Foglio delle Campane di Rogoredo
Comunicazione di Formazione Religiosa
 
foglio domenicale
 

 

Infonda Dio sapienza nei cuori”  3

LETTERA DEI VESCOVI LOMBARDI ALLE CHIESE

(Parte prima)

Nella tribolazione si sono accese scintille: la preghiera, il pensiero, la speranza, il prendersi cura. I vescovi delle Chiese di Lombardia desiderano raggiungere tutti i fedeli con una parola amica.

  

L’avvio dell’anno pastorale è un tempo di grazia: che non vada sciupata.

“Come pastori e fratelli in cammino con tutto il popolo di Dio, come gente presa a servizio per custodire la comunione e la fedeltà al Signore, come uomini caricati della responsabilità per la fede dei fratelli e delle sorelle, sentiamo il desiderio che giunga a tutti una parola amica, in questo momento di complicata ripresa delle attività consuete, che è segnata dall’assedio dell’epidemia. Vorremmo raggiungere tutti con una parola amica che incoraggi a guardare il futuro con speranza. La parola amica è ospitata nella conversazione di chi ascolta con attenzione e parla con semplicità sapendo di essere ascoltato; nel discorrere di chi trova conforto di condividere pensieri, buone intenzioni, trepidazione, speranze; nel confrontarsi di chi non pretende di risolvere tutto o di dettare ricette, ma è persuaso che insieme si può fare molto, qui, ora, nel gesto minimo che semina benevolenza, solidarietà, serenità. Vorremmo raggiungere tutti con una parola amica che incoraggi a guardare il futuro con speranza. La parola amica è ospitata nella conversazione di chi ascolta con attenzione e parla con semplicità sapendo di essere ascoltato; nel discorrere di chi trova conforto di condividere pensieri, buone intenzioni, trepidazione, speranze; nel

confrontarsi di chi non pretende di risolvere tutto o di dettare ricette, ma è persuaso che

insieme si può fare molto, qui, ora, nel gesto minimo che semina benevolenza, solidarietà, serenità.

La riconoscenza.

Abbiamo constatato che la gente buona, operosa, onesta, competente che tiene in piedi il mondo abita nello stesso condominio, viaggia sullo stesso treno, e nell’emergenza si rivela quell’eroismo quotidiano che non ti aspetti. Non si tratta di gente senza difetti, non sempre è gente simpatica, non sempre è facile andare d’accordo, non mancano talora battibecchi spiacevoli e irritanti. Queste però non sono buone ragioni per censurare la gratitudine. La parola della riconoscenza, le espressioni di stima, l’apprezzamento per le fatiche straordinarie affrontate nel servizio sanitario, nella didattica a distanza, nella gestione dei servizi essenziali nei negozi, nei cimiteri, nella gestione dell’ordine pubblico, tutto questo può cambiare il clima della convivenza ordinaria. E’ diverso il mondo se ogni giornata e ogni incontro comincia con un “grazie!”.

Imparare a pregare

Come i discepoli spaventati sulla barca minacciata da onde troppo violente, anche la nostra preghiera è diventata un grido, una protesta: “Signore, non t’importa che siamo perduti?” (Mc 4,38). La nostra fede, per quanto fragile, ha ispirato la persuasione che non si può vivere senza il Signore, che siamo perduti senza di Lui. Dobbiamo ancora imparare a pregare. La preghiera: non come l’adempimento di anime devote, non come la buona abitudine da conservare, non come la pretesa di convincere Dio all’intervento miracoloso. Dobbiamo imparare la preghiera che lo Spirito di Dio suggerisce alla Sposa dell’Agnello, la preghiera ecclesiale e la preghiera che lo Spirito insegna chi non sa pregare in modo conveniente (cfr Rm 8,26), così che possiamo gridare: “Abbà, Padre!” (Rm 8,15). Nei giorni del blocco, abbiamo sofferto di liturgie sospese, di partecipazioni solo virtuali alle celebrazioni, e insieme abbiamo avuto esperienze di preghiere in famiglia meglio condivise, di preghiere on-line divenute consuete, di sovrabbondanti offerte di trasmissioni di momenti di preghiera. Questo è il tempo adatto per imparare di nuovo a celebrare, a pregare insieme, a pregare personalmente, a pregare in famiglia. Ritroviamo nella domenica, nel giorno del Signore e “Pasqua della settimana”, il gusto e la gioia di riscoprirci Chiesa, popolo santo convocato intorno all’altare per celebrare l’Eucaristia, dopo i lunghi giorni in cui non è stato possibile radunarci. Abbiamo bisogno di persone che insegnino a pregare, a esprimere la fede nel grido che sveglia il Signore, nell’alleluia che celebra la Pasqua, nella docilità che ascolta e medita la Parola di Dio, nell’intercessione che esprime la solidarietà con i tribolati delle nostre comunità e di tutta l’umanità invocando Maria e tutti i santi. I sacerdoti sono chiamati ad essere uomini di preghiera e maestri di preghiera. Le comunità di vita consacrata, le comunità monastiche che pure hanno tanto sofferto in questi mesi sono chiamate ora ad offrire spazi e scuole di preghiera. Le comunità cristiane, in varie forme presenti sul territorio, si devono riconoscere come “luoghi di preghiera, di adorazione, di celebrazione” per riconoscere la presenza del Signore, il Vivente. È necessario incoraggiare la fedele partecipazione alla Eucaristia domenicale e, per chi può anche feriale: famiglie e bambini, ragazzi e giovani, adulti e anziani, tutti siamo convocati alla mensa del Risorto, parola e pane di vita.

