Comunicazione  di Formazione Religiosa.

 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

 
 
                 ANNO XXIX  domenica 3-4-2011 - IV di Quaresima - n°29         
 

 UNA STORIA LUNGA 100 ANNI 13

 QUARESIMA 2011- Santità battesimale 4
 
Famiglia e vocazione battesimale
 
Se ancora trovate la forza di seguire questa serie di articoli a tutti gli effetti “ quaresimali” sul foglio campane, dedicati ad un argomento non semplice ma, a mio giudizio, decisivo per il futuro della chiesa come lo è la questione della comune vocazione battesimale, con tutte le conseguenze storico-pratiche che essa comporta, oggi ci soffermiamo, come dice il titolo, sulla questione del rapporto Famiglia e vocazione battesimale. Questo, sia per entrare nello specifico di una esperienza concreta , sia per intrecciare uno dei temi dell’anno che è appunto la riflessione dedicata alla famiglia . Nei precedenti articoli, abbiamo considerato come il sacramento del Battesimo sia, per i credenti, il fondamento di una comune vocazione alla santità. Partiamo ancora dal Battesimo per esprimere il suo legame con il sacramento del Matrimonio ed esaminare la relazione che esiste tra famiglia e “vocazione”. Il Catechismo della Chiesa Cattolica ci ricorda che “Il Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana, il vestibolo d’ingresso alla vita nello Spirito, è la porta che apre l’accesso agli altri sacramenti”. Utilizzando un’immagine domestica potremmo dire che il Battesimo è come la porta d’ingresso della nostra casa, attraverso cui si riconosce l’amore che dovrebbe regolarne  i ritmi della vita , si accede alla stanza della mensa in cui si ri-celebra il Rendimento di grazie,   al soggiorno in cui si ri-celebra la festa del perdono e della gioia, alla stanza nuziale in cui si ri-celebra il Matrimonio ,  alla stanza dei figli in cui si ri-celebra lo stesso Battesimo ecc… Tutte le stanze delle nostre case hanno come riferimento la porta d’ingresso attraverso cui è possibile entrare e uscire, così il Battesimo è il riferimento sorgente  di tutti i sacramenti .
Il Battesimo , in relazione al matrimonio , è una con-vocazione, cioè una “chiamata insieme”, ad essere in “relazione coniugale “ a immagine dell’amore di Dio per il suo Popolo, di Cristo per la sua Chiesa. Il Battesimo è una con-vocazione a fare della Chiesa una Famiglia. Infatti, come nell’ individuo singolo, cosi’ nella specificità della vita di coppia , il battesimo chiama i due sposi alla santità per essere e fare una “comunità coniugale” in maniera propria ed originale.
Per la grazia del Battesimo i coniugi sono con-vocati ad essere profeti. La profezia è l’annuncio della Parola di Dio. Gesù stesso si è fatto Parola per noi. Questo mistero dell’incarnazione del Verbo negli sposi e nella famiglia, è un evento sacramentale che si rinnova continuamente nella storia d’amore della coppia/famiglia.
Per la grazia del Battesimo , i coniugi sono con-vocati ad essere sacerdoti. Ogni battezzato viene inserito nel sacerdozio di Gesù, come una vite al tralcio, per dare molti frutti; come Gesù, che diventa “colui che offre” (sacerdote) e “offerta viva” (sacrificio). Da questo punto di vista la famiglia è la prima scuola di preghiera. Nella sua vita troviamo motivi per il rendimento di grazie, per implorare e chiedere perdono. È luogo dove ogni vocazione è formata al ringraziamento, all’implorazione, alla richiesta. Infine i coniugi sono con-vocati ad essere Re e Regine. Ogni cristiano con il Battesimo, partecipa alla regalità di Gesù, che si è manifestata nell’amicizia, nella solidarietà, nel servizio. Anche ai coniugi è dato questo ufficio in dono, che assume la sua particolarità nel sacramento del Matrimonio. È una regalità, una signoria, vissuta in due e condivisa con pari dignità in un contesto familiare/domestico assolutamente originale. La famiglia è comunità di servizio gratuito e reciproco. È luogo dove si impara che il dono non ha prezzo e non si compra; è luogo dove si impara a donarsi nelle piccole cose per essere capaci del dono totale di sé.
