Foglio delle Campane di Rogoredo
Comunicazione di Formazione Religiosa
 
foglio domenicale
 

DOMENICA DEL PERDONO

Ecco un’altra domenica dal tema ancora più arduo e sconcertante : la domenica del perdono. Già quella dedicata alla divina clemenza potrebbe ave lasciato più di uno di noi perplesso... Ma come Dio è anche clemente?

 

 

 

 

 

L’antico testamento lo definisce un Dio “Paziente  lento all’ira e ricco di misericordia”...giusto proprio perché misericordioso...Giusto proprio perché capace di perdono e di comprensione nei nostri confronti.

Tra tutte le parabole di Gesù su questo tema una in particolare crea molta “irritazione”  nel cuore e nella mente di noi contemporanei - ormai più portati a tagliare teste che a salvare vite - ed è quella del padrone misericordioso che condona un debito enorme ad un suo servo .Quando poi lo stesso servo si troverà davanti ad un altro suo collega che aveva con lui un debito piccolissimo , lo farà mettere in prigione finché non abbai saldato tutto il debito. Ovviamente il padrone misericordioso è il Signore, mentre il “servo” siamo noi “gli uni con gli altri armati”. E’ chiaro che il racconto non può che farci arrabbiare…

Pochi forse conoscono un testo tratto dall’opera Rigoletto, dove la giovane figlia del celebre paggio della corte di Mantova, innamorata persa del Duca,  sfaccendato donnaiolo impenitente, ad un certo punto dialoga con suo padre il quale, pieno di ira contro il Duca dice:” Sì, vendetta, tremenda vendetta di quest’anima è solo desio, di punirti già l’ora s’affretta, che fatale per te tuonerà. Come fulmine scagliato da Dio, il buffone colpirti saprà”. Ma la figlia, pur cosciente d’essere stata tradita e ingannata dal Duca e tuttavia perdutamente innamorata risponde: ”Padre mio, qual gioia feroce balenarvi negli occhi vegg’io ! Perdonate e a noi pure una voce, di perdono dal cielo verrà. Mi tradiva, pur l’amo; gran Dio : per l’ingrato ti chiedo pietà!“; Potenza dell’amore con la “a” minuscola… immaginiamoci quanto più grande sia la forza dell’Amore con la “A” maiuscola, Colui che “move il sole e l’altre stelle”...come scriveva Dante.

Il Dio di Gesù si è rivelato come un Dio perdutamente innamorato dell’uomo, tanto da donare a noi il suo figlio amato, il quale, a sua volta perdutamente innamorato di noi si è volontariamente consegnato alla  morte  di  Croce per liberare tutti noi  dall’ oppressione irrisolvibile del peccato e della morte. Solo l’amore è capace di così tanto perdono proprio perché l’amore è più forte di ogni altra forza nell’universo e ne è anche all’origine. E dove l’amore prevale sull’odio e la vendetta li c’è Dio.

don Marco

 

 

Discorso del S. Padre  al convengo  Vaticano sugli Abusi

 

Nel rendere grazie al Signore che ci ha accompagnato in questi giorni, vorrei ringraziare tutti voi per lo spirito ecclesiale e l’impegno concreto che avete mostrato con tanta generosità. Il nostro lavoro ci ha portato a riconoscere, una volta in più, che la gravità della piaga degli abusi sessuali su minori è un fenomeno storicamente diffuso purtroppo in tutte le culture e le società. Essa è diventata, solo in tempi relativamente recenti, oggetto di studi sistematici, grazie al cambiamento della sensibilità dell’opinione pubblica su un problema in passato considerato tabù, vale a dire che tutti sapevano della sua presenza ma nessuno ne parlava. Ciò mi porta alla mente anche la crudele pratica religiosa, diffusa nel passato in alcune culture, di offrire esseri umani – spesso bambini – come sacrifici nei riti pagani. Tuttavia, ancora oggi le statistiche disponibili sugli abusi sessuali su minori, stilate da varie organizzazioni e organismi nazionali e internazionali (Oms, Unicef, Interpol, Europol e altri), non rappresentano la vera entità del fenomeno, spesso sottostimato principalmente perché molti casi di abusi sessuali su minori non vengono denunciati, in particolare quelli numerosissimi commessi nell’ambito famigliare.

