prima ancora del senso civico, prima ancora del pericolo che non si è voluto vedere, colpisce che nessuno abbia visto stampato sul volto di Kabobo l’urgenza di un aiuto. La polizia andava chiamata non solo perché la situazione era pericolosa e poteva finire male. Non solo per senso civico. Ma prima di tutto e soprattutto perché Kabobo versava, in chiara evidenza, in uno stato di estrema necessità. Fermarlo era il primo modo di aiutarlo. Ecco, oggi questi tre urli continuano a risuonarci dentro. Ci parlano della nostra comune condizione umana. Ci mettono faccia a faccia con il dolore, la violenza, l’assurdo. Facciamoli risuonare. Nel silenzio e nella preghiera.

 

                             M . Magatti

 SPECIALE  ESTATE ORATORIO 2013

Conto alla rovescia verso l’avventura del GREST 2013 ..

Ecco le date :

 DAL 10 GIUGNO AL 5 LUGLIO  2013

TUTTO IL GIORNO   -   DA LUNEDI’ A VENERDI’

 

  • Entrata: ore 9,00 - 9,30
  • Per chi pranza a casa: uscita ore 12 – rientro ore 13,30-14
  • Conclusione attività: ore 17,30.
  • Età : dalla PRIMA elementare conclusa  alla TERZA media compresa.

___________

E non si può poi dimenticare la : VACANZA SULLE DOLOMITI

La Vacanza estiva sarà in due turni di 11 giorni. Questa scelta è voluta per garantire una  più adeguata cura dei ragazzi, una  proposta più attenta alla fascia d’età e  per poter dare questa opportunità a più persone.

 

  •  I turno: ELEMENTARI (3ª-4ª-5ª el. conclusa) da domenica 30 giugno a mercoledì  10 luglio
  • II turno : MEDIE (1ª-2ª-3ª md. conclusa) da mercoledì 10 a sabato 20 luglio
  •  

 

 

ENTRATE

 

 

USCITE

 

Off. ordinarie

€ 47.571,92

 

Utenze e Tasse diverse

€ 49.689,91

Off. S. Messe e per il culto

€ 16.249,64

 

Spese culto

€ 13.565,05

Buste di maggio e Festone

€ 18.272,19

 

Manut. Ordinaria

€ 12.500,34

Benedizioni natalizie

€   8.635,00

 

Stipendi e contributi

€ 36.066,92

Candele votive

€ 21.368,29

 

Candele votive

€   7.146,36

Off. per attiv. Caritative

€ 37.833,42

 

Per attiv. Caritative

€ 43.403,27

Attività  oratorio

€ 54.964,78

 

Per attiv. oratorio

€ 46.940,71

Bar  oratorio

€ 10.261,97

 

Bar  oratorio

€   5.941,42

Off. per opere straordinarie

€ 87.028,59

 

Manut. Straordinaria

€ 175.482,79

Varie, pellegrinaggi ecc..

€ 87.984.00

 

Varie, pellegrinaggi. ecc..

€ 88.528,28

Attiv. Palestra

€ 36.160,91

 

Attiv. Palestra ( rate mutuo… )

40.691,09

 

€ 426.330,71

 

 

€ 519.956,14

Disavanzo al 31/12/2012

- € 93.625,43

 

 

 

ENTRATE

 

 

USCITE

 

Off. ordinarie

€ 47.571,92

 

Utenze e Tasse diverse

€ 49.689,91

Off. S. Messe e per il culto

€ 16.249,64

 

Spese culto

€ 13.565,05

Buste di maggio e Festone

€ 18.272,19

 

Manut. Ordinaria

€ 12.500,34

Benedizioni natalizie

€   8.635,00

 

Stipendi e contributi

€ 36.066,92

Candele votive

€ 21.368,29

 

Candele votive

€   7.146,36

Off. per attiv. Caritative

€ 37.833,42

 

Per attiv. Caritative

€ 43.403,27

Attività  oratorio

€ 54.964,78

 

Per attiv. oratorio

€ 46.940,71

Bar  oratorio

€ 10.261,97

 

Bar  oratorio

€   5.941,42

Off. per opere straordinarie

€ 87.028,59

 

Manut. Straordinaria

€ 175.482,79

Varie, pellegrinaggi ecc..

€ 87.984.00

 

Varie, pellegrinaggi. ecc..

€ 88.528,28

Attiv. Palestra

€ 36.160,91

 

Attiv. Palestra ( rate mutuo… )

40.691,09

 

€ 426.330,71

 

 

€ 519.956,14

Disavanzo al 31/12/2012

- € 93.625,43

 

 

 

“La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato 

 Domenica, 2 Giugno, durante la Messa , leggeremo Matteo 6, 25 - 33

Al versetto 30 , leggiamo :” ..o gente di poca fede ?” . Questo termine (in greco oligòpistoi) non esiste nel greco classico, ed è stato coniato per rendere l’espressione giudaica “piccoli di fede” che troviamo negli scritti rabbinici: “Chi ha pane nel cesto e dice: “Che mangero domani? E’ un credente di poca fede” (Sotah 48). Tale termine nella Bibbia ricorre soltanto sulle labbra di Gesu, e sempre in frasi interrogative (Mt 8,26;Mt 14,31;Mt 16,8;Lc 12,28) : il Signore non lo impiega per condannarci, ma solo per ridestarci. Da quest’uso linguistico, possiamo dedurre che la fede cresce e si ridesta solo in risposta alla grazia divina: è un dono continuamente donato che non possiamo pretendere di gestire autonomamente.

 

 
 
  CALENDARIO
 
Domenica 2/6.
Ore 14,15 Pellegrinaggio della fede delle Famiglie (partenza dalla Parr. Di S. Rita) ritrovo ore 13,45 sagrato chiesa;
Ore 18.00 S. Messa, Adorazione e Benedizione Corpus Domini.
  
Lunedì 3/6.
Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas; Partenza Pellegrinaggio a Fatima; ore 21.00 Verifica Festone di Maggio
 
Mercoledì 5/6.
Ore 8,30 Liturgia della Parola;
Ore 21.00 Riunione genitori vacanza estiva e saldo
 
Giovedì 6/6.
Ore 18.00 Liturgia della Parola.
  
Venerdì 7/6.
Ore 14,30 Pulizia chiesa 1° turno; ore 18.00 1° venerdì del mese: adorazione.
 
Sabato 8/6.
Ore 9,30-10,30 Centro d’Ascolto Caritas;
ore 16.00 Incontro genitori Battesimi del 9 e 23
 
Domenica 9/6.
Ore 11,30 S. Messa e Battesimi (1° turno).
 
SUFFRAGI
 
Lunedì 3/6. 
Ore 18.00 Marocchi Leonello, Casacci Anna, Scalcucci Nello, Giani Francesco e Giacomina Fornaroli.
 
Martedì 4/6.
Ore 8,30 Magnanensi-Benicchi.
 
 
 
ARCHIVIO
 
Con il  sacramento del Matrimonio  hanno formato una nuova famiglia: Giargiana
Gianluca e Barile Federica.
 
E’ tornato alla ‘Casa del Padre’ Valle Carlo Maria anni 68.