Non poteva esserci mese più indicato da dedicare alla venerazione della Vergine Maria, la Madre di Dio, che accompagna da sempre la Chiesa nata dalla Pasqua dai suoi primi passi fino ad oggi e per i secoli a venire. Come discepoli del risorto sappiamo che Gesù ci ha promesso: “Sarò sempre con voi”. In croce ci ha affidato Maria e ci ha affidati tutti a Maria rendendo partecipe di questa promessa di cura e di vicinanza alla nostra vita anche la Madre. Così noi siamo certi nella fede che il cammino su questa terra, pur segnato da fatiche e stanchezze, pericoli e prove, non è mai un cammino fatto da soli perché c’è Gesù risorto con noi, c’è sua Madre che ci accompagna. La bellissima preghiera del Salmo 22 ce lo ricorda a suo modo quando ci fa pregare: ”Anche se andassi in una valle oscura tu sei con me Signore” e la “Salve Regina” sembra riprendere questa immagine associandola a Maria e facendoci dire “A te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime“, con la certezza che la madre della misericordia a cui ricorriamo non ci lascia ami soli. Sapete che mi piace sempre ricordare qualche testo che la maggioranza delle persone non avrebbe mai occasione di leggere altrimenti. Oggi su questo tema vorrei ricordare le intense espressioni del card. Martini nella lettera: “La madonna del Sabato Santo”. Scriveva così: “Noi siamo già nel tempo della risurrezione, il corpo glorioso del Signore riempie della sua forza l’universo e attrae a sé ogni creatura umana per rivestirla della sua incorruttibilità. Il nostro atteggiamento fondamentale deve essere di letizia pasquale. E tuttavia la luce del Risorto, percepita dagli occhi della fede, ancora si mescola con le ombre della morte. Siamo già salvati nella fede e nella speranza (Rom 8,24), già risorti con Gesù nel battesimo quanto all’uomo interiore, ma la nostra condizione esteriore rimane legata alla sofferenza, alla malattia e al declino. Il peccato è vinto nella sua forza inesorabile di distruzione e però continua a coinvolgere innumerevoli situazioni umane e a riempire la storia di orrori. I poveri sono oppressi, i prepotenti trionfano, i miti sono disprezzati.
Siamo in una situazione simile a quella dei due discepoli di Emmaus nella mattina di Pasqua. Gesù è risorto, le donne hanno trovato il sepolcro vuoto, gli angeli hanno detto di non cercarlo tra i morti (Lc 24,2-6.22-23), ma il loro cuore è ancora appesantito: sono “stolti e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti” (Lc 24,25). Siamo simili agli apostoli nel Cenacolo, che hanno già sentito parlare della risurrezione e tuttavia sono ancora chiusi in casa per la paura (Gv 20,19).
In altre parole, il tempo che viviamo è quello in cui la “buona notizia” del Signore risorto è accolta da alcuni ed è respinta da altri, e deve farsi strada fra la diffidenza e il rifiuto. Gesù crocifisso è già nella gloria del Padre ed è Signore dei tempi (“Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra”, Mt 28,18), ma l’evidenza della sua risurrezione e la gloria del suo trionfo permangono velati e vanno contemplati con lo sguardo della fede, superando il trauma del Venerdì santo e lo smarrimento del Sabato, per accogliere il disegno misterioso della salvezza proprio a partire dalla croce (“Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?”, Lc 24,26). Siamo quindi nel regime della fede e della speranza, in cui è necessaria l’apertura della mente per accogliere la “buona notizia” (“allora aprì loro la mente all’intelligenza delle Scritture”, Lc 24,43) e l’allargamento degli orizzonti per sperare “contro ogni speranza” (Rom 4,18) di fronte alle condizione di morte che regna nell’umanità. Infatti “l’ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte” (1Cor 15,26).
Siamo in un tempo che viene definito “del già e del non ancora”: Gesù è già risorto e glorioso, la sua grazia incomincia a trasformare i cuori e le culture, ma non si tratta ancora della vittoria finale e definitiva che si avrà solo col ritorno del Signore alla fine dei tempi. Perciò i sentimenti di smarrimento e di paura dei primi discepoli nel Sabato santo vanno contrastati e vinti con la fede e la speranza di Maria. Cerchiamo allora di renderci conto di quanto nel nostro tempo è segnato dalla diffidenza, per sottoporlo alla grazia della letizia pasquale.
