Foglio delle Campane di Rogoredo
Comunicazione di Formazione Religiosa
 
foglio domenicale

 Mese di Ottobre 3

 

Si chiude il mese di ottobre dedicato alle missioni e tradizionalmente alla Madonna del Rosario. Dopo la Festa del, centenario del nostro campanile, vorremmo riprendere una seconda omelia dell’Arcivescovo tenuta a Lourdes lo scorso settembre.

Ci aiuta ad entrare nella gioia della festa dei Santi e nella speranza che dovrebbe suscitare in noi la celebrazione dei nostri cari defunti “che sono morti nella speranza della Risurrezione ”.I Santi sono innanzitutto uomini e donne del “Grazie” che hanno vissuto come Maria una vita che si è fatta “grazie” a Dio e ai fratelli, e ci spronano a divenire a nostra volta uomini e donne del “grazie” capaci di custodire la beatitudine del “donare” per essere ricolmati della Sua gioia..

 

1.”Diventare” cioè subire.


Siamo vittime del tempo, delle circostanze, dell’imprevedibile?
Per certi aspetti la vita ci trascina senza che noi possiamo scegliere. “diventiamo vecchi” è la dichiarazione dell’irrimediabile. Per certi aspetti, però, li vicende sono insieme fatalità e responsabilità, determinismo e decisione o, quanto meno, inerzia o resa. “sto diventando grasso” dice un subire e un
non opporre resistenza, dice un margine di scelta e una inerzia voluta. “Stiamo diventando estranei” dice che la qualità dei rapporti è una complicità di scelte, di non
scelte, di desideri e dell’esaurirsi dei desideri, quando si parla di persone che si amano o si sono amate. Il diventare è un racconto complesso della vicenda persona e della storia dell’umanità.


2.“Diventare” storia di grazia e di libertà.

 

La parola dell’autore della seconda lettera di san Pietro incoraggia a disporsi per
un’altra storia, per un’altra libertà, per vivere la vita come una vocazione, una risposta a
colui che ci ama, ci chiama, ci diventiate partecipi della natura divina, sfuggendo alla
corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza (cfr 2Pt 1,1ss). La via irrinunciabile per diventare partecipi della natura divina è la conoscenza di Gesù. Come spiega la lettera di Pietro non si tratta di qualche idea imparata con formule
dal catechismo, ma di una vita che metter a frutto i doni ricevuti: questi doni, presenti in
voi e fatti crescere, non vi lasceranno inoperosi e senza frutto per la conoscenza del
Signore nostro Gesù Cristo.
Abbiamo ricevuto doni non come regali, ma come semi che devono crescere, come energia per camminare, per progredire, per compiere il cammino che a partire dalla fede conduce alla virtù, secondo la proposta di Pietro che indica in breve un percorso spirituale affascinante e promettente: aggiungere alla fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza la temperanza, alla temperanza la pazienza, alla pazienza la pietà, alla pietà l’amore fraterno, all’amore fraterno la carità. Il cammino della virtù ha il suo esito nel diventare capaci di amare per essere conformi all’umanità di Gesù. Tu fortitudo mea: il dono della fortezza, perché le difficoltà non ci scoraggino, il tempo non spenga la gioia, i buoni propositi non siano mortificati nella banalità della inerzia  quotidiana.


3.Una parola per riconoscerci.

In conclusione ciascuno ricorderà la parola che Gesù ha detto nell’intimo di ogni
persona, l’emozione che ha convinto ad alzare lo sguardo e ad aprirsi a una nuova
fiducia. Ciascuno compirà il cammino che ha deciso per diventare conforme a Gesù
secondo l’attrattiva che lo Spirito ha suscitato in lui, in lei. Ciascuno potrà riguardare le
sue fotografie e i suoi souvenir.

Ma come ci riconosceranno gli altri? Come ci riconosceremo tra noi?

Noi saremo quelli del “grazie”. Noi saremo quelli che sanno di avere molto ricevuto e perciò sono “quelli del grazie”. Noi saremo quelli che incontrandosi non diranno: ti ricordi?... come se parlassimo di un passato, ma quelli che si diranno: siamo quelli del grazie perché il seme deposto nel nostro campo continua a produrre frutto. Saremo quelli del grazie, perché in ogni pena abbiamo sentito una carezza, in ogni solitudine abbiamo ascoltato una parola amica, in ogni buon proposito abbiamo ricevuto la persuasione che ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio.

L’abbiamo imparato da Maria, la donna della disponibilità. Saremo quelli del grazie, cioè quelli del sorriso. L’abbiamo imparato da Maria, la donna del Magnificat.

Saremo quelli del grazie, cioè quelli della prontezza nel servire. L’abbiamo imparato da
Maria, la donna che si reca in fretta nella casa di Elisabetta.

