Foglio delle Campane di Rogoredo
Comunicazione di Formazione Religiosa
 
foglio domenicale
 

IL TEMPO DOPO l’EPIFANIA 6

Sinodo Chiesa dalle genti

Riportiamo di seguito una parte della lettera di accompagnamento alla promulgazione delle Costituzioni del Sinodo minore “Chiesa dalle genti” con la speranza che ciascuno possa leggere i testi integralmente attraverso i media diocesani.

 

 

 

 

 

 

Fratelli, sorelle,

esprimo viva gratitudine a tutti coloro che hanno accolto la proposta del Sinodo minore Chiesa dalle genti.

Responsabilità e prospettive: le comunità si sono interrogate, molti hanno fatto pervenire il loro contributo, la Commissione ha dedicato molto tempo e intelligenza, passione e competenza per accompagnare le diverse fasi e l’Assemblea sinodale, composta dal Consiglio Pre-sbiterale diocesano e dal Consiglio Pastorale diocesano, ha concluso la celebrazione esprimendo l’approvazione per il documento che viene ora pubblicato e promulgato.

Il testo offre argomenti e descrizioni, orientamenti e norme che intendono indicare la via da percorrere per delineare il “volto di Chiesa” che, docili allo Spirito Santo, abbiamo la responsabilità di delineare.

Ho seguito tutte le fasi di questo percorso intenso e partecipato e desidero ora formulare alcuni tratti di questo “volto di Chiesa” per incoraggiare, ispirare, orientare il cammino che ci attende.

Con quali caratteristiche vive e risplende la nostra Chiesa diocesana, oggi e domani? 

...«Affluiranno tutte le genti. Verranno molti popoli e diranno: “Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri» (Is 2,2-3).

I credenti riconoscono il compimento della parola del profeta nell’evento di Pentecoste. La dispersione e la confusione delle lingue sono ricondotte alla convocazione e alla comunione che lo Spirito del Risorto rende possibile. L’evento di Pentecoste suscita stupore (At 2,7.12.13): per alcuni è motivo di scandalo, per altri è motivo di entusiasmo e attrattiva che convince ad ascoltare le parole della Chiesa e a domandarsi: «che cosa dobbiamo fare, fratelli?» (At 2,37).

L’evento di Pentecoste non è un “fatto” rinchiuso in un passato inaccessibile, del quale si può raccontare come di una storia passata. L’effusione dello Spirito è piuttosto la grazia che fa della Pasqua di Gesù il principio della vita della Chiesa.

La comunità dei credenti continua a vivere dello Spirito di Dio, continua a partecipare dell’evento di Pentecoste. Perciò la Chiesa continua a dimorare nello stupore. Come sarà la gente che “dimora nello stupore”?

Tutti i fedeli della diocesi ambrosiana, come tutti i credenti in Cristo, si sentono convocati a sperimentare quell’essere «stupiti e fuori di sé per la meraviglia» (At 2,7) che la folla dalle molte provenienze e dalle molte lingue ha vissuto a Gerusalemme.

Dimorare nello stupore è una condizione spirituale che rende leggeri, lieti, contenti: suggerisce che l’esperienza cristiana è una grazia sorprendente. Prima dei doveri da adempiere, prima delle verità da imparare, prima dei problemi da affrontare, prima delle procedure da osservare, la convocazione di tutti i popoli sul monte del Signore è una festa da celebrare, una sorpresa che commuove e trafigge il cuore (cfr. At 2,37). Il Sinodo che abbiamo celebrato è ancora l’evento di Pentecoste.

Nell’atto di promulgarne l’esito, invito tutti i fedeli a lasciarsi raggiungere dalla grazia, per parteci-pare della gioia, della meraviglia, della gratitudine per le opere di Dio.

Invito tutta la Chiesa diocesana a disporsi a questa esperienza che i Padri antichi chiamano “dimora-re nello stupore”: quale canto basterà per lodare il Signore per le sue opere? Quale gioia ci sorprende nel constatare che quella dispersione, che ha ferito l’umanità e l’ha condannata all’incomprensione, al sospetto, all’ostilità, è stata guarita dal dono dello Spirito che abilita la Chiesa a farsi intendere in tutte le lingue e ad essere la casa per tutti i popoli? Quale gratitudine sarà la risposta all’annuncio che «non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio»? (Ef 2,19).

Mentre le letture politiche, sociologiche, storiche, cronachistiche possono leggere il convergere di molti popoli come un problema da affrontare, come una minaccia da cui difendersi, come un fenomeno da regolamentare, i discepoli di Gesù che formano la Chiesa cattolica continuano a dimorare nello stupore, ad essere fuori di sé per la meraviglia, ad ascoltare la parola degli Apostoli che danno testimonianza della Pasqua del Signore con un annuncio che risponde alle attese di tutti.

