Foglio delle Campane di Rogoredo
Comunicazione di Formazione Religiosa
 
foglio domenicale
 
 

 

AL VIA UN NUOVO ANNO PASTORALE 2

Mi hanno sempre profondamente colpito le parole con cui papa Francesco chiudeva l’esortazione apostolica sulla vita familiare “Amoris laetitia”. Le trovo di una costante attualità e verità in una stagione storica come quella che stiamo vivendo e, soprattutto, all’inizio di un nuovo anno pastorale dove, forse, ci si attende chissà cosa e magari non si riconosce quel tanto che già c’è oltre i limiti che non mancano.

Eccole :”Le parole del Maestro (cfr Mt 22,30) e quelle di san Paolo (cfr 1 Cor 7,29-31) sul matrimonio, sono inserite – non casualmente – nella dimensione ultima e definitiva della nostra esistenza, che abbiamo bisogno di recuperare. In tal modo gli sposi potranno riconoscere il senso del cammino che stanno percorrendo. Infatti, come abbiamo ricordato più volte in questa Esortazione, nessuna famiglia è una realtà perfetta e confezionata una volta per sempre, ma richiede un graduale sviluppo della propria capacità di amare. C’è una chiamata costante che proviene dalla comunione piena della Trinità, dall’unione stupenda tra Cristo e la sua Chiesa, da quella bella comunità che è la famiglia di Nazareth e dalla fraternità senza macchia che esiste tra i santi del cielo. E tuttavia, contemplare la pienezza che non abbiamo ancora raggiunto ci permette anche di relativizzare il cammino storico che stiamo

facendo come famiglie, per smettere di pretendere dalle relazioni interpersonali una perfezione, una purezza di intenzioni e una coerenza che potremo trovare solo nel Regno definitivo. Inoltre ci impedisce di giudicare con durezza coloro che vivono in condizioni di grande fragilità. Tutti siamo chiamati a tenere viva la tensione verso qualcosa che va oltre noi stessi e i nostri limiti, e ogni famiglia deve vivere in questo stimolo costante. Camminiamo, famiglie, continuiamo a camminare! Quello che ci viene promesso è sempre di più. Non perdiamo la speranza a causa dei nostri limiti, ma neppure rinunciamo a cercare la pienezza di amore e di comunione che ci è stata promessa.

Agli amanti di un mondo “perfetto e impossibile” occorre ricordare che il Paradiso non stà in terra e tuttavia più uno  vive nella logica del vangelo della misericordia più avvicina il paradiso a questa terra, rendendo questa storia un po’ meno “inferno” per tutti...

All’esasperato individualismo dei singoli, che si traduce e si somma ormai nell’individualismo egoista  di popoli e nazioni, non possiamo che contrappore la difficile via della “comunità”, della cooperazione, della condivisione, della comunione. Questa è la migliore consapevolezza con cui iniziare un nuovo anno insieme.

Don Marco                      

 

 OMELIA dell’ARCIVESCOVO per l’ APERTURA  dell’ ANNO PASTORALE

  

L’angelo del Signore visita anche la nostra Chiesa, come ha visitato i sogni di Giuseppe figlio di Davide.

L’angelo del Signore visita anche la nostra Chiesa e incoraggia: “Non tirarti indietro!

Non temere! Non ritenere che la missione che ti è affidata sia troppo alta, troppo difficile. Non tirarti indietro. Non temere di essere troppo piccolo, troppo modesto, troppo peccatore per mettere mano all’impresa santa che Dio vuole compiere, chiamando proprio te a farti carico dell’accoglienza di Gesù”.

Ogni annunciazione si accompagna all’incoraggiamento dell’angelo di Dio: “Non temere, non tirarti indietro!”.

La Chiesa di Milano accoglie oggi l’annunciazione dell’angelo di Dio che si avvia un nuovo anno pastorale, che un anno di grazia è inaugurato perché continui il cammino verso il compimento delle promesse di Dio e l’angelo di Dio ripete anche a ciascuno di noi: non tirarti indietro, non temere.