E aggiungeva al testo queste invocazioni :
Tu nel sabato del silenzio di Dio sei e rimani la “Virgo fidelis” e ci ottieni la “consolazione della mente”.
Che cosa ci dici, o Madre del Signore, dall’abisso della tua sofferenza? Che cosa suggerisci ai discepoli smarriti?
Mi pare che tu ci sussurri una parola, simile a quella detta un giorno dal tuo Figlio: “Se avrete fede pari a un granellino di senapa…!” (Mt 17,20).
Che cosa vuoi comunicarci? Tu vorresti che noi, partecipi del tuo dolore, partecipassimo anche della tua consolazione. Tu sai, infatti, che Dio “ci consola in ogni nostra tribolazione perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in qualsiasi genere di afflizione con la consolazione con cui siamo consolati noi stessi da Dio” (2 Cor 1,4).
E’ la consolazione che viene dalla fede. Tu, o Maria, nel Sabato santo sei e rimani la “Virgo fidelis”, la Vergine credente, tu porti a compimento la spiritualità di Israele, nutrita di ascolto e di fiducia.
Tu, o Madre della speranza, hai pazientato con pace nel Sabato santo e ci insegni a guardare con pazienza e perseveranza a ciò che viviamo in questo sabato della storia, quando molti, anche cristiani, sono tentati di non sperare più nella vita eterna e neppure nel ritorno del Signore. L’impazienza e la fretta caratteristiche della nostra cultura tecnologica ci fanno sentire pesante ogni ritardo nella manifestazione svelata del disegno divino e della vittoria del Risorto. La nostra poca fede nel leggere i segni della presenza di Dio nella storia si traduce in impazienza e fuga, proprio come accadde ai due di Emmaus che, pur messi di fronte ad alcuni segnali del Risorto, non ebbero la forza di aspettare lo sviluppo degli eventi e se ne andarono da Gerusalemme (cf Lc 24,13ss.).
Noi ti preghiamo, o madre della speranza e della pazienza: chiedi al tuo Figlio che abbia misericordia di noi e ci venga a cercare sulla strada delle nostre fughe e impazienze, come ha fatto con i discepoli di Emmaus. Chiedi che ancora una volta la sua parola riscaldi il nostro cuore (cf Lc 24, 32).
Intercedi per noi affinché viviamo nel tempo con la speranza dell’eternità, con la certezza che il disegno di Dio sul mondo si compirà a suo tempo e noi potremo contemplare con gioia la gloria del Risorto, gloria che già è presente, pur se in maniera velata, nel mistero della storia”.
Il mese di Maria nel tempo di Pasqua ci aiuti a fare memoria di questa “presenza del Risorto...pur se in maniera velata, nel mistero della storia”, perché non ci perdiamo e non ci lasciamo prendere dalla sfiducia, ma, nonostante tutto, rimaniamo discepoli affidati al Signore della vita come lo fu Maria nel suo Sabato Santo fino alla piena manifestazione della Luce pasquale. Solo così potremo a nostra volta essere capaci di “rianimare il mondo”, di darci da fare per la storia e per l’oggi, di sentire veramente che “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel nostro cuore”.
