Comunicazione  di Formazione Religiosa.

 

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

foglio domenicale

 
 
                 ANNO XXIX  domenica 13-3-2011 - I di Quaresima - n°26         
 

 

UNA STORIA LUNGA 100 ANNI 10

 

QUARESIMA 2011- Santità battesimale 1
 
Il Battesimo, vocazione alla santità per tutti
 
“Credo la Chiesa una, santa...”, recitiamo così nel Credo della Messa. Lo recitavano allo stesso modo già i primi cristiani come professione della fede battesimale. Le lettere di Paolo iniziano con: “Salutate la Chiesa santa” che è a Corinto, Efeso, Roma...: . “Santi” e “sante” erano chiamati i cristiani battezzati , e il Battesimo era considerato un vero ingresso nella santità di Dio attraverso l’inserimento in Cristo e la cosiddetta “inabitazione” dello Spirito… Sul tema della santità della Chiesa, il Concilio Vaticano II si è pronunciato esplicitamente  con la preoccupazione di allargare l’idea, gli orizzonti e le figure della santità,  proclamando l’universale vocazione alla santità del popolo di Dio .”  Il Signore Gesù, maestro e modello divino di ogni perfezione, a tutti e a ciascuno dei suoi discepoli di qualsiasi condizione ha predicato quella santità di vita, di cui egli stesso è autore e perfezionatore: «Siate dunque perfetti come è perfetto il vostro Padre celeste» (Mt 5,48) . Mandò infatti a tutti lo Spirito Santo, che li muova internamente ad amare Dio con tutto il cuore, con tutta l'anima, con tutta la mente, con tutte le forze (cfr Mc 12,30), e ad amarsi a vicenda come Cristo ha amato loro (cfr. Gv 13,34; 15,12). I seguaci di Cristo, chiamati da Dio, non a titolo delle loro opere, ma a titolo del suo disegno e della grazia, giustificati in Gesù nostro Signore, nel battesimo della fede sono stati fatti veramente figli di Dio e compartecipi della natura divina, e perciò realmente santi. Essi quindi devono, con l'aiuto di Dio, mantenere e perfezionare con la loro vita la santità che hanno ricevuto. Li ammonisce l'Apostolo che vivano « come si conviene a santi » (Ef 5,3), si rivestano «come si conviene a eletti di Dio, santi e prediletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di dolcezza e di pazienza » (Col 3,12) e portino i frutti dello Spirito per la loro santificazione (cfr. Gal 5,22; Rm 6,22). E poiché tutti commettiamo molti sbagli (cfr. Gc 3,2), abbiamo continuamente bisogno della misericordia di Dio e dobbiamo ogni giorno pregare: « Rimetti a noi i nostri debiti » (Mt 6,12) È dunque evidente per tutti, che tutti coloro che credono nel Cristo di qualsiasi stato o rango, sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità [124] e che tale santità promuove nella stessa società terrena un tenore di vita più umano. Per raggiungere questa perfezione i fedeli usino le forze ricevute secondo la misura con cui Cristo volle donarle, affinché, seguendo l'esempio di lui e diventati conformi alla sua immagine, in tutto obbedienti alla volontà del Padre, con piena generosità si consacrino alla gloria di Dio e al servizio del prossimo. Così la santità del popolo di Dio crescerà in frutti abbondanti, come è splendidamente dimostrato nella storia della Chiesa dalla vita di tanti santi “. ( Costituzione dogmatica sulla Chiesa, Lumen Gentium, Cap.5)
Questo è certamente il capitolo più innovativo della Lumen gentium.
Collocandosi nel solco di questa tradizione, il servo di Dio Giovanni Paolo II, prossimo beato, nella sua lettera ai cristiani del Terzo Millennio, a conclusione del Giubileo del  2000, come primo passo del cammino per ripartire da Cristo, invitava alla santità: “Finito il Giubileo, ricomincia il cammino ordinario, ma additare la santità resta più  che mai un’urgenza pastorale”. E ne fonda la ragione sul Battesimo: “Chiedere ad  un catecumeno: Vuoi ricevere il Battesimo? significa al tempo stesso chiedergli: Vuoi  diventare santo?” (Novo Millennio Ineunte 30; 31).
Le vie della santità sono molteplici e adatte alla vocazione di ciascuno. Non a  caso, Giovanni Paolo II ringraziava il Signore di avere proclamato santi e sante  tanti cristiani. E, tra loro, molti laici che si sono santificati nelle condizioni più  ordinarie della vita, che non hanno avuto paura di stare nel mondo, senza  appartenere alle logiche del mondo: per fare qualche esempio il giovane Piergiorgio Frassati, i coniugi Luigi  e Maria Beltrame-Quattrocchi, la mamma Gianna Beretta Molla, numerosi sacerdoti, religiosi e religiose. Qualcuno dice anche troppi. Forse, ma sempre pochi, se è vero che è ora di riproporre  a tutti con convinzione la santità come “misura alta della vita cristiana ordinaria” (Novo Millennio Ineunte 31).  Trovo una conferma in questo dalla nostra storia di chiesa ambrosiana che ha offerto ed offre una grande quantità di santi e di testimonianza di vita sanata e ordinaria, molte delle quali sconosciute al grande pubblico ma non per questo meno autentiche e significative. Questa grande ricchezza di “santi e sante ” costituisce un ‘invito , uno sprone  implicito a  impegnarci tutti su forme e figure di quella che è definita la “santità popolare”.  Prima che in figure di santi d’eccezione, la santità popolare si manifesta nella vitalità del costume e dello stile cristiano, nella cura per l’ unità della famiglia, nella qualità evangelica delle istituzioni educative come la scuola e gli oratori, nella ricchezza della proposta  cristiana rivolta a tutti nelle parrocchie e, con forme più recenti, offerta nelle  associazioni e nei movimenti riconosciuti dalla Chiesa.Come si vede, dobbiamo ritornare ancora al Battesimo come vocazione alla  santità, e guardare alla vita della nostra comunità cristiana come palestra di santità, prima  ancora che “centro di servizi”, come spesso può dar l’idea di essere. “Che vedete? — ha scritto un giorno Giosuè Carducci  il poeta, notando lo sfaldamento della coscienza cristiana — Il Cristianesimo è un romanzo che fa chiasso... Ci scordammo del battesimo…”. L’anno di “Santi per vocazione” ci dà l’occasione preziosa per non  scordarci del Battesimo: al contrario, vogliamo non solo  ricordarlo, ma prenderne sempre più coscienza come il più bel dono della nostra  vita, di cui ringraziare il Signore ogni mattina nella preghiera, insieme ai nostri  genitori che l’hanno domandato per noi alla Chiesa, come insegnavano le nonne a dire al mattino: “Ti ringrazio Signore di avermi creato e fatto cristiano...”.
 
