Foglio delle Campane di Rogoredo
Comunicazione di Formazione Religiosa
 
foglio domenicale
 
 
 

BUON ANNO NUOVO 2021

Ho spesso pensato in queste settimane a cosa avrei potuto dirvi in occasione del "Te Deum" di Fine anno e dell’inizio di un anno nuovo che ancora per un certo tempo ci vedrà alle prese con questa terribile pandemia che ha stravolto la vita dell’intero pianeta

In primo luogo ho pensato di ascoltare la parola di Dio che ci viene proposta oggi solennità dell’ottava del natale della circoncisione del Signore e giornata mondiale della pace. Il Vangelo ci presenta Gesù nato povero tra i poveri, in una famiglia lontana da casa e dagli amici, apparentemente isolata, che però rimane fedele agli usi e ai costumi religiosi di Israele e  compie un gesto che inserisce del tutto quel bambino all’interno della storia di un popolo con le  sue fatiche e le sue prove, le sue attese e aspettative, condividendo tutto quello che poteva condividere eccetto il peccato per rivitalizzare ciò che era ormai sapeva di vecchio e di stanco Così “ portando nella povertà della nostra natura la sua divina ricchezza, elargì nuova sostanza al mistero dei vecchi riti”. In quella famiglia come nelle nostre famiglie   avrebbe potuto  prevalere sconforto e solitudine, ma il vangelo racconta altro . Il Salvatore entra, bambino, nella storia dell’umanità, trova la solidarietà dei pastori, della gente comune e si fa solidale con loro : quel  bambino  porta con sé una nuova speranza dentro una condizione e in un tempo non meno carico di incognite e sfide di quello che stiamo vivendo. Forse quest’anno non canteremo il Te Deum, per ringraziare dell’anno in se stesso, ma perché  in questo 2020 per tanti aspetti tragico, c’è  stato il Natale e ancor prima la Pasqua segni della presenza viva di Colui che  rinnova  sempre  la speranza  e apre ad orizzonti inediti e sorprendenti anche dentro situazioni paradossali. Come scrivono in un documento congiunto  Caritas e Ac Diocesane, “non è certo possibile dimenticare che in questi mesi abbiamo drammaticamente avvertito il senso del limite. Abbiamo pianto la scomparsa di tante persone. Abbiamo attraversato un tempo di incertezza, che stiamo vivendo tutt’ora. Attorno a noi vediamo molteplici segni di disagio e povertà. Tante persone e famiglie nella Diocesi di Milano sono state toccate da disoccupazione o contrazione del reddito; i ragazzi hanno vissuto, e vivono, le lezioni scolastiche senza l’opportunità di stare fisicamente insieme. Tante persone già fragili, in modo intollerabile, non hanno potuto curarsi, abitare una casa dignitosa, persino nutrirsi in modo sufficiente. Molti non hanno trovato un’adeguata tutela e accesso ai diritti per una piena dignità e cittadinanza. Le stesse “abitudini” ecclesiali sono state segnate dalla pandemia, la quale ha messo in discussione la possibilità di celebrare l’Eucaristia in presenza per tre mesi almeno e questo  ci impone di  chiederci come tutto ciò cambierà le nostre comunità, già sfidate da un forte processo di secolarizzazione e da una proposta spirituale e pastorale che talvolta sembra non corrispondere più alle domande e alle inquietudini dei giovani, delle donne e degli uomini d’oggi “. Se tutto questo è indubbiamente vero tuttavia noi siamo discepoli per quanto limitati, del Dio della speranza che non delude.   La prima lettura ci rinnova un augurio e una benedizione che possiamo accogliere e  se e solo se   ripartendo da ciò che è stato e ancora sarà fatica e limitazione, sapremo però riscoprire alcuni aspetti decisivi della nostra vocazione cristiana vissuta dentro una comunità ben precisa. Come si legge sempre nel documento già citato:

È tempo di affidarsi al Signore, in nome della fiducia in una grazia che non risolve magicamente i problemi, ma dà la forza per leggere i segni dell’amore di Dio nella vita fragile delle persone.

