TEMPO di AVVENTO 5
Vorrei riprendere qui alcuni spunti di riflessione umilmente offerti la scorsa domenica commentando le letture della liturgia. Partivo da una frase della II lettura - tratta dalla lettera agli Ebrei - che descriveva una sensazione che spesso si ha davanti al mistero di Cristo e di contro al mistero del Male, al modo di agire del Signore dentro la storia, che sembra sempre limitato e ostacolato da un male che invece sembra avanzare quasi senza ostacoli e limiti.
“Al momento presente però non vediamo ancora che ogni cosa sia a lui sottomessa” dice la lettera agli Ebrei (Eb. 2,8) Nella fede sappiamo che mediante la morte in Croce di Gesù è stata di fatto sconfitta la morte come fine di tutte le cose, ma nella nostra esperienza quotidiana ci sembra che il male, il maligno e quindi tutto ciò che sa di morte e proviene da questo mistero, abbia sempre la sua capacità di renderci la vita difficile, mentre il bene sembra, spesso e volentieri, sottomesso a questo dominio negativo. Se ci dimentichiamo la storia di salvezza nella quale viviamo ci muoviamo ed esistiamo, rischiamo di perderci anche noi dentro la disperazione del mondo. Anche rispetto alla situazione della chiesa, alla crisi della fede, allo smarrimento di tanti, c’è il rischio di perdere l’entusiasmo e la speranza. In un passaggio decisivo del discorso che Papa Francesco tenne al convegno di Firenze si legge:” Non siamo più in un regime di cristianità perché la fede – specialmente in Europa, ma pure in gran parte dell’Occidente – non costituisce più un presupposto ovvio del vivere comune, anzi spesso viene perfino negata, derisa, emarginata e ridicolizzata.
Anziché farne motivo di depressione pastorale o lamentazione nostalgica, è necessario prenderne atto e cercare dentro a questa situazione “ciò che lo Spirito dice alle Chiese” (Ap 2,7.11.17.29; 3,6.13.22). Non è questione puramente funzionale, ma è questione di fede: crediamo o no che il Signore Gesù è risorto e vivo e che il suo Spirito continua ad operare nella storia? Ci sentiamo detentori della grazia e vogliamo misurarla con i nostri parametri fatti di risultati, conteggi, successi e riscontri, o ci sentiamo visitati dalla grazia e vogliamo accoglierla con i criteri di Dio, che sceglie l’umiliazione della carne e la logica pasquale? Questo è il punto decisivo, che non favorisce affatto la rinuncia a pensare e operare, ma colloca le iniziative e i progetti là dove devono stare, cioè al livello della risposta”. Ogni anno celebriamo l’Avvento del Signore proprio per fare memoria di quei fatti e di quegli avvenimenti della storia della salvezza che stanno a fondamento della nostra fede e della nostra speranza nonostante tutto. Il cristiano sa di essere su questa terra come straniero e pellegrino e trae la forza per camminare ogni giorno dalla sua fede nel Dio di Gesù Cristo come di uno che si fa presente che abita tra noi e ci accompagna ogni giorno lungo il cammino della vita. Ogni volta che nella Messa recitiamo o cantiamo la preghiera del Santus che precede la consacrazione, noi siamo invitati a riconoscere che proprio adesso, proprio per noi viene il Signore , dentro la nostra vita, ed è quello stesso Signore figlio di Davide, figlio di Dio che è venuto realmente duemila anni fa e per questo anche noi come i primi testimoni e discepoli, ripetiamo “Benedetto colui che viene nel nome del Signore“. Così ad ogni Eucaristia che celebriamo insieme, siamo richiamati a riconoscere come nell’oggi del sacramento, si rinnovano costantemente i benefici di quella che è stata la venuta storica del Cristo salvatore 2000 anni fa con lo stesso stile e con le medesime caratteristiche. L’entrare di Gesù in Gerusalemme nella forma