Si rivolge a quelli che come Giuseppe sono laici, desiderosi di formare una famiglia secondo l’intenzione di Dio di dare un futuro alla terra, uomini e donne che si sentono circondati da uno scetticismo sul futuro, da una sorta di rassegnazione alla precarietà dei rapporti, da una inclinazione al sospetto che suggerisce di vivere di esperimenti, piuttosto che di impegni definitivi nelle relazioni affettive, nelle responsabilità genitoriali. Che cosa dice l’angelo di Dio? Dice ancora: “Non temete! Non tiratevi indietro! Quello che avviene in voi  viene dallo Spirito Santo ... lo Spirito che tende alla vita e alla pace. Non tiratevi indietro, voi siete, per grazia, capaci di amare di un amore fedele. Non tiratevi indietro: voi siete, per grazia, capaci di dare la vita e di insegnare che la vita è una vocazione!”.

 Si rivolge a tutta la nostra comunità ecclesiale che avvia il nuovo anno pastorale e che deve affrontare non solo la dedizione ordinaria per l’annuncio del vangelo, i percorsi di comunione e la sollecitudine per i fratelli e le sorelle più bisognosi di attenzione e di soccorso, ma deve dare compimento a due eventi sinodali di grande importanza: il “sinodo minore diocesano Chiesa dalle genti” che ci impegna ad avviare percorsi per costruire la Chiesa di domani, Chiesa che tutti i cattolici devono sentirecome la propria Chiesa da qualsiasi parte del mondo siano venuti a Milano e il Sinodo dei Vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale” da cui trarremo spunto per una pastorale giovanile rinnovata. Di fronte a queste sfide potremmo avvertire la complessità dei problemi e l’inadeguatezza delle nostre risorse. Anche per questo l’angelo che visita la nostra Chiesa e i nostri sogni invita: “Non temete! Non tiratevi indietro! Non dubitate della presenza dello Spirito che illumina, sostiene, incoraggia.

Non tiratevi indietro: non aspettatevi la formula risolutiva, ma il fiducioso, duro, affascinante e talora esasperante lavoro del seminatore che continua ad affidare alla terra principi di vita e paga il prezzo della pazienza e si lascia sostenere più dalla promessa di Dio che dai calcoli e dalle aspettative delle analisi correnti. Non tiratevi indietro: troppe persone hanno bisogno di una Chiesa che sia cattolica e che sia giovane!”.

Si rivolge a quelli che come questi giovani sono incamminati sulle strade della consacrazione al ministero, al servizio della Chiesa, alla preghiera. Talora avvertono d’essere circondati da una ammirazione sproporzionata che li immagina come uomini eccezionali, come eroi inarrivabili e hanno forse l’impressione di essere dei temerari e degli ingenui. Talora forse avvertono anche di essere circondati da un specie di incomprensione, se non proprio di disprezzo, come se fossero incamminati su una strada improbabile, una sorta di rimedio fantastico all’insostenibilità della vita ordinaria.

E l’angelo di Dio rinnova anche a loro l’invito: “Non temete! Non tiratevi indietro: voi siete fatti per un amore che non è secondo la carne, ma secondo lo Spirito:se Cristo è in voi, lo Spirito è vita per la giustizia”. 

Si rivolge a noi, ministri ordinati, diaconi, preti, vescovi che riprendiamo il nostro servizio ordinario alle nostre comunità. Alcuni di noi sono forse scoraggiati dalle fatiche che sembrano inconcludenti, dalle difficoltà dei rapporti, dentro il clero e dentro le comunità, che sembrano insanabili, dalla complessità delle procedure che sono paralizzanti, dal troppo lavoro, dalle troppe pretese. E l’angelo di Dio ripete anche a noi le parole di incoraggiamento: “Non temete! Non tiratevi indietro: noi camminiamo non secondo la carne, ma secondo lo Spirito.

