OTTOBRE MESE DEL ROSARIO E DELLE MISSIONI 4 GIORNATA MISSIONARIA DIOCESANA Viviamo oggi la giornata che la diocesi di Milano dedica alle Missioni e ai missionari. Anche la liturgia di oggi presenta testi della scrittura che ci parlano del mandato missionario dato da Gesù ai suoi discepoli, come nel caso del Vangelo che dice : “ Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”. . |
Il verbo “andate” all’imperativo, rappresenta di fatto il mandato missionario universalmente affidato ai tutti i battezzati discepoli di Gesù. Il modo all’imperativo sottolinea che non si tratta di un semplice invito e di una esortazione “a libera scelta” ma di un vero e proprio comando a cui si deve ottemperare, pena la mancanza di corrispondenza con la volontà del Signore Gesù. E ciò che Gesù vuole è il bene di questa nostra umanità, la lotta costante contro ciò che è portatore di sofferenze e di mali di ogni tipo per il genere umano nella attesa che si compia “il regno “e quindi la storia e che si manifesti la vittoria definitiva sul peccato e sulla morte così come ci ricorda la quarta preghiera eucaristica della Messa quando ci parla del paradiso come del la condizione nella quale: ”con tutte le creature, liberate dalla corruzione del peccato e della morte, canteremo la tua gloria”.
La missione della chiesa di fatto è e rimane la continua diffusione di questo “annuncio” essenziale e decisivo per dare futuro e speranza all’uomo. Scrive in questo senso l’Arcivescovo nella lettera pastorale dei quest’anno:” Il Signore Gesù, risorto, vivo presso il Padre per intercedere per noi è sempre con noi tutti i giorni. Questa certezza è la ragione della nostra invincibile fiducia e della speranza: che giunga a compimento la rivelazione di quello che siamo, figli di Dio, e possiamo vedere Dio così come egli è... La missione della Chiesa ha il suo principio nell'esperienza della Pasqua…” Questa è la mia, la nostra quotidiana missione da cui tutto il resto del nostro fare e operare dipende, pena vedere ogni giorno sempre più dolorosamente vere le parole del Salmo 127 che dice: ”Se il Signore non edifica la città noi lavoriamo inutilmente.“ L’unica possibilità che ci è data di non vanificare i nostri quotidiani sforzi è riconoscerne la radice invisibile ma reale che è la “ potenza della Pasqua di Gesù”. Come a dire che ciò che il credente fa, trova il suo senso nell'essere di fatto la prosecuzione di quello che il Signore ha già fatto per noi uomini e per la nostra salvezza. Il missionario sa che il suo agire altro non è che il frutto di un dono gratuito che è la Pasqua del Signore. Tutto quello che noi facciamo “trova in Gesù risorto il suo inizio e il suo compimento”. Il significato della nostra vita sta in un Dono che ci precede. E se c'è un Dono che ci precede quello che noi faremo, è chiamato a sua volta ad essere un dono, perché quanto riceviamo siamo chiamati condividerlo sempre.
don Marco
Feste in arrivo… la “nostalgia” dei defunti la “ gioia” dei santi
Il mese di novembre, anche per via del clima, è sempre un po’ ”tempo di nostalgia”, che fa volare il cuore verso il ricordo di chi ci ha lasciato, di chi ci ha amato ed abbiamo amato, di chi ora non vediamo più visibilmente, ma sentiamo e crediamo nella fede, sempre vivo e vicino, anche se invisibile agli occhi. Ma in questo periodo dell’anno credo che non solo ci possa raggiungere la nostalgia per i nostri cari defunti che speriamo Santi tra i Santi, ma svariate altre nostalgie che spesso hanno un po’ sapore di morte e chiedono di essere elaborate come capita per ogni lutto. Penso a chi perde la casa come gli sfollati di Genova, o a chi ha vissuto terremoti o alluvioni o a chi, per ragioni diverse, è costretto a lasciare la priora terra e patria, le proprie cose e gli affetti più cari, cambiando lingua e tradizioni e ritrovandosi in ambienti estranei e forse anche ostili ...