È tempo di vivere una responsabilità che non si manifesta solo nella forza della nostra volontà, ma nella capacità di rispondere alla chiamata ad essere accanto a chi incontriamo nella vita di tutti i giorni.

È tempo di servizio silenzioso che si sostanzia nel rispetto delle regole e nella possibilità di rendere meno pesante la vita degli altri. Quanti esempi commoventi abbiamo visto in questi mesi…

È tempo di riscoprire il senso delle esperienze che viviamo, alla luce di una promessa di salvezza che va oltre la salute e di una meta che non coincide con il ritorno alla cosiddetta “normalità”, ma con la necessità di costruire un nuovo modo di stare con gli altri e di abitare questa Terra, forti della promessa di un Dio che si è fatto vicino a noi.

Nel messaggio che l’arcivescovo Mario ha offerto alla città e alla Diocesi di Milano con il Discorso di Sant’Ambrogio diceva: “Tocca a noi tutti insieme  «nel senso di un dovere da compiere, di un servizio da rendere, di un contributo da offrire con discrezione e rispetto, di intraprendere un cammino che nessuno può compiere al nostro posto. Un cammino che siamo chiamati a percorrere insieme».  Anche Papa Francesco che ci ha regalato nel 2020 una nuova enciclica  ci invita  a non attardarci nel pessimismo e nel rimpianto, ma piuttosto a  riscoprire  la bellezza dell’aprire nuove strade, dell’essere “tutti fratelli” e “Chiesa in uscita” , sapendo di poter contare su tanti compagni di viaggio con cui condividiamo una meta ambiziosa e uno stile che ci aiuta ad avere uno sguardo ampio e soprattutto a cercare di non lasciare indietro nessuno. Anche il Papa nel suo messaggio per la giornata mondiale della pace già nel titolo ci indica la via per fare del tempo che abbiamo davanti un tempo benedetto sulla scorta di quanto imparato nell’anno che si chiude : “La cultura della cura come percorso di pace. Cultura della cura per debellare la cultura dell’indifferenza, dello scarto e dello scontro, oggi spesso prevalente. In questo tempo, nel quale la barca dell’umanità, scossa dalla tempesta della crisi, procede faticosamente in cerca di un orizzonte più calmo e sereno, il timone della dignità della persona umana e la “bussola” dei principi sociali fondamentali ci possono permettere di navigare con una rotta sicura e comune. Come cristiani, teniamo lo sguardo rivolto alla Vergine Maria, Stella del mare e Madre della speranza. Tutti insieme collaboriamo per avanzare verso un nuovo orizzonte di amore e di pace, di fraternità e di solidarietà, di sostegno vicendevole e di accoglienza reciproca. Non cediamo alla tentazione di disinteressarci degli altri, specialmente dei più deboli, non abituiamoci a voltare lo sguardo, ma impegniamoci ogni giorno concretamente per «formare una comunità composta da fratelli che si accolgono reciprocamente, prendendosi cura gli uni degli altri». In conclusione siamo chiamati a costruire insieme alleanze e rafforzare il dialogo con tutti, per promuovere, attraverso il  servizio pastorale della parrocchia, una comunità inclusiva e capace di testimoniare il primato della cura così che l’amore di Dio che qui celebriamo, trasformi la vita sociale, economica e culturale in uno spazio di fraternità, di pace, di giustizia e dignità per tutti. Il nuovo anno, se intrapreso con questi sentimenti, ci può portare in dono nuova fiducia e speranza nonostante tutto. Solo così, per noi credenti in Cristo Figlio di Dio e salvatore del mondo,  potrà essere un buon 2021 da condividere con tutti gli uomini e le donne di Rogoredo amati dal Signore.                                   

  d.M

  

 AIUTACI AD AIUTARE ….