Di rado, infatti, le vittime si confidano e cercano aiuto. Dietro a questa riluttanza ci può essere la vergogna, la confusione, la paura di vendetta, i sensi di colpa, la sfiducia nelle istituzioni, i condizionamenti culturali e sociali, ma anche la disinformazione sui servizi e sulle strutture che possono aiutare. L’angustia purtroppo porta all’amarezza, addirittura al suicidio, o a volte a vendicarsi facendo la stessa cosa. L’unica cosa certa è che milioni di bambini nel mondo sono vittime di sfruttamento e di abusi sessuali.

Sarebbe importante qui riportare i dati generali – a mio avviso sempre parziali – a livello globale, poi Europeo, Asiatico, Americano, Africano e dell’Oceania, per dare un quadro della gravità e della profondità di questa piaga nelle nostre società. Vorrei, per evitare inutili discussioni, evidenziare anzitutto che la menzione di alcuni Paesi ha l’unico obiettivo di citare i dati statistici riportati nei suddetti Rapporti. La prima verità che emerge dai dati disponibili è che chi commette gli abusi, ossia le violenze (fisiche, sessuali o emotive) sono soprattutto i genitori, i parenti, i mariti di spose bambine, gli allenatori e gli educatori. Inoltre, secondo i dati Unicef del 2017 riguardanti 28 Paesi nel mondo, su 10 ragazze che hanno avuto rapporti sessuali forzati, 9 rivelano di essere state vittime di una persona conosciuta o vicina alla famiglia.

Secondo i dati ufficiali del governo americano, negli Stati Uniti oltre 700.000 bambini ogni anno sono vittime di violenze e maltrattamenti, secondo l’International Center For Missing and Exploited Children (ICMEC), un bambino su 10 subisce abusi sessuali. In Europa 18 milioni di bambini sono vittime di abusi sessuali.

Se prendiamo l'esempio dell'Italia, il rapporto di “Telefono Azzurro” del 2016 evidenzia che il 68,9% degli abusi avviene all'interno delle mura domestiche del minore.

Teatro di violenze non è solo l’ambiente domestico, ma anche quello del quartiere, della scuola, dello sport e, purtroppo, anche quello ecclesiale.

Dagli studi effettuati, negli ultimi anni, sul fenomeno degli abusi sessuali su minori emerge altresì che lo sviluppo del web e dei mezzi di comunicazione ha contribuito a far crescere notevolmente i casi di abusi e violenze perpetrati on line. La diffusione della pornografia sta dilagando rapidamente nel mondo attraverso la Rete. La piaga della pornografia ha assunto dimensioni spaventose, con effetti deleteri sulla psiche e sulle relazioni tra uomo e donna, e tra loro e i bambini. È un fenomeno in continua crescita. Una parte molto considerevole della produzione pornografica ha, tristemente, per oggetto i minori, che così vengono gravemente feriti nella loro dignità. Gli studi in questo campo - è triste - documentano che ciò avviene in modi sempre più orribili e violenti; si arriva all’estremo degli atti di abuso su minori commissionati e seguiti in diretta attraverso la Rete.

Ricordo qui il Congresso internazionale avvenuto a Roma sul tema della dignità del bambino nell’era digitale; come pure il primo Forum dell’Alleanza interreligiosa per Comunità più sicure, che ha avuto luogo, sullo stesso tema, nel novembre scorso, ad Abu Dhabi. Un’altra piaga è il turismo sessuale: secondo i dati 2017 dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, ogni anno nel mondo tre milioni di persone si mettono in viaggio per avere rapporti sessuali con un minore. Significativo il fatto che gli autori di tali crimini, nella più grande parte dei casi, non riconoscono che quello che stanno commettendo è un reato.

