Foglio delle Campane di Rogoredo
Comunicazione di Formazione Religiosa
 
foglio domenicale

La situazione è occasione…

   C’è sempre un sogno nel cuore di ogni pastore pensando alle necessità della sua gente  

 

 

 

 

Anche per Rogoredo c’è un sogno che credo sia bene espresso dai testi che seguono, proposti come traccia di riflessione e di verifica a tutti i consigli parrocchiali e ai responsabili dei diversi servizi al temine dello scorso anno pastorale. Ve li ripropongo come punto di riferimento e “regola di vita” a cui vorrei si  ispirasse la vita di ciascuno nella nostra comunità.

Dall’ omelia dell’Arcivescovo alle ordinazioni 2019: “Anche  se  vi  chiedono  emozioni, voi cercate  di  dare  ragioni,  anche  se  vi  chiedono  servizi,  voi  cercate  di  suscitare  domande, anche se vi chiedono feste, voi cercate di condividere con dolcezza e rispetto la grazia di essere lieti nella speranza”…

Dalla Prima Lettera di Pietro :”Siate tutti concordi, partecipi delle gioie e dei dolori degli altri, animati da affetto fraterno, misericordiosi, umili. Non rendete male per male né ingiuria per ingiuria, ma rispondete augurando il bene. A questo infatti siete stati chiamati da Dio per avere in eredità la sua benedizione…”

e da San Paolo ai Romani: “La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello spirito; servite il Signore. Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera…”

In ascolto costante dello Spirito per ricevere e coltivare la “grazia di intendersi”…

Dal libro “Le confessioni di un prete” di D. Caldirola : “Mi piacerebbe girare per le strade comprendendo ciò che ascolto. Ma a dire il vero scopro ogni giorno di più quanto sia duro capirsi persino tra le pareti domestiche…Oggi siamo tutti insofferenti e non volgiamo più accogliere  le nostre ed altrui lentezze, le nostre e altri incapacità a comprendere e facciamo fatica ad assumerci la responsabilità di imparare una nuova grammatica, un nuovo linguaggio... …Forse perché, come tutti, abbiamo bisogno di tornare ad ascoltare. Da che mondo è mondo una lingua la si impara così: sentendo e risentendo le medesime parole, ascoltando ciò che viene pronunciato davanti a noi. Quanto più questo parlare è pensato e operato con amore, tanto più crescono il desiderio e la capacità di apprendere: ma l’amore non si improvvisa ne si impone. L’amore è lo Spirito stesso che se accolto ci trasforma in uomini e donne dell’ascolto e dell’accoglienza”. È tempo di tornare ad un ascolto vero, profondo, paziente della lingua dell'altro. Non perché sia giusta la sua e sbagliata la nostra, o viceversa. Ma perché è il Signore stesso ad averci creati diversi — "buttando via lo stampo", si diceva una volta —, ad aver immaginato e creato le differenze da comprendere, da accogliere, da amare…Vorrei che noi tutti, potessimo ascoltarci e capirci con amore e con pazienza, liberi da preconcetti e pregiudizi,  scoprendoci alleati e non avversari nel duro procedere della vita. Vorrei che tutto questo potesse passare anche attraverso la prova del conflitto, se è necessario anche di un benefico scontro, di un dialogo franco e sereno, sorretto però sempre dal linguaggio della stima e del reciproco rispetto, lontano dai toni gridati di chi pretende di avere sempre ragione o di chi ha disimparato l'arte dell'ascolto, convinto che basti aprire la bocca per dire automaticamente qualcosa di comprensibile o di sensato”…

Direi che questi brevi testi possono ampiamente rispondere all’esigenza di fondo di questo nostro tempo inquieto in tutti i sensi e cioè quella di “poterci capire qualcosa” a partire dal “capirci tra noi”. Ma questo è e sarà sempre dono dello Spirito Santo dentro la chiesa e non solo frutto della buona volontà e di un generico e spesso interessato “volemose bene” che dura il tempo che dura…

Questo significa riconoscere anche la decisività di quanto ci consegna nella lettera pastorale di quest’anno il nostro Arcivescovo dal titolo “La situazione è occasione “.

Monsignor Delpini, forte della convinzione «che la Gloria di Dio abita sulla terra e tutta la trasfigura» – in continuità con il suo motto episcopale Plena est terra gloria eius -, trae spunto dalla Lettera di San Paolo ai Filippesi, invitando il popolo di Dio a valutare ogni situazione che si presenti come occasione di riflessione e crescita, anche nella vita civile: «Condivido con tutti i fedeli i sentimenti che l’Apostolo Paolo mi ispira, con gratitudine e ammirazione per la vita delle nostre comunità e confido la mia sollecitudine per tutti i fedeli che sono parte viva della Chiesa di cui sono servo e per tutta la gente che abita in questa terra: per tutti sento la responsabilità di annunciare il Vangelo e di dare ragioni della speranza, con dolcezza e rispetto».

