Sono ormai trascorsi tre anni e poco più, da quando, una mattina di fine settembre 2016, ci ritrovammo in parrocchia - presenti anche i rappresentati di alcune realtà associative del quartiere - per un momento di assemblea parrocchiale aperta, che aveva come oggetto del lavoro di confronto, la vita del quartiere entro cui vive la parrocchia, in particolare il fenomeno -allora agli inizi - dello spaccio di droga nell’ area del “ex Porto di Mare”. Successivamente sarà chiamato il “Boschetto di Rogoredo” ormai luogo di malafama nazionale e non solo...
L’impressione da subito fu quella di una realtà molto più grande di noi, davanti alla quale ci si sentiva un po’ impotenti nel “risolvere”, ma certo responsabili nella riflessione e nel tentare qualche possibile azione positiva, in primo luogo lavorando sulle cause del cosiddetto “disagio”. Si metteva in evidenza l’individualismo sempre più crescente: ”gli altri sono strumenti per il mio benessere” ; la mancanza di dialogo, chiusura giudizio la pregiudizio davanti alle stesse situazioni di disagio. Quale ruolo ha la famiglia - nello stato in cui versa oggi - nel “favorire” il disagio stesso. E’ necessario avere una formazione, delle competenze per avvicinare e instaurare un dialogo con chi vive un disagio. Inoltre occorre avere uno sguardo più “a lungo termine” e non solo fissato sulle emergenze dettate dalle paure. Promuovere un lavoro comune e condiviso tra i diversi soggetti impegnati nel quartiere sul fronte educativo… Si erano anche messe in campo delle proposte pur con la coscienza della sproporzione. Ne ricordo alcune, che sono nel verbale, come: tenere personalmente uno sguardo attento al prossimo e ai suoi bisogni reali, a partire dal mio vicino di casa. Custodire un dialogo con le realtà associative del quartiere Santa Giulia - Rogoredo e con le Autorità locali.
La Comunità parrocchiale in generale ha già tante attenzioni al disagio: il Centro d’Ascolto Caritas, La San Vincenzo, il Fondo Famiglia parrocchiale, il “Meglio dopo Insieme” (doposcuola),… L’Oratorio si impegna nella formazione dei preadolescenti, degli Adolescenti e dei Giovani e nella “prevenzione”. Formazione dei genitori, ad esempio coi genitori dei Preadolescenti e degli Adolescenti in Oratorio. Giovani e adolescenti dell’Oratorio possono pensare coinvolgersi da protagonisti nella distribuzione di cibo e beni di necessità come di fatto ormai avviene dopo la chiusura della “storica“ San Vincenzo parrocchiale. Si era anche proposto di riconvertire l’area del “boschetto” in una sede per un’associazioni che facciano punto di riferimento/accoglienza/ assistenza per gli emarginati che vi arrivano, sostenendo e collaborando con le associazioni che già lavorano sul territorio. Informare continuamente il Quartiere su ciò che si fa per evitare l’obiezione: “aiutate chi fa del male”... Qualche anno è già passato e, per quanto forse non si vedano frutti eclatanti, molte di questi propositi si sono messi in cammino, altri si fa fatica a portali avanti... Ma quando si stente alla Tv o sui giornali dire che siamo in un quartiere “degradato” francamente non so si possa condividere il giudizio fino in fondo... Abbiamo problemi diversi, abbiamo una stazione che è crocevia nazionale di passeggeri e certo anche di disperati e mal messi… Ma chi vive, abita, soffre, spera in questo quartiere, associazioni, realtà di volontariato, parrocchia, gruppi sportivi e tanta tanta gente buona e che ha voglia di fare bene e di fare il bene, sente quante potenzialità ci sono anche qui e proprio qui. Si deve ripartire sempre dalla speranza e non fermarsi alla sola “sociologia negativa” spesso non sempre capace di cogliere quel di più sorprendete che c’e in ogni realtà umana che non si rassegni al “nulla” . d. M.
“La Bibbia in pillole” curiosità bibliche a cura di D. Di Donato Domenica, 20 gennaio, durante la Messa, leggeremo Giovanni 2, 1-11 Al versetto 6 leggiamo :” Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei” .Un'antica tradizione, obbligava tutti gli Ebrei fedeli, a lavarsi le mani prima dei pasti, come segno di abbandono fuori della porta di ogni attività profana nel mondo, e anche come segno simbolico di purificazione, anche interiore, prima di procedere a un vero rito sacro, che è il mangiare insieme, dopo avere recitata la benedizione al Signore. La prescrizione resta ancora oggi. L'uso del lavacro restò in ambito cristiano, con l'innocente "acquasantiera" in ogni chiesa, sia con la tipica fontana, posta in ogni monastero d'Oriente e d'Occidente, davanti al refettorio.
|
CALENDARIO
20/1 Domenica II dopo l’Epifania
ore 9.00: 3° incontro fidanzati.
22/1 Martedì
ore 21.00: CAEP.
23/1 Mercoledì
ore 21.00: Cenacolo.
24/1 Giovedì
Concerto per le scuole ( mattino)
ore 18.00: S. Messa defunti Parrocchia
ore 21.00 Lettura del Vangelo per gli adulti.
26/1 Sabato
ore 10.00: Catechesi 3ael /6
ore 16.00: Incontro comune gruppo famiglie – cammino fidanzati
Guida il laboratorio il prof. dott. Marco Vinicio Masoni.
27/1 Domenica Santa Famiglia
ore 10.15: Premiazione “Concorso Presepi”
ore 11.30: FESTA della Famiglia e ANNIVERSARI DI MATRIMONIO
presiede Mons. Ivano Valagussa – segue rinfresco in oratorio.
SUFFRAGI
21/1 Lunedì
Ore 18.00 Zucchi Ennio, LiRanzi Salvatore e Antonio, Cerami Santina - Costa Cardone, Livecchi Santo, Albanese Maria.
22/1 Martedì
ore 8.30 Moroni Onorino
ore 18.00 Marisa, Amilcare e Luigi Manzoli; Giovanna e Alberto Milanesi; Rosa e Angelo Mancini.
23/1 Mercoledì
ore 8.30 Carnovali Carlo.
ore 18.00 Piovani Angela
24/1 Giovedì
ore 18.00 Defunti della Parrocchia.
25/1 Venerdì
ore18.00 Galli Annunciata e Chiara.
26/1 Sabato
ore18.00 Santoro Maria; Fam. Erpi, Verri, Baggi; Molteni Carolina; Pozzi Olga; Marchegiani Giacinto.
SOS Caritas
Necessità di un passeggino gemellare. Grazie