Foglio delle Campane di Rogoredo
Comunicazione di Formazione Religiosa
 
foglio domenicale
 
 
 

FESTA DELLA SACRA FAMIGLIA 2021

A poche settimane di distanza   dal Natale, la liturgia  ambrosiana ci invita a fissare lo sguardo sulla Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, a cui è dedicata anche la nostra parrocchia. Nell angelus di domenica 27 dicembre papa Francesco diceva al proposito:”

Dobbiamo riflettere sul fatto che il Figlio di Dio ha voluto aver bisogno, come tutti i bambini, del calore di una famiglia. Proprio per questo, perché è la famiglia di Gesù, quella di Nazareth è la famiglia-modello, in cui tutte le famiglie del mondo possono trovare il loro sicuro punto di riferimento e una sicura ispirazione. A Nazaret è germogliata la primavera della vita umana del Figlio di Dio, nel momento in cui Egli è stato concepito per opera dello Spirito Santo nel grembo verginale di Maria. Tra le mura ospitali della Casa di Nazaret si è svolta nella gioia l’infanzia di Gesù, circondato dalle premure materne di Maria e dalla cura di Giuseppe, nel quale Gesù ha potuto vedere la tenerezza di Dio (cfr Lett. apost. Patris corde, 2).

...In famiglia si potrà sperimentare una comunione sincera quando essa è casa di preghiera, quando gli affetti sono seri, profondi e puri, quando il perdono prevale sulle discordie, quando l’asprezza quotidiana del vivere viene addolcita dalla tenerezza reciproca e dalla serena adesione alla volontà di Dio. In questo modo, la famiglia si apre alla gioia che Dio dona a tutti coloro che sanno dare con gioia. Al tempo stesso, trova l’energia spirituale di aprirsi all’esterno, agli altri, al servizio dei fratelli, alla collaborazione per la costruzione di un mondo sempre nuovo e migliore; capace, perciò, di farsi portatrice di stimoli positivi; la famiglia evangelizza con l’esempio di vita. È vero, in ogni famiglia ci sono dei problemi, e a volte anche si litiga. “Padre, ho litigato…” – siamo umani, siamo deboli, e tutti abbiamo a volte questo fatto che litighiamo in famiglia. Io vi dirò una cosa: se litighiamo in famiglia, che non finisca la giornata senza fare la pace. “Sì, ho litigato”, ma prima di finire la giornata, fai la pace. E sai perché? Perché la guerra fredda del giorno dopo è pericolosissima. Non aiuta”… Affidiamo alla Santa Famiglia di Nazareth, in particolare a San Giuseppe sposo e padre sollecito, il nostro cammino di le famiglie e di comunità.

La Vergine Maria, alla quale ci rivolgiamo sempre con affetto, ottenga alle nostre famiglie di essere sempre più affascinate dall’ideale evangelico della Santa Famiglia, così da diventare fermento di nuova speranza di condivisione, di solidarietà concreta e di accoglienza calorosa e sincera dentro il nostro quartiere.                                            

A cura di don Marco

 

  GIORNATA DELLA MEMORIA 2021

 

Domenica 31 gennaio la Comunità di Sant’Egidio e la Comunità Ebraica di Milano invitano a fare memoria degli ebrei partiti dalla Stazione Centrale il 30 gennaio 1944 e nei mesi successivi, in un evento on line a partire dalle 11.30, in cui la Senatrice a vita Liliana Segre, partita per Auschwitz dalla Centrale a 13 anni il 30 gennaio 1944 e sopravvissuta, porterà la sua testimonianza. Interverranno al momento celebrativo Andrea Riccardi (Fondatore Comunità di Sant’Egidio), Roberto Jarach (Presidente Fondazione Memoriale della Shoah di Milano), Rav Alfonso Arbib (Rabbino Capo di Milano), mons. Mario Delpini (Arcivescovo di Milano), Giuseppe Sala (Sindaco di Milano), Mauro Palma (Presidente del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale). Jovica Jovic, musicista rom, suonerà in memoria dello sterminio dei rom e dei sinti. La commemorazione giunge quest’anno alla sua venticinquesima edizione, da quando – il 30 gennaio 1997 – la Comunità di Sant’Egidio e la Comunità Ebraica, insieme con Liliana Segre, e poi negli anni anche con Nedo Fiano e Goti Bauer, si ritrovarono per fare memoria della deportazione nel luogo da cui partirono i convogli per i campi di sterminio che allora era un umido e buio sotterraneo della Stazione Centrale e oggi è parte del Memoriale della Shoah di Milano. All’ingresso del Memoriale, Liliana Segre ha voluto scritto a caratteri cubitali la parola «Indifferenza» per ricordare l’indifferenza dei milanesi di allora di fronte a quanto accadeva sotto i loro occhi e per richiamare con quel monito la responsabilità di ciascuno nel presente. Il ricordo dell’abisso di Auschwitz non appartiene infatti solo al passato, costituisce al contrario un monito ineludibile: nel momento in cui vanno scomparendo i testimoni di quella immensa tragedia è un dovere di tutti raccogliere la loro memoria e trasmetterla alle future generazioni. In un momento in cui l’affermazione, specie tra i giovani, di movimenti nazionalisti, sovranisti, complottisti e xenofobi suscita allarme in diversi Paesi, compresa l’Italia, la memoria della deportazione richiama tutti ad una maggiore vigilanza di fronte alla crescita dei pregiudizi antisemiti e razzisti.