                                      + Mario Arcivescovo

 

 

Spunti di riflessione dalla VEGLIA MISSIONARIA 2021

«Queste sono storie di persone, non racconti di eventi, non di organizzazioni, non di numeri», osserva nella sua omelia l’Arcivescovo che, dopo aver portato personalmente tra le mani l’Evangeliario e letto il brano del Vangelo di Giovanni con l’episodio di Natanaele afferma : «Storie di persone qualsiasi, non di qualifiche, non di ruoli, di condizioni economiche, di persone chiamate a partire, che si fanno avanti per dire eccomi, che decidono di trovare, nella condizione in cui vivono, la santità, che consegnano la loro regola di vita per un’intuizione, un impegno, un proposito».

Natanaele è il simbolo evangelico di tutto questo. È l’uomo, prima, dei pregiudizi, che non si aspetta niente, ma nel quale non c’è falsità «perché non è attaccato ai pregiudizi al punto da negare la verità, anche quando è sconcertante e sorprendente. La sincerità è la predisposizione a lasciarsi istruire dalla realtà, dall’apparire della verità, dalla persona di Gesù. La sincerità è riconoscere che la parola che chiama e offre prospettive promettenti viene proprio da chi non me l’aspettavo, la mia comunità, la mia Chiesa, il mio prete, l’incontro che non avevo programmato, il povero che ho incontrato. Da quella miseria di cui sono venuto a conoscenza facendo un viaggio in un Paese straniero o nella periferia della mia città». È dall’incontro con il Signore che Natanaele – e, in fondo, ognuno di noi – «sentendosi riconosciuto e degno di stima», diviene, così, l’uomo «dello stupore, destinato a vedere cose più grandi, la gloria di Dio che riempie la terra». «Chi parte per altre Chiese, per portare a compimento la propria vocazione, vedrà cose maggiori di quelle che ha visto finora. Natanaele, sia la figura su cui riflettere, chiedendosi quando abbiamo visto quello sguardo che interroga e domanda a questa Chiesa e a questa città di svegliarsi. Interroghiamoci sulla vocazione missionaria: preti, suore, laici, famiglie, vecchi e giovani».
E proprio ai giovani, che saranno i protagonisti di un dialogo informale in Duomo il 6 novembre prossimo con i vescovi di Lombardia, si rivolge, concludendo la sua rifle«Anche chi vive la giovinezza come un indefinito incerto è invitato a partire. L’incontro del 6 novembre è un appuntamento che provoca a proposito dell’essere Chiesa in questo momento, in questa terra. Un’occasione per capire le parole che ci aspettiamo gli uni dagli altri, dove vogliamo convocare i giovani e cosa dire loro perché si sentano chiamati a vedere cose più grandi».

 


Avviati i lavori per il nuovo riscaldamento 

Come tutti saprete, la nostra chiesa è attualmente riscaldata mediante un impianto a tutt’aria, con un generatore di aria calda alimentato a gasolio, posto in una centrale termica al piano interrato. L’apparecchio ha abbondantemente superato la vita utile attesa e il locale richiede significativi interventi per consentire l’installazione di un impianto a gas metano (nuova scala di accesso, modifica porta, rivestimenti REI pareti e soffitto, serrande tagliafuoco...) 

L’intervento di rinnovamento si pone i seguenti obiettivi: – adeguamento alle norme di sicurezza – riduzione del fabbisogno energetico e del costo di gestione – incremento del comfort in ambiente – incremento del tasso di ventilazione e di ricambio aria – attenuazione dell’impatto acustico – miglioramento del sistema di regolazione, mediante controllo differenziato della temperatura in ambiente, programmazione da remoto, possibilità di regolazione indipendente degli ambienti cappella e sacrestia – possibilità di free cooling estivo e di ventilazione naturale – predisposizione per il raffrescamento. 

Considerata la difficoltà di adeguamento della centrale termica attuale e la necessità di intervenire in modo significativo sulla rete di canalizzazioni esistente, si è deciso di rendere idonea all’utilizzo di gas metano una centrale termica dismessa posta sotto la sacrestia, in precedenza utilizzata per il riscaldamento degli ambienti collegati alla chiesa 

Si prevede l’installazione di un generatore di calore a gas, a condensazione. Verranno installate 2 unità di trattamento aria , nei locali al piano interrato, associate alle griglie di distribuzione presenti in ambiente. Cappella e sacrestia verranno dotate di ventilconvettori a parete, con linee di distribuzione poste al piano interrato. I locali al piano interrato (scout e altri spazi per associazione) verranno dotati di ventilconvettori a soffitto, collegati alla medesima rete di distribuzione.