La carne tende alla morte, mentre lo Spirito tende alla vita e alla pace.

L’anno pastorale si avvia con le indicazioni della lettera pastorale che raccomanda di osare il cammino, di vivere la vita come un pellegrinaggio che sperimenta la verità della parola del salmo:  cresce lungo il cammino il suo vigore.

Non tiratevi indietro, piuttosto attingete alla forza, al fuoco, alla sorgente d’acqua inesauribile che è lo Spirito di Dio che abita in voi. Non tiratevi indietro: piuttosto pregate e celebrate in modo che la forza di Dio abiti in voi. Non tiratevi indietro: piuttosto aiutatevi a vicenda con umiltà, pazienza e carità!”

Si rivolge anche a me, chiamato a servire questa santa e gloriosa Chiesa di Dio, in questo tempo e in questo luogo. Avverto anch’io, con tutta sincerità, quanto sia inadeguato il mio pensiero, quanto siano limitate le mie forze, quanto siano maldestre alcune mie espressioni e decisioni. Mi rendo conto che sarebbe necessario essere dappertutto, intervenire con tempestività, leggere in profondità le situazioni e le persone e come sia al contrario lento il procedere, timido l’intervento, superficiale la comprensione. Ma l’angelo del Signore forse ripete anche a me: “Non temere, non tirarti indietro.

L’opera dello Spirito rende feconda la santa Chiesa di Dio non per le qualità e le intraprendenze dei suoi ministri, ma per la loro docilità all’opera dello Spirito!”.

Si rivolge anche a tutti gli uomini e le donne di buona volontà che amano questa terra, questa Chiesa, questo nostro paese e lo vorrebbero vedere sereno, fiducioso nel suo futuro, degno della sua storia, coraggioso nel raccogliere le sfide del presente e lungimirante nell’impresa di rendere più abitabile la terra. Talora sono scoraggiati, impauriti, complessati, smarriti in un groviglio inestricabile di pensieri, problematiche, desideri, parole.

Anche a loro l’angelo di Dio rivolge parole di incoraggiamento: “Non temete! Non tiratevi indietro: il Regno di Dio è vicino, il buon seme germoglia e cresce e porta frutto in tempi e modi che non si possono valutare secondo calcoli troppo meschini e troppo materiali. Il Regno di Dio è vicino e voi, voi tutti, ne siete gli operai.

Non tiratevi indietro avete tutti una vocazione per edificare la civiltà dell’amore, secondo la profezia di Paolo VI. Non tiratevi indietro!”.

Invochiamo sul nostro cammino la protezione della B.V. Maria: vorremmo imparare a pregare, con la fede e la sapienza con cui pregava la giovane donna di Nazareth in cui lo Spirito Santo ha reso possibile l’impensabile fecondità; vorremmo imparare a essere in cammino come lei, cantando i canti di Sion, mentre ci riconosciamo pellegrini verso il compimento delle promesse di Dio; vorremmo imparare a essere come lei solleciti e attenti verso coloro che vivono con noi, vicino a noi. Maria con la sua docilità ci aiuti ad ascoltare ancora l’angelo di Dio che incoraggia: non temete, non tiratevi indietro!”

 

                            + M. Delpini Arcivescovo           

 

Giornata diocesana per il Seminario

In occasione di questa annuale giornata, l’Arcivescovo scrive :” La Giornata per il Seminario è una delle occasioni per rinnovare il proposito della preghiera per le vocazioni. Non si tratta di una preghiera che si riduca in sostanza a delegare al Signore di provvedere perché nella Chiesa non manchino i preti. Si tratta piuttosto di ricordare a tutta la comunità che la carità più necessaria per le giovani generazioni è che qualcuno insegni loro a pregare, a entrare in quell’amicizia che sola può rivelare che la vita ha un perché e un per chi. Inoltre tutte le comunità della Diocesi sono invitate a prendersi cura del Seminario e del clero diocesano anche per gli aspetti concreti e per il sostentamento delle persone e il funzionamento delle istituzioni. La straordinaria generosità che ha sempre offerto le risorse necessarie è un segno che consola e incoraggia. Desidero esprimere la più sentita gratitudine per i benefattori che in molti modi hanno sempre sostenuto il Seminario e di cuore li benedico. Assicuro la mia preghiera e quella della comunità del Seminario in vita e in morte.

