Foglio delle Campane di Rogoredo
Comunicazione di Formazione Religiosa
 
foglio domenicale

 

La situazione è occasione : AVVENTO 2019/4

Oggi ricorre non solamente la IV domenica di Avvento ma anche la Solennità dell’Immacolata che ogni anno ci offre l’occasione preziosa per guardare a Maria Donna dell’Attesa e Madre di Speranza, come la chiamava Mons. Tonino Bello in una sua celebre preghiera divenuta anche un canto.

 

Da Maria impariamo i sentimenti proprio dell’Avvento così come siamo andati riscoprendolo e presentandolo in questo anno a partire dalle riflessioni del nostro Arcivescovo. Non poteva così mancare una sua parola su Maria nel tempo di Avvento tratta sempre dalla lettera Pastorale.

Scrive così Mons. Delpini :”Nel tempo di Avvento Maria di Nazaret, Madre di Gesù e Madre nostra, è presenza incoraggiante e feconda: vorremmo sperimentare un poco della sua beatitudine ed esultanza («beata colei che ha creduto dell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto»: Lc 1,45; «il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore»: Lc 1,47). La devozione a Maria, che tanto caratterizza la nostra Chiesa, è chiamata a rivelare il suo contributo a edificare la Chiesa nella sua obbedienza a Gesù («Qualsiasi cosa [Gesù] vi dica, fatela»: Gv 2,5). L'esperienza di fede di Maria, nel realismo con cui ha vissuto l'incarnazione del Verbo di Dio, nell'intensità affettuosa del rapporto personale con il suo figlio e nostro Signore Gesù, nel dramma straziante della passione e morte, nella partecipazione alla gloria del Figlio risorto accompagni la nostra esperienza di fede, la renda semplice e sobria, tutta orientata a riconoscere la presenza del Risorto„ a perseverare  nella preghiera per invocare il dono dello Spirito che riveste di potenza per la missione”.

Ma l’Arcivescovo, proprio in questo capitolo della lettera dedicato all’Avvento, fa riferimento in modo particolare anche al “segno profetico” che rappresenta, nella storia della fede cristiana, la vita consacrata. Mi è sembrato non un semplice caso fortuito, ma una vera e propria indicazione dello Spirito, la coincidenza con la Festa annuale delle nostre suore che, per esplicita volontà della loro fondatrice la Beata Madre Antonia Verna, rinnovano i loro voti proprio il giorno 8 di dicembre. Così pure il saluto al nostro Daicono Daniele Sommariva che è stato da qualche mese destinato a Melegnano per il servizio pastorale e che salutiamo ufficialmente oggi alla S. Messa delle ore 10.15

Scrive sempre l’Arcivescovo: Una grazia incomparabile che la nostra Chiesa ha ricevuto e che ha molto fruttificato nei decenni passati è la vita consacrata nella sue varie forme. La vita consacrata è la risposta a una vocazione ad essere

testimoni del Regno che viene. Perciò le comunità di vita consacrata e le persone consacrate possono farsi carico di insegnare a pregare come espressione particolarmente coerente con il loro carisma, messo a servizio dell'edificazione di tutti.

Il tempo di Avvento  può offrire l'occasione per invitare la gente a condividere la preghiera (per chi può lodi ore 8.15), a conoscere più da vicino la gioa e la speranza dei consacrati e delle consacrate, accoglierne la "provocazione" a confrontarsi con a scelta di vita e con una testimonianza di vigilanza nell'attesa. È il modo cristiano di interpretare la vita, la morte, la gloria.

Tra le varie forme di vita consacrata riconosciamo la testimonianza peculiare della vita contemplativa, dei monasteri che curano in modo particolare la preghiera e la vita liturgica; la vita claustrale esprime con forza la vigilanza nell'attesa; è bene in questo tempo poter attingere dalla loro spiritualità per il nostro cammino di Chiesa.

Molte comunità di vita consacrata sono composte da persone di diversa cultura e sono radunate dall'unico carisma per coltivare l'unica speranza e l'unica profezia: dobbiamo chiedere che aiutino tutta la comunità cristiana come "laboratori" della Chiesa dalle genti che stiamo costruendo, per grazia di Spirito Santo”.

Le nostre suore e il diacono Daniele sono per noi anch’essi un segno della profezia del Regno che viene, giorno per giorno, e per tutto il lavoro umile e senza pretese da loro svolto ringraziamo di cuore il Signore.