«La nostra comunità è invitata ad alzare lo sguardo…La nostra Chiesa Diocesana, nel suo peregrinare in questa terra, segnata da una storia antica e da una irrequieta vivacità presente, sta assumendo un volto nuovo», osserva l’Arcivescovo in apertura. A partire dai quattro «tratti caratteristici», già delineati nel Documento di promulgazione del Sinodo «Chiesa dalle genti. Responsabilità e prospettive» – «la nostra comunità diocesana dimora nello stupore e si trova a proprio agio nella storia; (…) è sensibile al “forte grido” che protesta contro il male, che reagisce all’ingiustizia, che raccoglie il gemito dei poveri, che denuncia le prevaricazioni dei potenti (…) ed è invitata ad alzare lo sguardo per contemplare la promessa sposa, la sposa dell’Agnello» -, l’Arcivescovo propone di per se sei lettere (riunite nella pubblicazione complessiva), che ripercorrono le diverse fasi dell’anno liturgico, ravvisando nel susseguirsi ordinario di questi momenti quelle situazioni che possono diventare occasioni di grazia nel tempo vissuto in relazione con Dio.

  1. Lettera per il mese missionario speciale – ottobre 2019, «Purché il Vangelo venga annunciato» (Fil 1,18)
  2. Lettera per l’Avvento 2019, «Corro verso la meta» (Fil 3,14)
  3. Lettera per il tempo di Natale. «E Gesù cresceva in sapienza età e grazia» (Lc 2,52)
  4. Lettera per il tempo di Quaresima, «Umiliò se stesso, obbediente fino alla morte e a una morte di croce» (Fil 2,8)
  5. Lettera per il tempo pasquale, «Siate sempre lieti nel Signore!» (Fil 4,4)
  6. Lettera per il tempo dopo Pentecoste, «La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito» (Fil 4,18)

All’inizio di ogni singola lettera viene proposta una citazione dell’Epistola ai Filippesi, sviluppando poi percorsi di analisi riguardanti la condizione attuale della Chiesa di Milano: prospettive, approfondimenti di alcuni aspetti concreti e proposte di passi da compiere. Non mancano poi suggerimenti relativi alla lettura di testi del Magistero di papa Francesco.

Un esempio significativo può essere questo passaggio della Lettera per il mese missionario straordinario (ottobre 2019) dove saluteremo anche Padre Alessandro parte per il Messico: «La missione è obbedienza, non è impresa solitaria: ha la sua radice nella comunione, è praticabile da una fraternità, ha come intenzione di convocare per edificare la comunione dei molti che diventano un cuore solo e un’anima sola. I discepoli si purificano da ogni tentazione di proselitismo, di esibizionismo. Cercano di contrastare ogni inclinazione alla timidezza, al ripiegamento su di sé. Si liberano da ogni complesso di inferiorità. Obbediscono al Signore e vivono come inviati per annunciare il Vangelo. Sono chiamati a identificarsi e a riconoscersi nel mandato di Gesù, così da poter dire, come suggerisce Papa Francesco, io sono missione».

In questo anno poi riprenderemo anche i suggerimenti e le provocazioni offerte dal Papa nella esortazione post sinodale dedicate ai giovani ma certamente valide per tutti, in particolare quanto il Papa ha scritto nel Capitolo 4 dell’esortazione stessa dove si legge: n 124…”Cristo vive! Occorre ricordarlo spesso, perché corriamo il rischio di prendere Gesù Cristo solo come un buon esempio del passato, come un ricordo, come qualcuno che ci ha salvato duemila anni fa. Questo non ci servirebbe a nulla, ci lascerebbe uguali a prima, non ci libererebbe. Colui che ci colma della sua grazia, Colui che ci libera, Colui che ci trasforma, Colui che ci guarisce e ci conforta è qualcuno che vive. È Cristo risorto, pieno di vitalità soprannaturale, rivestito di luce infinita. Per questo San Paolo affermava: «Se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede» (1 Cor 15,17). 125. Se Egli vive, allora davvero potrà essere presente nella tua vita, in ogni momento, per riempirlo di luce. Così non ci saranno mai più solitudine e abbandono. Anche se tutti se ne andassero, Egli sarà lì, come ha promesso: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,20). Egli riempie tutto con la sua presenza invisibile, e dovunque tu vada ti starà aspettando. Perché non solo è venuto, ma viene e continuerà a venire ogni giorno per invitarti a camminare verso un orizzonte sempre nuovo. 127. Se Egli vive, questo è una garanzia che il bene può farsi strada nella nostra vita, e che le nostre fatiche serviranno a qualcosa. Allora possiamo smettere di lamentarci e guardare avanti, perché con Lui si può sempre guardare avanti. Questa è la sicurezza che abbiamo. Gesù è l’eterno vivente…”

Vivremo anche due uscite parrocchiali in Avvento (Belgio) e Quaresima (Islanda) come ormai tradizione.

