Domenica della divina Clemenza
La penultima domenica dopo l’ Epifania nel rito ambrosiano prende anche il nome di domenica della divina clemenza e già prepara all’ingresso nella prossima quaresima facendoci contemplare la profondità del cuore di Dio, della cui clemenza noi tutti abbiamo goduto nel mistero della morte salvifica di Gesù in Croce.
In un tempo di grandi tensioni e di sempre minore disponibilità alla pazienza, al perdono , alla clemenza questa domenica rappresenta una occasione preziosa per “metterci alla scuola della clemenza di Dio Padre” superando quel modo sempre più rigorista (con gli altri), solamente vendicativo e punitivo di concepire e vivere la giustizia tra gli uomini.
Una antifona ambrosiana recita : ”La clemenza del Padre ci perdona le colpe, alla vita di grazia l’amore ci riconduce”. Solo la clemenza, solo la dinamica perdonante che Dio mette in campo con l’uomo, colta nel suo vero significato, può condurre “alla vita di grazia”, ma anche ad una vita abitata dalla grazia e che ci apre alla “grazia” gli uni verso gli altri. Anche nel linguaggio comune clemenza e grazia sono sempre correlate e quasi sinonimi. Papa Francesco nella enciclica Fratelli tutti che avremo modo di rileggere insieme nelle catechesi di quaresima, offre un ampia riflessione su questi temi decisivi per la qualità della convivenza civile in una società e in un mondo reso forse ancor più conflittuale e irrigidito di cuore anche a causa dalla pandemia.
Scrive il Papa :”
237. Il perdono e la riconciliazione sono temi di grande rilievo nel cristianesimo e, con varie modalità, in altre religioni. Il rischio sta nel non comprendere adeguatamente le convinzioni dei credenti e presentarle in modo tale che finiscano per alimentare il fatalismo, l’inerzia o l’ingiustizia, oppure, dall’altro lato, l’intolleranza e la violenza.
- Mai Gesù Cristo ha invitato a fomentare la violenza o l’intolleranza. Egli stesso condannava apertamente l’uso della forza per imporsi agli altri: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così» (Mt 20,25-26). D’altra parte, il Vangelo chiede di perdonare «settanta volte sette» (Mt 18,22) e fa l’esempio del servo spietato, che era stato perdonato ma a sua volta non è stato capace di perdonare gli altri (cfr Mt 18,23-35).
- Se leggiamo altri testi del Nuovo Testamento, possiamo notare che di fatto le prime comunità, immerse in un mondo pagano colmo di corruzione e di aberrazioni, vivevano un senso di pazienza, tolleranza, comprensione. Alcuni testi sono molto chiari al riguardo: si invita a riprendere gli avversari con dolcezza (cfr 2 Tm 2,25). Si raccomanda «di non parlare male di nessuno, di evitare le liti, di essere mansueti, mostrando ogni mitezza verso tutti gli uomini. Anche noi un tempo eravamo insensati» (Tt 3,2-3). Il libro degli Atti degli Apostoli afferma che i discepoli, perseguitati da alcune autorità, “godevano il favore di tutto il popolo” (cfr 2,47; 4,21.33; 5,13).
- Tuttavia, quando riflettiamo sul perdono, sulla pace e sulla concordia sociale, ci imbattiamo in un’espressione di Cristo che ci sorprende: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa» (Mt 10,34-36). È importante situarla nel contesto del capitolo in cui è inserita. Lì è chiaro che il tema di cui si tratta è quello della fedeltà alla propria scelta, senza vergogna, benché ciò procuri contrarietà, e anche se le persone care si oppongono a tale scelta. Pertanto, tali parole non invitano a cercare conflitti, ma semplicemente a sopportare il conflitto inevitabile, perché il rispetto umano non porti a venir meno alla fedeltà in ossequio a una presunta pace familiare o sociale.
Queste due domeniche, che precedono la quaresima, si presentano come occasioni preziose anche per riflettere su questioni di primaria importanza come quelle accennate qui e che riprenderemo nel prossimo numero per completare lo sguardo sul pensiero del Santo Padre.
A cura di don Marco
DOMENICA IN ORATORIO con “4 gatti” e “Corte della Carta”
14 febbraio - DOMENICA di CARNEVALE : sosteniamo chi lavora nello spettacolo
La Compagnia 4gatti in collaborazione con “LA CORTE DELLA CARTA” e la Parrocchia Sacra Famiglia in Rogoredo, presentano: “Il LABORATORIO DEL MASTRO CARTAIO”.
