Tempo di Pasqua..."e ripartirono senza indugio...con Maria"

La tradizionale festa di Maria ausiliatrice patrona della nostra chiesa e della nostra comunità, assume quest’ anno un particolare significato espresso dal titolo che le abbiamo dato “ E ripartirono senza indugio...con Maria”.

Questo è il desiderio che certamente sta nel cuore di tutti noi: poter riprendere il cammino della vita quotidiana con rinnovato slancio e  capacità di condivisione in un tempo che è stato segnato dalla pandemia  a cui si è aggiunto un clima di insicurezza sociale e pressione psicologica alimentate anche dai timori e dalle  sofferenze prodotte dalla guerra in Ucraina.  In un conteso simile è umanamente difficile coltivare una voglia di ripartenza se questa significasse solamente il superamento o la semplice rimozione psicologica delle difficoltà  presenti. La vera ripartenza è quando ogni giorno ci si risveglia e, facendo memoria di ciò che da senso alla vita nonostante tutto, si riprende il cammino insieme. Per i cristiani da due millenni è la Pasqua la ragione decisiva che sostiene tutte le altre e che spinge quotidianamente la “ripartenza della vita”...o forse lo è stato…Qualcuno dice “ ne sono successe troppe, non ce la si fa. Dio è assente e gli uomini fanno sempre peggio”. La fede cristiana non è mai stata, nella sua forma più autentica, una panacea per tutti i mali, la soluzione di ogni problema , la via facile per essere protetti come fosse un amuleto magico dai limiti della storia malattie e sciagure comprese. Dopo la risurrezione gli apostoli anno iniziato semmai il loro personale viaggio verso il calvario come Gesù aveva loro anticipato : se mi seguite sappiate che io non scanso i problemi, le ingiustizie il dolore o la morte ma le assumo, le vivo, mi ci metto dentro per soccorrere, sanare, far crescere, rendere più vivibile il tutto della vita sapendo che nulla è inutile, vano o va perduto. Dopo la crisi della Pasqua  “ i discepoli compressero il senso e la portata di quel che aveva detto loro quando era ancora in vita “e, con il cuore riscaldato dalla sua Parola e rinvigoriti spiritualmente da quel Pane spezzato insieme, garanzia della Sua presenza in mezzo a loro  “ripartirono senza indugio”. La scrittura ci ricorda che ad accompagnare e sostenere la partenza e le ripartenze della piccola comunità nascente, nucleo sorgivo della cristianità che tanto metterà inquietudine nei potenti di tutti i tempi, tanto da spingerli a cercare di comprendere il segreto per limitarne l’azione o di dominarne  influenzarne le scelte, c’era c’è e sempre ci sarà Maria la Madre di Gesù che non lascia mai soli noi suoi figli amati.   

  Don Marco

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GRAN CONCERTO DELL FESTONE 2022

 

Associazione “Rogoredo Musica” Milano “ APS-ETS”  con il patrocinio del Municipio 4

 

Presentano 

                       Giovedì  19  maggio                            

“AIMAN MUSSAKHAJAYEVA E IL SUONO DELLO STRADIVARI”

        e con   I Solisti dell’Orchestra Sinfonica del Kazakistan “Il violino virtuoso”

 

AIMAN MUSSAKHAJAYEVA, violino - SARA ASSABAYEVA pianoforte - ASKAR DUISENBAYEV, violino - RAKHIL MUSSAKHOJA, violino - TALGAT MUSSABAYEV, baritono - AMIRALIN ZHANDOS, baritono - ASKAR MUKANOV, violoncello DASTAN BALAGUMAROV, viola

 

Programma

 

W.A. MOZART (1756-1791)                           Divertimento KV 138 in Fa maggiore

                                                                                  - Allegro

                                                                                  - Andante

                                                                                  - Presto

 

• DONIZETTI (1797-1848) Bella siccome un angelo    da “Don Pasquale” Aria di Malatesta

 

• G.F. HAENDEL (1685 -1759)           Aria dall'Opera “Xerxes”

 

• CARDILLO (1874-1947) Core ‘ngrato 

 

• KREISLER (1875-1962) Liebesleid

 

• C.GARDEL (1890-1935)  Por una cabeza

 

• FRANCK (1822-1890) Sonata per violino e pianoforte

                                                                            in La maggiore

                                                                          - Allegretto ben moderato

                                                                                  - Allegro

                                                                                  - Ben moderato: Recitativo-Fantasia

                                                                                  - Allegretto poco mosso

 

• C.SAINT-SAENS (1835-1921)      Introduzione e Rondò Capriccioso op. 28

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AIUTACI AD AIUTARE…

Nei prossimi del Foglio avremo occasione di darvi il rendiconto annuale dell’esercizio economico della parrocchia per l’anno 2021. Fin da subito ringraziamo che ci sostiene con le offerte straordinarie tramite il seguente IBAN:  

BPM / Milano IBAN: IT 39 G 05034 01750 0000 000 10716 - Parrocchia Sacra Famiglia in Rogoredo  - 

Causale: Offerta liberale per riqualificazione dell’impianto termico della chiesa di Sacra Famiglia in Rogoredo Pratica 310/2020

 

E’ sempre necessario continuare a sostenere anche l’azione della nostra  Caritas Parrocchiale con offerte semplici su UNICREDIT  IBAN:  IT 70 J 02008  01637 0001 054 96001 - Caritas parrocchiale Rogoredo -

Causale : Offerte per le attività di Caritas parrocchiale.

 

 Puoi destinare il 5x1000

 

All’associazione “Passo dopo Passo.Insieme” (doposcuola in oratorio)

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  www.passodopopassoinsieme.it  5 passi x 1000 buoni motivi:  C.F. 03933330965

 

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Alla società Sportiva dell’Oratorio “Primavera 2005” compilando il 730, il CUD o il modello unico alla voce “Sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche” e inserendo il codice fiscale: 97421790151 nell’apposito spazio

 

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“La Bibbia in pillole” curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato Domenica, 15 Maggio, durante la Messa, leggeremo Giovanni 13, 31-35. Al versetto 34, leggiamo:” come io ho amato voi, così amatevi anche voi l’un l’altro”. La gloria di Dio, nell’A.T., si manifestava come ḥesed weʾĕmet, «amore e lealtà» (Es 34,6).La novità sta nel fatto che tale manifestazione della vita divina diventa qui comandamento per il discepolo. E’ un comando che non chiede nulla né per Gesù, né per Dio; l’unica richiesta riguarda il fratello («amatevi l’un l’altro»). Ci si aspetterebbe una corrispondenza d’amore: “perché io vi ho amato”. Gesù chiede amore per l’altro, esattamente come il Signore, secondo Isaia 5,1-7: l’attesa del Signore era che Israele rispondesse al suo amore con giustizia e diritto (mišpāṭ e ṣedāqâ) «attendeva diritto ed ecco delitto, giustizia ed ecco ingiustizia». L’attesa di Gesù è che il discepolo risponda con amore. Ma l’agape «amore» giovanneo non è niente di meno della ṣedāqâ «giustizia» di Isaia. Anzi di più: ne è il suo pieno compimento.