Infine desidererei poter chiudere entro il 31 agosto 2020 i debiti ancora in essere per i lavori di adeguamento e manutenzione delle strutture sostenuti in questi anni, così da non lasciare a chi dovesse venire dopo di me, questo onere faticoso…speriamo di poterlo fare grazie alla generosità di tutti…

Concludo con le parole dell’’Arcivescovo: “Vorrei riassumere quanto ho scritto nell’invito a entrare nella celebrazione dei santi misteri con rinnovata disponibilità e attenzione, coraggio e semplicità, senso di appartenenza alla comunità e consapevolezza della propria responsabilità personale”

                                                                   Don  Marco          

 

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Situazione economica generale al 30 agosto

 

 

Fondo di dotazione ( cc bancari ) 20.000 Euro per le spese correnti

 

Debiti in essere : Fido Banca Intesa : - 40.000,00

                      i lavori anni precedenti : -  67.000,00 

                Totale  debiti al 30 agosto : - 107.000,00

 

Spese principali del mese corrente : TARI Euro : 5.769,00. Lavori casa per don Egidio : Euro : 10.000,00 

Puoi aiutarci a far vivere la tua parrocchia con la tua offerta ai seguenti IBAN:

 

BPM / Milano : IBAN IT 39 G 05034 01750 0000 000 10716

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UNICREDIT : IBAN   IT 70 J 02008  01637 0001 054 96001

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“La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato

Domenica, 8 Settembre, durante la Messa, leggeremo Matteo 21, 28-32

Al versetto 28 leggiamo: "Un uomo aveva due figli”. I due figli sono due categorie di persone all’interno d’Israele. Da una parte, vi sono i ḥăsîdîm «i fedeli», coloro che vivono nell’osservanza ostentata della Legge. Dall’altra parte, vi sono i ḥaṭṭāʾîm «i peccatori», coloro che non osservano la Legge, e tra loro soprattutto i grandi peccatori pubblici, che con il loro stesso stato di vita manifestano da subito a tutti la loro defezione dalla hălākâ (insegnamento) rabbinica: al tempo di Gesù, specialmente i pubblicani (hoi telônai) e le prostitute (hai pornai). Proprio coloro che ostentano una fedeltà scrupolosa alla Legge di Dio, non sanno riconoscere colui che viene a loro «nella via della giustizia», mentre i «peccatori pubblici» gli hanno creduto.

 

  

CALENDARIO

 

8/9 Domenica II dopo il Martirio Ritiro e Programmazione Iniziazione Cristiana

ore 15.30: Battesimi (1° turno)

 

9/9 Lunedì

Inizio iscrizioni palestra

ore 21.00: Equipe referenti decanali ADO a Rogoredo

 

10/9 Martedì

ore 21.00 : CPP / CDO e Coordinatori: varie anno nuovo – elezioni consigli e organizzazione della festa di apertura dell’Oratorio

 

12/9 Giovedì

ore 21.00: Equipe referenti decanali PRE-ADO  a Santa Maria Liberatrice

 

13/9 Venerdì dal 13 al 16 Settembre Pellegrinaggio annuale a Lourdes)

 

14/9 Sabato Esaltazione S. Croce

 

15/9 Domenica III dopo il Martirio

ore 15.00: Cammino degli inizi - 1°media - Sacro Monte di Varese

Giornata diocesana per il Seminario

 

SUFFRAGI

 

9/9 Lunedì

ore18.00 Fam. Cassarin.

 

10/9 Martedì

ore18.00 Quaini Cesare.

 

11/9 Mercoledì

Zellioli Irma Antonia; Clara e Benito Portas; Clara Perez.

 

12/9 Giovedì

ore18.00 Piovani Angela; Rui Terzo e Boldarino Maria.

 

13/9 Venerdì 

ore18.00 Orlando, Francesco, Giuseppe , Giovanna.

 

14/9 Sabato

ore18.00 Nodari Alessandro; Fam. Conca  e Titani.

 

 ARCHIVIO

 

Hanno ricevuto il Sacramento del Battesimo: Giuliano Aurore; Lettieri Andrea; Ogando Jadeo; Iodice Edoardo