Qualche giorno fa mi è capitato di leggere alcune pagine di un piccolo libretto edito da Einaudi e scritto da Eugenio Borgna, psichiatra e insegnante, il cui titolo è “la Nostalgia ferita”. Tra le diverse osservazioni mi ha colpito quanto l’autore scriveva proprio sulla nostalgia della “patria”, parola che contiene in se la radice “Pater– padre” ad evocare proprio il senso di appartenenza profonda e il legame “fisico” che ciascuno di noi ha con la terra “paterna”. Vorrei riprendere qui qualche considerazione che mi pare molto attuale. In sostanza l’autore dice che ”il fuggire dalla terra natale - e dall'Africa in particolare - di un così grande numero di persone a causa delle terribili condizioni di vita, si accompagna a un infinito dolore che è testimoniato dai volti che la televisione ci fa vedere, e ci fa conoscere nella loro disperazione. Se nell'esilio, nella scelta volontaria, o involontaria, di un'altra terra in cui vivere, la nostalgia è una costante amica e compagna di strada, non è cosi nella fuga disperata dalla terra natale. Non si è per nulla sicuri di giungere alle mete desiderate in cui essere accolti umanamente; ma è ancora possibile avere nostalgia dei luoghi dai quali ci si è allontanati nella speranza di una vita serena? Sono persone, che vediamo sugli schermi televisivi e incontriamo nelle nostre città, accomunate da inaudite sofferenze, quelle del corpo e 'quelle dell'anima, le une intrecciate alle altre; e come non sentirci chiamati ad accoglierle nella loro lacerata umanità che non sappiamo se, e quanto, possa essere anche intessuta, almeno in parte, di nostalgia, e di rimpianti, che ne accrescano atrocemente il dolore e la disperazione? ...Nelle persone che giungano salve in Europa, dovremmo innanzitutto saper riconoscere le ferite dell'anima che le accompagnano nella loro emigrazione… Dovremmo essere capaci di accogliere e condividere l'angoscia e la tristezza, la sofferenza e la disperazione, di comprenderne la solitudine e magari i grumi di nostalgia in esistenze cosi fragili, e cosi esposte ad ogni umiliazione come sono quelle che dall'Africa cercano di giungere fino a noi alla ricerca di una pace perduta. Sono esistenze ferite che hanno bisogno di gesti concreti, certo, ma anche di parole silenziose, che abbiano a testimoniare il nostro ascolto, e la nostra solidarietà e in fondo la nostra stessa speranza: cosi difficile e nondimeno cosi necessaria”.
Dovremmo invertire l’ordine delle feste: ricordiamoci di chi è “defunto” ma “sperando” che possa presto godere della “beatitudine” di una nuova risurrezione !
SPECIALE : VISITA PRE-NATALIZIA ALLE FAMIGLIA
Carissimi,
in occasione del prossimo Natale, abbiamo pensato di raggiungervi con questo pensiero augurale rivolto a tutti, come segno di attenzione e di vicinanza, umile e discreta, della comunità parrocchiale a chi abita e condivide la vita del nostro quartiere.
Come già negli scorsi anni, proseguiamo con la visita della parte di quartiere che non abbiamo visitato lo scorso anno, invitando però i condomini che non saranno visitati a vivere un momento di preghiera comune insieme o nell’atrio dei palazzi o in qualche spazio comune. Dal 8 dicembre in chiesa, troverete uno schema utile per la preghiera “di condominio”.
Nelle vie in cui passeranno i sacerdoti, i diaconi e le suore, la lettera sarà comunque consegnata prima della visita, mentre l’immaginetta, come sempre, sarà data al momento stesso della visita.
Nelle vie in cui non passerà il sacerdote o la suora, sarà messa in casella da alcuni laici, questa lettera e l’ immaginetta che richiama, nel riferimento ai Magi, il cammino sinodale proposto dall’Arcivescovo a tutta la diocesi con lo slogan “Chiesa dalle genti”.
