AVVENTO : AMEN ! VIENI SIGNORE GESU’ 4
Nelle domeniche di avvento incontriamo una scena che di per se conosciamo meglio dalla domenica delle Palme: Il Messia Gesù viene a visitare il suo popolo come re di giustizia e di pace cavalcando la cavalcatura regale che era il puledro, la bestia da soma perché così era scritto nelle profezie di Israele citate qui apertamente dall’ evangelista Matteo. Gesù amava descriversi come “colui che viene”.
Spesso si leggono nei vangeli queste espressioni: "sono venuto a cercare e salvare ciò che era perduto"; "non sono venuto per i sani ma per i malati" e ancora: "Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza". Gesù viene nella città santa di Gerusalemme, la città tanto amata e desiderata, la città del Compimento della Sua vita e della sua missione, il luogo della Sua morte e resurrezione. E anche qui si trova troviamo l’acclamazione:” Benedetto colui che viene nel nome del Signore”.
L'Avvento di Gesù è certamente un fatto che mi coinvolge personalmente in una storia, in una relazione personale con lui. Ma c’è un venire di Gesù che è anche un fatto collettivo e politico, nel senso più stretto del termine, cioè nel senso che il venire di Gesù, il figlio di Dio, nella storia umana finisce inevitabilmente per incontrare la coscienza civile di un popolo, con le sue domande, con i suoi drammi organizzativi e sociali. Per questo, come credenti non ci possiamo sottrarre per es alle nostre responsabilità nei confronti della società civile in cui siamo inseriti. Come a Gesù nessun uomo è estraneo, così per Lui non esistono città, strutture sociali o economiche che gli siano estranee e nelle quali non possa entrare e non possa abitare con il suo stile e il suo metodo che dovrebbero diventare lo stile e il metodo degli uomini che le abitano, soprattutto di coloro che hanno delle particolari responsabilità. Il tempo di Avvento ci ricorda come Gesù, il Messia che viene ad abitare lo spazio della vita umana e delle sue relazioni, ha bisogno di uomini che lo aiutino in questo progetto di bene per questa nostra umanità. Nel suo entrare a Gerusalemme Gesù coinvolge alcune persone e addirittura degli animali. Non sono i protagonisti della scena ma attori anonimi che appaiono anche solo per un istante. Potremmo dire che anche in questo si può vedere lo stile di Gesù Messia e del suo regno che viene: lui cerca persone che appaiono anche solo per un istante, fanno quel che devono, magari dicendo anche una sola battuta sulla scena e poi sanno farsi da parte. Ci sono quelli che sembrano quasi regalare l'asina e il suo puledro a Gesù. Questi pongono una sola domanda: Perché mai lo slegate? E poi semplicemente si fidano e lasciano fare ai discepoli. Immagine chiara di tutti coloro che nella quotidianità continuano a intessere piccoli, ma grandi rapporti di fiducia di, fiducia negli altri, nel futuro nelle potenzialità di bene che ci sono nell’uomo nonostante tutto. Sono gli uomini e le donne che abitano questa terra in modo fiducioso e tenace, umili e forti che vivono semplicemente credendo, continuando a fidarsi e ad affidarsi rischiando. Se la fede nelle nostre società occidentali è in affanno è forse perché ci attraversa una profonda sfiducia in primo luogo nell'umanità delle persone. In crisi è l'atto umano del credere. Non ci fidiamo più, non diamo più credito all'altro. Siamo chiamati a rialimentare fiducia, creando strutture di fiducia. Quasi fosse una sorta di terreno fertile ancora capace di far riattecchire la fede in Dio, in un Dio che viene, che viene sempre. Perché nella palude della diffidenza, anche il germoglio del cielo si perde. Far bene il bene, accettare l'altro senza lasciarsi sopraffare dal tarlo del sospetto, della malizia dell'altro, ci introduce alla fede quella con la F maiuscola e spalanca il nostro cuore alla speranza. I proprietari del puledro, di un villaggio senza nome, rappresentano tutti gli umili servitori del Regno, casa e lavoro, che stanno dalla parte della gratuità, senza monetizzare la vita ad ogni costo, senza speculare sempre soprattutto sulle difficoltà storiche del momento, alla ricerca di un ulteriore inutile profitto, visto che alla fine il denaro non si porta nella tomba. Questi sono gli uomini semplicemente affidabili e credibili di cui ha bisogno il Signore per far progredire il suo regno già in terra. Giù perché anche il simbolo della cavalcatura ci parla. Il Regno avanza preferibilmente sulla groppa di un'asina col suo puledro che proprio alcune persone semplici e anonime avevano prestato a Gesù. Ora se anche dovessimo considerare la nostra esistenza come inutile, arrivati a questo punto, possiamo sempre immaginare che anche la nostra povera groppa potrebbe servire per una buona causa. Quand'anche mi sentissi debole, nient'altro che un puledro inutile, è allora che sarei forte e il Signore potrebbe proprio servirsi di me. Proprio di me, se Lo lascio fare, come Lui si è lasciato fare. Dove la debolezza non è un impedimento, ma il principio del Suo avanzamento, del Suo venire, del Suo solenne entrare nella città del mio cuore come nelle nostre città di oggi. In esse siamo chiamati però ad essere presenza attiva certo discreta e rispettosa, non invadente così come fece Gesù, senza imporci e con grande umiltà, quasi in silenzio anche quando ci acclamassero per qualcosa di buono che abbiamo fatto. Quell’«Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!" non è per noi ma è per lui e da duemila anni nonostante tutto il regno di Dio continua a venire così.
A cura di don Marco
Un sorriso” dal gruppo famiglie dopo l’incontro del 3 dicembre
"In famiglia, la santità è come la cena: apri il frigorifero e trovi
quello che Dio ti ha donato; poi bisogna mettersi ai fornelli con amore
e creatività per rendere quel pasto il migliore per noi"
Buone feste dal gruppo famiglie
Proposta in collaborazione con CARITAS parrocchiale : “ Avevo Fame…” raccolta alimentare domenicale :
per Domenica 18/12 portiamo :
igiene personale (shampoo, bagnoschiuma, assorbenti)
CALENDARIO
11/12 Domenica V d’Avvento
ore 15.30 e 16.30 Battesimi
ore 17.00 Concerto di Avvento in chiesa
14/12 Mercoledì
ore 9.30 e 21.00 : I Mercoledì della Parola
15/12 Giovedì
ore 17.00: Novena di Natale
ore18.00/20.00 Incontro dott. Cusenza “Pianeta preado ”per genitori 11-15, educ… ore 21.00: Equipe fidanzati /1
16/12 Venerdì
ore 17.00: Novena di Natale Confessioni preado
ore 21.00 Concerto di Natale in chiesa
17/12 Sabato
ore 10-12 Catechismo 2elem/ 4
Corso Nuovi Chierichetti
ore 19.30 Serata “Pro missioni” con cena condivisa (v. volantino)
ore 21.00: Concerto a San Martino
Teatro Biblioteca vivente degli artisti
18/12 Domenica VI d’Avvento
Divina Maternità
ore 10.15: S.Messa e “Vestizione” nuovi chierichetti
Domenica di Avvento III elementare
ore 21.00 Concerto di Natale “the World of Christmass Carols”
Teatro Biblioteca vivente degli artisti
5/12 Lunedì
ore1 8.00 Fausto Bianchini
9/12 Venerdì
ore 18.00 AngelaMaria e Delizia
OFFERTA
In ricordo dei defunti del Condominio
Via Monte Popera 16/48 €150.00