 

 

MESSAGGIO DEI VESCOVI PER LA GIORNATA DELLA VITA  

La pandemia ci ha fatto sperimentare in maniera inattesa e drammatica la limitazione delle libertà personali e comunitarie, portandoci a riflettere sul senso profondo della libertà in rapporto alla vita di tutti: bambini e anziani, giovani e adulti, nascituri e persone in fin di vita. Nelle settimane di forzato lockdown quante privazioni abbiamo sofferto, specie in termini di rapporti sociali! Nel contempo, quanta reciprocità abbiamo respirato, a riprova che la tutela della salute richiede l’impegno e la partecipazione di ciascuno; quanta cultura della prossimità, quanta vita donata per far fronte comune all’emergenza!

Qual è il senso della libertà? Qual è il suo significato sociale, politico e religioso? Si è liberi in partenza o lo si diventa con scelte che costruiscono legami liberi e responsabili tra persone? Con la libertà che Dio ci ha donato, quale società vogliamo costruire?

Sono domande che in certe stagioni della vita interpellano ognuno di noi, mentre torna alla mente il messaggio chiaro del Vangelo: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Gv 8,31-32). I discepoli di Gesù sanno che la libertà si può perdere, fino a trasformarsi in catene: “Cristo ci ha liberati – afferma san Paolo – perché restassimo liberi; state saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù” (Gal 5,1).

Una libertà a servizio della vita

La Giornata per la Vita 2021 vuol essere un’occasione preziosa per sensibilizzare tutti al valore dell’autentica libertà, nella prospettiva di un suo esercizio a servizio della vita: la libertà non è il fine, ma lo “strumento” per raggiungere il bene proprio e degli altri, un bene strettamente interconnesso. A ben pensarci, la vera questione umana non è la libertà, ma l’uso di essa. La libertà può distruggere se stessa: si può perdere! Una cultura pervasa di diritti individuali assolutizzati rende ciechi e deforma la percezione della realtà, genera egoismi e derive abortive ed eutanasiche, interventi indiscriminati sul corpo umano, sui rapporti sociali e sull’ambiente. Del resto, la libertà del singolo che si ripiega su di sé diventa chiusura e violenza nei confronti dell’altro. Un uso individualistico della libertà porta, infatti, a strumentalizzare e a rompere le relazioni, distrugge la “casa comune”, rende insostenibile la vita, costruisce case in cui non c’è spazio per la vita nascente, moltiplica solitudini in dimore abitate sempre più da animali ma non da persone. Papa Francesco ci ricorda che l’amore è la vera libertà perché distacca dal possesso, ricostruisce le relazioni, sa accogliere e valorizzare il prossimo, trasforma in dono gioioso ogni fatica e rende capaci di comunione (cfr. Udienza 12 settembre 2018).