in cui i vangeli ci hanno narrato questo episodio, è segno e indice dello stile con cui Dio è venuto e viene a noi. Non venne con potenza di mezzi esteriori bensì con il tratto umile del venire di un re di mitezza e di pace. Non venne esercitando pressioni sulle folle magari con minacce e uomini in armi, ne tenendo facili discorsi o arringhe ideologiche, non venne “con i segni della potenza ma con la potenza dei segni”, suscitando nei cuori un giudizio, un riconoscimento che poi si fece grido, festa, accoglienza calorosa. Quelli che lo acclamavano avevano conosciuto le sue opere e i suoi insegnamenti e, da uomini pratici e concreti quali erano, riconobbero che non solo aveva detto bene ma aveva fatto bene ogni cosa. Davanti a questo modo d’agire di Dio, a questa opera storicamente certa, perché ha lasciato segni indelebili nella storia del mondo, a questo stile umile ma incisivo, anche noi siamo chiamati a dare e dire il nostro assenso e a non perdere, oggi più che mai, la fiducia e la speranza. “Sei tu Signore o dobbiamo attendere un altro” chiedeva Giovanni Battista. Sei tu Signore o dobbiamo cercare altrove? Sei tu Signore o ci stiamo ingannando? Saper intravedere nell’umiltà della carne di Cristo, come nella estrema e disarmante semplicità dell’ostia consacrata la presenza efficace del Messia salvatore, sembra una sfida impossibile per ogni umana intelligenza. Soprattutto lo sembra a partire dai risultati che spesso ci paiono insufficienti. Ma è proprio qui che la fede ci viene in aiuto perché essa sa leggere nei fatti già avvenuti, nelle opere già compiute da Dio in passato, la certezza del suo operare nel presente e dunque sa attendere, sa sperare , sa fidarsi per il futuro. La tensione tra passato e futuro è la tensione che abita l’Avvento e che da significato al presente . Esso infatti non risulta abbandonato a se stesso ma sta dentro un progetto di salvezza che già si è manifestato e che ancora si manifesterà. L’Avvento è il tempo della memoria e dell’attesa, un tempo paragonabile, se vogliamo, alla gestazione di un bimbo, ossia un tempo nel quale tornare con la memoria grati e colmi di gioia al momento del concepimento già avvenuto, ma anche guardando avanti, con trepidazione e con speranza. alla nascita che avverrà. Possiamo dire allora , che l’Avvento rappresenta la gestazione dell’ intera storia umana e personale, tesa tra passato e futuro, tra l’impazienza dell’uomo e la pazienza di Dio che realizza ciò che promette.
Don Marco
PANDOLCI e BISCOTTI CVS
Gli amici del,CVS ( centro volontari della sofferenza) mettono, come ogni anno, a disposizione pandolci genovesi e biscotti di pasticceria a sostegno delle attività del Centro in favore di ammalati e personale che si occupa della cura e del trasporto dei malati nei santuari, centri di cura e di spiritualità appositamente strutturati per chi ha difficoltà di salute.
consueti auguri natalizi, l’arcivescovo Mario Delpini ha immaginato quest’anno che a scrivere fosse la “Mamma di famiglia”, Gianna Beretta Molla. Si rivolge così, attraverso una serie di lettere “firmate” dalla Santa, alle persone che si preparano a festeggiare il Natale: la nonna, la
ragazzina, il bambino vivace, il medico, il sindaco, il parroco, lo straniero… per concludere con un pensiero dedicato a chi il giorno della festa lavorerà. Una benedizione, un messaggio di vicinanza e di speranza per superare i momenti difficili e gioire della nascita di Gesù. La lettera alle famiglie 2021 dal titolo Cari amici vi scrivo… Lettere immaginarie di santa Gianna per il Natale in famiglia sarà disponibile a partire dal 3 novembre presso tutte le librerie cattoliche e sul sito www.itl-libri.com acquistabile in libreria e online.
