Foglio delle Campane di Rogoredo
Comunicazione di Formazione Religiosa
 
foglio domenicale
 

DOMENICA DELLA DIVINA CLEMENZA

Le ultime due domeniche che precedono la quaresima, nel rito ambrosiano assumono  una certa connotazione preparatoria al quello che dovrebbe essere lo spirito con cui vivere il tempo forte più importante dell’anno cristiano, un tempo che dovrebbe farci decidere delle scelte di conversione e di riavvicinamento a Signore e al suo vangelo

 

 

 

 

 

Se già decidessimo di essere più fedeli ai tempi della preghiera comune e personale, della lettura della Parola o di testi della

spiritualità cristiana sarebbe un guadagno incredibile per la nostra vita, perché più si sta con il Signore e più si cresce alla Sua scuola di umanità, universalmente valida al di la del mutare dei tempi della storia umana.La compagnia con il Signore infatti ci consente di imparare da Lui che è “mite e umile di cuore”, a guardare il mondo, questo nostro tempo, i fratelli in umanità e tutte le cose create, con lo sguardo con cui Lui guarda tutto, uno sguardo carico sempre di amore e quindi di misericordia, di clemenza e magnanimità, uno sguardo che gli consente da sempre  di non spazzar via in un attimo “questo atomo opaco del male”, perché Dio crede in me, in tutti noi nonostante noi. Il suo è uno sguardo che salva , che libera , che restaura, che fa rinascere, che da sempre una possibilità. Ecco perché il suo giudizio verso di noi non è come il nostro. In questo senso non saranno mai abbastanza apprezzate le parole di Papa Francesco quando, nell’ Anno Santo della Misericordia, ebbe a scrivere: "Colpisce sempre l’atteggiamento di Gesù: non sentiamo parole di disprezzo, non sentiamo parole di condanna, ma soltanto parole di amore, di misericordia, che invitano alla conversione..."Come sembra difficile tante volte perdonare! Eppure, il perdono è lo strumento posto nelle nostre fragili mani per raggiungere la serenità del cuore. Lasciar cadere il rancore, la rabbia, la violenza e la vendetta sono condizioni necessarie per vivere felici...La misericordia è perdono... La misericordia alla quale siamo chiamati abbraccia tutto il creato, che Dio ci ha affidato perché ne siamo custodi, e non sfruttatori o, peggio ancora, distruttori..

"Non si può vivere senza perdonarsi, o almeno non si può vivere bene, specialmente in famiglia... La misericordia è conversione e guarigione... La sofferenza dell’altro costituisce un richiamo alla conversione, perché il bisogno del fratello mi ricorda la fragilità della mia vita, la mia dipendenza da Dio e dai fratelli...

"In tutta la vita sacramentale la misericordia ci viene donata in abbondanza. Non è affatto senza significato che la Chiesa abbia voluto fare esplicitamente il richiamo alla misericordia nella formula dei due sacramenti chiamati “di guarigione”, cioè la Riconciliazione e l’Unzione dei malati...

"Il perdono è una forza che risuscita a vita nuova e infonde il coraggio per guardare al futuro con speranza...La misericordia è consolazione e programma di vita... La misericordia possiede anche il volto della consolazione. «Consolate, consolate il mio popolo» (Is 40,1) sono le parole accorate che il profeta fa sentire ancora oggi, perché possa giungere a quanti sono nella sofferenza e nel dolore una parola di speranza”.

Dire oggi una Parola di speranza cioè dire la Sua divina clemenza e la Sua infinità misericordia a questa umanità “arrabbiate e smarrita“ sembra  impossibile ma è nello stesso tempo necessario più che mai… costi quel che costi.

 

Un racconto per aiutarci a saper giudicare … con il cuore

Un amico ci ha suggerito questo racconto che volentieri pubblichiamo con qualche piccolo aggiustamento per rendere il testo più aderente a quanto viviamo anche noi in questa società così mobile, dove la gente va  e viene e dove la novità spesso è temuta e sembra sempre che ci siano motivi di scontento e le cose non vanno mai come dovrebbero… forse…

C'era una volta un vecchio saggio seduto  su una panchina all'entrata di un quartiere di periferia di una città molto grande. Un giovane si avvicinò e gli domandò: "Non sono mai venuto da queste parti. Come sono gli abitanti di questa città? E come si sta in questo quartiere? E nella parrocchia? Sa dovrei venire a viverci”. L'uomo rispose a sua volta con una domanda: "Come erano gli abitanti della città da cui venivi?" Il giovane rispose: "Egoisti e cattivi, spesso prepotenti, litigiosi, sempre arrabbiati. E poi certe facce, gente poco raccomandabile, furti, scippi, spaccio di droga...Non parliamo poi della parrocchia... Per questo sono stato contento di partire di là". “Be, così sono gli abitanti di questa città e di questo quartiere e della sua parrocchia!", gli rispose il vecchio saggio.

Poco dopo, un altro giovane si avvicinò all'uomo e gli pose la stessa domanda: "Sono appena arrivato in questo città e vorrei vivere in questo quartiere. Come sono gli abitanti? E la parrocchia?"