Imparare a pensare

Lo sconcerto che abbiamo vissuto a causa della pandemia e di quello che ha provocato ha fatto nascere domande, dubbi, incertezze, interpretazioni contrastanti che hanno riguardato molti aspetti della vita ordinaria: la scienza, la politica, la salute, la pratica religiosa, le relazioni interpersonali. Abbiamo provato fastidio per le discussioni inconcludenti, per i pronunciamenti perentori, per slogan e luoghi comuni. Adesso abbiamo bisogno di imparare a pensare. Il pensiero promettente è quello che introduce alla sapienza: non solo l’accumulo di informazioni, non solo la registrazione di dati, non solo le dichiarazioni di personaggi resi autorevoli più dagli applausi che dagli argomenti. Il pensiero sapiente e saggio cresce nella riflessione, è aiutato dalla conversazione qualificata con gli amici, attinge con umiltà al patrimonio culturale dell’umanità, invoca la sapienza che viene dell’alto ascoltando Gesù, sapienza del Padre. Cerchiamo il significato delle cose, non solo la descrizione dei fatti; abbiamo bisogno di imparare la prudenza nei giudizi, il vigile senso critico di fronte alle mode e ai pensieri comandati, la competenza a proposito della visione cristiana della vita. Le vie che conducono alla sapienza sono quelle indicate dai maestri, anche se non possiamo delegare a loro il compito di pensare al nostro posto; disponiamo di molti fratelli e sorelle competenti che possono aiutare a interpretare quello che succede… Abbiamo bisogno di imparare a pensare e della persuasione che ne siamo capaci. Rivolgiamo il nostro sguardo soprattutto alle nuove generazioni, ai giovani, agli studenti e a tutto il mondo della scuola perché siano introdotti alla conoscenza autentica della vita; all’inizio del nuovo anno scolastico, dopo il lungo periodo in cui non è stato possibile “andare a scuola”, manifestiamo il più vivo auspicio per una ripresa serena delle attività educative.

(continua)

  

 Prime Comunioni

Sabato 26 ore 15.30

 

Aggio                  Margherita

Borin                   Silvia

Buonsanto         Davide

Canciani            Gabriele

Clementi            Camilla

Crisafulli             Lorenzo Aldo

Di Modugno       Mattia

Jimenez              Davila Dajana Ines

Meroni                Elisa

Morales        Quijano Piertommaso                         Ferdinando

Natali                  Giulio

Portinari            Alessandro

Previtera            Federico

Sampietro          Iris Aiko

 

Domenica 27 ore 11.30

 

Anedda Federica

Cavalieri Viola Sara

Cavallo Greta

Deragna Lorenzo

Di Berardino Jacopo

Fedele Mauro

Hasa Denis

Malisani Eivissa Nicole

Mattioli Davide Gabriele

Orizio Tommaso

Pierelli Gabriele

Pischedda Aurora

Possenti Sofia

Roma Claudio

Serrelli Irene

Tejada Lossio Valentino

Tomasi Leonardo

Domenica 27 ore 15.30

 

Anti                     Greta

Balducci             Olivia Ida

Bianchi               Greta

Carbone             Alice

Catapano           Francesco

Cavallo               Pietro Maria

Iodice                 Filippo Andrea

Lauro                 Andrea

Lazzari                Lorenzo

Maino                 Davide

Monti                  Davide

Panigada           Chiara

Pisanello            Matteo

Quiliano             Calvin

Rabai                  Lorenzo

Scacciante         Luca Michele

Tarullo Andrea

Zuccaro Alessandro

 



Aiutaci ad Aiutare

Liberalità in denaro o in beni, effettuate nel corso del 2020.