 

don Marco

 


IL PAPA A HIROSHIMA e NAGASAKI

 

Questo luogo ci rende più consapevoli del dolore e dell’orrore che come esseri umani siamo in grado di infliggerci... Uno dei desideri più profondi del cuore umano è il desiderio di pace e stabilità. Il possesso di armi nucleari e di altre armi di distruzione di massa non è la migliore risposta a questo desiderio; anzi, sembrano metterlo continuamente alla prova. Il nostro mondo vive la dicotomia perversa di voler difendere e garantire la stabilità e la pace sulla base di una falsa sicurezza supportata da una mentalità di paura e sfiducia, che finisce per avvelenare le relazioni tra i popoli e impedire ogni possibile dialogo. La pace e la stabilità internazionale sono incompatibili con qualsiasi tentativo di costruire sulla paura della reciproca distruzione o su una minaccia di annientamento totale; sono possibili solo a partire da un’etica globale di solidarietà e cooperazione al servizio di un futuro modellato dall’interdipendenza e dalla corresponsabilità nell’intera famiglia umana di oggi e di domani.

Qui, in questa città, che è testimone delle catastrofiche conseguenze umanitarie e ambientali di un attacco nucleare, non saranno mai abbastanza i tentativi di alzare la voce contro la corsa agli armamenti. Questa infatti spreca risorse preziose che potrebbero invece essere utilizzate a vantaggio dello sviluppo integrale dei popoli e per la protezione dell’ambiente naturale. Nel mondo di oggi, dove milioni di bambini e famiglie vivono in condizioni disumane, i soldi spesi e le fortune guadagnate per fabbricare, ammodernare, mantenere e vendere le armi, sempre più distruttive, sono un attentato continuo che grida al cielo.

Un mondo in pace, libero da armi nucleari, è l’aspirazione di milioni di uomini e donne in ogni luogo. Trasformare questo ideale in realtà richiede la partecipazione di tutti: le persone, le comunità religiose, le società civili, gli Stati che possiedono armi nucleari e quelli che non le possiedono, i settori militari e privati e le organizzazioni internazionali. La nostra risposta alla minaccia delle armi nucleari dev’essere collettiva e concertata, basata sull’ardua ma costante costruzione di una fiducia reciproca che spezzi la dinamica di diffidenza attualmente prevalente. Nel 1963, il Papa San Giovanni XXIII nell’Enciclica "Pacem in terris", chiedendo pure la proibizione delle armi atomiche (cfr n. 60), affermò che una vera e duratura pace internazionale non può poggiare sull’equilibrio delle forze militari, ma solo sulla fiducia reciproca (cfr n. 61).

È necessario rompere la dinamica della diffidenza che attualmente prevale e che fa correre il rischio di arrivare allo smantellamento dell’architettura internazionale di controllo degli armamenti. Stiamo assistendo a un’erosione del multilateralismo, ancora più grave di fronte allo sviluppo delle nuove tecnologie delle armi; questo approccio sembra piuttosto incoerente nell’attuale contesto segnato dall’interconnessione e costituisce una situazione che richiede urgente attenzione e anche dedizione da parte di tutti i leader. La Chiesa Cattolica, da parte sua, è irrevocabilmente impegnata nella decisione di promuovere la pace tra i popoli e le nazioni: è un dovere per il quale si sente obbligata davanti a Dio e davanti a tutti gli uomini e le donne di questa terra. Non possiamo mai stancarci di lavorare e di insistere senza indugi a sostegno dei principali strumenti giuridici internazionali di disarmo e non proliferazione nucleare, compreso il Trattato sul divieto delle armi nucleari. Nel luglio scorso, i vescovi del Giappone hanno lanciato un appello per l’abolizione delle armi nucleari, e in ogni mese di agosto la Chiesa giapponese celebra un incontro di preghiera di dieci giorni per la pace. Possano la preghiera, la ricerca instancabile per la promozione di accordi, l’insistenza sul dialogo essere le “armi” in cui riponiamo la nostra fiducia e anche la fonte di ispirazione degli sforzi per costruire un mondo di giustizia e solidarietà che fornisca reali garanzie per la pace.

Nella convinzione che un mondo senza armi nucleari è possibile e necessario, chiedo ai leader politici di non dimenticare che queste non ci difendono dalle minacce alla sicurezza nazionale e internazionale del nostro tempo. Occorre considerare l’impatto catastrofico del loro uso dal punto di vista umanitario e ambientale, rinunciando a rafforzare un clima di paura, diffidenza e ostilità, fomentato dalle dottrine nucleari...

Per tutto questo, risulta cruciale creare strumenti che garantiscano la fiducia e lo sviluppo reciproco e poter contare su leader che siano all’altezza delle circostanze. Compito che, a sua volta, ci coinvolge e ci interpella tutti. Nessuno può essere indifferente davanti al dolore di milioni di uomini e donne che ancor oggi continua a colpire le nostre coscienze; nessuno può essere sordo al grido del fratello che chiama dalla sua ferita; nessuno può essere cieco davanti alle rovine di una cultura incapace di dialogare.

Vi chiedo di unirci in preghiera ogni giorno per la conversione delle coscienze e per il trionfo di una cultura della vita, della riconciliazione e della fraternità. Una fraternità che sappia riconoscere e garantire le differenze nella ricerca di un destino comune.

