Comunicazione  di Formazione Religiosa.

Campane  Foglio delle Campane di Rogoredo

                            foglio domenicale

ANNO XXVIII  domenica 5-9- 2010   I dopo il Martirio di S. Giovanni    n° 1

  

Riprendiamo il cammino…

 

 Il titolo di questo nostro primo articolo del nuovo anno pastorale, potrebbe indurre in un equivoco che vorrei subito evitare. E’ vero che il tempo estivo porta alla sospensione di tante attività e proposte che solitamente animano la vita di una comunità, ma è altrettanto vero che l’esperienza della fede, il nostro continuare ogni giorno a vivere nella speranza che il Signore risorto non deluderà le nostre aspettative di vita vera e le nostre attese di bene, fa si che “ non si sospenda il nostro credere “, perché si va in ferie o in vacanza. Il ritmo domenicale della Messa ce lo ha ricordato anche nei mesi estivi, nonostante non sia sempre agevole parteciparvi soprattutto se si è all’estero, lontani da una chiesa o in difficoltà a trovare una Messa comoda” per la penuria di sacerdoti …Anche la preghiera personale da non trascurare , la visita ad un santuario, la possibilità di vivere un corso di esercizi, una vacanza in gruppo dalla proposta forte e significativa , l’esercizio quotidiano della carità nelle sue svariate possibilità e forme, ci dicono che la vacanza “ non sospende la fede “. Riprendere il cammino allora che significa ?  Riconoscere che il tempo della vacanza non è tempo vuoto, tempo da perdere o peggio da sciupare , ma è quel tempo che, se vissuto come occasione di rigenerazione, di recupero fisico psichico e spirituale autentico, ti da le energie e lo slancio per continuare quella quotidianità che da settembre a luglio è la nostra vera vita . Io mi auguro che per tutti noi le vacanze appena trascorse siano state almeno questo… Allora si potrà insieme riprendere a lavorare, a studiare, ad affrontare gli aspetti più “ pesanti “ o le urgenze più pressanti della vita, continuando però anche a sperare, ad amare , a desiderare, a sognare …
 
La vita della comunità , le sue diverse proposte , i suoi momenti lieti e meno lieti, hanno fondamentalmente lo scopo di servire e favorire la realizzazione della vita di ciascuno di noi, della vocazione affidata ad ognuno da quel Dio ricco di misericordia che “ fa in noi cose grandi “ proprio come ci ha insegnato a riconoscere Maria nel suo Magnificat .
 
  
Avremo occasione nei prossimi numeri di introdurci a quel nuovo tratto di strada insieme che ogni anno pastorale ci invita a vivere. Ma è soprattutto sulla ricerca di quel di più , di quel “ positivo decisivo “ che rappresenta la vita vissuta come singoli e famiglie dentro la comunità cristiana,  che vorremmo e dovremmo tutti porre l’accento e approfondire la riflessione, oltre che favorire tutto quel che ne consente la realizzazione pratica .  
Già nel tema dello scorso festone di maggio, avevamo posto attenzione alla parrocchia- comunità , come luogo significativo per “ sostenerci a vicenda “ con la forza del Vangelo, nel cammino della vita…Scrivevo allora :
 “La comunità cristiana , all’ interno di un quartiere come il nostro, è chiamata sempre più ad essere segno della possibilità e della positività che genera la “ fraternità ”, senza nascondere difficoltà , limiti , fatiche e peccati, ma con l’umile desiderio di contribuire decisamente alla qualità della vita di tutti proprio per il suo specifico d’essere “comunità” e in particolare, comunità che cerca, segue, propone Gesù e lo stile del suo Vangelo nell’oggi .
 
L’ augurio che vorrei fare a tutti voi all’inizio di questo nuovo anno insieme, il secondo per me qui a Rogoredo come Parroco , in comunione di intenti con don Andrea , le Suore e tutti i collaboratori della nostra parrocchia , è che il cammino che riprendiamo possa essere una rinnovata occasione di incontro con il Signore risorto presente nei volti e nelle storia di ciascuno di noi, così da ”  aiutarci gli uni gli altri ad edificare una comunità che sia quello che è chiamata ad essere da sempre, senza il rischio di presumere ne di essere perfetta o di non aver bisogno di cambiamenti e coraggiose conversioni “ .
 
Durante le vacanze leggevo in un bel testo queste affermazioni : “ La dimensione ecclesiale - comunitaria è costitutiva della fede in Gesù. Anzi, proprio la comunità costituisce il contesto che la genera. Ci vuole una comunità , un gruppo umano , uno stare insieme , un incontro, per generare fede in Gesù …”  
 
In questo senso e con la speranza che giorno per giorno tutto questo continui ad accadere proprio qui tra noi , nella parrocchia di Sacra Famiglia in Rogoredo, dico a me e a tutti noi : riprendiamo il cammino,,,
 
 

                                                            Don Marco