Le liberalità in denaro non possono essere effettuate in contanti ma devono essere “tracciate” attraverso il canale bancario o postale (bonifici, carte di debito, carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari).

Il conto su cui effettuarle è quello intestato alla parrocchia :

su BPM / Milano : Iban: IT 39 G 05034 01750 0000 000 10716

Parrocchia Sacra Famiglia in Rogoredo

Causali « Interventi in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19» (comma. 1)  «a sostegno delle misure di contrasto all'emergenza epidemiologica da COVID» (comma 2), comprese quelle «misure urgenti di solidarietà alimentare» (Circ. 8/E/2020, punto 5.4).

Agevolazioni per i donatori  

- Persone fisiche non imprenditori—Enti non commerciali “sfera istituzionale” Detrazione dall’imposta (IRPEF o IRES) lorda nella misura del 30% dell’importo erogato o del valore dei beni donati; la detrazione non può essere superiore a 30.000 euro.- Società - Persone fisiche imprenditori  Enti non commerciali “sfera commerciale” Deducibilità totale dal reddito dell’importo erogato o del valore dei beni donati; imputazione della deduzione nel periodo d’imposta in cui la liberalità è stata effettuata; la deducibilità spetta anche se l’esercizio si chiude con una perdita fiscale (Circ. 8/E/2020, punto 5.2). È comunque possibile (e se richiesto dall’offerente) che il parroco rilasci una ricevuta.

 

“La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato

Domenica, 27 Settembre, durante la Messa, leggeremo Matteo 22, 34-40

In questo brano, al versetto 40, leggiamo “Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti.”  L’originalità della risposta di Gesù non sta nell’accostare i due comandamenti, già noti alla tradizione giudaica, ma nell’intrecciare l’uno e l’altro comandamento, a partire proprio da un principio tipico del rabbinismo (quello della concordanza: remez in Ebraico), e nell’affermare che tutta la Legge e i Profeti “dipendono” (in greco: kremataisono attaccati”) a questi due comandamenti. Qui abbiamo davvero il riconoscimento del comandamento dell’amore come il centro di tutta la proposta etica cristiana. Tutto il resto della Legge è davvero soltanto «un corollario» al comandamento dell’amore, che è davvero la pienezza di tutta la Legge.

  

 

 CALENDARIO

 

27/9 Domenica  V dopo il Martirio

ore 11.30 PRIME COMUNIONI turno 5

ore 15.30 PRIME COMUNIONI turno 6

 

28/9 Lunedì

INIZIO CATECHESI INIZIAZIONE      CRISTIANA

Inizio corsi palestra

 

29/9 Martedì

 ore 21.00: CAEP inizio anno

 

30/9 Mercoledì

 ore 21.00: Ripresa Cenacolo ?

 

1/10 Giovedì

ore 21 Equipe Gruppo famiglie

 

2/10 Venerdì

ore 17.30: 1° venerdì del mese: Adorazione - S. Messa - Benedizione

 

4/10 Domenica VI dopo il Martirio

Domenica “dell’Ulivo”  

ore 15.30 e 16.30  Battesimi    

 

 

SUFFRAGI

 

28/9 Lunedì

ore 18.00 Iovino Giuseppe

 

29/9 Martedì

ore 18.00 Zelioli Irma Antonia

 

1/10 Giovedì

ore 18.00 De Palo Olinda; Comunale Rocco e Leocata, Biagio, Giuseppe, Pietra, Spata Pietrina

 

2/10 Venerdì

ore 18.00 Defunti Fam. Organo Castellari

 

 SOS Caritas

Si necessita di mobile sala medie dimensioni, Divano letto matrimoniale, Letto per bambino, piccola Libreria ed una piccola scarpiera Per disponibilità contattare nell’orario di segreteria dell’ ufficio parrocchiale tel 02514135 .Grazie