E’ disponibile da giovedì 2 dicembre anche un nuovo racconto di Natale per i bambini scritto da monsignor Mario Delpini dal titolo La via di Natale. Scrive l’Arcivescovo: «Care bambine, cari bambini, quest’anno vi accompagno verso il Natale con il racconto di don Tommaso, un giovane parroco di Milano….La storia che leggerete, divisa in otto episodi, racconta di un bambino della vostra età, Nicolò, alle prese con un presepe vivente e un imprevisto che gli farà vivere il Natale e l’arrivo di Gesù in modo ancora più speciale! Auguro anche a voi di vivere questo tempo di attesa con gioia, insieme alle vostre famiglie e a quanti incontrerete
PER UN CAMMINO CONDIVISO...
- Animazione delle celebrazioni eucaristiche domenicali
Dal Lunedì al Sabato : ogni mattina ore 8.45 Lodi - ore 9.00 S. Messa
ore 17.30 S. Rosario - ore 18.00 S. Messa
- Cenacolo di Avvento : ogni Mercoledì dalle 21.00 alle 22.00
Un tempo di preghiera e adorazione comunitaria animata.
- Libretto per la preghiera personale quotidiana : «La Parola ogni giorno»
- Per ragazzi ado. e giovani : si vedano i calendari dei diversi gruppi
N.B. In sacrestia è possibile acquistare il libretto dei canti personale da portare alle S. Messe fin quando non si potrà nuovamente rendere disponibili i libretti per tutti.
In collaborazione con la Caritas parrocchiale:
“Avevo Fame…” raccolta alimentare domenicale nelle modalità già condivise gli scorsi anni (sarà indicato ogni domenica il prodotto da portare la domenica successiva)
Per la PROSSIMA DOMENICA portiamo : PANETTONI E PANDORI
IMPEGNO COMUNITARIO
Ci impegniamo tutti per una maggiore e più efficace comunicazione all’interno della comunità (tra gruppi della parrocchia per es.) e verso il Quartiere. Comunicazione che non vuol dire solo “conoscere”, “passare informazioni”, ma “conoscersi” tra di noi, tra le diverse realtà. Forse la pandemia ci ha spinto a “delegare” troppo la comunicazione ai mezzi “social”. In realtà comunicazione non è solo condividere/passare una locandina o un messaggio su WhatsApp, ma ci chiama a una comunicazione personale, di “passaparola” con le persone con cui veniamo in contatto, nella logica della costruzioni di “relazioni sempre più autentiche”
(dalle sintesi dell’ Assemblea parrocchiale 2021
VISITA NATALIZIA ALLE FAMIGLIE 2021-VIsettimana
Dopo i difficili mesi del Covid 19 che ci hanno di fatto limitato in molte attività della pastorale ordinaria della parrocchia, vorremmo provare a riprendere la tradizionale visita prenatalizia alle famiglie del quartiere che la desiderano. Ci sono ancora delle limitazioni indicate dalle autorità che dobbiamo rispettare :
1.Chi effettua la visita dovrà essere sempre una singola persona: ministro ordinato, consacrata o consacrato, laico o laica. Egli o Ella visiterà esclusivamente le famiglie che hanno fatto richiesta oppure quelle che hanno ricevuto precisa comunicazione circa il giorno e l’ora della visita in modo che possano essere debitamente preparate. Eventuali accompagnatori di colui o colei che effettua la visita attenderanno all’esterno delle abitazioni.
I fedeli saranno avvertiti che non è possibile visitare le case in cui vive chi ha avuto sintomi influenzali o temperatura corporea superiore ai 37,5°C negli ultimi tre giorni; chi si trova in quarantena o in isolamento; chi ha
avuto contatti con persone positive al COVID-19 negli ultimi 14 giorni, salvo diversa disposizione dell’Autorità sanitaria.