Don Marco
CRESIME 2019
Cresime sabato 11 maggio 2019 gruppi Lucio - Marina- Stefania Ministro Mons. Vincenzo Di Mauro
Adams Bida Eliseo Bassani Laura Bellese Fabio Bertulini Marco Boccardo Chiara Boccardo Giada Brandi Gabriele Carbone Noemi Caroccia Rebecca Colombo Alessandro Conedera Chiara Elisabeth Corso Gabriele Della Janna Filippo Della Janna Monica Di Berardino Elisa Di Pietro Morgan Lorenzo Dionisi Matteo Fusaglia Paul Efraim Lerario Filippo Maldifassi Luca Marilli Carlotta Maties Silvio Medano Martina Mengotti Christian Moramarco Gianluca Motta Sofia Sveva Nunez Angel Jayne Poli Giulia Possenti Tommaso Ramirez Chicaiza Arianna Raschellà Federico Ravizza Giulia Riccio Martina Romano Alessia Savino Marta Tea Giulia Tea Paola Turolla Elena Sofia Ulliana Lorenzo Mario Zhindon Jhon
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Cresime Domenica 12 maggio 2019 gruppi Caterina – Loredana/Laura Ministro Mons. Carlo Faccendini
Altamura Sofia Alvarez Adrienne Axel Arcamone Domenico Bertolini Nicola Boer Alessia Canali Alice Carena Simone Coralli Paolo Ottavio Corazzon Filippo Di Lascio Andrea Salvatore Di Modugno Christian Fermi Sofia Fusari Gaia Galbiati Sofia Gelmetti Nicolò Ippolito Gaia La Terza Rossella Logroscino Matteo Luongo Giorgia Francesca Mori Matteo Natali Oliviero Ornaghi Filippo Palmiotto Manuel Paparo Paolo Premoli Andrea Tanza Sofia Tanzi Sofia Tiglao Zyrah Jade Troisi Emiliano Tumambing Renz Mharion
Cresimandi Adulti 11 e 12 maggio Caligine Franca Nunzia Garofalo Luca Gena Giuseppina Lamonaca Alessandro Marino Caterina Messina Alberto Sebastiano Ruso Alessandro Saturnetti Angelica Spirito Ilaria
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“La Bibbia in pillole” curiosità bibliche a cura di D. Di Donato Domenica, 12 Maggio, durante la Messa, leggeremo Giovanni 15, 9-17 Al versetto 12 leggiamo: " vi amiate l’un l’altro come(perché) io ho amato voi”. (agapate allêlous kathôs êgapêsa humas). La logica del riferimento alla vita di Gesù, è espressa dalla congiunzione kathôs, che è molto di più di un paragone. E’ la misura dell’amore e il riferimento alla motivazione profonda, che deve sorreggere il comandamento, perché non sia un comando esteriormente imposto, ma una motivazione all’interno dell’uomo, tramite lo Spirito di Gesù che pervade e plasma lo spirito umano, generando una forma singolare di autonomia.
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CALENDARIO
12/5 Domenica IV di Pasqua
ore 15.30. S.CRESIMA II°T.( Mons.Faccendini)
ore 21.00: Equipe decanale Ado a Fatima
14/5 Martedì
ore 20.45: Rosario cortili di Via San Mirocle 9/San Venerio
16/5 Giovedì Cucina aperta la sera
APERTURA UFFICIALE FESTONE 2019
ore 15.30: S. Messa dei malati e Unzione degli Infermi (in palestra)
ore 18.30: Serata fine catechesi 4ael. e 5ael.
17/5 Venerdì
ore 15.30: S.Messa e unzione infermi alla Gecra.
ore 21.00: “Concerto del Festone” (in chiesa)
18/5 Sabato Cucina aperta la sera
ore 18.30 e 21.00:Spettacolo teatrale
“Stupefatto” in sala Sianesi
19/5 Domenica V di Pasqua
Cucina aperta tutto il giorno
“Tutta un’altra festa” fiera benefica del PIME
ore 11.00: Messa delle genti alla Rogoredo ’84
ore 14.30: “Drum Circle” – spettacolo a cura del Pime (Sala sianesi)
ore 15.30: Battesimi (2° turno)
ore 20.30: Serata di animazione e balli di gruppo con i “Granetto Folk”
SUFFRAGI
13/5 Lunedì
ore18.00 Piovani Angela
15/5 Mercoledì
ore18.00 Masoch Antonio
16/5 Giovedì
ore18.00 Sandrini Luciano
18/5 Sabato
ore18.00 Dossena Mario Piero; Russi Franceso; Bonomi Enrica; Grossi Emilia
AVVISI
In occasione del Festone si allestirà “L’Angolo delle sorperse” chiediamo a chi avesse oggetti in ottimo stato di consegnarli in segreteria parrocchiale entro Venerdì 17/5 in orario di apertura. Grazie
OFFERTE
Per funerale € 100; per funerale € 100; per battesimi € 190; Prime comunioni € 1030 ; per Matrimonio € 50;00