Il conto su cui è possibile effettuare anche detrazioni fiscali è quello intestato alla parrocchia : su BPM / Milano : Iban: IT 39 G 05034 01750 0000 000 10716  Intestato a : Parrocchia Sacra Famiglia in Rogoredo 

Con le causali già indicate

1« Interventi in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemia da COVID-19» (comma. 1)

2«A sostegno delle misure di contrasto all'emergenza epidemiologica da COVID

3«Misure urgenti di solidarietà alimentare» (Circ. 8/E/2020, punto 5.4).

 

“La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato

Domenica, 10 Gennaio, durante la Messa, leggeremo Marco 1, 7-11.

In questo brano, al versetto 10, leggiamo “E, uscendo dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba”. Da sempre nella Scrittura il termine ‘cielo indica il mondo di Dio e la colomba è il simbolo di Israele (Osea 11,11). Questo episodio, chiaramente ispirato a Isaia 61, 1-11 (“Lo spirito del Signore Dio è su di me perché il Signore mi ha consacrato con l'unzione”) vuole presentare le caratteristiche messianiche che Gesù incarna:

di origine umana e umile (arriva dalla Galilea e non da Gerusalemme)

è colui che apre un ponte tra Dio e l’umanità (i cieli finalmente aperti)

è il rappresentante del nuovo popolo di Dio secondo lo Spirito (la colomba)

è il servo amato da Dio, che si fa carico dei peccati di tutti (Isaia 42,1) (la voce grande)

Il Battesimo di Gesù guarda avanti, verso la Croce: in Mc. 10, 39 la morte in Croce è chiamata, appunto, battesimo

 

 CALEDARIO

 10/1 Domenica Battesimo del Signore

Orario S. Messe S. Martino: ore 9.00

Rogoredo: ore 9.00-10.15(video)-11.30-18.00

ore 15.30 e 16.30 : Battesimi

 

13/1 Mercoledì

ore 21.00: Ripresa Cenacolo

(video e in presenza)

 

15/1 Venerdì

ore 15.00 : terza età (via zoom)

ore 21.00: 1° incontro fidanzati

 

17/1 Domenica II dopo l’Epifania

ore 9.00: 2° incontro  fidanzati

ore 16.00: Spettacolo : “Aeroplanini di carta”( se possibile)

 

Di molte proposte in calendario andrà verificata di volta in volta la fattibilità solo in video o anche in presenza, secondo le disposizioni di legge. Inoltre anche per la Messa delle 11.30 della Festa della Famiglia (31 Gennaio) si dovrà valutare il numero delle persone partecipanti e se spostare la celebrazione al pomeriggio ore 15.30 per non limitare la presenza in chiesa di eventuali parenti che accompagnano i festeggiati. A questo proposito occorre che TUTTI I FESTEGGIATI comunichino al più presto la loro partecipazione e con quanti parenti al seguito, telefonando o passando in segreteria parrocchiale dal lunedì al venerdì ore 16.30-18.30.

 

SUFFRAGI

 

11/1 Lunedì

ore 18.00 : Ceccarelli Luciano

 

12/1  Martedì

ore 18.00 : Piovani Angela

 

14/1 Giovedì

ore 18.00 : Caroli Carmen e Cesare

 

ARCHIVIO

E’ tornato alla casa del Padre celeste: Monti Colombani Stefano

 

OFFERTE di DICEMBRE

Buste per il Santo Natale : Euro 6119

Offerte per le necessità della parrocchia e emergenza Covid-19 in occasione del Santo Natale : Euro 500 ; 100; 250; 200; 50; 25; 150; 1000; 25; 200; 50; 1500;100;250;200;150;

Offerte funerali 100; 100; 200;

Per attività Caritas parrocchiale : Euro 1000; 2000; 600; 50;

Un grazie sincero a tutti per il sostegno