L'uomo rispose di nuovo con la stessa domanda: "Com'erano gli abitanti della città,  del quartiere e della parrocchia da cui vieni?". Rispose il giovane: "Erano buoni, generosi, ospitali, onesti. Gente che si impegnava per rendere più vivibile il quartiere, una comunità vivace e piena di iniziative ma soprattutto ricca di gente di fede vera.  Avevo tanti amici e ho fatto molta fatica a lasciarli!". "Anche gli abitanti di qui sono così!", rispose il vecchio saggio.

Un tipo che stava leggendo il giornale non molto distante e aveva udito le conversazioni, quando il secondo giovane si allontanò si rivolse al vecchio in tono di rimprovero: "Come puoi dare due risposte completamente differenti alla stessa domanda posta da due persone? "Mio caro signore", rispose il saggio, "ciascuno porta nel suo cuore ciò che è. Chi non ha trovato niente di buono in passato, non troverà niente di buono neanche qui. Al contrario, colui che aveva degli amici leali nell'altra città e sapeva vedere il bene, troverà anche qui degli amici leali e fedeli e saprà vedere il bene che c’è. Perché, vedi, ogni essere umano è portato a vedere negli altri quello che è nel suo cuore”. 

Da i “racconti del Gufo”

 

PELLEGRINAGGIO IN TERRA SANTA - QUARESIMA 2019

Ricordiamo a tutti i partecipanti che Venerdì 1 marzo ore 21.00 presso la Sala Conferenze della parrocchia si terrà l’incontro di preparazione al pellegrinaggio nel quale saranno anche date tutte le notizie necessarie oltre agli aspetti di introduzione storico - biblica per vivere la meglio il pellegrinaggio come gesto di fede e di ricerca di Dio a partire dal deserto per giungere alla Città Santa di Gerusalemme.

 

 Giornata per la vita 2019 “ E’ VITA, E’ FUTURO “

 

con questo slogan si è appena celebrata la 41° Giornata per la Vita e  noi, che ogni giorno ci confrontiamo con questo tema, Vi ringraziamo perché in questa occasione ci siamo sentiti sostenuti ed accompagnati nel nostro impegno quotidiano con quanto ci è pervenuto dalla Vostra generosità.

E’ a seguito a iniziative come questa che noi possiamo  offrire, oltre che ad un servizio sociale, anche sostegni concreti alle donne in gravidanza che a noi si rivolgono, sempre secondo un progetto personalizzato di accompagnamento della mamma o del nucleo familiare, possiamo donare loro alimenti per lo svezzamento del loro bimbo, pannolini e ancor prima al momento della nascita, il primo corredino che, oltre a soddisfare un bisogno, vuol essere anche un segno di  accoglienza  per una nuova vita

Da parte di tutti noi operatori del CAV e delle mamme che a noi si uniscono, calorosamente Vi salutiamo e a tutti Voi

Il nostro più grande …GRAZIE !

 

 

“La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato

Domenica, 24 Febbraio, durante la Messa, leggeremo Marco 2, 13-17

Al versetto 14 leggiamo: ” Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte”. E’ scritto che Levi (in ebraico significa persona amata) era “seduto al banco”. In greco, seduto è detto kathémenon, cioè incollato, immobile, al banco. Come il paralitico era incollato al suo lettuccio, un’unica cosa con esso; così anche Levi era incollato al suo banco: questo era per lui la sua vita, cioè gli procurava da vivere in maniera agiata. Levi era tutto intento a fare denaro.  Quindi, sia Levi che, prima di lui, Simone, Andrea, Giacomo e Giovanni, sono tutti intenti al loro mestiere, per cui l’invito di Gesù a seguirlo, è per loro una frattura nello scorrere dei giorni. Il verbo utilizzato dove si dice che Levi “si alzò per seguirlo (ànastàs) non è fuori luogo tradurre con “risorto”.

 

 

CALENDARIO 

24/2 Domenica VII dopo l’Epifania

2 Giorni Decanale Pian dei Resinelli  2amd.

ore 9.00: 8° incontro fidanzati.

ore 21.00: Incontro Animatori dei gruppi del Vangelo (per marzo).

 

27/2 Mercoledì

ore 21.00: Cenacolo

 

1/3 Venerdì

 ore 17.30: I venerdì del mese: adorazione e coroncina

ore 21.00 Incontro preparazione Terra Santa ( con agenzia)

 

2/3 Sabato

ore 19.00: 9° incontro fidanzati – conclusione

ore 18.00: Equipe educatori PreAdo

 

3/3 Domenica Ultima dopo Epifania

 

SUFFRAGI

 

25/2 Lunedì

ore 18.00: S. Messa defunti Parrocchia.

 

26/2 Martedì

ore 8.30 Lazaric Ferruccio;

ore 18.00 Alberto Tombolini e Famiglia e Ringraziamento per una conversione.

 

28/2 Giovedi

ore 18.00 Quattrini Sandro

 

1/3 Venerdì

ore 18.00 Coniugi Barbieri; Durelli Alfredo e Mercede

 

2/3 Sabato

ore 18.00 Mazzacca Domenico e Marco

 

ARCHIVIO

 

Hanno fatto ritorno alla casa del Padre celeste: Zelioli Irma Antonia di anni 76; De Carli Alesandro Sergio di anni 96

Rumore Teresa di anni 73

 

SOS Caritas 

 

Si necessita di 1 armadio e 1 letto matrimoniale. Contattare il centro di Ascolto tel. 02.51621707 (Lun.17-18.00 Sab.9.30-10.30)