Sono certo che le singole comunità vivono così la loro esperienza di essere nella Chiesa cattolica, anche se sono ben consapevole che l’evento di Pentecoste non si impone con aggressività indiscutibile e irresistibile, ma si offre come invito e rivelazione. Tutti possono essere tentati dallo scetticismo che circonda fin dall’inizio la testimonianza apostolica e che induce a passare dallo stupore al discredito e di opporre resistenza alla rivelazione dello Spirito, per non lasciarsi inquietare dalla novità cristiana, per non dover mettere in discussione i pregiudizi radicati, per non lasciarsi convincere alla conversione. «Altri invece li deridevano e dicevano: “Si sono ubriacati di vino dolce”» (At 2,13).

Invoco per tutti una rinnovata effusione dello Spirito Santo perché tutti possiamo ricevere il frutto del Sinodo come un dono che viene dall’alto e che offre un aiuto e un invito per delineare il volto della Chiesa che abita in questa terra e che continua a dimorare nello stupore... La nostra tradizione cristiana vive con una pacificata naturalezza la storia: non ne soffre come di una prigione, non l’idealizza come un paradiso, non vi si perde come in una confusione inestricabile. Vive i momenti di euforia con un certo scetticismo, vive i momenti di depressione senza rassegnarsi. Le nostre terre hanno conosciuto tempi di prosperità e di miseria: i nostri padri hanno fatto fronte a tutto, si sono dati da fare di fronte alle sfide più drammatiche, hanno percorso strade inedite, talora geniali, talora discutibili. Hanno sempre confidato nella provvidenza di Dio. Le nostre terre hanno visto giorni in cui si andava altrove per guadagnarsi il pane e hanno visto giorni in cui gente da ogni parte del mondo è venuta qui a guadagnarsi il pane: i nostri padri ci hanno insegnato a non negare il pane all’affamato e, nello stesso tempo, a non fare sconti agli sfaticati.  Insomma si può definire il nostro modo di vivere da cristiani, dai tempi di Ambrogio ai giorni nostri, come un trovarci a nostro agio nella storia…

Maria, Madre della Chiesa, ci viene proposta come modello della Madre che tutti i popoli possono invocare e che per tutti intercede. La devozione mariana è così caratteristica della Chiesa cattolica che pregando Maria insieme possiamo più facilmente sentirci parte della stessa Chiesa... Invoco per tutti noi la benedizione di Dio e la materna protezione di Maria perché la Chiesa continui nel nostro tempo e nelle nostre terre il suo pellegrinaggio... 

 

+ Mario Delpini

 

“La Bibbia in pillole”

curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato

Domenica, 17 Febbraio, durante la Messa, leggeremo Luca 17, 11-19

Al versetto 12 leggiamo: ” gli vennero incontro dieci lebbrosi”. La lebbra è il più drammatico simbolo del peccato. “deka leproi andresdieci lebbrosi: dieci è il numero di adulti richiesti per svolgere una liturgia comunitaria come assemblea sinagogale (il Minyan = numero). E’ anche cifra dell’azione umana (le dieci dita delle mani). Questi dieci rappresentano tutta l’umanità, chiamata a far parte della comunità dei figli che ascoltano e fanno la parola del Padre. La sciagura e la miseria affratella e rende bisognosi di compagnia (questo gruppo è composto di giudei e un samaritano). Nulla come il dolore e la sventura elimina radicalmente le distanze

  

 

 

CALENDARIO 

17/2  Domenica VI dopo l’Epifania

ore 9.00: 7° incontro fidanzati.

ore 15.30: Battesimi.

 

20/2 Mercoledì

ore 21.00: Cenacolo

 

22/2 Venerdì

ore 15.00: Incontro 3aetà.

ore 21.00: Concerto.

 

23/2 Sabato

 2-Giorni decanale a Pian dei Resinelli 2amd

ore 10.00: Catechesi 3ael /8 ( consegna Padre Nostro).

 

24/2 Domenica VII dopo l’Epifania

2-Giorni decanale a Pian dei Resinelli 2amd

ore 9.00: 8° incontro fidanzati.

ore 21.00: Incontro Animatori dei gruppi del Vangelo (per marzo).

 

SUFFRAGI

18/2 Lunedì

ore 18.00 Edga Julia Castro Cordova.

 

19/2 Martedì

ore 18.00 Calabrese Gina.

 

20/2 Mercoledì

ore 18.00 Baggi Gina Balzaretti; Reho Gerardina; Baioni Gaspare.

 

21/2 Giovedì

ore 18.00 Primo, Tina e Angelo.

 

22/2 Venerdì

ore 18.00 Pratesi Gesuina e Romanelli Italo.

 

ARCHIVIO

Ha ricevuto il sacramento del Battesimo:Russo Christian. 

Ha fatto ritorno alla casa del Padre celeste  Santini Osvaldo di anni 98

 

OFFERTE

 Per funerale 200 €; per i debiti della parrocchia 250 €;

 

NOTE

Il 20 febbraio si chiudono le iscrizioni per la Russia. Occorre versare le caparre mancanti in segreteria. Grazie