La tradizionale generosità non è minacciata da momenti di crisi o dal diminuire delle risorse. L’insidia viene piuttosto dal porsi di fronte alle istituzioni, quindi anche alla Chiesa e al Seminario, per far valere le proprie pretese, piuttosto che per appassionarsi a una impresa comune e quindi costruire solidarietà e corresponsabilità adulte”...

                                                                M.D.

 

“La Bibbia in pillole”
curiosità bibliche  a cura di D. Di Donato
 
Domenica, 13 Settembre, durante la Messa, leggeremo Giovanni 3, 1-13.
In questo brano , al versetto 3, leggiamo: “Amen, amen, io ti dico: senza farsi rigenerare dall’alto, non si può vedere il regno di Dio ! ”. Usa il termine “nascere dall’alto” (gennêthêi anôthen). La risposta di Gesù dà il vocabolo anôthen, il valore del ritorno al principio assoluto, a indicare una «nuova creazione». Non più l’acqua e il vento di Genesi 1,2, da cui si è avuta questa creazione con un albero genealogico «dalla carne»; altra «acqua» e altro «vento», per dare origine a una creazione con un albero genealogico «dallo spirito». Gli elementi simbolici coinvolti in questa descrizione sono molteplici, ma convergenti sul parallelo etico della rigenerazione e della purificazione, del valore e del superamento.

 

 

CALENDARIO

  

16/9 Domenica III dopo il Martirio

Pellegrinaggio annuale a Lourdes

Giornata diocesana per il Seminario

 

17/9 Lunedì

Pellegrinaggio annuale a Lourdes

Riprende da oggi l’ orario invernale delle S.Messe feriali

ore 15.00 o 20.45: 4 gg catechisti diocesana /1.

ore 18.30: Incontro genitori 4ªel.

 

18/9 Martedì

ore 18.30: Incontro genitori 2ªel /1.

ore 21.00: CAEP inizio anno.

 

19/9 Mercoledì

ore 15.00 o 20.45: 4 gg catechisti diocesana/2.

ore 18.30: Incontro genitori 3ªel (solo i genitori).

 

20/9 Giovedì

ore 18.30: Incontro genitori 1ªmd.

ore 21.00: Equipe gruppo famiglie (ottobre).

 

21/9 Venerdì

ore 15.30: ripresa S. Messa alla Gecra.

ore 18.30: Incontro genitori 5ªel.

ore 21.00: Gruppo visitatori dei battezzandi.

 

22/9 Sabato

ore 10.30-12.00 Incontro Caritas Unitario inizio ann

 

23/9 Domenica IV dopo il Martirio

Da oggi inizio ORARIO INVERNALE S.MESSE FESTIVE

ore 15.30 Battesimi (2° turno)

 

 

SUFFRAGI

 

17/9 Lunedì

ore18.00 Corti Luciano e Rosetta.

 

18/9 Martedì

ore 18.00 Regina e Franco Bellini.

 

19/9 Mercoledì

ore 18.00 Fam. Milani.

 

20/9 Giovedì

ore 18.00 Fam.Molina-Sartori-Perversi-Vergnaghi-Mazzaroli-Pasini-Guaita-Tarini.

 

21/9 Venerdì

ore 18.00 Furini Vilma.

 

22/9 Sabato

ore 18.00 Orlando Anna e Benedetto.

 

ARCHIVIO

 

Ha fatto ritorno alla casa del Padre celeste: Montanari Rosetta di anni 96.