I fedeli saranno avvertiti che durante la visita:
a. Si sosterà, se possibile, in un ambiente che sarà arieggiato prima e dopo il momento di preghiera oppure ci si fermerà sulla soglia;
b. Tutti i presenti dovranno tenere la mascherina;
c. Si manterrà sempre la distanza interpersonale di un metro.
Chi effettua la visita non indosserà la semplice mascherina chirurgica ma una mascherina FFP2 o FFP3 senza valvola.
Riprenderemo le visite da Santa Giulia ma, invitiamo i condomini che non saranno visitati a vivere un momento di preghiera collegandosi on-line al canale Youtube della parrocchia durante la novena di Natale. Dall’8 dicembre in chiesa, troveranno anche le immaginette da portare nei condomini non visitati.
L’immaginetta, come sempre, sarà data al momento stesso della visita la dove si recheranno i sacerdoti. La tradizionale offerta di Natale può essere data al sacerdote o portata in chiesa direttamente in una busta.
Per le persone ammalate che lo richiedono, i sacerdoti o le suore passeranno comunque per la visita Natalizia, la comunione e la confessione, anche se abitassero nelle vie che non visitiamo .
Elenco delle Vie Visitate la 6a Settimana dalle 18.30 alle 20.00
Lunedi 13 /12
Martedì 14/12
Mercoledì 15/12
Giovedì 16/12
Venerdì 17/12
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Cascella 1 A e B
Peralba 1 - 2 e 4
Cascella 5A e B
Peralba 5 - 6 - 8 - 9
Cascella 3 e 8
Peralba 4 -5 Int. e Est.
Cascella 7- 9 -11
Piana 6 - 8 - 10 - 16
Cascella 2 - 4 - 6
Piana 12
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A tutti in anticipo un buono e fruttuoso Santo Natale.
I Sacerdoti e le Suore
NESSUNA PERSONA E’ AUTORIZZATA DALLA PARROCCHIA A RITIRARE OFFERTE
AIUTACI AD AIUTARE …
Come negli anni passati è possibile sostenere l’aspetto “economico” della parrocchia attraverso versamenti e offerte che possono essere rimborsate fiscalmente se si ha partita iva.
Nei mesi scorsi abbiamo sistemato il tetto della chiesa . Ora dovremo adeguare l’appartamento delle suore per le nuove in arrivo e portare a termine il progetto del riscaldamento nuovo della chiesa più le spese ordinarie…
Il conto su cui è possibile effettuare anche detrazioni fiscali è quello intestato alla parrocchia su:
BPM / Milano : Iban: IT 39 G 05034 01750 0000 000 10716
Parrocchia Sacra Famiglia in Rogoredo - Sostegno opere parrocchiali
E’ sempre possibile continuare a sostenere l’azione della nostra Caritas Parrocchiale con offerte semplici su
UNICREDIT : Iban: IT 70 J 02008 01637 0001 054 96001 Caritas parrocchiale Rogoredo
“La Bibbia in pillole”
curiosità bibliche a cura di D. Di Donato
Domenica 12 Dicembre, durante la Messa, leggeremo Giovanni 3, 23-32
In questo brano, al versetto 31, leggiamo: “Chi viene dall’alto è sopra di tutti”
È quanto il Quarto Vangelo propone nel discorso dei versetti 31-36: ho anôthen erchomenos «colui che viene dall’alto» (il Figlio e lo Spirito) si contrappone a «colui che è dalla terra», ovvero tutte le mediazioni umane da Mosè in poi. Il Figlio non parla come Mosè o come uno dei profeti, per “rivelazione” (vedi il problema del rapporto tra Mosè e tutti gli altri profeti in Nm 12,6-8).
Il Figlio «ha visto e udito di persona» quanto testimonia, in quanto egli «si rivolge all’intimo del Padre» (Gv. 1,18). All’alleanza fondata sulla tôrâ corrisponde ora l’alleanza fondata sulla testimonianza del Figlio
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