L’installazione sarà fruibile domenica 14/02dalle ore 10:00 al le ore 12:30 e dalle 14:30 alle 17:30
presso i cortili dell’oratorio (via Monte Peralba 15) di Rogoredo.
L’ingresso sarà consentito solo previa prenotazione e solo a singoli o piccoli gruppi di congiunti.
Le prenotazioni potranno avvenire unicamente tramite telefono al 335210037
L’ingresso, limitato, scaglionato (con cadenza ogni 5 minuti) e contingentato avrà un costo di 12,00€ a famiglia. La durata del percorso ludico è in media di 50 minuti.
Saranno ovviamente rispettate tutte le norme di salvaguardia previste dal DPCM del 3 dicembre 2020; nonché adottati tutti i protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia di cui all'allegato 8. (Il DPCM e l’allegato 8 saranno a breve scaricabili dal sito di 4gatti: www.4gatti.it
4gatti - Compagnia di spettacoli e animazione per bambini - tel.335210037 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.4gatti.it
DOMENICA 14 FEBBRAIO Giornata mondiale del malato e Anniversario Lourdes
ore 15.00: S. Rosario
ore 15.30: S. Messa e Benedizione di Lourdes per 3ª età e accompagnatori, Volontari, sanitari ecc..
AIUTACI AD AIUTARE ….
Il conto su cui è possibile effettuare anche detrazioni fiscali è quello intestato alla parrocchia :
su BPM / Milano : Iban: IT 39 G 05034 01750 0000 000 10716 Intestato a : Parrocchia Sacra Famiglia in Rogoredo
Con le causali già indicate
1« Interventi in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemia da COVID-19» (comma. 1)
2«A sostegno delle misure di contrasto all'emergenza epidemiologica da COVID
3«Misure urgenti di solidarietà alimentare» (Circ. 8/E/2020, punto 5.4).
“La Bibbia in pillole”
curiosità bibliche a cura di D. Di Donato
Domenica, 7 Febbraio, durante la Messa, leggeremo Osea 6, 1-6.
Al versetto 5 leggiamo: “Per questo li ho abbattuti coi profeti, li ho uccisi con le parole della mia bocca”. Efraim (il regno del Nord) rimarrà molto deluso delle false attese. Attendeva la cura certa da parte di Dio (vv.1-3) e invece si troverà trafitto per mezzo dei profeti: il verbo «curare» è ḥābaš, mentre il verbo «trafiggere» è hāṣab. Il profeta, da buon artigiano della parola, crea una fatale assonanza: si attendevano una cura (ḥābaš) da parte di Dio e, invece, si troveranno trafitti (hāṣab) dalla parola profetica. Essi si aspettavano la vita e invece si trovano la morte: hăragtîm beʾimrê-pî : «Li ho uccisi con le parole della mia bocca».
CALEDARIO
7/2 Domenica Penultima dopo l’Epifania - Giornata per la Vita
ore 9.00: 5° inc. fidanzati
ore 15.30 e 16.30 : Battesimi
8/2 Lunedi
ore 21.00 CDO (via zoom)
9/2 Martedì Incontro 18/19enni
10/2 Mercoledì
ore 21.00: Cenacolo
11/2 Giovedì Giornata mondiale del malato
ore 21.00: Equipe gruppo famiglie ( x Marzo)
12/2 Venerdì
ore 15.00: Incontro III età
ore 21.00: Concerto
13/2 Sabato
ore 16.00: Incontro gruppo famiglie
14/2 Domenica Ultima dopo Epifania
ore 9.00 : 6° inc. fidanzati
ore 15.00: Rosario - S.Messa e Benedizione di Lourdes
SUFFRAGI
8/2 Lunedì
Ore18.00 Pagani Carlo: Saibene Giuseppina; Simighini Emilio e Monica
10/2 Mercoledì
Ore18.00 Adele Rabuffetti ; Ardorino Angela
11/2 Giovedì
Ore18.00 Luciano Ceccarelli; Zelioli Irma Antonia
12/2 Venerdì
Ore18.00 Piovani Angela e Fulvio; Cesare e Carmen Caroli
ARCHIVIO
Ha fatto ritorno alla casa del Padre celeste : Fulvio Piovani di anni 93
Le Campane Foglio n.20 Anno XXXIX domenica 7-2-2021
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Foglio delle Campane di Rogoredo
Comunicazione di Formazione Religiosa
foglio domenicale