Siamo, dunque, dinanzi a un problema universale e trasversale che purtroppo si riscontra quasi ovunque. Dobbiamo essere chiari: l’universalità di tale piaga, mentre conferma la sua gravità nelle nostre società, non diminuisce la sua mostruosità all’interno della Chiesa.

La disumanità del fenomeno a livello mondiale diventa ancora più grave e più scandalosa nella Chiesa, perché in contrasto con la sua autorità morale e la sua credibilità etica. Il consacrato, scelto da Dio per guidare le anime alla salvezza, si lascia soggiogare dalla propria fragilità umana, o dalla propria malattia, diventando così uno strumento di satana. Negli abusi noi vediamo la mano del male che non risparmia neanche l’innocenza dei bambini. Non ci sono spiegazioni sufficienti per questi abusi nei confronti dei bambini. Umilmente e coraggiosamente dobbiamo riconoscere che siamo davanti al mistero del male, che si accanisce contro i più deboli perché sono immagine di Gesù. Ecco perché nella Chiesa attualmente è cresciuta la consapevolezza di dovere non solo cercare di arginare gli abusi gravissimi con misure disciplinari e processi civili e canonici, ma anche affrontare con decisione il fenomeno sia all’interno sia all’esterno della Chiesa. Essa si sente chiamata a combattere questo male che tocca il centro della sua missione: annunciare il Vangelo ai piccoli e proteggerli dai lupi voraci. Vorrei qui ribadire chiaramente: se nella Chiesa si rilevasse anche un solo caso di abuso – che rappresenta già di per sé una mostruosità – tale caso sarà affrontato con la massima serietà. Fratelli e sorelle: nella rabbia, giustificata, della gente, la Chiesa vede il riflesso dell’ira di Dio, tradito e schiaffeggiato da questi disonesti consacrati. L’eco del grido silenzioso dei piccoli, che invece di trovare in loro paternità e guide spirituali hanno trovato dei carnefici, farà tremare i cuori anestetizzati dall’ipocrisia e dal potere. Noi abbiamo il dovere di ascoltare attentamente questo soffocato grido silenzioso.

È difficile, dunque, comprendere il fenomeno degli abusi sessuali sui minori senza la considerazione del potere, in quanto essi sono sempre la conseguenza dell’abuso di potere, lo sfruttamento di una posizione di inferiorità dell’indifeso abusato che permette la manipolazione della sua coscienza e della sua fragilità psicologica e fisica. L’abuso di potere è presente anche nelle altre forme di abusi di cui sono vittime quasi ottantacinque milioni di bambini, dimenticati da tutti: i bambini-soldato, i minori prostituiti, i bambini malnutriti, i bambini rapiti e spesso vittime del mostruoso commercio di organi umani, oppure trasformati in schiavi, i bambini vittime delle guerre, i bambini profughi, i bambini abortiti e così via.