A cura di don Marco
 
 
Calendario  
 
Domenica 13/3 = Prima Domenica di Quaresima.
 
Lunedì 14/3 = Ore 17.00 Centro d’Ascolto Caritas – ore 17.00 corso di recitazione – ore 21.00 Corale – Via Crucis con il Cardinale, ritrovo ore 20.00 al metrò.
 
Martedì 15/3 = Ore 21.00 C.A. E.
 
Mercoledì 16/3 = Ore 10.00 gruppo del Vangelo con Lucrezia c/o Bar parrocchiale, testo: Lettera di s. Giacomo cap.2,14-26. cap 3..
 
Giovedì 17/3 = Terza Età – ritiro Decanale e pranzo, prenotazioni c/o ufficio parrocchiale – ore 21.00 Animatori gruppi del vangelo – ore 21.00 pulizia chiesa 3° turno.
 
Venerdì 18/3 = Ore 18.00 Via Crucis, animazione 1° corso di catechesi – ore 21.00 Quaresimale.
 
Sabato 19/3 =  Ritiro giovani decanale. Ore 14,30 Caritas Decanale c/o Parr. S. Luigi – ore 16.00 Incontro gruppo famiglie Senior – ore 16,30 Confessioni 3° corso.
 
Domenica 20/3 = Seconda Domenica di Quaresima. Ritiro giovani Decanale. Domenica ‘Insieme’ 2° corso – ore 14,30 Prime Confessioni.
 
 
 
SUFFRAGI
 
Lunedì 14/3 = Ore 18.00 Fam. Mercandelli e Ribolla.
 
Martedì 15/3 = Ore 8.30 Longo Vittorio, Ercoli Andreina.
 
Mercoledì 16/3 = Ore 18.00 Bonomi Edoardo – Silvestri Giulia – Russi Francesco – Rosa Pavesi – Ulemi.
 
Giovedì 17/3 = Ore 18.00 Romano Adriana.
 
Venerdì 18/3= Aliturgico.
 
Sabato 19/3 = Ore 8.30 Josè Maria Murua.
 
 
 OFFERTE
 
Per Oratorio €100,00 – per Battesimi €150,00.