Nell’opera di discernimento della vocazione dei figli, è necessario che gli sposi si sentano dei chiamati, abbiano cioè la coscienza di essersi sposati a seguito di una chiamata di Dio, intesa come dono di Dio offerto sulla comune chiamata battesimale. Quindi che abbiano la certezza di vivere una vita da chiamati: in quanto coppia, nel mutuo dono sul modello di Cristo; in quanto famiglia, nel riconoscere nei figli un “dono nel dono”. Il figlio non è diritto, un possesso, ma una persona chiamata da Dio alla vita attraverso il ministero degli sposi. Dal matrimonio scaturisce un ministero che è per la vita e come tale per l’educazione dei figli. Generare è un’azione compiuta in due, che ha come culmine rendere il figlio capace di affrontare la vita nella società e nella chiesa. È un ministero di santificazione della famiglia e di edificazione della comunità cristiana. Il ministero coniugale ha così una sua tipica espressione nel sostenere il figlio nel cammino della vita, fino alla conoscenza della sua particolare chiamata, nel mondo e nella chiesa. Rispondere alla chiamata alla fede (esercitando l’ufficio battesimale) e al matrimonio (esercitando l’ufficio dell’amore), è per gli sposi la prima condizione per aiutare la risposta alla vocazione dei figli. La totalità dell’amore degli sposi è punto di riferimento per ogni vocazione.
Oggi ogni vocazione, compresa quella matrimoniale di cui i figli fanno diretta esperienza, deve essere oggetto di dialogo e chiarimento. Il contesto nel quale viviamo richiede di presentare in forma stimolante le ragioni umane del matrimonio e della famiglia. Di fronte a modelli presenti nella società, che pongono interrogativi e disorientano,  fin dai primi anni di vita sociale dei bambini, occorre presentare e motivare in modo autentico il modello di matrimonio e di famiglia, che è trasmesso dal progetto biblico. Anche nei confronti della chiamata e della figura del sacerdote, della religiosa e del religioso è fondamentale una presentazione chiarificante e motivante da parte dei genitori, soprattutto considerando il clima di indifferenza religiosa e i messaggi parziali e fuorvianti, che vengono trasmessi anche nelle più banali conversazioni. Ci piace riportare, a questo proposito e per concludere, alcune parole del card. Martini: “Mi sembra che una conseguenza coerente della scelta di chiedere il battesimo per i propri figli sia un'opera educativa che si preoccupi di inserire in una comunità, di promuovere la partecipazione, di insinuare nei ragazzi e nei giovani un senso di appartenenza alla comunità cristiana in cui si educa alla fede, alla preghiera, alla domanda sul futuro. Una famiglia che si isola, che difende la propria tranquillità sottraendosi agli appuntamenti comunitari risulta alla fine più fragile e apre la porta a quel nomadismo dei giovani che vanno qua e là assaggiando molte esperienze, anche contraddittorie, senza nutrirsi di nessun cibo solido. […] Mi capita talora di raccogliere nei genitori una specie di paura, di apprensione al sospetto che un figlio possa orientarsi al ministero sacerdotale. […]Penso che un papà e una mamma possano comprendere, al di là dei luoghi comuni e delle reazioni emotive, quale grande grazia sia il dono del sacerdozio e possano perciò rallegrarsi se un loro figlio sente l'attrattiva per questa strada: vi assicuro che non gli mancherà la gioia, se sarà un bravo prete. […] La bellezza cristiana della vita di un bravo prete e la grazia straordinaria che rappresenta un prete santo per una comunità devono suggerire a tutti di pregare perché nelle nostre comunità non manchino i preti. La preghiera per le vocazioni al ministero sacerdotale deve essere condivisa da tutta la comunità. Invito anche voi a pregare in famiglia e a suggerire questa intenzione di preghiera anche ai vostri figli, in obbedienza alla parola del Signore "pregate il padrone della messe che mandi operai per la sua messe"(Lc 10,2)
                                                                                         A cura di don Marco
 