Responsabilità e felicità

 Il binomio “libertà e vita” è inscindibile. Costituisce un’alleanza feconda e lieta, che Dio ha impresso nell’animo umano per consentirgli di essere davvero felice. Senza il dono della libertà l’umanità non sarebbe se stessa, né potrebbe dirsi autenticamente legata a Colui che l’ha creata; senza il dono della vita non avremmo la possibilità di lasciare una traccia di bellezza in questo mondo, di cambiare l’esistente, di migliorare la situazione in cui si nasce e cresce. L’asse che unisce la libertà e la vita è la responsabilità. Essa è la misura, anzi il laboratorio che fonde insieme le virtù della giustizia e della prudenza, della fortezza e della temperanza. La responsabilità è disponibilità all’altro e alla speranza, è apertura all’Altro e alla felicità. Responsabilità significa andare oltre la propria libertà per accogliere nel proprio orizzonte la vita di altre persone. Senza responsabilità, libertà e vita sono destinate a entrare in conflitto tra loro; rimangono, comunque, incapaci di esprimersi pienamente. Dire “sì” alla vita è il compimento di una libertà che può cambiare la storia. Ogni uomo merita di nascere e di esistere. Ogni essere umano possiede, fin dal concepimento, un potenziale di bene e di bello che aspetta di essere espresso e trasformato in atto concreto; un potenziale unico e irripetibile, non cedibile. Solo considerando la “persona” come “fine ultimo” sarà possibile rigenerare l’orizzonte sociale ed economico, politico e culturale, antropologico, educativo e mediale. L’esercizio pieno della libertà richiede la Verità: se desideriamo servire la vita con vera libertà occorre che i cristiani e tutti gli uomini di buona volontà s’impegnino a conoscere e far conoscere la Verità che sola ci rende liberi veramente. Così potremo accogliere con gioia “ogni vita umana, unica e irripetibile, che vale per se stessa, costituisce un valore inestimabile... Gli uomini e le donne veramente liberi fanno proprio l’invito del Papa: “Rispetta, difendi, ama e servi la vita, ogni vita, ogni vita umana! Solo su questa strada troverai giustizia, sviluppo, libertà, pace e felicità!”.

 

 

AIUTACI AD AIUTARE ….

Il conto su cui è possibile effettuare anche detrazioni fiscali è quello intestato alla parrocchia :

su BPM / Milano : Iban: IT 39 G 05034 01750 0000 000 10716  Intestato a : Parrocchia Sacra Famiglia in Rogoredo 

Con le causali già indicate

1« Interventi in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemia da COVID-19» (comma. 1)

2«A sostegno delle misure di contrasto all'emergenza epidemiologica da COVID

3«Misure urgenti di solidarietà alimentare» (Circ. 8/E/2020, punto 5.4).

“La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato

Domenica, 31 Gennaio, durante la Messa, leggeremo Luca 2, 41-52.

Al versetto 46 leggiamo: “lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori”. La sorpresa è che i genitori non trovano il figlio in un luogo qualsiasi: Gesù, per la seconda volta, sconvolge le attese dei suoi e si fa trovare nel tempio. Negli atri intorno al tempio, Gesù discute “kathezomenon en mesôi tôn didaskalôn” «seduto in mezzo ai maestri». Probabilmente Luca pensa al Portico di Salomone, personaggio che simboleggia la sapienza. L’ambiente non è dunque una scuola qualsiasi, ma un’assemblea di scribi nel tempio, entro la quale Gesù è accolto alla pari (un nuovo Salomone). Egli non è un discepolo seduto ai piedi del maestro, la sua posizione è quello di essere seduto in mezzo agli altri maestri, uno che ascolta e fa domande.

 

 CALEDARIO

31/1 Domenica Santa Famiglia

ore 10.30 : S.Messa in diretta su Radio Maria

ore 11.30: FESTA DELLA S. FAMIGLIA e  ANNIVERSARI DI MATRIMONIO

 

2/2 Martedì Presentazione del Signore

ore 18.00:Benedizione candele alle S. Messa

ore 21.00: ERESP-CPP-CDO (verifica e programmazione  Quaresima/Pasqua - Maggio)

 

3/2 Mercoledì S.Biagio Benedizione della gola

ore 8.30 e 18.00: alle S. Messe

ore 21.00: Cenacolo

 

5/2 Venerdì 1° Venerdì del mese

ore 17.30: Adorazione-S. Messa-Benedizione

 

6/2 Sabato

ore 16.00: Incontro genitori dei Battesimi del 7/2

 

7/2 Domenica Penultima dopo l’Epifania

Giornata per la Vita

ore 9.00: 5° Incontro fidanzati

ore 15.30 e 16.30 Battesimi.

 

SUFFRAGI

2/2 Martedì

ore 18.00 Sabadini-Portugalli-Gruppi e nonni Gramola e Rampani.

 

4/2 Giovedì

ore 8.30 Laura e Sandro Scagliosi.

ore 18.00 Liliana e Antonio Fucilli.

 

6/2 Sabato

Ore 18.00 Augusto Pasetto; Liliana e Massimo; Marisa Zambarbieri.

 

ARCHIVIO

 

Ha fatto ritorno alla casa del Padre celeste: Wolhfarht Alberto di anni 90.