Terza settimana  Festa dell’annunciazione a Maria.

a cura di Don Ligi Galli

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Se non siamo protesi continuamente verso la Pasqua, verso l’orizzonte della Risurrezione, è chiaro che la logica del tutto e subito, dell’avere sempre di più finisce per imporsi.

Continua la meditazione sulle radici del male. Sono radici che affondano nel nostro cuore perché il male è dentro di noi; il male è una delle possibilità offerte alla nostra libertà finita che, accanto al ‘sì’ che la fa essere quello per cui è fatta, può dire il ‘no’ che la rende schiava.
Il cuore del bene è la verità, il cuore del male è la menzogna: ‘Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi’…. Gesù rispose loro: ‘In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero’ (Gv. 8, 31-36).
 
Viene indicato subito il rimedio: ‘essere protesi continuamente verso la Pasqua, verso l'orizzonte della resurrezione’.
E’ un programma formidabile perché toglie ogni incrostazione di moralismo e di volontarismo e annuncia un cammino leggero e spirituale, dove la libertà gode del bene e capisce che lo Spirito Santo ci trasforma sempre più in qualcosa di grande e di bello.
Lo Spirito santo è il ‘si’ detto dal Padre al Figlio, e il ‘sì’ detto dal Figlio al Padre.
La nostra libertà finita e ferita conosce anche il ‘no’; lo Spirito sostiene il cammino che ci porta a dire il ‘sì’.
In Gesù c'è stato solo il sì.
Da questo punto di vista la conversione quaresimale vuol dire per noi cambiare atteggiamento; non si tratta di eliminare qualcosa ma di dare un ordine diverso alla vita cristiana: prima l'amore che neutralizza la paura, e poi, accogliendo la libertà dello Spirito, vivere leggeri facendo quelli quello che si è imparato a volere.
La centralità della Pasqua con il dono dello Spirito Santo qualifica il cristianesimo come il gioioso cammino verso la libertà.
‘Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.
…Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà (Gal.5,1.13)
Una luce così grande è visibile anche perché c'è il buio che la limita e – sorprendentemente - il Papa vede nella mancanza dell'attenzione alla Pasqua la radice profonda dell'impazienza e della paura che produce la smania di potere, origine del ‘no’ che genera la schiavitù.
Se la vita cristiana è un cammino, questo cammino chiede speranza e resistenza; il cristianesimo non è per ‘velocisti’ che corrono i cento metri, ma è per ‘maratoneti’ che resistono e pazientano facendo un passo dietro l'altro, senza stancarsi e senza troppe distrazioni.
 
Oggi è la festa dell’annunciazione…mancano nove mesi al Natale di Gesù.
Potremmo dire che oggi è la ‘festa del sì’:  Maria diventa icona e modello della vita cristiana.
Il suo ‘sì’ ha accolto lo Spirito che in lei, Madre della Chiesa e Madre nostra, ha iniziato dar corpo al Verbo di Dio. Anche noi, pronunciando il ‘sì’ alla Parola, autorizziamo lo Spirito a renderci ‘Corpo di Cristo’, cioè Chiesa ed Eucaristia vivente che dona la vita al mondo.