Speciale aggiornamento situazione economica parrocchiale 
 
Come di certo avrete tutti notato, le campane della nostra chiesa non suonano più dalle 19.30 di sabato 19 marzo, a causa di un fulmine che ha colpito il campanile e ha causato numerosi danni a diversi impianti , primo tra tutti , l’impianto delle campane che era stato rinnovato da non molti anni . Per darvi una idea, almeno sommaria, dei danni, ve li elenchiamo di seguito con alcune cifre di spesa che vanno a pesare sulle nostre ormai esauste casse ! ( L’assicurazione infatti non coprirà mai tutte le spese relative al ripristino degli impianti e comunque rimborserà parte delle spese solo dopo che avremo pagato le relative fatture ! ) . 
Danni all’impianto campane ( per un totale di circa 25.000 Euro solo per questo!) Necessaria revisione del parafulmine ( ancora da preventivare )
Danni alle antenne televisive delle suore e degli ex locali ASL ( sostituiti ) 
Danni ai telefoni delle suore e della parrocchia ( sostituiti )
Danni all’impianto di amplificazione ( sostituite tre casse e amplificatore provvisorio)
Danni alla  caldaia ex locali ASL ( sostituita per  circa  2660,00 euro di spesa )
Danni al quadro elettrico chiesa – sacrestia e rottura scalda-acqua sacrestia.
Danni all’impianto di riscaldamento della cappellina ( per ora fuori uso…  )
La somma delle spese da sostenere supera i 30.000 euro…  se va bene …
Chi volesse sostenerci con un aiuto significativo può contattare i sacerdoti oppure tramite bonifico bancario c/o Banca INTESA San PAOLO – Filiale 01975 di Rogoredo IBAN : IT 36 H 0306901674000000 109100 intestato a Parrocchia Sacra Famiglia in Rogoredo . Come sempre, a tutti e a ciascuno un grazie sincero per quel che fate e per l’attenzione che date ai bisogni anche “ imprevisti “ della Parrocchia .

 

 
CALENDARIO SETTIMANALE
 

Domenica 3/4 = IV Domenica di Quaresima. Ore 10,15 Domenica ‘Insieme’ 3° corso e Candidatura alla cresima. 

Lunedì 4/4 = Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas – ore 17.00 corso di recitazione – ore 17.00 Adorazione per le vocazioni, in cappellina – ore 21.00 Corale. 

Giovedì 7/4 =Ore 15,30 s. Messa c/o Casa di cura Gecra – ore 21.00 Scuola della Parola giovani Decanale c/o Fatima. 

Venerdì 8/4 = Ore 14,30 Pulizia chiesa 1° turno – ore 18.00 via Crucis – ore 21.00 Quaresimale “ EETTY HILLESUM : dal buio del nazismo emerge la luce” 

Domenica 10/4 = Pellegrinaggio Prima Media in preparazione alla s. Cresima, ragazzi e genitori a Bevera (Castello Brianza) ore 9.00 ritrovo in piazza della chiesa

 
 
SUFFRAGI
 

Martedì 5/4 = Ore 18.00 Defunti Fam. Cherubini, Orlandini e Ronzoni.

   Mercoledì 6/4 =Ore 18.00 Chiovaro Giuseppe, Maria e Concetta.

 

OFFERTE
 

    Offerta alla Madonna per la nascita di Andrea €50,00.

 
 
S.O.S. CARITAS
 
        Necessitano alimentari non deperibili per i bisognosi assistiti dalla S. Vincenzo Parrocchiale Grazie!