Una nuova modalità per la visita natalizia alle Famiglie

Da lunedì 8 novembre inizierà, anche per quest’anno , la visita Natalizia alle famiglie … “ Ma come - vi domanderete - non si chiama “Benedizione della case“?

Di per sé così si è inteso e vissuto questo gesto fino a qualche anno fa . La mutata situazione culturale e religiosa degli ultimi decenni , ha richiesto un ripensamento complessivo della pastorale delle parrocchie sempre meno fatta di “ gesti scontati e ripetuti per tradizione “ e sempre più chiamata a dire le ragioni di quello che si vive e si propone come comunità cristiana in un determinato territorio dove convivono ormai religioni, culture ed esperienze differenti. Inoltre non bisogna dimenticare che, per es. in una parrocchia come la nostra,  su circa 10.-15 mila abitanti, quanti dovremmo essere ora, solamente 1000 circa partecipano alla Messa domenicale e ancora meno alle  proposte della parrocchia . Certamente più bambini , ragazzi e giovani vivono la comunità parrocchiale vuoi per, il catechismo, i gruppi lo sport, il teatro, l’oratorio estivo ecc…, mentre solo la minoranza degli adulti e ancora un certo numero di anziani, vive e partecipa alle proposte della parrocchia  rivolte a singoli e famiglie per la crescita di una vita cristiana più consapevole e testimoniante. Va detto anche che il giovane adulto e l’adulto sono più “mobili “ dei ragazzi o degli anziani anche dal punto di vista della vita cristiana ( Non dimentichiamo che Milano offre una rete ricchissima di esperienze di associazionismo cristiano e di movimenti ecclesiali  ben strutturati ). 
Tutto questo ha una ricaduta anche sulla nostra “ benedizione delle case “ che, via via,  è divenuta sempre più l’occasione per incontrare e almeno augurare buon Natale a tante famiglie che in parrocchia non si vedono per diverse ragioni, ma che  “anagraficamente” risiedono comunque nel territorio, che, secondo il diritto canonico”,  sono di “ competenza pastorale “ di quella determinata parrocchia ( ragione per cui  è in parrocchia che si fanno i battesimi, il catechismo, i matrimoni , i funerali … altrimenti si deve chiedere il Nulla osta del parroco per andare altrove ) e che ancora  “si sentono” cristiane cattoliche … In più si deve aggiungere che , mentre nel passato la “ benedizione “ era cosa riservata ai soli sacerdoti “ oggi la “ visita “ può essere affidata ai diaconi ,  alle religiose e ad alcuni  laici preparati … “ Ma il prete è un ‘altra cosa…” dicono molti. Già , però anche il prete deve fare i conti con i cambiamenti della storia  e soprattutto con la diminuzione stessa delle forze sul campo . Se fino a qualche anno fa con 5.000 -6.000 abitanti , due o a volte anche tre sacerdoti,  facevano tutto il “ giro delle benedizioni in tempo utile” ( cioè nelle settimane che precedevano il Natale ), oggi occorre partire almeno due mesi prima ( …e molti dicono aprendo la porta : “ Ma come è già qui… ma non è ancora Natale …” ) . La diocesi di Milano ha dato allora delle indicazioni per una rinnovata forma di “Visita alle famiglie” che, per ora , non abbiamo ancora pensato di adottare nella nostra parrocchia … ma solo per ora e finché la provvidenza ci lascerà qui in due preti e una suora “ infaticabile “. Già da quest’anno però una piccola novità la introdurremo . Ed è la seguente :

 Troverete indicato nella terza pagina di questo settimanale,  un elenco di vie che riceveranno la visita dei sacerdoti e delle suore casa per casa in questo anno . Le vie che non saranno visitate quest’anno , riceveranno la visita il prossimo anno.

Per non lasciar mancare comunque un segno di attenzione e di augurio a nessuno, nelle vie in cui non passerà il sacerdote o la suora, sarà messa in casella ( o magari consegnata personalmente alle famiglie … ) , da alcuni laici volonterosi , una lettera e l’ immaginetta con  una preghiera da recitare la domenica PRIMA di NATALE ( VI di Avvento ) a PRANZO , quando la famiglia è riunita.

 Nelle vie in cui passeranno i sacerdoti e le suore, la lettera  sarà comunque  consegnata prima dai laici volonterosi già ricordati , mentre l’immaginetta , come sempre , sarà portata dal sacerdote per la preghiera condivisa nel momento stesso della visita . 

  Qualcuno potrebbe chiedere… Ma cosa prevede la proposta della diocesi ?

Eccola in sintesi ( tratta dalle linee guida per la diocesi 2010- 2011 capitolo 5 ):

 “ La visita alle famiglie o, come si diceva una volta, la “benedizione delle case” è una tradizione cara alla Diocesi di Milano che ora l’Arcivescovo di Milano vuole rilanciare in chiave missionaria. È un gesto importante quello di «andare incontro alle persone là dove esse vivono, amano, soffrono», si legge nella scheda dedicata a questo tema e pubblicata nel volume In cammino con san Carlo. Tutti riconoscono che le visite in occasione del Natale (o della Pasqua per le parrocchie di rito romano) richiedono «molto impegno e fatica», tuttavia l’invito della Diocesi è che questi momenti siano vissuti «in modo più disteso». Le visite non dovranno essere svolte solo dai preti, ma anche dai diaconi, dalle persone consacrate e dai laici. Il loro coinvolgimento non è da intendersi come «semplice funzione di supplenza dei sacerdoti», ma «il farsi presente presso le famiglie della comunità cristiana in tutte le sue articolazioni». Naturalmente ai fedeli andrà presentata l’iniziativa nei modi e nei tempi adeguati perché ogni nucleo familiare possa comprendere la novità e vivere bene la «visita» natalizia. In realtà la scelta di avere altre figure rispetto ai preti si è già vista in tante parrocchie e «l’accoglienza e le reazioni delle stesse famiglie sono molto positive», si legge nella scheda elaborata dal Consiglio episcopale milanese. Certo le persone che dovranno essere coinvolte in questo delicato compito dovranno essere adeguatamente preparate. I parroci dovranno innanzitutto rivolgere l’invito ai ministri straordinari della Comunione, ai membri del Consiglio pastorale, ai partecipanti ai vari gruppi familiari, i catechisti, i laici appartenenti a diverse aggregazioni... I «visitatori» quindi andranno scelti con cura e preparati attraverso alcuni incontri, al termine dei quali potrebbero ricevere il mandato possibilmente davanti a tutta la comunità durante una messa domenicale. «A conclusione della visita alle famiglie - si legge ancora nel testo - è utile un confronto di verifica dell’esperienza con tutti i “visitatori”, sapendo però che la dimensione missionaria non dovrà limitarsi a questo gesto di “concreta prossimità”».

 Noi per ora facciamo quello che possiamo sperando, comunque, di  incontrare la benevolenza e la comprensione di tutti….o almeno dei più …

 Benedizione Natalizia anno 2010

Santa Giulia          1903

Via Rogoredo         355

Via Monte Piana     136

Via Monte Peralba   37

Via Toffetti                 73

Via Pallia                  46

Via Cassinis             73

Via Orwell                 21

Via Lacaita               32

              Totale     2676

I numeri indicano le famiglie da visitare

per il prossimo anno:            Benedizione Natalizia anno 2011

Via Feltrinelli            72

Via S.Mirocle           486

Via S.Venerio          252

Via Medea                214

Via Monte Popera   538

Via Palombino         230

Via Freikofel             222

Via Monte Cengio      69

San Martino             524

                  Totale       2607