Davanti a tanta crudeltà, a tanto sacrificio idolatrico dei bambini al dio potere, denaro, orgoglio, superbia, non sono sufficienti le sole spiegazioni empiriche; queste non sono capaci di far capire l’ampiezza e la profondità di tale dramma. Ancora una volta l’ermeneutica positivistica dimostra il proprio limite. Ci dà una vera spiegazione che ci aiuterà a prendere le misure necessarie, ma non è capace di darci una significazione. E noi oggi abbiamo bisogno di spiegazioni e di significazioni. Le spiegazioni ci aiuteranno molto nell’ambito operativo, ma ci lasceranno a metà strada. Quale sarebbe, dunque, la “significazione” esistenziale di questo fenomeno criminale? Tenendo conto della sua ampiezza e profondità umana, oggi non è altro che la manifestazione attuale dello spirito del male. Senza tenere presente questa dimensione rimarremo lontani dalla verità e senza vere soluzioni. Fratelli e sorelle, oggi siamo davanti a una manifestazione del male, sfacciata, aggressiva e distruttiva. Dietro e dentro questo c’è lo spirito del male il quale nel suo orgoglio e nella sua superbia si sente il padrone del mondo e pensa di aver vinto. E questo vorrei dirvelo con l’autorità di fratello e di padre, certo piccolo e peccatore, ma che è il pastore della Chiesa che presiede nella carità: in questi casi dolorosi vedo la mano del male che non risparmia neanche l’innocenza dei piccoli. E ciò mi porta a pensare all’esempio di Erode che, spinto dalla paura di perdere il suo potere, ordinò di massacrare tutti i bambini di Betlemme.

 

 

“La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato

Domenica, 3 Marzo, durante la Messa, leggeremo Luca 19, 1-10

Al versetto 6 leggiamo: ”E scese in fretta e lo accolse con gioia” (Greco: hupedexato auton chairôn)
Il verbo hupedexato si trova solo qui e in 10,38 l’episodio dell’accoglienza di Marta e Maria dove Gesù è accolto come Signore e Maestro. «pieno di gioia»: (kairon) è la gioia della salvezza.
E’ possibile vedere un riferimento al racconto di Gen 18, in cui Abramo dà ospitalità ai tre uomini che gli appaiono alle querce di Mamre. Vi si ritrova la stessa sollecitudine: Abramo "corre" (Gn 18,2.7), e "si affretta" (6) così come la moglie (6) e il servo (7). Da notare nei due racconti la presenza di un albero (la quercia e il sicomoro, entrambi alberi sacri). Da notare soprattutto che i tre uomini del racconto della Genesi sono identificati fin dall’inizio con il Signore (Gn18,1).

 

 AVVISO

Come lo scorso anno proponiamo durante la quaresima la visita ad una delle collezioni del MUSEO DIOCESANO presso i chiostri di San Eustorgio. Quest’anno si intitola “IL SENSO DELLA PIETA’ ”. Ci sono 25 posti disponibili. Occorre iscriversi in segreteria entro il 15 marzo prossimo. La visita è fissata per DOMENICA 17 MARZO con ritrovo alle 14.30 davanti alla chiesa. Occorre arrivare al museo per le 15.30. Costo : ingresso + guida 10 euro a testa.

Grazie a Valentina Rossi per la prenotazione.  

 

CALENDARIO 

3/3 Domenica ultima dopo Epifania

 

7/3 Giovedì

Pellegrinaggio decanale Ado a Assisi

ore 21.00: Equipe fidanzati per verifica corso

 

8/3 Venerdì

Pellegrinaggio decanale Ado a Assisi

ore 15.00: Incontro 3ªetà – Carnevale in allegria

 

9/3 Sabato

Pellegrinaggio decanale Ado a Assisi

ore 15.30: Festa di Carnevale in oratorio

 

10/3 Domenica  I di Quaresima

Domenica diocesana della Parola di Dio

Pellegrinaggio decanale Ado a Assisi

ore 10.15 “Domeniche a Messa” 3ªel.

ore 17.00 Gruppo Vangelo c/o Mocciola

 

SUFFRAGI

 

5/3 Martedì

ore 18.00 Luigi , Marisa e Amilcare Manzoli; Rosa e  Angel Mancini; Giovanna e Alberto Milanesi.

 

6/3 Mercoledì

ore 18.00 Armida  Casati ; Borlenghi Andrea

 

7/3 Giovedì

ore 18.00 Anna e Elvio Cassola

 

8/3 Venerdì

ore 18.00 Emilio e Monica

 

9/3 Sabato

ore 18.00 Enrico Gandini; Dina, Saverio, Gianni e Vincenzo