Per le persone ammalate che lo richiedono, i sacerdoti o le suore passeranno comunque per la visita Natalizia, la comunione e la confessione, anche se abitassero nelle vie che visiteremo il prossimo anno. A tutti in anticipo un buono e fruttuoso Santo Natale,
La busta in cui è contenuta questa lettera può essere “occasione“ per sostenere la nostra comunità con un‘ offerta straordinaria. Come ben immaginate le necessità sono molteplici ma non deve essere questa una ragione che ci frena nel continuare a fare quello che dobbiamo.
Ringraziando comunque tutti e ciascuno per la generosità e la disponibilità già nel passato ampiamente dimostrata, vi auguriamo un sereno Natale del Signore 2018 .
I Sacerdoti, i Diaconi, le Suore e i collaboratori laici
NESSUNA PERSONA E’ AUTORIZZATA DALLA PARROCCHIA A RITIRARE OFFERTE
ATTENZIONI PER LA DISTRIBUZIONE DELLE BUSTE NELLE CASE
Come negli scorsi anni vi chiediamo una collaborazione per la distribuzione delle lettere nelle case. Al termine delle Sante Messe ( di sabato 27 e domenica 28 e di sabato 3 e domenica 4), preghiamo coloro che sono nelle vie dove si PASSA per la visita a ritirare in sacrestia le buste da mettere nelle CASELLE del proprio caseggiato.
Da VISITARE QUEST’ANNO : Vie n.° case Via del Futurismo 555 Via Pizzolpasso 53 Via Manzù 166 Via Cassinari 570 Via Severini 143 Via Melotti 173 Via Cascella 224 Via Savino 16 Via Rogoredo 368 Via Monte Piana 136 Via Monte Peralba 38 Via Toffetti 73 Via Pallia 79 Via Cassinis 73 Via Orwell 21 Via Lacaita 79 Totale 2775
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ORARI DELLA VISITA:
Don Marco martedì e giovedì 18.30-20
Don Daniele tutti i giorni 18.30-20 Suor Angelica mercoledì 17.30-19
Diacono Daniele tutti i giorni 18.30-20
Diacono Alessandro lunedì 18-20
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“La Bibbia in pillole” curiosità bibliche a cura di D. Di Donato Domenica, 28 Ottobre, durante la Messa, leggeremo Marco 16, 14-20. In questo brano, al versetto 19, leggiamo: “Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro….” Dopo che, nel contesto della missione universale, era già stata annunciata la posizione del Glorificato come Kosmokrator (colui che governa il creato), adesso, inserendosi benissimo in questo quadro, gli viene attribuito il titolo di kyrios. L’espressione «Signore Gesù», nota a Paolo e agli Atti degli apostoli, si trova soltanto qui all’interno dei vangeli. L’ascensione di Gesù, che presuppone l’immagine biblica del mondo, è descritta con riferimento alla salita al cielo di Elia (2 Re 2,11; 1 Mac 2,58). |
28/10 Domenica I dopo la Dedicazione
Giornata missionaria mondiale diocesana
31/10 Mercoledì
ore 18.00 S. Messa vigiliare dei Santi
1/11 Giovedì Tutti i Santi
Due Giorni Pre-Ado a Montevecchia
Oratorio chiuso
S. Messe: 9.00 a S. Martino ; ore 10.30 - 18.00 in parrocchia
2/11 Venerdì Commemorazione dei defunti
S. Messe: ore 9.00 a S. Martino - ore 15.00 al cimitero
ore 10.30 - 18.00 - 21.00 in parrocchia
3/11 Sabato
ore 16.00:Incontro genitori Battesimi del 5 e 19 novembre
4/11 Domenica II dopo la Dedicazione
ore 11.30: Commemorazione Combattenti e Reduci
ore 15.30: Battesimi (1° turno)
ARCHIVIO
Ha fatto ritorno alla casa del Padre celeste : Brega Giusepe di anni 89
ATTENZIONE
Gita di Avvento : entro il 9 novembre saldi.
Terra Santa: entro il 30 Novembre caparre.
S.O.S Caritas
Necessitano: Piatti, Coperte/piumini singoli e matrimoniali, una lavatrice*
Consegnare solo in ufficio parrocchiale in orari di ufficio. Grazie
* Contattare la segreteria per accordarsi sulla modalità di ritiro.