Il generatore di calore sarà dotato di regolazione climatica. Le unità di trattamento aria presenteranno la possibilità di modificare il regime di rotazione del ventilatore, in modo da ridurre l’impatto acustico durante le celebrazioni. Cappella, sacrestia e locali al piano interrato saranno dotati di regolazione indipendente. 1.3.6 ventilazione e raffrescamento La termoventilante a servizio della zona presbiterio verrà dotata di serrande per il funzionamento a tutt’aria esterna, in modo da garantire la funzione di free cooling e di ventilazione; tale macchina sarà inoltre predisposta per il funzionamento in raffrescamento. I ventilconvettori saranno predisposti per il collegamento a gruppo frigorifero.

 

Il totale costi dei lavori si aggira attorno ai 90.000/100.000 Euro.

 

La sovraintendenza alle belle arti ha predisposto la possibilità di contribuzioni liberali a finanziamento dell’opera per tre anni a partire dal 25/06/2021. In chiesa troverete un foglio apposito con le indicazioni della sovraintendenza per poter accedere alle detrazioni/deduzioni. Il contributo deve essere tracciabile . Quindi si ritiene d’obbligo la forma del bonifico.

I dati sono i seguenti che troverete sempre sul presente foglio

 

 

AIUTACI AD AIUTARE …

Come negli anni passati è possibile sostenere l’aspetto “economico” della parrocchia attraverso versamenti e offerte che possono essere rimborsate fiscalmente se si ha partita iva.

Nei mesi scorsi abbiamo  sistemato il tetto della chiesa . Ora dovremo adeguare l’appartamento delle suore per le nuove in arrivo e portare a termine il progetto del riscaldamento nuovo della chiesa più le spese ordinarie…

Il conto su cui è possibile effettuare anche detrazioni fiscali è quello intestato alla parrocchia su: 

BPM / Milano : Iban: IT 39 G 05034 01750 0000 000 10716

Parrocchia Sacra Famiglia in Rogoredo  - Sostegno opere parrocchiali

E’ sempre possibile continuare a sostenere l’azione della nostra  Caritas Parrocchiale con offerte semplici su

UNICREDIT : Iban:  IT 70 J 02008  01637 0001 054 96001 Caritas parrocchiale Rogoredo    

  

“La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato

Domenica 31 Ottobre, durante la Messa, leggeremo Marco 16, 14-20

In questo brano, al versetto 16, leggiamo: “Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti

Fece molti inviti: nel testo “chiamò molti”. Il verbo chiamare è il termine della convocazione. In greco è kaleô e appare diverse volte, sotto diverse forme (vv. 16.17.24). Nei vangeli è usato per indicare la chiamata al discepolato. Era usanza comune invitare due volte gli ospiti; in un primo momento l’invito era molto generico, mentre poi seguiva il vero e proprio invito a venire non appena era il momento. L’invito era fatto tramite un ‘servo’, che informava che il banchetto ‘è già pronto’ (v. 17; vedi anche Ester 6,14). Poteva quindi accadere che talvolta un invitato si scusasse, benché prima avesse accettato l’invito.

 


 

CALENDARIO

31/10 Domenica II dopo la Dedicazione

Notte dei santi Adolescenti Vita comune gruppo famiglie

 

1/11 Lunedì Tutti i Santi

Vita comune gruppo famiglie

Orario festivo Sante Messe

 

2/11 Martedì Commem. tutti i defunti

SMesse San Martino ore 9.00

Rogoredo : ore 10.30 - 18.00 e 21.00

 

3/11 Mercoledì

ore 21.00: Cenacolo

 

4/11 Giovedì

ore 20.00: Serata di Emmaus - Giovani Decanato a Fatima

 

5/11 Venerdì

ore 15.00: Incontro 3ª età

ore 17.30: Adorazione - S. Messa - Benedizione

ore 19.30: Riunione genitori Pre-ADO

ore 21.00: Incontro Gruppo Liturgico

 

6/11 Sabato Incontro unitario Caritas parr.le

ore 9.30/11-12.30 Catechismo 2elem/ 1

ore 16.00: incontri genitori Battesimi del 7 e 21 novembre

ore 14.30 Uscita IV elem. a Arsago Seprio - Battistero

 

7/11 Domenica Cristo Re Giornata mondiale dei poveri e della Caritas

USCITA LUNGA BRANCO SCOUT 

ore 9.00 Ritiro in vista dell’Avvento Catechiste

ore 11.30: Commemorazione Combattenti e Reduci

ore 12.30 Domenica Gruppo Chierichetti

ore 15.30 e 16.30: Battesimi

 

SUFFRAGI

 

2/11 Martedì

Ore 18.00 Maurizio Poletti; Iovino Giuseppe

 

3/11 Mercoledì

Ore 18.00  Caterina e Cesare

 

4/11 Giovedì

Ore 9.00 Carla Brivio e Def. Fam Vajani e Brambilla.

 

5/11 Venerdì

Ore 18.00 Baioni Gaspare, Antonio e Anna.

 

6/11 Sabato

Ore 18.00 Elena Alvarez.

 

ARCHIVIO

 

Ha ricevuto il Sacramento del Battesimo: Lazaric Charlotte