                                                                + Francesco

 

 


AVEVO FAME… in collaborazione con Caritas parrocchiale

 

Anche in questo AVVENTO, per far fronte al crescente bisogno di alimenti e generi diversi anche per igiene personale, per  chi vive situazioni di disagio economico, porteremo ogni settimana un alimento/prodotto specifico che sarà raccolto alle S. Messe durante l’OFFERTORIO, in cesti appositi messi, sui gradini dell’ALTARE..

Di seguito i prodotti e le domeniche in cui saranno raccolti :

 

08 dicembre :  Riso

15 dicembre :  Biscotti e merendine confezionate

22 dicembre :  Caffè  

 Un sincero grazie dalla sezione ”pacco alimentare“ della Caritas parrocchiale. 


 

AIUTACI AD AIUTARE...

Spazio comunicazioni del Parroco e del CAEP per condividere la responsabilità nella gestione economica della comunità parrocchiale. 

Nel tempo di Avvento vorremmo ampliare questo spazio anche con qualche testo o riflessione legata agli impegni ammnistrativi  e gestionali a cui la parrocchia, in quanto ente giuridico civilmente riconosciuto, è tenuta proseguendo la nostra riflessione sui compiti del CAEP leggiamo: “Ai Consigli per gli Affari Economici è chiesto sempre più, nella attuale situazione economica delle nostre Comunità, di far prevalere il «bene comune» anche nella gestione dei beni economici. Dovremmo gradualmente superare il tempo, in cui ogni comunità parrocchiale  gestiva in modo strettamente privatistico e riservato  i propri beni economici. Oggi occorre coinvolgere sempre più tutta la comunità in una gestione sempre più condivisa e trasparente.

 

Spese principali del periodo :

  • Integrazione Tari anno 2015 : 425,00 euro

 

  • Manutenzione annuale ascensori 640,00 euro
  1.   

 Puoi aiutarci a far vivere la tua parrocchia con la tua offerta ai seguenti IBAN:

 

BPM / Milano : Iban: IT 39 G 05034 01750 0000 000 10716

Parrocchia sacra famiglia in Rogoredo - offerte per le opere parrocchiali

 

UNICREDIT : Iban:  IT 70 J 02008  01637 0001 054 96001

Caritas parrocchiale Rogoredo - offerte per le attività caritative della parrocchia

 

“La Bibbia in pillole”

 curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato

Domenica, 8 Dicembre, durante la Messa, leggeremo Matteo 11, 2-15

Al versetto 9 leggiamo: "Osanna al Figlio di Davide!”. Parte di questo versetto è del Salmo 118Il salmo ha dato origine anche all’uso di «Osanna», dall'ebraico òshi'ah-na', «oh, si, salvaci!». L'uso cerimoniale dei rami di palma era più indicato per la festa delle Capanne e di Hanukkah che per la Pasqua. Hanukkah è una festività ebraica, conosciuta anche con il nome di Festa delle Luci. In ebraico la parola hanukkah significa "dedica" ed infatti la festa commemora la consacrazione di un nuovo altare nel Tempio di Gerusalemme, dopo la rivolta maccabea contro il re Antioco IV Epifane.

 

 CALENDARIO

 

8/12 Domenica IV d’Avvento

Ritiro Gruppo Pre-Ado

Oratorio chiuso

 

9/12 Lunedì Immacolata

 

11/12 Mercoledì

ore 21.00: Cenacolo di Avvento/4

 

12/12 Giovedì

ore 21.00 : Incontri biblici per gli adulti –          “Lettera di San Paolo ai Filippesi”

ore 21.00: Equipe gruppo famiglie (per Gennaio e festa Fam.)

 

14/12 Sabato

ore 10.00: Catechesi 2a elem./3

ore 16.00: Incontro gruppo famiglie

ore 16.00: Incontro genitori Battesimi  del 15 - 26 dicembre ; 6 gennaio

 

15/12 Domenica V d’Avvento

Domenica Insieme 5aelem.

ore 15.30: Battesimi

ore 16.00 :Teatro ragazzi “Aeroplanini di carta”

 

SUFFRAGI

 

9/12 Lunedì

ore 18.00: Fam. Simighini e Montagna; Domenico Leccese

 

10/12 Martedì

ore 18.00: Mai-Minai Andrei; Emanuele Spadaro

 

11/12 Mercoledì

ore 18.00: Colombo Antonia, Orsola, Bruno

 

12/12 Giovedì

ore 18.00: Piovani Angela; Amalia e Ambrogio Luoni; Maria e Giuseppina Trapanelli

 

13/12 Venerdì

ore 18.00: Lucia Colledani; Da Campo Maria Lucia e Giuseppe; Molina Assunta-Trifiletti Sergio e Salvatore; Aliberti Maria Giuseppa.

 

14/12 Sabato

ore 18.00: Rossi Bruno

 

ARCHIVIO

 

Ha fatto ritorno alla casa del Padre celeste: Iovino Giuseppe di ani 79