Note circa la riapertura degli ambienti parrocchiali
Molti ci hanno chiesto quando e come si potrà ritornare a vivere la vita negli ambienti parrocchiali e dell’oratorio, con le diverse attività che in essi si svolgevano prima dell’ emergenza Covid 19. In attesa di eventuali nuove disposizioni, rimangono in vigore quelle date a giugno. Quanto segue offre le indicazioni per una prima riapertura delle attività dell’oratorio (solo quelle organizzate), Non è consentito l’accesso libero agli ambienti e occorre sempre registrarsi all’ingresso.
1.Sono possibili le riunioni e gli incontri nei locali parrocchiali e negli oratori alle seguenti condizioni:
a) vi partecipino solo maggiorenni; per i minori occorre una liberatoria da compilare all’atto dell’iscrizione all’oratorio /catechesi
b) nella convocazione o nell’invito il Parroco o un suo delegato chiederà di non prendervi parti a chi ha temperatura corporea superiore ai 37,5°C o altri sintomi influenzali; a chi è in quarantena o in isolamento domiciliare; a chi è entrato in contatto con una persona affetta da COVID-19 nei 14 giorni precedenti. Tale ultima indicazione deve essere interpretata ai sensi della nota del Ministero della Salute del 22 maggio 2020 e quindi non vieta la partecipazione degli operatori sanitari che hanno avuto contatti in occasione del loro lavoro protetti da DPI professionali;
c) sarà possibile misurare la temperatura all’ingresso, in questo caso si fornisca l’Informativa privacy. Una copia è presente sul sito dell’Ufficio Avvocatura;
d) siano in luoghi chiusi adeguatamente ampi o meglio in luoghi aperti;
e) gli ambienti chiusi siano ben arieggiati almeno prima e dopo l’incontro;
f) si effettui la corretta igienizzazione degli ambienti e degli arredi prima e dopo l’evento, specie delle superfici toccate dai partecipanti (sedie, tavoli, microfoni);
g) l’ingresso e l’uscita siano scaglionati e garantiscano il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri;
h) si usino porte diverse per entrare e per uscire, se ciò non fosse possibile i flussi di entrata e uscita siano rigidamente alternati;
i) ci si igienizzi le mani all’ingresso;
j) sia sempre mantenuta la distanza di sicurezza di almeno un metro;
k) i partecipanti abbiano tutti sempre la mascherina;
l) non vi siano buffet, merende, pranzi o cene.
2.Negli oratori possono aprire solamente i bar che hanno tutte le seguenti caratteristiche:
a) sia possibile entrarvi dalla pubblica via e non solamente dall’oratorio;
b) non sia possibile entrare in oratorio passando dal bar
c) rispettino la normativa in materia di prevenzione del contagio da COVID-19nei luoghi di ristorazione.
3.Possono essere concessi spazi per riunioni di associazioni o condomini a queste condizioni:
a) l’ingresso e l’uscita siano scaglionati e garantiscano il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri;
b) si usino porte diverse per entrare e per uscire, se ciò non fosse possibile i flussi di entrata e uscita siano rigidamente alternati;
c) è responsabilità dei soli organizzatori dell’incontro rispettare e far rispettare tutte le misure di sicurezza. Il Parroco o un suo delegato chiederà all’organizzatore di non far entrare nei locali parrocchiali chi ha temperatura corporea superiore ai 37,5°C o altri sintomi influenzali, chi è in quarantena o in isolamento domiciliare, chi è entrato in contatto con una persona affetta da COVID-19nei 14 giorni precedenti. Tale ultima indicazione deve essere interpretata ai sensi della nota del Ministero della Salute del 22 maggio 2020 e quindi non vieta la partecipazione degli operatori sanitari che hanno avuto contatti in occasione del loro lavoro protetti da DPI professionali. L’organizzatore è responsabile del fatto che il numero dei partecipanti sia adeguato allo spazio concesso tenuto conto dell’obbligo di mantenere sempre la distanza di sicurezza di un metro.
d)All’ associazione o al gruppo a cui viene concesso lo spazio, spetta di igienizzare il luogo della riunione dopo di essa.
E’ bene che tutte queste indicazioni vengano date in forma scritta ad ogni responsabile e affisse negli spazi comuni ben leggibili da tutti.
4.Non possono organizzarsi feste di qualsiasi tipo né concedere spazi a questo scopo.
5.Restano chiusi i cortili, le aree giochi (calcetti – ping pong ecc…) e qualunque struttura simile in qualunque modo denominata.
6.E’ fatto obbligo di tenere per 14 giorni un registro delle persone (nome-cognome-cellulare) che utilizzano gli spazi .
Come si vede occorrono ancora molte attenzioni. Non ci perdiamo d’animo e diamoci una mano per poter continuare far vivere questa preziosa realtà educativa.